Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: zcc3401    30/04/2017    1 recensioni
Dal testo:
“Nami siamo arrivati?” richiese per la millesima volta il capitano della Thousand Sunny.
“No e smettila di continuare a chiedermelo!” rispose esasperata la navigatrice quasi urlando dalla rabbia “Se le indicazioni date da Ace sono giuste, arriveremo tra breve”.
“Ma voi ci credete a questa storia di questo fantomatico mondo? Ad essere sincero non ne ho mai sentito parlare”chiese Franky
“Stando a quel poco dei libri che sono riuscita a leggere a proposito si tratterebbe di un mondo molto strano e con personaggi addirittura più forti di quelli del nostro nuovo mondo. Probabilmente se li incontrassimo ci ucciderebbero senza problemi” commento tetramente la archeologa della ciurma.
(Storia ad OC - iscrizioni momentaneamente aperte)
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Monkey D. Rufy, Nami, Nuovo personaggio | Coppie: Rufy/Nami
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap.44 Rufy vs Spaventapasseri



“Gom gom Elephant Gun!” urlò Rufy scagliando il braccio destro ingrandito e ricoperto di ambizione contro l’avversario gigantesco.
L’attacco fu prontamente bloccato da un pugno dello Spaventapasseri, l’impatto tra i due pugni generò un’onda d’urto che si propagò per diverse decine di metri.
“Povero idiota di gomma” disse Crane con voce calma mentre con l’altro braccio lo colpiva dall’alto e lo faceva schiantare al suolo.
Quando Rufy colpì il terreno esso si riempì di crepe dalla botta, la quale fece rialzare un dolorante cappello di paglia che fissò malissimo il suo avversario.
La risposta di Crane non si fece attendere cercò di calpestare Rufy usando la sua immensa grandezza dei piedi, ma il ragazzo di gomma riuscì a schivare i vari tentativi.
“Jet Pistol” il colpo colpì in piena faccia Crane che fu costretto a spostare lo sguardo verso l’alto.
Utilizzando la momentanea distrazione del nemico Cappello di Paglia, saltò nuovamente e utilizzò di nuovo l’Elephant Gun in pieno stomaco dell’avversario che fu spinto contro un edificio che crollò quando il gigante Crane ci si appoggiò.
“Gom gom ….” Inizò Rufy riprovando con un attacco frontale, ma a metà distanza dal nemico, gli occhi di Crane spararono due raggi di fuoco.
I colpi furono schivati con fatica dal capitano dei pirati di cappello di paglia che riatterò a terra.
“Spara raggi dagli occhi….FATASTICO!” urlò lanciando delle stelle d’entusiasmo ovunque.
Degli altri colpi tentarono di raggiungerlo, ma il capitano attivando il gear second riuscì a schivarli.
“Non riuscirai a prendermi!” urlò Rufy continuando a correre per schivare i raggi che Crane continuava a sparargli.
Il gigante per tutta risposta fece un grugnito e decise che allora avrebbe cambiato tattica.
Mentre Rufy continuava a correre una serie di gigantesche siringhe che apparvero dal terreno.
Incapace di schivare gli ostacoli Rufy finì per sbatterci contro facendogli finire la sua corsa.
Sfruttando lo scontro tra gli ostacoli e Rufy, Crane gli sparò diversi raggi che lo colpirono in pieno sulla schiena.
“Ahhh! Scotta!” urlò Rufy quando fu colpito.
La camicia rossa portata dal ragazzo di gomma prese fuoco per via del eccessivo calore alla quale fu sottoposta costringendo Rufy a togliersela.
Rimasto a petto nudo il pirata riprovò nuovamente un altro assalto frontale, ma anche questo fu bloccato.



“Avete caricato tutti capitano Rex?” chiese Iris ai suoi soldati.
“Affermativo generale” rispose il soldato col grado più alto.
“Bene, preparatevi a salpare” ordinò.
“Come vuole, ma…” rispose il soldato dalla bianca corazzo e elmo blu.
“Sì?” disse Iris per farlo continuare.
“Come si fa con Crane e Grivus?” chiese Rex.
“Finchè non si fanno vedere, sfruttiamo la cosa a nostro vantaggio” disse la ragazza dai capelli neri mentre si voltava verso la città per controllare che fosse deserta.
O meglio, quasi deserta, erano ancora presenti i pirati, sarebbe meglio farli evacuare il prima possibile.
“Voi partite Rex, io vi raggiungerò” disse Iris mentre si incamminava verso il centro città dove era situato lo stadio.
Una volta arrivata a destinazione si guardò attorno, sul terreno erano presenti i resti dei droidi distrutti dai capello di paglia/rivoluzionari/pirati di Barbabianca.
“Devo trovare un nuovo modo di chiamarli” si disse una volta finito il pensiero.
Avvicinatosi all’entrata, fece appena in tempo a prendere la spada che dovette usarla per parare un duplice attacco alla testa da parte di altre due spade.
“Grivus” disse solamente lei respingendo l’attacco.
Il droide in questione si elevò nella sua grandezza che era quasi il doppio della ragazza e iniziò a ridere.
“Iris” rispose lui e tossicchiò.
La ragazza non stette ad aspettare e partì all’attacco con un fendente da sinistra che venne bloccato da Grivus, il quale con l’altra spada mirava alla spalle destra della ragazza.
La ragazza spostò la parte destra del corpo indietro e si abbassò per schivare un secondo tentativo da parte del droide di colpirla.
Dalla posizione abbassata dalla quale si trovava usò le mani per usufruire di un’ondata di Haki potenziato, tale attacco fece andare a sbattere l’androide contro il muro dell’arena che poi cadde a terra, il droide ripresosi, si mise a quattro zampe e una volta ringhiato contro Iris corse via inseguito dalla ragazza.
“Torna qui lattina ambulante!” gli urlò inutilmente dietro la ribelle.
Riuscì ad inseguirlo fino a una piazza dove lo perse di vista.
“Maledizione” impercò la ragazza inutilmente, mentre un rumore di stridii dietro di lei la fece voltare.
Dietro si trovò Grivus che aveva fatto iniziare a roteare le lame ad altissima velocità, le quali quando toccavano il terreno provocavano scintille di colore giallo.
“Ahahahah” rise il droide mentre si avvicinava.
Il calore delle lame che lentamente aumentava Iris lo sentì anche a diversi metri a causa di un vento che soffiava contro di lei.
“O la va o la spacca” si disse tra se e se la ragazza mentre il braccio con cui teneva la spada si copriva di squame nere.
Appena Grivus arrivò a meno di due metri da lei, Iris fece la sua mossa.
Con un attacco rapido scomparve e riapparve alle spalle dell’androide.
Col respiro affannato, la ragazza mise via la spada e le squame che erano comparse sul braccio destro iniziarono a scomparire.
Una volta giratosi si mise a guardare il droide che aveva approfittato per scappare il suo momento per riprendere fiato.
Sul terreno erano presenti le else delle spade, alla fine era riuscita a farcela.
Ma mentre camminava per tornare all’arena sentì che a ogni passo aveva un dolore che man mano aumentava sempre più.
Anche l’attacco era stato un successo, Grivus l’aveva colpita provocandogli tre tagli, due erano all’altezza del fianco, mentre il terzo sul braccio sinistro.
“Cavolo…” commentò mentre camminava verso la destinazione.



“Sei finito” disse Crane mentre colpiva nuovamente Rufy facendolo volare dentro un edificio.
Rufy una volta ripresosi dalla botta si guardò intorno, era dentro uno strano edificio, era grigio e tetro, era una prigione a sembrare dalle diverse celle che erano presenti.
La situazione era strana, Rufy sapeva che il nemico avrebbe potuto demolire quell’edificio con un solo dito e schiacciarlo, ma qualcosa lo tratteneva lì.
Passò diversi minuti seduto sul terreno mentre si riprendeva e si alzò.
A differenza di prima non sentiva più il voler correre, ma prese ad osservare tutto attorno a se.
Le celle erano piene di persone con facce una più spaventosa e disgustosa dell’altra, se il primo prigioniero aveva la faccia quasi normale, il secondo aveva la faccia piena zeppa di cicatrici con del sangue che colava dalle ferite, mentre il terzo ancor peggio aveva addirittura delle parti della pelle che ormai cadeva da sola.
“Ehi ragazzino” lo chiamò il prigioniero nella prima cella “Sei nuovo non ti ho mai visto qui”.
Quando Rufy annui, il prigioniero si avvicinò alle sbarre e gli disse “Il padrone ti vuole far vedere una cosa, segui le frecce per terra e arriverai a destinazione” finì e si ritirò nuovamente indietro.
“Cosa ci troverò?” domandò Rufy.
“Questo dipende da te” rispose l’altro.
Finito questo micro dialogo Rufy fece come gli era stato detto e arrivò in una stanza al cui centro era disposto un tavolo con dei sacchi neri e ad un lato un altro tavolo con un altro sacco.
Qualcosa nella mente di Rufy lo fece girare i tacchi, una volta raggiunta la porta dalla quale era arrivato l’attraverso e ciò che successe lo sconvolse.
Si ritrovò nuovamente lì.
Stessa stanza, stessa disposizione, stessi inquietanti sacchi.
Rufy provò nuovamente ad girarsi e aprire la porta, ma essa rimase chiusa e nonostante i tentativi non riuscì ad aprirla.
Capito di non aver scelta Rufy si avvicinò a un sacco nel tavolo dove erano ammassati e lo aprì e rimase impietrito.
Dentro di esso era presente il corpo di Nami.
“Nami, Nami!” iniziò a scuoterla senza ricevere risposta.
Aperti gli altri sacchi trovò all’interno i corpi dei suoi compagni e dei fratelli.
Preso dall’angoscia Rufy prese nuovamente a chiamare Nami mentre il sacco a parte si prese a muoversi come un uomo.
Il contenuto iniziò mettendosi a sedere e girò lentamente la testa verso di Rufy, il quale si girò e lo vide.
Lentamente e preoccupato di ciò che avrebbe potuto contenere lo aprì e quando scoprì la faccia, si trovò davanti un Crane in dimensioni normali, il quale gli diede una testata con cui lo colpì molto duramente facendolo finire diversi piani più in basso.
Rialzatosi Rufy era finito nell’ingresso del carcere che riconobbe come Impel Down.
Appiccicati al muro per via del veleno, erano presenti Jimbe, Ivankof, Inazuma e Mr.2.
“Hai fallito Mugiwara” disse una voce alle spalle che lo colpì facendolo volare fuori dall’edificio direttamente in mezzo alla strada.
Lentamente Rufy si alzò e davanti si trovò il Crane gigante.
“Piaciuto il viaggio? Hai perso Mugiwara” disse Crane ridendo.
Invece di come si aspettava Crane, Rufy prese a fissarlo male, ma non come uno che si arrende, ma con uno sguardo infuriato.
“Pensi che questi scherzi funzionino su di me?” disse Rufy facendo smettere di ridere Crane “I miei compagni, i miei amici, i miei fratelli, la mia Nami, nessuno si lascerebbe mai sconfiggere da uno come te!” urlò Rufy attivando il gear fourth.
Crane sorpreso dalla reazione del ragazzo tentò di colpirlo nuovamente con un pugno, ma mugiwara lo schivò sparendo.
Crane si guardò intorno per capire da che parte sarebbe arrivato e un colpo dal basso lo centrò in pieno mento.
“Gom gom Kong Gun!” urlò Rufy passando.
Crane vide il ragazzo elevarsi alla sua stessa altezza e si preparò a colpirlo.
“Cappello di paglia!!!” urlò facendo avanzare un pugno gigante mentre sparava i raggi dagli occhi.
“Sparisci lurido mostro! GOM GOM KING KONG GUN! IN AZIONEEEEE!” urlò cappello di paglia mentre gonfiava ancora di più le braccia e spazzava via sia il pugno che i raggi arrivando a colpire l’avversario in piena faccia facendolo volare per decine di metri.
Una botta gigantesca insieme a un polverone enorme si sollevò, mentre un esamine Crane tentava di alzarsi, ma la strada la trovò bloccata da un Rufy imbestialito.
“Ti ho detto sparisci! GOM GOM LEO REX BAZOOKA! IN AZIONE” urlò nuovamente mentre il duplice pugno gigante si abbatte su Crane.
"Oh, merda..." disse semplicemente Crane in attesa del colpo.
Una volta colpito Crane cadde nuovamente per terra il quale iniziò a sgretolarsi il corpo che alla fine esplose in diversi sprazzi di luce arancione.
Quando Crane sparì, anche il posto dove combattevano prima lui e Rufy iniziò a scomparire, prima gli edifici, poi il cielo e le nuvole, poi il terreno, alla fine rimase un Rufy esamine e che dopo che si era disattivato il gear fourth continuava a cadere nel vuoto, finché non riuscì a sentire un debolissimo “Rufy…”



Sì, esatto sono ancora in questo mondo, mi spiace per avervi fatto aspettare, ma ero bloccato sia dal lavoro che da un mio dubbio se continuare o meno la storia per via di alcune critiche di alcuni miei conoscenti ai quale ho fatto vedere la storia, lasciamo perdere i loro commenti e passiamo ai nostri commenti, io l'ho sempre detto finirò questa storia dovessi metterci tutta la vita.
Detto questo spero vi sia piaciuto il capitolo e ci vediamo al prossimo
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: zcc3401