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Autore: Writer96    22/03/2017    2 recensioni
#1"Ma il Destino, a volte, opera in maniera decisamente divertente e, almeno all'apparenza, incomprensibile, e fu proprio perché tutto questo accadde che James Potter e Lily Evans, dopo sette anni di guerriglie, periodi di reciproco ignorarsi, nuove guerriglie ed una tanto strana quanto profonda amicizia, riuscirono a far vincere a Sirius Black la più improbabile delle scommesse."
Dopo "CLICK- STORIES ABOUT YOU" , una nuova raccolta a tema JamesxLily.
Attraverso varie storie, tra drabble, poesie, flashfic e oneshot, una carrellata di probabili, improbabili, relativi, immaginari primi baci tra James Potter e Lily Evans.
#1 Di come una serie di avvenimenti portò Sirius Black a vincere una scommessa
#2 Quattro cose
#3 Davvero
#4 - #5 In Vino Veritas...
#6 In Cannabis Figuriamocis
#7 Cu...Riose Parole d'Amore
#8 Earth without Art is just Eh
#9 Un litigio
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Come si amano i pazzi'
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#10 Halloween
 

 

-Io non ho intenzione di parlare con te!-

La mia voce echeggia nell'aula vuota mentre mi volto verso la porta per andarmene. Sento un sospiro alle mie spalle e subito dopo mi sento tirare indietro per il gomito.

-Lily, vuoi fermarti e riflettere un secondo?-

James ha la voce estremamente tranquilla, solo vagamente scocciata e non accenna a mollare la presa sul mio braccio, anzi, approfitta della mia distrazione per riportarmi sui miei passi e farmi voltare verso di lui.

-Riflettere su cosa?- dico, guardandolo negli occhi in tono di sfida. In realtà, sono consapevole di aver fatto una pessima mossa, perché davvero, nessuna persona arrabbiata dovrebbe guardare dritto negli occhi James Potter a così poca distanza. O per lo meno, non dovrebbe farlo se vuole continuare a mantenere la sua arrabbiatura.
James solleva le sopracciglia e mi studia con pazienza, chinando leggermente la testa a sinistra come per avere una visuale migliore. Cerco di mantenere il mio cipiglio accigliato, ma é davvero difficile considerando che nessuno di noi sta dicendo una parola e il peso dello sguardo di James quasi non mi lascia respirare.

-Senti, credi davvero che sia stato io a mettere in giro la voce che tu abbia tradito Hammer... con me? Sul serio, Lily, va bene dirmi che sono pazzo, ma così sarei al limite del masochismo...-

Distolgo lo sguardo e non rispondo, allontanandomi leggermente. James nota il mio movimento e sospira di nuovo, e io so che sta alzando gli occhi al cielo come ogni volta che dico o faccio qualcosa che a lui sembra davvero stupido.

-Ma poi, tu e Hammer non vi siete lasciati a Novembre o giù di lì? Che senso avrebbe mettere in giro questa voce ora che siamo al... Dieci di Gennaio?-

Le sue parole hanno più senso di quanto pensassi ed in effetti, ciò che dice non suona affatto stupido. Potrebbe anche avere ragione, il che, penso, sentendo un sussulto allo stomaco, sarebbe estremamente confortante.

-Non so quale senso abbia fare una cosa del genere, ma di solito le cose che fai tu non hanno un gran senso...- provo a dire e James lancia indietro la testa e si porta una mano tra i capelli, in un gesto di profonda disperazione.

-Andiamo, Lily, non sono una persona meschina. E lo sai anche tu, quindi smettila di prendertela con me. Non sono stato io a mettere in giro... Qualunque cosa sia stata messa in giro. E poi non vorrei mai che la gente parlasse male di te o ti prendesse in giro o ti giudicasse in maniera poco carina. Di questo almeno puoi stare sicura... Sai che non farei mai nulla che potrebbe farti del male.-

L'ultima frase del suo discorso la dice quasi sussurrando e io non posso fare a meno di sentire una scarica di brividi lungo la schiena. So che ha ragione e mi do mentalmente dell'idiota per non essermene resa conto prima. Mi sarei decisamente potuta evitare questa scenetta da primadonna isterica.

-Uhm. Potresti anche avere ragione. Credo.-

James sorride alle mie parole e mi allunga una mano.

-Facciamo pace, Evans? Lo sai che non mi piace quando mi accusi di qualcosa che non ho fatto, ma in effetti nel corso di questi anni ne ho combinate parecchie, quindi potevi avere un qualche... Motivo per prendertela con me. Niente rancore, va bene?- dice e gli stringo la mano con uno sguardo sorpreso, pensando che non l'ho mai sentito fare un discorso così tanto da adulto e così poco da... Potter. Lui se ne accorge e sorride e, oh Merlino!, il suo sorriso provoca nel mio stomaco un'altra ondata di contrazioni assai pericolose e quasi spiacevoli.

-Scusa per... Averti incolpato, allora. Ho la tendenza ad essere un po' melodrammatica in questi casi, ecco...- borbotto senza guardarlo e lo sento ridere sommessamente. Per fortuna non si è arrabbiato o offeso, sarebbe stato decisamente brutto.

Faccio per alzarmi dalla cattedra sulla quale mi ero seduta quando la voce di James mi ferma e mi costringe a voltarmi.

 

-Per curiosità, Lily, che cosa dice la voce che é stata messa in giro?-

Non mi aspettavo questa domanda e lui lo sa, perché quando lo guardo in faccia vedo che ha sulle labbra la traccia di un sorrisetto quasi compiaciuto.

-Dice che... Uhm... Sia successo la sera di Halloween, alla festa abusiva in Sala Comune...-

-E che sarebbe successo, esattamente?- domanda James, con una certa malizia nella voce. So che lo fa apposta per prendermi in giro, ma non posso impedirmi di avvampare come una ragazzina del primo anno.
Patetica. Decisamente Patetica.

-Ecco, secondo questa voce io e te ci saremmo... Messi a ballare insieme in maniera molto...- faccio una pausa, imbarazzata, e cerco di trovare una parola meno compromettente di "sensuale" -...molto intima, ecco.-

-Ah sì? E come sarebbe, questa maniera molto... Intima?-

Si sta divertendo da matti, lo so, lo conosco, fa il curioso, ma in realtà vorrebbe solo ridere a crepapelle del mio imbarazzo.

-James!- lo rimprovero e lui scoppia a ridere davvero, questa volta, per poi tornare a guardarmi con una strana serietà stampata in volto.

-Lily, ma sono una delle parti in causa, sono coinvolto anche io, è giusto che io conosca il contenuto di queste dicerie...-

Capisco perché nessun professore è mai riuscito ad incastrarlo davvero o a provare la sua colpevolezza in qualcosa. É troppo scaltro e decisamente troppo bravo a rigirare i discorsi come più gli piace, e sarei propensa ad odiarlo se solo non dovessi riconoscere che, ancora una volta, potrebbe avere ragione.

-D'accordo, hai vinto. Dicono che stessimo ballando... Molto abbracciati e con le fronti che quasi si toccavano. O almeno, questo é quanto hanno riferito a Marlene, che l'ha riferito a me...-

Mi aspetto una risposta di James, ma invece di sentire la sua voce sento i suoi passi avvicinarsi a me e prima che me ne possa rendere conto mi ritrovo con le sue braccia saldamente strette intorno al busto. Alzo la testa per capire cosa stia succedendo e lo trovo inspiegabilmente vicino, così vicino che posso sentire davvero l'odore della sua pelle ed osservarne tutte le imperfezioni.

-James, ma che cosa diavolo stai facendo?-

-Sto cercando di ricreare la scena, Evans, e sono appena giunto alla conclusione che chiunque si sia inventato questa storia non deve aver tenuto conto del fatto che sei terribilmente bassa e che questa posizione é alquanto scomoda da tenere per ballare...- tace un secondo e io non posso che fissarlo ammutolita, mentre lui mi trascina con sé e inizia a dondolare goffamente sul posto. Improvvisamente, sento troppo caldo e mi sembra che tutta l'aria mi sia stata risucchiata via dal corpo.

-...Vedi? È impossibile. Non avrei mai fatto colpo su di te, se mi fossi mosso con la grazia di un ippogrifo!-

-Magari, Potter, non era così che ci immaginavano. Magari io non ero terribilmente bassa, perché indossavo i tacchi e magari non avevo le braccia schiacciate contro il tuo petto!- ribatto con tono di sfida e contemporaneamente mi alzò sulle punte e a fatica sposto le mani sulle sue spalle, sentendo improvvisamente l'aria entrare nuovamente nei miei polmoni. James ridacchia e il suo movimento si ripercuote anche nel mio corpo, così stretto al suo. È una sensazione decisamente piacevole, mi ritrovo a pensare.

 

-Bene e poi? Che succedeva?-

-Poi... Tu mi sussurravi qualcosa all'orecchio e io facevo una risatina maliziosa...- spiego, tornando ad arrossire. Stiamo continuando a dondolare sul posto e i piedi iniziano a farmi male a causa della posizione in cui li costringo, ma cerco di non farci caso.

-E cosa ti sussurravo all'orecchio, di preciso, bella fanciulla?- mi bisbiglia James all'orecchio, facendomi sussultare e arrossire ancora di più. Credo di avere la pelle d'oca da qualche parte e mi auguro non si sia accorto del battito che il mio cuore ha inspiegabilmente mancato.

-Potter!- esclamo ad alta voce e lui ride direttamente nel mio orecchio.

-Allora, signorina Evans, che cosa le sussurravo di così scandaloso da produrre in lei una risata maliziosa?- bisbiglia di nuovo e mi solletica l'orecchio con le labbra. Ridacchio leggermente per il suo tono aulico e penso di stare per impazzire. O forse no, forse sono già impazzita.

Merlino, qualcuno mi dia dell'aria nuova da respirare!

-Non mi é dato saperlo, signor Potter, purtroppo le voci di corridoio non riportano così tanti dettagli...- rispondo e so che sta sorridendo, con il viso ancora premuto sulla mia guancia.

-Fammi pensare, cosa mai avrei potuto dirti? Oh, ho trovato!- esclama, prima di tirare indietro la testa per avere libero accesso al mio orecchio -"Sei terribilmente sexy, Evans, questa sera, vestita da sposa cadavere..."-

Deglutisco e scoppio a ridere, dandogli una manata sulla spalla.

-Idiota, ero vestita da vampiro, quella sera!-

James sospira e torna a guardarmi negli occhi, con un sorriso beffardo sulle labbra.

-Beh almeno ci ho provato. Immagino fossi sexy comunque...-

Borbotto qualche insulto in risposta e lo sento ridere mentre torna a poggiare la fronte contro la mia. Sta diventando sempre più naturale starcene con i visi così vicini, e con questa consapevolezza arriva anche quella che non voglio che si allontani o si stacchi da me.

 

Non vorrei essere in nessun altro posto.

 

-E poi, Lily, che succedeva?- sorride, mentre lo dice, e non so più dove inizi il gioco e dove la realtà. Non so più neanche cosa pensare, anche perché pensare sta diventando davvero complicato.

-Ecco, poi succedeva... Quella cosa lì.- sussurro, imbarazzata come non mai. Aspetto una reazione, che però non arriva, e così sollevo lo sguardo, incontrando quello scandalizzato e divertito allo stesso tempo di James.

-Che c'è?- chiedo, mentre lui continua a tacere. Sto iniziando a preoccuparmi e temo di aver detto qualcosa di sbagliato, che possa aver rovinato il momento.

 

-Quella cosa lì?!-

-Quella cosa lì, sì, e allora?-

-Sul serio, Evans, "quella cosa lì"?!- ride e sono sicura di aver rovinato tutto, momento intenso e indefinibile compreso. Abbasso gli occhi e faccio per allontanarmi, ma lui rafforza la presa sulla mia schiena e si lascia andare ad una risata più controllata.

-Non ti offendere, dai, é solo che... A quasi diciotto anni, sentirti dire "quella cosa lì" mi fa terribilmente tenerezza.-

-Così sono passata da sexy a tenera? Questo sì che ammazza ogni tipo di femminilità.- brontolo e James appoggia di nuovo la fronte sulla mia, strofinandola piano.

-Non ho assolutamente negato il tuo essere comunque sexy.-

-Oh.-

 

Il silenzio cala nuovamente mentre sbircio James da sotto le ciglia. Sono tornata con i piedi completamente appoggiati al suolo e sono davvero bassa rispetto a lui, che mi sovrasta ed è costretto in una posizione orribilmente scomoda per potermi stare vicino in quel modo.

-E... Senti. Quando succedeva quella cosa lì, tu eri... Consenziente?- domanda, spezzando il silenzio e facendomi sussultare. Ancora una volta, non ho ben chiaro se stiamo giocando oppure no e mi dimeno leggermente, a disagio con me stessa. Non lo ammetterei mai, neanche sotto tortura, ma se tutto si limitasse davvero solo ad un gioco ne sarei davvero ferita.

Cerco di recuperare un contegno e mi sforzo di avere un'espressione sarcastica.

 

-Evidentemente...-

-Capisco. Quindi... Io e te ci baciavamo, se non ho capito male, e tu eri d'accordo. E magari ricambiavi pure?- dice e si allontana leggermente da me, iniziando però ad accarezzarmi la schiena con le mani.

-Ricambiavo cosa?- ho la gola improvvisamente secca e la voce mi esce un po' troppo roca e sforzata.

-Intendo, ricambiavi il bacio?-

 

Taccio e mi chiedo cosa diavolo dovrei rispondere in questo momento.

Merlino, se si allontanasse un po' di più forse le cose sembrerebbero più chiare.

 

-Suppongo di sì...- mormoro alla fine, senza osare guardare James negli occhi.

E poi succedono un sacco di cose insieme e non so bene quale sia l'ordine: una mano di James mi spinge la schiena verso di sé per avvicinarmi, mentre l'altra sale al mio mento per sollevarlo, io mi alzo sulle punte dei piedi e le mie dita trovano l'attaccatura dei suoi capelli, dove si intrecciano e restano ben salde.

 

Quando le sue labbra toccano le mie, sento che tutto si é frantumato e che non c'è più nulla di sicuro o di logico, non c'è niente che corrisponda alla realtà o ad un gioco, perché é come se tutto fosse stato risucchiato in quell'istante, tutto fosse sparito tra le nostre labbra che si sfiorano e poi si cercano e si allontanano solo per trovarsi di nuovo. Non mi sento come se stessi dando il primo bacio della mia vita, é più la sensazione di aver convogliato tutti i baci del mondo in questo solo e di aver finalmente compreso perché così tante persone abbiano deciso di dare forma al loro amore con un bacio. Perché non c'è niente, niente davvero, come scambiarsi frammenti di anima attraverso questi silenzi resi così rumorosi dai battiti del cuore.

 

-Devo dire una cosa.- mugola James, non appena ci stacchiamo, vagamente ansanti e ancora sconvolti. Non sono sicura di essere in grado di articolare una frase coerente, quindi resto in silenzio e mi limito ad annuire, prima di catturare nuovamente le labbra di James con le mie.

-No, così non va bene, non mi distrarre. È una cosa seria...- si lamenta lui, con il sorriso sulle labbra. Sorrido a mia volta e poi mi mordo un labbro, ancora stretta a lui come se non potessi fare altro.

-Anzi, due cose. La prima é che quella sera, ad Halloween, avrei davvero voluto baciarti, ma non l'ho fatto per ovvi motivi. Però, quando dico che eri splendida, lo eri davvero. E la seconda... Oh Merlino!- esclama, prima di posarmi un altro bacio veloce sulle labbra. Potrei quasi farci l'abitudine, penso con soddisfazione,

-Mi piaci da morire, Lily Evans.- butta fuori, tutto d'un fiato e mi guarda solo con un occhio, mentre tiene l'altro chiuso come un ragazzino spaventato.

-Credo proprio che mi piaccia molto anche tu, James Potter...- sussurro e lui mi guarda con gli occhi spalancati e l'espressione felice.

-Davvero?- e quasi scoppia a ridere davvero per la felicità. Gli sorrido e mi avvicino al suo orecchio, sfiorandolo con le mie labbra.

-Evidentemente...-






Writ's Corner
In realtà rispetto al precedente capitolo, questo, me ne rendo conto, è proprio una schifezza. Ugh. Perdonatemi. E perdonate anche l'inammissibile ritardo.
Volevo solo dirvi che ho mille impegni e quindi stare dietro alla scrittura e tutto è molto difficile, però ci provo, ve lo giuro, ci provo.
Probabilmente su Wattpad -e, se vi intriga, anche qui- inizierò a pubblicare una nuova long -pazienza permettendo, ovviamente. E' un progetto ambizioso, ben poco da me e che vorrei riuscire a portare avanti al meglio. Che ne pensate?

   
 
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