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Autore: Coleottero    28/02/2017    0 recensioni
E forse il fuoco non è solo sinonimo di morte
Forse il fuoco può portare nuova vita
Dalle ceneri la Fenice può risorgere
Ma c'è un problema:
è solo una bambina
~Dan R. Jumper~
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tristan provò a chiamare Jenny, ma non gli uscirono parole dalla bocca, solo un rantolo davanti alla certezza che la ragazza fosse morta.
René aggirò Ettore e corse da lei. La situazione ora si era invertita, ma la magia non sarebbe arrivata in soccorso della ragazza. A meno che...
-Zio! Non sono più rana, ma essere umano! Zio! Non sono più rana, ma essere umano!- esclamò René. 
Trond si grattò una tempia e commentò -Ehm, René è impazzito, se vi può interessare-.
Ettore però strizzò gli occhi -No, guarda-.
A pochi passi da René, la realtà sì increspò, come l'asfalto in una giornata calda.
-Nipoteee!- tuonò il mago dalla lunga barba bianca -Ne è passato di tempo eh? Non pensavo ci avresti impiegato secoli, ma tutto è bene quel che finisce bene-. 
L'uomo si sistemò gli occhiali sul naso e si guardò intorno spaesato, per poi puntare lo sguardo sull'espressione afflitta di René, accucciato a fianco a Jenny. 
-Ragazzi mio, cosa...- iniziò a domandare il mago.
-Non c'è tempo, devi aiutarla, per favore!-
-Oh beh, io... non posso intervenire in queste faccende- parlottò -D'altra parte, tempo fa mi intromisi per evitare che tu combinassi altri pasticci. Quindi penso si possa fare uno strappo alla regola-. Si avvicinò a Jenny e agitando la bacchetta iniziò con -Bibbidi, bobbidi... No, aspetta; non era questa la formula-. Si grattò una tempia, concentrato, e poi agitò tre volte la bacchetta, borbottando tra sé e sé l'incantesimo. Alla terza, il petto di Jenny sussultò e lei ricominciò a respirare.
I suoi compagni lanciarono un grido di gioia e le si raccolsero attorno, aspettando il suo risveglio. Tutto eccetto Tristan e Sarah, che avevano trascinato Grifon sul tetto e lo stavano punendo per tutto quello che aveva fatto passare loro. Oak andava vendicato. 
Dopo l'ennesimo pugno, Grifon si rimise in piedi barcollando e, con il sangue che colava da un angolo della bocca e gli occhi pesti, balbettò -Aspettate, aspettate! Avete ragione, mi sono comportato malissimo nei vostri confronti- poi sorrise e il tono diventò minaccioso -La prossima volta farò in modo che voi due in particolare non ne usciate vivi-. 
E in quel preciso istante, un silenzioso grifone calò dall'alto e afferrò per le spalle il suo padrone, portandolo via dalla rabbia di Tristan e Sarah, i quali, stremati dalla battaglia, non poterono che restare a guardare il loro nemico sfuggirgli un'altra volta.
Venius si avvicinò ai due e mise loro una mano sulla spalla -Non preoccupatevi. L'avete conciato per le feste, immagino che non lo vedremo per un bel po'-.
Nel frattempo, lo zio di René si era fatto da parte e si era fermato ad osservare la città dall'alto. 
Cremly lo raggiunse e lui commentò - Pare che abbiate ancora un problema da risolvere. Il tempo in città è stato fermato-
Il professore annuì -Mi dai una mano a farlo ripartire?-. Il mago sorrise -Speravo tanto che me lo chiedessi-. Mago e professore si misero uno a fianco all'altro, sollevarono le braccia ed esordirono con ...
"Hockety Pockety Wockety Wack 
Abra Cabra Dabra Da 
E il tempo a scorrere riprenderà 
A posto tutto ritornerà
Higitus Figitus Figitus Sbum 
Presti-Digi-Torium!"
E mentre il tempo nella città ripartiva, Jenny aprì gli occhi e sobbalzò. 
-Ah, ben tornata- le dissero all'unisono i fratelli Berg. Ettore mugghiò mentre René la aiutò a rialzarsi. L'Uomo Nero, portandosi appresso i suoi bambini, in un mormorio le chiese 
-Per caso... ricordi qualcosa del momento successivo alla tua morte?-
Jenny ci rifletté un attimo e poi scosse la testa.
-Come pensavo- commentò il Babau, prima di allontanarsi dal gruppetto. 
-Quindi... abbiamo vinto?- domandò Jenny. Heban stava per rispondere quando Trond gli si parò davanti e fletté i bicipiti -Sì, grazie alla mia maestosa potenza!-.
-Ovviamente- borbottò Jenny sorridendo.
Poi un pensiero improvviso le passò per la testa -I miei genitori! Devo assolutamente tornare da loro, far sapere che sto bene!-
Heban sgusciò da dietro Trond e le disse -Non ti preoccupare, il professor Cremly e Merlino stanno sistemando tutto. Casa tua, il povero Oak, le assenze a scuola. Sarà come se non fosse mai successo nulla-
Jenny abbassò lo sguardo -E se... anche io iniziassi a dubitare di questa avventura?-
-Non temere, potrai venire a trovarci quando vuoi. E poi, come il professore Cremly ha conservato alcuni dei suoi poteri dopo che la Fenice l'ha abbandonato, così hai fatto tu. Prova ad aprire un portale verso un luogo in cui desideri andare-.
I suoi amici si fecero da parte e Jenny tese una mano in avanti. Non senza sforzo, riuscì ad aprire un portale. René le prese una mano e sorrise. 
Insieme, si lanciarono nel portale, diretto nel luogo dove Jenny desiderava più di ogni altra cosa tornare: casa.



   
 
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