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Autore: ellydarklight    05/04/2017    2 recensioni
storia scritta in collaborazione con LadyEloredane ( http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=119189 )
Walburga Black prende una decisione che cambierà tutto: si prenderà lei cura di Harry e Ninfodora.
tratto dal prologo:
È proprio in quel momento, mentre guardavo il punto in cui avrebbe dovuto esserci il nome della mia nipote Mezzosangue, presi una decisione.
Avrei adempiuto ai doveri di mio figlio, Sirius, nei riguardi del piccolo Potter. Avrei dovuto sborsare un’ingente somma di denaro per ottenere la sua custodia, corrompere diversi membri del Wizgamont e fare leva su vecchie leggi quasi in disuso per contrastare il potere di Dumbledore, che avrebbe fatto di tutto per impedirmi di prendere con me il bambino dovevo agire con cautela e valutare bene le mie mosse future.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Black, Harry Potter, Nimphadora Tonks, Walburga Black | Coppie: Nimphadora/Sirius
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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La scelta di Walburga Black

 

storia scritta in collaborazione con LadyEloredanehttp://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=119189 

 

 ottavo capitolo

 

POV Ginny

 

Sbatto la porta della mia camera con forza.

Sono così arrabbiata con quell’idiota di mio fratello.

Ron si era rifiutato di dare le mie lettere ad Harry Potter dicendo che lui non avrebbe mai parlato a dei viscidi Serpeverde, fortunatamente mamma saprà rimettere al suo posto quell’inutile idiota.

Non permetterò a Ron e alla sua stupidità di rovinare tutto il lavoro che sto facendo.

Sono costretta a prendere delle lezioni noiose e assolutamente sbagliate e inutili. Roba per bigotti Purosangue, come mi ripete sempre mamma dopo ogni lezione, e che nemmeno a Harry piacciono ma che servono per ingraziarsi la strega cattiva che ha la sua custodia.

Mi siedo sul pavimento della mia camera, infischiandomene se potrei rovinare il vestito che indosso in questo momento, e attirò verso di me la mia scatola segreta.

Aprendola osservò i fogli di giornale che parlano di Harry. Né ho conservati molti da quando ho imparato a leggere.

Io sarò la perfetta moglie per Harry Potter, nemmeno Luna può portarmelo via.

Abbiamo litigato per questo quando ho scoperto che gli aveva scritto. Luna mi aveva garantito che non era intenzionata a diventare la moglie di Harry Potter, che erano solo buoni amici, ma non l’ho nemmeno ascoltata.

È una bugiarda. Tutte vorrebbero diventare la moglie del Bambino Sopravvissuto in futuro perché lei no? Anche nella sua stramberia dove sicuramente capire l’importanza che avrebbe essere la futura Lady Potter.

Dopo quella litigata ho smesso di parlarle e di andare a giocare a casa sua. Ho ignorato le sue continue lettere, gettandolo nel caminetto senza nemmeno aprirle.

Aggiungo alla mia scatola l’ultimo articolo che parla dell’imminente processo a Sirius Black e dove viene nominato spesso anche Harry.

Spero che mamma trovi il modo di far recapitare le mie lettere a Harry il prima possibile.

 

POV Harry

 

Mi hanno dato un giorno di permesso ad Hogwarts per venire a vedere il processo al mio padrino.

Sono seduto nell’aula del Wizengamot accanto a me vi è Dora, che stringe la mano di zia Walburga.

Molte persone influenti della nostra comunità sono presenti quest’oggi, anche i giornalisti sono qui. Tutti sono curiosi di sapere la verità, nessuno escluso.

Le porte finalmente si aprono ed entrarono i due imputati. Sirius sta decisamente meglio di quando l’ho visto qualche tempo fa, cammina a testa alta, sebbene sia circondato da Auror che lo tengono a tiro di bacchetta.

Con mia grande sorpresa indossa gli abiti che zia Walburga ha fatto fare per lui e fatti recapitare in ospedale da Dora quel mattino.

Qualcuno avrebbe pensato che non vi fosse nulla di strano ma il blasone della famiglia Black cucino sul mantello assieme al medaglione che lo identificava come erede della famiglia sono un chiaro invito ai presenti ad iniziare a bisbigliare fra di loro.

È noto a tutti che Sirius era stato ripudiato anni prima, quando era ancora adolescente, e vederlo indossare i simboli della sua Casata facevano ben intendere le intenzioni di zia Walburga ossia reinserirlo nella famiglia.

Zia Walburga guarda il figlio camminare verso il suo posto. Accanto a lui si palesa la figura dell’avvocato Norton, che segue da tempo le questioni legali della famiglia Black, che con poche parole fa allontanare gli Auror.

La mia attenzione si posa sull’altro imputato. Peter Minus.

Finalmente posso vedere il volto di colui che tradì i miei genitori, vendendoli a Voldemort.

Un ometto basso e tarchiato, piagnucolava accanto ad un giovane avvocato, probabilmente procuratogli dal Wizengamont.

Indossava un abito di scarsa fattura e non aveva decisamente un bell’aspetto sebbene avesse passato il tempo precedente al processo chiuso nelle celle ministeriali.

Quel giorno si sarebbe fatta giustizia.

Albus Dumbledore dal suo pulpito centrate, in quanto Capo del Wizegamot, richiama l’ordine in aula picchiando il suo martelletto sul banco.

Ci vuole un buon cinque minuti prima che il silenzio cada tra quelle fredde pareti di pietra.

Si inizia con le solite questioni legali. Parla Dumbledore esponendo il motivo di tale processo in modo che lo scrivano di corte possa registrare il processo e metterlo agli atti.

Passa poi la parola agli avvocati dei due imputati. Norton come sempre è uno squalo.

Mostra prove raccolte da Dora che provano l’innocenza di Sirius e la sua ingiusta scarcerazione, parla rivolto a tutti e a nessuno dei membri del Wizegamot.

Passeggia tranquillo per l’aula. Ogni tanto nomina il mio nome e quello di zia Walburga.

Ci dipinge come un povero bambino a cui sono state sottratte le cure e le attenzioni da parte della persona più vicina ai miei genitori e dipinge zia Walburga come una povera vedova costretta a vedere il proprio figlio marcire in una fetida cella per una colpa non sua.

La parola passa poi all’altro avvocato, il signor Williams. Il giovane è chiaramente impacciato, balbetta e incespica nelle sue stesse parole.

Cerca di imitare come può il suo avversario, ma fallendo miseramente. Cerca di spiegare ai presenti che la finta morte di Minus era dovuta alla paura di qualche ripercussione da parte degli amici Mangiamorte dell’altro imputato, che gli era costato molto nascondersi per tutti quegli anni arrecando un dolore immenso alla sua povera madre, presente in quel momento in aula.

E finalmente iniziano gli interrogatori. Sirius viene fatto salire sul banco degli imputati e gli viene somministrato il Veritaserum.

-Inizierò con un paio di domande di routine per vedere se la pozione ha fatto effetto -, comunica Norton avvicinandosi al suo assistito. -Nome completo? -.

-Sirius Orion Black -, risponde con voce incolore Sirius.

-Data di nascita? -.

-3 Novembre 1959 -.

-A che casa apparteneva a Hogwarts? -.

-Grifondoro -.

-Conobbe a Hogwarts i coniugi Potter? -, domandò Norton. L’interrogatorio doveva essere iniziato.

-Conoscevo James ancor prima di entrare a Hogwarts. Lily la conobbi al primo anno a scuola -.

-Eravate molto legati, vero? Lei e il signor Potter -, disse Norton. -Quasi come fratelli -.

-Si, lo eravamo -, disse Sirius lo sguardo velato.

-Talmente uniti che la scelse come suo testimone di nozze e in seguito come padrino del suo primogenito, Harry Potter. Dico bene? -.

-Si -, disse di nuovo Sirius.

-Allora se eravate così uniti perché li ha traditi? -.

-Non li ho traditi. Sarei morto piuttosto che tradirli -, disse Sirius.

-Ma tutti sanno che lei era il loro Custode Segreto. Se non li ha traditi cosa è successo? -.

-Io sarei dovuto essere il loro Custode Segreto -, disse Sirius. -Lo comunicammo anche a Dumbledore e a Remus, ma la notte prima del rituale andai da James e Lily e li convinsi a cambiare Custode Segreto, li convinsi a scegliere Peter. Nessuno avrebbe sospettato del nostro amico, poiché avremmo fatto credere che ero comunque io il loro Custode. I Mangiamorte mi avrebbero dato la caccia ma la mia famiglia sarebbe stata al sicuro -.

-Quindi fu Peter Minus a tradire i Potter? -.

-Si -, disse Sirius, mentre una lacrima solitaria scivolava lungo la guancia ben rasata.

-E cosa accadde in quella via di Babbani? -.

-Ho rincorso Peter. Volevo vendicare James e Lily. Harry era al sicuro o così credevo…quando l’ho raggiunto a iniziato a urlare che avevo tradito James e Lily, che li avevo venduti al Signore Oscuro…si tagliò un dito e fece esplodere la via, uccidendo tutti quei Babbani scappando poi nelle fogne nella sua forma di Animago -.

Un brusio notevole si sollevò quando l’interrogatorio di Sirius si concluse. Osservai il mio padrino alzarsi lentamente dal banco degli imputati e tornare al suo posto accanto al suo avvocato.

Sollevò lo sguardo verso di me, mostrandomi tutto il suo tormento e il dolore che ancora provava per ciò che era successo ai miei genitori.

Ricambia lo sguardo cercando di fargli capire che non lo incolpavo della loro morte e mi parve di riuscirci dato che un leggero sorriso increspò le sue labbra.

Dora al mio fianco mi prese la mano nella sua libera e la strinse, -Andrà tutto bene -, mi sussurrò.

Annuii col capo senza distogliere lo sguardo da Minus che raggiungeva tremante e spinto da alcuni Auror verso il banco degli imputati.

Ora l’intero Mondo Magico avrebbe sentito dalla sua bocca la verità sulla morte dei miei genitori.

 

Ninfadora Pov

 

Libero.

Sirius era stato scagionato da ogni capo d’accusa e dichiarato uomo libero.

Con il benestare di zia Walburga ci alzammo dalla panca, occupata per tutto il tempo del processo, e facendoci strada tra la folla di persona raggiungemmo Sirius.

Lasciai che Harry fosse il primo a raggiungerlo.

-Harry -, Sirius attirò a sé il mio fratellino, stringendolo in uno stretto abbraccio e un fiume di flash li colpi in pieno.

Sirius aveva deciso di affrontare a muso d’uro il problema del contatto di Harry sin dal loro primo incontro e sembrava che stesse riuscendo bene sebbene sia io che zia Walburga avevamo espresso i nostri dubbi.

Sirius si accorse quasi subito di me. Con un cenno mi richiamò a se e senza pensarci lo abbracciai a mia volta, ispirando il suo profumo.

Sandalo e pino.

Zia Walburga ci raggiunse con più calma, sostenendosi con il proprio bastone che ormai l’accompagnava ovunque, -Torniamo a casa? -, domandò quando fu abbastanza vicina da permetterci di udire le sue parole in mezzo a quella calca di persone.

-Sarà difficile -, disse Sirius, coprendo con il proprio mantello il corpo minuto di Harry evitando così che venisse fotografato più del necessario.

-Ha fatto preparare una Passaporta -, disse zia Walburga avviandosi verso l’uscita e mendando il proprio bastone sugli stinchi dei poveri malcapitati che provarono a fermare la sua avanzata.

Sirius guardò la madre incerto. Non sapeva se ridere o meno.

Sicuramente non era abituato a vederla comportarsi in tale modo, così poco Purosangue, ma ero sicura che ci avrebbe fatto ben presto l’abitudine.

La seguimmo senza troppi problemi uscendo dall’aula dove trovammo zio Lucius ad attenderci con la nostra Passaporta.

-Walburga gradirei che non mi usassi come fattorino. Sono il Vice-Ministro e… -.

-Ma non sei mai stanco di sentire la tua voce? -, lo interruppe la zia afferrando il calice con su il blasone di famiglia. -Ho ami troppo il suo suono per renderti conto delle cavolate che escono dalla tua bocca? Sarai anche il Vice-Ministro, ma prima di tutto sei mio nipote e se ti chiedo il favore di portarmi qui la Passaporta così da evitare di fare tutta quella strada sino al Dipartimento Viaggi Nazionali lo fai senza lamentarti troppo. Grazie -.

Ridacchio afferrando la coppa assieme a Harry e ad uno stordito Sirius.

In poco tempo ci ritroviamo nel salotto di Grimmauld Place n 12. Ad accoglierci vi sono Kreacher, sempre più vecchio e stanco, e Claire, l’Elfetta che si occupa di Harry sin a quando vive con noi.

Sirius si guarda attorno, nervoso. Non è mai tornato in quella casa da quando è scappato appena sedicenne.

-Kreacher potresti portarci del tea? -, domandò sedendomi sul divanetto.

Harry aiuta la zia a sedersi sulla sua poltrona, prima di sedersi sul pouf al suo fianco. È il suo posto da sempre.

Sirius si guarda attorno, -Hai fatto dei cambiamenti -, dice, passandosi una mano tra i capelli prima di sedersi al mio fianco.

Sta parlando del pianoforte che troneggia nella sala e del fatto che la stessa stanza sia stata magicamente ampliata. I suoi occhi si posano sulle innumerevoli foto che ritraggono me e Harry negli anni passati, durante la fase della nostra crescita.

-Harry è un ottimo pianista -, dice semplicemente Walburga sorridendo a mio fratello.

-Hai ereditato il talento da tua madre allora -, dice Sirius, rilassandosi. Aveva trovato un terreno tranquillo per avvicinarsi a Harry.

Gli occhi del mio fratellino si accesero al sentir nominare la madre e Sirius lo notò subito.

-Era una pianista sublime, sai? -, disse lo sguardo perso in ricordi lontani. -James lo scoprì per caso e sfrutto la cosa durante l’anno dopo il loro matrimonio e sebbene stessero assieme da tempo volle farle una sorpresa. A casa vostra vi era, dietro un quadro che ritraeva lo stendardo della nostra casa una stanza dove vi era un pianoforte che James regalò a Lily -.

   
 
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