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Autore: piccola_Calliope    30/03/2017    5 recensioni
La Bella e la Bestia è la mia favola preferita e questa storia è una mia personale rivisitazione, dove non c'è una fata, un sacrilegio o una rosa magica.
Ma c'è un ragazzo, prepotente, volgarotto, con una storia particolare dietro e una lei...
Una lei che inconsapevolmente gli insegnerà ad amare.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Vaffanculo Riccardo Gucci
POV. RICCARDO
Avevo imparato che nella vita piuttosto che farsi sottomettere, bisognava attaccare...Da quando mia madre mi aveva abbandonato avevo imparato a vivere cosi, attaccando sempre tutti...Quelli come me non erano fatti per nessun tipo di relazioni, non avevo migliori amici e non avevo fidanzate e non ne avrei volute avere, gli affetti prima o poi sono destinati a farti del male, prendi d'esempio mia madre, mi ha messo al mondo, mi ha amato e poi? Poi è andata via...O mio padre, da piccolo avrei tanto ma dico tanto voluto somigliargli, ad oggi solo il pensiero mi schifa, l'unica che credo non mi farà del male mai è mia sorella Marta...Lei è cosi buona e dolce, cosi ingenua, lei ama me che sono un mostro o come dice lei una bestia, lei ama nostro padre che per quanto mi riguarda è un uomo disgustoso, un uomo che non è mai stato in grado di farci una carezza...Ha solo buttato merda sul conto di mia madre, mia madre che invece sapeva cos'era l'amore...Tante volte vorrei averla qui con me, vorrei che mi carezzasse il viso e mi cantasse quella ninna nanna per rassicurarmi...Ma non c'è e io me la prendo con il mondo intero.
Quella Fiamma ha osato ipotizzare che la mia vita fosse stata facile, che i miei genitori mi avessero concesso ogni vizio e non c'è cosa che odio di più...I miei genitori non hanno fatto questo, mia madre se ne è andata e mio padre tutto ha fatto tranne che viziarmi.
Mio padre questa sera si arrabbierà tantissimo, povero Antonio quante delusioni gli dà questo figlio ribelle...
Riceverà senza dubbio una telefonata da parte della scuola, lo informeranno della mia sfuriata, mi dispiace solo deludere ancora una volta Marta, io vorrei essere come lei mi desidera ma non ci riesco...Non riesco a migliorarmi.
Non vedo l'ora di finire questo stupido liceo e potermi trasferire all'estero, lascerò Marta nelle grinfie di mio padre è vero, però lei in uno strano modo ci va d'accordo e appena compirà 18 anni me la verrò a riprendere e saremo felici un giorno, felici come forse non lo siamo mai stati.
E cercherò mia madre e la troverò.
Fosse l'ultima cosa che faccio io devo rincontrare quella donna, devo vederla, devo potermi perdere anche solo per un istante tra le sue braccia, voglio anche solo per un secondo tornare il piccolo Riccardo bambino.

POV. FIAMMA
Cerco di seguire la professoressa e i suoi discorsi fuori di testa, ma il mio pensiero è completamente catturato dal moretto che poco prima è scappato via...
Odioso è odioso, ma in quegli occhi c'è qualcosa...Non capisco cosa e di certo non posso farmi saltare il cervello per capirlo.
-Pensi a quello?-mi sussurra Carlotta.
-No ho solo un po' di mal di testa-sorrido e mento.
-Fiamma ti conosco fin troppo bene-continua Carlotta, in effetti è vero lei riesce a riconoscere ogni mio bluff.
-Dai mi ha semplicemente colpito la reazione-rispondo sbrigativa.
-Una reazione esagerata, stai lontano da quel tipo, potrà essere figo ma non mi piace-mi ammonisce Carlotta.
-Va bene mamma-le sorrido.
-Io ti conosco Fiamma tu hai una predilezione per i casi umani-sorride.
-Ma figurati è soltanto un bulletto-e io penso seriamente che Riccardo sia solo quello.
Quindi adesso mi concentro sulla filosofia...O avrò seri problemi oggi pomeriggio quando aprirò il libro.
In ricreazione io e Carlotta ci facciamo un giro in cortile mentre Andrea resta a chiacchierare di calcio con i nostri compagni maschi.
-I maschi è il calcio-sbuffa Carlotta.
-Lotta fammi capire quando Andrea ci sta intorno ti innervosisci, ma se denigra la nostra compagnia per del calcio ti arrabbi anche?-domando ridendo.
-Non chiamarmi Lotta lo sai che lo odio-sbuffa la mia migliore amica, in effetti sin da bambine quando le ho affibbiato questo stupido sopranome l' ha odiato...Carlotta che sempre lotta...-E comunque il tuo amico fa proprio bene a non starci vicino-risponde.
-Non è che ti piace?-domando ridendo.
-Nemmeno se fosse l'ultimo uomo sulla terra-sbuffa lei.
-Tesoro chi disprezza compra-continuo a ridere di gusto.
-Ma smettila-Carlotta mi spintona.
La mia attenzione viene attirata da una ragazzina magrolina probabilmente del primo anno che viene spintonata da due tizi.
-Hey guarda-indico la scena a Carlotta.
-Il mondo è davvero pieno di bulletti-afferma lei.
-Dobbiamo fare qualcosa-dico io.
-Tu e le tue manie di voler salvare il mondo-risponde Carlotta.
-Carlotta è una ragazzina-detto questo mi dirigo verso la ragazzina e i bulletti.-Hey voi-intervengo.
-Ecco che è arrivata una rompicoglione-afferma uno dei due.
-Che state facendo?-chiedo.
-Facciamo amicizia-uno carezza il viso della ragazza che è decisamente contrariata e spaventata.
-Se non volete che chiami qualche professore per farvi sospendere girerei a largo-affermo, i due bulletti scoppiano a ridere.
-Io penso che tu non li abbia convinti-interviene Carlotta, io la fulmino.
Prendo sottobraccio uno dei due idioti.
-Senti tesoro vediamo se cosi vi convinco, se non volete che io utilizzi i vostri amichetti lì sotto come portachiavi, perchè immagino che date le dimensioni, solo questo possa essere l'utilizzo, vi consiglierei di lasciare stare la mia amica e qualunque altro soggetto in questa scuola, siete più fighi se vi comportate da bravi ragazzi ve lo posso assicurare-vedo uno dei due sbiancare.-Ci siamo intesi?-domando.
I due annuiscono.
-Chiedete scusa alla mia amica subito!-affermo dura.
-Scusaci Marta-dicono in coro.
-Eviterete di avere questi atteggiamenti di nuovo vero?-domando.
-Saremo bravi-afferma uno sorridendo.
-Perchè vedete Marta mi riferirà ogni cosa-dico.
-Saremo bravi-ripete l'altro.
-Sparite ora nani-sbuffa Carlotta.
La ragazzetta magra osserva i due scappare a gambe levata, poi osserva noi e scoppia a ridere.
-Ci sta per caso prendendo per il culo?-mi domanda Carlotta.
-Sei stata grande, se mio fratello fosse stato qui, sarebbe scoppiato a ridere e tu gli saresti piaciuta-afferma Marta.
-Fiamma-sorridendo le porgo la mano.
-Marta-mi sorride.
-Carlotta-anche la mia migliore amica si presenta.
-Ragazze vi ringrazio, quei ragazzi mi stavano infastidendo parecchio e io non sono bhe...Come te...Mio fratello mi dice sempre che dovrei impormi o cose del genere ma niente, io non sono molto brava in queste cose, riesco sempre a fare figuracce, sono davvero tremenda...-Marta straparla.
-Hey tesoro respira-Carlotta le sorride.
-Sei nuova?-domando.
-Si sono arrivata da poco qui-dice.
-Puoi contare su di noi se hai bisogno di qualcosa, non è facile ambientarsi in una scuola nuova-le dico.
-Siete state gentilissime, avete già fatto tanto-ci sorride e non riesco a capire a chi assomigli la sua espressione.

POV. RICCARDO
Erano le 21:00 passate quando decido di rientrare, come immaginavo mio padre mi accoglie con un viso nerissimo.
-Riccardo posso sapere che cosa ti è passato per la testa?-domanda urlando.
-Perchè Antonio?-domando ridendo, mi piaceva parecchio farlo innervosire e fargli perdere la pazienza.
-Ti ho dato un educazione! Ma tu ogni volta sembri dimenticarla-urla.
-Educazione? In realtà Antonio l'unica cosa che ricordo che tu mi abbia insegnato è che le donne sono buone solo a scopare-gli sorrido.
-Riccardo-dietro mio padre compare Marta che mi ammonisce.
-Mi farai morire un giorno-esclama mio padre.
-Non potrebbe accadere cosa migliore-affermo.
Vedo un enorme turbamento dipingersi sugli occhi di Antonio Gucci.
-Che figlio ingrato-urla.
-Avrei preferito non nascere proprio piuttosto che avere un padre come te-dico.
-E' colpa di tua madre se tu sei cosi-a quella sua affermazione io perdo le staffe e mi avvicino con fare minaccioso.
-Riccardo smettila!-mi rimprovera ancora Marta.
-Perchè non ti ostini a vedere che io ti amo?-domanda mio padre e io scoppio a ridere.
-Andiamo a cenare-interviene nuovamente Marta.
-Io ho già mangiato-dico iniziando la mia salita degli gradini che si dirigono alla mia camera.
-Non puoi sempre fare quello che cazzo vuoi Riccardo-afferma duro mio padre.
Io me ne infischio e mi dirigo in camera mia...
Mi tolgo le scarpe, il giubbotto e mi butto sul letto.
Poco dopo Marta viene a trovarmi.
-Perchè sei andato via stamattina?-mi chiede sedendosi sul letto accanto a me.
-Una cogliona mi ha provocato-rispondo e ripenso a quella stupida..Fiamma.
-Riccardo mi hai promesso che ti saresti comportato bene-afferma Marta.
-Non ci riesco, non sono come tu vorresti piccola-affermo amareggiato, deludere lei che è il mio angioletto mi fa davvero male.
-Non vuoi essere come io vorrei è diverso-dice.-Oggi due ragazzi hanno iniziato a prendersi gioco di me-dice.
Io mi volto ad osservarla.
-Che ti hanno fatto?-stringo i pugni.
-Nulla per cui tu debba intervenire come il tuo solito, non è con la violenza che fai cessare la violenza-mi dice carezzandomi le mani per far sciogliere quei pugni.
-Che ti hanno fatto Marta?-domando ancora, io troverò quei due idioti e darò loro una lezione, nessuno può fare del male a mia sorella.
-Una ragazza mi ha difeso e non sai che ha detto a quei tizi-racconta entusiasta.
-Una ragazza?-domando.
-Si è stata grande e mi ha anche detto che se ho bisogno posso contare su di lei...Vuoi sapere o non vuoi sapere cosa gli ha detto?-domanda stranamente felice...Questa ragazza l'ha resa di buon umore.
-Dimmi su-le sorrido.
-Prima è stata carina dicendogli semplicemente che se non l'avessero smessa avrebbe chiamato qualche professore, ma quei due si sono presi gioco di lei, si sono messi a ridere, poi però gli ha detto che se non l'avessero smessa avrebbe preso i loro amichetti laggiù e li avrebbe usati come portachiavi, viste le limitate dimensioni-Marta scoppia a ridere, io mi perdo nell'osservarla è una cosa che accade davvero raramente.
-Un bel tipo-affermo.
-Si quei due mi hanno chiesto scusa Ric-Marta saltella sul mio letto e riesce a trasmettere il suo buon umore a me.
-La ringrazierò-affermo, merita davvero un mio ringraziamento, non solo per aver difeso Marta ma anche per averle donato questa vitalità e questa gioia oggi.
-Si chiama Fiamma-afferma Marta.
-Come?-domando...Non può essere una coincidenza...Non credo che Fiamma sia un nome parecchio diffuso, deve essere di sicuro la stessa ragazza.
-Fiamma non ha anche un bellissimo nome?-mi chiede Marta.
-Com'è questa Fiamma?-domando.
-Molto carina, ha gli occhi credo verdi, capelli lunghi castani leggermente ondulati e un sorriso cordiale, secondo me a te piacerebbe-afferma felice la mia sorellina.
-Sai che non cerco una fidanzata-dico, figurarsi poi se potrebbe interessarmi Fiamma, quella ragazzina odiosa.
-Domani l'andrai a ringraziare con me-mi sorride Marta.
Io non dico nulla, non voglio rovinare il suo momento di serenità.
-Notte fratellino-mi bacia la fronte, come farebbe mia madre e quel gesto mi riempe il cuore di gioia.
-Notte piccola-le carezzo il viso.

POV. FIAMMA
-Stamattina sei davvero assonnata-mi prende in giro Carlotta.
-Ho avuto una notte insonne-rispondo, ripensando ai miei strani sogni, sogni in cui c'erano due occhi blu...
Tutta colpa di mia madre e il suo voler curiosare troppo.
Ricordo ancora l'interrogatorio che mi ha fatto appena sono rientrata da scuola ieri.
-Novità a scuola tesoro?-mi chiede.
-Niente c'è un tizio nuovo-rispondo alzando le spalle.
-Tizio interessante?-mi chiede curiosa, mia madre e la curiosità un accoppiata vincente.
-Un idiota-rispondo pensando a quello scontroso di Riccardo.
-Carino?-insiste ancora mia madre.
Io rimango qualche istante in silenzio.
-Chi tace acconsente-sorride mia madre.
-Ha gli occhi più belli che io abbia mai visto-affermo, bisogna ammetterlo bello è bello.
-Si chiama?-chiede lei con un sorrisetto malizioso.
-Riccardo-rispondo.
-Riccardo ti ha colpito-sorride lei.
-Ha colpito forse te-sbuffo.
-Uno con gli occhi belli è scontato mi colpisca-sorride.
Quella notte è stata insonne, vedevo occhi azzurri ovunque sulle pareti, dentro la tazza del latte, dentro il water...Ovunque.
-Che hai sognato Fiammetta?-mi domanda Andrea.
-Ma a te che ti importa? Stava parlando con me-la mia migliore amica fulmina il mio migliore amico.
-Eccoli che iniziano-scoppio a ridere.
-Che hai sognato tesoro?-insiste Carlotta.
-Niente di particolare-affermo.
-Ma lo sai che quando fai cosi l'antipatica sei proprio brutta?-domanda Andrea a Carlotta.
Io scoppio a ridere.
Carlotta invece gli dà un cazzotto sulla spalla, ottenendo il risultato però di farsi male lei.
-Ti odio Andrea Ricci-sbuffa.
-Non puoi scalfire l'acciaio-ride di gusto Andrea.
-Sparisci o giuro che ti uccido-Carlotta lo spintona via.
Io rido nel osservarli punzecchiarsi, sono davvero buffi.
-Fiamma-mi volto e mi ritrovo davanti Marta che cordialmente mi sorride.
-Hey-le sorrido.
-Come stai?-mi chiede.
-Un po' assonnata ma bene e tu?-le chiedo.
-Benissimo-mi sorride teneramente.
-Mi fa piacere-le rispondo.
-Volevo presentarti mio fratello, che ci teneva davvero molto a ringraziarti per ciò che hai fatto ieri-Marta continua a sorridermi.
-Non era il caso-dico io.
-Infatti non era il caso-dietro Marta compare Riccardo.-E poi Marta non esagerare non morivo dalla voglia di ringraziarla-continua.
-Marta lui è tuo fratello?-domando scioccata, come può una ragazza cosi delicata ed educata avere un fratello come lui?
-Si-Marta lo prende sottobraccio.-Un po' burbero ma mi vuole bene-sorride.
-Non ci posso credere-esclamo.
-Qualche problema strega?-mi domanda Riccardo.
-Riccardo!-Marta lo ammonisce.
-Ti ricordi quando ieri ti ho detto che una cogliona mi ha provocato? Ecco qui la cogliona-afferma quel troglodita di suo fratello.
-Senti mononeurone ma chi ti credi di essere? Dio, sei cosi detestabile-sbuffo.
-Ti faccio perdere la pazienza streghetta-sorride di gusto lui.
-Se c'è un coglione qui quello sei tu! Scusa Marta-affermo.
-Ma cosa ti ha fatto per farti innervosire?-domanda Marta al fratello, la sua espressione cambia nuovamente.
-Ho detto solo la verità-intervengo io.
-La verità?-domanda lui con aria minacciosa.
-Si-rispondo con aria più minacciosa di lui.
-Riccardo scusati e ringraziala-interviene Marta.
-Ma non mi avevi detto che non sapevi importi?-le chiedo sorridendo.
-Riccardo è un caso a parte-afferma lei.
-Non mi scuso con questa-risponde il fratello.
-Questa ha un nome e cognome coglione-sbuffo io.
-Non provocarmi ragazzina-mi guarda nuovamente con aria minacciosa.
-Ragazzina? Ho la tua età-sbuffo.
-Perchè hai aiutato mia sorella? Dillo, dillo che l hai fatto per attirare la mia attenzione cosi che ti scopassi, non ti scoperò!-afferma Riccardo.
Sono disgustata dal suo atteggiamento.
-Ti meriteresti un ceffone! Ma non mi abbasso talmente tanto, Marta sei stata molto carina, ma va bene cosi, il tuo ringraziamento mi basta e mi avanza-sorrido a Marta e sto per entrare in classe.
-Mi scuso io da parte di mio fratello-afferma Marta mortificata.
-Non preoccuparti-le sorrido.-E' davvero un peccato che una ragazza cosi educata e carina sia tua sorella, Riccardo, ti pregherei di non rivolgermi mai più la parola, ti posso assicurare che sarebbe più nobile parlare con una bestia che con te-detto questo entro in classe.

POV. RICCARDO
-Sei un vero idiota-Marta mi fulmina e va via.
Perchè non mi ha schiaffeggiato? L'ho umiliata, l'ho trattata male...
Ma anche se non mi ha schiaffeggiato le sue parole mi hanno , non dico ferito, ma colpito...
Entro in classe e la raggiungo, con poca grazia l'afferro da un braccio.
-Mi fai male-tenta di liberarsi dalla mia presa.
-Perchè non mi hai schiaffeggiato?-le domando.
-Per arrivare al tuo livello? No grazie-malamente si libera dalla mia presa.
Stringo i pugni e a denti stretti...
-Grazie per quello che hai fatto per Marta-sussurro.
-Come scusa?-chiede lei che però aveva perfettamente capito.
-Con me il gioco della finta sorda per farti ripetere quello che hai capito perfettamente non funziona-sbotto acido.
-Vaffanculo Riccardo Gucci-mi fulmina e poi si volta.
Io la afferro nuovamente e la costringo a voltarsi.
-Toccami ancora e ti do un calcio nelle palle, non provocare troppo la mia pazienza-mi fulmina.
Io sorrido.
-Che cavolo ci ridi?-domanda.
-Sei buffa-rido di gusto.
-Tu sai ridere solo per prendere in giro?-mi domanda.
-Vuoi che ti regali un altro tipo di sorriso?-domando.
-Ma vattene vah-mi spintona.
-Fiamma-la richiamo.
-Eh basta hai rotto-sbotta.
-Grazie per quello che hai fatto per mia sorella, però non mi scuserò con te, ti detesto comunque e no tesoro non ti scoperò-affermo ridendo.
-Io non scherzavo quando ti ho detto di non rivolgermi mai più la parola-afferma serissima.
Io non so che dire...Mi limito a sedermi al mio posto.

Angolo autrice 
Salve :) Allora che ve ne pare di questo nuovo capitolo? Si conoscono meglio i protagonisti, Fiamma che ha un bel caratterino e Riccardo che sotto sotto non è casi cattivo, lo dimostra l'amore che prova verso Marta...
Che ve ne pare degli altri personaggi? Marta, Andrea e Carlotta?
Spero che la storia vi piaccia. Lasciate qualche commentino se vi va.
Tanti saluti piccola_Calliope

 

 

  
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