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Autore: trinadiluna    27/04/2017    2 recensioni
Tutti pensavano che Temari fosse una persona dal carattere forte, ed era così, ma nessuno sapeva dell’altro lato del suo carattere. Una parte di lei era fragile come cristallo. In quel momento sentii il bisogno di dirle ciò che provavo e … lo feci. Sentii le sue dita tuffarsi nei miei capelli, giocando con le ciocche arruffate, mentre i nostri corpi si stringevano, sempre più bisognosi l’uno e dell’altra. Mentre riprendevo fiato Temari mi appoggiò il capo sul petto, ascoltando il battito del mio cuore. Quel cuore che, da oggi in poi, avrebbe battuto solo per lei.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Mi avvicinai e le presi la mano, mentre lei si voltava privandomi dei suoi occhi, ora inondati di lacrime. Quegli occhi azzurri che mi avevano fatto innamorare di lei e che mi avevano dato la forza di combattere. Erano stati loro, con quella determinazione che li aveva sempre caratterizzati a salvarmi dal baratro in cui ero precipitato dopo la morte di mio padre. Non poteva perderli. Non poteva perderLA.
- Temari … ti prego … guardami …
Niente … non si voltò, ma le sue spalle avevano avuto un lieve tremore, come le ali di un passero.
- Temari … voltati … ti scongiuro …
Stavolta si voltò e mi squadrò per un secondo ma non accadde come avevo sperato. Lo schiaffo si abbatté sulla mia guancia con la forza di un uragano.
- Ora però sei qui a pregarmi! Eh!!! Ma prima non ci hai pensato due volte a baciare Ino!!! 
- Per la millesima volta: è stata lei a baciare me!- provai a ribattere, pur sapendo che era tutto inutile.
- Ma tu non ti sei ritratto!!!- urlò furente.
Nei suoi occhi però non c’era traccia di odio, ma solo una tristezza assoluta e fu questo a colpirmi di più e a darmi la forza di proseguire.
- Temari … lo so di essere stato un completo deficiente e tu non meriti di soffrire così per uno come me. Capirò se deciderai di lasciarmi e tornare a Suna. Ma, vedi, a me non importa. Non m’importa perché, se restandomi vicino fossi costretta a soffrire, allora preferirei di gran lunga saperti lontano da me ma felice.- quelle erano parole amare, cariche di rassegnazione.
Sapevo che sarebbe stato tutto inutile perché ormai l’avevo persa per sempre. Osai per un istante alzare lo sguardo. Lei era davanti a me: bella, algida. Il volto non le lasciava trasparire nessuna emozione e gli occhi mi perforavano come fossi di vetro. Non potendo più sopportare di vederla in quello stato, spostai lo sguardo a un punto indistinto alle sue spalle. Il sole stava tramontando e ricopriva Temari di mille pagliuzze dorate. Ai miei occhi non era mai sembrata tanto bella. Il sole mi scaldò un po’ e trovai il coraggio di continuare.
- Quindi, ti prego, se la mia vicinanza ti fa soffrire, non ti fermerò. Ma se c’è anche solo una possibilità che tu mi possa perdonare, allora resta. Ti scongiuro. Prometto che non accadrà mai più. Non tradirò un’altra volta la tua fiducia.
Lei alzò lo sguardo e fece un passo verso di me. Si morse un labbro e dopo un interminabile istante, sussurrò:
- Io vorrei perdonarti … Shikamaru … davvero … - alzò una mano verso di me e la poggiò sulla mia guancia, per poi ritrarla subito dopo, come se si fosse scottata.
- … ma … non posso … - continuò mentre una lacrima calda le rigò il suo bellissimo volto- io … io ho il terrore di vederti di nuovo con lei, mentre vi baciate … io non posso sopportarlo … non di nuovo …
- Capisco … - mormorai.
L’avevo persa e non potevo fare più niente per rimediare. Mi voltai e iniziai a tornare al villaggio.
- Sappi che se mai dovessi cambiare idea, sai dove trovarmi. Io ti aspetterò per sempre.
Avevo detto tutto. Ora potevo andare. Mi sentivo il cuore come un macigno e il solo fare un passo mi provocava un dolore lancinante. Improvvisamente sentii dei passi affrettati verso di me e qualcosa di morbido che mi premeva contro la schiena. Lacrime calde mi bagnavano la maglietta. Rimasi stupito nel constatare che, la persona che singhiozzava con la fronte appoggiata sulla mia spalla, era Temari.
- Ma … Temari … che stai …?- esclamai sbigottito.
- Ti prego … Shikamaru … fermati … - sussurrò- Hai parlato solo tu. Ora tocca a me – prese un respiro e continuò- Shikamaru, tu hai tradito la mia fiducia. Non puoi immaginare come mi sia sentita quando ti ho visto con quella. Per questo non posso dimenticare …
- Temari … io …
- Lasciami finire! Così io sono partita … ma tu … tu mi sei venuto a fermare. Anche solo per scusarti. E non mi hai chiesto di perdonarti, ma hai lasciato a me la scelta. E mi hai dato il tempo per decidere, senza mettermi fretta. – fece una pausa carica di significato- io sono sempre stata sola … e … e io … non voglio più esserlo!- urlò piangendo- quindi io ti perdono, Shikamaru! Perché voglio tornare con te!!! Io ti amo!!!
Il mio cuore saltò un battito. Lo aveva detto davvero? Lei mi perdonava? Lei mi amava? Ma cosa ho fatto nella vita per meritarmi una donna simile?! Mi voltai lentamente e la osservai. Teneva lo sguardo basso e le guance le si erano un po’ arrossate. Era bellissima. Ma non potevo rimanere fermo a guardare. Dovevo dimostrarle che ero cambiato. Le presi il mento tra le dita e le alzai il volto. I suoi occhi color petrolio si unirono ai miei neri. La presi per i fianchi e l’attirai a me. I nostri respiri si unirono. Eravamo complementari. Il suo rilasciare aria coincideva con il mio inspirare. Eravamo fatti per stare insieme. Mi avvicinai ancora di più e, mentre lei tratteneva il fiato, le sussurrai all’orecchio:
- Grazie, Temari. Ti prometto che non accadrà mai più. Non dovrai più soffrire per me. Da oggi sarò solo tuo- e la baciai.
Quando le nostre labbra si unirono, mi sentii il cervello spappolarsi. Era solo uno sfioramento di labbra, le mie sulle sue e le sue sulle mie, ma io non desideravo altro. Quando, dopo un istante interminabile, ci staccammo, la presi tra le braccia e la cullai con il mio respiro. Tutti pensavano che Temari fosse una persona dal carattere forte, ed era così, ma nessuno sapeva dell’altro lato del suo carattere. Una parte di lei era fragile come cristallo. In quel momento sentii il bisogno di dirle ciò che provavo e … lo feci. Sentii le sue dita tuffarsi nei miei capelli, giocando con le ciocche arruffate, mentre i nostri corpi si stringevano, sempre più bisognosi l’uno e dell’altra. Mentre riprendevo fiato Temari mi appoggiò il capo sul petto, ascoltando il battito del mio cuore. Quel cuore che, da oggi in poi, avrebbe battuto solo per lei. ANGOLO DELL'AUTORE: Voglio ringraziare innanzitutto chi leggerà questa mia storia. È la prima che pubblico perciò siate clementi! Non per questo non dovete criticare perché, a mio avviso, i suggerimenti sono sempre costruttivi. Spero davvero che mi facciate sapere cosa pensate della storia. Baci, Tayly04                                      
   
 
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