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Autore: MonAnge    09/04/2017    1 recensioni
SEI PRONTA A DARE LA VITA PER AMORE?
E se fossi destinata a perdere il ragazzo che ami, e a riperderlo ancora e ancora e ancora?
Dal testo
Appena andarono fuori, oltrepassarono il cancello, Nami si accorse di quanto era grande la casa. Era quasi come una villa.
Al centro c’era una fontana, all’interno della quale una bellissima statua: due figure allacciate- un affascinante angelo che guardava una donna tra le sue braccia. E poi le venne in mente il nomignolo che Sanji le aveva dato. Mon ange. Il mio angelo.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Sanji/Nami
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8 - Imprevisto


Nami era sdraiata sul suo letto a ripensare della serata passata con Sanji.

-“Si”
-“Quando?”
-“Come hai detto tu… Il prima possibile”
-“Domani”
-“Si”


“Quando si dovevano rivedere? A che ora? In che momento della giornata? Dove?”

I dubbi annebbiavano la mente di Nami… 
Ma al solo ricordo del bacio sul ponte davanti alla torre Eiffel illuminata da soli bastavano per togliere quelle nubi dalla mente di Nami.

Perché non glielo aveva chiesto? Nemmeno il numero di cellulare… Di lui sapeva solo il nome, l'età e la professione… Nient'altro… In fondo era stata lei a non obbligarlo a raccontarle della sua vita.

Ultimamente era cambiata, era profondamente cambiata e questo lo notavano anche i suoi familiari, e soprattutto Nojiko. 

Era sempre immersa nei propri pensieri, aveva un nome da scarabocchiare nei quaderni, aveva ricordi ai quali poterci ripensare senza soffrire, ma con un sorriso stampato sul viso e con le dita che giocherellavano con i capelli.

Ripensò a quella sera.

Lui che si avvicinó a lei e improvvisamente la baciò con le sue labbra. Probabilmente, seguendo il proprio cervello Nami lo avrebbe picchiato ma non questa volta, piuttosto decise di seguire il cuore. Il cuore che in quel momento sembrava volerle uscire dal petto.

Il suo odore che la circondò, il suo abbraccio tiepido.

Abbracciò forte il cuscino immaginandosi al suo posto Sanji.

-“Nami? Posso entrare?’’- era Nojiko, che non aspettando risposta irruppe nella camera di Nami -“Cucciolotta, cos’è successo ieri? Sei ritornata un po' tardi..”

-“Mm? No.. nulla”

-“Nami? La verità… Questi giorni hai sempre la testa fra le nuvole… Cosa avete fatto ieri tu e Sanji?”

-“Niente…”

-“Nami? Sono tua sorella.. Queste cose prima o poi le saprò.. O vuoi che ti segua i giorni che esci con lui?”

-“Ehm..”

-“Bacio? No no.. se ti vergogni così tanto sicuramente siete andati a letto, vero?”

-“Nojiko! Cosa pensi di tua sorella? Una ragazza che a va a letto con il primo tipo che conosce? No! Non sono così..”

-“Non riscaldarti troppo Nami.. era per scherzare.. quindi se non è letto allora è bacio?”

-“Uhm si…”

-“Davvero?! Com'è stato? Dove?...”

-“Nojiko.. calma con le domande.. però, perché dovrei raccontarti di lui se tu non mi racconti mai dei tuoi fidanzati?’’

-“Mii.. Nami che lagnaa.. Comunque ora non n...”

Dling-Dlong

Era il cellulare di Nami. Qualcuno le aveva mandato un messaggio: chi era?

-“Mm.. chissà chi è.. ciao-ciao​.. io tolgo il disturbo”

Era un numero che Nami non conosceva.
Prese il cellulare e aprì il messaggio.

Lesse tra sé e sé:

«Mon Ange. 
Hai detto di incontrarci “il più presto” ed ecco qua. 
Sono sotto casa tua, fuori dal cancello ad aspettarti. Ti vesti e scendi tu o non ti vesti e salgo io?»


Sorrise maliziosamente e incominciò uno scambio di messaggi:

«…...come fai a sapere il mio numero?»

Dopo pochi secondi le arrivò la risposta.

«Eh ho pur sempre i miei metodi...»

«Aspetta un attimo… scendo io.»


«Okay.. ti aspetto con impazienza.»

Nami si affacciò alla finestra e lo vide.

«Sanji..?»

«Oui?»

«Potresti spostarti da lì?»
- Nami gli mandò il messaggio.

«Perchè?»

«Non vorrei che i miei pensino male»

«Allora salgo da te attraverso la finestra?»


«Noo… devo vestirmi.»

«Ti aspetto..»


Nami con un sorriso si vestì in fretta, e uscì di casa senza avvisare i suoi genitori. 
Appena chiuse la porta le saltò addosso il ragazzo, stringendola in un forte abbraccio che lei ricambiò.

-“Bonjour Mon Ange”

-“Ciao Sanji.”

-“Sei più bella giorno dopo giorno.”

-“Merci.. Allora dove mi devi portare?”

-“Vieni.”
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Coricati sull’erba, probabilmente su una collina, si guardavano negli occhi. Quelli sguardi intensi, profondi sostituivano migliaia di parole. Migliaia di parole che potevano essere pronunciate in quel momento e che potevano rompere quel silenzio romantico e armonioso creatosi intorno a loro. Intorno al mondo che li circondava.

Nulla poteva farli distogliere lo sguardo. Neanche se ad un certo punto la Terra smettesse di girare o il Sole smettesse di illuminare i loro visi.

L’aveva portata in un posto che non aveva mai visto, eppure le sembrava già di conoscere tutta Parigi. Non si sentiva nessun rumore se non i suoni della natura, il canticchiare degli uccelli o il vento che oscillava i rami e le foglie degli alberi.

-“ Bello vero? ”- chiese il ragazzo in inglese.

-“ Ma è… meraviglioso!”

-“ Vengo spesso qui... il mio posto preferito.”

-“Non ci sono mai venuta”.

Nami appoggiò la testa sul petto di Sanji.
Si sentiva il battito del suo cuore. Era forte.

-“Come mai sai così bene l’inglese se sei francese?”- chiese la rossa.

-“Segreto...”-

-“Okay.. non importa.”

-“E tu invece..come fai a conoscere così bene il francese?”

-“Tu non rispondi a nessuna delle mie domande, e ora pretendi che io rispondi?”

-“Va bene...va bene. Cosa vorresti sapere?”

-“Tutto”

-“Nami. non posso dirti niente sulla mia vita. Ma ti prometto che un giorno ti racconterò tutto.”

-“Neanche il motivo per cui non puoi dirlo?”

-“Nami..”

“Sai...tu mi piaci. Ma tutti questo misteri mi fanno impazzire”-

-“Neanche a me la cosa piace…”

-“Okay, allora raccontami quello che puoi.Canzoni, genere di film, numero preferito.”

-“Numero preferito 3, il genere che mi piace di più avventura ma gradisco anche tutti gli altri.”

-“Wow anche a me piace avventura, magari un giorno andremo a vedere qualche film.”

-“Tutto quello che vuoi.”

Sanji la baciò dolcemente sulla guancia e Nami lo strinse più forte a sé, abbracciando il suo corpo muscoloso con le sue braccia. Era come trovarsi in Paradiso. O forse anche molto più bello.

Dring-driiiing 

Suonò il telefono del ragazzo, il quale con il permesso della ragazza, rispose e si alzò in piedi.

-“Zoro… sai che sono ad un appuntamen..”

Nami arrossí.

-“Cosa?! Non muoverti, vengo subito!..”- scattò d’un tratto il ragazzo.

-“Sanji? Cos'è successo?”- si preoccupò la rossa.

-“Mon ange, c'è un problema…se non fosse urgente non ti lascerei qui..”

-“Vengo con te, allora..!” -esclamò Nami interrompendo il biondo.

Sanji si avvicinò a lei.

-“No, no è pericoloso.. torna a casa il più velocemente possibile. Nami credimi.” - le disse accarezzandole la guancia con la mano. -“Ti chiamerò, promesso.”

Il ragazzo si girò, la guardò, e aumentando il passo, si allontanò.

Nami fece per andarsene ma qualcosa le suggeriva di seguirlo. Qualcosa tipo il suo intuito che non sbagliava mai.

Lo seguì. Passo dopo passo, stando attenta a non farsi notare, camminava dietro di lui, e per quanto potesse conoscere Parigi le sembrava che si stessero dirigendo verso la stazione metropolitana.

Ad un certo punto il ragazzo si fermò. Anche Nami fece lo stesso.

Guardando in avanti vide Zoro. Il ragazzo dai capelli verdi che sembrava affacciarsi sui binari.

Parlottavano velocemente e Sanji guardava anche l’aria… In un punto preciso per lungo tempo e annuì.

Il ragazzo dai capelli verdi fissò una ragazza, affacciata pure lei sui binari.
Da lontano si sentivano dei rumori di un treno che probabilmente si stava avvicinando.

I due ragazzi controllarono se intorno a loro non c’erano altre persone..

«Ci siamo quasi.»- pensò Nami.

Era la sua unica possibilità di scoprire che tipo era Sanji, cosa stesse combinando e perché non voleva risponderle.

La metro si avvicinò di più e ora lа si poteva vedere. La ragazza, distante qualche metro da Zoro e Sanji, sembrò aspettarlа.

Zoro la fissava. Si conoscevano per caso? Era una loro amica?

La ragazza si avvicinò sempre più ai binari sino a quando non si accovacciò e scese. Stava aspettando la metro, di questo la rossa ne era certa.

-“Oh mio dio!”- esclamò Nami, i due ragazzi si voltarono e la videro.

Si diedero uno sguardo d'intesa e presero due strade diverse. Zoro corse verso i binari, mentre Sanji verso Nami cercando di distoglierle lo sguardo dalla scena.

Nami cercò di divincolarsi e riuscì a vedere Zoro che saltò sui binari e spinse la ragazza via, alzò lo sguardo calmo per salutare Sanji un'ultima volta…

Lo schianto fu terribile: il rumore metallico che colpiva un corpo di carne e ossa.

Nami non vide l'impatto grazie​ a Sanji che gliel'aveva impedito.

Le ginocchia cedettero e la rossa si accasciò in avanti tra le braccia di Sanji che le impedì di cadere. Lui la prese in braccio e correndo la portò lontano da lì.

L'ultima cosa che sentì furono le urla che venivano da tutte le parti. Poi più nulla, tutto era diventato silenzioso e nero come una tomba.

Le ultime parole che Nami a malapena riuscì a pronunciare​, prima di svenire tra le braccia del biondo, furono:

-“Sanji….Z-Zoro è morto…?”







Angolo delle autrici

Bonjouuur a tout le monde.. Buongiorno a tuttii!! 
Calmatevi…. Non vogliamo spoilerarvi nulla ma tutto si risolverà..)))
Vi chiariremo tutto nei prossimi capitoli, capirete tutto insieme a Nami. 
Alcuni che hanno dei sospetti e che sanno cosa, secondo loro, sono Sanji, Law, Robin e così via, scrivetecelo.

Ora vi lasciamo, ma non per molto, ci stiamo affezionando anche noi a questa ff… e c'è ancora un bel e lungo lavoro da fare.

A prestoo!!

MonAnge
   
 
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