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Autore: MonAnge    14/04/2017    1 recensioni
SEI PRONTA A DARE LA VITA PER AMORE?
E se fossi destinata a perdere il ragazzo che ami, e a riperderlo ancora e ancora e ancora?
Dal testo
Appena andarono fuori, oltrepassarono il cancello, Nami si accorse di quanto era grande la casa. Era quasi come una villa.
Al centro c’era una fontana, all’interno della quale una bellissima statua: due figure allacciate- un affascinante angelo che guardava una donna tra le sue braccia. E poi le venne in mente il nomignolo che Sanji le aveva dato. Mon ange. Il mio angelo.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Sanji/Nami
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10 - Il necrologio



Nelle settimane successive non riuscì a smettere di ripensare agli eventi di quel giorno.
Evidentemente non riusciva a giustificare la sua indifferenza verso un fatto così tragico. Specialmente quando aveva iniziato a provare qualcosa per lui…
Non riusciva a capirlo ma questo non significava che non moriva dalla voglia di rivederlo. Erano settimane che ci pensava, settimane che sognava e soffriva.

Anche Nojiko si preoccupava, tanto è vero che una sera le chiese senza troppi giri di parole.

-“Cosa c'è che non va?”

-“In che senso?”

-“Avanti Nami, sono tua sorella, a me puoi dire tutto.”

-“....”- il ragazzo che avevamo visto saltare giù dal ponte è scappato dopo che un suo caro amico è morto e adesso sta facendo finta di niente, senza versare neanche una lacrima.

-“Il biondo”? -sparò a caso Nojiko.

-“Il biondo…”

-“Ti ha lasciata?”

-“Ma che dici?! Non eravamo neanche insieme.”

-“Oh ma non dire sciocchezze. Vi ho visti!”

-“No è solo che… forse ho sbagliato tutto...mi sembrava un ragazzo così perfetto, così interessante, e..”

-“Bello?

-“Oh Nojiko, bello è a dir poco. Lui è stupendo!” -esclamò buttandosi sul letto.

-“Mi dispiace che non abbia funzionato. Eravate adorabili.”- sospirò Nojiko.


Poi arrivò anche il momento di iscriversi alla scuola superiore e Nami conosceva ormai il francese abbstanza per poterla affrontare.

Dopo essersi iscritta per frequentare una quarta le dissero che dovrà passare delle prove d'ingresso per poter comprendere il suo livello. 
La ragazza dunque cominciò a prepararsi.

« Storia: fatti accaduti nel xx secolo, il 1968. »

Bastava dire “maggio ‘68” che ogni francese avrebbe pensato immediatamente alle rivolte.

Decise di non rileggere i suoi romanzi inglesi per la quarta volta e iniziò a eseguire la ricerca.

Preferí utilizzare i giornali d’epoca che raccontavano i fatti in modo più personale e non i noiosi libri di storia.

I materiali che le servivano si trovavano​ in un museo d’arte moderna nel quale decise di recarsi.

Trovò un giornale e dalle prime pagine prese appunti, poi passò direttamente a guardare i necrologi e le foto in bianco e nero.

Ed eccolo lì..

A metà della pagina... c’era lui. Sanji.

Aveva i capelli più lunghi ma lo stesso aspetto dell’ultima volta che lo vide.

Si sentì trasalire mentre leggeva il testo del necrologio.

 
Il pompiere Vincent Delacroix, diciannove anni, nato a Parigi, è rimasto ucciso in servizio la scorsa notte durante l’incendio di un palazzo che si ritiene sia stato appiccato da dei ragazzini che erano studenti in rivolta.
L'edificio residenziale era in fiamme quando Delacroix e il suo collega Jules Grigori, si sono precipitati all'interno e hanno incominciato a salvare i residenti che si erano rifugiati lì dentro per scampare dagli scontri. Intrappolato sotto le travi in fiamme, Delacroix è morto prima di essere portato in ospedale. Dodici cittadini, inclusi quattro bambini, devono la vita a questi due eroi.



Non può essere lui, pensò Nami, almeno che non sia l’esatta copia di suo padre, che l’ha messo al mondo prima di morire a….diciannove anni. Il che non è possibile.

-“Io non capisco..”- mormorò Nami stampando entrambe le pagine.

Chinò la testa tra le mani cercando di schiarirsi le idee. 

Alla fine alzò lo sguardo. Era in una delle sue sale preferite del museo. Lei amava i pittori del xx secolo. E questa era dedicata proprio a uno di loro.

Vide un giovane davanti a un quadro. Era voltato e si notava che aveva un fisico muscoloso e delle spalle larghe.

Quando si girò Nami rimase a bocca aperta per lo stupore.

L’uomo dall’altra parte della galleria era….Zoro?!

Tutto ad un tratto ebbe la sensazione che mente e corpo non fossero più collegati.. 
Niente aveva un senso ormai.

O sono in pieno esaurimento nervoso o quello davanti a me è un fantasma- pensò Nami.- oppure probabilmente lui è sopravvissuto all'impatto e ora è davanti a me senza l’ombra di un graffio.

La rossa si avvicinò a lui e esclamò:

-“Zoro!”

Lui la guardò privo di espressione.

-“Salve.” - mi salutò come se si stesse rivolgendo a una sconosciuta. -“Ci conosciamo?”-

-“Zoro, sono Nami. Insieme a Sanji mi avete accompagnata a casa, ricordi? E poi...ti ho visto alla stazione il giorno...il giorno dell’incidente!.-

Sembrava divertito.

-“Mi dispiace, ma penso che lei mi abbia confuso con un’altra persona. Io mi chiamo Alexandre e non conosco nessuno di nome Sanji.”

Alexandre, un cavolo!

-“Zoro, so che sei tu! Sei stato coinvolto in un terribile incidente..”

Lui scosse la testa.

-“Senti...ehm, Nami? Non ho idea di cosa tu stia parlando. Lascia che ti accompagno a quella panca. Sembri un po’ troppo agitata.”

-“So che sei tu! Non sono pazza. Ma ho accusato Sanji di essere spietato perché è fuggito quando sei morto. E ora salta fuori che sei vivo!”-  iniziò ad urlare involontariamente la rossa.

Ad un certo punto si accorse che stava aumentando molto la voce, perché vide avvicinarsi un uomo della vigilanza verso di loro.

-“Che succede qui?”

-“Niente. Sembra che questa ragazza mi abbia scambiato per un altro.”

-“Non è vero!”- poi si girò e andò come una furia verso l’uscita.

C’era solo un posto dove poteva andare. Sanji.

Il viaggio verso il suo quartiere le parve interminabile, ma alla fine si ritrovò sotto il cancello di una grande casa, suonando il citofono.

-“Oui?”- chiese una voce dopo pochi secondi.








Angolo delle autrici
Ciaoooo!

Scusate se questo capitolo è più corto dell'altro, ma quello che c'era da raccontare, c'è e non possiamo anticiparvi nulla.

Alla prossima!

MonAnge
   
 
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