Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: IsaMor    29/03/2017    12 recensioni
(Sterek omegaverse.)
... Il medico si sedette alla scrivania e guardando i due: "Sceriffo il suo ragazzo sta bene, deve solo riposare e prepararsi."
"Prepararmi a cosa?", chiese Stiles piuttosto confuso.
Aveva risposto ad un po' di domande durante la visita, anche se il medico sembrava aver avuto la diagnosi non appena controllato i dati di nascita del paziente sulla cartella clinica in suo possesso.
"Stiles, al calore. Sei un omega ed è arrivato il momento di andare in calore per la prima volta. Accade sempre in primavera, non per niente è considerata la stagione degli amori."...
...Scott scoppiò a ridere: "Aspetta qualche giorno e vedrai tanti di quei alpha alla porta di casa tua che tuo padre dovrà distribuire i numerini per conoscerti."
"Non essere ridicolo..."
"Stiles, meglio se te lo dico io. Odori di buono." ...
... "Vedi di stare attento. E soprattutto stammi lontano, puzzi!", ringhiò.
Lo lasciò, mentre riprendeva a camminare.
"Cosa? Io non puzzo! Mi è stato detto che odoro di buono."
"La tua giacca puzza."...
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Danny Mahealani, Derek Hale, Sceriffo Stilinski, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO XV

 

Derek si stava già pentendo di aver dato una carta di credito a Stiles. Non tanto per le spese, quelle non era un problema, ma perché a portare le buste dei suoi mille regali natalizi era lui.
L'omega aveva perso il contegno -se mai l'avesse avuto- mentre schizzava da un negozio all'altro scontrandosi anche con povera gente che aveva la sventura di trovarselo davanti.
Se non fosse stato per i mille odori che rendevano difficile riconoscere quello di Stiles, Derek si sarebbe seduto per tutto il tempo. Purtroppo non poteva, il suo omega era quasi vicino al calore e non voleva rischiare che si trovasse da solo in quello stato. Il suo odore su Stiles era un deterrente, ma in caso di calore improvviso si sarebbe ritrovato in pericolo tra gli alpha e soprattutto, non avrebbe resistito alle loro attenzioni. Per quanto la sua volontà fosse forte, non poteva impedirgli di farsi il primo alpha a portata di mano.
"Ecco, ho trovato qualcosa che ti può essere utile per gli allenamenti di trasformazione in lupo."
Derek lo guardò, sapendo che stava per dire una delle sue solite sciocchezze, infatti stava mostrando un piccolo congegno elettronico per cani.
"Stiles!"
"Non ringhiare. È ottimo per capire la tua resistenza quando sei trasformato in cane."
"Io non mi trasformo in cane, ma in lupo, Stiles!" sottolineò.
"Sì sì, come dici tu, cucciolone. Però, con questo possiamo monitorare il battito, le ore di sonno e se ti allontani troppo dal perimetro sicuro mi avvisa sul cellulare."
Derek sbuffò, non capiva davvero da quando avesse iniziato ad accettare i commenti sarcastici del suo umano senza avere voglia di aprirgli la gola neanche un pochino. Forse, con l'età si stava ammorbidendo un po' troppo o era il fatto di essere legato a Stiles? Non lo sapeva e del resto non gli importava poi tanto.
"Allora, lo compriamo? Lo mettiamo sul collare che ho conservato, così quando vai a correre vediamo il tuo stato di salute. Sai che i ragazzi sembrano interessati alle tue trasformazione e vogliono capire se accadrà anche a loro o ai loro figli in futuro."
"Ok, prendiamolo." fece, capendo di essersi davvero ammorbidito.
Ciò era accaduto con le trasformazioni in lupo che effettuava una volta a settimana. Correndo libero per i boschi, sfogava tutto l'istinto omicida che si accumulava durante la settimana con Stiles e il branco che ne combinavano sempre di nuove. L'ultima era l'addestramento del branco con Allison che scoccava frecce. Il problema era che l'omega era diventata davvero brava e non mancava più il bersaglio, tanto che lui aveva dovuto estrarsi una freccia dal sedere e non era stato per nulla piacevole. Per non parlare delle urla di Stiles, preoccupato che il suo splendido sedere -testuali parole- venisse rovinato irrimediabilmente. Non aveva parlato alla ragazza per giorni per quell'affronto e il suo sedere era diventato argomento di dibattito durante una riunione.
Dopo il matrimonio dello sceriffo, Stiles era diventato ancora più esasperante. Il non potersi prendere cura di suo padre, come faceva prima, l'aveva portato a riversare le sue attenzioni tutte sul suo alpha e sul branco, tanto che casa sua non era mai vuota e c'era sempre qualcosa da fare e da organizzare. Stiles aveva preso bene il ruolo di omega del capo branco e l'aveva fatto suo, divertendosi un sacco.
"Allora, abbiamo preso quasi tutto." precisò l'omega tirando fuori la lista degli acquisti da fare e mettendo una croce sul congegno per cani. Il dubbio che non era stato casuale quell'acquisto lo fece sorridere, piuttosto che arrabbiare. Il suo umano voleva tenerlo d'occhio, forse per gelosia o solo per paura di perderlo nei boschi.
Derek tirò a sé Stiles e lo bacio di slancio, lasciando il ragazzo stordito da quella dimostrazione improvvisa d'affetto.
Una volta lasciate le labbra di Derek, Stiles farneticò: "Il collare lo metti lo stesso, anche se fai il romantico."
Derek rise, prima di bloccarsi ad annusare l'aria con più attenzione.
"Derek?" domandò l'omega, intuendo il pericolo.
"I gemelli sono qui vicino."
Stiles capì subito a quali gemelli si riferisse. "Avevano promesso di non entrare in città. Hanno brutte intenzioni?"
"Non mi pare dall'odore."
Individuarono il punto da cui arrivava l'odore dei gemelli, in cima alle scale mobili. Li stavano aspettando.
Derek era incerto su cosa fare, ma nel dubbio preferiva tenere Stiles vicino il più possibile per la sua sicurezza, quindi controllò meglio se ci fossero altri licantropi in zona e poi decise di avvicinarsi ai due.
Ethan e Aiden sembravano non avere intenzione di far scoppiare una rissa, forse era per questo che avevano scelto il centro commerciale, un luogo affollato, per avvicinare Derek.
"Cosa volete?" ringhiò quasi, una volta giunti davanti ai due.
"Siamo qui solo per parlare." rispose l'omega Ethan.
"Allora, parlate!"
Stiles seguiva da dietro una spalla di Derek, dove era stato costretto a posizionarsi con le buste dei regali.
"Un paio dei nostri sono stati uccisi da dei cacciatori."
"E noi che c'entriamo?" domandò Derek sospettoso.
"Erano nella foresta ai confini della città."
"Quindi erano loro che invadevano il nostro territorio. Ne ho avvertito l'odore un paio di volte."
"Sì, alcuni dei nostri si sono sentiti attratti dalla foresta durante la luna piena e hanno invaso il vostro territorio pagandone le conseguenza. Non volevamo che accadesse, ma ora abbiamo un problema con i cacciatori."
Ethan sembrava incerto su come descrivere la situazione. Sapeva bene che erano in torto per ciò che avevano fatto i loro amici. Era attento ad ogni parola, stava pur sempre parlando con un capo branco.
"Lo so. A causa vostra possiamo allenarci solo quando sappiamo che i cacciatori non sono nei dintorni."
"Quindi voi sapevate della loro presenza e non avete detto nulla?!" fece arrabbiato Aiden mandando al diavolo i tentativi diplomatici del fratello di colloquiare in pace.
"Vi abbiamo avvertiti che avreste pagato cara un'invasione di territorio. Non ne abbiamo alcuna responsabilità se non sapete mantenere la parola."
Aiden era sul punto di attaccare Derek per la risposta ricevuta, ma Stiles intervenne: "Calmi. È inutile litigare tra di noi sull'accaduto. I cacciatori sono in zona, questo è vero, ma non ci resteranno in eterno, se collaboriamo e non ci facciamo notare."
"Facile per te parlare, sei umano!" gli rinfacciò il licantropo alpha, ricevendo un'occhiata d'ammonimento dal gemello omega. Offendere il compagno di un capo branco era un suicidio infatti Derek aveva fatto lampeggiare gli occhi come avvertimento.
"Sentite, sarò pure umano, ma sono sulla vostra stessa barca. I compagni umani dei licantropi rischiano la vita come tutti voi. Quindi ora decidiamo un piano per evitare di ritrovarci tutti appesi ad un albero e tagliati a metà da una spada medioevale."
Derek lo guardò confuso.
"Come fai a sapere che erano tagliati a metà i due licantropi?" chiese sospettoso Ethan.
"Ho fatto ricerche, dopo che mio padre lo sceriffo ha parlato di un corpo ritrovato nel bosco ieri mattina in quelle condizioni. È una prassi antica e comune tra i cacciatori, eliminare un licantropo incutendo terrore nel resto del branco. Lo fanno anche con gli omega quando sono gravidi. Uccidono anche i cucciolo in grembo e lo mettono in mostra impiccandolo con le interiora dell'omega."
"Stiles?!"
Derek era sconvolto che il suo compagno avesse appreso queste informazioni e le tenesse per sé. Non voleva che soffrisse, sapendo cosa i cacciatori potessero fargli solo perché un giorno gravido di un cucciolo.
"Ne avremmo parlato alla riunione di questa sera. Mi sembrava inutile mettere in allarme tutto il branco. Volevo che si rilassassero ancora per un po'." ammise, cercando di spiegare le sue ragioni.
"Forse, dovremmo fare una riunione anche con gli altri licantropi."
Derek avrebbe parlato con Stiles in privato delle sue paure.
"Nostro padre è favorevole ad un incontro nel bosco per decidere il da farsi." si fece portavoce Ethan.
Stiles sbottò: "Ma siete idioti o cosa?!"
Aiden lo guardò storto.
"I peggiori squartamenti avvengono nel bosco e voi dove volete organizzare l'incontro? Nel bosco! Deucalion è proprio un genio. Parlaci tu Derek, io ci rinuncio." dichiarò nervoso.
"Ha ragione. Vediamoci al liceo della città verso mezzanotte. Bobby ha le chiavi della palestra, ci farà entrare e non credo avremo problemi con i cacciatori."
"Ok." accettarono, comprendendo che era più sicuro per tutti.
"Evitate di farvi notare."
"Tranquilli, il nostro gruppo è diminuito a causa della presenza dei cacciatori. Alcuni sono andati via non appena hanno trovato un branco che li volesse. Credo che siate voi in maggioranza ora."
Stiles intervenne in tono di sfida: "E abbiamo anche gli umani più tosti della Stato, quindi non fate scherzi!"
Ethan sembrava divertito da Stiles. Era dalla sera in cui lo avevano rapito in discoteca che adorava il suo spirito combattivo.
"Ne siamo sicuri e vorrei davvero conoscerli bene."
Aiden sbuffò perché da un po' di tempo aveva capito che Ethan volesse un posto sicuro per tutti loro e sperava che Derek accettasse i restanti licantropi del loro gruppo. Era pur sempre un omega in cerca di un posto dove vivere e mettere radici.
Stiles aveva intuito qualcosa. Ethan non era un cattivo licantropo, forse poteva...
"Ethan, ti va di conoscere il branco, mentre Aiden porta la notizia della riunione a vostro padre?"
"Cosa?!" esclamarono i due alpha contemporaneamente.
"Beh, è un omega Derek. Non è una minaccia tanto grande se lo porto al loft."
Aiden intervenne: "Mio fratello resta con me."
"Ok, dicevo solo che poteva venire e partecipare alla nostra riunione, fare domande e rispondere a qualche curiosità. Sarebbe mio ospite."
I due alpha stavano per obiettare, ma Ethan rispose subito: "Vengo. Ti aiuto con le buste?"
"Sì, tieni grande lupo forzuto. Stavo per perdere la sensibilità alle mani."
Aiden vide i due omega allontanarsi e non poté fare altro che fissare Derek che oramai sembrava accettare ogni decisione del suo omega.
Si guardarono sconsolati prima di prendere ognuno la propria strada.
Derek notò che Stiles stava chiacchierando allegramente con il licantropo e questi non aveva problemi a dargli le spalle, come se si fidasse di lui. Forse, Stiles sapeva bene quello che stava facendo, nonostante tutti i rischi a cui si esponeva in quel momento.
~·~
Il loft venne preso d'assalto già alle otto di sera. Stiles aveva ospitato Ethan come si fa con un vecchio amico, cucinando anche per lui e il ragazzo non aveva mai fatto nulla che facesse pensare di avere cattive intenzioni, anzi sembrava divertirsi in sua compagnia.
"Allora, qual è il piano?" Derek domandò a Stiles, mentre Ethan era in bagno.
"Gli diamo una botta in testa e lo consegnamo ai cacciatori come ultimo licantropo in zona, così vanno via."
Sembrava serio, mentre lo diceva.
Derek alzò un sopracciglio.
"Semplicemente ce lo facciamo amico. È simpatico e cerca una casa."
"Cosa? Vuoi tenerlo qui con noi." l'idea lo irritava.
"Non in questa casa!" esclamò geloso. "Intendevo qui a Beacon Hill con il nostro branco."
"Non credo che Aiden sia d'accordo."
"Lo sarà, appena avrò finito con Ethan."
Derek notò il suo omega assumere l'espressione inquietante da cattivo dei cartoni animati e scosse la testa divertito e terrorizzato.
Ethan tornò nel salone, quando i primi membri del branco iniziarono ad arrivare.
Dopo mezz'ora parlavano tranquillamente con Ethan senza considerarlo un nemico. Persino Isaac sembrava non aver problemi con lui, nonostante il rapimento di Danny in discoteca di diversi mesi prima.
Quando arrivò Jackson, in ritardo per colpa del volo dalla Francia, ci fu un po' di confusione tra abbracci e saluti, finché lo sguardo di Jackson non si fermò sul licantropo sconosciuto.
Ci volle qualche minuto, ma alla fine i due erano seduti vicini a parlare, mentre il branco sembrava concentrato su altri argomenti.
Stiles soddisfatto, diede un colpetto a Derek facendogli notare Jackson e Ethan che si corteggiavano. I due si sfioravano casualmente e osservavano attentamente ogni movimento delle labbra e degli occhi dell'altro, mentre parlavano con un tono molto basso.
Derek era incredulo: "Come hai fatto?"
"Non c'è voluto tanto. Quei due sono alla ricerca di un posto solo loro. È per questo che Jackson è tornato per le vacanze di Natale e Ethan mi ha seguito."
"Sei un genio."
"Lo so." ammise compiaciuto.
Derek diede un bacio veloce a Stiles e incominciò la riunione.
"Allora, siamo qui per discutere dell'incontro con il gruppo di licantropi fuori città e delle varie precauzioni da prendere nei confronti dei cacciatori. Credo che Gerard non sia l'unico cacciatore attivo in zona."
"Chi è Gerard?" domandò Ethan.
Allison rispose contrita: "Mio nonno, un cacciatore."
"Cosa?! Com'è possibile..."
"Lui non sa che Scott è un licantropo. Ci ha costretti ad addestrarci per la caccia, ma non credo che sia attivo come cacciatore." spiegò.
Stiles ribatte: " Invece sembra che lo sia. Ci sono dei licantropi morti, ecco perché Ethan è qui."
Tutti osservarono lo sconosciuto.
"Un paio di licantropi del gruppo di Ethan sono entrati nel bosco e sono stati uccisi." aggiunse.
"Non erano deboli, quindi sono dell'idea che ci siano più cacciatori in circolazione." specificò l'omega.
Scott intervenne: "Noi non ne sappiamo molto. Gerard sembra occupato con altro in questi giorni. Anche se avesse fatto venire nuovi cacciatori, noi non lo sapremmo."
"Altro?" chiese Derek.
"È piuttosto fugace."
"Può darsi che sia per la presenza dei licantropi." fece notare Boyd.
"Allora, dobbiamo fare in modo che non ne trovi altri in giro per il bosco." affermò Lydia.
"Sì. Dobbiamo darci delle regole e ciò vale anche per voi, Ethan. Stiamo cercando di vivere non notati e i vostri devono capire che non possono fare come vogliono. Deucalion dovrebbe decidersi a formare un branco e non a lasciarvi sciolti come cani."
Derek rimproverò il licantropo, che sembrava d'accordo su tutto ciò.
Jackson notò l'aria abbattuta dell'omega a suo fianco e gli prese la mano per confortarlo. I due si scambiarono un sorriso, mentre Stiles sorrideva felice d'aver fatto la sua buon'azione quotidiana, facendoli conoscere.
Derek, dopo aver roteato gli occhi, riprese a parlare: "Allora, credo che l'incontro con gli altri licantropi sia inevitabile. Bobby, ci farai entrare nella palestra del liceo, almeno lì saremo più riparati dai cacciatori. Per il resto, le regole da seguire sono sempre le stesse. State attenti e non fatevi notare."
Conclusa la riunione, qualcuno iniziò ad avviarsi verso la palestra per capire se fosse tutto tranquillo e qualcun altro ne approfittò per conoscersi meglio.
Jackson e Ethan sembravano essersi innamorati all'istante e davano l'impressione di non essere lontani da un bacio, bastava guardare come si sfioravano e sorridevano.
Quando finalmente era giunta l'ora di incamminarsi verso la palestra, Stiles lasciò che fosse Jackson ad accompagnare Ethan con la sua auto e come volevasi dimostrare, l'omega giunse in palestra con il lieve odore di Jackson sui vestiti e i capelli scompigliati.
Quando anche i licantropi di Deucalion giunsero, non poterono far a meno di notare quel piccolo cambiamento sul loro amico.
Aiden e Deucalion, nonostante quest'ultimo fosse cieco, lo fissarono quasi scioccati, mentre lui continuava a restare mano nella mano con Jackson.
Alla fine Deucalion si limitò a sorridere, Aiden invece sembrava leggermente irritato.
Derek decise di prendere la parola e iniziare quella strana riunione che sembrava più un incontro di famiglie per un fidanzamento ufficiale, almeno nelle espressioni dei visi di alcuni dei presenti che osservavano la nuova coppia.
"Siamo tutti qui riuniti..."
Venne interrotto da Stiles che sussurrò sottovoce, come se ciò bastasse con l'udito dei licantropi: "Amore, non siamo in Chiesa, inizia con una frase diversa, per favore."
Se c'era stata un po' di tensione nell'aria, essa si era alleggerita all'intervento di Stiles.
Derek alzò il sopracciglio, ma poi tornò a parlare. "Siamo qui per decidere come comportarci con i cacciatori. Il vostro comportamento ha messo in pericolo il nostro branco. Quindi ci servono regole severe, credo che anche tu sia d'accordo Deucalion?"
"Sì, i miei compagni si sono lasciati prendere dall'euforia di poter correre liberi nel bosco e hanno pagato con la vita. Credo che debba esserci una regola base, del tipo che chi mette in pericolo l'intera comunità dei licantropi nel territorio di Beacon Hill, paghi con la vita..."
Deucalion si bloccò e si mise ad annusare l'aria. Non fu l'unico.
"Abbiamo visite."
Un gruppo di uomini armati entrarono nella palestra da più porte. A capo del gruppo c'era Gerard.
Allison alla vista del nonno si posizionò davanti a Scott per proteggerlo, solo allora notò che nel gruppo c'era anche sua madre. Le avevano spiegato che gli omega sono ottimi diversivi o prede nella caccia dei licantropi alpha perché il loro odore da esseri indifesi fa abbassare la guardia delle creature, ma Allison non si sarebbe mai aspettata di vederla in una tale situazione.
"Mamma?"
"Allison, allontanati da quella bestiaccia." Nella voce non c'era il suo solito tono materno.
Restò sconvolta per qualche secondo prima di ribattere: "Cosa? NO! Lui è il mio compagno, cosa volete fare?"
"Sterminarci." rispose Deucalion al posto della donna.
"Non potete! Come pensate di giustificare una strage?" ringhiò Derek.
Gerard rispose tranquillamente, come se la cosa fosse normale: "Una festa clandestina nella palestra della scuola andata male. Basterà chiudere le vie di fuga e bruciarvi tutti. Hale, ho preso ispirazione dalla tua villa bruciata qualche anno fa. Chiunque sia stato, merita il mio rispetto."
Derek stava per scagliarsi contro il vecchio cacciatore, quando Deucalion lo bloccò con il suo bastone per ciechi sul petto.
"Resta calmo."
Derek si fermò e dichiarò furioso: "Non permetterò che tocchi il mio branco e il mio omega. Come pensi di giustificare l'assassinio di giovani umani agli altri cacciatori? Avete un codice da seguire."
Gerard sorrise: "Non mi frega niente delle vostre puttane umane. Tranne di una." dichiarò, mentre fissava Allison e dava l'ordine alla madre: "Victoria, prendi tua figlia."
Allison vide sua madre avvicinarsi con altri cacciatori e invece di arretrare si fece avanti. Scott guardò confuso la sua compagna andare verso i cacciatori.
"Allison?" sussurrò con gli occhi sbarrati.
Lei non rispose, ma quando fu davanti a sua madre, con un gesto fluido tiro fuori una piccola balestra dalla borsa e la puntò dritta al petto della donna.
L'espressione incredula che prima era stata di Scott ora era sul viso di Victoria.
"Allison, cosa fai? Sono tua madre."
"Sì. È per questo che non posso permetterti di compiere questa strage. Non potrei mai più considerarti mia madre. Va' via!"
"Testarda come suo padre!" fece irritato Gerard.
Allison solo a quel punto notò che il padre, Chris, mancava tra i cacciatori. Non capiva dove potesse essere, visto che era un ottimo cacciatore. Strano che mancasse.
La situazione sembrava in stallo, ma con Gerard non poteva essere così.
"Chiudete tutto e bruciate la palestra. Lei non pianterà una freccia nel cuore di sua madre e se ci tiene tanto può morire con queste bestie."
Tutto il branco si guardò intorno, notando strisce nere davanti alle porte ancora aperte.
"Sorbo." sussurrò Stiles, intuendo che li stavano bloccando dentro.
Anche se i licantropi potevano buttare giù le porte e i muri, con il Sorbo non potevano fare niente e gli umani non potevano spezzare il cerchio visto che il Sorbo era proprio poco oltre la soglia della porta che loro non potevano buttare giù. Era una perfetta trappola per licantropi e umani.
Gerard si voltò richiamando a sé l'attenzione della figlia: "Victoria, vieni."
La donna osservò attentamente sua figlia, nella speranza che la seguisse e poi le diede le spalle per uscire.
Allison non poteva credere che la sua famiglia stesse per compiere una strage. Era quasi tentata di colpire sua madre alle spalle, ma invece puntò la balestra verso suo nonno.
Stavano tutti per morire e i legami famigliari chiaramente non avevano più nessun valore. Era l'unica a poter fare qualcosa per salvare tutti.
Il branco stava per attaccare i cacciatori ancora all'interno del cerchio di sorbo, dimenticando qualsiasi regola che si erano dati sul non uccidere, ma una voce maschile e risoluta fermò tutti prima che anche i proiettili d'argento iniziassero a volare.
"Fermi!"
Chris apparve sulla soglia della porta trascinando uno dei tanti cacciatori lì presenti e usandolo come scudo. Era armato.
Gerard spazientito si lamentò della testardaggine del genero.
"Proprio non lo capisci qual è il tuo posto!? Cosa credi di fare da solo?"
"Ma io non sono solo." ammise vittorioso.
Numerose sirene iniziarono a risuonare intorno all'edificio.
"La polizia. Davvero hai rivelato tutto a dei poliziotti per potermi fermare?" Era davvero incredulo.
"Non ho dovuto fare nulla del genere. Mi è bastato riassumere i tuoi piani allo sceriffo Stilinski e lui ha mobilitato tutta la polizia della città. Se non uscite con le mani in alto, non perderanno tempo ad entrare e ad aprire il fuoco."
"Hai vinto Chris. Ma per quanto tempo credi di poter tenere al sicuro questi mostri sfruttando la polizia? Prima o poi troveremo il modo per annientare questo branco." Suonava come una promessa.
"Non hanno fatto nulla di male, il Codice dei cacciatori dice..."
"Fanculo il Codice! Devono morire."
Chris sorrise: "Vivi ancora nel medioevo Gerard."
"Le cose andavano meglio allora. Ognuno conosceva il suo posto nel mondo." Lo affermò guardando Allison e il padre con disprezzo.
"Può darsi ma le cose cambiano e purtroppo per te ora siamo nel ventunesimo secolo e hanno inventato le videochiamate."
Chris mostrò il cellulare che spuntava da un taschino.
"È con questo?" fece il vecchio, pensando che dall'altra parte ci fosse lo sceriffo Stilinski.
"Tutti i cacciatori d'America sanno che hai appena sputato sul Codice e non credo l'abbiano presa tanto bene. Sai quanto sono suscettibili quando si tratta di rispettare le regole." affermò soddisfatto di quella piccola astuzia.
"Non crederai di potermi fermare..."
Una voce al megafono giunse dall'esterno, facendo sorridere fiero Stiles.
"Polizia di Beacon Hills. Uscite disarmati con le mani in alto."
Gerard era praticamente rosso di rabbia. Sapeva che l'avrebbero arrestato con i suoi compagni cacciatori, quindi era pronto a compiere l'ultimo gesto folle. Si voltò verso la persona più vicina a lui che in quel momento era Ethan, riuscendolo ad afferrare e a minacciarlo con un coltello d'argento alla gola.
Era stato così inaspettato e folle come gesto che Ethan era sorpreso di essere caduto così facilmente nelle mani di un vecchio cacciatore.
"Credo che ora mi aiuterete ad andare via." spiegò Gerard.
Aiden stava ringhiando pronto allo scontro, ma fu Jackson che con una rapida mossa conficcò gli artigli nella colonna vertebrale all'altezza del collo di Gerard, impedendogli di far del male ad Ethan che si liberò facilmente.
Il licantropo sussurrò all'uomo morente che aveva già perso ogni capacità di muoversi: "Vedi cosa capita a mettersi contro un ex Kanima."
Era un Jackson nuovo quello che ora stava affrontando un pericolo solo per proteggere la persona che iniziava ad essere chiaramente il suo omega.
Una volta annientato Gerard, il resto dei cacciatori non sapendo più che fare perse la concentrazione abbassando la guardia e il branco ne approfittò. Alcuni di loro scattaro appena lo fece Derek e misero al tappeto tutti, tranne Victoria.
Chris riuscì a raggiungerla, dopo aver atterrato anche il cacciatore che aveva tra le mani.
"Victoria..." sussurrò deluso dalla donna, ma con la speranza nel cuore.
Lei spostò lo sguardo dal corpo di Gerard alla figura del marito di fronte: "Hai preferito loro a noi, Chris. Perché?"
"Non ho preferito nessuno alla nostra famiglia. Volevo solo che Allison fosse felice."
Il suo risentimento era contenuto: "Con un licantropo!? Avrei dovuto indagare meglio quando si è presentato a casa. Non posso credere che proprio la nostra famiglia abbia permesso questo abominio."
"L'abominio è permetterti di far del male a tua figlia. Victoria quand'è che sei diventata così?" Chris sembrava in lacrime.
"Quando tu hai rinnegato il tuo vero compito di cacciatore."
Chris era stanco di quel confronto doloroso. La persona che amava non poteva capire le sue scelte, era inutile continuare.
"Vattene."
Fu la sua decisione.
La donna si guardò intorno cercando lo sguardo di sua figlia che le venne negato e rassegnata prese ad avviarsi verso una delle uscite. Stranamente nessuno dei mannari ebbe da ridire sulla decisione del cacciatore di lasciarla andare, anzi la lasciarono passare.
Una volta rimasti soli, Chris chiamò lo sceriffo al cellulare e gli confermò che il posto era in sicurezza. L'uomo non attese ed entrò per controllare lo stato di salute di suo figlio.
Stiles ancora stordito da tutto ciò che era successo, si lasciò abbracciare e controllare dallo sguardo indagatore del padre a sincerarsi del suo stato di salute.
"Tutto bene?"
"Sì, tranquillo. Ma hai davvero usato i tuoi agenti? Ora come faremo a spiegare tutto quello che è successo?" domandò, certo che si fossero infilati in una situazione più grave della precedente.
"Non preoccuparti di questo, era tutta una messa in scena. Fuori c'è solo Deaton con le sirene registrate."
Stiles sorpreso dell'astuzia del genitore, gli fece i complimenti.
Intanto Derek guardava il corpo di Gerard e Chris accanto ad esso. Gli si avvicinò, non sapendo bene se ringraziarlo fosse un gesto da fare davanti al cadavere del suocero.
Fu Chris a parlare per primo. "Ha sbagliato e pagato. Hale, so che la storia tra licantropi e cacciatori non è mai stata delle migliori, ma spero che capirai che i suoi uomini hanno seguito solo gli ordini di uno squilibrato. Lasciali a me, verranno rieducati." giurò, indicando con il mento i cacciatori a terra storditi a causa di qualche pugno ben assestato. Altri erano riusciti a fuggire.
"Fanne quello che vuoi, ma se li rivedo vicino al mio branco, non risponderò del mio comportamento."
"Non preoccuparti, ho intenzione di mandarli via da Beacon Hill. Resterò solo io. Se per te va bene?"
Derek acconsentì con un cenno della testa e poi si allontanò. Il cacciatore allora decise di andare ad abbracciare sua figlia, fiero di lei. Allison si lasciò andare al pianto tra le braccia del padre, che nel frattempo aveva posato anche una mano sulla spalla di Scott.
~·~
Dopo tutto quello che era successo con Gerard, il branco aveva preso maggiore consapevolezza di ciò che significava essere umano e avere un figlio sicuramente mannaro.
Durante un piccolo party a casa di Derek e Stiles, per l'inizio delle vacanze natalizie ne avevano parlato a fine serata, mentre bevevano l'ultimo drink e lo sceriffo con sua moglie Melissa li avevano raggiunti a fine turno rispettivamente dalla centrale e dall'ospedale.
L'aria che si respirava era diventata tesa, soprattutto perché gli alpha legati ad omega umani iniziavano a temere per il futuro dei loro partner e della prole che un giorno avrebbero messo al mondo. Il desiderio di un alpha di ingravidare era molto forte durante il calore del suo omega, di questo ne erano tutti consapevoli.
Derek era stato piuttosto rassicurante con tutti loro e anche Peter si era comportato in modo molto maturo nell'affrontare l'argomento. Se Isaac e Scott erano stati quelli più preoccupati soprattutto dopo il comportamento di Gerard e Victoria, i loro omega si erano dimostrati piuttosto ottimisti. Il peggio era passato nonostante tutto, avevano affermato Danny e Allison.
Intanto Jackson per contraddire tutto e tutti, aveva annunciato il suo legame con Ethan e non era intenzionato a farsi rovinare quel periodo di innamoramento da nessuno. Quindi aveva annunciato che si sarebbe legato a lui al primo calore.
Stiles e Derek si erano guardati in faccia scettici su un punto.
"Aiden cosa ne pensa?"
"Non sono interessato a ciò che pensa lui." aveva risposto sprezzante Jackson.
"E Deucalion è felice di tutto ciò?"
"Credo di sì. Vuole che suo figlio sia al sicuro e abbia un compagno."
"Quindi lo porterai via con te in Francia." chiese Stiles.
"No. Sto pensando di tornare qui a Beacon Hill."
"Perché ho un brutto presentimento?" fece Stiles.
"Non fate quella faccia. Andrà tutto bene."
Stiles lo guardò sconvolto prima e poi indignato. "Lo sai che quando nei film si dice andrà tutto bene, finisce sempre male?!"
"Stilinski, non rompere!" Lo riprese divertito.
"Ehi!" esclamò offeso.
Lo sceriffo sentendo che c'era bisogno di una buona notizia per chiudere la serata, intervenne: "Melissa ed io abbiamo un annuncio da fare."
Tutti prestarono attenzione ai due, in particolare Scott e Stiles.
Melissa prese la parola sorridente: "Aspettiamo un bambino."
Un boato di congratulazioni esplose.
Qualche minuto dopo Scott e Stiles saltellavano abbracciati, ripetendo allegri come bambini: "Siamo fratelli, siamo fratelli..."
"Ecco, l'avevo detto che i più contenti sarebbero stati loro." ammise lo sceriffo.
"Ora finalmente possono definirsi fratelli a tutti gli effetti. C'è da capirli, lo dicevano di continuo."
Alla fine della serata, la notizia di un piccolo Stilinski aveva sollevato quella nube pessimista che si era addensata sul branco al pensiero di avere bambini, preoccupati che persone come Gerard potessero portarglieli via.
~~
Il calore era vicino e Derek, consapevole di non avere un umano qualunque come compagno, iniziò a prendere appunti mentali sui suoi comportamenti pre-calore.
A grosse linee, semplificò così:
Stiles diventava nervoso e più agitato del solito un paio di giorni prima del calore;
Non amava essere toccato se non dopo averglielo permesso, cosa che non permetteva assolutamente;
Dopo era affettuoso e si strusciava addosso a lui;
In seguito aveva un paio di corna ed un forcone per nulla rassicuranti;
Dopo piangeva;
Mangiava anche il cartone della terza pizza;
Stava male;
Euforico;
Depresso;
Pigro;
Lievi istinti omicidi;
Coccoloso;
Irritabile;
Modalità "Figlio di Satana";
E alla fine, nuovamente dolce e accondiscendente, poco prima del calore che capitò proprio il giorno della vigilia di Natale.
Derek non poteva resiste più di un minuto a quel profumo eccitante che Stiles emanava e tanto meno riusciva a resistere a lui che gli si offriva nudo e disponibile disteso sul loro letto.
Avevano festeggiato così il loro primo Natale come coppia legata, rotolandosi nel letto in posizioni che avevano sperimentato in quei mesi e che risultavano niente male.
Quando uscirono dal calore furono gli altri omega del branco ad andare in calore, tranne Ethan che essendo più grande di qualche anno sarebbe andato in calore nel mese di febbraio e intendeva passarlo con Jackson a Beacon Hill.
Le cose ripresero normalmente dopo quel periodo, tranne per qualche particolare molto importante per il branco. Oltre ad aspettare un fratellino o sorellina Stiles e Scott, c'era anche un cucciolo in arrivo nel branco.
Ancora non riuscivano a crederci, ma una coppia aveva deciso di procreare già da subito, come a voler dare speranza a chi era ancora teso per le informazioni avute sul trattamento degli omega da psicopatici cacciatori.
Durante una riunione di metà febbraio, dopo il legame di Jackson ed Ethan, Danny aveva dato l'annuncio: "Aspetto un bambino!"
Dopo lo shock iniziale, stavano tutti o quasi festeggiando, tranne il coach Bobby che piangeva disperato perché costretto a dover rinunciare al suo migliore portiere. Stiles si offrì di sostituirlo, ma l'uomo quasi pianse. Alla fine fu Isaac a promettere di prendere il posto di portiere, così da calmare il loro coach.
Deaton, appena sentita la notizia stava già telefonando ad un amico medico che si occupava segretamente di gravidanze mannare per prenotare una prima visita nella sua clinica.
Danny aveva fatto una faccia poco convinta quando aveva compreso che le visite e il parto si sarebbero tenute nella clinica veterinaria, ma alla fine aveva accettato senza fare troppe storie. Non c'erano altre soluzioni per i suo stato interessante particolare.
~·~
Il dottor Adam Faust, si era dimostrato una persona piuttosto affabile anche se molto pignola, ma andava bene così per Danny. L'uomo l'avrebbe visitato una volta al mese per controllare che la gravidanza andasse bene soprattutto per lui giovane umano.
Durante la prima di queste visite, il medico aveva dichiarato: "I cuccioli si stavano sviluppando bene."
"Cuccioli?! Due?" aveva esclamato Isaac bianco in volto.
Il biondo non si aspettava due gemelli, nonostante avessero deciso di avere un primo figlio molto presto. Ci volle Scott con acqua e zucchero per farlo riprendere.
Una volta assimilata la notizia, le cose ripresero a procedere normalmente. Stiles adorava stare con Danny e parlare del suo stato interessante. Non l'avrebbe mai ammesso, ma era felice di avere due lupetti e un fratellino da viziare molto presto. Però, il suo desiderio aveva delle limitazioni, tipo gli impegni universitari che per settembre l'avrebbero atteso chissà dove.
Una mattina Derek trovò Stiles chino su delle lettere, perso a contemplarle.
"Brutte notizie?" domandò.
"No, anzi, sono le risposte delle università."
"Qual è il problema?"
"Mi hanno preso in tutte quelle che volevo frequentare."
"E?"
"E non posso andare in quelle lontane da qui. Pensavo che non mi prendessero e sarei andato nella stessa università di Scott ad un'ora d'auto da qui, ma ora che so di essere stato accettato anche in quelle più prestigiose, non sono sicuro più di niente. Non voglio e non posso allontanarmi dal branco e da te... Io... Io..." andò nel panico.
Derek gli prese il viso tra le mani e sussurrò: "Stiles scegli quella che vuoi ed io ti seguirò. L'hai detto tu che il branco sa cavarsela. Quindi non farti problemi, meriti la migliore istruzione."
"Davvero verresti con me?" Gli occhi del giovane si illuminarono per un attimo.
"Sì, possiamo delegare Scott per prendersi cura del branco. Non voglio ammetterlo, ma credo che lui abbia qualche caratteristica da capo branco che potrebbe far a caso nostro."
"Quale caratteristica?"
"Sa tenere il branco unito ed è sempre pronto a sacrificarsi per tutti."
"Vero, è per questo che l'adoro come amico. Forse è un po' ingenuo."
"Per quello c'è Peter a disposizione, ma sospetto che Scott sia perfetto per questo compito. Lydia mi ha detto di avergli visto gli occhi rossi quando siete venuti a salvarmi."
"Vero, li ho visti anch'io in un paio di occasioni. Credi che staranno bene senza di noi?"
"No, ma se la caveranno."
"Lo spero. Mi sentirei morire se succedesse qualcosa di brutto."
"Non accadrà nulla, sta tranquillo."
~·~
Intanto a Becon Hill una nuova stagione degli amori per i giovani omega stava giungendo.
Il branco osservava quelli che si preparavano ad affrontare tutto il percorso con curiosità e un pizzico di nostalgia. Stiles sembrava interessato agli sviluppi di alcune storie d'amore. Il suo lato romantico aveva preso il sopravvento e Derek se ne era accorto. Il licantropo si era messo a fare gesti inaspettati per il suo amato umano, tipo fargli trovare la cena a lume di candela personalmente preparata o piccoli gesti che non passavano inosservati.
Ma Stiles, dopo un primo momento in cui festeggiava quei gesti lanciandosi su Derek per godersi il suo uomo, sembrava diventato sfuggente e assente. La sera rincasava tardi e se a volte era perché passava molto tempo con Danny in ansia e a riposo a causa della sua gravidanza delicata, altre volte l'odore che portava addosso faceva pensare a del tempo passato con un alpha. Non uno qualsiasi, ma il coach Bobby.

NOTE DELL'AUTRICE
Perdonatemi il ritardo. La lupacchiotta di mia nipote mi tiene occupata.
Prometto di finire la storia, abbiate pazienza.
Ditemi se il capitolo vi piace e se ci sono sviste ed errori.
A presto, baci.

 

   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: IsaMor