Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: ___Page    02/04/2017    5 recensioni
"Non ci ho mai creduto, io, in queste stronzate, il solo valore a cui abbia mai tenuto fede è da sempre l’amicizia ma lei ha capovolto tutte le mie convinzioni.
Io sono entrato nel suo negozio, lei è entrata nella mia vita e a pochi mesi di distanza anche a casa mia, con una valigia e un paio di quadri e, incredibilmente, non ho provato nemmeno per un attimo l’impulso di scappare.
Il punto è che se trovi la persona giusta, tutto diventa semplice.
Se trovi la donna che sa tenerti testa, che non ha stupide paturnie femminile, che sì ogni tanto piange ma solo per colpa degli ormoni e non per un caramelloso quanto idiota film romantico, che non ti stressa se un venerdì sera vai a bere una birra con il tuo migliore amico, che ti sopporta senza rinfacciarti ogni singola cosa…"
Sì, ma cosa succede se vieni colpito dalla maledizione del terzo incomodo?!
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Nojiko
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ringhio rabbioso, cercando di fulminarlo con gli occhi e subito un pugno di Nojiko mi colpisce sulla spalla. Mi giro istintivamente verso di lei che mi lancia un’occhiata di ammonimento.
Razionalmente so che ha ragione lei e che non ho nessun diritto di essere incazzato. Ma sfido chiunque a essere razionale nella mia situazione. Sono in astinenza da tre settimane, ormai mi basta sentire il suo profumo perché mi venga duro, e quando mi viene duro così fa pure un cazzo di male, siamo stati interrotti un’altra volta dieci minuti fa, ho perso il conto non chiedete, e ora mi tocca pure sentirmi la paternale dal coglione?!
Che sospira esasperato, per giunta. Che cazzo ha da essere esasperato?!
Non riesco a trattenere un nuovo ringhio mentre mi rigiro verso di lui, seduto di fronte a noi al tavolo del loro salotto. Ha i gomiti appoggiati al tavolo e le dita premute sulle tempie, come se stesse cercando di risolvere un qualche fottuto problema astrofisico. Il solito megalomane. Manco avessimo ammazzato qualcuno.
«Ora qualcuno mi spiega perché sono uscito di casa dando la buonanotte a mia figlia di sette anni e quando sono tornato mi sono ritrovato due pubescenti in salotto?»
«Pubescente a chi?!»
«Kidd!» mi ammonisce Nojiko in un sibilo. «Svegli Lamy!»
Law non fa un piega, continua a fissarmi impassibile come sempre ma il modo in cui tamburella le dita tradisce la sua voglia di picchiarmi. Voglia che, per altro, condivido. «A parte il fatto che vorrei dare fuoco al tavolo, perché dubito che riuscirò a guardarlo ancora senza venire perseguitato dall’immagine di voi due che ci copulate sopra, hai pensato per un attimo, Eustass-ya, che Lamy si sarebbe potuta svegliare e avrebbe potuto vedervi?» domanda, la voce che si fa più instabile per la rabbia quando arriva a parlare di sua figlia.
«Non sono così coglione Trafalgar!» mi altero anche se una voce dentro di me, molto in profondità, mi fa presente che ha ragione lui e mi sono comportato da irresponsabile. «Ci siamo messi sul tavolo proprio per tenere d’occhio il corridoio!»
Un lampo omicida gli attraversa gli occhi. «Sai quanta voglia ho di vivisezionarti?» domanda con una calma che non so da dove cazzo riesce a tirare fuori ma quello che dice dopo ha il potere di terrorizzarmi. «Scordati di occuparti ancora di Lamy.»
Sgrano gli occhi ma stavolta non per la rabbia o per il fastidio. Quello che provo è orrore allo stato puro. Non può! Non può impedirmi di stare con mia nipote, non glielo permetto!
Sono il suo padrino, cazzo! Vorrà pur dire qualcosa!
«Trafalgar…»
«No. Niente Trafalgar. Sei tu che hai fatto la cazzata, Eustass-ya.» stringo le dita intorno al bordo del tavolo e subito Nojiko posa una mano sul mio braccio, preoccupata. Io mi accorgo vagamente di avere iniziato ad iperventilare. «Non mi posso più fidare e dal momento che si parla di mia figlia…»
«Che ne dici se interpelliamo anche la mamma visto che non l’hai concepita da solo e soprattutto non sei stato tu a metterla fisicamente al mondo?» lo interrompe Koala, di ritorno dalla cucina con un vassoio di the per tutti. Il caffè era troppo pericoloso visto che sia io che il coglione siamo sull’orlo dell’omicidio.
Law la osserva distribuire le tazze e posare al centro del tavolo la zuccheriera prima di ribattere. «Koala, ti rendi conto di cosa sarebbe successo se Lamy si fosse svegliata anche solo per andare in bagno?» chiede, facendo del proprio meglio per dominare il nervoso e tenendo d’occhio ogni suo minimo movimento.
È sempre così quando si tratta di lei e c’è stato un tempo in cui trovavo cariadenti il loro rapporto e in cui adoravo prenderlo per il culo per il fatto di aver perso la testa come un tredicenne alla prima cotta. Ma ormai devo starmene zitto. Uno, perché io mi comporto esattamente nello stesso modo con Nojiko. Due, perché in questo momento la amo anche io, Koala, per averlo zittito, per non pensarla come lui, perché a quanto pare lei non ha intenzione di togliermi mia nipote.
Koala finisce di distribuire le tazze e posa la zuccheriera e un piatto di biscotti al centro del tavolo, prima di rimettersi dritta e posare le mani sui fianchi. «Ma non è successo e non credo che Lamy accetterebbe senza proteste il fatto di non poter più stare con il suo zio preferito.»
«Ha solo sette anni.» grugnisce Law, meno convinto anche se non lo da a vedere.
«E, come hai ribadito più volte, è figlia tua e se si mette in testa qualcosa addio mondo. Ma poi smettila di farla tanto lunga! Non è successo niente e, comunque, nel caso l’avessi dimenticato, se abbiamo una figlia di cui discutere è perché tu hai perso il controllo mentre facevamo da baby-sitter a Perona quindi dacci un taglio!» conclude, sedendosi decisa accanto a lui. 
In una normale situazione, mostrerei apertamente la mia soddisfazione, perché è sempre uno spettacolo vedere Law zittito da quell’affare che raggiunge a fatica il metro e sessanta e anche perché, sì, lo ammetto, sono molto sollevato. Ma dal momento che io e Nojiko non avevamo iniziato nemmeno i preliminari quando la coppia felice qui, che chiaramente ha una vita sessuale molto attiva, è arrivata ho poco di cui essere felice.  
Law e Koala si sfidano per un po’ con gli occhi e poi, come se niente fosse, si voltano di nuovo verso di noi, Koala posando una mano sulla nuca di Law e Law posando una mano sulla coscia di Koala.
«Ma voi due, piuttosto. Che succede?!» chiede Koala, sgranando appena gli occhi. «Non è da voi fare una cosa del genere.»
Ora, chiariamo un punto. Quando Koala dice che non è da noi fare una cosa del genere vuol dire che non è da Nojiko fare una cosa del genere, perché quando a me viene voglia di trombare non ci sono scuse che tengono. Il punto è che, normalmente, Nojiko non mi asseconda in queste cose.
Ma il punto è che io e Nojiko siamo ben lontani dalla normalità.
«È successo qualcosa?» prosegue Koala, con il solo intento di aiutarci, lo so.
Ma a me viene lo stesso voglia di urlare perché è successa più di una cosa e continuano a succedere e, dai, non è possibile! Quanta sfiga possiamo avere?!
È una maledizione!
«No, non è successo niente, davvero. Noi non… abbiamo nessun problema.»
«A parte che non scopiamo da tre settimane!» esclamo fuori di me.
Nojiko si gira a guardarmi sconvolta ma io ormai sono esploso e non riesco più a fermarmi. Mentre una voce nella mia testa mi urla di stare zitto io continuo a parlare e raccontare tutto, tutto quanto, del pompino al cinema, di Nami e Zoro, di Killer e Bonney. Gli racconto tutto perché alla fine, per quanto sia un insopportabile coglione, è pur sempre l’amico che mi ha sempre ascoltato, capito e consigliato nel migliore dei modi. E Koala non è mai stata da meno. E io sono veramente disperato e ho veramente bisogno di un aiuto adesso.
Ma è solo quando mi fermo che mi rendo conto di che enorme cazzata io abbia fatto.
Perché è pur sempre di Trafalgar che parliamo e infatti il merdone ora mi fissa con un ghigno divertito che mi fa solo venire voglia di tirargli una cartella in faccia così forte da obbligarlo a girare con la carta d’identità appesa al collo per farsi riconoscere.
«Cazzo c’hai da ridere?»
«Assolutamente niente.» risponde lui, appoggiandosi allo schienale e continuando a fissarmi con troppo divertimento.
Adesso lo ammazzo, giuro.
«Perché non siete andati in hotel?»
Mi giro verso Koala che ci ha posto la domanda con un tono così ovvio che mi sento già coglione a priori, figuriamoci quando ci rifletto e mi accorgo che in effetti avrebbe avuto senso. Perché sta benedetta ragazza deve avere sempre una soluzione per tutto? E perché non l’abbiamo interpellata prima?
«Voglio dire, capisco che non sembra molto giusto, pagare voi una stanza quando avete una casa vostra ma dal momento che si parlava di Nami e chiedere a lei di andare in hotel non era fattibile… Non dico tutte le sere ma una volta o due per scaricare sarebbe stata una buona idea. Anche noi lo facciamo a volte.» si stringe nelle spalle e io e Nojiko riusciamo solo a sbattere le palpebre interdetti. «E poi potevate dircelo, per stasera. Avremmo chiesto a Sabo.»
«O annullato la cena.» aggiunge Law, lanciandole un’occhiata di striscio.
«Non ci sembrava molto giusto, così all’ultimo minuto.» si giustifica anche per me Nojiko.
«Invece farlo sul nostro tavolo è stata un’idea geniale.» commenta atono Law, sollevando un sopracciglio.
«Oh Trafalgar quanto cazzo la fai tragica! Non lo abbiamo fatto fatto, okay?»
«Mamma, papà?»
Ci giriamo di scatto verso il corridoio non appena la sua vocina si fa sentire al di sopra delle nostre. È ferma davanti alla porta della sala, i piedi scalzi, le gambe del pigiama arrotolate intorno ai polpacci e una mano a sfregarsi gli occhi. Istintivamente sia io che Trafalgar spingiamo indietro la sedia per andare da lei ma è Law il primo ad alzarsi e raggiungerla. Se la carica in braccio e le stampa un bacio in fronte.
«Che succede?»
«Vi ho sentiti parlare. È successo qualcosa?» chiede, assonnata, prima di sbadigliare, gli occhi che le si chiudono.
Law sorride e la guarda con infinito affetto anche se faccio fatica a crederci persino io che sto assistendo. «No piccola, è tutto a posto. E tu ora devi tornare a nanna.» le dice, avviandosi verso la sua cameretta.
Fatti pochi passi però si blocca e avvicina l’orecchio al viso di Lamy che evidentemente gli sta mugugnando qualcosa nel dormiveglia. Law rimane immobile alcuni secondi e poi sospira rassegnato, prima di girarsi verso di noi, Lamy tra le sue braccia già praticamente nel mondo dei sogni.
«Eustass-ya.» mi chiama, autoritario. «Datti una mossa. Vuole che vieni a rimboccarle le coperte.»
 
§
 
Mi sento esausto quando finalmente arriviamo a casa. Il silenzio che ci accoglie è surreale, Torao non si preoccupa nemmeno di sollevare il muso e continua a dormire imperterrito, acciambellato sul divano.
Nojiko finisce di appendere la giacca e poi si volta a guardarmi, quasi colpevole. Mi osserva, addossato alla porta, l’espressione miserabile, e poi si avvicina per circondarmi il volto con le mani e baciarmi piano sulle labbra serrate.
So benissimo che pensa esattamente quello che sto pensando io.
Siamo soli. La casa è nostra. È mezzanotte e persino il gatto sta dormendo eccezionalmente in sala.
Ma resta il fatto che stasera ci siamo fatti beccare come due adolescenti, ci siamo beccati la ramanzina da papà Trafalgar il coglione e non sono nemmeno nella posizione di arrabbiarmi per questo perché, a coronare tutta sta fottuta merda, aveva tutte le ragioni. E per chiudere in bellezza mi sono comportato da irresponsabile mentre ero nella stanza adiacente a quella di mia nipote, che è l’unica cosa dritta della mia vita oltre a Nojiko.
Quindi purtroppo, anche se la voglio davvero tanto, anche se ne ho veramente bisogno, anche se mi manca da morire, il mio stato mentale impedisce all’amico là sotto di comportarsi come dovrebbe. Quando Nojiko si stacca da me e mi guarda dritto negli occhi capisco subito che comunque non avrebbe fatto molta differenza.
Neanche lei è dell’umore.
Mi prende per mano e mi guida in camera nostra senza una parola.
Sospiro.
E niente. Anche oggi si tromba domani. 








Angolo dell'autrice: 
Hola gente splendida! Buona Domenica! 
Dunque, dovete sapere che quando ho iniziato questa raccolta non conoscevo ancora la pagina Facebook "anche oggi si tr***a domani" e solo oggi ho pienamente realizzato che sarebbe stato un titolo perfetto, se non che mi fa un po' brutto cambiarlo adesso. Anche se poi magari lo farò una volta conclusa la storia ma per il momento ve lo regalo come rassegnato pensiero del nostro povero Kidd. 
Ci tengo davvero a ringraziare tutti voi che leggete e seguite. Non pensavo che l'avrei mai ripresa in mano e invece mi sta regalando un sacco di soddsifazioni proprio grazie a voi! 
Un bacione. 
Page. 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: ___Page