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Autore: CremeAthena    15/03/2017    1 recensioni
Dopo aver eliminato Asgore e Flowey, Frisk è riuscito a superare la barriera e presumibilmente a tornare a casa, mentre le sei anime umane raccolte dal re defunto sono scomparse. Da allora regna l'Imperatrice Undyne, che come primo provvedimento ha indetto la caccia agli umani, volendo vendicare il re e la regina uccisi da Frisk, dopo aver giurato vendetta contro questo umano. Ma da allora sono passati molti anni, l'Underground è stato militarizzato, ormai l'uomo non ne sa più nulla.
Ma se una ragazzina cadesse nuovamente nelle Rovine? Quale storia si genererebbe? Cos'è cambiato intanto nel mondo dei mostri?... Scopriamolo insieme.
Genere: Fantasy, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Chara, Nuovo personaggio, Sans, Un po' tutti, Undyne
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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~ Capitolo I-5 ~ Friends ~


Pleya comparse nuovamente dinnanzi alla stella, nell'ampia stanza col colonnato. La sua espressione era rigida, ma si sciolse presto con un profondo respiro. La verità era che non sapeva come procedere, era piena di insicurezze e indecisioni: come salvare tutti? Non voleva nè che il toro morisse, nè che i suoi amici mostri fossero tristi... Nè che quella capra antropomorfa morisse, in realtà.
«Sai, in realtà io credo che qualcuno invece dovrà morire... Penso toccherà a quella guardia reale d'élite.»
Questa volta la frase di Chara nella sua testa l'aveva sentita quasi perfettamente, e la cosa la confuse. Perchè solo ora? «V-veramente non ho alcuna voglia di ucciderlo... Sempre che io ne sia capace.»
«Oh, sì che lo sei. E sai perchè? Perchè sei umana, gli umani sono di natura più potenti dei mostri, a prescindere dall'età o dal sesso... E' questione di Anima.»
«Dici davvero..? Beh, se è così dovrei avere potere su tutti qui... E-e allora posso impedire loro di combattersi!» La biondina alzò leggermente il tono della voce nel parlare, come per darsi convinzione. Oh, no, non era affatto sicura di se stessa, anzi, molte ansie la stavano divorando dentro,ma non sarebbe riuscita ad uccidersi un'altra volta e a rimanere lì per sempre... Doveva prendere una decisione che la convincesse. E lottare frontalmente non lo era. 
Dal canto suo Chara avrebbe voluto convincerla a provare l'emozione di uccidere qualcuno che non ha speranza contro di te, ma non ci riusciva, e già più di una volta Pleya aveva dimostrato di sapersi ribellare a lei con determinazione. L'anima della bionda era risultata molto più potente di quella della castana, che ne era consapevole, altrimenti sarebbe riuscita a controllarla da molto tempo. E ci aveva provato nonostante tutto, ma i risultati... L'Anima della ragazzina aveva strappato alla piccola assassina metà della sua, e ciò si era già manifestato già più volte, quando l'occhio sinistro di Pleya si illuminava di rosso, senza che la bionda stessa ne fosse consapevole.

«Dove vai?»
La biondina era uscita dalla sala del colonnato e si era fermata alla crocevia, guardandosi attorno. «Mhh, voglio esplorare qui intorno e vedere se trovo qualcosa di utile. Puoi dirmi tu quando tornare?»
«Sì. Cosa speri di trovare?»
«Cibo per capre... Per addomesticare quel coso.»
«Mpf, ahahah... Stai scherzando?»
«Tu cosa dici? Guarda, un sasso.» L'umana aveva ripercorso i suoi passi verso la sala dove era presente la torretta spenta, e qui aveva trovato un sassolino, che si era chinata a raccogliere. «Se lo accecassi con questo secondo te potrei legarlo?»
«Sì, ma non hai una fune.»
«Oh... giusto.» Tirò distrattamente il sasso contro la torretta, provocando al cozzare dei due oggetti un rumore metallico. Stava perdendo tempo di propria volontà, e si stava anche facendo un'amica... Ne aveva bisogno e sembrava anche che questa Chara avesse memoria come lei delle sue morti, quindi era la candidata più promettente, anche contro la sua volontà.
«Sai che sento tutti i tuoi pensieri, vero?»
«Ah, ehm... Non mi sono ancora presentata, io sono Pleya.» La bionda rise tra sè e sè, sentendosi un po' ridicola perchè, beh, stava parlando da sola in un luogo silenzioso come la morte, abitato da piccoli mostri che la evitavano tassativamente.
«Comunque c'è un modo alternativo alla violenza per vincere contro i mostri... Si chiama Pietà, lo utilizzava Frisk.»
«Pietà?»
«Già, non che io sia la persona più indicata a spiegartelo... Ma tu hai sviluppato un'abilità speciale proprio legata alla Pietà.»
«Abilità speciale? Scusa, mi siedo, sembra una cosa lunga.» La ragazza si sedette semplicemente a terra, poggiandosi con la schiena al muro e distendendo le gambe, e rimase a guardarsele dato che non aveva altro da fare se non ascoltare. L'anima di Chara parve diventare visibile e tangibile, Pleya sentiva la piccola appoggiata alla sua spalla, come una normale amica... Ma doveva essere una sua impressione, dato che non c'era nessuno.
«Una volta all'interno della Barriera un'anima umana muta, diventa più forte, guadagnando quelli che ai tempi avrei definito... Beh, superpoteri, ma che ormai sono solita chiamare Abilità. Frisk come te aveva il potere di salvare i suoi progressi, ma non ne ha sviluppate altre... Mentre tu hai un'abilità che costringe i mostri a ritirarsi tramite l'espansione della tua anima, che dovrebbe communicare con loro e spaventarli, o qualcosa del genere, credo.»
«Ah... Ma chi è questo Frisk?»
«Frisk era un'umana caduta qui molto tempo fa.»
«Ho... Sentito...» La voce di Pleya aveva indugiato su quest'ultima parola, ricordandosi che in quell'occasione era morta crudelmente, ma procedette. «Che Frisk era un ragazzo.»
«Veramente il suo sesso era abbastanza fraintendibile, era una bambina impassibile allora e non apriva spesso bocca.»
«Uuhm, cos'ha fatto di male? Le guardie che mi hanno uccisa mi avevano scambiata per lui.»
«Ha ucciso l'ex re e l'ex regina, da allora è salita al trono la comandante delle guardie reali, una donna-rettile molto fedele al re, a tal punto da impazzire alla sua perdita: indisse la caccia all'uomo e cominciò a raccogliere le sette anime umane per distruggere la Barriera.»
«Hai nominato anche prima questa barriera, cosa sarebbe?»
«Non lo sapete più voi umani?» La biondina scosse la testa, dunque Chara continuò a parlare. «Tanto tanto tempo fa tra umani e mostri scoppiò una tremenda guerra, che terminò con la vittoria umana, che cacciarono indietro i mostri e li confinarono tramite una potentissima barriera. Per distruggerla, hanno bisogno di sette anime umane, mentre per superarla in realtà basta l'anima di un mostro e quella di un umano.»
«Oh... Beh questa storia è parecchio strana, i mostri esistono anche fuori.»
«... Come?»
«E' come ti ho detto, solo che non sono così civili e intelligenti... Sono proprio bestie!»

Seguì un silenzio generale che Pleya non sapeva come interpretare, dunque ricambiò dondolando i piedi, senza dire parola.
Chara invece dal canto suo stava riflettendo su se stessa, da quando se ne era andata Frisk non le era mai capitato di "risvegliarsi", e ora era successo di nuovo, ma con Pleya... Sentiva quasi di essere un'altra persona, come era successo nella Pacifist Route di Frisk in realtà... O era cambiata nella genocide? Chi era davvero Chara stessa? La sua vera identità stava venendo sepolta dal passare degli anni, sempre di più influenzata dalle personalità che la risvegliavano. Di questo passo stava davvero diventando amica della biondina?

«Sei silenziosa, qualcosa non va?»
«Non sono solita parlare tanto, mhpf.»
«Oh... Ah, va bene, anche se finora mi hai dato informazioni preziose!»
«Smettila, tsk. C'è una cosa che mi sono dimenticata di dirti. Sono due le filosofie regnanti tra gli umani che giungono nell'Underworld: o la pietà o "In questo mondo è uccidere o essere uccisi".»
«Prima o poi ti ringrazierò materialmente della tua gentilezza, Chara.» La ragazza sorrise tra sè e sè, mentre percepiva la ragazzina borbottare. Il loro legame si stava come facendo più forte.
«Stai sorridendo da sola come un'ebete, lo sai? Comunque basta perdere tempo, sarebbe ora di andare, anche se ripeto che io lo ucciderei quell'essere...»
«Ah, devo già andare? M-ma non ho ancora organizzato una strategia! Uff.» Pleya si rimise in piedi sospirando, solo ora cominciò a riflettere su un vero piano d'azione, anche se Chara interruppe per due volte di fila il filo dei suoi pensieri, di proposito, ridacchiando. La cosa finì con l'umana col macete in mano che si dirigeva verso la stanza col colonnato, completamente allo sbaraglio.

[[ Avere un'amica accanto ti riempe di DETERMINAZIONE. ]]

«Andiamo.»
«Sì... Dovrò aiutarti immagino.»


 
Angolo dell'autrice:

Rieccomi! Questo capitolo esplicativo è senza pretese ma dovuto, ho gettato sassolini della lore di Undertale inventata da me in quanto non chiaramente spiegata canonicamente, tra cui il carattere di Chara, di cui ho un'interpretazione un po'... Beh, vedrete in futuro. Spero abbiate gradito il capitolo precedente, ci si vede nel prossimo capitolo con la prima Boss Fight di questa storia.
Riguardo la grafica, nei seguenti giorni ingrandirò tutti i testi come questo, dato che lo trovo più leggero da leggere... Datemi un'opinione riguardo ciò, se vi va.^3^
Bye bye.~
   
 
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