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Autore: Frafra9    02/03/2017    3 recensioni
Prologo
Dopo la "cordiale" visita dei Volturi a Forks e la scoperta che Renesmee non è l'unico ibrido tra i vampiri, ne è passato di tempo.
Renesmee è cresciuta e con lei è cresciuta anche l'amicizia verso Jacob, il suo Jacob, fratello/miglior amico e forse anche qualcosa altro che Nessie, deve e cerca di capire cosa prova veramente per il “suo” Jacob. Il ragazzo che le è vicino da quando è nata.
Jacob, dal parte sua, sa di amarla. ma sa che ciò che prova per lei non è, solamente, frutto dell'imprinting. Ma è bensì amore perché l’ha vista nascere e la vede crescere giorno per giorno.
Lei ricambierà questo amore o è solo amicizia?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Sto sistemando un motore di un’auto da un’ora circa, ma non riesco a concentrarmi, ho la mente altrove... ho la strana sensazione che deve succedere qualcosa, ma non so cosa e questo non mi fa stare tranquillo. Nessie, da tre giorni è tornata a dormire dai suoi, in vista dell’imminente parto che dovrebbe finire a giorni e…
 
Sarò padre.
 
Per via del mio lavoro, dormo a casa nostra, così mi è più comodo da raggiungere l’officina. Finché non nasce mio figlio, devo lavorare.
Mi manca Nessie.
Mi manca Willard, che ancora è nel pancione.
 
Nessie e Willard
 
Sorrido.
 
< Jake, va a casa. Qui ci penso io > - mi dice Embry posando una mano sulla mia spalla - < Oggi, non sei qui con la testa >
< Mi sono svegliato con una strana sensazione... ma non so se bella o brutta. Nell’attesa preferisco lavorare, > gli rispondo.
< Per me, oggi diventi papà > mi dice Embry sorridendo.
< Sarebbe bello, ma manca ancora qualche giorno alla fine del tempo. Ora signor Call, è meglio che torni a lavorare, o ti faccio mettere da Leah, un mese solo ronde notturne > gli rispondo sorridendo e riprendo a lavorare, così come anche lui, ritorna alla sua auto.
 
Due ore dopo...
 
< Ehi ci penso io qui, tu corri a casa Cullen, Nessie sta per partorire > mi dice Embry poggiando una mano sulla mia spalla e con un sorriso a trentadue denti.
< Nessie sta per partorire? > domando incredulo ma felice, che dico di più. Lui annuisce.
< Ci penso io a chiudere qui e avviso tuo padre, tranquillo > mi dice mentre mi alzo e vado a pulirmi le mani.
< Grazie > gli dico e corro fuori l'officina dirigendomi verso la moto, ma ci ripenso.
 
Preferisco trasformarmi in lupo, faccio prima ad arrivare.
 
Arrivo, nel boschetto dietro l’officina, dove di solito è lì che ci trasformiamo in lupi e soprattutto, la presenza di umani è pari a zero. Mi tolgo le scarpe, che le lascio da una parte, e i pantaloni che lego alla caviglia e prendo a trasformarmi.
 
Cazzo la maglietta!
 
Non me la sono tolta. Una volta lupo, capto i pensieri di Quil che è di ronda.
 
“Quil, Nessie sta per partorire e sto andando da lei”- gli dico – “Embry dovrebbe telefonare a mio padre per comunicargli la notizia. Per favore quando stacchi, va a casa mia e fatti dare una maglietta che nel trasformarmi l'ho distrutta”
“ Ok Jake.  Auguri. Se non disturbiamo, più tardi prendo Claire e veniamo a trovarvi”  mi risponde Quil.
 
Arrivato davanti casa Cullen, torno umano ed entro in casa. È Edward ad aprire la porta e accogliermi con un sorriso e una pacca sulla spalla.
< Sbrigati che ti sta aspettando per farlo nascere > mi dice. 
< Ancora non è nato? > domando.
< No, vuole che ci sia anche tu > mi risponde. 
 
Salgo di corsa le scale di corsa, apro la porta e mi sembra di vivere la stessa scena di tredici anni fa, dove in questa stanza e sullo stesso letto, c'era Bella che stava per far nascere lei, la mia donna, la mia ninfa vitale, la mia Renesmee che adesso sta per dare alla luce, il frutto del nostro amore. 
< Eccomi amore >- dico avvicinandomi a lei - < È nato? > chiedo per poi rendermi conto che Edward, poco prima mi ha detto che lei sta aspettando me. 
 
Idiota! 
 
< Perché sei senza camicia? E no, non è nato? > mi risponde lei in tono acido.
 
Sta per dare alla luce nostro figlio, e lei pensa al fatto che sto senza camicia.
 
Mi viene da ridere, ma mi trattengo. Meglio non farla incazzare.
< Ho preferito trasformarmi. Adesso pensiamo a far nascere il piccolo > gli dico prendendole la mano e dandole un bacio sulla fronte.
 
Dopo varie strette di mano, morsi e carezze, Willard Black è con noi.
 < Jacob, vieni a tagliare il cordone? > mi chiede Carlisle.
< Sì > rispondo emozionato. Con le forbici e la mano tremante per l’emozione di vedere mio figlio, ancora sporco di sangue e placenta, taglio il cordone ombelicale nel punto indicato.
 
É nato. Sono padre!
 
Mentre Carlisle, lo fa piangere, improvvisamente, si apre la porta della stanza ed entra Bella tutta sorridente.
< Auguri papà Jacob > mi dice stringendomi in un abbraccio caloroso che forse, nemmeno il giorno del suo matrimonio mi ha abbracciato così.
 
Se fosse umana, credo che avrebbe pianto.
 
< Grazie Bells > la ringrazio ricambiando l'abbraccio, con la coda dell’occhio vedo che Renesmee piange, in silenzio, sicuramente lacrime di gioia. Qualche lacrima esce anche a me. 
Carlisle mi dà in braccio mio figlio, e mi avvicino a lei, alla neo mamma più bella del mondo.
< È bellissimo > - le dico poi guardo il fagottino tra le mie braccia e gli sussurro - < Ecco la tua bellissima mamma > lo poso sul petto di Renesmee, che lo abbraccia e accarezza subito sussurrandogli parole dolci tipiche di una mamma. Parole che ogni mamma sussurra al proprio pargolo, non appena l’ha tra le braccia.
 
Hai visto mamma, sei diventata nonna e peccato che non sei qui.
 
Un pensiero a mia madre è d'obbligo specialmente in queste occasioni famigliari.
 
Ti prometto mamma che presto te lo porterò a conoscere.
 
Bella poco dopo viene a prendere il nipotino per pulirlo e permettere a Carlisle di sistemare là sotto Nessie, togliendole i resti del parto. Io ne approfitto per scendere di sotto, dove ci sono mio padre, Rachel e Charlie. 
 
< Congratulazioni! > mi dicono tutti i presenti.
< Adesso sei padre anche tu e potrai capirmi, certo è un maschietto e non una femminuccia e pertanto non potrai comprendermi fino in fondo, ma va bene lo stesso > mi dice Edward abbracciandomi.
< Non posso chiamarti papà ma nonno sì però > gli rispondo ricambiando l'abbraccio. 
< Questo te lo concedo > mi risponde. 
Abbraccio mia sorella e mio padre insieme.
< Allora com’è? Nessie, come sta? Il piccolo quanto pesa? > mi domanda mia sorella.
< È bellissimo, ha i capelli neri e dopo ti dico tutto > le rispondo. Ho bisogno di riprendermi dall’emozione di essere diventato papà e rispondere alle domande poste tutte insieme, mi rimane difficile.
< Tua madre sarebbe emozionata > - mi dice papà. Stessa frase di quando anche Rachel ha dato alla luce Joshua -< Eccoti scarpe e maglietta > sorride.
< Jake congratulazioni di nuovo > mi dice Charlie mentre mi vesto.
< Grazie, ma adesso vado su da loro > ringrazio tutti e salgo su entrando nello studio di Carlisle che lo sta visitando.
< Ecco il papà > - dice Carlisle non appena mi vede entrare - < Jacob, Willard è in buona salute. Pesa 3.200 grammi ed è alto cinquantuno cm. Direi che sta benissimo >
< Sta benissimo, quindi > dico mentre Bells lo veste. 
< Sì sta bene. È sano e puoi rassicurare Nessie > mi risponde Carlisle. Mentre aspetto che Bells veste mio figlio, perché voglio portarglielo io alla mia Nessie, mi squilla il cellulare, è Embry.  
 
< Lily e Claire qui stanno impazzendo dalla curiosità. Non c'è molto lavoro, chiudo l'officina adesso e veniamo dai Cullen ok? >m’informa Embry, con qualche battuta di auguri di Quil dietro.
< Va bene. A dopo > lo saluto e vado da Nessie senza mio figlio perché al mio posto glielo ha portato Bells, io ero al telefono.
 
Sta allattando, accanto a lei ci sono Esme e Bells che osservano e le raccontano di quando lei era nata.
 
Ricordo bene quel giorno, c'ero anch’io.
 
In silenzio mi siedo accanto a lei, non voglio disturbare, voglio solo vedere la mia futura moglie, e mio figlio. Le due nonne, si guardano e con un cenno di consenso tra di loro, vanno via lasciandoci soli. 
 
< Finalmente è nato > - le dico sorridendo, mentre mi do dell'idiota per non saper cosa altro dire - < Finalmente ho la mia famiglia >
< Finalmente ho i miei uomini > mi risponde lei sorridendo e osservando il piccolo che ciuccia affamato dalla sua tetta. 
Prendo dalla tasca dei pantaloni il cellulare e scatto una foto per immortalare questo momento. 
 
Sarà il mio sfondo al cellulare.
 
Mostro la foto a Nessie, le piace e sotto suo "ordine" mi metto accanto a lei e con il braccio teso scatto una foto a tutte e tre. Il nostro primo selfie di famiglia.
< Giù ci sono mio padre, Rachel, Charlie, Leah, Embry e Lily, Quil e Claire > le dico. Questi ultimi li ho visti dalla finestra. 
< Sono stanca e il piccolo dorme, magari più tardi. Scusati da parte mia con loro, ma ho bisogno di riposare > mi dice poggiando la testa sul cuscino.
< Tranquilla, e riposati > gli sussurro dandogli un bacio sulla fronte e togliendole Willard dalle braccia per metterlo nella sua culla, ma non appena lo metto giù apre gli occhi e mi guarda, non piange si limita a osservarmi e a muovere le manine.
 
Iniziamo già da adesso a essere monelli eh!
 
< Ok ti prendo in braccio e vieni con me che la mamma ha bisogno di riposare > - gli sussurro. - < Andiamo a conoscere nonni e zii >
 
 
Scendo le scale, con mio figlio tra le braccia che muove, appena le sue piccole e delicate manine, e mi guarda curioso per poi sorridere.
< Nessie si scusa, ma era stanca e sta riposando mentre lui non voleva saperne di dormire > dico non appena entro nel salotto Cullen con il piccolo tra le braccia. Subito le ragazze della riserva, mi accerchiano per ammirare Willard che a sua volta le osserva curioso.
Faccio le presentazioni con le zie Rachel, Leah, Lily e Claire che da quando Quil ha smesso di nascondere i suoi sentimenti verso di lei, mi sembra diversa, più sicura di se. Il viso, é ancora da bambina, ma sta crescendo. Finito con le zie, passo al nonno Billy che lo prende in braccio e si sorridono. Tocca a nonno Edward conoscere il nipotino perché prima, per non disturbare non è salito.
Dopo di lui è la volta di Charlie e poi Embry e Quil.
 
< Jake lo sai che bisogna informare i Volturi della nascita di Willard? > mi dice Edward.
< Edward a questo ci si può pensare in settimana e non credo che tua figlia adesso abbia voglia di scrivere ai Volturi > lo ammonisce Bella.
< Non credo che Nessie sia d’accordo. E sinceramente, nemmeno io > rispondo serio.
< Jacob, i Volturi devono sapere di Willard almeno possiamo proteggerlo > mi dice Edward.
< Edward, tua figlia durante tutta la gravidanza, non ha mai avuto voglia di bere sangue. E Willard è umano. Per quanto mi riguarda, i succhia sangue italiani, staranno lontano dalla mia famiglia > dico arrabbiato.
< Su calma adesso. Non rovinate questo giorno > interviene Bells.
< Sì meglio smetterla perché Renesmee si è appena svegliata. Cambiamo argomento > dice Edward.
< Con lei ci parlo io > dico.
 
La vedo entrare in salotto con lo sguardo in modalità "mamma apprensiva", infatti cerca Will che sta beato tra le mie braccia. Appena vede che è con me, sorride e beh non posso non ricambiare. Sta per venire da me... ehm noi, ma viene fermata dagli ospiti. Continuo a parlare con i miei suoceri del più e del meno, insomma cose non importarti in modo da tener lontana Nessie da preoccupazioni varie.
 
< Papino, adesso tocca alla mamma prenderlo in braccio > mi dice togliendomi mio figlio dalle braccia.
< Ehi ma sta tanto bene in braccio a me > le dico fingendomi offeso, mentre glielo cedo volentieri. Mi ero dimenticato del mio braccio...
 
Quante volte ho tenuto lei così come Will...  
 
Edward sorride perché ha letto il mio pensiero.
< Ok ma io sono la madre > mi dice con una linguaccia e va verso mia sorella.
 
< Non vedevo Nessie così felice da molto tempo > mi dice Bells. 
< Già... > le rispondo sorridendo. 
 
È quasi ora di cena ed Esme ha invitato tutti a restare. A mio parere, non credo sia una buona idea perché Renesmee penso abbia bisogno ancora di riposo, ma lei ha detto di non sentirsi stanca e ha voglia di stare in compagnia. Mia sorella chiama il marito per informarlo della cena e dopo una mezz'ora eccolo arrivare con Joshua. 
È bello vedere i due cuginetti conoscersi e la domanda di mio nipote al nuovo cuginetto, fa sorridere tutti. 
 
Mentre Renesmee va a dare da mangiare a Willard, seguita da mia sorella e Lily, io ne approfitto per uscire in giardino per prendere un po' d'aria.
< Jacob allora com’è essere papà? > mi domanda mio cognato.
< Una bella sensazione ma credo sia ancora presto per rispondere meglio alla tua domanda, infondo è nato soltanto oggi > gli rispondo.
< Giusto. Da padre a padre, caro Jake, posso dirti che la strada adesso è tutta in salita. Per Nessie, Willard verrà al primo posto, questo finché lei non troverà un suo equilibrio tra mamma e moglie. E poi, credimi che tornare a casa dopo una giornata passata a lavoro e vedere il sorriso di tuo figlio... beh non c'è niente di più bello al mondo > mi dice dandomi una pacca sulla spalla.
< Grazie Paul. Immagino di sì, già vederlo nascere e tenerlo in braccio... bello > gli rispondo. Sono ancora emozionato da non trovare le parole.
< Con tutti questi discorsi, mi state facendo venir voglia di diventare padre > dice Embry.
< E sarebbe anche ora, fratello > gli rispondo.
< Lily non credo voglia per ora. Ha appena iniziato a lavorare > risponde Embry.
 
< Ragazzi, è pronto in tavola > ci interrompe Carlisle. Ringraziamo ed entriamo. Mi lavo le mani e mi siedo accanto a Nessie, non prima di averle strappato un bacio.
 
Quando tutti sono andati via, salgo in camera con Nessie e dopo esserci occupati del piccolo, ci dedichiamo di noi stessi, coccolandoci a vicenda. Per gran parte della notte, Willard non fa altro che svegliarsi per la fame. 
 
Addio notti tranquille...
 
È tarda mattinata, quando dopo l'ennesimo pianto Willard si addormenta. Nessie ed io lo mettiamo nella culla, cercando di fare il meno rumore possibile fino a quando una voce grossa e squillante, non entra in camera e sveglia Willard. 
 
Emmett, ti uccido!
 
Lascio Nessie con le zie e scendo di sotto con gli zii. 
 
< Nessie, prima che diventi buio, direi di tornare a casa > le dico e lei annuisce d'accordo con me, nel tornarcene a casa nostra.
Prima di andare via, Carlisle fa un'altra visita a Willard e una lunga chiacchierata con noi, più che altro per rassicurare la neo mamma su alcuni aspetti del piccolo. Riguardo alla somiglianza genetica, se mia o di Nessie, è ancora presto saperlo. Il gene del lupo si manifesta verso l'adolescenza. Per quanto riguarda i vampiri, sembra non avere questa caratteristica. Mio figlio è umano. 
 
È passato un mese dalla nascita di Willard e come promesso alla mia defunta madre, oggi le porto a far conoscere Willard.
< Ciao mamma, come ti avevo promesso, guarda chi ti ho portato? > dico in piedi davanti alla sua lapide con Renesmee accanto a me e nostro figlio in carrozzina.
< Ciao Sarah > - la saluta Nessie - < Vado a riempire il vaso di acqua > mi dice e si allontana con il vaso verso una fontanella. Annuisco e prendo in braccio Willard.
< Willard, questa signora in foto è tua nonna > dico a mio figlio osserva, la lapide della nonna e sorride.
< Eccomi > - dice Nessie con il vaso colmo d'acqua e ci mette i fiori - < Jake, hai detto a tua madre la novità? >
< Che ci sposiamo a settembre? > le domando mentre prende in braccio Willard per far sistemare il vaso di fiori a me.
< Esatto > mi dice. 
< Sapeva che ti avevo chiesto in sposa, ma non quando. E poi il giorno è stato deciso solo ieri > gli dico mentre mi pulisco come posso le mani - < Andiamo ora che dobbiamo fare le pubblicazioni >
< Saluta la nonna >- dice a Willard mentre gli muove il braccino a mo di saluto. - < Ciao nonna Sarah> vedendo la scena, non posso fare a meno di pensare a Will tra qualche anno, quando verremo qui a trovarla. 
Salutata mia madre, montiamo in auto e andiamo verso il centro di La Push per pubblicare il giorno del matrimonio e decidere tutto. Matrimonio antico o moderno deve essere registrato lo stesso. 
 
Arrivati al municipio, prendo il numero e aspettiamo il nostro turno, nel frattempo Nessie si apparta in un angolino per allattare Will che ha fame. Io mi metto davanti a loro, per evitare sguardi di curiosi.
< Numero cinquanta > annuncia una voce meccanica. 
< Tocca a noi > mi dice mentre si sistema il reggiseno e Willard è in braccio a me, per fare il ruttino.
 
Quando devi fare il ruttino, sempre a me tocca...
 
< Buongiorno voi siete? > ci dice l'impiegato.
< Jacob Black e Renesmee Carlie Cullen e siamo qui per fare le pubblicazioni al nostro matrimonio > dico io.
< Ok e quando vorreste sposarvi? > chiede mentre scrive i nomi
< A settembre, l'undici precisamente > risponde Nessie. 
< Avete già scelto la Chiesa? Ne abbiamo soltanto due, La Push, vecchia, o nuova? > chiede l'impiegato.
< First Beach. Ha presente La Push vecchia, la spiaggia... > gli rispondo io.
< Ho presente, ma con rammarico devo dirle che purtroppo il sacerdote della Chiesa ha smesso di celebrare matrimoni all'aperto > spiega l'impiegato. 
 
Ti pareva che il vecchio Jenson non celebra niente fuori quelle quattro mura di pietra! 
 
< Sempre che non ci sia qualcuno che occupi il posto del Reverendo Jenson > dice l'impiegato. 
< Ehm... > sto per dire di no che non abbiamo nessuno che possa farlo, ma sono interrotto da una voce maschile e che conosco bene, mio padre.
< Sì l’hanno > - dice mio padre appena arrivato, accompagnato dal vecchio Quil - < Scusi l'intrusione. Sono William Black, Junior, il padre del ragazzo e come membro cittadino di La Push, ho il permesso di celebrare il matrimonio > mi passa un foglio che io passo all'impiegato.
< Ok c'è tutto. Bisogna mettere solo la firma dei due futuri sposi ed è tutto sistemato > ci dice l'impiegato porgendo un foglio a Nessie che lo legge, firma e lo passa a me per fare lo stesso. 
 
Usciti dal municipio, andiamo alla riserva, prima, però lasciamo il vecchio Quil e mio padre a casa. 
 
Me ne sto sdraiato sul letto con Willard sul petto che invece di dormire, è sveglio.
< Lo sai che bambini come te a quest'ora dormono? > - gli dico tirandolo su con le braccia per vederlo in viso e lui sorride. - < Ti piace stare così vero? > gli domando e per risposta sorride. 
 
Mi piace vederlo sorridere così abbasso e alzo le braccia. 
 
< Ragazzi è l'ora del bagnetto > dice la mia dolce metà entrando in camera.
< Andiamo a farci il bagnetto! > - dico a mio figlio tenendolo ancora sollevato sulle mani poi mi rivolgo a Renesmee - < Mamma, hai preparato tutto, che non voglio aspettare? >
 
E’ piccolo e già sa farsi sentire.
 
< Ho preparato tutto e stavolta il bagnetto te lo fa papà > dice Nessie sorridendo e mi stampa un bacio sulle labbra.
< Io? Lo sai che ho paura di fargli male > gli rispondo. Alla fine a lavarlo è lei. Io mi limito soltanto a passarle l'occorrente. È bello vederla intenta e sorridente, lavare nostro figlio. E a lui piace sentire la mano morbida e delicata della madre accarezzargli il pancino.
 
Sei proprio un Black!
 
A mettergli il pannolino e il pigiama pulito, ci penso io così Nessie, può preparare la cena.
Lo cullo fino a che non si addormenta e una volta sistemato nella sua culla, mi accingo a raggiungere Nessie e mio padre in cucina.
 
< Billy, non sapevo che potevi fare da ufficiante > gli chiede Nessie versandosi dell'acqua, nel bicchiere.
< Come membro anziano della tribù, posso celebrare matrimoni > - dice mio padre a tavola. - < Il reverendo Jenson, fa anche lui parte della tribù. Ha il gene del lupo, ma come me non si è mai trasformato >
< Ora capisco perché mi guarda male ogni volta che l’incontro > dice Renesmee. 
< E siccome lui, celebrare matrimoni fuori dalla Chiesa, e se tra gli invitati ci sono vampiri... > dico io senza finire la frase perché si sa il mio pensiero. 
< Esatto. Gli ho chiesto di farmi una delega per poterlo celebrare io > risponde tutto contento e lo sono anch’io. 
< Will si sta per svegliare e deve mangiare. Sparecchiate voi? Poi la cucina la sistemo appena il lupetto dorme > dice Nessie alzandosi dal tavolo.
< Ci pensiamo noi a sistemare, vero Jacob? > le dice e mi chiede mio padre. Annuisco.
 
Due ore dopo vado in camera e trovo mia "moglie" e mio figlio dormire beati. Mi spoglio facendo piano a non svegliarli e mi corico nel letto accanto a lei, Nessie. 
 
Stare tutto il giorno con il piccolo e badare a casa non sono una passeggiata. Dormi amore mio.
 
Penso guardandola.
 
Anche stanotte Willard ci ha fatto dormire poco. Suona la sveglia e mi sbrigo a spengerla, prima che Will si svegli e inizi a piangere. Mai svegliare un Black che dorme beatamente.
< Jake già è ora? > mi domanda Nessie addormentata, mentre si gira dall'altra parte.
< Sì e resta a letto a dormire > gli dico, prendo i vestiti puliti facendo sempre piano a non far rumore e vado in bagno a lavarmi - < Amore io vado a lavoro ci vediamo per pranzo, credo > - le dico e le do un bacio sulla fronte. Come risposta annuisce, sorride e mi abbraccia - < Ciao cucciolo e fa il bravo con la mamma > sussurro a mio figlio. 
 
Niente pranzo a casa. Niente Nessie e Willard. 
 
Dopo aver parlato con Nessie e detto con dispiacere che non sarei tornato per pranzo, riprendo a lavorare fino all'ora di chiusura.
 
Quello che mi ci vuole, ora è una bella doccia e una dormita fino a che la cena non è pronta.
 
Scendo dalla moto ed entro in casa.
 
Come non detto.
 
Renesmee è seduta sul tavolo che scrive su dei fogli. Will è sul seggiolino da tavolo che osserva la madre.
< Eccomi a casa > - dico andando prima da mio figlio - < Ciao cucciolo. Hai fatto il bravo? > 
< Ciao amore > - mi saluta Nessie alzando appena gli occhi dal foglio - < È stato come sempre >
< E tu sei stata brava? Che fai? > le domando per poi darle un bacio sulle labbra che ricambia.
< Sto facendo la lista degli invitati. E tocca che la fai anche tu. Fra quattro mesi ci sposiamo > mi dice sorridendo.
< Lo so e non vedo l'ora di averti come moglie a tutti gli effetti. Fa vedere > le dico prendendo la lista.
 
                                       
                                        Clan Denali (6), Irlandese (3),Egizio (4),

                                              Amazzone (3),Nahuel (3),
                                                     Peter e Charlotte,
                                          Cullen (8), nonno Charlie e Sue. 
 

Io ci provo a dirle dei Volturi. O la va o la spacca!
 
< Mancano i Volturi. So che non parteciperebbero mai, e non li farei mettere piede qui, ma dovrebbero essere informati > le dico.
< No! io quelli al mio matrimonio non ce li voglio e né tantomeno devono essere informati.  Se loro sanno, di nostro figlio… io voglio proteggerlo. E poi ho smesso di essere vampira già da tanto tempo, per quello che mi riguarda io, non faccio più parte del loro mondo, ma del tuo e di Willard > mi dice arrabbiata. E se ne va in camera.
< Ho fatto arrabbiare la mamma > dico a mio figlio che da come mi guarda sembra "Sì, è arrabbiata" - < Ho un'idea. Adesso noi usciamo e andiamo a comprare qualcosa per la mamma >
 
Cambio il pannolino a Willard e poi dico a Nessie che vado a fare una passeggiata con il piccolo. Prendo la macchina, lo sistemo sul seggiolino accanto a me, carrozzina nel bagagliaio e siamo pronti per partire. 
Arrivati davanti al supermarket, parcheggio e con mio figlio entro dentro compro i pannolini che stanno per finire e le salviette umide, e cerco qualcosa per farmi perdonare. Non trovo nulla, che possa andar bene per lei. Stiamo alla cassa per pagare quando lo sguardo va a posarsi su una pianta della signora davanti a me.
 
Ecco cosa farle.
 
Usciti dal supermarket, mi affretto a mettere la busta in auto e dirigermi a piedi dal fioraio.
 
< Salve, desidera? > mi dice la fioraia. 
< Salve, vorrei un mazzo di fiori per una neo mamma > - gli dico e mi guardo intorno - < Soprattutto rose >
< Ok. Per una mamma va bene un mix di rose rosa e bianche > mi dice la fioraia prendendo l'occorrente.
< Rose rosse. E dovrei chiederle perdono...  > le dico.
< Allora un bel mazzo di quindici rose > - dice e lo prepara - < Vuole lasciare un bigliettino? >
< No grazie > rispondo.
 
Pago, prendo le rose e torniamo alla macchina, sistemo Willard sul suo seggiolino, le rose sul cruscotto e salgo in auto, diretti a casa. Prima di partire però mi fermo qualche minuto a scriverle una piccola lettera di scuse.
 
Tornati a casa, prendo in braccio Willard e la busta con la spesa, lasciando le rose in auto.
 
< Finalmente siete arrivati > mi dice non appena ci vede e sorride.
< Abbiamo fatto un giretto a piedi dopo il supermarket > le dico dandole Willard tra le braccia e un bacio appena sfiorato sulle sue labbra. 
 
Senza farmi vedere da lei, esco per prendere il bouquet e ritorno dentro, giusto il tempo di vederla sorpresa per il mio regalo. 
 
 
*Note Autrice*
 
In questo capitolo, ha raccontare le sue emozioni di essere genitore è Jacob. Un suo punto di vista è doveroso, poiché lo vive in prima persona.  Ho inserito nel discorso tra genero e suocero, i Volturi perché volendo o no, esistono e fanno parte della vita dei vampiri. Ho ritenuto, inoltre opportuno che fosse Jacob dire a Renesmee dei vampiri italiani. Parlando del matrimonio, nei capitoli precedenti, Renesmee ha detto che il suo matrimonio lo vuole in stile Quileute. E siccome, una volta nelle tribù indiane, non esisteva il prete, ma a sposare era il capo tribù, o il leader spirituale, ho pensato che a sposarli fosse proprio Billy Black. A mio parere Billy, oltre ad essere uno degli anziani della tribù e per discendenza dal primo lupo, lui è il capo della tribù. E da come l’ha descritto la Meyer, incarna l’uomo saggio.
Mancano pochi capitoli alla fine.
Frafra
 
 
 
   
 
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