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Autore: Voglioungufo    12/04/2017    4 recensioni
NaruSasu | KakaSaku | Post-699
Naruto non riesce più a distinguere cosa sia vero e falso. Sasuke non crede di essere in grado di aiutarlo. Ma Sakura non smetterà mai di avere fiducia nei suoi testoni: sa che come le calamite si ritroveranno sempre.
“E’ questo quello che è successo? Hanno preso i ricordi di Naruto su Sasuke e li hanno resi terrificanti?”
Shikamaru annuisce. “Sì, li hanno resi così terrificanti che lui lo vede come una minaccia alla sua incolumità e lo odia, potrebbe esserne così spaventato da tentare di ucciderlo. Questa è la nostra teoria”
Genere: Angst, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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REPULSIONE

Il disinfettante brucia sui tagli ma è un fastidio abbastanza sopportabile e per questo Sasuke subisce senza emettere un sibilo. Guarda davanti a sé con aria distaccata, come se fosse assente, mentre Sakura passa il cotone sulle ferite aperte della pelle. Sembra tornare in sé solo quando la ragazza fa un breve pressione su un livido particolarmente marcato. Incontra gli occhi verdi che lo guardano attenti e preoccupati.
Sono entrambi nel soggiorno di casa Hatake, il sole prossimo al tramonto entra dalle ampie finestre accarezzando le loro figure e facendole risplendere di una vivida luce immobile, come se una patina dorata li circondasse. Sasuke è seduto sul tavolo e tiene la gola scoperta per permettere alle dita della donna di curarlo. Non ha nessuna ferita grave, niente che non avrebbe potuto risolvere da solo, e sinceramente non lo preoccupano nemmeno, ha passato di peggio. Però lo stesso non sembra pensarlo Sakura che appena ha visto i lividi sulla pelle bianca del collo si è oscurata e lo ha costretto a farsi dare una controllata. Ha provato ad opporsi ma alla fine ha deciso di accontentare l’amica e di sopportare quell’inutile controllo.
Un lungo sospiro lascia le lebbra della kunoichi. “Non potete andare avanti così”
È fin troppo chiaro chi sia la causa di quei tagli e di quei lividi violetti: Naruto. Gli incontri clandestini stanno proseguendo e ogni volta fanno un passo avanti, ma ogni volta che prova a tendere un po’ di più la corda si ritrova imprigionato tra quelle mani. Non sempre riesce a tornare subito in sé, a volte è necessario che lotti un poco per non permettergli di soffocarlo. Ma sta andando bene, sul serio.
“Non devi preoccuparti” si schernisce monocorde “Guarirò”
Schiocca la lingua contrariata. “Baka, è ovvio che mi preoccupo lo stesso! Siete dei tali… per voi due non ci sono proprio mezze misure, neh?” abbassa lo sguardo mentre ripone il disinfettante nella scatolina del pronto-soccorso.
Sasuke non risponde nemmeno. Quando mai fra loro due c’è stata la sana mezza via? Mai, fin troppo ovvio.
“Vuoi qualche cerotto?”
“No”
“Lo sospettavo” e con un clik secco chiude la scatolina. Prende un altro respiro. “Almeno sta migliorando? Secondo Kakashi la situazione è stabile, Ino ha detto che il rotolo sembra incompleto. Cosa significa incompleto? È stato cancellatp o cosa? O non c’è una soluzione?” le stanno tremando le mani “Sei rimasta la nostro unica possibilità, Sasuke”
“Ci stiamo lavorando” scende dal tavolo e si chiede se sia il caso di toccarla in qualche modo per tranquillizzarla ma non ha proprio idea di come e nemmeno se la cosa avrebbe senso quindi lascia stare.
“Ci state lavorando” ripete, evita il suo sguardo “E magari nel mentre cercate di non uccidervi”
“E’ migliorato”
“Anche se continua stringerti le mani attorno al collo?” replica freddamente. Incrocia le braccia sotto il petto e si strofina le braccia con i palmi come se avesse freddo.
“Naruto non potrebbe mai uccidermi” risponde chiaro, con un tono di voce basso.
“Era la stessa cosa che diceva lui di te. Sas’ke non potrebbe mai uccidermi…”
“E aveva ragione, no?” le afferra un braccio stringendo forte “Quindi fidati di me”
“E’ quello che cerco di fare” sospira alzando finalmente lo sguardo.
Sasuke piega le labbra in un’espressione amara. “Non eri tu quella che mi diceva di tentare comunque?”
Sakura fa per rispondere ma la porta d’entrata sbatte ed entrambi sussultano presi in contro piede, Sasuke fa qualche passo indietro proprio mentre fa la sua entrata in scena Kakashi.
“Ciao Sakura. Ciao Sasuke” saluta pigramente, ma il suo sguardo si fa attento e diffidente non appena incrocia quello dell’Uchiha “Che ti sei fatto al collo?”
La kunoichi si irrigidisce un attimo ma Sasuke risponde senza battere ciglio:
“Tua moglie picchia duro”
L’espressione di Kakashi sembra una via di mezzo tra una compiaciuta e una non del tutto convinta, ma alla fine sembra decidere di crederci e si volta verso gli stipetti della cucina. “Ti fermi a cena da noi, Sasuke-kun?”
“No” risponde simultaneo.
“Ovviamente. Sia mai che tu passi troppo tempo a contatto con altri umani” commenta ironico “Sakura, tesoro, c’è qualcosa che possa sfamare queste vecchio Hokage?”
Sakura ridacchia abbandonando il fianco dell’amico per raggiungere il marito. “Potremo ordinare qualcosa d’asporto”
“Traduzione: nemmeno oggi ho fatto la spesa” borbotta facendo scoppiare apertamente a ridere la rosa.
Sasuke li guarda per un breve secondo sentendosi orribilmente estraneo a quella scena di intima familiarità, il disagio di essere nel posto sbagliato lo infastidisce. “Tch. Allora io vado” saluta giusto per non essere tacciato di maleducazione.
Sakura gira la testa facendo ruotare il caschetto rosa attorno al suo viso. “Va bene. Ci vediamo domani”
“Sei proprio sicuro di non voler restare?” chiede invece l’Hatake senza voltarsi.
Sasuke inarca una sopracciglia. “Buonanotte” chiude il discorso.
“Buonanotte” sospira Kakashi, poi tira fuori vittorioso un pacco di biscotti.
 
“Sakura, dobbiamo parlare”
È  la prima cosa che dice Kakashi quando Sasuke esce, ha appoggiato il pacco di biscotti sul tavolo e ha abbandonato ogni espressione scherzosa su volto. Ora è serio, mortalmente serio. Sakura si preoccupa, deve c’entrare sicuramente con Naruto se non ne ha fatto minimamente cenno con Sasuke, si prende le mani in grembo e annuisce.
“Ti ascolto”
Kakashi resta in silenzio qualche secondo come se stesse organizzando il discorso, poi parla con voce che non ammette repliche: “Prima di dirti qualsiasi cosa, devo sapere se sei dalla mia parte”
Sakura lo guarda confusa. “Io sono dalla tua parte, lo sono da sempre
“Quello che intendo è che ho bisogno di sapere che appena avrò finito di parlare tu non correrai a spifferare tutto a Sasuke. Sakura” le afferra le spalle notando l’espressione contrariata “E’ importante che tu non mi tradisca, va bene? Ne va della sicurezza di Sasuke stesso”
Sakura stringe le labbra indecisa, ma poi sospira chiudendo gli occhi. “Va bene. Ora parla”

**
Le strade di Konoha sono praticamente vuote, solo poche persone si attardano prima di raggiungere la propria casa. È scesa l’ora di cena e il sole sta spegnendo gli ultimi raggi dietro le mura, l’aria è fresca e Sasuke si stringe nel mantello mentre raggiunge il quartiere degli Uchiha.
Ma appena apre la porta si accorge che in quella casa non è solo, il livello di chakra dell’intruso è impercettibile così che non riesce a riconoscerlo. Potrebbe essere un ANBU ma procede comunque con circospezione poco propenso ad accettare brutte sorpresa. Felpato e silenzioso si dirige verso la cucina sguainando un kunai.
“Ciao”
Quasi si sente sciogliere dal sollievo quando apre la porta della cucina e trova lui seduto al tavolo con espressione furba sul volto. Naruto gli sorride sfacciato a trentadue denti con la felpa aperta e un gomito appoggiato alla tavola.
“Naruto” dice confuso corrucciando la fronte “Cosa ci fai qui?”
Naruto si stiracchia come un felino socchiudendo gli occhi. “Sono scappato, volevo vederti. Ma tu non c’eri. Dove sei stato?”
“Da Sakura” risponde in automatico avvicinandosi.
AH!” sospira pesantemente e poi appoggia la fronte sulla tavola “Mi manca tanto, vorrei tanto andare a trovarla” aggiunge lamentoso.
Appoggia il kunai sulla tavola e trattiene un sorriso davanti a quell’espressione da bambino capriccioso. “Non dovresti essere qui” gli ricorda comunque anche se non può fare a meno di sentirsi felicissimo della sua presenza.
Naruto lo spia con gli occhioni azzurri, ma poi distoglie lo sguardo amareggiato. “Però tu vieni sempre da me anche se non puoi. Volevo farti una sorpresa. Ho sbagliato? Ti giuro che non mi sono fatto scoprire, gli ANBU credono che io sia ancora alla baita, ho lasciato una copia. Ho fatto male?”
“No” risponde nonostante tutto “Sono felice che tu sia qui” alza la mano verso il suo volto ma poi si ferma a metà tentennando incerto. Naruto indovinando le sue intenzioni allunga il collo e inclina leggermente la testa sfiorando con la guancia le dita dell’Uchiha in una goffa carezza.
“Anch’io, mi mancavi e non ce la facevo più di restare chiuso là dentro” commenta con voce triste. Sasuke non fatica a crederlo, Naruto non è mai stato un tipo da poter restare a lungo in uno spazio chiuso, ha sempre sentito il bisogno di correre e sentirsi libero. Tutto quello per lui deve essere frustante, non può biasimarlo se alla fine è esploso in quella piccola fuga clandestina.
Naruto si alza dalla sedia strisciandola a terra, nella penombra della stanza i suoi occhi brillano come pietre opalescenti e lo guardano come se non potessero mai smettere di farlo. Sasuke non capisce se sia a causa della lontananza ma in quel momento gli sembra più bello e ammaliante del solito e sente prepotente il desiderio di toccarlo, di marcare ciò che è suo di diritto.
“Usciamo” propone Uzumaki sorridendo “Andiamo via”
“Cosa?” lo guarda contrariato “Non credo sia il caso”
“Per favore!” lo supplica imbronciandosi.
“Potrebbero scoprirti, è pericoloso” cerca di farlo ragionare. Già il fatto che sia lì a casa sua è tremendamente rischioso, ha i sensi vigili in attesa di veder comparire una squadra ANBU campeggiata da Kakashi.
“Ma andremmo fuori Konoha!” ribatte esasperandosi un poco “Mentre venivo ho visto una radura: è appartata e sufficientemente distante per poterci far stare tranquilli, saremmo completamente soli. Ti prego, non voglio restare chiuso in un’altra casa, ho bisogno di…” si interrompe abbassando lo sguardo e mordendosi le labbra.
Sasuke lo capisce, ma non può fare a meno di essere diffidente. Una parte di lui vorrebbe davvero assecondarlo e fuggire da quella situazione scomoda ma un’altra, che ha le fastidiosi voci di Sakura e Kakashi, gli consiglia di non abbassare la guardia. Oltre all’irruzione degli ANBU, Naruto potrebbe perdere il controllo ed essere in un posto isolato lontano da Konoha non lo aiuterebbe. Sarebbe tutto una grande follia.
Naruto sembra leggergli nel pensiero perché il suo volto di adombra e lo sguardo si amareggia. Alza una mano e raggiunge il collo sottile dell’Uchiha, piano, come se non volesse spaventarlo. Sfiora con dolcezza la pelle pallida soffermandosi sui lividi che hanno la forma dei suoi polpastrelli, guarda le ferite con visibile rammarico mentre le accarezza e traccia percorsi invisibili con le dita lungo l’epidermide. Sono tocchi così piccoli che a Sasuke sembra di essere sfiorato da dei petali, il calore delle dita dell’Uzumaki è confortante e gli viene naturale lasciarsi andare a quel contatto e far collidere le loro labbra.
Naruto lo bacia con impeto, violentemente, del tutto in contrasto con la presa gentile sul suo collo. Le sue labbra sembrano divorarlo mentre la lingua accarezza ogni cosa dentro la cavità orale scontrandosi contro i denti e fondendosi con la gemella. È un bacio profondo, inebriante, che lo stordisce. È come se tutta la gravità si concentrasse sulle loro labbra a contatto.
Quando si staccando Sasuke ha il fiato corto e gli zigomi arrossati per il piacere, fatica a mantenersi lucido. Naruto sorride piano, eccitato, gli occhi chiarissimi, e gli sfiora la guancia con la punta del naso fino a raggiungere l’orecchio del moro.
“Non devi preoccuparti” gli sussurra rassicurante con voce roca “Non perderò il controllo, non ti succederà nulla
E Sasuke cede.
 
**
“Devo dirlo a Sasuke!” è la prima reazione di Sakura quando Kakashi le rivela la notizia. L’Hokage le afferra repentino un braccio stringendo forte.
“No, lo hai promesso” le ricordo categorico.
“E’ vero, ma l’ho promesso prima di sapere questo” sbotta strattonando il braccio e liberandosi dalla presa“Sasuke deve saperlo, non puoi tenerlo all’oscuro”
Kakashi sospira pesantemente e si passa una mano sul viso con stanchezza. “Sa-ku-ra” dice il suo nome scandendo ogni sillaba lentamente “Se lo scopre darà di matto, temo possa fare qualcosa di sconsiderato”
“Ma così è impreparato alla situazione” pesta un piede per terra “Deve saperlo, soprattutto perché è lui che starà cercando. Lui e Naruto”
“Ed è proprio per questo che ho mandato degli ANBU sia a Villa Uchiha che da Naruto”
“Maledizione” impreca la kunoichi “Devi dirglielo, devi dirglielo che En Oyashiro è scappato. Essere lasciato all’oscuro… questo lo farà dare di matta, dubito che possa ragionare lucidamente se lo vede piombargli davanti all’improvviso”
“Ed è per questo che eviteremo che accada” le afferra le spalle magre guardandola supplicante “Devi andare da lui e non lasciarlo un secondo, se sarà anche con te quel pazzo di En Oyashiro non potrà fare nulla”
“E se prendesse nuovamente il controllo di Naruto?” domanda angosciata “Non si fermerà solo perché ci sarò io in mezzo, lo sai”
“Con te ci sarà anche Sai con i suoi ANBU. E io sarò sempre in contatto mentale grazie a uno Yamanaka. Non vi lascio soli, non ti lascio sola”
Sakura sente lo sconforto aggredirle il petto e la frustrazione farle venire gli occhi lucidi. Non è giusto, non è giusto che debbano essere sempre così in ansia. Quando se la godranno la maledetta e agognata pace? Non ne può più di quella situazione orribile, proprio adesso che sembrava che le cose potessero funzionare.
“Se è così grave perché lo hai lasciato andare via?” domanda prendendo un grosso respiro tremante.
Un’espressione amara si intravede sotto la mascherina. “Speravo restasse qui, infatti. Ma non volevo insistere e allarmarlo, lo sai quanto è sospettoso”.
Annuisce accennando un sorriso forzato, vorrebbe trovare qualcosa di intelligente da dire ma tutto ciò a cui riesce a pensare è che quel piano è una follia, lasciare Sasuke all’oscuro della situazione è la peggior cosa possano fare.  Ma non fa in tempo a dire nulla perché un ANBU si materializza accucciandosi sulla finestra lasciata aperta. Kakashi si volta immediatamente verso di esso con espressione seria.
“Che cos’è successo? Non ti avevo detto di andare da Naruto?” domanda teso.
“Non c’è, Hokage-sama” risponde lugubre lo shinobi “Naruto Uzumaki è fuggito dalla baita”
Il gelo cala nella stanza e il cuore di Sakura aumenta i battiti. Il terrore la paralizza. Naruto non c’è, potrebbe essere già troppo tardi.
Kakashi stringe le mani a pugno ma non tradisce nessuna espressione. “Va’ a chiamarmi Shikamaru e Tsunade” ordina “Ci serve un piano di emergenza”.
 
**
Raggiungono i margini della radura indicata da Naruto dopo aver saltato sui rami per molti chilometri, da una parte quella distanza da Konoha preoccupa un poco Sasuke. Naruto per tutto il tempo che hanno corso non ha fatto altro che blaterare felice ed esaltato, sembra un bambino iperattivo un parco giochi. Salta sui rami e si lancia in acrobazie idiote. Cose da dobe, insomma. Vederlo così spensierato rende di riflesso felice anche Sasuke, era da tanto che non lo vedeva così. Gli sembra che nulla possa andare male.
Naruto si appoggia al tronco di un albero incrociando le braccia e lo guarda, il sorriso da bambino è svanito sul suo volto lasciando spazio a uno più matura, più pericoloso. “Arrivati” ghigna con uno scintillio negli occhi.
“Nh” commenta fingendosi distaccato “Mi aspettavo di meglio”
Naruto ridacchia roteando gli occhi, poi gli fa segno con una mano di avvicinarsi a lui. “Vieni qui” propone abbassando il tono della voce e si morde le labbra lanciandogli una chiara occhiata sulla sua intenzione.
Sasuke sente un brivido a quello sguardo ma sorride provocatorio. “Perché dovrei? Sto così bene qui” e si appoggia a sua volta al tronco di un albero con fare strafottente.
Naruto spalanca gli occhi preso in contropiede, poi fa un’espressione stizzita. “Va bene, allora vengo io” sbotta e Sasuke non fa nemmeno in tempo a ghignare soddisfatto che se lo ritrova spiaccicato addosso con entrambe le mani a stringere i fianchi ossuti e le labbra che cercano disperatamente quelle dell’altro. Lo bacia con la stessa intensità di poco prima a Villa Uchiha ma questa volta Sasuke non subisce innocuo tutta quella sfrenatezza e ricambia con la stessa violenza lottando per dettare il ritmo e strappare qualche gemito di piacere a quel ragazzo così impudico, così suo. Incastra la mano fra i ciuffi biondi portando il volto più vicino al suo, gli morde le labbra e succhia come se da quel bacio possa ricavare l’ossigeno necessario per respirare. Naruto ha infilato una gamba in mezzo a quelle aperte dell’Uchiha e strofina con la coscia contro l’intimità facendolo annaspare nel bacio.
Non capisce come improvvisamente Naruto riesca a mantenere tutto quell’autocontrollo ma non gli interessa davvero, ne è solo felice. Finalmente può sentire ancora la sensazione di quel corpo caldo premuto contro il suo, si sente come un drogato dopo un terribile periodo di astinenza.
Le mani grandi e calde di Naruto scivolano sotto la maglia di Sasuke sfiorando la pelle del bacino, gli gremisce il collo con le labbra baciando i lividi che gli aveva lasciato in precedenza inumidendoli di saliva. Sasuke socchiude gli occhi abbandonandosi completamente contro la corteccia ruvida dell’albero e prende un lungo respiro estasiato dalle premure del biondo sulla sua pelle. Gli è mancato. Cazzo, se gli è mancato tutto questo.
Fa scivolare la mano tra i capelli di Naruto sulla nuca, poi sul collo, infila le dita sotto il colletto della felpa facendo una leggera pressione sulla pelle brunita. La gamba del biondo si strofina più lentamente tra quelle di Sasuke e Uzumaki segue la linea della mascella con la lingua tornando alle labbra, le lecca senza approfondire nessun bacio e poi strofina la guancia graffiata contro quella pallida e affilato dell’Uchiha. Raggiunge il suo padiglione auricolare e alita a bassa voce:
Sas’ke, Sas’ke-kun. Che ingenuo, Sas’ke-kun
 
È la frazione di un secondo.
 
Ha appena il tempo di comprendere le sue parole e spalancare gli occhi che Naruto lo colpisce alla spalla con un kunai. Rapido. Preciso. Letale. La ferita inferta brucia e il dolore si propaga nel resto del corpo. Agisce d’istinto, il suo corpo si muove da solo scattando in attacco e sfuggendo alla presa dell’Uzumaki che lo tiene inchiodato all’albero. Para i colpi di Naruto e balza al centro della radura con l’adrenalina che scorre veloce nel sangue, la sua spalla si sta velocemente sporcando di rosso. Si porta una mano alla ferita come per tamponarla e fissa Naruto con il cervello che lavora velocissimo per valutare l’improvviso cambio di situazione mentre questo si avvicina lentamente verso di lui. Ha un sorriso storto, crudele, sul volto e regge ancora in mano il kunai sporco di sangue. Il suo sangue.
Attiva lo sharingan deciso a mettere fine a quella follia il prima possibile ma Naruto, ancora, si muove velocissimo e se lo ritrova addosso. È costretto a muoversi in posizione di difesa; i colpi di Naruto sono letali, veloci, logici. Non l’ha mai visto combattere così.
Si ritrova bloccato a terra senza capire come con Naruto che lo sovrasta e il kunai gocciolante alla gola.
“Hai fatto un errore a fidarti di me, Sas’ke” sussurra leccandosi le labbra, il suo sguardo è gelido e carico di disprezzo ma anche di malizia “Dovresti saperlo, no? Le Kitsune sono tentatrici e ingannatrici”.
E Sasuke lo capisce con una stretta dolorosa al cuore: Naruto stava fingendo, ha mentito per tutto il tempo. L’ha ingannato di potersi controllare, di essere al sicuro, lo ha tentato per portarlo fuori da Konoha dove nessuno può correre in suo aiuto.
“Però è stato quasi fin troppo facile, direi quasi noioso” continua a commentare con quella melliflua voce che non può appartenergli, Naruto non parla così, no, no, non lui. “Pensavo di dover penare di più, invece ti fidato subito. E io che speravo di divertirmi un po’. E poi… non hai nemmeno combattuto seriamente contro di me” termina svogliatamente facendo scivolare la punta del kunai sulla pelle del collo in maniera leggera procurandogli solo un graffio.
Sasuke trattiene il respiro insultandosi mentalmente perché le parole di quel Naruto sono vere, non ha dovuto penare affatto per convincerlo, Sasuke si fidava già di lui, si sarebbe fidato in ogni caso della sua unica certezza, è più forte di lui.
Ma non riesce a crederci, non può accettare che Naruto sia riuscito a ingannarlo. Non lui. Non anche lui.
“Hai intenzione di uccidermi, quindi?” domanda pacato, cercando di dissimulare calma.
Lo sguardo dell’Uzumaki si adombra. “No, non io. C’è qualcuno che ne ha più diritto di me”
Con un’altra mossa repentina gli afferra con una mano i ciuffi corvini della frangia in una morsa tirandoli e costringendolo ad alzarsi, con l’altra gli blocca il polso dietro la schiena immobilizzandolo. Lo costringe in ginocchio con la testa all’indietro a scoprire il collo. Eppure, nonostante quella posizione scomoda, riesce comunque a vedere l’altra figura emergere dagli alberi che delimitano la radura e avanzare fino a pochi metri da loro.
En Oyashiro.
Sembra più giovane dell’ultima volta che lo ha visto incatenata nel Paese delle Terme, ha raccolto i capelli in una ordinata coda bassa e gli occhi rosso sangue, brillanti, sono liberi da qualsiasi visiera. Il suo volto è distorto da un mal trattenuto e folle ghigno di vittoria.
“Felice di rivederti, Uchiha-Sas’ke”
Un ringhio esce dalle labbra di Sasuke e Naruto gli tira con maggior forza i capelli strattonandolo. La cosa sembra divertire enormemente il vecchio Chinoike.
“Tranquillo, non sono qui per vantarmi del mio piano geniale” sogghigna ricordando la loro precedente conversazione “Voglio solo vedere chi, alla fine, ha davvero vinto. Adesso chi è quello in ginocchio, Sas’ke-kun?”
Quelle parole feriscono l’orgoglio dell’Uchiha e stringe gli occhi sentendo forte il prepotente di lasciarsi andare alla furia omicida che lo ha preso non appena è arrivato l’anziano shinobi.
“La tua arroganza ti è costata cara, Sas’ke-kun,fidarti comunque di lui… credere di poter combattere un jutsi così potente, credere di aver già decretato la fine del nostro scontro…”
“Come puoi definirlo nostro se non hai fatto altro che nasconderti dietro altri?!” sbotta non riuscendo a trattenersi e stringe i denti all’ennesimo strattone.
En Oyashiro lo guarda con disprezzo. “Non sono uno stupido, a livello fisico nessuno oltre Uzumaki Naruto ha qualche possibilità di vittoria. La mia unica arma è l’astuzia”
“E’ così che chiamano adesso la codardia?” si gusta l’espressione furiosa causata dalla sua provocazione che gli distorce i lineamenti facendogli perdere ogni compostezza.
“Insolente anche a un passo dalla morte” commenta con un sibilio “Pagherai anche per questo”
“Tsk, illuso” replica con un sorriso si superiorità. Chiude brevemente gli occhi e poi li riapre di scatto avvolgendosi in una elettrica luce viola, il rinnegan e il Mangekyo sharingan attivi. Naruto perde la presa su di lui venendo urtato da quella improvvisa scarica di energia e si allontana facendo qualche salto all’indietro abbassando la testa vigile.
Attorno a Sasuke comincia a formarsi l’armatura del Susanoo’ in una tempesta di elettricità.
“Volevi un combattimento serio, Naruto?” grida Sasuke dall’interno del cavaliera maledetto, ha un’espressione leggermente folle in volto, ormai le emozioni hanno preso il totale controllo sulla sua mente. Spalanca le braccia come se lo invitasse mentre amplia il sorriso malato. “Perfetto, allora combattiamo”
Naruto assottiglia gli occhi abbassando appena il volto con un ghigno di impazienza sulle labbra.
“Con molto piacere”
 

PLEASE DON’T KILL ME!

 
Hello everybody, in realtà avreste molti buoni motivi per uccidermi partendo dal fatto che io sia in terribile ritardo con l’aggiornamento (again) e terminando con l’aggiornamento in sé che vi avrà fatto infartare, credo. Nel senso, vi aspettavate una lemon, vero furbacchione? xD
It’s my fault, visto che fino all’ultimo non vi ho lasciato intendere le reali intenzioni di Naruto. E adesso le cose sono precipitate.
Ma, ehi, prima che mi uccidiate friendly remind che la storia avrà un happy ending –che avverrà fra un capitolo visto che il prossimo is the last.
 
(Non chiedete perché io stia parlando metà in inglese e metà in italiano, just don’t ask)
 
 Anyway, credo di aver detto tutto. Sì, lascio i commenti (e le urla assassine) a voi :33
A presto!
Hatta.
   
 
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