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Autore: MonAnge    08/03/2017    2 recensioni
SEI PRONTA A DARE LA VITA PER AMORE?
E se fossi destinata a perdere il ragazzo che ami, e a riperderlo ancora e ancora e ancora?
Dal testo
Appena andarono fuori, oltrepassarono il cancello, Nami si accorse di quanto era grande la casa. Era quasi come una villa.
Al centro c’era una fontana, all’interno della quale una bellissima statua: due figure allacciate- un affascinante angelo che guardava una donna tra le sue braccia. E poi le venne in mente il nomignolo che Sanji le aveva dato. Mon ange. Il mio angelo.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Sanji/Nami
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4 - Il suo nome



Il suo cuore ad un tratto sembrò smettere di battere, sembrò essere privato della vita. Sembrava che qualcuno le togliesse una parte importante senza la quale non poteva più continuare a vivere. E quella parte importante sembrava possederla da sempre. Lui.

Nami cominciò a correre. A correre con tutte quelle forze che ancora la possedevano. Correva, e sapeva perfettamente quale fosse la sua destinazione.

Lo sapeva senza poter mai sbagliare. Pure a occhi chiusi sentiva di poterlo trovare, di poterlo stringere a sè, abbracciare e non lasciarlo più a nessuno.

Sentiva che non era più la forza di gravità che la teneva attaccata alla Terra e alla vita.
Lui.

-"Nami!!! Aspettami!"- urlò Nojiko, cercando di raggiungere sua sorella. Ma niente poteva fermarla in quel momento. Niente e nessuno. Apparte lui.

Nami correva. E ad un certo punto sbattè contro qualcosa. O meglio, contro qualcuno.

Fece un passo indietro e iniziò ad alzare lo sguardo.
Vide un ragazzo dai capelli verdi, con i muscoli che si intravedevano dalla maglietta blu.
Era lo stesso che si trovava vicino al salvatore di Nami. Aveva un espresione piuttosto tranquilla. Come se non avesse visto che il suo amico, qualche secondo fa, si era buttato da quel ponte.

-"Ehi, non pensi che trovarsi fuori da sola, all’una di notte sia pericoloso?"- le disse guardandola negli occhi.

-"Tu... Tu l’hai visto!"- esclamò Nami, ignorando la domanda del ragazzo.

-"Non capisco di cosa stai parland..."-

-"Smettila di fare il finto tonto. So che l’hai visto!"-

-"Di chi stai parlando?!"-

-"Di lui. Di quello che mi ha salvato la vita al caffè. So che lo conosci e questo non puoi negarlo. E mentre stiamo qui a perdere tempo lui potrebbe..."-

-"Stai alla larga. Questo non riguarda te."- il ragazzo le disse con un tono serio.

-"Nami!! Finalmente, ti ho raggiunta."- si avvicinò correndo e facendo fatica a respirare Nojiko.

Poi videro un altro ragazzo avvicinarsi. Si sentivano le goccie che scivolavano dai suoi capelli e cadevano per terra. È lui. È sicuramente lui.

-"Oh Sanji, ti stavamo aspettando..."- disse Zoro fissando Nami e Nojiko.

-"S-sanji..."- pensò ad alta voce Nami. Finalmente ora sapeva anche il suo nome. Sanji. Sanji. Sanji.

-"Cosa ci fai qui? Dovresti essere a letto dopo quello che è successo oggi, Mon Ange..."- le chiese con un sorriso, sfiorandole il braccio.

Ancora. Sentì di nuovo quel suo tocco. Il tocco che riusciva a renderla tranquilla. Sentiva che anche se in questo preciso momento finisse il mondo o il terreno sprofondasse, lei sarebbe rimasta tranquilla. Grazie a lui. A Sanji.

-"Nami.. è questo per caso il ragazzo di cui stavamo parlando e che ti piace tanto ma del quale non sapevi nemmeno il nome?"- disse Nojiko contenta.

-"Tranquilla... tranquilla... non te lo rubo..."- continuò mettendosi a ridere...

-"Grazie ma sto bene. E la tua ehm... ragazza come sta? Intendo quella che si è buttata dal ponte..."-

Sanji cominciò ad avanzare verso di lei.

-"Lei sta meglio..."- rispose il ragazzo alzando la testa e cominciando a guardarla negli occhi.

Nami cominciò a sentirsi più agitata. Riusciva a sentire il battito del suo cuore talmente forte che temeva lo sentissero anche gli altri.

-"Ma non è la mia ragazza.."- continuò il biondo –"è stato un caso che io mi trovassi lì. Posso dire che ero arrivato nel momento giusto e nel luogo giusto. Quella ragazza non sa nuotare, quindi sarebbe potuta finire male."-

Nami sospirò. Non si conoscevano. Non era la sua ragazza. E questo era l'importante.

-"Fa freddo adesso e tu sei bagnato..."– gli sussurrò asciugandoli con la mano una goccia che il ragazzo aveva sulla guancia –"Potresti prenderti un brutto raffreddore.."-

-"Ti preoccupi per me?:- le chiese poggiando la propria mano su quella di Nami che si trovava sulla sua guancia.

-"Quindi l’uomo giusto al momento giusto? Se non ti saresti buttato sopra di me, spostandomi dalla statua, io sarei potuta..."-

-"Shhh.."- poggiò un dito sulle sue labbra. –"è passata, Mon Ange. È passata."- la strinse a sè, abbraciandola.

Era stato fantastico, magnifico, magico. Quello è stato il miglior abbraccio della sua vita. Era stato bellissimo sentirlo attaccato ancora una volta al corpo di lei. Sentire il suo respiro, sentire il suo cuore.

Ma non durò a lungo. Anzi fu brevissimo. E sicuramente non era bastato a nessuno dei due.

-"Ehi, piccioncini.... Non siete soli, qui..."-





Angolo delle autrici.
Ciaoo a tuttiiii!! E buona festa delle donne!!
Noi siamo di nuovo qui, con questo nuovo capitolo! <3
Ringraziamo di cuore Light_Clary, EternalLove e Sanamista4ever per aver recensito il capitolo precedente. E anche tutti quelli che leggono in silenzio. Speriamo che il capitolo sia stato di vostro gradimento e vi salutiamo! Alla prossima!!
MonAnge
   
 
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