Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: Musubi    18/04/2017    4 recensioni
_Sono passati vent'anni.
La gilda di Fairy Tail è scomparsa.
Nessuno sa cosa le sia successo, dove siano i suoi membri, perché sono spariti tutti... ma c'è una ragazza, Ayaka, che decide di riformare Fairy Tail con lo scopo di ritrovarne i componenti e, tra loro, anche suo padre.
Comincia quindi la nuova storia di Fairy Tail, tra misteri e risate, combattimenti senza fine e storie di famiglia ma Ayaka ritroverà finalmente quello che stava cercando?_
Storia ad OC, ISCRIZIONI CHIUSE... per ora.
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Breve&Veloce Riepilogo della Trama:
Ayaka ha finalmente ricordato i suoi genitori, ha deciso di ricreare Fairy Tail e (per) ora la gilda conta 6 membri effettivi: i fratelli Black, Asuka, Kasai, Marylin ed Alice.
Prima di risolvere le solite questioni burocratiche però, c’è la parata di Fantasya da organizzare...!
Breve&Veloce Riepilogo dei Personaggi:
AYAKA (mio OC, protagonista)
Master di Fairy Tail dai lunghi capelli biondi e mossi/boccolati, occhi grigi. Ha diciannove anni ed è una ragazza vivace, ottimista e dolce... sebbene in fondo sia abbastanza sadica e perversa.
KASAI AKUMA (OC di Ricky Blake)
Devil Slayer del fuoco dai capelli rossi e occhi blu. Ha diciotto anni, è un tipo loquace, amante delle risse, sicuro di sé e allegro.
Del suo passato non si sa ancora nulla (XP)...
ALEXIS e ALÈK BLACK (OC di Mary_90)
Sono fratelli, Alexis è mora con occhi azzurri, Alèk è moro con occhi rossi.
Alèk ha ventitré anni, Alexis ha vent’anni.
Lei fredda e intransigente, lui spiritoso ed estroverso. Sono gli ultimi sopravvissuti della famiglia Black da cui lei ha ereditato il potere di manipolare i quattro elementi, lui la forza sovrumana.
Alèk ha paura dei gatti.
ALICE RABBIT (OC di Shirona)
Bionda, occhi viola.
Conosciuta come “La Grande Evocatrice”, Alice è una ragazza calma e tranquilla, sempre a pensare agli altri e incredibilmente dolce e gentile. È però molto timida e tende a mostrarsi debole e a piangere ogni due per tre.
Il suo scopo è scoprire il più possibile sulla magia primordiale.
ASUKA e NAOKO CHARMIN (OC di Aki_and_Ami)
Devil Slayer del vetro, Asuka ha trentadue anni, i capelli lunghi e rossi e occhi verdi.
È incinta di sei mesi, di lei si sa che ha vissuto a Crocus per qualche tempo, che l’uomo di cui è rimasta incinta è andato via e che vuole vivere una vita avventurosa e non noiosa – il fatto che aspetti un bambino non le impedisce di farlo.
Naoko, invece, ha diciotto anni nonostante sia parecchio basso,  i capelli biondissimi quasi bianchi e occhi azzurri.
Dallo special 01, si evince che è in viaggio per trovare una persona a cui tiene particolarmente.
RYOKO (OC di Giuly_san)
Ha diciassette anni, di lei non conosciamo ancora granché. Ha lunghi capelli castani con due piccoli codini  e occhi verdi.
L’unica cosa di cui siamo certi è che si fa mille problemi e non riesce a relazionarsi con gli altri in maniera naturale.
MARYLIN (altro mio OC)
Maga degli specchi, ha tra i dieci e gli undici anni ma sembra più grande di qualche annetto... ha lunghi e ondulati capelli acquamarina i cui ciuffi anteriori tiene legati in uno chignon disordinato (qualche ciocca più corta le incornicia il viso), occhi vitrei.
È una ragazzina dinamica e follemente innamorata di Alèk (^.^), mal sopporta Kasai. Si unisce ad Ayaka per salvare sua sorella intrappolata in uno specchio.
NAGASHI (OC di Onyx Crysus)
È un mago molto potente, creatore della magia Shinsoo . Ha lunghi capelli bianchi e spettinati, occhi color ambra. Di lui non si sa apparentemente nulla, se non che vuole vendicarsi di Fairy Tail... 

Fatto. Mamma mia, quanti sono!
Ora, dovrebbero mancare altri tre OC da inserire (non appena li farò apparire, magari riaprirò le iscrizioni o, se mi viene l’illuminazione, farò in qualche altro modo per riempire un po’ questa gilda di pazzi... poi vedremo): due femmine e un maschio.
Ma ora, vi lascio finalmente al capitolo! – ci vediamo sotto.

 

 

 

LA FIGLIA DELLE FATE

 


Capitolo 07

Primi passi

 

 


Magnolia era un agglomerato di luci e risate, il luogo perfetto per divertirsi e scacciare i brutti pensieri... a causa dei vari problemi che avevano causato, sebbene involontariamente, Ayaka aveva deciso di dare una mano nell’organizzazione della parata e, bene o male, tutti avevano concordato.
I carri erano colorati e imponenti, ognuno decorato grazie alla magia di ogni singolo mago e Ayaka non poteva che essere orgogliosa degli amici che aveva incontrato durante il suo cammino.
Dei primi sei anni di vita non ricordava assolutamente niente, niente che riguardasse i suoi genitori, niente che riguardasse la gilda... poi però era arrivata a Magnolia e pian piano i ricordi stavano riaffiorando alla mente come margherite: la cosa la elettrizzava non poco.
Finalmente sapeva il nome di suo padre, ricordava il suo viso e quello della mamma.
Ayaka ce la mise tutta e mise tutto l’entusiasmo di cui era capace in quella parata, rise come non aveva mai riso, ballò come non aveva mai ballato e si divertì come non si era mai divertita negli ultimi anni dove a tenerle compagnia c’erano solo degli esseri che le avevano rivelato essere delle fate.
Fu così che il primo carro fece il suo ingresso nella strada principale, anticipato da tanti baccelli che spuntavano dalla terra e tra le pietre del pavimento, il profumo dei fiori era tanto forte da lasciar pensare di essere in tutt’altro posto.
Grazie alla magia di Alice, infatti, era stato facile creare quest’elegante effetto, creando un mix di colori ai bordi delle strade e lasciando che le piante rampicanti crescessero sempre più su ogni superfice del carro tranne che sulla piattaforma di legno dove c’era Alèk che, con un sorrisone, salutava gli spettatori.
Per l’occasione, Ayaka aveva suggerito di fargli indossare soltanto i pantaloni e un paio di scarpe, lasciando in mostra il torso nudo che sicuramente avrebbe fatto strage di cuori e tanta, tanta pubblicità – Alexis l’aveva guardata in maniera strana.
< Che c’è? > le aveva poi chiesto la bionda, con una finta aria innocente.
Alèk, impedendo alla sorella di dire qualsiasi cosa, mise un braccio attorno alle spalle della bionda, avvicinando impercettibilmente il suo volto al suo < Non hai che da chiedere, Master. Sono pronto a tutto >
Quando però Alice, indossando un vestito gotico più corto dei suoi standard e un po’ più scollato al petto, aveva cercato di sedersi sulle spalle del ragazzo senza arrossire... Ayaka era scoppiata a ridere, immediatamente seguita da Kasai e Asuka, che commentarono il fatto che fosse diventata più rossa dei loro capelli messi insieme.
< Mi vergogno... > aveva mugugnato lei, ma Ayaka aveva scosso la testa.
Poi aveva mostrato un sorriso dolce e... < Una ragazza piccola sulle spalle di un ragazzo bello e aitante farà sicuramente scalpore. Dobbiamo iniziare a farci conoscere, perché Fairy Tail è tornata! > ... aveva iniziato a sclerare e a dare ordini a destra e a manca perché i carri venissero ricostruiti senza problemi.
Entrambi sorridevano e salutavano (certo, Alèk lo faceva con più spontaneità e vivacità, ma anche Alice sembrava divertirsi in fondo) e nel contempo la giovane maga era concentrata nell’inondare Magnolia di petali profumati.
Subito dopo cominciò a intravedersi il secondo carro, già più grande e maestoso del primo: sulla cima di quello che sembrava un castello di specchi vi era Marylin, che con un grazioso vestito tutto fronzoli tra il bianco e l’azzurro si districava in particolari e suggestivi passi di danza classica facendo meravigliare il pubblico.
Nonostante la piccola statura e la giovane età, mostrava di possedere un’incredibile elasticità fisica... Ayaka l’aveva notato quella stessa sera e aveva subito deciso di prendere la palla al balzo < Tu ballerai > aveva esordito, guardandola dritta negli occhi.
Infine, nel cuore del castello vi era una speciale lampada che proiettava fasci di luce che andavano riflettendosi contro ogni singola parete di specchio che incontravano, fuoriuscendo e andando a colpire il cielo notturno senza però essere troppo forte da oscurare la luminosità delle stelle.
Marylin, dal canto suo, ballava e si sentiva incredibilmente bene nonostante le mancasse sua sorella da impazzire... ma cercava di non pensarci, o meglio, pensava che una volta ripresasi al meglio avrebbe cercato di salvarla assieme ai suoi nuovi amici che le avevano promesso il loro aiuto.
< Ballerò in maniera sublime, Ayaka! Non vi ringrazierò mai abbastanza per quello che state facendo per me > aveva esclamato, al massimo delle sue forze.
Successivamente si mostrò il terzo, forse il più grande in assoluto, dalla divertente forma di una torta a tre piani. Sul piano inferiore vi erano delle ragazze della città tutte vestite con abiti dai colori sgargianti, tra il rosa e il giallo, l’azzurro e il verde che lanciavano nastri e coriandoli ai lati delle strade mentre altre suonavano una canzoni dopo l’altra, senza mai stancarsi.
< Ryoko! > aveva gridato Ayaka a un certo punto, facendo sobbalzare tutti mentre si stavano preparando < Non appena il terzo carro farà la sua entrata in scena, tocca a te! >
La ragazza all’inizio si era sentita incredibilmente agitata, poi aveva capito cosa avrebbe dovuto fare e si concentrò al massimo. Fu così che a un certo punto dal secondo piano della torta Ryoko, indossando anch’ella un vestito che le decorava in maniera particolare la schiena, il petto e le braccia, alzando le mani strette attorno a un telecomando, azionò le armi magiche che aveva precedentemente posizionato sul bordo del secondo livello del carro, facendo sì che sparassero verso il cielo.
Tali spari si trasformarono presto in favolosi fuochi d’artificio, esplodendo in mille fiori colorati nella volta del cielo notturno, illuminandola di luci festose intanto che sulle teste delle persone che guardava a bocca aperta tale meraviglia, volavano vari animali fatti di frammenti di vetro.
Vi erano farfalle, uccellini, coccinelle, conigli che saltellavano tra le gambe della gente come se niente fosse... tutto questo era possibile solo grazie ad Asuka che dalla cima della grande torta, manovrava il vetro come più le sembrava bello, creando grandi orsi che scortavano il terzo carro.
< Col mio vetro potrò fare delle meraviglie. Ayaka, fidati di me! >
< Vai Asuka!! Sei tutti noi!! > le aveva gridato in risposta la bionda, sbracciando mentre la più grande si lanciava a cambiarsi.
La Devil Slayer si era data alla pazza gioia e a un certo punto aveva iniziato a ridere presa da un attacco di ridarella che doveva essere contagiosa (per forza) visto che insieme a lei anche Alèk scoppiò in una fragorosa risata.
Quella sera stava diventando la migliore della loro vita, non sapendo che ce ne sarebbero state tante altre come quella.
Subito dopo il terzo carro fu la volta dello spettacolo delle bambole snodate.
Alexis fluttuava in aria, secondo il parere prevalentemente maschile pareva un angelo: coi suoi capelli lunghi e bianchi che per l’occasione Ayaka aveva acconciato in tante morbide onde e con il vestito nero e viola che le aveva fatto indossare, appariva più seducente e bella di quanto già non fosse, generando schiamazzi e grida da tutte le direzioni.
Più o meno lo stesso atteggiamento che avevano adottato le donne che avevano adocchiato il tanto famoso Alèk Black senza maglietta, il che, come Ayaka aveva suggerito, le aveva fatto sbroccare di brutto.
Muovendo l’aria a suo piacimento, Alexis muoveva senza alcuna difficoltà tantissime bambole in perfetta sincronia: le faceva camminare sulla strada accennando a qualche salto mortale, le faceva ballare il cancan tutte insieme, le faceva volare tra la gente e ne regalava qualcuna alle bambine con gli occhi luccicanti.
Per stare improvvisando, se la stava cavando abbastanza bene.
Poi entrò il quarto carro: completamente rivestito di ferro, semplice, praticamente un cilindro più largo che alto ma da cui Kasai si divertiva a lanciare lingue di fuoco che sembravano raggiungere il pubblico senza però mai toccarli.
Il Devil Slayer creava scie di fuoco blu lasciando che si scontrassero tra loro generando esplosioni allucinanti, spirali di fuoco che arrivavano al cielo, piccoli omini che saltellavano qua e là per il carro e infine, creò due grandi ali blu a cui fece spiccare il volo fino a che non si disperse nella notte.
< Sarà una parata indimenticabile! Siamo pochi ma non è importante il numero... ragazzi, questa sera ci divertiamo! > Kasai, come tutti gli altri d’altronde, ancora sentiva echeggiare quella frase nella sua mente, così facendo tutti, durante quella parata, stavano svolgendo la loro parte col sorriso sulle labbra.
Nell’attesa del quarto e ultimo carro, tanti ragazzini tutti uguali si erano lanciati in una danza sfrenata mentre la gente tutt’intorno cercava di capire se fossero tutti e trenta gemelli o fosse semplicemente opera di un mago.
Naoko però, seppure era stato quasi costretto ad aiutare la neo gilda di Fairy Tail poiché era passato di lì per caso, si stava divertendo anche se non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce. Dopo un tempo che sembrava infinito a cercare quella persona che era stata come un padre per lui, quella serata gli era sembrata fantastica, un momento per lasciarsi andare e riposare dalla frustrazione.
< Ehi tu > aveva detto la bionda che si era ritrovato a pochi centimetri dalla faccia < Sai fare qualcosa, piccoletto? >
Al che lui si alterò non poco, arrivando a stringerle con forza la maglietta poco più sopra dei seni e la cosa doveva sembrare divertente perché lui non era certamente più alto di lei e non avrebbe potuto sollevarla da terra < Attenta a come parli, io ho diciotto anni, biondina! Sono un mago e non ho tempo da perdere con stupide festicciole > poi aveva aggiunto, quando il suo stomaco aveva iniziato a fare strani versi, tutto rosso per la vergogna < Ecco, vedi? Per colpa vostra mi sono distratto e ho dimenticato di andare a mangiare >
< Che magia possiedi? >
Il diciottenne dai capelli biondissimi assottigliò lo sguardo < E a te che importa? >
Ayaka sorrise < Dai aiutaci, così dopo ti offriremo la cena per averti distratto! >
< Guarda che la sua è una scusa... è troppo orgoglioso per dire di avere fame e sta dando la colpa a noi, Ayaka, ragiona qualche volta > aveva detto Alexis, annoiata da tutto quel baccano.
E così, da un momento all’altro Naoko si era moltiplicato e ora stava ballando come meglio sapeva fare in attesa che il quarto carro facesse la sua apparizione: una carro splendente, decorato da mille fiori e luci colorate che ad Ayaka ricordava il posto in cui era stata assieme alle fate.
Non si era trasformata e indossava ancora la maglietta semplice, la gonna di jeans e gli stivali perché aveva perso tempo a organizzare tutto che si era dimenticata di cambiarsi.
Davanti a lei si stagliavano i carri che avevano riparato/ridecorato insieme all’aiuto prezioso dei cittadini. Ayaka si sentiva completamente realizzata per la prima volta in vita sua nonostante ci fossero delle cose che mancavano ed era ancora lontana dall’avere una vita perfetta.
Quella sera sarebbe stata indimenticabile... e poi c’era quella cosa che, da quando aveva cominciato a ricordare i suoi genitori, le era rimasta fissa in testa.
Ancora non aveva capito cosa fosse, forse aveva qualche significato nascosto, fatto stava che Ayaka era sicura si trattasse di qualcosa di positivo, qualcosa che suo padre le mostrava sempre quando partiva per una missione pericolosa e lei e sua madre lo rispondevano con lo stesso gesto.
Nel bel mezzo della parata, la maga del Take Over sollevò con fierezza la mano puntando il dito verso il cielo con un sorrisone stampato in volto pensando che prima o poi avrebbe ritrovato i suoi genitori, la gilda e tutti gli amici di cui al momento ricordava poco o niente, concentrandosi però sugli amici del presente.
Ayaka non poteva sapere che, in cima alla Cattedrale di Cardia, nascosto a occhi indiscreti, vi era una figura incappucciata che osservava da lontano la parata. Questo se ne stava immobile, a tratti indeciso sul da farsi.
Poi però gli angoli della bocca si piegarono verso l’alto e puntò il dito al cielo, pensando per la seconda volta, e con sollievo, che in fondo era rimasta la stessa ragazzina di un tempo.

 

Quella stessa notte Ayaka decise che c’era da festeggiare, quindi per un tempo che sembrava infinito, si trovarono d’accordo sul fatto di chiudersi in un locale e bere fino a scoppiare... ovviamente quasi tutti i bar erano chiusi con la saracinesca, quindi ai fratelli Black non restò altro da fare che invitarli tutti a casa loro sperando di non essere costretti nuovamente a ricostruirla.
Camminavano tutti più o meno tranquilli, fino a che Naoko non espresse i propri dubbi < Chi tra voi, gente strana, sa cucinare? >.
< Io, nanetto > il biondo grugnì in direzione di Asuka che se la rise sotto i baffi < Eddai, scherzavo...! Come sei suscettibile >
< Faresti come me se ti trovassi nelle stesse condizioni > ribatté convinto, lui.
Ayaka dondolò al fianco di Alice < Tu cucini? > al che la più piccola annuì timidamente.
< Aspettate a dirlo, magari il frigo è vuoto... > fece Alexis, l’unica persona quasi normale in quel gruppo di scoppiati, per poi rivolgersi a suo fratello < Da quand’è che non facciamo la spesa? >
< Un bel po’ > ridacchiò lui.
La villa dei Black era, come Kasai e Ayaka ricordavano, davvero immensa: Alexis li portò in soggiorno e molto presto il tavolo fu ricoperto da veloci stuzzichini e alcol che Alék tirò fuori dalla cantina.
All’inizio sembrava una normale serata tra amici, ma subito dopo i primi bicchieri si era trasformata in una specie di guerra con urla, imprecazioni e balli impazziti.
Asuka si teneva lontano dai soggetti più pericolosi e dalle bevande alcoliche, essendo incinta non avrebbe fatto bene al bambino (o bambina).
< Che fai tutto solo soletto? > fece Asuka raggiungendo Kasai che, seduto a gambe incrociate, guardava gli altri ragazzi con un’espressione difficile da interpretare < Non ti senti a tuo agio? >
Il rosso scosse la testa, senza neanche smettere di osservare la scena dinanzi a loro < No. Non è questo > si lasciò andare a un sospiro stanco, la Devil Slayer pensò che forse non si era riposato abbastanza dopo quel continuo susseguirsi di avventure.
Asuka poggiò la schiena al muro e si lasciò scivolare vicino a lui, stendendo le gambe e poggiando una mano sulla pancia sorridendo < Tu che conosci meglio Ayaka... dimmi, che tipo è? >
< Una pazza > rispose lui, senza neanche pensarci.
L’altra scoppiò a ridere portando entrambe le mani alla bocca per non attirare l’attenzione, ma gli altri erano troppo occupati a fare baldoria per starli a sentire < Chissà perché non avevo dubbi...! > dopo essersi calmata da quell’attacco di ridarella, continuò < Credo che sarà un Master eccellente. Ci sarà da divertirsi! >
< Già >
Asuka gli lanciò un’occhiata preoccupata senza farsi accorgere: chissà perché Kasai gli sembrava un po’ giù di corda... che fosse stanco?, eppure non le aveva dato quell’impressione quando si stavano preparando per la parata.
Ad ogni modo la rossa rimase in silenzio abbracciandosi la pancia.
Davanti a loro si stava scatenando il putiferio, davvero. La preoccupazione della donna passò quasi in secondo piano quando si rese conto effettivamente di quel che stava succedendo e, assottigliando gli occhi dall’esasperazione, si spalmò una mano sulla fronte facendo un verso simile a chi non ne poteva più.
Di fatto, bastava vedere Naoko scatenarsi sul tavolo senza quasi nulla addosso per chiedersi dove fosse capitata: se in un nightclub o in una gilda di maghi.
Il ragazzo che sosteneva di avere diciotto anni (ma che era alto uno sgabello e un fagiolino) doveva essere uno di quelli che non reggeva bene l’alcol, perché neanche un minuto dopo il party già si era tolto i pantaloni e restava in mutande... non che gli altri se ne fossero accorti, semplicemente erano presi da altre cose.
< Piantala > sibilò Alexis, rivolta a una Marylin iperattiva che non faceva altro che correrle intorno come una trottola < Se non la smetti immediatamente ti ammazzo! > strillò questa volta, rimanendo però rigida sulla sedia nella sua posa elegante < Giuro che userò il fuoco per bruciarti i capelli se non la pianti! >
La piccola, che non avrebbe dovuto proprio toccare l’alcol, rideva e correva, gridava forse ancora più forte di tutti gli altri e punzecchiava la Signora degli Elementi sulle braccia, sulle gambe, chiedendole come faceva a essere così bella, intelligente, forte... sembrava si fosse dimenticata di Alèk e si fosse innamorata di sua sorella.
Intanto quest’ultimo cercava disperatamente di far cadere Ayaka tra le sue braccia riuscendo però a beccarsi un pugno sul naso che lo mandò addosso a Naoko, facendosi cadere tutti e due a terra.
Neanche il tempo di alzarsi in piedi che Naoko si ritrovò arpionato da Alèk che cominciò a fargli proposte indecenti, come se stesse parlando con una ragazza e stesse cercando di portarsela a letto... intanto che Naoko, ripreso un briciolo si lucidità, cercava di scollarselo di dosso con una faccia allucinata che era da immortalare.
Secondo Asuka la situazione stava diventando pericolosa, soprattutto perché aveva visto Ayaka uscire dal soggiorno con un’espressione per nulla normale che avrebbe fatto scappare i morti < Sono totalmente impazziti... > disse, gli occhi sgranati.
< Che ne dici se ti faccio morire disidratata? > continuò Alexis, ignorando completamente suo fratello che, una volta lasciato perdere Naoko, ci stava provando pure con lei...! < O preferisci che apra una voragine sotto i tuoi piedi?, dimmelo!! >
< Cavoloooo Alex-chan, sei troppo figa! Mi prometti che mi farai da insegnante? Eeeeh? Eh? Dai, ti chiamerò Alex-senseeeei! Alex-senseeei! Alex-senseeeei insegnami a manipolare i quattro elementiiii!! Ti prego, ti prego! Aleeeeeeex-senseeeeeeeiiii!!! > prima o poi sarebbe morta asfissiata se non si sarebbe fermata per almeno un secondo per respirare... Asuka giurò di non aver mai visto una persona parlare così tanto e così velocemente, l’alcol doveva avere uno strano effetto su quella ragazzina.
< R-Ryoko... m-mi lasceresti... per f-favore? > miagolò Alice mentre la castana quasi la stava strozzando talmente che l’abbracciava forte – sembrava un tenero koala ubriaco.
A un certo punto però la porta del soggiorno si spalancò e Ayaka entrò lentamente. A quella vista sia Asuka che Kasai sgranarono gli occhi, spalancarono la bocca e quasi venne loro un colpo perché il loro Master aveva in faccia la perfetta espressione di un aguzzino sadico che non aspetta altro che torturare le sue vittime... e quella frusta non aiutava certo a pensare il contrario.
< Chi di voi vuole essere il primo? > il tono glaciale e spaventoso fece deglutire un po’ tutti, persino i più ubriachi si erano fermati e la stavano fissando impauriti < Allora? Tiriamo a sorte? >
Asuka tremò e per istinto si coprì la pancia con le mani mentre Alice era scoppiata in un pianto silenzioso. Tutto tacque, fino a quando due incoscienti non si avvicinarono alla bionda maga del Take Over.
< A-YA-KA-CHAN! > trillò Marylin correndo verso di lei e cominciando a girarle intorno con gli occhi sbrilluccicanti < Sei bellissima, stupenda, fantastica, vorrei essere come teeee!! Ti prego, sarò la tua allieva per sempre! Non ti deluderò! Insegnami a essere una brava maga! Dai! Daai! Daaiii- > improvvisamente però l’effetto alcol sparì e Marylin cadde a terra di peso, addormentata.
Intanto però < Ayaka, sei la più bella ragazza che abbia mai visto... che ne diresti di diventare mia? Adesso? > Alèk le stava talmente appiccicato che una persona normale avrebbe avuto difficoltà a respirare.
Ma la maga non se lo fece ripetere due volte e, sorridendo malignamente, afferrò la spalla del moro e lo scaraventò dall’altra parte del soggiorno < Ripeto: chi vuole essere il primo a farmi da schiavo, EH?! >
< La situazione sta degenerando... > disse Asuka sottovoce per non farsi sentire.
Kasai fece per rispondere ma la voce non gli usciva e si limitava a indicare Ayaka con il terrore negli occhi < M-Ma c-cos-a c-ch-e n-non v-a...? >
La donna sospirò, pronta a tagliare la corda da un momento all’altro.
< A-Ayaka, ti p-prego, calmati... > fece Alice, terrorizzata a morte.
Alexis continuava a tracannare alcol, Naoko era steso a terra, incapace di muoversi e Ryoko strofinava la testa contro la spalla di una Alice piangente < ...A-Aiuto... >
La Master mostrò un ghigno pieno di sadismo e cominciò a fare dei passi, il suono dei tacchi dei suoi stivali risuonò tremendamente < A questo punto scelgo io > si avvicinò ad Alexis che la guardava incolore < Sappiate però che preferisco gli uomini... è un vero peccato che Alèk e Naoko siano già KO, chi potrei schiavizzare adesso? >
Kasai emise un sibilo appena ma Ayaka si era già voltata inclinando la testa giusto per apparire ancora più spaventosa di com’era < Tro-va-to >
< Ferma, non ti avvicinare... > e ovviamente, così come aveva fatto per le bottiglie di alcol che gli aveva lanciato e che poi erano esplose, nuovamente Ayaka non gli aveva dato retta e fu così che un’enorme esplosione causò la completa distruzione del soggiorno di casa Black e di tutte le stanza che si trovavano attorno ad essa, nessuna esclusa... mentre Kasai, con i vestiti leggermente bruciacchiati e anneriti, sbuffava < ...altrimenti esplodi... >
Alexis e Ryoko sbucarono quasi in contemporanea fuori dall’ammasso di mobili e mura sfondate e, mentre la seconda si era attaccata alla prima come un koala, la mora emise un gemito di dolore < Vi ammazzerò tutti... brutti idioti... >
E mentre Asuka si chiedeva cosa fosse preso alla loro Master, Kasai aveva preso una decisione.
Una decisione che comportava dire addio a Fairy Tail.

 

< Siamo assolutamente sicuri di quello che abbiamo visto, Master! > esclamò Toby eccitato oltre ogni dire.
L’intera gilda era lì che ascoltava i fatti e non un singolo mago osava interrompere quello che il compagno stava dicendo, chiedendosi se fosse vero e se fosse possibile che la gilda più forte di Fiore fosse tornata nel mondo dei vivi... finalmente.
< Master, quello che Toby dice corrisponde al vero, siamo- >
< Siamo stati a Magnolia e li abbiamo visti! Sisi! > lo interruppe l’uomo dalla faccia simile a un cane ignorando deliberatamente la vena gonfia sulla tempia del compagno Yuka, che dal canto suo odiava essere interrotto quando parlava < I maghi di Fairy Tail sono tornati! >
Una ragazza dai corti capelli lilla sospirò incrociando le braccia al petto < Ma Toby, sono passati molti anni... >
< Vale la pena sperare > affermò con sicurezza il Master alzandosi dallo sgabello su cui era seduto, dagli occhi affilati e glaciali traspariva un’insana voglia di prendere a pugni qualcosa < Ho un conto in sospeso con uno di quegli zucconi >

 

Casualmente aveva raggiunto la città di Obstone, la città delle gemme.
Tutti in quel posto portavano qualcosa di luccicante addosso e le case risplendevano di gioielli di ogni colore... naturalmente a lui tutto questo non importava.
Il suo unico scopo nella vita era quello di trovare la gilda di Fairy Tail, a causa loro era rimasto solo... non li avrebbe mai perdonati, mai e poi mai.
< Ehi tu > la voce di una ragazza, quella ragazza, lo fece sbuffare. Non aveva mai incontrato una persona così insopportabile prima di allora < Si può sapere cosa stai facendo? Cammini in silenzio e con una faccia da assassino spietato, piantala di spargere la tua aura nera ovunque e dimmi chiaramente cosa stai cercando di fare >
Tutto era iniziato quando, dopo ore passate a remare su quella dannata barca, aveva sentito chiaramente la voce di una ragazza senza riuscire a vedere nessuno.
Poi tutto gli fu chiaro: una ragazza che sembrava avere più o meno tra i venti e i diciannove anni era imprigionata in uno specchio e stava cercando in tutti i modi di attirare la sua attenzione.
Non ci volle però molto prima che Nagashi notasse il tatuaggio di Fairy Tail che portava sulla clavicola sinistra; era di colore blu scuro.
A quel punto aveva capito si trattasse uno dei suoi  membri < Dimmi dove sono i maghi della tua gilda > le aveva detto con il suo solito tono cupo ma ottenendo di risposta solo una linguaccia.
< I maghi di Fairy Tail sono scomparsi esattamente quindici anni fa... non so nemmeno io dove sono e se lo sapessi non lo direi di certo a te, hai una faccia che non convincerebbe nessuno > aveva detto con serietà mista a ilarità < E comunque, tu chi sei? >
Nagashi aveva continuato a remare fino a raggiungere terra, da lì afferrò lo specchio e cominciò a camminare in silenzio. La ragazza, intanto, stava seduta in quello spazio con le gambe incrociate e speranzosa che una volta fuori di lì avrebbe potuto rivedere sua sorella.
Certo, non erano proprio sorelle di sangue ma era come se lo fosse da quando la gilda di cui faceva parte era scomparsa quando lei era andata a trovare l’amico/rivale del suo maestro a Margherita.
< Perché ti interessa tanto Fairy Tail? > gli aveva chiesto, ma lui non sembrava essere intenzionato a rispondere < Sei antipatico, te l’ha mai detto nessuno? >
Lei sbuffava, lui non diceva niente.
Ma ciò non voleva dire che avrebbe di gran lunga preferito rompere quel dannato specchio per farla stare zitta dieci secondi... < Avanti, dimmi cosa vuoi da noi? Il Master ti ha fatto qualcosa e vuoi vendicarti? Magari è tutta colpa del quartetto di idioti, come diceva Erza-san... Accidenti, ma mi vuoi rispondere?! >
Nagashi si era fermato all’improvviso e l’aveva guardata malissimo, come se volesse ucciderla con lo sguardo < Tu che relazione hai con Titania? >
< È un’amica del mio maestro > rispose senza esitazione e fiera degli insegnamenti che quell’uomo le aveva impartito.
Nagashi inspirò profondamente, percosso da un brivido di rabbia < Hai una qualche relazione anche con Salamander? >
< Anche lui è un amico del mio maestro > disse ancora, negli occhi violetti una scintilla di determinazione.
Quel momento durò solo pochi istanti, successivamente Nagashi ricominciò a camminare spedito per la sua strada per ritrovarsi, appunto, a Obstone.
Ogni tanto quella ragazza gli diceva qualcosa ma non aveva più risposto, concentrato com’era a capire cosa stesse succedendo fino a che non adocchiò un manifesto interessante: la ricompensa era di 400'000 jewels, un vero affare, e c’era di più...
< Non è possibile... > mormorò la ragazza sgranando gli occhi, dato che dallo specchio che Nagashi reggeva con una mano riusciva perfettamente a leggere quel vi era scritto.
Il mago le lanciò un’occhiata < Sai di cosa si tratta, non è vero? >
Lei scosse la testa ma si era già tradita da sola, quando si era lasciata andare a quel sussurro < Che hai intenzione di fare? >
< Una capatina da quel tizio > lei tremò impercettibilmente < Juri >
< Perché? Cosa centra con Fairy Tail? Qual è il tuo obbiettivo? >
Nagashi assottigliò gli occhi, stringendo le dita attorno allo specchio e, se non fosse stato uno specchio magico, si sarebbe sicuramente rotto sotto la sua rabbia < Voglio vendicarmi dei maghi di quella gilda perché è solo colpa loro se Dimaria non è più tornata a prendermi >

 

In quel momento non ci aveva riflettuto con la dovuta attenzione, avrebbe dovuto farlo. Quella notte non dormì molto, anzi, era il caso di dire che non dormì affatto.
Aveva fatto un giro per Magnolia, era anche andato alla biblioteca per cercare quello di cui aveva bisogno ma era tornato alla villa tutto indispettito perché le ragazze avrebbero anche potuto fare a meno di ridurla a un cumulo di macerie...!
Per questo si era steso sul tetto della villa a braccia incrociate dietro la schiena ed era rimasto lì.
Dopo l’esplosione Naoko era stato trascinato in una delle camere degli ospiti da Asuka e Alèk, quest’ultimo  accompagnò anche le altre ragazze nelle loro stanze e ben presto tutti si erano addormentati... Ayaka dormiva tranquilla nel suo letto senza nuocere ad alcuno e in un certo senso ne erano tutti contenti.
Era quasi l’alba quando Kasai percepì la presenza di qualcuno e spalancò gli occhi blu, trovandosi la faccia di un’Ayaka sorridente che lo fissava < Buongiorno!! Un po’ troppo presto per svegliarsi, eh? >
Il rosso sbadigliò e si mise a sedere, lei fece lo stesso di fianco a lui.
Kasai si grattò la testa, fissava i suoi piedi e aveva un insopportabile peso sul petto: doveva dirglielo e forse sarebbe andato tutto bene, forse avrebbe risolto il problema e sarebbe tornato.
< Ayaka, io non posso far parte della gilda > lo disse tutto d’un fiato.
Alzò lo sguardo e la vide con un’espressione confusa. Se l’aspettava dopotutto, ma certamente non poteva spiegarle il motivo di tale scelta...
La bionda aggrottò maggiormente le sopracciglia < Come mai questo ripensamento? >
< Devo andarmene. Non posso rimanere qui >
< Se hai qualche problema puoi parlarne. Non solo io, ma anche gli altri saranno pronti ad aiutarti > disse lei, con un sorriso di incoraggiamento.
D’altro canto però, Ayaka non sapeva (o non ricordava) cos’era realmente un Master, non aveva ancora completamente formato la gilda che già le si presentava un ostacolo. Un ostacolo bruttissimo, perché oramai si era affezionata ai ragazzi e sapendo che Kasai voleva andarsene per chissà quale ragione, la faceva scoraggiare.
< Lo so, Ayaka > il Devil Slayer strinse le labbra per poi parlare ancora < Per favore. Vorrei rimanere con tutto me stesso ma c’è qualcosa che devo fare e se non lo faccio... > si bloccò stringendo le mani < Devo andarmene, mi dispiace >
Detto questo si alzò, la salutò con un sorriso tirato e scese dal tetto con un salto lasciandola lì impalata, confusa e preoccupata.
Arrivò al cancello della villa per poi fermarsi e voltarsi a guardarla < Salutami gli altri > e pois sparì. In quell’istante il cielo si illuminò dei primi raggi solari e Ayaka si lasciò andare in un sospiro mentre si teneva la testa con una mano, non riuscendo a capire cosa diavolo doveva fare.
Era evidente che Kasai aveva qualcosa da fare, gliel’aveva detto, e doveva essere qualcosa di estremamente importante perché non l’aveva mai visto così serio e teso da quando l’aveva incontrato.
Sembrava quasi un’altra persona.
< Ayaka!, la colazione è pronta! > la voce di Asuka la fece destare da quello stato di trans in cui era caduta e si rese conto che il sole stava già splendendo pienamente dinanzi a lei.
Lentamente rientrò in sala da pranzo e sorrise alla donna e a Naoko che già  mangiava < Buongiorno, ragazzi >
< ‘Giorno > fece Naoko.
Asuka era un Devil Slayer, si disse Ayaka, forse aveva già notato l’assenza di Kasai ma preferì non dire nulla, aspettando che tutti gli altri si svegliassero e scendessero a fare colazione. Ma non c’era niente di male nell’accelerare i tempi, no?
< Scendete a fare colazione! Sveglia!! > gridò infatti qualche istante dopo per le scale.
Quando tutti furono scesi, la prima persona a rendersi conto che qualcosa non quadrava fu Ryoko che, con un po’ di imbarazzo, espresse i propri dubbi < Ayaka... una domanda... dov’è Kasai? >
Alexis fece vagare lo sguardo per la sala da pranzo e aggrottò le sopracciglia < È vero. Non c’è >
< La prima riunione della neo gilda di Fairy Tail non tratta di un argomento piacevole... > disse Ayaka sforzandosi di sorridere, poi tornò seria < Kasai è dovuto andare via. Aveva delle faccende da sbrigare >
La notizia venne metabolizzata in maniera differenze e quasi tutti chiesero delucidazioni in merito ma la bionda maga del Take Over alzò le spalle < Non ha detto niente di che neanche a me, vi manda solo i suoi saluti. Ha aspettato che mi svegliassi per dirmelo. A quest’ora penso sia già lontano dalla città >
< Beh, doveva avere qualcosa di estremamente importante da fare se ha deciso di andarsene così di punto in bianco > intervenne Asuka con saggezza < Magari un giorno tornerà >
Alèk ingollò i biscotti per poi parlare < Quindi ora siamo in otto: Ayaka, io, mia sorella, Alice, Ryoko, Marylin, Asuka e Naoko, giusto? >
Il biondino, sentendosi chiamare in causa, gli lanciò un’occhiataccia < Io non ho mai detto di voler far parte della gilda! > ribatté prontamente < E comunque dovrei andarmene anche io se non vi dispiace, sono in viaggio e non posso trattenermi >
< Eh? Te ne vai? > fece Asuka incrociando le braccia sul pancione < Senza neanche dire grazie? >
Il ragazzo s’innervosì talmente tanto che iniziò a muoversi a scatti < Grazie > mugugnò senza neanche guardarli e fece per uscire dalla sala da pranzo ma venne fermato da Ayaka che lo chiamò.
< Da dove vieni, esattamente? >
Lui si voltò a guardarla per poi sbuffare < Onibus > disse < E prima che me lo chiedi, sto cercando una persona. Quindi ciao! >
< Anche io sto cercando mia sorella! Possiamo darti una mano se vuoi > fece Marylin, con gli occhi ancora leggermente assonnati < Giusto, ragazzi? >
Gli altri annuirono, chi più entusiasta e chi meno, ma comunque tutti convincenti.
Naoko si grattò la nuca fermandosi per un attimo a riflettere: cosa ci avrebbe ricavato?. Beh, a pensarla così la risposta era semplice da trovare: non aveva soldi, non avrebbe potuto neanche prendere un biglietto per il treno e sarebbe presto morto di fame.
Però a guardare tutta quella gente che lo fissava ansiosa lo metteva sotto pressione: erano dei pazzi!
Prese coraggio, deglutì a fatica e sgonfiò i polmoni < Va bene. Consideratemi dei vostri >
Le esultazioni di Ayaka, Marylin e Alèk forse si erano sentite fino alla capitale ma poco importava... Asuka gli sorrise raggiante, Alice e Ryoko gli fecero un cenno con la testa mentre Alexis restava più impassibile degli altri ma pur sempre felice.
< Ehi, Master, qual è la prossima tappa? > fece la Signora degli Elementi, attirando l’attenzione di tutti.
La bionda ci pensò su per poi sospirare < Dobbiamo inviare una lettera al Consiglio di Fiore, dovremmo poi costruire la gilda, stabilire le solite regole... e va bene, ho capito... ci penso io...! > concluse, sempre più sconsolata.
< Brava, brava... > Alexis sorrise pimpante come non lo era mai stata con nessuno – e si vedeva che la cosa fosse finta < Ah, un’ultima cosa: ti proibisco di bere. Qualunque alcolico ti verrà confiscato seduta stante! >
Ayaka inarcò un sopracciglio < Eh? Perché? >
< E CE LO CHIEDI ANCHE??!!! > sbottarono in stereo i fratelli Black, Asuka e Naoko facendo tremare di paura la povera Alice a cui tutte le vicende della notte precedente erano tornate alla memoria.
Ryoko si contorceva le mani sotto al tavolo: sarebbe stata capace di non impazzire in una gilda a cui capo c’era una specie di mostro perverso?
< Non ricordo nulla, ragazzi... seriamente, che è successo? >
< È successo che tu non toccherai mai più una singola goccia di alcol, è chiaro? > continuò Naoko supportato da tutti gli altri.
Alice si alzò dalla tavola e imbarazzatissima, quasi stava per scoppiare a piangere, disse la propria < Ayaka, ti scongiuro. Anzi, ti preghiamo tutti di non bere più >
La maga del Take Over non sapeva davvero di cosa stessero parlando, poi fu come se una lampadina si fosse accesa nella sua testa < Ieri abbiamo mica bevuto alcol puro? >
< Esatto! >
La faccia di Ayaka sbiancò di colpo < Oh no... > si coprì la faccia con le mani, come se volesse nascondersi e cominciò a tremare < Oh no, no, no... perché non mi avete fermata? >
< Che ne sapevamo noi della tua doppia personalità!! > strillarono gli altri.
< Non si tratta di doppia personalità... > fece Ayaka con le lacrime agli occhi < O almeno non del tutto. Vedete il fatto è che a seconda di cosa bevo tiro fuori lati del mio carattere che preferirei nascondere >
Avevano paura a chiedere ma lo fecero lo stesso < Del tipo? >
< Quando bevo dell’alcol puro divento... come mi avete vista ieri > li guardò uno ad uno scusandosi mentalmente < Ma se dovessi bere altro tipo di alcol allora diventerei... come se non peggio di Alèk!! >
Eh?”
Il mistero, pensò Asuka, sarebbe saltato fuori molto presto... dato che a quanto aveva capito anche ad Ayaka non dispiaceva bere qualche bicchierino di tanto in tanto.
 


Il giorno dopo Ayaka presentò la planimetria della nuova gilda insieme al consenso ufficiale del Consiglio e finalmente poterono iniziare la costruzione.
Alexis, che era stata messa a capo di tutta la baracca, aveva spiegato di cosa si necessitasse e in un battibaleno Alèk era riuscito a trasportare un’enorme quantità di travi e mattoni mentre Alice ancora cercava di decifrare quel che Ayaka aveva ideato.
< Ma che cos’è? >
< Sembra un leone sorridente... > disse Ryoko affacciandosi oltre la sua spalla < O è un ghepardo?, guarda: ci sono delle macchie... >
Naoko, che passava di lì con delle travi sulla spalla diede una veloce occhiata e scosse la testa < No, è aquilone con strani disegni, non vedete? Ora però smettetela di disegnare e aiutateci >
Le due ragazze annuirono mentre il biondino continuò a camminare verso le fondamenta che erano già state erette.
< Oh, che bello! > fece la Devil Slayer sbucando all’improvviso guardando quel bel disegno < L’avete fatto voi? È un neonato bellissimo... chissà se anche mio figlio sarà bello come lui! >
Alice aggrottò le sopracciglia senza però avere il coraggio di contraddirla, però lanciando un’occhiata a Ryoko che alzò le spalle < È davvero un neonato? >
< Ma forse è più rinoceronte... >
< Però a me sembra la caricatura di una scritta. Anche se non riesco a capire cosa ci sia scritto... > fece Ryoko, parecchio confusa e girando il foglio prima a destra e poi a sinistra senza però capirci nulla.
Alice sospirò < Forse è meglio aiutare gli altri > l’altra annuì e fece per lasciare il disegno su una trave, ma Alèk, che passava di lì con almeno tre secchi pieni di cemento si perse a guardare il disegno con un sopracciglio alzato.
Ryoko, che aveva capito che il ragazzo stava pensando cosa potesse rappresentare, non seguì immediatamente la bionda e aspettò pazientemente la sua versione.
< Secondo me è una donna nuda > Ryoko inclinò la testa < O un uomo e una donna che... >
< Alèk!! > gridò Alexis dall’altra parte del cantiere < Stiamo aspettando te!, Muoviti! >
< Sisi, arrivo! > lui e Ryoko raggiunsero gli altri, dove anche Ayaka stava aiutando a tenere la scala su cui si era arrampicato Naoko per fissare delle viti < Stavo guardando un disegno alquanto osceno >
La sorella sospirò < Non cambierai mai... sempre a pensare a queste cose >
Continuarono così per un po’ finché non arrivò Marylin con qualche bibita fresca, mettendo per qualche minuti tutti in pausa.
Gli occhi della ragazzina passarono da un Alèk senza maglietta al disegno incriminato quasi per caso e fece una faccia disgustata < Chi ha disegnato questa specie di mostro peloso? >
< Mostro peloso? Mi pare che sia un disegno astratto quello... > disse Alexis guardandolo di sfuggita e bevendo finalmente dell’acqua fresca.
Arrivò quindi Ayaka che era scappata in bagno e afferrò il disegno, mettendolo sul tavolo attorno a cui si concentrarono tutti gli altri alquanto incuriositi. Poi la bionda indicò un punto preciso del foglio e sorrise raggiante < Qui andrà il simbolo della gilda disegnato bello grande, eh! Devono riuscire a vederlo tutti quanti! >
Asuka spalancò la bocca < Aspetta... >
< ...un secondo... > balbettò Alice insieme a Naoko che sembrava il più sconvolto dei due.
< Questo è...? >
Alèk non finì nemmeno di parlare perché il loro Master l’aveva interrotto < Ah, questa è la planimetria della gilda... vi piace? >
Attimi di silenzio imbarazzate poi Naoko cacciò fuori tutto quello che sentiva.
< Ma non assomiglia per niente a una planimetria! Questo obbrobrio non è degno di essere chiamata planimetria! Anche le scimmie disegnano meglio di te! > gridò allucinato e confuso.
Ayaka lo fissava a occhi sgranati, così come tutti, abbassando poi il viso nascondendosi con i capelli.
Si sarà arrabbiata?” pensò Alice, terrorizzata.
Più o meno il pensiero comunque era “Si salvi chi può!!” che venne subito smentito da un singhiozzo... un singhiozzo che proveniva proprio dalla Master.
Ayaka alzò di colpo gli occhi lucidi < È-È così brutto il mio disegno? >
< ASSOLUTAMENTE NO AYAKA! > fece Alèk stringendo con forse un po’ troppa forza il braccio attorno alle spalle di Naoko facendolo sbiancare.
Alexis sospirò spalmandosi una manata sulla fronte < Torniamo a lavorare >
< Sarà meglio > asserì Asuka trattenendo le risate.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


ANGOLO DI AYAKA
Oddio, come al solito, mi faccio sempre attendere, eh?
Avrei voluto aggiornare per Pasqua così da farvi una sorpresa ma a causa di forze maggiori non ce l’ho fatta: SCUSATEMI...

Il fatto è il seguente: quest’anno ho l’esame (forse l’ho già detto ma vabbé) quindi devo impegnarmi e, oltre all’esame, devo studiare per un concorso quindi sto con le chiappette nell’acqua e sono stressatissima!

Tornano a noi... la storia sta andando avanti e ci sono nuovi misteri da scoprire:
- come diventa Ayaka quando beve dell’alcol non puro? (Eheh, io lo so...)
- chi è la misteriosa figura sulla Cattedrale di Cardia che conosce il gesto ufficiale di Fairy Tail?
- chi è questo Juri? (che si legge “iuri” perché mi piace di più... ^.^)
- perché Kasai se n’è andato?
- chi è la ragazza nello specchio ("sorella" di Marylin)? - non è figlia di nessuno della gilda, questo è chiaro
- e... no vabbè, ormai penso avrete capito chi sono i suoi genitori (almeno la madre, dai!!!!) quindi non è più un mistero.

Ditemi se vi è piaciuto come ho descritto la parata, la serata all’insegna dell’alcol (soprattutto quella XD), e tutto il resto... ora però devo proprio scappare, se mi sono dimenticata qualcosa scusatemi tanto!
Ah, ultima cosa... ci tengo a ringraziare chi ha preso alla lettera ciò che ho detto (scritto) nel precedente capitolo... se avete altre idee, poi ne riparliamo insieme.
Anche perché penso che dal prossimo capitolo inizieranno le missioni e mi servirebbero proprio dei cattivoni da far prendere a calci nel sedere...

COSA IMPORTANTISSIMA: ora la gilda conta otto membri (Ayaka, Alexis, Alèk, Marylin, Naoko, Asuka, Ryoko e Alice), mi dovreste dire se preferite andare in missione da soli o con altri... (magari anche pensando a qualcosa di divertente che potrebbe succedere tra il vostro OC e un altro durante la missione) e cercherò di far contenti tutti anche se mi rendo conto che con soli otto personaggi non c’è molta scelta quindi per adesso cerchiamo di arrangiarci.
Magari dal prossimo capitolo vedremo meglio: ve l’ho detto l’unico problema per me è la scuola e riaprire le iscrizioni sarebbe un problema ma risolverò, tranquilli...

Credo di aver finito per oggi.

Alla prossima!

P.S. Per farmi perdonare vi dirò il titolo del prossimo special: Orfanotrofio del terrore!

 

   
 
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