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Autore: riccardoIII    08/05/2017    17 recensioni
Questa è la storia di Sirius Black, dei Malandrini, di una generazione cresciuta nella guerra e che ha fatto la guerra. Questa è la storia di un bambino che diventa uomo, passo dopo passo, scelta dopo scelta, fino ad arrivare a un momento della sua vita in cui tutto cambierà, per l'ennesima volta, quella più importante. Fino a giungere alla Chiave di Volta.
"-Sirius Black, è un piacere conoscerti-
-Io sono James, e non credo che i cognomi siano importanti, tantomeno tra amici; e dimentica pure tutte quelle manfrine. Non sono mica tuo nonno, io-
Sirius sghignazzò apertamente sedendosi di fronte a lui.
-E così, io e te saremmo amici?-
-Io e te, mio caro Sirius, saremo amici. Me lo sento che sei un tipo forte-"
Rating e avvertimenti sono relativi a scene di maltrattamento di minore e di guerra.
I personaggi appartengono a J. K. Rowling; scrivo senza scopo di lucro.
Genere: Angst, Generale, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlus Potter, Dorea Black, Famiglia Black, I Malandrini, Ordine della Fenice | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Chiave di Volta - Other Voices'
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Al centesimo capitolo contavo di arrivarci in modo diverso:
tempi più brevi, pubblicazioni più assidue, presenza costante sul sito per poter rispondere ai commenti che siete così gentili da continuare a lasciare nonostante tutto.
Sicuramente al centesimo capitolo contavo di arrivarci con quacuno in più. E anche se non ha mai saputo nulla di questa storia, o del fatto che scrivessi in generale, be' io questo capitolo lo dedico a lui.
Perchè sarò in ritardo, assente e tante altre cose che non avrei voluto e dovuto essere ma comunque, nonostante tutto, sono ancora qui. E questo rimane per me un piccolo traguardo, tutto per lui.



Breve riassunto delle puntate precedenti
Fenwick viene finalmente a conoscenza dell'esistenza dell'Ordine della Fenice e si rende conto di esserer stato una pedina tra le mani dei ragazzi, ma alla fine accetta la proposta di Silente di unirsi a loro.
Pochi giorni dopo Charlus comunica a James e Sirius che sta per partire per una missione segreta, la prima da quando Dorea è morta. I ragazzi tendono a non parlarne, ma entrambi sono preoccupati; Sirius si rifugia nel bagno di Mirtilla Malcontenta per concedersi una sigaretta prima di cena, dopo essersi "sganciato" da James e Lily, e comincia a riflettere proprio sulla situazione di Charlus, ma viene disturbato dall'ingresso di Regulus,accompagnato da una ragazza di Corvonero che Sirius riconosce come un Prefetto del sesto anno. E' evidente che i due non siano felici di essere sorpresi insieme e Sirius non perde l'occasione di schernire suo fratello, che cacci avia la ragazza. Inevitabilmente tra i fratelli Black si scatena una discussione che si concluderà con una rissa .



Prima, aveva pagato il prezzo delle sue azioni.

La porta si chiuse, attutendo il suono dei passi e le chiacchiere mattutine di Remus e Peter.
-Ora che siamo soli potresti dirmi, di grazia, dove diavolo sei finito ieri sera?-
Sirius sbuffò alzando platealmente gli occhi al cielo.
-Te l’ho già detto, sono andato a cenare nelle cucine-
Lo sguardo di James gli perforò la nuca.
-E ci sei rimasto fino a mezzanotte?-
-Sono uscito nel parco a fumare, dopo, e ho perso la cognizione del tempo. Com’è che sei tanto sospettoso? Cos’è, hai paura che abbia fatto a pugni con qualcuno?-
Non aveva avuto il coraggio di voltarsi e guardarlo in faccia mentre gli mentiva ma James non parve avere alcuna esitazione nel pararglisi davanti, impedendogli di aprire la porta del loro dormitorio e porre fine alla discussione che andava avanti da fin troppo tempo, per i gusti di Sirius. E lo sguardo che gli rivolse non fu troppo diverso da quello preoccupato e arrabbiato che l’aveva accolto al suo ritorno nella Torre di Grifondoro, la notte precedente.
-Se fosse solo quello il problema, Pads, non starei qui ad aspettare che tu mi dica la verità-
Sirius ammiccò.
-Quindi se ti dico che ho pestato un Serpeverde brutto e cattivo mi lasci in pace e andiamo a fare colazione? Ho fame, e dubito che Pete non abbia già divorato tutte le uova con tutto il vantaggio che gli hai dato invitandolo gentilmente ad andarsene-
Un luccichio divertito rischiarò lo sguardo di Prongs per un secondo, ma poi il secondo passò e l’angoscia tornò a fare capolino.
-Voglio solo essere sicuro che tu stia bene. Capisco che… Forse ho sbagliato. Non abbiamo affrontato il discorso, e anche io… Insomma, non sono troppo tranquillo sapendo che papà è di nuovo in missione. Ma lui sa cavarsela, Sir, non gli succederà nulla. E stare qui ad angustiarsi, sparire per ore portandosi dietro la Mappa per non farsi trovare e chiudersi a riccio come tuo solito non servirà a nulla-
Sirius prese un respiro prima di tornare a guardare James negli occhi; la sincerità disarmante del suo amico non aveva fatto altro che rendere più difficile continuare a mentire, così si accontentò di omissioni e mezze verità.
-Non è che l’abbia fatto apposta, a portarmi dietro la Mappa; era solo il mio turno di tenerla. E non era un piano di fuga, ho fatto solo quello che avevo voglia di fare. Non ho pensato che ti saresti preoccupato tanto-
James lo fissò con quella che gli parve tanto commiserazione.
-Considerato quello che abbiamo in ballo coi Serpeverde era ovvio che ci saremmo preoccupati, sai benissimo anche tu quello che hanno tentato di fare l’anno scorso a Remus e Lily. Stavamo per venirti a cercare quando sei rientrato. Remus era parecchio in ansia, pensava che ti avessero aggredito, e Peter si è rosicchiato anche le unghie dei piedi-
Sirius storse la bocca in un’espressione disgustata.
-Che schifo, Prongs! Spero sia solo una metafora!-
Il ghigno di James stavolta era sinceramente divertito.
-Non credo lo saprai fino a quando non mi racconterai cos’è accaduto davvero ieri-
Ancora una volta gli occhi grigi si sollevarono al soffitto.
-Non riesco proprio a convincerti, eh?-
James gli posò una mano sulla spalla e per la sorpresa Sirius quasi sobbalzò; posò gli occhi sul suo migliore amico e vide quella determinazione che conosceva bene e che veniva rispolverata ogni volta che si trovavano in una situazione delicata. Solo che James non avrebbe dovuto saperlo, che quella era una situazione delicata.
-Hai presente quando ho scoperto quello che succedeva a casa tua?-
Sirius rabbrividì ricordando gli occhi di James pieni di furia gelida e la sua voce bassa e terrificante.
-Be’, da allora ho imparato a riconoscere meglio quand’è che mi nascondi qualcosa. Se non vuoi parlarmene va bene, per ora, ma voglio che tu sappia che io ci sono sempre, per qualsiasi cosa-
-Dì la verità, è per questo che hai mandato avanti Rem e Pete; perché ti mancavano i nostri momenti cuore a cuore-
La mano sulla sua spalla serrò la presa per un attimo, prima che James scoppiasse a ridere e lo spintonasse.
-Andiamo, cane degenere. Dai suoni che emette il tuo stomaco deduco che tu abbia un bel po’ di fame. Strano, visto che ti sei abbuffato tanto ieri sera nelle cucine. Cos’è che ti ha dato da mangiare Rustin?-
Sirius rise di cuore ma poi rese la spallata a James dopo aver aperto la porta, facendolo barcollare sul pianerottolo.
-Stufato, patate arrosto e torta al rabarbaro. Vuoi andare a chiederglielo per caso?-
-Sono sicuro che l’hai istruito per bene, quindi mi evito la gita-
Sirius continuò a sghignazzare mentre si avviavano verso la Sala Grande, ma nono ebbe la forza di smentirlo.
 
Riuscì ad evitare di rispondere alle domande insistenti dei suoi amici per qualche giorno, continuando a recitare la storiella che si era preparato. Non avrebbe saputo dire per quale motivo ma l’idea di rivelare ai Malandrini che ancora una volta aveva perso il controllo per colpa di Regulus, dopo tutto ciò che era accaduto a causa sua al quinto anno, l’idea di rivelarlo a James… Stava solo cercando di evitare di dar loro un ulteriore dispiacere, continuava a ripetersi. Stava solo cercando di non mostrarsi debole come in realtà si sentiva.
Non riuscì però a levarsi dalla testa l’immagine di Regulus e della Corvonero che cercavano rifugio nel bagno di Mirtilla. Davvero, quella ragazza era piuttosto bruttina; e non sembrava nemmeno troppo disponibile. Sirius continuò a occhieggiarla con discrezione quando la incontrò in Sala Grande per cercare di intuire qualcosa di più di lei, ma l’unica informazione che ricavò dall’esame sommario fu che pareva una ragazza piuttosto schiva e solitaria. L’unica persona che la affiancava di tanto in tanto era Tara, il Prefetto del settimo anno di Corvonero che Sirius conosceva piuttosto bene, dopo aver condiviso per sette anni le stesse lezioni. Il sabato a cena Sirius realizzò, guardando le due che discutevano a bassa voce sopra le patate arrosto, che c’era una certa somiglianza tra loro, anche se Tara era decisamente più carina e meno tendente all’asocialità.
-Cos’è, ti sei posto un nuovo obiettivo? Farti due sorelle contemporaneamente?-
Sirius si risvegliò bruscamente al suono della voce metà divertita e metà disgustata di Remus.
-Scusa?- chiese educatamente, puntando lo sguardo sull’amico mentre James gli tirava una manata tra le scapole facendolo singhiozzare.
-Sirius non punterebbe mai quella racchia della Baddock piccola!-
-James!- esplose Lily con un tono piuttosto scandalizzato mentre Mary scoppiava a ridere di gusto.
-Cosa c’è, Lily? Andiamo, Ilean è davvero… Piuttosto antipatica- deviò saggiamente Prongs, ma la ragazza non gli risparmiò un’occhiataccia.
-Ilean non è una racchia. Forse non ha dei lineamenti perfetti, o il sorriso di Tara; e potrebbe avere un po’ di problemi a farsi degli amici. Ma questo non significa che sia una racchia-
-Ahi!- fece James, passandosi una mano sul collo appena colpito dalla sua ragazza.
-Ad essere sinceri, Tara è piuttosto preoccupata per lei. Dice che ultimamente è più taciturna del solito, e l’anno prossimo noi ce ne andremo… Teme che stia prendendo piuttosto male l’idea di rimanere qui da sola-
Gli sguardi stupiti di tutti si spostarono su Remus, che in tutta risposta arrossì.
-Cosa c’è? Abbiamo chiacchierato ogni tanto alla fine delle riunioni…-
-Chissà come mai a me nessuno dei Prefetti viene a raccontare i suoi fatti privati, alla fine delle riunioni- rispose James ammiccando, meritandosi una gomitata di Lily.
-Ok, potrebbe essere che ci siamo incrociati in Biblioteca, ogni tanto, e abbiamo scambiato due chiacchiere-
Le orecchie di Remus avevano raggiunto tonalità di rosso piuttosto preoccupanti e Sirius, quasi dimentico della sua recente scoperta sulla parentela delle due Corvonero, non poté evitare di ghignare all’indirizzo di Moony.
-Lei ti piace!- esultò, facendo voltare verso di loro un paio di teste di Grifondoro curiosi. Remus divenne di un’intensa sfumatura di porpora e si sforzò di negare strenuamente.
-Taci, razza di scellerato!-
-Scellerato? Chi te l’ha insegnata questa, Nick-Quasi-Senza-Testa?-
Tutti e sei scoppiarono a ridere alla battuta di Sirius, perfino Remus. Quando l’ilarità fu placata fu proprio quest’ultimo a riprendere il discorso lasciato in sospeso, evitando accuratamente di rispondere alle domande insistenti dei suoi amici sulla sua presunta cotta.
-Comunque, tornando ad Ilean, Tara mi ha rivelato che l’unica persona che la degna di un po’ di considerazione tra i suoi compagni di Casa è Katrine Malone. Sai, quella tizia coi capelli neri che le sta seduta accanto proprio adesso-
Sirius voltò ancora una volta il capo verso il tavolo dei Corvonero, sentendo un brivido risalirgli lungo la spina dorsale quasi come un presentimento. Katrine Malone, coi suoi capelli neri e lisci sciolti sulle spalle e buona parte del viso oscurato dalla frangia, era impegnata a tagliare il pollo che occupava il suo piatto, ma non era troppo difficile intuire che stesse ascoltando la conversazione ancora piuttosto animata che stava avvenendo tra le sorelle Baddock. Due posti più in là Alexander Yaxley non riusciva ad evitare di far cadere il suo sguardo sulle due ragazze che parlavano sempre più concitatamente: Tara continuava a gesticolare nel tentativo di attirare l’attenzione della sorella minore ma quella si rifiutava evidentemente di ascoltarla, fissandola con ostinazione negli occhi e tenendo le braccia incrociate sotto il seno e il mento alto.
-Sembra proprio che la piccola Ilean stia combinando qualcosa che non va giù a sua sorella…- mormorò Sirius quasi tra sé e sé, mentre tutti i pezzi del puzzle andavano al loro inaspettato posto; ma James lo sentì.
-Mi spieghi cos’è tutta questa attenzione per una sfigat… Ehm, per una ragazza passabile?- disse, spostandosi per evitare la seconda gomitata della serata da parte di Lily.
Ma Sirius aveva appena lanciato uno sguardo al tavolo Serpeverde per accertarsi di aver compreso, e scoprì di avere ragione. Proprio come si aspettava, c’erano effettivamente un paio d’occhi che seguivano con attenzione la conversazione tra le due Corvonero e non erano quelli di Regulus, puntati sui broccoli nel suo piatto.
Erano quelli di Avery.
Sirius tornò a focalizzarsi sui suoi amici, deglutendo; prese un respiro e poi fissò Prongs negli occhi.
-Sto per scoprire cos’hai combinato l’altra sera, giusto?- disse lui con rassegnazione dopo averlo squadrato per almeno dieci secondi.
-Hai presente quando ti ho detto che avevo picchiato un Serpeverde brutto e cattivo? Ecco, non si può dire che sia propriamente brutto, però…-
 
-E tu sei convinto che lei sia una nuova affiliata perchè Regulus non la guardava?-
-Rifletti. Se tu e Lily aveste una relazione segreta e lei passasse un’intera cena a litigare con Mary non ti inquieterebbe un pochino? Non vorresti sapere perché stanno discutendo? Non ti sentiresti chiamato in causa per primo?-
James lo guardò, pensieroso.
-Be’, credo di sì. Ma questa non è una giustificazione sufficiente a convincerci che la Baddock si voglia unire ai Mangiamorte-
-Ma non è l’unica cosa. Non ha nessun’amica a parte la Malone, che Chase ci ha segnalato mesi fa come membro del club. È una solitaria anche nella sua stessa Casa e improvvisamente se ne va in giro con uno dei più spocchiosi Serpeverde della scuola? Avrebbe un ragazzo che non la chiama nemmeno per nome? E poi Avery l’ha controllata per tutto il tempo durante la cena ed era visibilmente preoccupato, e Yaxley ha fatto esattamente la stessa cosa-
-Quindi, cosa? Secondo te Tara ha intuito che sta succedendo alla sorella e ha cercato di intervenire?-
Sirius scrollò le spalle all’indirizzo di Lily, accomodandosi meglio contro il cuscino a cui era poggiato.
-Dubito che abbia capito proprio tutto, ma magari ha notato qualcosa di strano nel comportamento della sorella e sta cercando di scoprire cosa le sta accadendo. Proprio quello che dovremmo fare noi-
Remus lo guardò sospettoso.
-Cosa intendi esattamente?-
-Sicuramente è qualcosa su cui vale la pena indagare. Credo ne dovremmo parlare il prima possibile con Chase, visto che riguarda una Corvonero, e nel frattempo dovremmo usare tutte le armi che abbiamo a disposizione per scoprire se quello che credo è vero-
-Vuoi che io parli con Tara e mi faccia spiattellare tutto?- fece Remus, indispettito.
-Non è che tu debba farle un interrogatorio, ma visto che si è già confidata con te potresti chiederle qualcosa la prossima volta che studierete insieme-
-Non ammiccare! Noi studiamo e basta!-
-Ok, ok. Diciamo che ti credo, anche se questo è irrilevante-
Remus incrociò le braccia lasciandosi cadere sul suo letto.
-Non mi va di approfittare delle confidenze di Tara a questo modo-
Peter lasciò scorrere lo sguardo tra i suoi amici che discutevano, tacendo come al solito e raggomitolandosi più stretto sul tappeto su cui aveva preso posto per lasciare il letto a una insolitamente silenziosa Mary, per la prima volta ammessa ad una delle loro riunioncine private nel Dormitorio del settimo anno. James e Lily, invece, fissarono i loro sguardi dubbiosi su Remus. Sirius quasi ridacchiò.
-Il che ci dimostra quanto sia vero che il vostro rapporto è quello di due persone che si incontrano di tanto in tanto per studiare insieme. Ma torniamo al dunque: Rem, le notizie che riuscirai a tirarle fuori ci saranno piuttosto utili, e noi abbiamo bisogno di tutte le informazioni possibili. Sono mesi che non riusciamo a cavare nulla dai Serpeverde. Almeno così potremmo capire se stanno allargando il giro più di quanto ci aspettassimo-
-E non è esattamente come tradire la sua fiducia. Non riveleremo i suoi segreti a nessuno, e cercheremo di aiutare sua sorella- fece Lily con un tono piuttosto tranquillizzante che Remus ignorò bellamente guardandola come se avesse fatto dello humor.
-Se davvero è entrata nel giro dei Mangiamorte come pensi che potremmo aiutarla? Non se ne viene fuori, tu lo sai bene-
Lily raddrizzò le spalle come se Moony avesse minacciato di colpirla e la sua espressione si tese; James le strinse la mano senza distogliere lo sguardo dall’amico, Peter cominciò a rosicchiarsi le unghie dal nervosismo. Mary sembrava piuttosto stranita dalle dinamiche "a porte chiuse" del rapporto tra i Malandrini e Lily, ma soprattutto scossa dall’atteggiamento di Remus, per una volta tutt’altro che pacato. Perfino Sirius si fece guardingo sentendo il tono usato dall’amico.
-Quello che Lily voleva dire è che forse non ha ancora accettato di far parte del piano. Forse semplicemente si sta facendo trascinare dalla possibilità di avere finalmente degli amici, di poter sentirsi inclusa in qualcosa. Se non ha ancora detto di sì dopo aver compreso tutte le implicazioni del progetto dei Serpeverde può tirarsi indietro, dire di aver cambiato idea, perché non le avranno ancora rivelato tutto ciò che hanno intenzione di fare. Potrebbe essere ancora in tempo per salvarsi, prima che sia troppo tardi-
Le parole ragionevoli di James fecero rilassare la postura rigida di Remus, che assentì con un gesto brusco del capo.
-Ok. Lo farò. Le parlerò domani-
-Bene! E noi invece che facciamo?- domandò Mary allegramente, mulinando i corti capelli nel tentativo di squadrare tutti i componenti del gruppo in mezzo secondo netto. Il sorrisone che si era fatto largo sul suo volto era vero solo per metà.
-Semplice. Contattiamo le nostre spie-
 
“Qualcuno volò sul nido del Corvo
Il Leone, la Strega e l’armadio Una stanza tutta per sé
La scelta di Rose”

Sirius rilesse il messaggio prima di sistemarlo all’interno del compito sulle Contromaledizioni maggiori che avrebbe dovuto consegnare di lì a poche ore, poi infilò la pergamena della tracolla insieme ai libri e raggiunse gli altri per scendere a colazione.
Era stata di Lily l’idea di utilizzare nuovamente il codice che avevano messo appunto Chase e Rosamund per contattarli mesi prima e tutti erano stati abbastanza d’accordo con lei sul fatto che ritardando di pochi giorni il coinvolgimento del resto della squadra non sarebbe cambiato nulla; James aveva asserito che comunque sarebbe stato piuttosto difficile che la Baddock incontrasse di nuovo qualcuno dei Serpeverde nel giro di così poco tempo, soprattutto considerando che erano quasi stati beccati l’ultima volta che avevano tentato un incontro. Per non sprecare del tutto il fine settimana e portare avanti l’indagine Remus aveva passato la domenica in Biblioteca, da solo, cercando di intercettare Tara e alla fine c’era riuscito. Come previsto la ragazza si era sfogata con lui, dopotutto Moony era un perfetto dispensatore-umano di consigli se non si trattava di darli a se stesso, ed era venuto fuori che Lily e James c’avevano visto giusto: Tara aveva notato un cambiamento nel comportamento di Ilean che l’aveva piuttosto sorpresa. Di ritorno da una ronda serale aveva beccato sua sorella nella Sala Comune deserta intenta in una discussione con Yaxley, che notoriamente non era la persona più amichevole della scuola; considerando che Ilean faceva difficoltà anche a relazionarsi coi ragazzi più piccoli nell’esercizio dei suoi ruoli da Prefetto quella situazione aveva insospettito Tara, tanto più che appena lei e Witby avevano messo piede nella stanza la conversazione tra la più piccola delle Baddock e Alexander si era bruscamente interrotta. La maggiore aveva chiesto spiegazioni a sua sorella, nei giorni seguenti, sulla strana scena a cui aveva assistito ma a quanto pareva Ilean continuava a non volersi confidare e tentava di evitarla il più possibile passando tutto il suo tempo con Katrine Malone, che a detta di Tara non era una compagnia troppo raccomandabile e a cui lei imputava totalmente il brusco cambiamento di personalità che Ilean stava manifestando.
Remus si era rifiutato di rivelare altro ma Sirius se lo immaginava benissimo nel ruolo del cavalleresco consolatore-salvatore di fanciulle indifese e non aveva difficoltà a comprendere perché Tara si fosse abbandonata alle confidenze proprio con lui. Aveva rinunciato tuttavia a punzecchiarlo sull’argomento: nonostante il Plenilunio fosse ancora lontano Remus tendeva a digrignare i denti in modo molto poco gentile quando cominciavano gli sfottò sulla sua presunta cotta per Tara Baddock. Osservandolo camminare accanto a James, pochi passi avanti a lui, lungo le scale che li avrebbero condotti ad una lauta colazione, Sirius si chiese quanto tempo sarebbe stato necessario perché Remus aprisse gli occhi e si rendesse conto che la felicità sarebbe stata a portata di mano anche per lui se solo si fosse deciso a lasciarsi libero di viverla.
Ma proprio a lui doveva capitare come amico un Lupo Mannaro dalla ferrea integrità morale?
-Sir, chi ha la Mappa?- bisbigliò Peter al suo orecchio, richiamandolo dai suoi pensieri.
-Oh? Remus, credo; l’aveva lui ieri durante la Ronda dei cerbiattini, come sempre. Perché?-
Peter ghignò alla battuta, poi fece spallucce.
-Be’, non ho lezione dopo pranzo e pensavo che avrei potuto tenerla d’occhio mentre finisco il saggio di Cura delle Creature Magiche. Giusto per avere sotto controllo la situazione-
Sirius gli battè una pacca sulla spalla in segno di approvazione.
-Ottimo. Rem!- richiamò l’amico, che si voltò verso di loro insieme a James senza tuttavia prendersi il disturbo di fermarsi. Sirius li raggiunse e si guardò in giro per assicurarsi che non ci fosse nessuno nei dintorni prima di parlare a bassa voce.
-Pete, qui, vorrebbe la Mappa. Si è appena offerto volontario per tutta la giornata-
-Ehi! Non è vero, ho detto solo per il pomeriggio!-
Sirius ammiccò.
-Oh, è quello che hai detto. Ma io lo so che volevi solo essere modesto e non rinfacciarci che ci avresti salvato la vita, visto tutti i compiti che avremo per domani dopo la lezione di Pozioni-
-E senza contare- aggiunse James, buttando un braccio sulle spalle di Wormtail con fare cospiratorio, -Che io e Sir abbiamo l’allenamento, stasera. E tu non vuoi che Grifondoro perda perché il suo Capitano e uno dei Cacciatori sono stati costretti a sorvegliare una pergamena per tutta la sera, saltando gli allenamenti proprio ora che la partita contro Corvonero si avvicina. Vero?-
Peter fissò James con uno sguardo a metà tra l’indispettito e lo spaventato, e Sirius sapeva che la paura di perdere il Campionato di Quidditch derivava soprattutto dal terrore della reazione che una simile eventualità avrebbe scatenato in James.
-No, certo che non voglio che Grifondoro perda. Ma mancano comunque due mes…-
-Bene, allora siamo d’accordo! Se tu ti occuperai della Mappa e Remus scriverà la relazione per tutti…-
-Io non farò i tuoi compiti, Sirius Black-
-Eddai, Rem, ci sono gli allenamenti!-
Remus oltrepassò le porte della Sala Grande dopo aver fatto un gesto elegante in direzione di Sirius, che scoppiò a ridere.
-Non si è ancora reso conto che ci scrive i compiti da gennaio, vero?- domandò James.
Quando Sirius scosse il capo e si lasciò guidare dall’aroma del bacon fino al tavolo a cui Remus aveva già preso posto, Peter sghignazzò.
 
Quando James, Sirius, Remus e Lily raggiunsero la Torre di Grifondoro quella sera al termine delle lezioni, però, ci volle ben poco perché si dimenticassero del saggio di trenta centimetri sulle proprietà della luparia che avrebbero dovuto consegnare l’indomani. Peter scattò in piedi dalla poltrona su cui era sistemato in evidente e trepidante attesa, facendo un cenno con la testa verso le scale che conducevano al Dormitorio. Domandandosi cosa fosse accaduto stavolta e senza scambiarsi nemmeno un’occhiata, i quattro lo seguirono.
-Li ho beccati!- esplose Wormtail non appena James si fu richiuso la porta alle spalle, -Li ho beccati ma quando sono arrivato lì non c’erano già più!-
Era talmente agitato che saltellava sul posto, torcendosi le dita.
-Calmati, Pete, e dicci com’è andata-
Al tono pacato di Remus Peter parve sgonfiarsi, così si lasciò cadere sul letto prima di prendere un bel respiro e cominciare a spiegare in modo comprensibile per i più.
-Stavo guardando la Mappa, e dovevano essere circa le quattro perché avevo appena finito di scrivere il tema sui Thestral, quando li ho visti. La Baddock e…- lanciò un’occhiata a Sirius prima di continuare, quasi a chiedere il permesso, ma poi si fece forza e continuò, - E Regulus. Erano nel corridoio che collega il Dipartimento di Incantesimi alla Sala dei Trofei. Ho mollato tutto, mi sono trasformato e sono corso lì, ma quando sono arrivato non c’erano più. Allora sono tornato umano e ho ricontrollato la Mappa, ma si erano separati: la Baddock se ne stava in Biblioteca, da sola, e Regulus aveva raggiunto la Sala d’Ingresso. Così sono tornato qui ad aspettarvi-
Sirius sorrise ignorando il pugno che gli strinse lo stomaco.
-Sei stato grande, Pete. Davvero-
Peter sembrò riprendersi un po’ a quel complimento, ma poi scosse bruscamente la testa.
-Non sono riuscito a scoprire niente. Non ho fatto in tempo…-
-Abbiamo qualcosa su cui lavorare, invece. Potrebbe essere un nuovo schema. Magari prima si incontravano del bagno di Mirtilla e ora che non lo considerano più un posto sicuro hanno cambiato posto. dopotutto quel corridoio non è uno dei più frequentati, la Sala dei Trofei è lomtana da qualsiasi cosa- ipotizzò Lily, guardando Remus che annuì in segno di assenso.
-Quindi potrebbe essere che si incontrino lì dopo un lezione di Incantesimi, magari?-
-Potremmo chiedere a qualcuno del sesto il loro orario…- disse Remus in risposta all’ipotesi di James, riflettendo.
-Chi abbiamo del sesto tra i nostri?-
Sirius si beccò più di un’occhiataccia dalla Rossa.
-Potresti anche degnarti di ricordare chi ci aiuta invece di pensare sempre a combinare guai-
-Ma se non facciamo uno scherzo da mesi, Lily!-
Quell’uscita piuttosto infelice fece calare di un paio di gradi la temperatura della stanza, e Sirius si maledisse silenziosamente per aver aperto la sua dannata boccaccia; fu James, tra tutti, a interrompere quel momento di tensione.
-Elijah è del sesto, ed essendo un Grifondoro potremmo parlarci subito senza preoccuparci di destare sospetti. Se non sbaglio era in Sala Comune-
Un paio di persone assentirono.
-Bene. Allora diamoci da fare-
-Aspetta, James! Dobbiamo fare in modo di essere soli con lui. La Sala Comune non è un posto sicuro, lo sai-
Come ogni volta in cui veniva fuori quel particolare problema James sbuffò e si incupì; gli riusciva parecchio difficile digerire la faccenda dei Mangiamorte Grifondoro.
-Ok, allora. Io e Lily andremo giù e gli chiederemo di darci una mano a decifrare uno dei suoi rapporti sulla ronda di sabato scorso; nessuno capirà che è una scusa, scrive come un Troll…-
Tutti e cinque ridacchiarono per la battuta di James.
-Però ne parleremo dopo cena. Ora abbiamo gli allenamenti!-
 
Con la scusa che fossero troppo impegnati con i compiti la discussione con Elijah venne rimandata a tarda sera, poiché anche lui era intento a ripassare per un test di Trasfigurazione del giorno dopo.
La Sala Comune si svuotò verso le undici, quando anche Darrell Rooper ed Elizabeth Carter si ritirarono, e cinque minuti dopo Elijah si avvicinò al gruppetto costituito da Lily, Mary e dai Malandrini.
-Abbiamo un favore da chiederti-
Il ragazzo si fece subito serio, assumendo un’espressione decisa.
-Ditemi tutto-
-La prossima lezione di Incantesimi quando l’avrete, voi del sesto?-
Se Elijah fu stupito dalla domanda non lo diede a vedere.
-Mercoledì, prima della pausa di metà mattina. Come mai?-
Mary prese a parlare prima di chiunque altro, eccitata all’idea di poter fare finalmente qualcosa di pratico per quella specie di organizzazione a cui si era affiliata con tanto entusiasmo; dopo l'allenamento non si era allontanata dal braccio di Sirius finchè James non le aveva comunicato le novità sulla loro  indagine e si era categoricamente rifiuata di non prendere parte alla conversazione con Elijah.
-Abbiamo ragione di credere che Regulus Black si intratterrà a parlare con Ilean Baddock, dopo quella lezione, nel corridoio che porta alla Sala dei Trofei, e avremmo davvero bisogno di sapere cosa si diranno-
Remus sbuffò, ribadendo un concetto che aveva già affermato più volte.
-Sono piuttosto convinto che non si incontreranno due volte in una settimana. E comunque noi non potremo essere lì- aggiunse poi, amareggiato, -Abbiamo lezione con la McGrannitt a quell’ora, e le classi sono troppo lontane per sperare di raggiungere l’ala di Incantesimi prima che quei due si separino-
Per un attimo un silenzio sconfortato cadde sul gruppo; poi Elijah parlò.
-Potrei andarci io. Almeno per stavolta-
Gli occhi di tutti gli altri si puntarono su di lui, che non parve minimamente intimidito da tutta quell'improvvisa attenzione.
-Mi Disilluderò, abbiamo già imparato a farlo. E quel passaggio è abbastanza largo da non rischiare che mi vengano addosso camminando, ma non ci sono finestre quindi è difficile che riescano a individuarmi. Vi riferirò tutto, potete starne certi-
Lily sembrava piuttosto insicura.
-Non lo so. Mi sembra un po’ un azzardo andare lì così allo scoperto…-
-Be’, non più di quanto farebbe uno qualunque di voi; vi assicuro che il mio Incantesimo di Disillusione è perfetto tanto quanto il vostro, Vitious mi ha dato un Eccezionale-
Sirius sbuffò.
-E io ti assicuro che noi abbiamo mezzi migliori di…-
Una gomitata nelle costole piuttosto violenta lo fece tacere.
-Smettila di fare lo spavaldo, Sir. Sono sicuro che Elijah sia bravo quanto te- lo zittì James con un’occhiata eloquente che diceva: “Non penso sia il caso di rivelare i segreti dei Malandrini”.
-Forse Lily ha ragione. È troppo rischioso- mormorò Remus, che non pareva affatto convinto e fissava Elijah come per valutarlo.
-Non avrò mai pedinato nessuno ma vi assicuro che sono bravo abbastanza da non farmi scoprire- fece il ragazzo, piccato.
-Non avrai copertura. E non hai esperienza- rimbeccò Sirius, che continuava a sentirsi piuttosto diffidente. Chissà perché aveva sempre pensato che sarebbe stato lui a spiare suo fratello; l’idea che lo seguisse un novellino in solitaria non lo entusiasmava proprio. Perfino Peter sarebbe stato meglio... O forse no.
-Non devo mica fare nulla di pericoloso!- ribattè Elijah, per la prima volta con tono seccato.
-Oh, ma Regulus è pericoloso. Se ti dovesse scoprire non ci sarebbe nessuno a guardarti le spalle, e posso assicurarti che non vorresti trovarti dall’altro della sua bacchetta-
Il più giovane stava per replicare con aria piuttosto combattiva, ma James intervenne.
-Sono sicuro che Elijah sarà in grado di starsene immobile in un angolino ad ascoltare senza far scoppiare l’intero Castello con un solo respiro, Sirius. E io lo raggiungerò il prima possibile-
L'occhiata di sfida di Sirius venne raccolta e ignorata da James, quindi Sirius si sentì legittimato ad insistere.
-Ci andr…-
-Ci andrò io- lo interruppe di nuovo James, lo sguardo illuminato da un bagliore particolarmente intenso, -Perché sono molto più veloce di te. Grazie per la disponibilità, Elijah-
Dopo aver dedicato una smorfia altezzosa a Sirius il ragazzo si voltò verso James e gli sorrise.
-Dovere. Sono felice di potermi rendere finalmente utile in questa storia-
 
Sirius attese di raggiungere il Dormitorio prima di lasciare che la rabbia che aveva covato da quando la chiacchierata con quel ragazzino era cominciata esplodesse.
-Potrei sapere perché mi hai dato contro tutta la sera?-
Remus chiuse la porta della loro stanza con cautela e si ritirò nei pressi del suo letto, fingendo di sistemare qualcosa sul comodino, mentre Peter si infilò in bagno più in fretta che poteva.
-Potrei sapere perché, invece, non hai fatto altro che cercare di mandare all’aria il piano?-
L'espressione di derisione sul viso di Sirius prese corpo quasi senza che lui se ne accorgesse; di sicuro James, invece, la colse.
-Il piano?! Il piano non era di mandare allo sbaraglio qualcuno che non è evidentemente in grado di…-
-Noi non possiamo essere dappertutto, Sirius. Ed è proprio per questo che abbiamo messo in piedi questa reta con gli altri ragazzi. Sono ottime risorse, e dobbiamo sfruttarle-
James aveva la mascella rigida ma Sirius non si rese conto dello stato del suo migliore amico, troppo preso dal difendere la sua causa.
-Quel tipo non ha mai seguito nessuno!-
-Be’, nemmeno noi l’avevamo mai fatto prima di cominciare. Qualcuno ti ha tenuto la mano, per caso, la prima volta che ti sei trovato appostato in un corridoio dove stavano per fare irruzione sei Serpeverde armati?!-
-Era diverso! C’eri tu con me!-
-Si, perché sapevamo che si rischiava di combattere! Elijah non dovrà fare un bel niente a parte aprire le orecchie!-
Sirius si sentiva sopraffatto dalla furia irrazionale, dalla mancanza di comprensione. E soprattutto dal fatto che James non avesse preso in considerazione ciò che pensava, per la prima volta dacché erano diventati amici.
-Regulus è troppo…-
-Ah, ecco che siamo arrivati al dunque!-
James allargò le braccia come se stesse invocando qualcuno o qualcosa, poi alzò agli occhi al cielo; la rabbia di Sirius si impennò.
-Che cosa vorrrebbe dire questo?-
Gli occhi di James erano gelidi; con la coda dell’occhio Sirius vide Remus estrarre la bacchetta dall’angolino in cui si era rintanato.
-Voglio dire che siamo arrivati al problema: Regulus. Come al solito-
Sirius boccheggiò fissando il viso accigliato del suo migliore amico, incapace di rispondere a quello.
-Se pensassimo che l'incontro debba avvenire tra la Baddock e Avery ti staresti ponendo così tanti problemi?-
-Certo che no! Avery è una mamm…-
Il ghigno di James si fece amaro in un'espressione perfetta di vittoria senza gioia.
-No, Sirius. Il punto non è la potenza. Il punto è Regulus.
Ti sei mai fermato a considerare che ogni fottuta volta che c’è di mezzo Regulus tu perdi la testa? Ogni. Fottutissima. Volta.-
Le vene di Sirius si gelarono e lui potè quasi sentire il suo cuore rallentare i battiti. non riuscì più a rispondere, così rimase lì a sorborsi la furia repressa di James che prendeva corpo.
-Tu, Sirius, non sei obiettivo quando il nome di tuo fratello viene fuori. Cinque giorni fa l’hai pestato a sangue. Ti ricordi cos’è successo l’ultima volta che l’avevi incontrato? Avete duellato uno contro l'altro davanti a Voldemort. E la volta prima? Più di qualcuno ha rischiato di rimetterci la vita, te lo ricordi?-
Fu come essere colpito da una frusta in pieno stomaco. gli occhi volarono a Remus, fermo davanti al suo letto con la bacchetta sfoderata puntata verso il pavimento e l'espressione terrea.
-Questo è…-
-Sarà anche un copo basso, ma è la verità. Per cui, da ora in poi, ogni volta che per qualche motivo dovremmo avere a che fare con Regulus Black tu ne resterai fuori. E non mi importa se strepiterai, terrai il muso o tenterai di maledirmi. Questo è quanto-
Improvvisamente il cuore di Sirius prese a battere al triplo della velocità; sentì persino le arterie del suo collo cominciare a pulsare.
-Tu non hai alcun diritto…-
James lo fissò con gli occhi nocciola fiammeggianti.
-Tu, Sirius, non hai alcun diritto di complicarci la vita, che già di per sé è un gran bel casino. Se non riuscirai ad andare oltre a questa… Storia… Con tuo fratello, allora l’unica cosa che possiamo fare è questa. Non ho intenzione di trovarmi ancora una volta ad un battito di ciglia dal massacrare quel cretino, o dal massacrare te. O impari a controllarti oppure questo è quanto. E ti risparmio anche di metterla ai voti: sai già con chi si schiererebbero Remus e Peter-


 
Note (lunghe):
non mi scuserò più, perchè sarebbe patetico tentare di giustificarsi ancora. Quindi veniamo a noi.
Come al solito James tende a colpevolizzarsi, credendo erroneamente che la sparizione di Sirius del giorno precedente sia attribuibile a una qualche sua mancanza nella gestione dei sentimenti che la partenza di Charlus ha scatenato in Sirius.
Rustin è uno degli elfi domestici della scuola.
Tara Baddock era comparsa altre volte, ad esempio nel capitolo in cui il Patronus di Lily assume la forma di una cerva; Katrine Malone è nell'elenco che Chase dà a Sirius la notte in cui vengono ricoverati in Infermeria (quando Sirius aveva quell'adorabile voce nasale, per intenderci).
La domanda di James, "Sto per scoprire cos'hai combinato l'altra sera, giusto?", è una semi-citazione che i più fedeli lettori individueranno facilmente nella domanda piuttosto simile che Arthur Weasley pone a Harry quando il ragazzo gli confessa di aver seguito Draco Malfoy, scappando alla sorveglianza durante la visita dei Tiri Vispi prima dell'inizio del sesto anno; mi è sempre piaciuta quella battuta, e volevo in qualche modo rendere omaggio alla saga originale.
La stoccata di Remus nei confronti di Lily è un chiaro riferimento a Piton; lo sappiamo, dopotutto, che in alcuni casi il nostro Moony diventa fin troppo irritabile.
Mary, ovviamente, fa parte della rete di studenti che cercano di scoprire i piani dei piccoli  Mangiamorte, ma non dell'Ordine della Fenice; viene ammessa alla riunione privata solo perchè non viene fatto riferimento all'organizzazione.
Passando ai libri usati nel messaggio cifrato:
"Qualcuno volò sul nido del corvo" è una storpiatura dell'originale "Qualcuno volò sul nido del cuculo", pubblicato nel 1962;
"Il Leone, la Strega e l'armadio" viene utilizzato per indicare i soggetti che si incontreranno per discutere del problema ne "Una stanza tutta per sè" (1929, Virgina Wolfe); "il Leone" sta per uno dei Grifondoro, "la Strega" per Rosamund Madley, "l'armadio" è cancellato perchè non è utile ai fini del messaggio, e il tutto è ovviamente una storpiatura de "Il Leone, la strega e l'armadio" di Lewis, pubblicato nel 1950;
"La scelta di Rose" è un riferimento a "La scelta di Sophie", del 1976.
Alexander Yaxley fa parte del team piccoli Mangiamorte da un po', ormai; Silas Witby ve lo ricorderete, è il Prefetto di Corvonero dell'ultimo anno.
Il riferimento ai compiti scritti da Remus è un collegamento con l'OS "Audacia, fegato, cavalleria", in cui Sirius sostituisce la normale penna di Moony con quella incantata che scrive contemporaneamente i temi per tutti i Malandrini quando uno qualsiasi di loro la usa.
La lupanaria, Piton docet, è la stessa pianta che viene anche definita come aconito>; verrà poi utilizzata nella preparazione dell'Antilupo, che ancora non è stata inventata.
Il corridoio in cui Regulus incontra la Corvonero è lo stesso tramite il quale Harry, Hermione e Ron scapperanno da Gazza nel capitolo "Il duello di mezzanotte" di "Harry Potter e la Pietra Filosofale"; quello che li porterà a conoscere quell'amore di Fuffy.
Elijah McDougal era già stato nominato diverse volte, ed è fedele ai Malandrini; lo stesso non si può dire, come Chase ci disse qualche tempo fa, di tutti i Grifondoro.
Entro domani (ovvero oggi, tra qualche ora) risponderò a tutti i messaggi e le recensioni arretrate. Mi dispiace davvero di avervi fatto attendere tanto a lungo; sono diventata talmente scarsa che non sono riuscita nemmeno a pubblicare il capitolo di domenica, anche se per poco.
Spero di ritrovarvi tutti il prima possibile, e grazie.


 
   
 
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