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Autore: myblood    08/04/2017    1 recensioni
La notte prima del debutto solista di Harry Styles si dimostra abbastanza inquieta, ma un piccolo sfogo personale sulle vecchie pagine del suo diario lo aiuterà a calmarsi e a guardare la realtà con occhi diversi, riportando anche a galla le memorie della sua incredibile esperienza.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6 Aprile 2017, 11:30 PM
 
Caro diario,
la notte è perfetta per impugnare una penna e scrivere su carta i pensieri di una giornata intera, specialmente se produttiva e frenetica come quella di oggi. Sono tutto un fascio di nervi, ho persino spento il computer e il cellulare per raggiungere la serenità mentale di cui ho bisogno per affrontare il sonno sicuramente tormentato di stanotte e il risveglio altrettanto inquieto di domattina.
In realtà non so cosa mi spinge a confessarmi proprio ora, ad ammettere su una prova scritta il timore che mi annebbia la mente da qualche giorno, adesso sempre più intenso e soffocante. La necessità di esternare questo stato d’animo probabilmente è frutto della tensione e dello stress accumulati da mesi, ma è una cosa che nonostante tutto mi fa sentire ancora più vivo. Sicuramente non avrei mai pensato di poter arricchire la mia vita con così tante esperienze, di scoprire altri lati di me stesso che hanno solo aspettato le occasioni giuste per mostrarsi alla gente come delle mie componenti naturali e spontanee. Il mettermi a nudo sotto tanti riflettori, sotto tante facce pronte ad aprire bocca e giudicarmi mi mette a disagio a volte, e può non essere piacevole per gli animi più sensibili e fragili.
Essere un individuo molto giovane comprende avere molte ansie dovute anche all’inesperienza, e questo pensiero mi rimanda indietro di circa sette anni fa, quando ero solo un adolescente con un sogno da realizzare conservato gelosamente nel mio cuore. Sebbene la spensieratezza non mi mancasse, il mio vero stato d’animo non era molto tranquillo. Ero spaesato, posto al centro di un mondo nuovo che avevo voglia di esplorare ma che al tempo stesso mi turbava e non poco. Si trattava di una dimensione ignota che nel mio immaginario era sempre apparsa come un’avventura esaltante e piena di sorprese... fino a quando non mi ci ritrovai dentro fino all’ultimo capello, ed è risaputo che l’ignoto spesso e volentieri spaventa l’essere umano proprio per l’alone di mistero che lo avvolge, confondendo la vista di colui che osa guardare oltre quella coltre fatta apparentemente di nulla, ma che in realtà nasconde cose molto più grandi di quanto la mente umana riesca a figurarsi.
Se riuscivo a gestire le mie emozioni? In un primo momento avevo creduto sulle mie capacità al riguardo, e il mio tentativo di mascherare le mie debolezze stava andando discretamente. O almeno pensavo che fosse così, ma diversi fattori esterni si erano probabilmente messi d’accordo per fare esasperare un ragazzo inglese di soli sedici anni. La crudeltà e le maldicenze si diffusero a macchia d’olio in mezzo alla gente, quella stessa gente che mi sembrava così affabile e senza cattive intenzioni quando io e i ragazzi vincemmo X-Factor, arrivando orgogliosamente alla terza posizione.
Quello che ne scaturì dopo fu il risultato di un’umanità senza sentimenti e con molti, troppi pregiudizi. Ripetutamente mi chiedevo che colpe avessi, cosa avessi di storto nel mio aspetto o nella mia testa. Ero ossessionato dal pensiero di aver fatto qualcosa di male senza saperlo, e il più delle volte controllavo i miei comportamenti in pubblico in modo da non dare una giustificazione valida alle persone che aspettavano di vedermi solo per potermi deridere e farmi star male.
Dopo neanche un anno dalla vincita del programma mi sentivo sconfitto, come un piccolo animale dato in pasto ad un’intera giungla molto simile alla dimensione ignota, la stessa dimensione che tanto bramavo ma che presto diventò un vero e proprio incubo. Sentivo le mie forze affogare nel mare di lacrime che sgorgava dai miei occhi ogni qualvolta mi rinchiudevo in me stesso, tra le mura di qualsiasi edificio che mi avrebbero di sicuro protetto dall’odio immotivato degli altri. Quelli erano gli unici momenti in cui potevo dare libero sfogo alle mie preoccupazioni senza essere additato come un povero sfigato che frignava quando si presentava l’occasione, e mi sentivo in un certo senso confortato dal fatto che non ero l’unico ad essere arrabbiato. Louis, Liam, Niall e Zayn stavano attraversando anch’essi un periodo non tanto facile per lo stesso identico motivo. Eravamo nel mirino di coloro che non sopportavano la nostra presenza sulla Terra e di conseguenza, probabilmente per questioni di ego, si scatenavano per puro divertimento contro noi cinque ragazzi appena divenuti famosi e investiti dalla scia del successo. Per questo ci facemmo forza a vicenda, venendo incontro alle persone che ci seguivano e ci amavano per quello che eravamo e che proponevamo attraverso il canto.
Ma un giorno il mio controllo cessò di tenermi in piedi, provocando il crollo delle mie sicurezze davanti una telecamera durante un’intervista per un documentario. Domandai tra un singhiozzo e l’altro il perché di cotanta avversione, chinando il capo per coprire il volto rosso e bagnato dalle lacrime per la mortificazione. Ero umiliato persino dal mio comportamento, non avrei dovuto darla vinta a quella massa di stupidi e senza valori ma in quell’istante mi ritrovai senza alternative.
I mesi trascorsero lenti dopo quell’intervista, e le cose andavano come dovevano andare. Uscì il nostro album di debutto, le critiche non mancarono di certo, e io volevo solo dedicarmi alla musica e alla mia famiglia. Il sostegno dei fans era il punto di riferimento del gruppo, e solo dopo un po’ di tempo io e i ragazzi capimmo come dovevamo agire. Il pensiero negativo degli altri, assieme ai loro insulti, non dovevano più permettersi di entrare nelle nostre vite con lo scopo di demolirci, e imparammo presto a schivarli. Avevamo un sogno tramutato in realtà da portare avanti, e non potevamo concederci il lusso di mollare tutto all’improvviso. Sebbene le difficoltà fossero all’ordine del giorno io acquistai più fiducia in me stesso, sviluppando una pazienza costante che tutt’ora mi tiene calmo e senza pensieri. Ne ho fatta tanta di strada, ho colto da ogni errore un insegnamento e sono stato in grado di affrontare anche gli eventi più ardui da digerire per il futuro della band. Adesso mi trovo tra le quattro mura di una graziosa casetta, con una coperta avvolta attorno al mio corpo e l’eccitazione a mille per questo nuovo capitolo della mia vita. Nessuno sarà più in grado di farmi del male, perché adesso ho capito meglio come gira il mondo e quali sono le ostilità da evitare. Anzi, è proprio grazie a queste ultime che ho scoperto di possedere una forza tale da lasciar perdere ciò che ritengo dannoso per me. Mi basta essere certo dell’amore che provano la mia famiglia e i miei fans nei miei confronti, perché è l’unica cosa che riesce a farmi sentire un uomo completo e libero.



 
Il ragazzo scoccò un’occhiata all’orologio appeso alla parete: le lancette segnavano un orario oltre la mezzanotte. Si affrettò a concludere il suo monologo con ultime frasi di incoraggiamento verso se stesso, chiedendosi quali sarebbero state le reazioni della gente all’uscita del suo primo singolo. Sperava che potesse piacere in qualche modo, che lasciasse la stessa soddisfazione che aveva provato lui nel comporla e registrarla, e con qualche brivido di adrenalina lungo la schiena finì di scrivere la sua solita firma: “H.”.
Quella notte Harry Styles avrebbe dormito poco e niente, e la mattina seguente migliaia di persone avrebbero ascoltato una composizione venuta dal cuore di un gigante buono e generoso.












Ma salve! Finalmente sono riuscita ad iniziare e portare a termine una one-shot in poco tempo, e per giunta su una sezione su cui non avevo mai messo mano prima d'ora! Da tanto speravo di poter scrivere qualcosa sui ragazzi, e allora perché non farlo in questa occasione speciale? Inutile dire che sono follemente innamorata del singolo di Harry, ha davvero dimostrato di poter fare tanto e sono stra-curiosa di ascoltare le sue prossime canzoni! Anyway, il pensiero di immedesimarmi nel bel riccioluto a proposito del suo debutto da solista ha stuzzicato non poco la mia mente malata in questi giorni, e anche se di sicuro avrò omesso qualche lato del carattere di Harry ci tengo a scusarmi fin da subito. Non è molto facile riuscire a mettere insieme tutti i pensieri per formare frasi altrettanto sensate, ma questo è ciò che mi è venuto fuori e spero che possa andar bene ugualmente. Posso solo dire di averci provato, e se dovesse piacervi non posso che ringraziarvi di cuore <3 Alla prossima!
  
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