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Autore: Midam    30/04/2017    2 recensioni
[Stheo, principalmente, poi volendo anche altre ship messe a caso]
Semplicemente una raccolta di one shot sulla mia ship di Teen Wolf preferita anche se non la shippa nessuno. Queste che scrivo sono robe che mi sogno la notte, più o meno, e che poi trascrivo. Ho una mente malata e devo farmi curare al più presto, ne sono consapevole! ^^
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Il branco, Stiles Stilinski, Theo Raeken
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Oramai mancavano pochi giorni e poi... tutti al college (o quasi). Niente più Beacon Hills, niente più liceo di BH, niente più centrale della polizia di BH, niente più ospedale di BH, niente più clinica veterinaria di BH, insomma... niente di niente. Sarebbero andati tutti in scuole differenti, lontane da BH, lontani... da quel posto che per moltissimi anni era stato casa loro e che per moltissimo tempo avevano lottato per proteggerlo.
Sarebbe stato difficile, sopratutto per alcuni di loro in particolare, abbandonare quel luogo così pieno di ricordi per... così tanto tempo.
Così, avevano deciso di organizzare una piccola festa fra i rimasti e i sopravvissuti a casa di Stiles, dove sarebbe certamente girato dell'alcol per umani e per esseri sovrannaturali, gentilmente fornito da Deaton.
Alla fine, l'unico a non esser venuto era Parrish, perché in parte aveva molto da fare alla centrale e in parte aveva detto comunque di non sentirsi perfettamente a proprio agio fra gli adolescenti in una festa, sebbene lui non fosse poi così adultissimo e loro non fossero poi così giovani.
Era nata anche una lunga ed accesa discussione incentrata sull'invitare o meno Theo alla festa. Alla fine Scott, che votava perché anche Theo fosse dei loro, aveva avuto la meglio, ma dopotutto lui era il capobranco. Aveva pensato che... si, Stiles aveva ragione, era uno stronzo manipolatore che aveva raggirato tutti ed aveva cercato di ucciderlo, ma alla fin fine loro avevano perdonato anche persone come Ethan, Aiden, Deucalion e Peter, in un certo senso, e per quanto Theo fosse una serpe ancor più viscida di tutti loro... ultimamente si era un poco redento, salvando Liam per ben due volte ed aiutando a sconfiggere Douglas ed i Ghost Rider.
Non tutti, anzi, la maggior parte di loro, praticamente quasi tutti, non erano felici di avere fra di loro una persona malvagia come Theo... ma avevano infine acconsentito tutti, seppur controvoglia. Gli unici ad essere indifferenti alla profonda malvagità nascosta della chimera erano sostanzialmente... Scott, Liam, Corey, Hayden e Mason. Scott perché era troppo buono, Liam perché aveva visto coi suoi occhi, che gli altri ci credessero o meno, la piccola scintilla di bontà negli occhi freddi, crudeli e senz'anima di Theo, e Corey, Mason e Hayden perché a loro la chimera non aveva mai fatto niente di male.
Theo all'inizio era riluttante, non voleva andare alla festa, ma Scott dopo una lunga chiacchierata in cui gli spiegava che era tutto a posto acconsentì, seppure anche lui un pò controvoglia, ma solo a patto che sarebbe arrivato alla festa con lui, come se temesse che Stiles gli avrebbe sbattuto la porta in faccia immediatamente, nonostante ciò che aveva deciso Scott, se l'Alpha non fosse stato con lui in quell'esatto istante.
Scott accettò.
La sera della festa arrivò in fretta, Scott, come promesso, si presentò a casa di Stiles nello stesso esatto istante in cui arrivò anche l'altro. Si era offerto di passarlo a prendere ma a Theo l'idea di andare in moto con Scott non piaceva proprio, aveva preferito arrivarci in macchina.
Quando si recarono alla porta lo fecero uno affianco all'altro e quando Stiles aprì sorrise non appena vide il proprio migliore amico, e lo abbracció, mentre quando vide la chimera... chiuse gli occhi per un momento e prese un bel respiro, come se stesse cercando di trattenersi per non guardarlo con disgusto ed insultarlo malamente con il suo sarcasmo, la sua unica difesa.
-Theo...-
Aveva detto soltanto, per salutarlo 
-Ciao Stiles.-
Aveva risposto l'altro, con un cenno del capo ed un mezzo sorriso, chiaramente a disagio.
Stiles fece entrare entrambi, prima Scott, ed ebbe la piccola tentazione di chiudere la porta dopo l'ingresso del suo migliore amico, impedendo l'accesso a Theo, come se temesse di far entrare in casa un virus mortale come... l'ebola... mannara.
Intanto alla festa erano già presenti Lydia e Malia, che aiutavano Stiles ad organizzare il tutto. Non che ci fosse molto da organizzare, avrebbero fatto cena con delle pizze da asporto e per il resto della serata... avrebbero deciso poi che cosa fare, ma di certo l'alcol sarebbe stato il loro compagno. Era un'idea della Martin quella di ubriacarsi abbastanza per almeno quella serata, e la maggior parte delle persone avevano trovato che non fosse cosi male. C'era chi si era astenuto e... se avessero saputo lottare degnamente con le zanne e con gli artigli, letteralmente, ai "tentativi di corruzione" altrui allora per quella sera si sarebbero salvati.
Non ci misero molto ad arrivare... beh tutti, e ben presto casa Stilinski, gentilmente concessa dallo Sceriffo che avrebbe dovuto lavorare sino a tarda notte e che avrebbe poi passato il resto della mattina a dormire a casa McCall gentilmente concessa da Melissa, si riempì di gente, per la maggior parte mannara o qualcosa di simile.
Era abbastanza presto, Stiles aveva deciso di invitare tutti prima del solito orario da festa così che sarebbero potuto rimanere più a lungo insieme.
Lydia fece una lunga telefonata alla loro pizzeria preferita, ordinando 9 pizze tutte diverse e mandando leggermente in confusione il giovane cassiere che aveva risposto alla chiamata.
E così, Scott, Stiles, Lydia, Malia, Theo, Liam, Hayden, Mason e Corey si sedettero a tavola e incominciarono a parlare del più e del meno, scherzando fra di loro e facendo girare i primi bicchierini di alcolici per ora piuttosto leggeri.
Alcuni di loro avevano cercato di contattare dei loro vecchi compagni di branco, come Scott aveva provato con Kira e Lydia con Jackson, ma non avevano ottenuto un gran successo, nessuno di loro tranne Stiles, che aveva promesso loro una sorpresa ad un certo punto della festa.
Le pizze poi arrivarono, mangiarono chiacchierando e guardando la tv. Stiles aveva notato che Theo era l'unico a non aver spiccicato parola durante tutta la serata se non per rispondere quando era interpellato, e solo da Scott e Liam.
A Stiles Theo non piaceva per ovvie ragioni, ma quella era la loro ultima festa insieme per i prossimi... chissà quanto tempo, e sebbene Theo fosse... beh... Theo, voleva che si divertisse anche lui. Non per chissà quale motivo, figuriamoci, era solo una questione d'orgoglio. Era una festa che Stiles aveva organizzato e non avrebbe permesso a NESSUNO, nemmeno al Nogitsune, di non divertirsi a quella festa. Quindi... la sua missione sarebbe stato trasformare quell'espressione cupa e da falso cucciolo di chimera a disagio in un sorriso divertito. Lui era Stiles Stilinski, ci sarebbe riuscito e come! I mezzi che avrebbe dovuto usare gli sarebbero stati indifferenti.
Finita la pizza rimasero per qualche minuto ancora a guardare un programma in tv, chi realmente interessato, chi lo guardava così tanto per e intanto stava al telefono e chi non se lo filava di striscio e si faceva le coccole come Corey e Mason, addolcendo sino allo schifo, parole di Malia, i presenti.
Successivamente si spostarono in salotto per guardare un film. Era ancora realtivamente presto, non che avessero un orario ben preciso, difatti ognuno di loro aveva detto ai propri genitori, o almeno chi ne aveva di reali, di non aspettarli affatto, poichè quasi sicuramente si sarebbero tutti addormentati, chi sul divano, chi sui letti al piano di sopra, chi sulla poltrona, chi sulle sedie, chi sul tavolo e chi per terra a causa dell'alcol.
La scelta del film era stata ardua. Stiles aveva subito optato per Star Wars, così che il suo migliore amico avrebbe potuto finalmente vederlo, ma l'idea fú abolita praticamente subito.
Si optò poi alla fine per un film horror sui licantropi ed un film d'azione subito dopo.
Lydia però aveva consegnato ad ognuno di loro delle mini bottigliette di alcolici abbastanza forti, assenzio per gli umani e per lei e alcol magico per i mannari et similia, da consumare durante la visione dei film, a poco a poco, perchè uno stato di ebrezza sarebbe poi servito per i giochi che aveva in mente di fare più tardi.
Stiles notò un posto libero sul divano fra Scott e Theo e lo occupò immediatamente. Il divano, avevano deciso, era riservato ai single. Le coppiette a terra, sul tappeto, così imparavano ad essere così felici, quei ragazzini. Tsk.
E così, accomodatosi sul divano assieme a Scott, Theo, Malia e Lydia, Stiles mise in play il film.
Approfittò dei primi momenti senza trama o senza alcunché del film per voltarsi verso destra ad osservare Theo con lo sguardo fisso sullo schermo, ma chiaramente perso nel vuoto.
-Ti stai divertendo?-
Chiese, sottovoce.
Theo sembró come risvegliarsi da una tance e ricambiò lo sguardo dell'umano.
-Uhm? Ohw, si, è una bella festa.-
Scott aveva sentito il battito cardiaco di Theo aumentare alla sua risposta, ma non era menzogna, sembrava qualcosa... di diverso.
-Potresti anche dirlo con più convinzione, magari riusciresti quasi a convincermi. E dire che ti facevo un bugiardo migliore.-
Ribatté secco Stiles, sempre sottovoce.
-No, no, credimi, la festa è molto bella nella sua semplicità, solo che... non mi trovo molto a mio agio in una stanza piena di persone che mi odiano e che vorrebbero uccidermi.-
-Beh, non dire di non essertela cercata.-
-Ma io non volevo neanche venire.-
-Neanche io ad essere sincero ti avrei tanto voluto qui, ma ora ci sei e nessuno non si diverte alle feste di Stiles Stilinski, NESSUNO. Forse Lydia organizzerà le feste più belle e... beh... più tutto, ma io, ah ah ah, io quelle più divertenti.-
Theo lo guardò stupito, alzando le sopracciglia.
-Okay, forse no, il punto é... che non te ne andrai da questa casa senza aver riso almeno una volta.-
-Perché ti importa tanto?-
-Non mi importa, affatto!-
Aveva risposto l'umano un pò troppo velocemente.
-È che... senti, lascia perdere. Tu riderai, o sorriderai, quanto è vero Iddio, anche a costo di comprare dei palloncini di elio e farti ingerire una tale quantità di gas da ucciderti di risate!-
Theo fù tentato di sorridere, divertito, ma sapeva che se l'avrebbe fatto avrebbe perso. Così ghignò, quello non valeva no?
-E sia.-
Il film incominciò a narrare i primi frammenti di trama, ma proprio in quel momento il campanello suonò.
Stiles si alzò dal divano come se desse la scossa e mise in pausa il film.
-Niente udito o olfatto da licantropo, mi raccomando, o vi rovinerete la sorpresa!-
E così, seppur tutti super curiosi, nessuno si azzardò ad usare alcun senso da lupo per spoilerarsi chi fosse.
Stiles tornò poco dopo in salotto accompagnato da un biondino francese con indosso una lunga sciarpa blu in tinta con la sua giacca di pelle nera. Profumava di baguette.
-ISAAC!-
Urlarono in coro Scott e Lydia, gli unici a conoscere il nuovo arrivato. A Malia il viso e l'odore pareva familiare, ma si ricordava davvero poco.
Lydia si alzò, con l'intento di andare ad abbracciarlo, mentre Scott scattò praticamente come una molla e si fiondò sul biondino con impeto, per abbracciarlo forte forte, stretta che l'altro ricambiò con piacere. Seppur allontanatosi, Isaac sotto sotto faceva ancora parte di quel branco, e la lontananza così eccessiva fra l'Alpha ed il suo Beta era stata così forte che la riconciliazione aveva sprigionato emozioni dall'odore zuccheroso e molto gradevole.
-Avete finito di coccolarvi l'un l'altro lupetti piccioncini? Vorrei abbracciarlo anche io!-
Esclamò Lydia, sorridente, avanzando verso di lui.
Scott si staccò dall'altro imbarazzato e un poco rosso in viso, il battito cardiaco impazzito e l'odore delle emozioni completamente fuori controllo.
-Ciao Lydia.-
Salutò sorridente Isaac, accogliendo fra le braccia anche la biondo fragola.
-Dovevi dirmelo prima che tornavi, non ho portato abbastanza alcol!-
Lo ammonì lei, con un colpetto sul braccio una volta staccatasi.
-Non preoccuparti, gli cedo volentieri io la mia bottiglia.-
Era stato Theo a parlare, interrompendo quel magico momento.
-No, tu berrai!-
Aveva replicato Stiles, minacciandolo con un dito.
-A costo di fartelo ingerire con la forza o tramite flebo!-
-No Stiles, non ho voglia di ubriacarmi.-
-OOOOH NO INVECE, LO FARAI.-
-Wooooh, dai, basta ragazzi. Non mi sembra il caso di litigare per me, tranquilli, posso anche farne a meno.-
-Prenderai la mia allora.-
Disse Lydia.
-Vorrei proprio ricordarmi tutto del gioco che andremo a fare. Ogni. Piccante. Dettaglio. E poi ricattarvi il giorno dopo quando non ricorderete nulla con foto compromettenti.-
-Lydia, il tuo alcol non è sovrannaturale.-
La corresse Scott, sia eccitato sia spaventato all'idea di vedere Isaac ubriaco.
-Posso renderlo tale con un semplice ingrediente che si trova comunemente in casa, o così mi ha detto Deaton. Voi mettetevi comodi e mettete in play il film, io torno subito.-
E sparì in cucina.
Ma non tornarono ai loro posti, Isaac era curioso di sapere chi fossero tutte quelle facce nuove, così come tutte quelle facce nuove erano curiosi di sapere chi fosse Isaac.
-Bene, le presentazioni.-
Iniziò Scott.
-Per voi tutti, lui è Isaac, il primo Beta di Derek entrato a far parte del mio branco successivamente e partito per la Francia dopo... dopo...-
Stiles, capendo dove l'argomento sarebbe andato a finire lo cambiò velocemente.
-Lui è Liam, il primo Beta di Scott, morso per evitare che diventasse una frittella sull'asfalto cadendo dal tetto dell'ospedale per colpa di un Wendigo. Rapito e poi legato e imbavagliato dal grande Alpha dopo averlo morso non sapendo cosa fare. Aveva problemi con la rabbia e ha provato ad uccidere Scott, ma ora stà bene.-
Liam salutò Isaac con la mano e quest'ultimo ricambiò.
-Hayden.-
Proseguì Scott.
-La ragazza di Liam. Prima Chimera, mezzo lupo e mezzo giaguaro, ora mio secondo Beta.-
-Cos...-
Fece appena in tempo a dire Isaac prima che Stiles proseguì.
-Corey, fidanzato di Mason. Chimera, camaleonte... boh...-
-Ho il mal di testa...-
Ma venne interrotto di nuovo.
-Mason...-
-Fammi indovinare, chimera?-
-No, sono stato la Bestia del Gévaudan per un pò, ma ora sono umano.-
Isaac li fissò per un pò, lo sguardo confuso.
-Lei è Malia...-
Cominciò Stiles, ma venne interrotto.
-Oh lei la conosco, più o meno.-
Malia gli sorrise in saluto e Isaac ricambiò.
-E lui è Theo.-
Concluse Scott, indicando Theo con lo sguardo perso nel vuoto.
-Perché ho come l'impressione che sia l'unico fuori posto?-
Theo gli rispose senza spostare lo sguardo dal vuoto.
-Perché sono la viscida, subdola prima chimera che ha quasi ucciso Scott e distrutto il branco manipolando crudelmente ogni componente a mio piacimento e lavorando coi cattivi. Anzi, SONO il cattivo. O lo ero, ora stò cercando di redimermi ma solo Scott e Liam ci credono.-
Isaac ringhiò sommessamente.
-Isaac, và tutto bene. È a posto ora.-
Gli disse l'Alpha, guardandolo negli occhi e poggiandogli una mano sul petto come per trattenerlo.
-Ti fidi di lui dopo che ti ha quasi ucciso?-
-Ha fatto anche buone azioni, e comunque ho perdonato tipo peggiori.-
-Naaah, Deucalion era uno zuccherino in confronto a Raeken.-
Disse ironico Stiles.
-Isaac... è tutto okay.-
Ora Theo e Isaac si guardavano. Uno con odio e diffidenza mentre l'altro con indifferenza.
Lydia tornò dalla cucina, distruggendo l'aria conflittuale che si era venuta a creare, e porse ad Isaac la sua mini bottiglietta d'alcol, poi tornò al suo posto.
Isaac si accomodò su di una poltrona accanto al divano dei single, essendo questo privo di spazio per lui. La poltrona però stava accanto a Scott... e gli andava bene così.
Rimisero in play il film e si godettero sia quello che il successivo quasi in totale silenzio. Ogni tanto Stiles commentava, neanche l'alcol riusciva a zittire la sua logorrea.
Quando ebbero terminato la visione di entrambi i film, apprezzati bene o male da tutti, si radunarono oramai quasi tutti un pò ubriachi in cerchio a terra, sul tappeto del salotto, con una bottiglia di vetro vuota che Lydia estrasse dalla borsa, assieme al suo telefono pronto a ritrarre in delle foto ogni singolo particolare hot.
Theo era l'unico solo un pò brillo, dunque dalla mente piuttosto lucida, non come Lydia ma se la cavava. Gli altri invece... erano pronti al delirio.
Il gioco della bottiglia mischiato ad obbligo o verità, una combinazione letale.
Il primo a girare fú Liam, la punta della bottiglia si fermò sul suo migliore amico umano.
-Allora Mason, obbligo o verità?-
-La mia coscienza mi direbbe che sarebbe più saggio dire obbligo, ma... verità...-
-Bene, partiamo con qualcosa di leggero, Corey è stato il primo a... uhm?-
-A fare cosa?-
Mason non capì, così intervenne la delicatezza di Malia.
-A fare sesso con te.-
Tutti ringraziarono il cielo che Malia fosse così... selvaggia e senza peli sulla lingua. Da ubriaca era anche peggio.
-Ah, ahm.... io, ecco...-
Corey al suo fianco gli diede una gomitata e gli sorrise.
-Si, è stato il primo per me.-
-Ed è lui l'attivo o...?-
Chiese Stiles, curioso.
-Ah-ah-ah, una domanda per volta. Tocca a me.-
Mason girò la bottiglia, che puntò infine Malia.
-Oh oh, mi potrò vendicare.-
-Verità, non ho niente da nascondere né mi vergogno.-
-Okay, com'è Stiles?-
Malia lo guardò interrogativa.
-A letto.-
Aggiunse infine l'umano più piccolo. Stiles ghignò divertito.
-Perchè mi trovi attraente piccolo Mason?-
-Uhm, chissà...-
Il tono di Mason era scherzoso, ma si guadagnò comunque un colpetto sulla nuca dal suo ragazzo. Tutti, o quasi, risero. Poi Malia rispose.
-Impacciato e scoordinato...-
-EHI!-
-...ma è dolce.-
Aggiunse poi la coyote, sorridendogli. Non c'era imbarazzo fra di loro nonostante si fossero lasciati. Entrambi sapevano di aver fatto la scelta giusta, erano meglio come amici che come fidanzati.
-Bene, giro.-
Malia girò. Scott.
-Obbligo o verità?-
-Verità.-
Rispose l'Alpha. Lydia sbuffò.
-Prima o poi salterà fuori un obbligo...-
Commentò quasi annoiata.
-Chi ti faresti in questa stanza?-
Tutti i mannari udirono il battito cardiaco di Scott aumentare improvvisamente al termine di quella domanda. Fortunatamente esso, assieme all'odore, rivelava solo ansia, non la vera risposta che Scott non poteva dare. Così finse di guardarsi attorno, guardando anche... la persona dei suoi desideri, che al contatto visivo con lui abbassò lo sguardo come un cucciolo imbarazzato.
-Sono indeciso fra mio fratello e il mio piccolo Beta.-
Rispose scherzoso.
-Ohw, amico, non ti facevo incestuoso.-
Disse Stiles, ironico, ridacchiando, mentre invece Liam si allungò, scherzosamente alla ricerca di un bacio, facendo ridere anche la sua ragazza, decisamente meno gelosa di Corey. Scott si avvicinò e schioccò un bacio in fronte al suo Beta.-
Nessuno fortunatamente fece caso al battito cardiaco e all'odore di Isaac a quella scena, in cui rise forzatamente.
Theo continuava ad essere l'unico a non aver né riso né mai sorriso, l'unico al di fuori dal mondo.
Stiles lo aveva notato, eccome se lo aveva notato. Aspettava soltanto che fosse il suo turno alla bottiglia.
Non dovette attendere molto poiché la bottiglia che Scott girò si fermò proprio con la punta rivolta verso di lui.
-Ooooh fratello, sei nei guai, qualunque cosa tu scelga.-
-Obbligo.-
-FINALMENTE!-
Esclamò Lydia, armandosi di cellulare.
-Bene, sono indeciso se farti spogliare quasi completamente o farti baciare qualcuno.-
Stiles fece spallucce.
-Bacia qualcuno in questa stanza.-
Tutti avrebbero giurato che Stiles i sarebbe alzato e avvicinato a Lydia, che forse l'avrebbe respinto, molto probabilmente.
Nessuno si aspettò invece che baciasse Theo. E quando lo fece tutti assunsero un'espressione... indecifrabile.
L'unico rumore udibile, oltre a quello di un bacio ricambiato, fù quello dello scatto di una fotografia.
Stiles non si staccò subito, dopo un semplice, innocente bacio, poiché venne influenzato dalle urla di Lydia che incitava l'utilizzo della lingua, nel mentre continuava a scattare foto a ripetizione. Così l'umano afferrò Theo per la maglia, lo avvicinò a se e approfondì il bacio, aggiungendo anche la lingua come richiesto dalla Martin.
Inizialmente vi fú solo stupore dipinto sui volti di tutti i presenti, ma esso dopo un pò sparì, lasciando spazio ad espressioni divertite, o almeno quasi tutti lo erano. 
Scott era ancora un poco stupito, ma c'era un accenno di sorriso sul suo viso.
Malia era ancora shockata, non perché avesse baciato un ragazzo, ma perché aveva baciato Theo! Malia era a conoscenza della sua bisessualità, tendente più all'etero, gliel'aveva confessato Stiles un pomeriggio quando erano usciti insieme. Ma... Theo? Non se lo sarebbe mai aspettata dal suo ex ragazzo.
Isaac invece aveva un'espressione incredula. Non sapeva né che Stiles avesse quel tipo di tendenze né che provasse simpatia per Theo, quello che a loro detta era il nemico. Eppure per tutto il tempo dei film aveva annusato emozioni non esattamente positive nei suoi confronti. Non sapeva che diavolo stesse accadendo ma ora l'odore di Stiles diceva ben'altro, tutti quanti avevano avvertito quell'improvviso mutamento del suo odore, in un certo senso anche i semplici umani.
Eccitazione.
Non ci voleva un genio, bastava vedere come correvano le mani di entrambi su i corpi l'uno dell'altro. Quasi sicuramente se fossero stati soli ed in camera di Stiles... sarebbe andata a finire diversamente piuttosto che come invece la cosa si era conclusa lì, quella sera.
Si staccarono, finalmente, quando avvertirono TROPPO disagio attorno a loro, come un'aura negativa addosso. Difatti quando lo fecero si accorsero che tutti li stavano guardando, ma che abbassarono o distolsero lo sguardo non appena la chimera e l'umano ricambiarono i loro, stupiti e/o divertiti.
Si risistemarono i vestiti ed i capelli, scomposti dalle mani fameliche e vogliose come lo era stato il bacio, che aveva sconvolto entrambi emotivamente. In modo positivo, certo, ma di certo non ci si può aspettare di rimanere emotivamente a posto quando per un impulso irrefrenabile e improvviso ti sale la voglia di limonate selvaggiamente con il proprio peggior nemico.
Stiles trovava estremamente sexy quel Theo arrossito, ansimante e in disordine, come la sua stanza. Avrebbe voluto... aaah...
Ma la cosa che notò sopratutto... é che non era presente la minima traccia di sorriso sulla sua faccia da malvagia chimera. Niente. La cosa lo irritò.
D'altra parte invece Theo aveva fatto ricorso a tutte le se forze per non sorridere e perdere così definitivamente la sfida lanciata dall'umano.
-ANCORA NEANCHE UN SORRISO O UNA RISATA?-
-Perchè dovrei sorridere se mi baci?-
-E quello lo chiami bacio?-
Intervenne Lydia.
-Stavate per scopare, qui davanti a tutti.-
Stiles decise di ignorarla, per non esplodere d'imbarazzo e di rabbia, così si concentrò su Theo.
-PERCHÈ TI HO DATO UN PÒ DI ME! NON TUTTI HANNO QUESTO PRIVILEGIO!-
-Beh... grazie allora.-
E ghignò.
Ghignò.
Stiles strinse i pugni. Il momento prima stava per (e voleva) stappargli i vestiti di dosso ed ora... voleva togliergli quell'odioso ghigno dalla faccia a suon di pugni finché non si sarebbe rotto una mano.
-BENE. FA COME TI PARE. TANTO NON LASCERAI QUESTA CASA SENZA AVER PERSO. TOCCA A ME.-
Mise mano alla bottiglia e girò. Isaac.
Il biondino si agitò sul posto, a disagio, visibilmente a disagio. Sapeva quanto Stiles potesse essere perfido, qualsiasi cosa scegliesse.
-Ohw, Isacchino, ora ci divertiamo.-
-Verità.-
-Bene! Perfetto comunque! Allora... devi dirmi due cose.-
-Non è giusto!-
-Sssh, sei stato via a lungo, ci hai abbandonati lupetto, quindi questa è la tua punizione. Allora, dimmi un pò se sei vergine e se in Francia hai trovato qualcuno con cui spassartela o... uhm... anche qualcuno con cui stare, non sò.-
Isaac sospirò. Prese a giochicchiare con le mani, fissando il vuoto, PROFONDAMENTE a disagio.
-Si lo sono e no, in Francia non ho trovato nessuno.-
-Quindi mi stai dicendo... che sei l'unico, piccolo lupetto puro in questa stanza?-
Fece spallucce.
-Nonostante sia un adolescente e ci si aspetti che si un ormonato... la cosa non mi ha mai pesato né turbato. Quando arriverà il momento bene, altrimenti... non mi dà fastidio, nemmeno ci penso.-
-Aaah, Isaacchino tenerino, sai che se mi ricapiterai fra le mani in questo gioco per te sarà finita vero?-
-Cosa mi impedirà di scegliere di nuovo Verità?-
-La fine della mia fantasia sulle domande per te.-
Poi si rivolse a tutti gli altri.
-Ragazzi, se vi capita Isaac... lasciatelo a me, per favore.-
-Perché devi essere così stronzo?!-
Esclamó Isaac con una voce un pò più alta del normale e con gli occhi accesi di giallo brillante. Non voleva alzare la voce con lui, gli era... sfuggito. Aveva perso per un attimo il controllo, complice l'alcol.
Quasi tutti avevano notato il ringhio gutturale di Theo a quell'improvvisa perdita di controllo di quel biondino che neanche conosceva. Se qualcuno si fosse azzardato a toccare Stiles...
Nessuno però commentò e la chimera ritrasse gli artigli.
Stiles non se la prese, sia perché non perfettamente lucido sia perché conosceva Isaac, e sapeva che non era sua reale intenzione alzare la voce e far brillare gli occhi, minaccioso.
Scott era rimasto calmo per tutto il tempo ma sempre vigile, sempre pronto ad intervenire nel caso ci fosse stato il bisogno, da bravo capobranco quale'era
-Andiamo Isaachino, fidati di me!-
Disse Stiles, assumendo poi lo stesso sorriso sadico che aveva riservato a Jared, quella volta sull'autobus, con l'intento di farlo vomitare. Questa volta ottenne solo un piccolo ringhio da parte del biondo, che si rimise composto.
Scott gli toccò il braccio e Isaac sembrò calmarsi del tutto sotto il tocco del suo Alpha.
-Sta tranquillo. È solo Stiles.-
Scott gli sorrise dolcemente... e Isaac tornò tranquillo, come una belva domata.
Solo il biondino sapeva in realtà ciò che quel sorriso aveva scatenato in lui. Sperava solo che dal suo odore non si notasse. Né dal suo battito cardiaco leggermente alterato.
Fú il turno di Isaac e la bottiglia puntò su Theo. Nell'aria si respirò tensione.
-Obbligo.-
Rispose semplicemente Theo, facendo sospirare la Martin, felice che qualcun'altro l'avesse preferito alla Verità.
Theo aveva scelto l'Obbligo. L'avrebbe scelto in ogni caso, anche non fosse stato Isaac, avrebbe fatto qualcosa di imbarazzante e poi la gente avrebbe continuato ad odiarlo, come al solito, senza mai più rinfacciarglielo perché non era amico di nessuno, ma... una verità, no, non avrebbe potuto sopportare delle domande scomode e piene d'odio sul suo conto e nei suoi confronti.
-Bene. Vieni fuori con me, dobbiamo discutere.-
A giudicare dagli artigli uscitigli involontariamente, la discussione che si sarebbe svolta fuori casa Stilinski non doveva essere qualcosa di tranquillo e pacifico.
-Isaac, basta.-
Intervenne subito Scott, afferrandogli delicatamente il polso, portando lo sguardo azzurro del biondo sul suo cioccolato.
-Scott ha tentato di ucciderti!-
-E come hai giustamente appena detto è stato al passato. Si è scoperto per la crudele vipera qual'è, ora tutti lo tengono costantemente sott'occhio, compreso io. Sarebbe uno stupido a cercare di attaccarmi di nuovo. Non è pericoloso, non più.-
-Ma...-
-Non dico neanche che è dei nostri né che mi fido di lui, ma... tu fidati di me.-
Isaac rimase per un pò a fissare Scott, come se i suoi occhi fossero la fonte del suo magico autocontrollo quando si arrabbiava. Complice anche la sua mano poggiata sulla sua, così calda, così delicata. E... lo stava per caso impercettibilmente accarezzando col pollice o era una sua impressione?
Isaac spostò lo sguardo su quello tranquillo di Theo, ringhiò e poi tornò quieto, il contatto fisico con Scott a calmarlo ma che poco dopo si interruppe.
-Immagino tocchi a me girare, ma cedo volentieri la mia opportunità a qualcun'altro. Non ho voglia né idee.-
Lydia stette per obbiettare ma Stiles fú più rapido e si impossessò della bottiglia.
-BENE. PERFETTO.-
La fece girare per poi fermarla poco dopo con la punta rivolta verso Isaac.
-Isaacchino, torniamo a noi!-
-Guarda che così non vale, Stilinski.-
-Aaah, sta zitto, non mi importa. Obbligo, dunque. Senti, persino io da ubriaco senza super sensi mi sono accorto che la tensione sessuale fra te e Scott è alle stelle, cavoli! Baciatevi! Scott, saltagli addosso come un lupone con la sua preda!-
Scott arrossì come un pomodoro in un'istante e Isaac abbassò lo sguardo sul pavimento, come se fosse la cosa più interessante del mondo in quel momento.
-Ma che stai dicendo Stiles? Non è affatto ve...-
Iniziò l'Alpha, venendo però interrotto dalla Banshee.
-SENTI, DI TUTTE QUESTE VERITÀ IO CI FACCIO POCO E NIENTE. HO BISOGNO DI MATERIALE DA FOTOGRAFARE, E LE PAROLE PURTROPPO NON SONO RITRAIBILI IN UN'IMMAGINE. SOLO STILES E THEO NON MI BASTANO, VOGLIO VEDERE PIÙ ADOLESCENTI ORMONATI CHE FANNO COSE TUTTO FUORCHÈ CASTE.-
-M..ma...-
-N..non puoi obbligare qualcos'altro?-
Chiese il biondino quasi in un sussurro, spostando lentamente lo sguardo dal pavimento a Stiles, che sorrise diabolico.
-Allora spogliati. Ti dirò io quando fermarti.-
Lydia batté le mani divertita mentre i più piccoli incominciarono a "cantare" la classica canzone da spogliarello, incitati e accompagnati da Stiles. Scott fissava le proprie mani con imbarazzo, Malia e Theo invece erano indifferenti.
Isaac sospiró e decise che piuttosto che espletare chiaramente i propri sentimenti per il moro con un bacio, che sicuramente gli avrebbe impedito di tenere a freno il proprio odore, preferiva piuttosto denudarsi cosí che gli altri fiutassero imbarazzo per... beh, per l'Obbligo.
Così da seduto si alzò mettendosi in ginocchio. Prima mise mano alla sua sciarpa, la sfilò lentamente, imbarazzato, poi passò a spogliare la parte superiore del corpo, quindi si tolse la maglia e rimase a petto nudo.
La parte più semplice era passata.
Fù poi il turno delle scarpe e i calzini, poi passó ai pantaloni, si slacciò la cintura, li sbottonò, caló la zip ed infine li tolse. I jeans raggiunsero così gli altri vestiti poggiati sulla poltrona.
Oramai rosso in viso come neanche lui sapeva cosa guardò Stiles e con un'alzata di sopracciglia gli chiese se dovesse continuare fino a togliere l'ultimo indumento.
Il suo sorriso sadico parlò per lui.
Isaac deglutì, chiuse gli occhi e cercò di concentrarsi per non esplodere dall'imbarazzo, poi raggiunse con le dita l'elastico dei boxer neri che indossava.
In quel momento Scott si schiarì la voce e si alzò.
-Scusate, devo andare un attimo in bagno.-
E senza aggiungere nient'altro si avviò al piano di sopra.
-SI!-
Esclamò sottovoce l'umano più grande, alzando i pugni al cielo.
-Ho ottenuto ciò che volevo in entrambi i modi! Ragazzi, cosa avete fiutato?-
Chiese, rivolto al Branco di creature mannare.
-Imbarazzo.-
Disse Liam.
-Da parte sua e di Scott.-
Aggiunse Hayden.
-Ed eccitazione, senza dubbio.-
Concluse Malia.
-Anche da parte di Isaac?-
Chiese ridacchiando.
-Aaargh, ti odio Stilinski!-
Isaac era rossissimo e ancora mezzo nudo mentre Lydia era super soddisfatta del materiale per ora raccolto.
-Isacchino, devi correre da lui!-
-Da chi? Scott? Tu sei scemo.-
-Ma non capisci? Lui È PAZZO di te, idiota! E tu... beh, di certo non puoi negare il contrario anche di te stesso. Vai, o sguinzaglierò tutti i cagnolini mannari affinché ti conducano di sopra a calci nel culo!-
-Ma io...-
-VAI.-
Isaac sbuffò e agguantò i suoi vestiti.
-Che stai facendo?-
Chiese Stiles, immediatamente.
-Mi rivesto.-
-NON SE NE PARLA PROPRIO. VAI, IMMEDIATAMENTE.-
-In queste condizioni? Ma sei impazzito?-
-No, sono un veggente e prevedo che se ti presenti così dinnanzi a lui scoppieranno scintille. Magari riuscirai anche a perdere la tua purezza questa notte. Possiamo concederti di abbandonare il gioco per un'occasione simile. Dai. Usate il materasso degli ospiti che dó a Scott quando dorme quà, lui sà dov'è!-
Il biondino sembrò pensarci sù a lungo, tanto da far perdere la pazienza a Stiles che costrinse Liam a minacciarlo con artigli e zanne.
 
 
Così, alla fine, si ritrovò mezzo nudo dinnanzi alla porta del bagno di casa Stilinski. All'interno di esso vi era il ragazzo di cui da qualche mese a questa parte si era innamorato. Così come Scott, Isaac durante gli ultimi due mesi aveva pensato tanto all'altro, al Branco in generale, ma sopratutto al ragazzo con cui non si era più sentito da quando era partito per la Francia assieme a Chris.
Non sapeva dire che cosa lo avesse portato a non sentirsi più, neanche per messaggio, con Scott. Per lui si era preso una seria sbandata a quei tempi, l'attrazione per Allison, ancora non lo sapeva, ma era solo un'illusione, una distrazione dal suo chiodo fisso. Ma Scott stava con Kira, e sotto sotto era ancora innamorato di Allison. Forse era partito per la Francia con la decisione di lasciarsi tutto e tutti alle spalle... semplicemente per non soffrire.
Negli ultimi due mesi Scott era tornato a fargli visita nei suoi pensieri e nei suoi sogni (in un certo senso non se n'era mai andato). Più volte aveva pensato di tornare a Beacon Hills ma ogni volta si era convinto non fosse una buona idea ed aveva sempre rinunciato. Aveva deciso però un giorno di tornare alla sua citta natale almeno per salutare il Branco prima che partisse e si separasse per il college, ma ancora una volta i dubbi lo avevano assalito. Alla fine peró fú Stiles a contattarlo proprio per farlo tornare, dando sostegno alla parte di Isaac che voleva davvero tornare per rivedere il Branco, per rivedere Scott.
Quando poi con domande di circostanza piuttosto discrete aveva  scoperto che Scott era tornato single... aveva toccato il cielo con un dito.
Ed ora eccolo lì.
Probabilmente a causa del suo odore e dei suoi battiti cardiaci completamente impazziti Scott aveva avvertito la presenza di qualcuno dietro alla porta del bagno, e quando la spalancò e si trovò dinnanzi un Isaac vestito dei soli boxer... il suo cuore mancó qualche battito, per poi prendere il ritmo di un cavallo al galoppo.
-Ehi...-
Dissero in un sussurro entrambi nello stesso momento, imbarazzati ed impacciati.
Entrambi i lupi avevano la sensazione che il silenzio proveniente dal salotto al piano di sotto fosse architettato per permettere agli altri mannari di udire le cose che si sarebbero detti per poi riferirle a chi non possedeva un super udito. Decisero comunque di ignorare quel dettaglio e di dedicarsi a loro due.
-Ero venuto a controllare come stessi. Te ne sei andato così in fretta e da ubriaco, temevo stessi male...-
Nel venire a conoscenza di quella frase sussuratagli da Malia, Stiles si schiaffò il palmo della mano in fronte, sospirando esasperato.
-È un caso perso.-
Commentò.
-E così hanno mandato te a controllare, mezzo nudo ed ubriaco anche tu, piuttosto che magari qualcuno di più a posto come Lydia o Theo.-
Disse Scott, ridacchiando.
Stiles sospirò sollevato, stavolta. Credeva che suo fratello fosse ancora più tonto di quell'altro, ecco perché formavano una bella coppia, ma stavolta lo aveva stupito!
-T..tu... volevi che venisse Lydia o Theo?-
-NO! NO! Certo che no.-
Si affrettò a rispondere l'Alpha, temendo di aver ferito il biondo.
-Tu... tu vai bene.-
Gli sorrise dolcemente. 
Isaac incrociò il suo sguardo color nocciola e si sentì morire. Scott... era così bello quando sorrideva in quel modo.
Fú l'Alpha a prendere la decisione per entrambi. 
Fú lui ad afferrare con delicatezza il volto arrossato del Beta. 
Fú lui ad attirarlo a sé, lentamente, perché l'altro avesse tutto il tempo di reagire e fermarlo nel caso non avesse voluto. 
Fú lui a poggiare le sue labbra su quelle del biondo, assaporando cosí, finalmente, per la prima volta il sapore di Isaac Lahey.
Fú un bacio timido, impacciato, ricambiato con grande imbarazzo da parte di entrambi e schifosamente dolce. Le mani di Scott si spostarono dal viso di Isaac e raggiunsero i suoi ricci, per accarezzarli e giocarci un pò, mentre quelle di Isaac si poggiarono sui fianchi del moro e da lì non si spostarono più.
Scott poco dopo lo attirò con sé dentro al bagno ed il Beta chiuse la porta dietro di sé.
 
 
Al piano di sotto, intanto, Stiles stava festeggiando la riuscita del suo piano in uno stupido balletto.
-Vogliamo continuare o hai intenzione di danzare per tutta la notte, principessa?-
Gli aveva chiesto Lydia, che non aveva abbandonato il telefono neanche per un attimo in tutta la serata.
-Ohw, si, scusate. A chi tocca?-
-Teoricamente... toccherebbe a me.-
Intervenne Theo, sorprendendo tutti. Per quanto era stato silenzioso per tutta il tempo il Branco si era quasi completamente dimenticato di lui e quando aveva parlato di sua spontanea volontà piuttosto che nel venire interrogato la gente si sorprese come se Theo non ci fosse stato per tutta la serata e fosse apparso magicamente lì in mezzo a loro.
Stiles non aveva dimenticato la propria sfida col castano, si era solo concentrato sul Scott e Isaac in quegli ultimi momenti, ma ora che loro due erano sistemati ora poteva tornare a concentrarsi su Theo. DOVEVA sorridere o ridere. A qualunque costo.
L'idea di fargli il solletico gli era passata per la testa per un momento, ma aveva pensato che oltre a rischiare probabilmente la vita non sarebbe stato giusto. Lui voleva una sua risata spontanea, non forzata.
La bottiglia arrestò il suo giro su Liam.
-Si ritorna alle origini.-
Commentò il piccolo Beta.
-Se quando la girerai si fermerà di nuovo su di me ci sarà da ridere.-
Gli disse il suo migliore amico. Per tutto il gioco, quasi tutti avevano ora notato, l'unico a non aver MAI parlato era Corey, ma almeno lui sapeva divertirsi, non come una certa chimera...
-Verità.-
Scelse Liam.
-Immagino io debba fare una domanda stupida da adolescente ormonato, cosa che non sono.-
Commentò secco Theo.
-Perciò lascio la domanda a Stiles, che saprà certamente cosa farne.-
-Uuuh, è una bella responsabilità, grazie Theuccio.-
A quel nomignolo Theo ringhió, ma Stiles lo ignorò.
-Vediamo... uhm... che ne dici di... raccontarci nel dettaglio com'è andata quando hai raccontato a Hayden la verità?-
-La verità?-
-Sai... la tua mannarosità... e tutto il resto. Non ce l'hai mai detto, non hai mai specificato, hai solo balbettato, ciò implica che... sia successo qualcosa di particolare.-
Hayden scoppiò a ridere e Liam sospirò.
-Le raccontai tutto sui Dottori del Terrore e tutto il resto, ma non mi volle credere.-
-Nessuno ci avrebbe creduto!-
Replicò la sua ragazza.
-Così mi trasformai per darle una prova e...-
-Gli mollai un pugno in faccia, spaventata, e scappai via in macchina.-
Liam sospirò di nuovo e più forte.
Tutti, eccetto Theo, scoppiarono a ridere. Tuttavia la prima chimera dovette ammettere che quella storia suscitò ilarità in lui, ma rimase impassibile, per non perdere.
-Beh, ma poi mi ha salvata, quindi gli ho perdonato lo spavento che mi ha fatto prendere.-
-Ah saresti tu quella a cui doveva essere concesso il perdono?! Mi hai quasi rotto il naso!-
-Ma sei guarito, e poi non rivanghiamo la storia delle scuole medie per favore.-
-Ma...-
-Sssh.-
Hayden zittì il suo ragazzo con un bacio.
-Si, si piccioncini, vi fate le coccole più tardi. Ora, Liam, gira.-
Liam sbuffò e scosse la testa divertito, poi mise mano alla bottiglia. Corey.
-Verità.-
Lydia prese a testate un libro.
-Ma per la gioia di Lydia faró anche un Obbligo.-
Lydia sospirò sollevata.
-Stessa domanda, Mason è stato il primo?-
Corey si passò una mano sul retro del collo visibilmente a disagio.
-Ssssi... teoricamente, ma col mio ex, Lucas...-
-Lo scorpione?-
Lo interruppe Malia.
-Si, lui, beh... c'è stata una specie di mezzo tentativo...-
Mason incrociò le braccia al petto e mise il broncio.
-Oh ma andiamo amore, come puoi ingelosirti per uno stronzo ormai morto? E comunque è stato prima di te!-
-Oooookay, il tuo Obbligo sarà farti perdonare da Mason.-
Ordinò Liam, divertito dalla scena di gelosia del migliore amico.
-Ma prima gira.-
Fù il turno di Lydia, che scelse Verità, sollevando le proteste di tutti, siccome lei si era lamentata per tutto il tempo dell'eccessiva quantità di verità per quella sera.
-Bene, farò io la domanda.-
Si fece avanti Malia, vedendo che Corey era troppo occupato a coccolare Mason per farsi perdonare.
-Só poco sú di loro ma... era meglio Jackson o Aiden a letto?-
Lydia seppe controllare con maestria le sue emozioni riguardanti il suo ex ragazzo andatosene a Londra e l'altro suo ex ragazzo morto davanti ai suoi occhi. Rispose obbiettiva, lasciando da parte i sentimenti.
-Aiden era più... focoso. Jackson più selvaggio, e credetemi... c'è differenza fra le due cose. Ma... forse... sceglierei... J..Aiden, forse Aiden, si.-
Lydia girò, e la bottiglia puntò su Theo, di nuovo, che sbuffò.
-Obbligo.-
Disse, ma Lydia lo ignorò.
-Sai... sono tanto curiosa di sapere com'era l'Inferno. La domanda di riserva è se hai almeno sentito qualche piccolissima cose nel tuo cuore di ghiaccio ad aver ucciso tua sorella, ad aver distrutto il mio Branco ed assassinato la maggior parte del tuo.-
Calò il silenzio più totale.
NESSUNO si aspettava un'uscita del genere da parte di Lydia, una domanda così fredda e... atta chiaramente a ferire il cuore di pietra della chimera senz'anima, o almeno a provarci.
Theo non si scompose minimamente, accennò solo ad un piccolo ghigno gutturale.
-No, non ho sentito assolutamente nulla in nessuno di quei momenti. Sono spietato e crudele, lo sono sempre stato e sempre lo sarò. Avevate ragione a non fidarvi di me, Scott e Liam, e chiunque veda anche solo un poco di buono in me si sbaglia, sono pensieri sciocchi, da idioti. Io sono e sarò sempre il malvagio. Ho fatto un'idiozia a rimanere con questo Branco e a venire a questa stupida festa. Ora me ne vado, così faró finalmente felice la maggior parte di voi.-
Fece per alzarsi ma Stiles lo bloccó trattenendolo per un braccio.
-Aaaah no, tu non ti muovi da qui.-
E girò la bottiglia al posto di Theo.
-Stiles lasciami!-
Esclamó, con rabbia, strattonandolo con meno forza sovrannaturale possibile, per non fargli del male.
-Ti prego, resta. Per favore.-
Lo stava ora pregando, guardandolo negli occhi, con espressione triste.
-Per favore Theo...-
La bottiglia poi si fermò puntando su Stiles, ma a lui non importò.
Con un altro strattone si liberò dalla presa del'umano e senza distogliere gli occhi dai suoi fece la sua domanda.
-VUOI LA TUA DOMANDA? BENE. COM'È STATO UCCIDERE LA RAGAZZA DEL TUO MIGLIORE AMICO?-
Urlò, con rabbia. Quella serata lo aveva proprio stancato.
Tuttavia... si morse la lingua e si rese conto di ciò che aveva detto troppo tardi, quando gli occhi di Stiles avevano incominciato a bagnarsi di calde lacrime.
Stiles abbassò lo sguardo ed il capo, chiuse gli occhi, ma comunque una lacrima sfuggì, strisciando silente lungo la sua guancia sinistra.
-Io... non... non volevo...-
Provò a dire Theo, non riuscendo però a comporre una frase successiva, troppi i tipi di scusa che aleggiavano nella sua mente. Non sapeva quale scegliere, da dove iniziare.
Theo non era mai stato bravo con le parole, o almeno non in quel campo.
Sapeva essere subdolo, ingannevole ed affascinante grazie ad esse, date le sue doti da manipolatore, ma proprio non sapeva... come chiedere scusa...
-Sei un vero stronzo Theo Raeken.-
Disse Stiles con voce rotta dal pianto, prima di scappare in lacrime dal salotto.
 
 
Scappò, al piano di sopra, nella sua stanza, sorpassando la porta del bagno oltre la quale venivano gemiti e rumore di baci. Quando fú dentro sbatté la porta dietro di sé e si gettó sul letto senza neanche chiudersi a chiave dentro, come avrebbe dovuto fare, poiché poco dopo sentí qualcuno bussare alla porta.
-VATTENE.-
Urlò, credendo che fosse la chimera venuta a balbettare scuse come proprio non gli riusciva, guadagnandosi soltanto ancora più odio. La voce che però rispose al suo grido era molto più familiare ed apprezzata di quella di Theo.
-Stiles?-
Poco dopo entrò Scott, mezzo svestito e dai capelli completamente in disordine.
-Stai bene? Cos'è successo?-
A Stiles scappò un piccolo sorriso nel vederlo così, ma sopratutto sorrise nel constatare la lealtà e l'affetto che l'Alpha, il suo migliore amico, suo fratello provasse per lui, tanto da aver abbandonato per un pò Isaac per sapere cosa fosse successo al suo umano.
-Per favore, ti prego Scott, torna da Isaac. No, non stó bene, Theo ha detto... una cosa... ma non ti voglio qui adesso, ti voglio da Isaac.-
Gli disse Stiles, un pò singhiozzando e ancora piangendo.
-Se pensi che possa accantonare mio fratello per del sesso sei completamente fuori rotta.-
-No, non è per quello. Senti, ci ho messo tanto per organizzare questa cosa fra te ed Isaac, per favore, almeno tu, fammi contento e goditi il mio regalo. TI PREGO. Io starò bene...-
-Stiles...-
Incominciò il moro, costringendo Stiles ad usare le maniere forti.
-Voglio stare da solo. Vattene.-
Disse soltanto, e dal tono che aveva usato Scott capì, capì che non era un buon momento neanche per avere il proprio fratello al proprio fianco.
Così, come da lui richiesto, per quanto volesse ardentemente stare con lui, abbracciarlo e consolarlo, standolo a sentire per ore, dispiacendosi però anche un pó per Isaac, che però aveva fortunatamente capito quanto delicata fosse la situazione e l'aveva lasciato andare senza problemi, Scott uscì, chiudendo la porta della stanza dell'umano.
Quest'ultimo disfece il letto e si infilò sotto alle coperte dopo essersi tolto le scarpe, affondando poi la faccia nel cuscino.
Allison...
Sebbene non l'avesse uccisa lui personalmente... si sentiva comunque in colpa, una schifosissima colpa bruciante e devastante all'interno del suo petto e della sua mente.
Nonostante fosse passato tutto quel tempo la cosa ancora lo feriva profondamente. Anche solo nominarla lo distruggeva emotivamente, internamente, era solo bravo a non darlo a vedere.
Se poi qualcuno gli diceva qualcosa come quella che aveva detto Theo...
Il fatto peggiore era che... Theo non aveva detto una cosa cattiva, Theo aveva detto la verità.
Allison era morta ed era tutta colpa sua.
 
 
Quando Stiles scappò al piano di sopra tutti rimasero immobili per almeno un intero minuto, poi Malia di gettò con zanne e artigli su Theo, nel tentativo di infliggergli quanto più dolore possibile per poi ucciderlo.
Theo si difese come poté senza però colpirla, Liam e Hayden lo aiutarono poi a scollarsela di dosso e a tenere ferma la coyote mannara.
-MA COME TI È SALTATO IN MENTE DI DIRGLI UNA COSA DEL GENERE?-
Gli gridò contro la ragazza, con ancora gli occhi che brillavano di azzurro.
-IO NON VOLEVO NEANCHE VENIRE A QUESTA FESTA IDIOTA! È STATO SCOTT A... PRATICAMENTE COSTRINGERMI! PER TUTTA LA SERATA SONO STATO UNA PICCOLA FIAMMELLA FASTIDIOSA E SILENZIOSA, ALMENO FINCHÈ NON MI AVETE GETTATO DELLA BENZINA ADDOSSO. CREDEVATE CHE NON CI SAREBBE STATA NESSUNA ESPLOSIONE?-
Gli rispose Theo, anch'egli con gli occhi illuminati di giallo.
-Theo ha ragione, è stata colpa mia.-
Intervenne Lydia, facendo voltare tutti verso di lei.
-Io... io non ti ho mai perdonato per quello che mi hai fatto, Theo. A me e al mio Branco. Così come Stiles e Malia sapevo che non sarei riuscita mai a perdonarti e proprio come loro mi sono opposta perché tu venissi stasera. La tua presenza mi ha infastidito a tal punto da... farmi dire... quella cosa... che non volevo dire, in realtà, lo pensavo ma non volevo dirla. Ho solo... perso il controllo per un momento e Stiles ne ha pagato le conseguenze del mio stuzzicare... il mostro.-
Si alzò in piedi.
-Vado a scusarmi con lui.-
Theo la imitò e la fermò con un gesto della mano.
-Sappiamo entrambi che le tue scuse sono inutili. Non ce l'ha con te, ce l'ha con me. Devo andare io a scusami.-
-Stiles non ce l'ha con nessuno di voi due.-
Intervenne Scott, presentatosi di sotto ancora mezzo svestito e spettinato.
-Non só cosa hai detto di preciso, Theo, ma a Isaac è parso di sentire qualcosa riguardante Allison. Non... non ti farò la predica perché... sei Theo, só che sarebbe inutile, perciò passerò oltre. Qualsiasi cosa ti abbia detto, se hai nominato Allison non ce l'ha con nessuno se non con se stesso. Lui crede che sia la verità, l'ha sempre creduto e sempre lo crederà.-
-Che cosa?-
Chiese la chimera.
-Che è colpa sua se Allison è morta.-
-M..ma è stato il Nogitsune, no?-
Parlò Liam, guardando i membri del Branco che a quell'epoca erano presenti.
-Si, ma per lui non fà alcuna differenza. Si sente comunque responsabile e tremendamente in colpa. Ho provato tante volte a dirgli che lui non c'entrava nulla, che mentre Allison moriva lui era praticamente svenuto, ma non ha mai voluto darmi retta e mai ha cambiato la sua linea di pensiero.-
Rispose Scott, per poi spostare lo sguardo su Theo.
-Qualunque cosa ti gli abbia detto non ce l'ha con te, quindi anche le tue scuse saranno inutili. Tu hai solo aperto ancor più una ferita che non si è mai chiusa, alimentando i suoi sensi di colpa.-
-E tu che sei il suo migliore amico non sei riuscito a fare nulla?-
Domandò Mason. Scott scosse la testa.
-Non vuole vedere nessuno, mi ha pregato di tornarmene da Isaac e di andarmene.-
-Bene, quindi andrò io.-
Si fece avanti Theo.
-Qui non ho niente da fare, la gente mi odia e... devo rimediare al mio errore. Se mi lancerà addosso qualcosa potrò guarire.-
La chimera così abbandonò il salotto e si diresse al piano di sopra assieme a Scott.
-Qualche consiglio?-
Chiese all'Alpha prima che se ne tornasse in bagno dal suo Isaac.
-Io non só cosa ti abbia fatto diventare il mostro che oggi sei, ma non credo tu sia nato così. Vuoi un consiglio? Cerca di usare il tuo cazzo di cuore per una volta, se mai l'hai usato in tutta la tua vita.-
Theo sospirò.
-Credo che sia un pò arrugginito e pieno di ragnatele.-
Scott fece spallucce.
-Stà a te rimediare.-
Poi entrò in bagno e chiuse la porta alle sue spalle.
Theo si avvicinò alla stanza di Stiles e bussò tre volte dopo un intero minuto di dubbi ed incertezze.
-Chiunque tu sia vattene.-
La voce di Stiles arrivò al suo udito ovattata e un poco corrotta dal pianto.
Prima di aprire la porta Theo prese in bel respiro, deglutì, e poi afferrò la maniglia che tirò giù, facendo il suo ingresso nella stanza di Stiles Stilinski.
Stiles sollevò appena la testa dal cuscino quel giusto che gli bastò per vedere chi fosse ad averlo disturbato nonostante la sua richiesta.
Quando vide Theo sospiró.
Non urlò, semplicemente parlò con voce stanca e bassa.
-Theo, ti prego, vattene.-
-Comincia a realizzare il fatto che non succederà mai.
Rispose l'altro, facendosi un giro per la stanza e guardandosi attorno per un pò. La chimera trovò la disordinata stanza di Stiles... caotica, e strana, aggettivi in perfetta simbiosi con il suo proprietario dopotutto.
Guardò poi Stiles, disteso sul letto, sotto alle coperte, ancora vestito, a dargli le spalle, con la testa affondata nel cuscino.
Si ricordò poi che lui, così come tutti gli altri, seppure non lo desse molto a vedere, era ancora in stato di ebrezza che, unita al pianto, era la perfetta combinazione per ottenere come risultato una facile caduta nel mondo onirico.
Theo non ci pensó due volte, si tolse le scarpe silenziosamente e, sempre silente, si ficcò sotto alle coperte con lui, azzardandosi a cingergli la vita con un braccio.
Sentì Stiles irrigidirsi tutto e voltarsi solo con la testa.
-Che diavolo stai facendo?-
-Ti tengo compagnia.-
Rispose l'altro semplicemente, facendo spallucce.
-Se non te ne vai tu giuro che me ne vado io.-
-E dove?-
-Non mi importa, anche nella jeep, basta che mi allontano da tutti voi.-
-Ma io ti seguirò comunque, ovunque tu andrai.-
-Sei noioso.-
Theo fece di nuovo spallucce.
-Che vuoi farci? È la mia natura.-
-Come anche essere freddo, manipolatore, spietato ed un mostro sociopatico senz'anima?-
-Uhm... più o meno.-
Stiles sbuffó una risata.
-Immagino che ferire i sentimenti altrui sia molto più facile quando non si posseggono sensi di colpa.-
Seguirono lunghi attimi di silenzio.
-Stiles, potresti voltarti, per favore?-
Dopo secondi di esitazione Stiles sospirò scocciato e lo fece, mostrando a Theo il suo volto bagnato dalle lacrime che ancora scivolavano su di esso silenziose dagli occhi gonfi e arrossati.
Theo passò delicatamente il pollice sulla guancia destra dell'umano nell'esatto istante in cui una lacrime venne giù. La catturò e po accarezzò dolcemente il volto di Stiles.
Prese poi la sua mano e la poggiò sul suo petto, affinché sentisse il suo tranquillo battito cardiaco. Con l'altra mano andò a sollevargli un poco il capo affinché lo guardasse negli occhi.
-Mi dispiace per quello che ho detto.-
Sussurrò, e non c'era alcuna alterazione nel suo battito cardiaco.
-T..tu sei un ottimo bugiardo. Non sono uno stupido.-
-No. Non lo sono quando sono così vicino a te.-
La mano con cui ancora teneva premuta quella dell'altro contro il proprio petto prese ad accarezzargliela dolcemente.
-Non mi importa, ad ogni modo non hai nulla di cui scusarti. Non sono arrabbiato.-
-Dovresti esserlo invece, perché ho detto una cosa veramente cattiva, e non me lo perdonerò mai.-
-Veritiera.-
Lo corresse Stiles.
-Davvero credi che sia colpa tua?-
-Come potrebbe non esserlo? Il Nogitsune l'ha uccisa ed è tutto cominciato da me, senza contare che quando ero posseduto ho fatto del male PERSONALMENTE a tanta gente, ho UCCISO tanta gente e mi sentivo anche bene nel sentirmi così forte per la prima volta. E la stessa cosa con Donovan, ma già lo sai.-
-Io non credo di essere la persona adatta a dirti qualcosa a riguardo. Io sono un assassino psicopatico e sociopatico senza sentimenti né rimorsi. Allora... perché mi sento così male ad averti detto quella cosa?-
Sospirò Theo.
-Immagino che anche le chimere killer, viscide e doppiogiochiste, velenose come vipere possano possedere qualche sentimento di tanto in tanto.-
Commentò Stiles.
-Se anche tu non mi credi, io stó malissimo per averti detto quella cosa, per averti trattato in quel modo o anche solo per averti urlato addosso. Dopo tutto quello che ho fatto immagino di meritarmi questa sensazione di profonda colpa che sento qui dentro...-
Battè piano la mani su quella dell'altro poggiata ancora sul suo petto.
-Wow, se è così che ci si sente a provare sentimenti... è uno schifo...-
Stiles ridacchiò divertito.
-Ma... ti prego, prenditela con me, odiami, insultami, urlami addosso, picchiami, pestami a sangue... sopporterò TUTTO, me lo merito, ma... non incolpare te stesso.-
-Non hai ucciso tu Allison.-
-E neanche tu l'hai fatto. In questo momento vorrei però averlo fatto io, così che tu possa odiare me, con tutto te stesso, piuttosto che te.-
-Solo per una cosa ti odio, ora come ora, confuso dall'alcol e la tristezza che mi fanno dimenticare tutte le stronzate che hai fatto.-
-Cosa?-
-Non hai ancora neanche sorriso.-
Theo... proprio non riuscì più a trattenersi, gli fù impossibile. Non gli piaceva perdere, ma pensò che per quella volta ne valeva la pena.
A quella frase, dunque, sorrise, dolcemente, come non faceva realmente da anni ed anni.
Il suo primo, vero sorriso dopo così tanto tempo lo riservò unicamente a Stiles Stilinski, quel ragazzino che... era anche riuscito a fargli provare rimorso come non gli succedeva da anni, che era anche riuscito a far ripartire quel suo cuore oramai dalle batterie scariche e marce.
Come, però, neanche lui lo sapeva.
Stiles era speciale.
L'umano ricambiò il suo sorriso e sentì il ritmo del battito cardiaco di Theo mutare appena.
-Sei molto carino quando sorr...-
Non riuscì a completate la sua frase perché Theo si avvicinó e lo baciò. 
Un bacio all'inizio non ricambiato, poiché Stiles era stato preso alla sprovvista. L'umano però non ci mise molto a realizzare che Theo lo stava baciando e mosse le sue labbra in risposta all'altro.
Il bacio era dolce, così come anche le carezze che ora la chimera stava posandogli sul corpo, qualcosa che stupì Stiles, che non si aspettava che l'altro sapesse essere così... tenero. Pensava che con Theo fosse tutto un fuoco, immaginava l'andare a letto con Theo come un sesso senza sentimenti, selvaggio e passionale, non di certo qualcosa di così dolce, quasi... romantico. Certo, poi da lì ad andare a letto con Theo ne sarebbero passati di decenni...
Theo gli salì sopra, senza mai smettere di baciarlo, e le mani di Stiles raggiunsero timidamente i fianchi della chimera, andando però ad accarezzargli la pelle calda sotto alla maglietta, non voleva sentire la stoffa fra le sue mani.
-Stiles, siamo ubriachi...-
Disse Theo, ansimando allo stesso ritmo dell'altro, quando si staccò appena appena dalla sua bocca per parlare.
-...e siamo ubriachi... tu più di me... e siamo due ragazzi ormonati... tu più di me...-
Sorrise divertito a quell'ultima frase mentre Stiles gli diede un piccolo pizzicotto sul fianco.
-...dovremmo fermarci...-
-Si... hai ragione...-
Rispose l'umano, perdendo poi lo sguardo nel vuoto. Quando lo abbandonò, poi, istanti dopo, riportò lo sguardo su quello di Theo.
-Domani mattina... ti prego uccidimi...-
La chimera lo guardò interrogativo.
-Me ne pentirò...-
E riallacciò il contatto con le sue labbra.
E da lì a ritrovarsi nudo nel proprio letto assieme alla sua nemesi, a gemere il suo nome sottovoce, mentre l'altro si spingeva in lui delicatamente, dolcemente, come Stiles non si sarebbe mai aspettato, fú facile come schioccare le dita.
Ed il sonno arrivò per tutti.
Scott ed Isaac, dopo aver consumato la loro passione nella doccia, entrarono nella stanza di Stiles per prendere il materasso di riserva proprio nel momento in cui Stiles e Theo si spogliavano degli ultimi indumenti, fortunatamente al coperto sotto alle lenzuola. Poi lo portarono in camera dello Sceriffo e lì si addormentarono insieme. Malia e Lydia li raggiunsero poco dopo, appropriandosi invece del letto dello Sceriffo.
Liam e Hayden, così come Mason e Corey, caddero nel mondo onirico in salotto invece, sul divano, che si rivelò essere invece un divano letto abbastanza grande per contenere bene o male entrambe le coppie.
 
 
Il mattino successivo, Stiles si risveglió per colpa del rumore di passi e sbadigli diretti in cucina.
Quando aprì gli occhi e vide che era al calduccio nel proprio letto, invece che con la testa incollata alla tavoletta del water dopo una lunga sezione di vomito come spessi gli accadeva quando beveva, sorrise. Dopotutto non era andata così male.
Certo, c'era solo il piccolissimo problema dell'infernale mal di testa che lo distruggeva già di prima mattina, di esser completamente nudo nel proprio letto e non ricordare come ci fosse finito e... della chimera sua nemesi altrettanto nuda che ancora dormiva al suo fianco, un'espressione rilassata e felice dipinta in viso.
Stiles si rizzò di scatto col busto, procurandosi anche un atroce male al fondo schiena, e fissó Theo che ora si stava svegliando a causa dell'improvviso e repentino movimento.
Gli sorrise serafico, accarezzandogli la mano, ch Stiles allontanò subito dalla sua.
In un primo momento Theo lo guardò interrogativo, ma poi capì, e sorrise ancor più.
Nella testa di Stiles, in pochi attimi, esplosero centinaia di frammenti di immagini, ricordi della notte precedente.
Finí col ritrovarsi con un mal di testa assurdo e con bene o male quasi tutti i ricordi della sera prima.
Lui e Theo l'avevano fatto, più volte.
Ora non era più vergine, non... in quel senso almeno. Era stato Theo a prenderlo per la prima volta.
L'unica emozione che Stiles si concesse di provare in quel momento, l'unica fra le tantissime, fú la disperazione.
Si ridistese ed affondò la testa nel cuscino.
-Ti prego, uccidimi. Strappami il cuore, spezzami il collo, squarciami la gola, quello che ti pare... ma ti prego... uccidimi...-
Theo scoppiò a ridere. Stiles almeno fú felice di averlo fatto sia ridere che sorridere. 
Aveva vinto, una magra consolazione.
Theo invece che ucciderlo gli prese la mano, la strinse dolcemente ed assorbì il suo dolore, sia del mal di testa che del mal di... fondo schiena, essendo in parte colpa sua.
Nel mentre, poi, lo baciò. 
Stiles, riluttante, non rispose subito al bacio. Insomma, che doveva fare ora con Theo? Era stato solo sesso, doveva trattarlo... come sempre aveva fatto e dimenticare tutto? O per Theo aveva significato qualcosa? Magari si era innamorato.
"CHE DIAVOLO DI CASINO", pensò Stiles, procurando altro dolore alla sua mente.
Per lui invece cosa aveva significato? Era stato da ubriaco ma... Theo era stato così dolce...
E l'avevano fatto tre volte.
Cos'erano ora? Fidanzati? Scopamici? Nulla, come prima? COSA?!
Alla fine Stiles decise di mandare tutto a fanculo e di pensarci con più calma in seguito. Decise di rispondere al bacio e di lasciarsi trasportare da esso e dal buon profumo di Theo.
-Stiles...-
Lo chiamó, minuti dopo, oramai quasi completamente rivestiti.
-Uhm?-
-Voglio una piccola rivincita.-
-Su cosa?-
-Sulla nostra sfida. Prova a restare impassibile a questo...:-
Stiles lo guardò interrogativo, non capendo cosa volesse dire. Poi Theo gli si piazzó davanti e lo fissó negli occhi con uno sguardo... serio, apparentemente, ma c'era... qualcos'altro.
-Credo di starmi innamorando di te.-
Stiles rimase di sasso per i primi... 10 secondi, poi... sorrise involontariamente, senza neanche accorgersene. Poi realizzò quello che aveva appena fatto... e se ne pentì... amaramente...
Theo sorrise a sua volta, divertito e addolcito.
-TI ODIO RAEKEN.-

ANGOLO DELL'AUTORE
Questi sono i quattro "capitoli" che ho scritto nel mio periodo senza internet. Mi annoiavo. Ora ho di nuovo internet e ho deciso di pubblicarli tutti insieme.
Per ora non ho nessuna nuova idea, beh... in realtà avrei una mezza idea di fare un capitolo textfic, ovviamente sempre a base Stheo. E' sempre stato un mio sogno provare a scrivere una textfic, io le AMO, ma non ho idee per realizzarlo al momento. Quando le avrò mi metterò all'opera.
Per ora... questo è tutto. Non ho neanche un obbiettivo di capitoli prefissato, potrei anche fermarmi a questi quattro, ma per quanto amo la Stheo non credo proprio che mi fermerò qui, sicuramente mi verrà in mente qualche altra stronzata da aggiungere a caso.
Fino a quel momento... boh.
Tanti saluti e alla prossima, chiunque ha avuto il coraggio di arrivare sino a questo punto! ^^
   
 
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