Il
Gold Swan era un piccolo bar nel
Queens dove i babbani non entravano da quando l’ufficio di
igiene aveva messo i
sigilli a causa di un’invasione di ratti, in
realtà il tutto era stato
magistralmente orchestrato dal proprietario: Hamish Wolfe, mago
purosangue di
mezz’età, che voleva tenere lontano i No Mag dal
suo locale e, cosa ancor più
importante, da coloro che lo frequentavano!
<<
E questo sarebbe il ritrovo di quei criminali? >> e con
aria di
sufficienza Caleb si guardò in giro non appena lui, Ryan e
Lena misero piede
all’interno del locale:<< A me sembra un posto
qualsiasi >>
continuò poi guardando i tavoli di noce con le gambe
intagliate a forma di
animali magici:<< Beh non potevano scrivere centro di reclutamento maghi oscuri sulla
porta, non credi
Sapphyre? >> gli ricordò Ryan con un
sorrisetto:<< Sì beh, quando
avete finito di urlare ai quattro venti, volete farvi notare ancora
prima di…
>> ma la frase di Lena si bloccò a
metà quando il suo sguardo incrociò un
paio di occhi di ghiaccio che dal fondo del bancone si guardavano in
giro con
aria circospetta:<< Cox…ehi Cox ci sei?
>> e passandole una mano
davanti al viso Ryan ruppe l’incantesimo di quel momento
facendo risvegliare
Lena:<< Cosa? >> Caleb e Ryan si voltarono
a guadare il ragazzo
ancora seduto al suo posto ma che ora sorseggiava una
burrobirra:<< Oh…capisco…non
eravamo qui per altro? >> commentò Sapphyre
soffocando un
sorriso:<< Piantatela idioti! Siete due cretini, andiamo
a sederci prima
che vi affatturi >> e girandosi facendo muovere la coda
alta in cui aveva
legato i capelli si diresse verso un tavolo in fondo al locale, avevano
bisogno
di tempo e di una buona posizione per cercare di trovare quello che
stavano
cercando.
<<
Beh non so te McFly, ma io un pensierino su quello schianto ce lo farei
>> e lanciando una lunga occhiata alla barista mora dagli
occhi azzurri
che si avvicinava Caleb sorrise beffardo:<< E poi dite di
me…voi uomini
siete anche peggio >> commentò acida Lena
mentre la ragazza si avvicinava
tirando fuori un blocco e una piuma dalla tasca del
grembiule:<< Che cosa
volete ragazzi? >> domandò poi con un piccolo
sorriso:<< Il tuo
nome tanto per cominciare >> commentò Caleb
con un sorriso e Ryan gli
assestò un calcio agli stinchi tornando a guardare la
barista:<<
Perdonalo, ha battuto la testa da piccolo e da allora
l’abbiamo perso >>
senza dare segno di scomporsi la ragazza rimase in attesa delle
ordinazioni,
così fu Lena ad ordinare per tutti:<< Due
Acquaviola e una burrobirra
>> << Ehi…bevitela tu
Cox…io voglio un Ogden Stravecc… >>
<< Sì certo e poi ti porto io fino a casa,
scordatelo Ryan >> lo
ammonì lei decisa poi tornando a guardare la ragazza
aggiunse:<< La
burrobirra va benissimo >> l’altra prese nota e
si voltò tornando verso
il bancone con gli occhi di Caleb sempre addosso quasi fosse una
calamita:<< Quella ti prenderà per un maniaco
Sapphyre davvero >>
lo continuò a prendere in giro Ryan poi guardando Lena
aggiunse abbastanza
contrariato:<< Ho l’età per bere sai
>> << Lo so, ma
preferirei avervi entrambi lucidi >> poi avvicinandosi
all’orecchio di
Ryan e sorridendo gli sussurrò piano quasi dovesse
rivelargli chissà quale
sordido segreto:<< Se permetti sei un aiuto migliore
quando sei lucido
McFly >> a quelle parole Caleb scoppiò a
ridere di gusto passandosi una
mano nei capelli rossi:<< Uno a zero per
Cox…grande ragazza hai tutta la
mia stima >> Ryan fece una smorfia poi incrociando le
braccia sul petto
aggiunse:<< Vi odio, vi odio entrambi >>
alzandosi in piedi e
sorridendo Lena si girò per prendere la propria
borsa:<< Mentre al bambino
passa il broncio, io vado in bagno…non uccidetevi in mia
assenza >> e
dirigendosi verso la porta con scritto TOILETTE
continuò a cercare qualcosa nella propria borsa; era
così concentrata da non
accorgersi di dove stava andando.
<<
Ahi! Ma… >> e fece per aggiungere altro quando
alzando la testa incrociò
gli occhi del ragazzo seduto al bancone che aveva notato quando era
entrata:<< Ciao >> lei si bloccò
un attimo, non era molto brava a
fare nuove conoscenze, in particolare se erano degli adoni con la
faccia da
cherubino come quel tizio:<< Io sono Vieri
>> Lena allungò la mano
per stringere quella che lui le stava porgendo:<<
Cox… - poi scuotendo il
capo e sentendosi stupida aggiunse – volevo dire
Lena…mi chiamo Lena Cox
>> il sorriso che illuminò il viso di Vieri
avrebbe steso anche un
gigante e Lena cercò di non sembrarne troppo impressionata,
che diavolo era lì
per lavorare e si lasciava incantare dal primo paio di occhioni azzurri
che
vedeva? Che razza di Auror era?
<<
Piacere Lena…sei nuova di queste parti? Non ti ho mai visto
qui >> lei
scosse il capo:<< Io e i miei cugini…siamo in
vacanza…abbiamo pensato di
fare un viaggio per gli Stati Uniti…sai una cosa tipo zaino
in spalla… >>
da dove le usciva quella storia proprio non lo sapeva e a giudicare
dalla
faccia di Vieri lui nemmeno sapeva che cosa stesse
dicendo:<< Beh sai una
specie di gita con solamente
l’essenziale…l’idea è di mio
cugino Ryan, è un
mezzosangue e ama fare queste cose da babbani >>
sentendola dire la
parola babbani Vieri ebbe la
conferma
di quello che già pensava: quella ragazza era inglese o per
lo meno europea e
così lo erano anche i suoi amici.
<<
Quindi non vi fermerete qui per molto >> Lena rimase
immobile per un
attimo, come mai tutto quell’interesse su di loro?
<<
Ehi non pensare male, non sono un maniaco o un fissato, solo che vorrei
sapere
quanto intendi fermarti prima di provare a chiederti di uscire tutto
qui
>> ancora più stupita di prima la Cox
cercò di non arrossire! Diamine non
aveva tredici anni e non era davanti al bello della scuola!
<<
Ehi Lena! Tesoro che fine hai fatto? Sono arrivati i drink
>> e la voce
insolitamente cadenzata e lenta di Caleb li raggiunse appena prima che
la mano
di Sapphyre le coprisse la spalla in un gesto d’affetto che
poteva essere
facilmente interpretato:<< Caleb…cugino caro
– lì Lena mise tutta
l’acidità
possibile fulminando anche il collega con lo sguardo – stavo
solo
chiacchierando, ora arrivo >> senza risponderle Caleb
tolse la mano e con
un cenno del capo tornò a tavolo mentre lei tornava a
guardare Vieri:<<
Scusami…devo andare >> il ragazzo
annuì:<< Come vuoi, spero di
incontrarti ancora prima che tu parta >> lei
annuì poi senza aggiungere
altro tornò al tavolo.
<<
Non sapevo che ti piacessero quelle più
grandi…sei una sorpresa angel boy…
>> lo canzonò Elizabeth
una volta che lui tornò a sedersi al suo
posto:<< Non mi chiamare così
chiaro? >> lei sorrise maligna:<< Siamo
suscettibili oggi
angioletto… >> <<
Ellie…smettila >> sibilò Vieri
irritato poi
lanciando un’ultima occhiata a Lena e ai due tizi che erano
con lei
aggiunse:<< E comunque non farti strane idee, ero solo
curioso >>
<< Sé certo…raccontalo a Jacob
quando arriverà >> Vieri bevve un
lungo sorso della sua burrobirra per poi guardare la ragazza
dall’altro lato
del bancone con un sorriso sfacciato:<< Che Jacob si
fotta, non sto
facendo niente di male e nessuno mi vieta di divertirmi un
po’…e poi se proprio
ci tieni a saperlo saputella stavo facendo il lavoro per te
>> <<
Il cosa? Che accidenti dici? >> Vieri indicò
il terzetto con un cenno del
capo:<< Turisti…europei forse…la
carne fresca che Jacob ti ha detto di
cercare >> Elizabeth storse il naso:<< Mi
sembrano solo tre
disperati persi chissà dove >>
<< Preferisci cercare qualcuno di
qui con il rischio che gli Auror o il MACUSA li scovino e li facciano
cantare? Se
dovesse succedere qualcosa quelli non mancheranno a nessuno
>> ancora
poco convinta lei scosse il capo:<< Chi ti dice che
accetteranno, nemmeno
li conosci >> Vieri sorrise passandosi una mano prima sul
viso e poi
lungo il collo pavoneggiandosi un po’:<<
Ehi…sono un famoso battitore e
non me la cavo per niente male con le ragazze, lascia che mi lavori un
po’ quella
biondina e saranno nostri nel giro di un paio di settimane
>>
<<
Oh mio dio! Ma questi che cosa sono? >> e Lilian,
scendendo in sala da
pranzo a casa Carsen, rimase impalata davanti all’enorme
mazzo di gigli
multicolore che faceva bella mostra di sé sul grande tavolo
circolare:<<
Oh buongiorno Lilian >> la salutò allegra
Nicole mentre cercava di
infilare uno dei figli nel seggiolone:<< Questi sono
appena arrivati, il
fattorino ha detto che sono per miss Hannah Welsh >>
commentò
sorridendo:<< Per me? >> e la voce di
Hannah, già impeccabilmente
vestita, fece voltare le due verso la porta della
stanza:<< Oh ciao
Hannah…sì, sono per te, c’è
anche un biglietto >> e facendo finalmente
sedere il figlio Nicole le porse una piccola busta chiusa con la
ceralacca e
con un logo che lei non aveva mai visto prima:<< Da dove
viene? >>
Nicole lanciò un’occhiata al timbro e
sorrise:<< Oh è il logo della
Cornell >> << La cosa? >> domandò
Lilian:<< La Cornell University,
è una scuola dei No Mag, ci siamo conosciuti lì
io e Al, durante una missione
>> poi continuando a guardare Hannah e sorridendo allegra
aggiunse:<< Aprila…sono sicura che non ne
sarai delusa >> la Welsh
fece come le era stato suggerito e all’interno
trovò un piccolo foglio della
stessa risma spessa della busta con un nome stampato al centro: Professor H. Tatchers, history and legends
of Britain, sul retro poi un paio di righe scritte a penna:
“Posso invitarla a pranzo miss
Welsh? Per rimediare
al nostro primo indimenticabile incontro”
<<
Professor Tatchers? Nicole ma… >> la donna
sorrise:<< Sì, Hamilton
è un professore, ha insegnato per anni ad Ilvermorny storia
della magia, poi si
è stufato ed ora insegna ai No Mag le leggende della
Britannia, sai cose tipo
Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda, Excalibur, Mago
Merlino >> poi
dal momento che Hannah aveva letto il biglietto ad alta voce Nicole
aggiunse:<< Dovresti andare a pranzo con lui,
è un uomo estremamente
galante e affascinante >> poi scoppiando a ridere
aggiunse:<< Ma non
dire a mio marito che l’ho detto, è molto
suscettibile sulla questione >>
<< Quale questione? >> e la voce del
sopracitato marito fece
voltare le tre donne:<< Se stai parlando di quel
dongiovanni di Ham sono
d’accordo con te Nicole >> la donna scosse la
testa:<< Dongiovanni,
che parolone >> << Devo ricordarti a chi ti
ho dovuta strappare per
averti tesoro? >> e sorridendo Alastair le
circondò la vita con un sorriso:<<
Alastair Regan Carsen sono passati dieci anni, potresti smetterla di
essere
geloso >> poi baciando le labbra del marito Nicole
aggiunse:<< E
comunque io e Hamilton eravamo solo buoni amici >>
<< Non è la
stessa versione che racconta lui tesoro >> la moglie
scosse la testa poi
guardando oltre la spalla del marito e fissando Hannah
aggiunse:<< Non
dare retta a questo brontolone, vai a divertiti >>
<< Ma noi
veramente saremmo qui in missione e… >>
sbuffando infastidito Alastair
scosse la testa:<< Nicole ha ragione, vai pure a pranzo
con Ham e
divertiti, finché non avremo notizie dai vostri compagni non
possiamo fare
molto >> << Sicuro? Possiamo sempre andare
al quartier generale e
provare a collegare tutti gli indizi, magari una nuova visione delle
cose…
>> cominciò Hannah che non era del tutto
convinta di quell’incontro anche
perché non aveva ancora dimenticato l’imbarazzo
provato con quei due occhi
magnetici che la guardavano seminuda:<< Basteremo io e
miss Cavendish per
ora, quando avrai finito con Hamilton raggiungici pure >>
commentò Al
tranquillo poi guardando serio la collega aggiunse:<< Ti
chiedo solo di
non dirgli niente della nostra missione o altro, non escludo di
chiedere il suo
aiuto in futuro per alcune cose che mi sono poco chiare, ma per ora
preferirei
che venisse coinvolta meno gente possibile >> Hannah
annuì:<< D’accordo,
ci vediamo nel pomeriggio allora >> poi prendendo carta e
piuma scrisse
una breve risposta per il professor Tatchers affidando il messaggio al
gufo dei
Carsen.
<<
Dunque Jacob? >> Jake tenne il capo chinato con il
rispetto che si
conveniva visto di chi era al cospetto:<< Maestro
>> l’uomo,
incappucciato e seduto sul suo scranno agitò una mano come a
dire che certi
formalisti e salamelecchi poteva risparmiarseli:<< Ora
sei una guida
Jacob, risparmiati queste umiliazioni da novizio e parla
>> alzandosi in
piedi Longlost sollevò il capo guardando il cappuccio scuro
e la maschera
dorata che coprivano interamente il volto del suo capo, nessuno aveva
mai visto
Morte Rossa in faccia, nessuno lo aveva mai visto senza quel teschio
dorato sul
viso e i pochi che l’avevano fatto poi erano morti e, detto
con tutta
franchezza, Jacob non ci teneva ad essere uno di questi.
<<
Ho fatto come avete chiesto Mentore, ho già messo
all’opera i nostri cacciatori
per cercare nuovi adepti alla causa >> Dhearg
Bàs sollevò una mano su cui
portava un grosso anello in oro lavorato e lo studiò con
molta attenzione prima
di rispondere:<< La signorina Smith è
nell’elenco dei tuoi cacciatori
Jacob? >> l’altro
annuì:<< Sì signore, Elizabeth
è… >>
<< So quanto sia valido l’aiuto che la
signorina ha dato alla causa
>> cominciò il Mentore calmo per poi
aggiungere:<< Come so dei suoi
tentativi di circuire Drake >> a quelle parole Jacob si
bloccò, se il
Maestro sapeva allora…cioè visto la fine che
aveva fatto Drake che cosa poteva
succedere a lui?
<<
Maestro a dire il vero…ho già parlato con
Elizabeth Smith e le ho detto che
deve avere pazienza e che quando verrà il
momento… >> una piccola risata
roca scosse l’uomo e Jake si domandò quando mai lo
aveva sentito
ridere:<< Ammiro la tua lealtà nei miei
confronti Jacob, sei un soldato
fedele e fiero, difendi quello in cui crediamo come pochi altri
>> poi
tornando a poggiare la propria mano sul bracciolo del trono e
disegnandovi
immaginari ghirigori aggiunse distrattamente:<< Riferisci
alla signorina
Smith che i suoi meriti non sono passati inosservati, se
adempirà al suo
compito anche stavolta potrà avere quello che desidera
>> <<
Maestro volete dire che… >> <<
Se si dimostrerà all’altezza miss
Smith potrebbe entrare molto presto a fare parte della cerchia interna
>>
Jacob annuì e chinò il capo poggiandosi la mano
destra sul cuore:<< Come
ordinate Mentore >> fece per smaterializzarsi quando
Dhearg Bàs sollevò
una mano e lo fermò:<< Jacob, non serve che io
ti dica che cosa succederà
se tu, lei o entrambi falliste vero? >> Longlost
continuò a tenere il
capo chino:<< Non falliremo signore >> e
con quella solenne
promessa sparì dalla sala.
Di
nuovo solo Morte Rossa si alzò dal proprio trono,
sollevò le mani per
abbassarsi il cappuccio e avvicinandosi ad un grosso armadio nero
agitò una
mano per farlo aprire mentre si avvicinava; slacciò la
chiusura dorata che
fermava il mantello, lo appese ad un gancio e poi alzò
entrambe le mani sul
proprio viso: con una afferrò la maschera in lamina
d’oro, con l’altra slegò il
nastro di seta che gliela teneva ferma.
Poggiò
anch’essa nell’armadio nel suo scrigno di
madreperla e lanciando un ultimo
sguardo al suo riflesso nello specchio si ravvivò i riccioli
scuri sorridendo
poco prima di smaterializzarsi.
Grimilde's
Ed ora finalmente tutti sono entrati in azione...Lena, Caleb e Ryan sono già nel mirino degli adepti, vedremo ora come li convinceranno Vieri e Elizabeth a passare dalla loro parte; quanto ad Hannah, beh il professor Tatchers non si è fatto attendere molto e presto vedremo come si concluderà questo primo "appuntamento", chissà a cosa mira il professore e cosa succederà quando o se Alastair deciderà di coinvolgere il suo migliore amico nelle indagini.
Per il momento è tutto, vi saluto e si spera a molto presto visto che ho già in mente come andare avanti...