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Autore: EmilyG66    24/03/2017    0 recensioni
Raccolta dei momenti speciali tra Draco Malfoy e Hermione Granger durante gli anni passati ad Hogwarts partendo dal secondo anno. Le scene possono essere sia in sequenza che non.
I personaggi non appartengono a me ma alla Rowling.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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MATERIALIZZAZIONE

Finalmente era giunta la prima lezione di Meterializzazione dell’anno ed Hermione non vedeva l’ora di imparare quella tecnica.

Il signor Wilkie Twycross, che presiedeva la lezione nella Sala Grande, aveva fatto comparire davanti ad ogni studente un cerchio di legno nel quale si sarebbero dovuti smaterializzare.

Tutti sapevano che era difficile eccellere in quella prova e soprattutto impossibile riuscirci al primo tentativo, soprattutto senza “spaccarsi”.

Comunque, il signor Twycross diede il suo consenso per iniziare e tutti provarono a concentrarsi tenendo ben a mente le tre D.

Destinazione, Determinazione e Decisione.

Tuttavia Harry non era l’unico a mancare di concentrazione.

Mentre lui pensava a cosa stesse tramando Malfoy, Draco non staccava gli occhi da Hermione che, concentrata al massimo, sembrava ancora più attraente ai suoi occhi e lui desiderò potersi materializzare proprio davanti al suo bel viso.

Il serpeverde dunque sorrise e abbassò le palpebre, si concentrò e girò su sé stesso.

La magia fece il resto e quando il biondo riaprì gli occhi si trovò a pochi centimetri dal viso della sua Mezzosangue, la quale non aveva fatto in tempo a provare nulla.

Malfoy sorrise maliziosamente mentre lei lo osservava stupita.

-Congratulazioni signor Malfoy! Davvero ben fatto, ma dovrebbe lavorare di più sulla destinazione. –gli fece notare il signor Twycross facendo voltare Draco nella sua direzione.

Professori e alunni rimasero a fissare il serpeverde dubbiosi, ma lui disse solamente: -Sì, qualcosa deve avermi distratto. –affermò girandosi nuovamente verso la Granger quasi sussurrandoglielo in viso.

Lei arrossì e abbassò la testa osservando il pavimento, ma prima che potesse dire o fare altro Malfoy era sparito in un battito di ciglia materializzandosi al suo posto.

LUMACLUB

La festa del professor Lumacorno era davvero molto bella. Harry aveva invitato Luna ma Hermione, che voleva portare Ron, alla fine non era venuta con nessuno.

All’evento erano già presenti Nevil e Ginny e c’era anche Malfoy invitato da Blaise. E per invito intendiamo la minaccia di morte da parte di Draco se il suo amico avesse invitato Pansy al suo posto impedendogli di passare del tempo con la Granger.

Lei stava scappando da un tipo che a Draco non piaceva per niente: Cormac Mclaggen.

La sua bellissima grifondoro, che indossava uno splendido abito rosa lungo fino al ginocchio e con un’abbondante scollo a cuore, ora si stava nascosta dietro una tenda.

Malfoy, sorridente nel suo costoso smoking di seta, si avvicinò alla tenda aprendola di scatto.

-Che fai qui Granger, ti nascondi? -le chiese divertito.

Hermione si spaventò.

-Shhh! Malfoy. –gli rispose tirandolo per una manica dentro con lei.

-Che intenzioni hai? –domandò allusivo e malizioso il biondo.

-Evitare Cormac. È una vera piovra, anzi peggio. È la terza volta che prova a baciarmi. –affermò la grifondoro guardandosi in giro agitata.

A Draco cominciarono a prudere le mani ma si impose di stare calmo.

-Beh Granger non lo biasimo, con quel vestito…-ammise Malfoy indicandola con un dito e gustandosi la sua figura con gli occhi.

Hermione arrossì vistosamente e si mise un ciuffo di capelli dietro all’orecchio nervosamente.

-Grazie. –lo ringraziò.

Durante la cena il serpeverde tentò di non alzarsi e andare a riempire di pugni Cormac, il quale stava provando a sedurre in maniera disgustosa la Granger.

Non faceva altro che leccarsi le dita osservandola, ingurgitando qualsiasi cosa e passandosi la lingua anche sulle labbra.

Quando la cena giunse al termine poi Cormac bloccò il passaggio della grifondoro pretendendo un bacio e fu allora che Draco intervenne. Si fermò alle spalle di Hermione e parlò.

-Levatevi di mezzo, devo passare. –affermò lui.

Tutti e tre si trovavano nel tragitto tra le sedie del tavolino e il muro.

-Non mi interessa. Fai il giro Malfoy. –gli ordinò il ragazzo.

-Non osare dirmi che cosa fare Mclaggen. –lo avvertì con disprezzo prima di spostare Hermione di lato e dare una spallata al rivale.

Questo finì addosso al tavolo aprendo un varco dal quale riuscirono a passare il biondo e la so-tutto-io.

Ormai la festa era finita e Cormac tentò, per l’ultima volta, di ottenere un bacio da Hermione.

-Andiamo Hermione dammi un bel bacio, sotto il vischio non l’hai fatto. –affermò lui protendendosi verso di lei.

-Cormac, preferirei baciare Draco Malfoy piuttosto che te. –ammise la grifondoro facendo intuire il suo disgusto e dirigendosi verso la porta dov’era appeso il vischio.

Malfoy passò di lì “casualmente” e si fermò assieme a lei.

Entrambi osservarono l’arbusto ed Hermione si voltò verso Cormac.

Lui aspettava di vederla baciare il biondo ma lei arrossì solo, aprì la porta e se ne andò.

Uscì dal castello e si fermò in piedi nel parco ispirando l’aria fredda della notte rabbrividendo.

-Granger non sei di parola. –disse una bella voce dietro di lei.

-A cosa ti riferisci Malfoy? –domandò la grifondoro voltandosi sorpresa e confusa verso di lui.

Draco le si affiancò con la giacca gettata su una spalla e trattenuta dalla mano, valorizzando la sua camicia bianca.

-Non avevi detto a Mclaggen che mi avresti baciato? –le ricordò facendole l’occhiolino.

La ragazza sgranò gli occhi e le guance le imporporarono nuovamente. Doveva smetterla di arrossire come una bambina e guardandolo in faccia parlò.

-Io non dicevo sul se-

Non fece in tempo a finire la frase che Draco l’aveva baciata allacciando il braccio libero alla vita di Hermione.

Lei non rispose subito ma poi ricambiò portando le proprie mani al petto di lui.

-Buon Natale Granger. –le augurò Malfoy allontanandosi dolcemente da quelle labbra e avvolgendo la propria giacca attorno al corpo tremante della sua Mezzosangue.

La grifondoro sorrise apprezzando il gesto e lo baciò ancora.

Quando si staccarono nuovamente lei ricambiò i suoi auguri.

-Buon Natale Malfoy. -

GELOSIA

Ron era stato avvelenato ed Hermione insieme ad Harry erano stati molto spesso in infermeria. Troppo spesso. Ora il rosso stava dormendo e a vegliare sul suo riposo era rimasta solo la regina dei grifoni.

Fu dunque in quel momento che una delle porte dell’infermeria si aprì ed entrò un elegante ragazzo biondo vestito di nero. Sembrava notevolmente irritato.

I suoi grigi e indagatori si posarono subito sul duo e Malfoy marciò spedito verso di loro. Hermione si alzò con fare protettivo ma quando il serpeverde fu finalmente difronte a lei Madama Chips intervenne.

-Signor Malfoy, ha bisogno di qualcosa? –domandò l’infermiera reggendo una bacinella piena d’acqua con entrambe le mani.

Draco la guardò per un’istante poi rispose.

-Sì, ma mi servo da me. –ammise con voce dura afferrando il braccio della grifondoro, che si ribellò subito, trascinandola fuori.

Non appena furono abbastanza lontani Malfoy lasciò la presa ferrea che imprigionava il braccio di Hermione e lei se lo massaggiò.

-Si può sapere che diavolo ti prende Malfoy!? –quasi gli urlò contro furente affrontandolo.

-Sei diventata l’infermiera personale della donnola ora!?- la accusò lui “infastidito”.

-No! Che stai blaterando!? Ron è un mio amico, è normale che io mi preoccupi per lui. E…e comunque non devo dare certo spiegazioni a te! –affermò lei decisa e sospettosa dal più che insolito comportamento del serpeverde.

-Non mentirmi Granger, lo sanno tutti che Weasley ha scaricato quell’anguilla per te! –continuò a dire lui.

-Non è affatto vero! E perché stiamo parlando di questo!? Sembra quasi che tu sia…- la rabbia e la frustrazione di Hermione evaporarono non appena lei realizzò cosa avesse spinto il furetto a cercarla.

-Tu sei geloso! –affermò lei indicandolo stupita.

Draco le rivolse un ghigno alla Malfoy, socchiuse le palpebre seducentemente e ridacchiò con freddezza.

-Vedi Mezzosangue, c’è una cosa che i tuoi amichetti devono imparare. –le disse enigmatico il serpeverde avvicinandosi pericolosamente e sovrastandola con la sua figura slanciata.

Dio com’era cresciuto in quei sei anni.

-E sarebbe? –chiese Hermione dubbiosa non sapendo cosa aspettarsi da una serpe come lui.

Malfoy la spinse contro il suo petto con un gesto fluido del braccio, che si andò a posare sulla vita di lei, e la baciò.

Fu un bacio avido e appassionato che lasciò la grifondoro di stucco e senza fiato per alcuni interminabili momenti.

Nel frattempo il serpeverde le sfiorava la vita, la schiena, poi la guancia e il collo incurante che qualcuno potesse vederli.

Quando si separarono Draco rispose alla domanda della ragazza che aveva appena baciato.

-Nessuno tocca ciò che è mio Granger, e tu sei mia. –le spiegò accarezzandole con il pollice destro le labbra ancora umide.

-La mia piccola Mezzosangue. –ribadì il serpeverde.

Ormai Mezzosangue non sembrava più essere un insulto ma un soprannome affettivo.

Malfoy lasciò andare Hermione e si allontanò, dopo aver completato la sua missione, con le mani in tasca.

La regina dei grifoni rimase interdetta per un attimo poi sorrise.

-Il mio furetto nervosetto. –ammise all’aria.

LACRIME

Harry e Hermione stavano parlando con Katie Bell nella Sala Grande, ma lei non aveva potuto fornire il nome di chi le avesse dato la collana maledetta.

La ragazza fissò poi l’ingresso della sala e fu allora che i due grifondoro capirono. Malfoy doveva aver a che fare con quella storia.

Il serpeverde tornò velocemente da dov’era venuto e il ragazzo sopravvissuto provò a seguirlo.

-No Harry, ci penso io. –lo pregò la Granger fermandolo.

Potter anche se incredulo annuì ed Hermione corse appresso al biondo.

Draco arrivò nel bagno di Mirtilla, si tolse il maglione e si lavò la faccia, poi si appoggiò al lavandino e cominciò a piangere.

La grifondoro entrò, applicò l’incantesimo “Colloportus” assieme a “Muffliato” e Malfoy allora si girò con un’espressione frustrata.

Aveva i capelli arruffati, gli occhi lucidi, le guance bagnate e le occhiaie.

-Malfoy…-lo chiamò.

Lui alzò la bacchetta senza volerle fare del male ma lei fu più rapida e lo disarmò.

La bacchetta di biancospino volò nelle mani della ragazza che tuttavia prese entrambi i bastoncini di legno e li gettò a terra avanzando verso il serpeverde.

Se stava piangendo doveva essere successo qualcosa di grave e poi sembrava così vulnerabile che la regina dei grifoni sentì l’impulso di abbracciarlo fino a far sparire il suo dolore. E così fece.

Hermione si lanciò tra le braccia del biondo poggiando una mano sulla sua nuca e l’altra sulla sua schiena stringendo Malfoy a sé.

-Cos’è successo? -chiese lei dolcemente.

Draco non era più rigido, voleva solo annegare nei capelli della bruna e singhiozzare.

-Io…non posso dirtelo. –ammise lui affondando il viso nella chioma della grifondoro e ispirando profondamente il suo profumo.

-Malfoy. –lo richiamò.

-È per proteggerti. –affermò il biondo ricambiando l’abbraccio.

La ragazza gli accarezzò i capelli e la schiena poi si scansò guardando il serpeverde.

-Dimmelo. - lo scongiurò.

Malfoy deglutì e alzò la manica sinistra della sua camicia mostrando il marchio nero impresso sul braccio.

Hermione si portò le mani alla bocca e i suoi occhi viaggiarono lentamente dal segno oscuro fino a raggiungere il viso del biondo che cominciò a tremare per i singhiozzi.

-Devo…uccidere Silente. O lui ucciderà me…mia madre…e mio padre. –decretò piangendo liberamente e il suo autocontrollo cedette miseramente.

La grifondoro tornò ad abbracciarlo subito e lui si aggrappò disperatamente a lei bisognoso di conforto. La ragazza lo lasciò sfogare poi entrambi scivolarono a terra.

Draco l’amava immensamente e sapeva che lei amava lui allo stesso modo.

CURA

Draco e Harry stavano combattendo nel bagno, Hermione li aveva seguiti e aspettava il momento migliore per intervenire. Quando il ragazzo sopravvissuto prese Malfoy la grifondoro si sentì morire.

Harry osservò ciò che aveva appena fatto, il serpeverde ora era disteso a terra sanguinante, bagnato e piangente.

-Harry che cosa ti è saltato in mente!? –gridò la so-tutto-io correndo ad inginocchiarsi accanto al biondo.

-Che cosa hai fatto?! –domandò retoricamente Hermione terrorizzata e con gli occhi lucidi.

La ragazza mise la testa di Draco sulle sue ginocchia poi tirò fuori la bacchetta e cominciò a curarlo.

-Hermione…-la chiamò il suo amico sorpreso dalla reazione dell’amica.

Lei alzò lo sguardo puntando gli occhi pieni di fuoco verso di lui ed Harry capì. Era innamorata di Malfoy.

Il ragazzo sopravvissuto si allontanò in fretta e nel frattempo arrivò Piton che, vedendolo fuggire, si ripromise di informare Silente su qualunque cosa avesse combinato Potter.

Come il professore entrò in bagno rimase colpito nel vedere una grifondoro prendersi cura di un serpeverde a quel modo, con amore, e il suo cuore sanguinò dolorosamente.

Poi Severus fece un profondo respiro, si annunciò ai due e portò Draco in infermeria.

Hermione non lo abbandonò neppure per un attimo e non si preoccupò neanche della reazione di Harry perché sapeva che lui non l’avrebbe detto a nessuno.

Quando il biondo riaprì gli occhi dopo qualche ora vide la grifondoro al suo fianco che gli stringeva una mano. Lei gli sorrise e si sedette sul bordo del lettino prima di abbracciarlo forte.

SILENTE

Draco si trovava sulla torre di Astronomia, aveva disarmato il preside e non gli restava che ucciderlo…ma non poteva.

-Draco, tu non sei un assassino. –aveva ammesso Silente.

-Come fa a dirlo? Potrei sconvolgerla. –affermò il biondo.

Il vecchio mago sorrise amaramente.

-Sei solo un ragazzo di sedici anni, innamorato per giunta di Hermione Granger. –gli spiegò il preside.

Malfoy a quelle parole tremò.

-Come fa a saperlo? –domandò sorpreso ma con tono serio.

-Non è facile da vedere ma riesco a capire quando due persone devono stare insieme. –decretò Silente.

-Malfoy non farlo! –gridò una voce femminile ben nota a tutti e due.

Hermione arrivò di corsa e si mise accanto al biondo.

-Non ho scelta, tu sai bene qual è la posta in gioco. –affermò lui.

-Non voglio che tu uccida. –disse la ragazza posando la mano sulla spalla di Draco.

-Lo so. Da questa sera noi non ci rivedremo più Granger. –le svelò il serpeverde guardandola per un secondo afflitto.

La grifondoro sentì giungere le lacrime agli occhi e abbracciò stretto il biondo che non ricambiò tenendo sotto tiro Silente.

-Guardate, la guerra vi sta già dividendo. –fece notare loro il vecchio mago.

-Io ti amo Draco, e questo non cambierà mai. –decretò Hermione senza rispondere al preside troppo presa dal momento.

Malfoy la osservò con amore.

-Anche io ti amo Hermione ma ora vattene, per favore. –le chiese Draco con lieve supplica nella voce.

La grifondoro lo baciò con trasporto e passione immergendo le mani nei suoi capelli biondi e solo allora il serpeverde si permise di voltare la testa verso la ragazza rispondendo al suo bacio.

Silente osservò quanto fosse profondo il loro amore e sperò che entrambi sarebbero sopravvissuti per continuare a viverlo.

I due ruppero il bacio e dopo che si furono persi nei reciproci occhi Hermione fece una carezza al suo amato, poi scappò via in lacrime.
  
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