Capitolo
10: Nel sottosuolo
L’indomani, come progettato, cominciammo
a muoverci.
Come stabilito, chi di noi non poteva fare nulla per rintracciare Naruto, avrebbe continuato la propria vita.
Era facile a dirsi, ma non a farsi….ero troppo in ansia per poter lavorare in modo
adeguato.
Ero talmente distratta che senza accorgermi,
avevo reso una mummia umana, un mio paziente bisognoso solo di un cambio di
bende per il braccio destro fasciato.
Anche le cose più semplici in quel
momento mi sembravano le più complicate.
Passarono in tutto 3 giorni. Tre
lunghissimi e interminabili giorni senza notizie positive su Naruto.
Di lui nessuna traccia.
Kiba, Shino e gli Hyuuga perlustrarono in lungo e in largo. Avevano cercato
inutilmente nella parte sud, est e ovest del villaggio senza alcun risultato.
Ora mancava solo la zona nord da
perlustrare e quella volta volli partecipare anche io.
“non c’è niente nemmeno qui!” disse Neji, quando finimmo il nostro giro.
“m-ma non può
e-essere!” disse Hinata “abbiamo g-guadato ovunque!”
“questo vuol dire che l’hanno portato
fuori dal villaggio!” disse Shino.
Strinsi i pugni più che potevo, fino a
farmi male “no, non è così! Vorrebbe dire che non possiamo fare niente…non voglio crederci!”
Poi accadde qualcosa.
“cosa sta succedendo?” disse Shino sorpreso.
Alzai lo sguardo verso di lui e vidi i
suoi insetti volare qua e là senza un motivo apparente.
“Shino, metti il guinzaglio a questi
insetti una volta tanto!” disse Kiba.
Akamaru cominciò ad abbagliare insistentemente.
Tutti ci guardammo straniti. Non era
normale che gli insetti di Shino e Akamaru si comportassero in quel modo.
“sta per succedere qualcosa!” disse Shino guardandosi intorno sospettoso.
Ognuno di noi si aspettava una attacco o
qualcosa del genere, nel caso qualcuno fosse venuto a conoscenza del nostro
piano, ma nessuna delle persone vicino a noi sembrava minacciosa.
Poi finalmente capimmo cosa provocasse
quello strano comportamento negli animali.
Un terremoto ci sorprese. Non era una
novità che la terra tremasse nel nostro
villaggio. Non da meno Konoha si trova nel paese del
fuoco, chiamato così per la notevole quantità di manga che ribolliva sotto
terra e che spesso fuori usciva dai vulcani circostanti il villaggio, arrivando
a causare scossoni di piccola intensità.
La
cosa strana fu un’altra. Solitamente in questi casi non accadeva niente, solo
un piccolo spavento per poi tornare tutto alla normalità e invece quella volta
non fu così.
Ci voltammo alla nostra destra e una grossa coltre di polvere attirò la nostra
attenzione.
Corremmo sul luogo per vedere cosa stesse
accadendo e fummo messi al corrente del crollo di una palazzina…per
fortuna ancora di costruzione.
Ma la cosa sorprendente e che non doveva
accadere … la scossa non era così forte da provocare quel danno.
“Ragazzi!”
Tutti ci girammo verso Kiba, il quale sembrava aver fiutato qualcosa.
“Cosa c’è?” chiesi ansiosa.
“Sento il suo odore! Naruto
dovrebbe essere qui nei dintorni!” disse Kiba
“Bau!” Akamaru
confermò i pensieri del padrone e anche gli insetti di Shino
sembravano aver percepito qualcosa.
“Davvero? Dov’è? Dove si trova?” chiesi
impaziente di sapere dove si trovasse…l’ansia mi
stava divorando. Cominciai a guardarmi intorno nella speranza di adocchiarlo.
“Non lo so! Sento il suo odore, ma non
riesco a localizzare la direzione da cui proviene!”
Abbassai la testa…non
era ancora giunto il momento di rallegrasi.
“c’è …uno
strano movimento qui sotto!” disse Hinata che per
puro caso guardò per terra con la sua arte oculare attivata.
Neji attivò il byakugan
e guardò oltre l’asfalto sotto i nostri piedi. “Confermo! “ disse prima di
paralizzarsi.
“AAAH” urlò Hinata.
“Cosa hai visto? Chiese Shikamaru vedendo entrambi gli Hyuuga
irrigidirsi.
“Un chakra
mostruoso provenire da sotto i nostri piedi!” disse Neji
“Non ho mai visto niente del genere!...inoltre è rosso!”
“Bingo! Direi che abbiamo trovato il
nostro amico!” disse Shikamaru.
“Cosa? quella cosa non può essere il
vostro amico…mette i brividi! È un mostro…è …è…” cominciò col dire Neji.
Strinsi i pugni. Non sopportavo l’idea che qualcuno definisse mostro Naruto senza nemmeno conoscerlo.
“Non è un mostro! E prova a dire di nuovo
questo di Naruto e non rispondo più di me stessa!”
dissi alterata. Tutti mi guardarono sorpresa. Erano rare le volte che mi
arrabbiavo in quel modo, inoltre loro non sapevano niente…e
non sapevano di parlar male di Naruto dicendo che
quel chakra apparteneva a un mostro.
Cercai di riprendere un po’ la calma.
“Come facciamo a scendere? Se veramente
si trova sotto di noi…dobbiamo scavare?” disse Ino.
“Non serve…i
tombini possono bastare per il nostro
scopo!” Propose Shikamaru.
Ino fece la faccia schifata…ovviamente
dove stavamo per andare, non era tutto rose e fiori.
Ci addentrammo per le vie interminabili
delle fogne di Konoha…e potete scommettere che si
trova di tutto li sotto.
Non so nemmeno per quanto camminammo. Non
mi sembrava di essermi tanto allontanata tanto dal luogo del crollo, eppure…
Dopo l’ennesimo veicolo cieco che
incontrammo, giungemmo in uno spiazzo enorme e nessuno di noi potè credere a quello che appariva dinnanzi ai nostri
occhi.
Una città. O meglio le rovine di una
città.
Era Konoha…secoli
orsono. Si vedevano ancora delle costruzioni intatte. Da quello che vedevamo,
il nostro villaggio non sembrava essere cambiato, tranne per il fatto che ora
disponevamo di corrente elettrica e di strumenti che ci miglioravano la vita. Ma
le case erano fatte dello stesso materiale con cui venivano fabbricate ai
giorni nostri e anche la disposizioni delle strutture era simile.
Solitamente nei film fanno vedere che
nelle rovine delle vecchie città…c’è un tesoro
nascosto o qualcosa di spaventoso. Bhe alla fine era
così anche per noi. Cercavamo qualcuno che io consideravo un tesoro e che poteva
trasformarsi in qualcosa di pericoloso, se si sentiva minacciato.
Ma la Konoha di
un tempo non nascondeva solo rovine.
Centinaia di scheletri erano sparsi un
po’ ovunque e data la mia conoscenza
medica, potevo affermare che alcuni erano piuttosto recenti…addirittura
di pochi mesi.
Infatti l’aria era abbastanza
irrespirabile.
“che luogo raccapricciante e disgustoso!”
disse Ino.
“Già!” disse Chouji
ficcandosi un’altra patatina in bocca. Mi chiedevo come non gli venisse voglia
di vomitare a quello scenario.
“Ragazzi…siete
sicuri che il vostro amico sia qui?” chiese Hinata.
Si vedeva lontano un miglio che quel posto non le piaceva…era
assolutamente normale.
“Dimmelo tu!” le risposi. D'altronde era
stata lei a identificare un chakra sospetto nelle
fognature del villaggio.
“Byakugan!...
Ho visto qualcosa muoversi da quella parte!...è sempre il solito chakra!”
“Shikamaru? Sai
dirci dove ci troviamo momentaneamente?” chiesi.
“Sopra di noi si trova l’accademia
ninja!” mi rispose
“Questo significa che un paio di isolati
più in giù, si trova la casa crollata!” disse Sasuke
intervenendo per la prima volta.
Anche in quella situazione non si
scompose. Ma come faceva a rimanere impassibile a tutto?
“Ed è proprio li che si trova quel chakra rosso!” affermò Neji.
Non aspettai oltre, mi misi a correre
verso quella direzione, non fermandomi nemmeno per i lividi che mi procuravo,
quando cadevo a causa del terreno troppo regolare.
Tutti mi urlavano di fermarmi, ma non
diedi loro retta.
Ad un tratto mi fermai. Tecnicamente ero
arrivata al luogo che mi interessava e dove Naruto doveva
trovarsi.
C’era ancora parecchia polvere che
volava, il che mi confermava l’esattezza del luogo.
“Sakura, ma sei impazzita a correre via
così? Potevi perderti!” mi sgridò Ino dopo avermi
raggiunta.
“Si…scusa!”
dissi, mentre cercavo di riprendere fiato.
Mi guardavo intorno, ma non vidi niente. La
speranza di trovare tracce di Naruto si era rilevata
vana.
“Non è sicuro rimanere qui sotto…potrebbero esserci ancora dei cedimenti!” disse Shikamaru.
Tutti lo ignorammo.
“Ma cosa parlo a fare? Che seccatura!”
disse.
“Kiba…senti
ancora il suo odore?” chiesi.
“Si, ma si sta muovendo…molto
velocemente anche!”
Ad un tratto sentimmo dei forti rumori,
come se qualcuno stesse sbattendo violentemente contro qualcosa.
“Pensate che sia Naruto
a creare questo rumore?”
“No! vedo chiaramente colui che possiede
quel chakra spaventoso, sbattere violentemente contro
un muro…sbriciolandolo!” disse HInata.
“Un umano resterebbe a terra t-tramortito al primo colpo!”
“Deve essere causa sua il crollo! Questo villaggio,
compone le fondamenta sul quale ora Konoha si regge
in piedi e se viene danneggiata qualche struttura che funge da trave…ecco che causa cedimenti! È andata bene che la
palazzina fosse in costruzione, ma se si continua così il prossimo crollo,
potrebbe interessare qualche abitazione abitata!” ci informò Neji.
“Quindi non ci resta che fermare Naruto! non vorrei mai che danneggiasse il mio quartiere!”
disse Sasuke.
“Non è Naruto!
nessun umano possiede un chakra del genere!” ripetè Neji.
Vidi Sasuke
alzare gli occhi al cielo “Ti dico che è lui! quel pivello…ha
poco di umano!”
Tutti, tranne me e Shikamaru,
guardarono stupiti Sasuke.
“Non parli mai e proprio quando devi
tacere, decidi di far sentire la tua fastidiosa voce?” disse Shikamaru.
“è vero quello che Sasuke-kun
ha detto, Sakura?” mi chiese Ino.
Guardai tutti dispiaciuta…non
sapevo se dire loro la verità o no, ma in fondo se lo meritavano. Poteva accadere
qualcosa di male se si fossero trovati la volpe davanti, senza sapere di
correre questo rischio.
Annuii e spiegai loro tutto quello che c’è
da sapere.
“Ora se non volete più aiutarmi…potete anche andarvene!” dissi non guardando in
faccia nessuno.
Rimase il silenzio per un po’.
“So bene che non sei intelligente e bella
come me, ma…so che non daresti la tua fiducia a
coloro che non se la meritano…io sono con te!” disse Ino.
La guardai stupita.
“Anch’io mi fido di Sakura-san!”
disse Hinata.
Sorrisi.
“Sono curioso di vedere in faccia questo
misterioso Naruto!” disse Neji.
“Uffa…un
topolino, mi ha rubato l’ultima patatina…se portiamo Naruto via di qui…come minimo mi
deve offrire la cena!” disse Chouji provocando una
risata in tutti noi.
Ma la risata durò poco.
“Che diavolo ci fanno dei mocciosi come
voi qui?”
Tutti ci girammo verso una figura misteriosa…era un Anbu con una
maschera da gatto.
“è pericoloso, dovete andarvene
immediatamente da qui, se non volete finire male!” disse il ninja
“Non
dirò niente al mio capo che siete venuti a cercare quel ragazzo qui, ma
muovetevi ad andare prima che qualche altro ninja vi trovi.”
Ci disse. Rimanemmo sorpresi che volesse
lasciarci andare senza dire niente ai suoi superiori.
Alla fine era un brav’uomo, ma la stessa
cosa non valeva per i suoi compagni.
“Che fretta c’è?” disse un nuovo ambu con la maschera da corvo “Sono appena arrivati, perché
impedire loro di fare un viaggio turistico?”
“Andiamo, sono solo dei ragazzi. Lasciamoli
andare!” disse il “gatto”
“Hai sentito gli ordini? Se qualche
amichetto del mostro, fosse venuto a liberarlo…avremmo
dovuto sistemarli!” disse un ambu con la maschera da
cane.
“Si lo so, ma…”
“Vuoi disubbidire agli ordini?” chiese
conferma il “corvo”
Silenzio.
“non hai niente da dire? Bene…allora farai loro compagnia!” disse infine il “cane”
con un tono minaccioso e divertito.