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Autore: _volpetta_    06/06/2009    3 recensioni
la mia prima fanfic...shikatema..."..non era possibile. Era morto tre anni prima non poteva trovarsi sotto quel mantello dell akatsuki davanti a lei in quel momento. Non era un' illusione ne era sicura ma il suo cervello contnuava a urlarle che non era vero, non lo poteva essere. Una lacrima riga il volto di Temari dietro la maschera da anbu:-shika...-"
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Akatsuki, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ecco a voi, dopo 4 mesi di attesa XD, la vostra mitica volpetta!!!! * tutti la guardano male * Ok,ok gente ammetto che mi ero quasi dimenticata di aggiornare ma la scuola in questo perido è piena di compiti in classe esami ecc ecc e io non ce la faccio proprio a studiare e scrivere. Mi dispiace in ogni caso per l' attesa perchè sò bene quanto è snervante vedere che nessuno ha aggiornato. Scusateeeeee.... In ogni caso siccome nemmeno in questo momento ho tempo di scrivere molto sarà un capitolo cortino ma che in ogni caso aiuterà a chiarire le idee di tutti (me compresa)su come deve proseguire questa fic. Leggete e recensite in tanti!

Temari si sdraiò sul letto.

La serata con Gaara era pressochè volata. Si era divertita. Aveva cucinato del ramen precotto, ma poco importava perchè ciò che contava veramente era dimenticare tutti i problemi per una sera ed entrare nel clima natalizio.

Gaara era stato molto felice dell' invito della sorella anche se dal suo volto non aveva lasciato trasparire nulla come sempre solito fare. Una serata normale era tutto ciò che desiderava in quel giorno. Il poter essere "normale", un ragazzo come tanti, lo rendeva sereno.E poi c'era lei.

Temari. Sua sorella... Quella che sarebbe tornata a essere un' anbu,una persona fredda e schiva, che non avrebbe più avuto un nome e che con molte probabilità non avrebbe rivisto se non in occasioni rare: le sarebbe mancata.

Temari osservava il soffitto della sua stanza: bianco. Vuoto. Freddo. Si era stesa vestita subito dopo aver accompagnato Gaara alla porta. Era stanca. Sospirò guardando più attentamente una piccola crepa.

Un brivido le percose la schiena. Cosa era quella sensazione che aveva addosso? Una sensazione strana. In accademia avevano eliminato quasi del tutto le sensazioni che un anbu non deve provare. Il risultato era semplice:non provai più niente. Catalogavi tutto con una parola. Consideravi quella sensazione una debolezza, una cosa frivola e stupida.

Improvvisamente Temari non era più molto sicura di voler tornare in servizio come anbu. Non ne vedeva più la necessità. Avrebbe potuto essere tutto così facile. Così bello. Tutte le sere avrebbero potuto essere come quella: tranquille, serene con un clima accogliente. La bionda si chiese il perchè non avesse avuto questa idea prima.

Perchè soffrire inutilmente?

Avrebbe semplicemente potuto rimanere al villaggio, magari trovarsi un lavoro stabile e avere una famiglia. E al diavolo tutto il resto!Perchè non le era venuto in mente prima??

Si alzò di scatto dal letto e si avviò verso la finestra nel semi-buio della notte. Urtò qualcosa di metallico con un piede e istintivamente si chinò a raccoglierlo: un kunai. Un semplice kunai. La lama affilata e il manico ben fasciato. Una piccola macchia rossa si trovava però la cima della lama candida. Sangue. La ragazza si avvicinò alla finestra e l'aprì. Inspirò profondamente l'aria notturna.

Sarebbe tornata un'anbu. Questa era la sua decisione.

Un altro brivido le percorse la schiena. Strinse la lama del kunai nel palmo della mano fino a provocarsi un taglio netto. Ancora quella sensazione...

Paura.

Il Nara camminava silenzioso per le vie del villaggio innevate di fresco. Faceva freddo, si strinse nel giubbotto da chunin accendendo una sigaretta. La quarta? La sesta? Aveva smesso di contarle da quando lei se ne era andata. Era inutile contarle, avrebbero dato solo la percezione del tempo passato senza di lei. Senza la sua seccatura.

Passò vicino alle mura, sotto una torretta di controllo e udì delle voci. Era un vociare confuso. Si fermò e tentò di ascoltare qualche frase.

-Ma capitano, stanno tornando!!Non possiamo starcene qui con le mani in mano!!Ci uccideranno!!!- gridò una voce maschile.

-Fà silenzio! Gli ordini non si discutono. L’ Hokage ha detto di non allarmare nessuno, quindi

- Mi scusi capitano... Ma si stanno avvicinando sono già quasi arrivati a Suna!!-

-BASTA.-

-Mi scusi…-

Shikamaru si allontanò facendo finta di nulla. Razionalmente voleva dimenticare quelle parole, ma nel suo inconscio erano già scolpite “stanno arrivando…Suna…”. Aprì la porta di casa, un soffio di vento gelido gli passò sulla schiena causandogli un brivido.

Paura.

SPAZIETTO DI VOLPETTA

Scusate ancora il ritardo cronico!!!! Spero che continuerete a seguirmi (perfavoreeeeee siate clementiiiii).

Per Lilla95->Grazie^__^ mi fa piacere che ti piaccia! Sai che siamo anche coetanee?continua a seguire

Per ShessomaruJunior-> Nooooo!! Tre mesi no!!quattrooo XD scusa davvero spero che continuerai a seguirmi e recensire.

Un saluto e prometto che aggiornerò presto e RECENSITEEEEE!!
  
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