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Autore: LadyMerendina    09/06/2009    6 recensioni
Era dentro una grotta illuminata dalla luce di quattro bacchette. Davanti a lei c’erano due figure che quella stessa notte aveva riconosciuto come Lucius Malfoy e Voldemort. E al suo fianco, che le teneva la mano…nientemeno che il suo peggior nemico!
Cosa succederebbe se si scoprisse di essere la figlia del più grande mago oscuro di tutti i tempi? E come si reagirebbe nell’apprendere che la persona che si odia di più al mondo è proprio quella che si ama e con la quale si vuole condividere il resto della propria vita? Ma soprattutto: cosa accadrebbe se si venisse a sapere che tutto ciò che si è vissuto finora in realtà è un falso passato…?
Questa è la storia di un amore che non può essere cancellato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Finale…

“Hangie, ti vuoi fermare?!”

 

Draco le afferrò il polso, costringendola a fermare la sua marcia, e a voltarsi.

 

“Che c’è??” disse la ragazza, scocciata.

 

“Angelica, ragiona! Cosa credi di fare? Eh? Vuoi andare lì, in mezzo a un terzo dell’esercito di tuo padre, e sperare che non ti venga fatto nessun male! Ma ti rendi conto che non sarai al sicuro??”

 

Angelica sbuffò.

 

“Tu mi conosci bene, Draco. Sai perfettamente che non mi fanno paura. Nessuno di loro. Che tirino pure fuori le loro bacchette…o che provino ad attaccarmi…sono certa che non una singola persona, o Creatura Magica, oserà neanche sfiorare la figlia di Lord Voldemort. Non ho ragione, mamma?”

 

“Perfettamente.” rispose Macy “Come figlia di Voldemort, ci si aspetta che, in un modo o nell’altro, Angelica gli succeda. Non le sarà fatto del male.”

 

James sospirò.

 

Beh…detto questo, cosa stiamo aspettando? Andiamo.”

 

Il gruppo riprese la marcia verso la Torre Est, attraversando senza alcun timore i corridoi del castello. Sapevano che il resto dell’esercito non si sarebbe mosso da dove si trovava. Il loro obiettivo era, prima di tutto, proteggere il loro Signore Oscuro. E, seconda di poi, controllare che i prigionieri non facessero scherzi.

 

Nella Torre Est…

Cinque Grosse gabbie erano state costruite con la magia, ed ora erano sospese in aria: in una c’erano esclusivamente i professori; nelle altre 4, c’erano i membri dell’Ordine della Fenice, incluso Silente. Gli studenti, inclusi i prefetti, erano stati legati al muro con grosse catene, estremamente resistenti, che soltanto un incantesimo scagliato da un mago potente avrebbe potuto spezzare. Ma Silente, l’unico in quella stanza in grado di farlo, ovviamente, non aveva la bacchetta. Tutte le bacchette erano state confiscate, e messe in un grosso recipiente.

 

Albus Silente, e tutta Hogwarts, sono miei prigionieri. Finalmente nelle mie mani. Non trovate che sia un giorno grandioso?”

 

Lord Voldemort camminava lento, con le braccia dietro la schiena, passando da gabbia a gabbia, e controllando anche le catene degli studenti, sebbene sapesse che era impossibile che qualcuno di loro le rompesse.

Nessuno di loro era forte come lui (tranne Silente).

 

“Mio signore…

 

Lucius Malfoy, come al solito, era sempre in prima fila.

 

“Le volevo far sapere che condivido a pieno la sua allegria, per la riuscita del nostro piano. Tutti sono sotto il nostro controllo. Abbiamo Hogwarts in pugno. Molto presto avremo anche l’interno Regno Magico ai nostri piedi.”

 

Tom era particolarmente pessimista, su questo aspetto.

 

“Mio caro Lucius…ho qualche dubbio, ancora. Temo che la missione prenderà molto più tempo del previsto…

 

Una voce giunse dalle gabbie.

 

“Tom. Quello che stai facendo non porterà a niente.”

 

Il giovane scoppiò a ridere.

 

“Mi chiedevo quanto ci avresti messo a parlare, Albus!” lo guardò “E quindi, secondo te, sto facendo tutto questo per niente?”

 

“Esattamente. Ma quello che mi sfugge, come d’altronde mi è sempre sfuggito, è…perché stai facendo tutto questo, Tom?”

 

“Sì, spiegalo anche a me...papà.”

 

Le cose stavano così: Tom Riddle, all’apice del suo potere, fece un patto con il capo del Regno Infernale, perché lo aiutasse a mantenere il potere. Il patto era che Mortimer (questo il suo nome) avrebbe mandato le Forze Infernali verso Tom, con un incanto potente, che le avrebbe fatte entrare dentro Tom.

Ma il Signore Oscuro, dopo che nel Regno degli Spiriti aveva capito che la cosa più importante era la sua famiglia, si recò da Mortimer, scindendo il loro ‘contratto’; il furbo capo degli Inferi, però, diventato molto avido, e sperando in una parte del potere che Tom avrebbe ottenuto, aveva mandato le Forze Infernali…ancora una volta…dentro Tom.

Ma sentendo la voce di sua figlia…qualcosa si smosse…

 

Angelica si avvicinò a suo padre.

 

“Voglio che mi guardi negli occhi. E che tu mi dica, perché hai rinunciato alla nostra famiglia. Mi avevi promesso che avresti rinunciato a questa guerra. Che saresti tornato da me…da noi. Guardami dritto negli occhi, papà. E dammi una spiegazione.”

 

L’emozione piacevole che Tom provò al suono della voce di sua figlia, fu inghiottita purtroppo dalle Forze Infernali che erano dentro di lui!

 

“Io? Darti una spiegazione? E perché? Tu sei mia figlia, non c’è bisogno che tu abbia una spiegazione, perché un giorno tu mi succederai. Un giorno, il mondo che sto costruendo sarà tuo. E tu ne sarai il capo.”

 

Angelica non capiva, suo padre sembrava esser tornato il cattivone della situazione. Come anni fa.

 

“Ma col cavolo! Mi spieghi cosa ti è successo??”

 

Macy si staccò dal gruppetto solito, e si avvicinò a sua figlia, per poi proseguire verso di lui.

 

“Tom.”

 

Questa volta, la scossa dentro al ragazzo fu molto più forte: un conto era la voce della figlia…un contro era la voce della ragazza che amava…e le stesse Forze Infernali a stento riuscivano ora a controllare il suo corpo.

 

Macy..?”

 

“Sì, Tom.” sorrise lei “Ti prego, cosa ti sta succedendo? Avevi fatto una promessa. Io speravo tanto che…tu parlassi sul serio… Io e Angelica ti aspettiamo da tanto tempo…

 

Il corpo di Tom era in lotta, una lotta che all’esterno nessuno poteva vedere…perché era interna. Era il cuore, che stava lottando per liberarsi dalla nebbia fitta che lo attorniava, la nebbia delle Forze Infernali.

E mentre lui stava affrontando l’inizio di questa lotta, James, Sirius, Remus, e Lily, stavano formulando incantesimi non verbali, restituendo le bacchette ai professori nella gabbia.

 

“Hangie.”

 

“Sì, Draco?”

 

“Le gabbie. Non riusciamo ad aprire il lucchetto. L’unico che può farlo è tuo padre.”

 

“O Silente.” disse Harry “Silente è l’unico, a parte Tom, che può riuscire a spezzare l’incantesimo dei lucchetti.”

 

Ginny le si avvicinò.

 

“Anche quello delle catene è troppo forte, per noi!”

 

In quel momento, un paio di Mangiamorte attaccarono i genitori di Harry: iniziò il combattimento fra i quattro, e poi uno dopo l’altro anche Sirius, Remus, e i professori. La loro, era l’unica gabbia che Harry, grazie al suo immenso potere, era riuscito ad aprire.

Le altre 3, e le catene che tenevano prigioniera il resto di Hogwarts, nessuno di loro era riuscito ancora a aprirle.

 

“Hangie. Tu e Harry potreste unire i vostri poteri.” intervenne Luna “Sono certa che riuscirete ad aprire i lucchetti rimanenti.”

 

I due amici si guardarono.

 

“Harry?”

 

“Proviamo.”

 

Tom era ancora intento a lottare contro se stesso per riuscire a fermarli. E i suoi seguaci che erano con lui, erano nel pieno della battaglia contro i membri adulti del gruppetto, e i professori.

 

“BOMBARDA!!!”, gridarono i due in coro.

 

Una dopo l’altra, le tre gabbie finalmente si aprirono, i membri dell’Ordine ripresero le bacchette con l’Incantesimo d’Appello, e dopo toccò agli studenti che, liberati dalle loro catene, corsero a prendere le proprie, per poi unirsi alla battaglia o, sotto ordine dei Prefetti e dei Caposcuola, andarsi a rifugiare dietro le rocce più grandi. Alcuni studenti erano troppo inesperti per combattere.

 

“WOW!” esclamò Ron “Perfetto!! Adesso Hogwarts è di nuovo libera, fantastico!”

 

Ma per Angelica non era ancora tutto perfetto. Le mancava da portare a termine la sua missione più importante: far rinsavire finalmente suo padre. E non era la sola che doveva affrontare suo padre: anche Draco Malfoy, ora davanti a suo padre, faccia a faccia, era pronto a fronteggiarlo.

 

“Ti sei ridotto male, Draco.”

 

“Sono messo molto meglio di te…padre.”

 

“Potevi essere un grande Mago Oscuro. Un eccellente Mangiamorte. Se non fosse stato per lei.” indicò Hangie “È stata lei a farti il lavaggio del cervello. Mi fai soltanto pena. Un figlio come te, è molto meglio perderlo.”

 

Le parole di Lucius ferirono molto suo figlio: tutto ciò che aveva fatto, da bambino, era stato fatto per compiacere lui, suo padre, e per renderlo fiero di lui…

Poi, Angelica era entrata nella sua vita, rischiarando il buio nel quale era avvolto. La ragazza era stata la sua salvezza, il loro amore la luce che lo aveva portato fuori dalla strada del Male.

 

“Draco è molto più uomo di lei, signor Malfoy.”, lo difese la ragazza.

 

Poi guardò suo padre.

 

“Papà. Cessa l’attacco…ti prego…basta con questa stupida guerra! Basta con la violenza, e il sangue! Tutto ciò che stai facendo, e che hai fatto, e che vuoi fare…non porterà a nulla!! Ti rendi conto che hai sprecato la tua vita intera, per niente?!? Perché non mi guardi negli occhi??”

 

Prima che Tom rispondesse, si avvicinò Macy. La donna aveva percepito, appena entrata nella Torre, che qualcosa in Tom decisamente non andava. Gli si mise davanti, e lo guardò negli occhi…e capì.

 

“Tuo padre non può risponderti, Angelica. Non è in sé.” sbuffò “Tom. Ti sei fatto incastrare da Mortimer!! Lo sai perfettamente che non è il tipo da accettare una rescissione di contratto!”

 

Harry la guardò con l’espressione di chi non capiva di cosa lei stesse parlando.

 

Scusi…chi è Mortimer?”

 

Prima che Macy glielo spiegasse, la precedette nella spiegazione Silente: il Preside di Hogwarts spiegò loro tutto ciò che concerneva il patto che Mortimer e Tom avevano fatto, in cosa consisteva, etc…

I ragazzi, al contrario degli adulti che già qualcosa lo sapevano, ne restarono completamente stupefatti.

 

Oh…mamma!” esclamò Ron “Ma…questo è orribile!”

 

“Oh, sì. Ci puoi scommettere!”, rispose Luna.

 

Ginny guardò Macy.

 

“È arrivato a tanto…pur di mantenere il potere?”

 

“Il potere è tutto ciò che ha sempre cercato.”, disse Harry “Beh…almeno da quando si è volto al Male, intendo.”

 

“Il Signore Oscuro non cederà mai. Noi abbiamo l’obiettivo di regnare sul Mondo della Magia. E ci riusciremo! Dico bene, mi signore?”, chiese Lucius.

 

Ma Tom Riddle non lo ascoltava.

 

Papà…non dargliela vinta…ti prego!!” Hangie si avvicinò

 

Sirius la fermò.

 

“Non ti avvicinare troppo, Angelica. Può essere pericoloso.”

 

Sirius intende dire, che tuo padre sta lottando per uscirne.” disse Remus “Stargli troppo vicino, adesso, potrebbe metterti in serio pericolo. Devi fare attenzione.”

 

“Può farcela. Ce l’ha fatta l’altro giorno…può farcela di nuovo.”, disse Lily.

 

James sospirò.

 

“Beh, sicuramente. Ma ci deve credere lui…o non ne verrà mai più fuori.”

 

“Tom.” gli disse Macy avvicinandosi “Ti prego… Amore mio, tu puoi combatterlo. Sai di potercela fare. Sei più forte di lui! Non lasciarmi di nuovo…

 

La lotta dentro Tom continuava sempre più intensa: il giovane stava cercando di liberarsi delle Forze più potenti che esistessero nel Mondo Magico…e non era una cosa tanto facile! E difatti, purtroppo le Forze Infernali la stavano avendo vinta ancora una volta…e la situazione stava tornando esattamente come era al principio.

 

Lucius ha ragione. Il nostro obiettivo sarà portato avanti. Il Mondo Magico sarà nostro.”

 

“No!!!” scoppiò a piangere Hangie “Ti prego…papà…me lo hai promesso!! Tu mi hai promesso che saresti tornato da noi!! Che saresti tornato…da me. Nn farmi questo…ti prego, ho bisogno di te…

 

La lotta di Tom riprese: il giovane, a quelle parole, ebbe come un fulmine, che lo trapassò. Il cuore iniziò a fargli male, molto male, iniziò a stringersi sempre di più…poi a riallargarsi…poi a ristringersi di nuovo…era un processo molto doloroso! Neanche uno come lui si meritava così tanto dolore!

Macy, legata a lui da sempre con un legame molto forte, si rese subito conto di quanto l’uomo che amava stesse soffrendo, e le lacrime presero a rigarle il viso.

 

“Amore mio, ti prego…non mollare, non mollare…puoi farcela! Ti prego…non mi lasciare, Tom…non lasciarmi di nuovo, io ti amo e…ho bisogno di te! Voglio stare con te…vivere la vita che abbiamo sempre sognato…con nostra figlia…ti prego…

 

“Ci siamo.” disse Silente “Si sta risvegliando.”

 

E finalmente…la voce di Tom. Il Tom quello originale. Il suo cuore si era finalmente liberato dall’oscurità, ed era finalmente libero!

Il ragazzo, caduto precedentemente in ginocchio, si alzò, e s’avvicinò a Macy. I due si guardarono per un momento…uno sguardo così intenso da far sentire a disagio persino la loro figlia…e poi si gettarono l’uno fra le braccia dell’altra.

 

“Non piangere, Macy. Adesso è finito…è tutto finito, amore mio! Sono tornato.”

 

Macy lo guardò per un minuto interno, carezzandogli il viso con delicatezza, come se avesse paura che svanisse da un momento all’altro! E dopo tanto tempo si baciarono. Un bacio pieno di amore, pieno di passione, di nostalgia e voglia di amare, di amarsi, di non lasciarsi mai più…

 

“Angelica.”

 

Papà…

 

L’abbraccio fra padre e figlia fu ancora più intenso e forte del precedente! Mai si erano abbracciati in quel modo, mai i due avevano pianto di gioia insieme. Era una scena da far venire i brividi! Finalmente, dopo anni e anni, si erano ritrovati. Erano avvinghiati pronti a non mollarsi più. Erano finalmente padre e figlia!

 

“Non lasciarmi più…

 

Tom, fra le lacrime, sorrise, e asciugò le lacrime di sua figlia.

 

“Mai più, tesoro mio. Tuo padre non ti lascerà mai più. D’ora in avanti, io e te faremo un sacco di cose. Eh? Abbiamo tanto di quel tempo da recuperare, bambina mia… Vedrai, ora saremo felici. Finalmente!”

 

Lei sorrise.

 

“Sì! Saremo finalmente una vera famiglia.”

 

“Saggia scelta, Tom. Io lo sapevo che, alla fine, il tuo cervello sarebbe tornato a ragionare nel modo giusto.”

 

La scena a cui i presenti assistettero, fu veramente una delle più memorabili e impensabili: Tom Riddle si avvicinò a Silente, gli sorrise…e gli strinse amichevolmente la mano!! E Silente sembrava tranquillissimo, come se quello a cui stava stringendo la mano non lo avesse tenuto prigioniero fino a poco prima!

 

Wow…certo che il mondo è davvero strano!”, esclamò Ron “Da non credersi!”

 

“Il Bene ha trionfato. Non ne avevo dubbi.”, sorrise contenta Luna.

 

Ginny, inaspettatamente, si avvicinò a Tom. E gli porse la mano…

 

“Ben ritrovato, Tom.”

 

“Anche a te, Ginevra.”, le sorrise lui.

 

James, Sirius, e Remus, lo salutarono cordialmente, stringendogli la mano uno dopo l’altro.

 

“Tom. Spero che in futuro le cose andranno meglio.”, disse il primo.

 

“Contaci!”

 

Beh…magari se senti il bisogno di sfogarti…trova un modo che non faccia male alla gente.”, disse il secondo.

 

Tom sorrise.

 

“Oh, non preoccuparti Sirius. Ho capito la lezione, credimi.”

 

“Tom. Ben tornato fra i Buoni.”

 

“Grazie, Remus.”

 

E dopo di loro, si avvicinò Lily. Lei lo aveva conosciuto meglio di loro, c’aveva parlato più spesso, e in fondo era stato il fidanzato della sua migliore amica.

 

“Ciao, Tom.”

 

“Lily, io… Ho compiuto un gesto realmente imperdonabile. Uccidere te e James, è stata…una delle cose più orribile che abbia mai fatto in vita mia! Spero che, un giorno, riuscirete a perdonarmi.”

 

Lily sorrise.

 

“Sono fiduciosa. Prevedo un futuro alquanto roseo.”

 

Dopo che Lily ebbe stretto la mano a Tom, un’altra persona gli si avvicinò. Era una scena molto più impensabile e memorabile di quella con Silente.

Harry Potter in persona, si avvicinò all’oramai ex Lord Voldemort, suo nemico giurato…e gli strinse la mano!! Gli sorrise!! E ciò che fu ancor più incredibile, l’ex Lord Voldemort sorrise a Harry Potter…e gli strinse la mano!!

I due acerrimi nemici, che si erano combattuti per 15 anni, che si erano odiati, avevano tentato di distruggere l’altro, si erano fatti guerra continua, e tutto il resto che già sappiamo…adesso…si stringevano la mano. E si trattavano in modo CIVICO!!

 

“Harry. So che ciò che ti sto per chiedere, equivale all’impossibile ma…credi sia possibile…seppellire l’ascia di guerra?”

 

Harry guardò Angelica, e i due si sorrisero.

 

Beh…io credo di sì. Sono convinto che, col tempo, riusciremo a dimenticare. E poi, in fondo sei pur sempre il padre della mia migliore amica, giusto? E dato che la vedrò tutti i giorni, anche d’Estate, vedrò anche te. Di conseguenza, ce la metterò tutta.”

 

Tom sorrise a sua figlia.

 

“Credimi se ti dico, Harry, che nonostante tutto, non avrei potuto chiedere amico del cuore migliore, per mia figlia. Anche quando ero…beh, lo sai…ho comunque sempre pensato che tu sia un grande Mago. Degno erede dei tuoi genitori! Ce la metterò tutta pure io, perché il nostro rapporto vada pian piano migliorando.”

 

In mezzo a tutti quei saluti, e a quelle strette di mano, una persona era rimasta da una parte, stupefatta e a dir poco allibita…

 

“Mio Signore! Ma cosa sta facendo?! Ha stretto la mano a degli sporchi Mezzosangue! Si sta mischiando con loro!”

 

Tom sospirò, e si voltò.

 

Lucius. Basta. Non ne posso più di sangue, violenza, guerre…non ne posso più di vedere morti su morti! Mia figlia mi ha fatto capire, che non ha senso alcuno fare distinzioni. Ti ricordo che io stesso sono un Mezzosangue, Lucius. Per cui adesso basta, anche tu deponi l’ascia di guerra. È un consiglio da amico.”

 

“Padre.”

 

L’uomo si voltò verso suo figlio, che adesso gli stava davanti.

 

“Padre, Tom ha ragione! Prima di replicare…guardati un attimo intorno. Soltanto un attimo. Guardali, padre. Sono come noi. Il sangue non dev’essere motivo di guerre! Guarda loro…quelli che definisci Mezzosangue…e poi guarda noi. Che differenze vedi?”

 

Per la prima volta nella sua vita, Lucius Malfoy stava davvero guardando con occhi e mente aperta. Stava seriamente pensando alle parole di suo figlio, e di quello che, in fondo, non era soltanto il suo Signore, ma anche (sebbene mai lo avrebbe ammesso) il suo migliore amico di una vita.

 

“Signor Malfoy.”

 

Angelica gli si avvicinò con un sorriso.

 

“Lo vede? Non ci sono differenze! Siamo tutti uguali. Perché ucciderci a vicenda? Che senso ha? Glielo dico io…nessuno. Perché non importa se entrambi i nostri genitori sono essere magici, o se sono entrambi Babbani, o se sono un Mago e una Babbana. O un Babbano e una Strega. Lo vede pure lei: non c’è alcuna differenza.”

 

Dopo il discorso di Tom, Draco, e Angelica, c’era una sola persona che poteva riuscire a convincere del tutto Lucius Malfoy.

 

Lucius, posso permettermi di riferirti due parole?”

 

“Certo, Silente. Faccia pure.”

 

“Perfetto! Ascoltami bene. Come sicuramente già saprai, secoli orsono esistevano, al mondo, solamente Maghi e Streghe. Il loro sangue era puramente magico. Ma col tempo, nel nostro mondo si sono inseriti anche i Babbani, che si sono avvicinati sempre di più al nostro mondo. Tu li disprezzi tanto e, come sempre hai affermato, li vorresti tutti quanti morti. Ma, pensaci bene…se non ci fossimo mischiati coi Babbani…a quest’ora neanche saremmo qua. Ci saremmo estinti. E sai che è la verità. Riflettici.”

 

L’espressione dura di Lucius Malfoy, quella seria e impassibile che aveva tenuto per tutta l’adolescenza, e per tutta l’età adulta, piano piano si dissolse. La sua maschera si frantumò in piccoli frammenti. Il suo volto d’improvviso si fece più umano. E la sua voce cambiò: ora sembrava anch’essa più umana.

 

Avete…tutti ragione.”

 

Draco non riusciva a credere alle proprie orecchie, e neanche ai propri occhi…

 

“Draco, non sono sempre stato così. Come mi hai conosciuto fin dalla tua nascita. Quando ero bambino, fino a che non entrai nel periodo dell’adolescenza, anche io la pensavo come te. Come voi. Fu mio padre…con la sua severità…la sua durezza…le sue sciocche convinzioni…a trasformarmi nel mostro che sono stati per tutti questi anni. Ma adesso…mi sono stancato. Ho passato la mia vita a comportarmi esattamente come lui. Mi sono trasformato nel mostro che LUI era. Ora basta!”

 

Tom sorrise, e gli batté una pacca amichevole sulle spalle.

 

“Bravo, Lucius! Così ti voglio sentir parlare! Adesso anche tu hai tanto da recuperare, con tuo figlio. Avete tanto da dirvi.”

 

Lucius si avvicinò al figlio e, per la prima volta in 15 anni, lo abbracciò! E non fu un abbraccio glaciale, ma fu un vero abbraccio, colmo d’affetto e di rimpianto per non averlo mai fatto prima. E anche Draco, dopo il primo minuto di smarrimento e incredulità, si lasciò andare dentro quell’abbraccio.

 

“Mi dispiace! Perdonami, figlio mio…non sono stato il padre che avrei voluto essere. Ho sbagliato tutto, lo so! Ma, se me ne dai l’opportunità, ti giuro…che recupereremo tutto quanto.”

 

Draco annuì.

 

“Certo, papà! Senza dubbi!”

 

“Angelica. Draco.” disse Tom “Io e Lucius…bé…speriamo tanto che, un giorno…col tempo…riuscirete a perdonarci, per ciò che vi abbiamo fatto. È stato un atto orrendo, quello di…insomma, ecco…lo sapete.”

 

“È tutto a posto, ora.”, disse Angelica.

 

Draco assentì.

 

“Vi abbiamo perdonato. Da un po’.”

 

“Molto bene! Direi che le previsioni, per il futuro, sono più che rosee. E serene.” sorrise Silente “Io propongo di recarci tutti quanti in Sala Grande. E di farci preparare una bella cenetta. Dopodiché, ognuno avrà la serata libera, da passare dove gli pare. Ditemi un po’, dove vi piacerebbe andare, per tutta la sera e tutta la notte?”

 

Un coro partì da tutti gli studenti: “HOGSMEADE!!”

 

Silente rise.

 

“Penso che la decisione sia più che apprezzata da tutti quanti. Per ciò…Hogsmeade sia! Io, personalmente, mi unirò ai miei studenti. Sono convinto che gli altri professori saranno del mio stesso avviso. Ovviamente, è invitato anche l’Ordine!”

 

Silente si avviò così verso l’uscita dalla Torre Est, seguito a ruota dai professori, Caposcuola e Prefetti che guidavano le proprie Case benché, almeno per quella sera, l’ordine non interessasse loro molto!; dopo vennero i membri dell’Ordine della Fenice; subito dopo di loro, Lucius che chiacchierava tranquillamente con i 3 Malandrini e Lily; le 3 coppiette (Ron&Luna, Harry&Ginny e, ovvio, Angelica/Hermione&Draco); infine, per ultimi, Tom e Macy Riddle.

 

Le guerre ci sono tutti i giorni, e le tempeste alle volte possono spazzare via i sogni, le speranze, i progetti di tutti. Ma se ci si crede con tutti se stessi, se si lotta con tutte le proprie energie per un mondo migliore, e per la pace, alla fine si ottiene tutto ciò che si vuole! E il Sole, come in questo caso, torna a splendere, più radioso e caldo che mai!!

 

 

 

 

 

 

Ebbene sì, qst è l’ultimo cap della mia storia L già a scriverlo mi fa sentire d’un triste… LL

Ma non dovete temere: x gli appassionati d qst storia, annuncio ke sto lavorando al seguito JJJ quindi, al più presto spero d postare il 1° cap d qst seguito (approssimativamente a fine sett).

Spero ke qst racconto v sia piaciuto!!!! E mi raccomando, app potete RECENSITE!!!! JJ FATEMI SAP SE VI è PIACIUTA!!! E CS INVECE NN V’E’ PIACIUTO!!! J accetto critiche e suggerimenti J

A presto!!!!

 

La vostra KINDERbuena89 ;)

 

PS: ringrazio mikybiky per le sue correzioni ;) nn so cosa farei senza i suoi preziosi consigli grazie!!! JJJ

 

 

 

  
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