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Il giorno dopo
“
Matthew ti sei impazzito, ma che cosa ti è saltato in testa? La madre di Luisa mi ha chiamato in
lacrime, dicendo che tu e i tuoi amici gli avete rovinato la casa, la festa per
la figlia, che siete stati rozzi e impudichi….” Urlava la madre di Matt.
“ Ma
io come mi devo comportare con te? Faccio il meglio per dare un’immagine
sociale degna e nota della famiglia e tu rovini tutto per una cazzottata, ti
sto progettando un futuro Matthew, la settimana prossima i Pulitzer
vengono a cena, e io cosa gli racconto?
Che hai fatto a botte?”
“
Jane, non credi di esagerare con il ragazzo…”
“ Sta
zitto Federico, sei stato tu che con i
tuoi pugilati e le cavolate tue gli ha messo in
testa queste cose, per non parlare di quella cassetta schifosa che
Martha pulendo in camera ha trovato,ma io dico ma si può fare a botte in casa di altri, …Io faccio di tutto per
questa famiglia, lavoro per una buona immagine, ho un negozio dove conosco
tutta la gente di San Francisco…”
“ a
parte che quella cassetta era degli amici di Matt che io ho visto con lui solo
per dargli delle informazioni minime, comunque solo per la tua immagine, ti
importa?” Urlò Federico.
“
Certo, penso che tu qualche volta te lo
scordi, non esiste solo il tuo lavoro Federico, io non mi posso fermare, non me
lo posso permettere, ho fatto la scelta di avere la carriera e io la voglio
portare avanti, io non voglio abbandonare, tu mi stai dando l’idea che tu vuoi
insegnare a lui l’abbandono, la rassegnazione, non sono qualità per andare
avanti nella vita.”
“ io
non ho mai detto niente di tutto questo a lui.” Matt si alzò.
“
Dove pensi di andare Matthew?” Matt non rispose, non voleva litigare e andò in
camera.
“
Matt, Matt, torna qui…E’ diventato un irresponsabile questo ragazzo.”
“
Jane, calmati, stai esagerando,io non dico che ha fatto bene quello che ha
fatto, non è stato corretto,ma gli hai chiesto se lui sta bene, per quale
motivo ha litigato con Bob.”
“ Non
m’importa, voglio solo che tenga un comportamento decente e rispettabile.”
“
come fai te, sei sempre al tuo posto, non ti lasci mai andare,non stacchi mai
la spina…”
“ Ma
Federico, ma che cosa vuoi da me? Sei sempre stato contento che lavoravo, da
questi tempi in qua, ti lamenti sempre, sei sempre insoddisfatto,viaggi per
paesi , ti lascio una fiducia grandissima e vengo attaccata come se fossi il
demonio, ti sei stufato di lavorare, è questo il problema?
“ No,
non ho mai detto questo, io lavoro, è il mio dovere da marito e padre
responsabile, lavoro perché bisogna avere un ruolo in questa società…”
“
Allora, qual è il problema? Che cosa ti aspetti da me? Che lasci il lavoro? Non
posso, ho una responsabilità troppo grande, ho un centro in azione che dirigo e
tante persone dipendono da me, chi vuoi chi tu sia? Ci sono madri che passano
il tempo con la famiglia e si lamentano di non essere indipendenti, altre che
vogliono lavorare come me e vogliono avere altri obiettivi, cosa vuoi, che
faccio la maglia come tua madre’”
” Non
parlare male di mia madre, non ti chiedo di fare la maglia o di pelare patate,
e se ora sono quello che sono è grazie agli insegnamenti dei miei genitori !
Non hai mai disprezzato pero i soldi che ho ricavato dalle terre di mio padre,
comunque anche noi ti vogliamo, noi non dipendiamo da te? Io voglio solo la mia
Jane e Matt vuole solo sua madre…”
“
Federico,io a Matthew voglio bene, voglio solo un futuro per lui, se mi vuoi
accettare io ho questo lavoro da vent’ anni ormai, non posso cambiare, ho un
ruolo, se tu vuoi stare con me, sai che sono così….”
“ E tu
Jane mi ami ancora? “ Jane non rispose.
“ Io
Federico….”
“ E’
una semplice domanda Jane? Mi ami o preferisci avermi solo per vantarti dei
nostri pregi sociali?” Jane non riusciva a parlare, forse perché una parte di
quel che diceva era vero, così gli chiese: “ E tu mi ami Federico?”
“ Io
pensavo di amarti, ma ora non lo so più…” Federico si girò, salì per le scale e
andò in camera a preparare le valigie, fra qualche giorno sarebbe dovuto
partire per Nimes.
Jane si trovò sola in quella cucina, con il
ticchettio forte degli orologi in quel silenzio agghiacciante.
In quel momento Jane prese un bicchiere d’acqua dal lavandino, ma
gli cascò dalle mani, si frantumò in mille pezzi, per raccogliere i vetri si
ferì , facendole uscendole una goccia di sangue sull’indice , avvertì un qualcosa che aveva rotto
l’equilbrio nella loro famiglia. Erano anni che non litigavano così furibondi,
da quando lei aveva cominciato a
lavorare dal centro…