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Autore: linea_carmensita94    28/03/2017    2 recensioni
Il padre di John Dolmayan, dopo essere sfuggito a un infarto, confessa al figlio di avere una sorella illegittima. John, grazie ai suoi amici, entrerà a far parte della vita di sua sorella, la quale conquisterà l'affetto e la simpatia dei ragazzi e non solo!
TRATTO DAL RACCONTO:
Tutti restano in silenzio non sapendo come poter aiutare l’amico. Solo Daron, dopo qualche minuto, rompe il ghiaccio tutto entusiasta:
< HO TROVATO, HO TROVATO! >
< Cosa vuoi dire? > chiede John:
< C’è un modo per avvicinarla senza che lei sospetti di nulla! Perché è questo che vuoi, conoscerla e costruire un rapporto con tua sorella per poi confessarle che sei suo fratello? >
< Hai capito bene. > risponde John:
< Possiamo usare il nostro tour! >
< Daron cosa stai tramando? > chiede Serj con un mezzo sorriso in quanto conosce bene il suo collega:
< Aspetta e vedrai … >
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daron Malakian, John Dolmayan, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 2- Rivelazioni

 
John resta ammutolito.  
“  Forse sto sognando, come può essere?  “ Pensa.
<  Che cosa stai dicendo?! Di quale sorella stai parlando?!  > è agitato.
<  Figlio mio, tu sai bene che trenta cinque anni fa, lasciai l’Armenia per poterti crescere in una terra senza guerra e terrore. Ebbene, quando siamo arrivati in America, ottenni un grande successo come sassofonista! Ma il successo mi aveva dato alla testa e per di più, in quel periodo, io e tua madre si stava attraversando un periodo di crisi.  >
<  E quindi? Cosa è successo?  > John capisce cosa sta cercando di dirgli suo padre, ricoperto di vergogna più che mai, anche se per il figlio è dura incassare il colpo.
<  Mi ero allontanato emotivamente da te e da tua madre e … ero diventato un fedifrago.  >
<  Oh papà …  > John è deluso, suo padre lo sa bene. John ha sempre venerato e rispettato suo padre per la sua umanità, la sua bontà e la sua gentilezza. Dopo questa rivelazione, il mito per John è caduto, sparito.
<  Ti ricordi di Emily, la moglie di  Jake Evans? Eravamo in ottimi rapporti anni fa, poi le nostre strade si sono divise …  >
<  Era una delle tue sgualdrine?  > risponde il figlio arrabbiato e disgustato.
<  Buon Dio, No! Anche se suo marito Jake, che riposi in pace, non è mai stato un buon marito per lei e un buon padre per i loro figli!  Emily sapeva delle mie tresche e mi aveva avvertito che questo atteggiamento mi avrebbe procurato solo casini, ma invano! Ero sordo e cieco a quei tempi, mi sentivo il padrone del mondo.  >
<  Arriva al dunque, ti prego!  > John non ha alcuna voglia di sapere altro sulle tresche di suo padre. Per lui, è come parlare con un'altra persona.
<  Anni dopo, assunsi una giovane domestica. Una donna attraente e volubile che riuscì a farmi cadere in tentazione per l’ennesima volta. Peccato  che quella scappatella non fu priva di conseguenze! Un mese dopo, lei mi disse di essere incinta di me. Avevo paura! Le avevo dato dei soldi per abortire ma lei si era opposta e aveva minacciato di dire la verità a tua madre!  >
Povero John, come poteva pensare che suo padre fosse  arrivato a tanto. Pagare una donna per farla abortire!
<  Emily ascoltò per caso la conversazione e si intromise implorandomi in ginocchio di non farlo. Mi disse che si sarebbe presa cura lei di quella creatura in arrivo e nessuno, tantomeno voi, lo avreste mai saputo. Povera Emily! Perse suo figlio Samuel, di soli quattro anni, per colpa di un incidente. Per lei era come se Dio le avesse restituito quel figlio che le aveva tolto.   > John sospira per un attimo cercando di restare più calmo possibile.
<  Che cosa ne è stato di lei?   >
<  La mia amante morì dando alla luce la bambina e nessuno sapeva niente di me, quindi per Emily non fu difficile sbrigare le pratiche per l’adozione. Adesso, tua sorella abita insieme a Emily nel quartiere operaio, dopo di lei, Emily ha avuto altri due figli. Ho saputo che sua madre ha lasciato suo marito da diversi anni e sta lavorando come domestica. Quanto a sua figlia, invece, lavora in radio e fa una vita adagiata. Meglio così! La sua vera madre, alla fine della fiera, voleva usarla solo come strumento di ricatto per avere soldi. È stata una delle allieve di Vartan Malakian, la sua preferita! Infatti, ancora oggi la tiene sotto la sua ala protettiva in quanto lei ha la passione della pittura e sta  cercando di farsi strada in questo campo. Tua sorella si chiama Rodha e ha 29 anni.  >
<  Lei sa la verità sulle sue origini?  >
<  Si. Lo scorso anno, andai a casa loro e confessai la verità a Rodha. Sua madre già le aveva detto che non era realmente sua madre ma a lei non importava … Però a me mi ha cacciato di casa come un ladro.  > Fuad ripensa con tristezza a quella serata di un anno fa …

  Emily era rientrata a casa stanca morta per il party dei signori Roberts, quella sera. Sua figlia era uscita con gli amici dopo il lavoro e Nicole era già a letto.
“  Comincio a essere troppo vecchia per fare questi orari! Meno male che la signora Roberts ha assunta quella ragazzotta messicana per potermi sostituire quando fanno le feste!  “ Pensava lei mentre apriva la porta di casa.
<  Come sei invecchiata Emily!  > una voce famigliare alle sue spalle aveva attirato la sua attenzione. Era Fuad. Emily lo riconobbe subito.
<  Fuad.  > Emily si avvicinò  all’uomo, sorpresa di vederlo di fronte casa sua.
< Anche tu sei invecchiato … è da tanti anni che non ci vediamo. > Fuad osservò la donna dai lunghi capelli castani, con numerosi fili argentati raccolti, e dagli occhi celesti circondati dalle rughe. Era così felice di averla ritrovata
 
<  Da quando tu e Jake avete smesso di frequentare la mia casa.  > Risponde sorridendo alla donna, ma lei cambiò subito espressione.
 <  Cosa ci fai qui?  > Chiese all’uomo mentre un pensiero attraversò la sua mente in quell’istante. Un pensiero che per ventotto  anni aveva cercato di rimandare.
<  Lo sai perché sono qui …  > Emily sospirò rumorosamente. Era quello che temeva
<  Cerca di capirmi, Emily. Non ce la faccio più a tenere questo segreto dentro di me! Voglio  assumermi le mie responsabilità.  > Emily guardò gli occhi umidi e carichi d’anni dell’uomo. Non se la sentiva di giudicarlo, nonostante tutto
<  E Berti?  >
<  Lei sa la verità. Le ho detto tutto e mi ha perdonato. Ho una moglie straordinaria!  > Emily sentiva  i suoi occhi inumidirsi:
<  Va bene … accomodati.  >
<  Dov’è lei?  > chiese Fuad speranzoso.
<  Ancora non è rientrata. Dovrai aspettare un po’.  >
<  Ho aspettato così tanto tempo, cosa sarà mai un oretta in più!  >
<  Cerca solo di non fare rumore, mia figlia Nicole sta dormendo.  >
<  Hai avuto altri figli?  >
[ … ]
*****************************************
 Rodha rientrò in casa dopo un ora senza fare rumore ma trovò comunque  la madre ad accoglierla
<  Ciao, Mami. Sono le 23:00, perché sei rimasta ad aspettarmi in piedi?  > Emily, senza dire nulla, abbracciò forte Rodha
<  Cosa ti succede?  > Emily guardò sua figlia con un sorriso malinconico e si fece coraggio
<  Vieni in soggiorno con me. C’è qualcuno che vuole conoscerti.  >  Senza chiedere, Rodha seguì sua madre.
“  Qualcuno che vuole conoscermi? Un ospite in casa nostra a quest’ora? Ma che sta succedendo!  “ pensò Rodha
 Le due donne si recarono in soggiorno dove , ad attenderle, c’era il vecchio Fuad seduto nel divano
<  Fuad, lei è mia figlia Rodha.  > Rodha sentì uno strana sensazione guardando in faccia Fuad, ma non aveva capito di cosa si trattasse. Si avvicinò all’uomo per stringerli la mano
<  Piacere, signore …  > Fuad le sorrise, i suoi occhi brillarono di un’ inspiegabile gioia

<  Dammi del tu, ti prego!  Era da così tanto tempo che volevo vederti, conoscerti …  > Rodha aveva un presentimento
<  Tuo padre e io, eravamo amici con Fuad e si frequentava spesso la sua casa prima che tu nascessi.  > Intervenne Emily
<  Scusami se t’interrompo, Emily … ma, se non ti dispiace, vorrei raccontare io la storia.  > Emily annuii mentre Rodha  rimase in silenzio ad ascoltare Fuad, confusa più che mai.  Fuad, con una calma innaturale, raccontò a Rodha tutta la loro storia  dicendole anche quanto fosse pentito di certe sue azioni
<  [ … ] Spero che un giorno potrai mai perdonarmi per quello che ho fatto … Oggi io sono un altro uomo e vorrei rimediare ai miei errori, soprattutto con te, Rodha.  > Rodha restò in silenzio per un istante; non credeva che quel giorno sarebbe mai arrivato … la sua risposta a quella supplica fu dura e risoluta
<  Per anni ho pregato sulla tomba di un fratello che non ho mai potuto conoscere, sono stata cresciuta da un uomo senza scrupoli che ha quasi mandato in rovina la sua azienda spendendo tutti i suoi soldi per il gioco e aveva anche pensato di VENDERE la sua figliastra di quindici anni ad un riccone così tanto generoso da volerlo salvare dalla rovina pur di avermi, ho visto mia madre soffrire e umiliarsi per colpa di quell’uomo ma l’ho vista anche prendere coscienza di quella situazione insostenibile e trovare il coraggio di ricominciare da capo insieme a me e ai miei fratelli, io e loro abbiamo condotto una  vita molto umile al fianco di nostra madre negli ultimi quindici anni ma è stata ed è ancora la nostra vita! Adesso lei spunta qui a chiedere perdono dopo tanti anni solo perché ha deciso di vuotare il sacco con sua moglie e lei l’ha perdonato?! Non potrò mai dimenticare il fatto che lei ha cercato di uccidermi quando ha saputo del mio arrivo! Per me lei è un essere spregevole! Potrò sembrarle cinica, ma non m’interessa! Ho sempre saputo di non avere una sola goccia del sangue di questa donna, ma lei  mi ha amata più di chiunque altro! Per questo non ho mai avuto interesse a sapere la verità!!  >
Il suo tono di voce fu talmente alto da svegliare Nicole e farla scendere in soggiorno
<  Che sta succedendo? Rodha perché urli?  > Rodha si avvicinò alla sorella minore per abbracciarla e tranquillizzarla
 <  Adesso la prego di lasciare questa casa e di non rimetterci più piede. Ormai mi sono abituata a convivere con la mancanza di un padre e di certo non la cercherò adesso che sono una donna. Ci lasci in pace.  > Fuad, guardando quelle due ragazze così diverse tra di loro ma così unite,  non poté  replicare a quelle accuse e sapeva di essere nel torto, perciò diede un ultima occhiata a sua figlia e lasciò la loro casa …
 

 < [ … ]  Non ho insistito con lei perché, dopo quell’incontro, ho capito quanto fosse grande il suo risentimento, più che giusto,  nei miei confronti. Sai, mi ha trattato in modo così freddo e distaccato; non stava provando alcuna emozione nel vedermi. Non può volermi bene solo perché abbiamo lo stesso sangue, non posso cancellare trenta anni di assenza! Le è mancato un padre per colpa mia e ha vissuto nella povertà per colpa mia. Questo non me lo perdonerò mai.  >
Nonostante lo sdegno, John riesce a provare un po’ di pena per quel padre sinceramente pentito
<  E quindi, cosa pensi di fare? Arrenderti?  > chiede John.
<  Non posso fare altro. So di non avere speranze di poter ricostruire un rapporto con lei … Per quanto riguarda te, ora che sai tutto, fai ciò che la tua coscienza ritiene più giusto.  >
<  Rodha sa di me?  > chiede John curioso.
<  Non mi ha dato modo di dirglielo.  >
*******************************************
Dopo più di un ora, John lascia la camera del padre, sconvolto e con la mente stracarica di pensieri.
“  E adesso come faccio?  ”
 Serj, Shavo e Daron  vanno incontro all’amico per sapere.
<  Come hai trovato tuo padre? Poveretto deve essersi preso un bello spavento!  > chiede Shavo dando a John una pacca sulla spalla.
<  Cosa voleva dirti di così importante?  > chiede Daron curioso.
“  Sono miei amici, abbiamo condiviso ventuno anni di vita professionale insieme. È  giusto  che anche loro lo sappiano.  “ pensa John.
<  Ho scoperto di avere una sorella minore.  > dichiara John senza usare mezzi termini. Serj, Shavo e Daron si guardano stupiti per lo scoop.
<  è la pura verità. Mio padre, ha avuto  un avventura con una domestica e ha avuto una figlia da lei. Però a crescerla è stata un amica  di famiglia perché la sua vera madre voleva solo usarla per ricattare mio padre. Tempo fa, mio padre ha confessato tutto a mia madre ricevendo il suo perdono. Un anno fa, ha cercato anche mia sorella per raccontarle tutta la verità, però lei non è stata così comprensiva. Insomma io ero l’ultimo a doverlo sapere e adesso lo sapete anche voi!  >
<  Che storia … e chi sarebbe questa sorella?  > chiede Serj.
<  Una conduttrice radiofonica di nome  Rodha Evans.  Ah, Daron, è stata anche una delle allieve di tuo padre quando insegnava arte all’università. La sua prediletta, a sentire il mio vecchio.  >
<  Davvero?! Quindi può anche darsi che me la sia scopat …  > Daron si ferma in tempo in quanto John lo guarda con fare minaccioso.
<  Scusami amico, ma tu sai bene quante allieve di mio padre sono passate nel mio letto, quando eravamo più giovani.  >
<  Spero proprio di no. E anche se fosse successo,  ti cambierei i connotati! >
<  Calmati, John! Non trarre conclusioni affrettate!  > interviene Serj, il pacifista.
<  Rodha? È questo il suo nome?  > chiede Shavo.
<  Si. Esatto. Abita nel quartiere operaio con la sua famiglia adottiva.  >
<  Ho già sentito parlare di lei ma non per il suo impiego quanto per i suoi quadri!  >
<  Infatti è un aspirante pittrice.  > conferma John a Shavo.
<  Bene, quindi non ti resta che cercarla!  > dice Daron euforico.
<  Ma non so come! Non posso presentarmi da lei e dirle la verità. Se ha cacciato mio … nostro padre da casa sua in malo modo, immaginatevi cosa potrebbe fare a me ! Però sento il desiderio di conoscerla, di sapere tutto della sua vita, di poterle  dire che ci sarò per lei. Insomma, mi piacerebbe che ci venga data l’opportunità di volerci bene.  >
Tutti restano in silenzio non sapendo come poter aiutare l’amico. Solo Daron, dopo qualche minuto, rompe il ghiaccio tutto entusiasta:
<  HO TROVATO, HO TROVATO!  >
<  Cosa vuoi dire?  > chiede John.
<  C’è un modo per avvicinarla senza che lei sospetti di nulla! Perché è questo che vuoi, conoscerla e costruire con rapporto con tua sorella per poi confessarle che sei suo fratello?  >
<  Hai capito bene.  > risponde John.
<  Possiamo usare il nostro tour!  >
<  Daron cosa stai tramando?  > chiede Serj con un mezzo sorriso in quanto conosce bene il suo collega.
<  Aspetta e vedrai …  > Daron si mette subito a lavoro con il suo cellulare. Dopo qualche minuto, riceve un messaggio:
<  Chi è?  > chiede Shavo perplesso.
<  Un amico. Mi ha mandato il contatto telefonico della KNAC.  >
<  COSA?!  > chiede John non comprendendo cosa vuole fare.
<  Non fare la mammina petulante e aspetta!! > risponde seccato il chitarrista.
 <  Questa sera, la stazione radiofonica trasmette i suoi programmi radiofonici fino alle 5:00. Siamo stati fortunati!  > Compone il numero e aspetta.
<  Pronto? Stazione Radiofonica KNAC  >  risponde una vocina stridula da cartone animato dall’altra parte.
<  Buonasera signorina?  >
<  Sono Beth, mi dica!  >
<  Piacere, Beth. Sono Daron Malakian dei System of a Down. Vorrei poter parlare con il suo capo, per favore. Li dica che è importante.  >
<  Certo che sa avere charme quando vuole.  > bisbiglia Serj ai ragazzi ridacchiando della falsità di Daron.
<  Uuuhh … s – si, certo!! Glielo passo subito!  >
<  Paperina  è già cotta di me!  > dice Daron ai ragazzi coprendo il cellulare
<  Buonasera Daron!! Cosa posso fare per te? posso darti del tu, giusto?  >
<  Certo, Richard! Allora, vorremmo fare un intervista alla vostra mitica stazione radiofonica per annunciare ufficialmente il nostro tour di sensibilizzazione verso il genocidio armeno. E chi meglio di voi, ho pensato tra me!  >
<  Che razza di ruffiano!!!  > sbiascica John tra una risata e l’altra mentre Daron li fa cenno di stare zitto
<  Ma certamente!!! A quando l’intervista?!! Saremo felicissimi di accogliervi!!  >
<  Emh … veramente non ci saremo tutti. Verrà John Dolmayan a fare l’intervista. Inoltre, ho una richiesta personale da farle. Vogliamo la vostra conduttrice Rodha Evans per questa intervista. Si può fare giusto??  > chiede Daron con tono mellifluo:
<  è Rodha a occuparsi del programma metal, certo che avrete lei, il mio gioiello!  Peccato che la mia dipendente stasera non partecipa ai programmi radiofonici notturni, se no avreste parlato di persona con lei!  >
<  Davvero un gran peccato! Grazie mille comunque,  domani John verrà all’inizio del programma. D’accordo?  >
<  Nessun problema!! Allora a domani!  >
<  Buona serata e grazie mille!  > riattacca. John guarda il collega con incredulità.
<  è questo il tuo piano?! Un intervista!!  >
<  Stupido! Sarà un punto d’inizio! Ne potrai approfittare per invitarla alla mostra di papà di Venerdì e da cosa nasce cosa!  >
<  Malakian, quando vuoi sai essere un geniaccio!  > lo complimenta Shavo.
<  Tsk!  Che scoperta!  >
<  Hai visto, John? Abbiamo costruito le basi. Il resto è nelle mani del fato.  > dice sorridente Serj al batterista.
<  Mi sento un po’ in agitazione!  Dimenticavo! Devo chiamare mia moglie e avvertirla di quello che è successo!! >
******************************
Intanto, Rodha è ancora in compagnia dei suoi amici, quando il suo telefono squilla.
<  Pronto?  >
<  Rodha, sei a sbronzarti con i tuoi amici, giusto?  >
<  Vuoi unirti a noi?  > chiede Rodha, in quanto ha messo il vivavoce e tutti i suoi amici ridono sotto effetto di cocktails e shorts.
<  Scherzi a parte, ragazza mia, non indovinerai mai chi è che vuole farsi intervistare proprio da te domani mattina nel tuo programma!  >
<  Chi sarebbe?  >
<  John Dolmayan dei System of a Down.  > 
<  Davvero?!  > Rodha conosce di fama i System of a Down e la notizia la rende felice.
<  Sono stato contattato da lui in persona qualche minuto fa per dirmi che lui vuole annunciare l’inizio de loro nuovo tour in Armenia nella nostra stazione radiofonica  e durante il tuo programma. Non lo trovi meraviglioso?! I centralini domani impazziranno, gli indici di ascolti saranno alle stelle, cazzo!!!   >
Rodha è molto sorpresa in quanto, a volersi intervistare, è il più taciturno del gruppo.
<  Finalmente succede qualcosa di interessante nella nostra stazione radiofonica! Grazie per avermi chiamata, capo! >
<  A domani Rodha! E vedi di non fare tardi, questa notte! Non vorrai fare brutte figure con il nostro ospite! >
<  Si, papino. Buonanotte!  > replica la ragazza.
 Riunione Flash a proposito della notizia appena ricevuta.
<   Allora cosa sappiamo di questo John?  > chiede Lester alla sua cara  amica.
<  Umh, dunque è batterista dal 1997, è armeno ma ha trascorso i primi anni della sua infanzia in Libano, è un amante dei fumetti e è sposato con Tiffany Taylor, una ex coniglietta di Playboy.  >
<  Molti uomini lo invidieranno di sicuro. È una bella donna e ha certe tette!  > risponde Bonnie mentre beve il suo drink.
<  Battute da lesbicona a parte, si sa così poco di lui.  > replica Rodha sospirando.
<  A me non dispiacerebbe un tipo così, con quei suoi muscoli …   >
<  LESTER!!!  > sbraita sorpresa Rodha.
<  Rodha, lasciami almeno fantasticare!  >
<  Le tue fantasie da finocchio, non interessano a nessuno!  > interviene Mia già brilla.
<  Modera il linguaggio, cornuta!  >
<  Calmi ragazzi, siamo insieme per trascorrere una piacevole serata!  > dice Bonnie cercando di riportare la calma tra le due parti.
<  Tornando al dunque, non mi sorprende questa riservatezza. Nelle loro interviste, John non parla quasi mai, mi sembra un tipo pieno di lati nascosti ...  >
<  Visto! Anche a te interessa!  > risponde Lester ammiccando all’amica.
<  Lo ammetto. Ha un non so che di  attraente, però è già impegnato. Per non parlare del fatto che io ci tengo troppo alla mia libertà!  >
<  Ma se ancora abiti con tua madre e i tuoi fratelli!!   > dice Mia gesticolando alla Queen Latifah.
<  Cosa vuol dire? Io voglio bene alla mia famiglia e non potrei separarmi da loro, soprattutto da mia madre. E poi, ormai sono così abituata a non dover stare in ansia per qualcuno, soffrire per qualcuno che … be per ora non voglio saperne nulla di fidanzati, ecc …  >
<  Brava!! Così si parla, dolcezza!!  > esclama Lester mentre Bonnie lo guarda con sdegno.
<  Belle parole da dire di fronte a una futura sposa!  > lo rimpacchetta.
<  Dai, non litigate pure voi due! Oh, com’è tardi! Sarà meglio che vada, devo buttare giù qualche idea sulle domande da farli.  Credo che stanotte la passerò in bianco, amici miei!! >
<  Farai un intervista da urlo, tesoro!  >
<  Sei tanto dolce, Lester!  > risponde Rodha baciando il suo amico.
Ushaaa!!! Ciao a tutti! Da questo momento in poi, inizia la storia vera e propria. Riuscirà John a portare a termine il suo piano? Lo scopriremo insieme. aspetto i vostri commenti, a presto!
 
  
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