Finale…
“Hangie,
ti vuoi fermare?!”
Draco
le afferrò il polso, costringendola a fermare la sua marcia, e a voltarsi.
“Che
c’è??” disse la ragazza, scocciata.
“Angelica,
ragiona! Cosa credi di fare? Eh? Vuoi andare lì, in mezzo a un terzo
dell’esercito di tuo padre, e sperare che non ti venga fatto nessun male! Ma ti
rendi conto che non sarai al sicuro??”
Angelica
sbuffò.
“Tu
mi conosci bene, Draco. Sai perfettamente che non mi fanno paura. Nessuno di
loro. Che tirino pure fuori le loro bacchette…o che
provino ad attaccarmi…sono certa che non una singola
persona, o Creatura Magica, oserà neanche sfiorare la figlia di Lord Voldemort.
Non ho ragione, mamma?”
“Perfettamente.”
rispose Macy “Come figlia di Voldemort, ci si aspetta
che, in un modo o nell’altro, Angelica gli succeda. Non le sarà fatto del
male.”
James
sospirò.
“Beh…detto questo, cosa stiamo aspettando? Andiamo.”
Il
gruppo riprese la marcia verso la Torre Est, attraversando senza alcun timore i
corridoi del castello. Sapevano che il resto dell’esercito non si sarebbe mosso
da dove si trovava. Il loro obiettivo era, prima di tutto, proteggere il loro
Signore Oscuro. E, seconda di poi, controllare che i prigionieri non facessero
scherzi.
Nella Torre Est…
Cinque
Grosse gabbie erano state costruite con la magia, ed ora erano sospese in aria:
in una c’erano esclusivamente i professori; nelle altre 4, c’erano i membri dell’Ordine
della Fenice, incluso Silente. Gli studenti, inclusi i prefetti, erano stati
legati al muro con grosse catene, estremamente resistenti, che soltanto un
incantesimo scagliato da un mago potente avrebbe potuto spezzare. Ma Silente,
l’unico in quella stanza in grado di farlo, ovviamente, non aveva la bacchetta.
Tutte le bacchette erano state confiscate, e messe in un grosso recipiente.
“Albus Silente, e tutta Hogwarts, sono miei prigionieri.
Finalmente nelle mie mani. Non trovate che sia un giorno grandioso?”
Lord
Voldemort camminava lento, con le braccia dietro la schiena, passando da gabbia
a gabbia, e controllando anche le catene degli studenti, sebbene sapesse che
era impossibile che qualcuno di loro le rompesse.
Nessuno
di loro era forte come lui (tranne Silente).
“Mio
signore…”
Lucius Malfoy, come al solito, era sempre in prima fila.
“Le
volevo far sapere che condivido a pieno la sua allegria, per la riuscita del
nostro piano. Tutti sono sotto il nostro controllo. Abbiamo Hogwarts in pugno.
Molto presto avremo anche l’interno Regno Magico ai nostri piedi.”
Tom
era particolarmente pessimista, su questo aspetto.
“Mio
caro Lucius…ho qualche dubbio, ancora. Temo che la
missione prenderà molto più tempo del previsto…”
Una
voce giunse dalle gabbie.
“Tom.
Quello che stai facendo non porterà a niente.”
Il
giovane scoppiò a ridere.
“Mi
chiedevo quanto ci avresti messo a parlare, Albus!”
lo guardò “E quindi, secondo te, sto facendo tutto questo per niente?”
“Esattamente.
Ma quello che mi sfugge, come d’altronde mi è sempre sfuggito, è…perché stai facendo tutto questo, Tom?”
“Sì,
spiegalo anche a me...papà.”
Le
cose stavano così: Tom Riddle, all’apice del suo
potere, fece un patto con il capo del Regno Infernale, perché lo aiutasse a
mantenere il potere. Il patto era che Mortimer
(questo il suo nome) avrebbe mandato le Forze Infernali verso Tom, con un
incanto potente, che le avrebbe fatte entrare dentro Tom.
Ma
il Signore Oscuro, dopo che nel Regno degli Spiriti aveva capito che la cosa
più importante era la sua famiglia, si recò da Mortimer,
scindendo il loro ‘contratto’; il furbo capo degli Inferi, però, diventato
molto avido, e sperando in una parte del potere che Tom avrebbe ottenuto, aveva
mandato le Forze Infernali…ancora una volta…dentro Tom.
Ma
sentendo la voce di sua figlia…qualcosa si smosse…
Angelica
si avvicinò a suo padre.
“Voglio
che mi guardi negli occhi. E che tu mi dica, perché hai rinunciato alla nostra
famiglia. Mi avevi promesso che avresti rinunciato a questa guerra. Che saresti
tornato da me…da noi. Guardami dritto negli occhi,
papà. E dammi una spiegazione.”
L’emozione
piacevole che Tom provò al suono della voce di sua figlia, fu inghiottita
purtroppo dalle Forze Infernali che erano dentro di lui!
“Io?
Darti una spiegazione? E perché? Tu sei mia figlia, non c’è bisogno che tu
abbia una spiegazione, perché un giorno tu mi succederai. Un giorno, il mondo
che sto costruendo sarà tuo. E tu ne sarai il capo.”
Angelica
non capiva, suo padre sembrava esser tornato il cattivone
della situazione. Come anni fa.
“Ma
col cavolo! Mi spieghi cosa ti è successo??”
Macy si staccò dal
gruppetto solito, e si avvicinò a sua figlia, per poi proseguire verso di lui.
“Tom.”
Questa
volta, la scossa dentro al ragazzo fu molto più forte: un conto era la voce
della figlia…un contro era la voce della ragazza che amava…e le stesse Forze Infernali a stento riuscivano ora a
controllare il suo corpo.
“Macy..?”
“Sì,
Tom.” sorrise lei “Ti prego, cosa ti sta succedendo? Avevi fatto una promessa.
Io speravo tanto che…tu parlassi sul serio… Io e Angelica ti aspettiamo da tanto tempo…”
Il
corpo di Tom era in lotta, una lotta che all’esterno nessuno poteva vedere…perché era interna. Era il cuore, che stava lottando
per liberarsi dalla nebbia fitta che lo attorniava, la nebbia delle Forze
Infernali.
E
mentre lui stava affrontando l’inizio di questa lotta, James, Sirius, Remus, e Lily, stavano formulando
incantesimi non verbali, restituendo le bacchette ai professori nella gabbia.
“Hangie.”
“Sì,
Draco?”
“Le
gabbie. Non riusciamo ad aprire il lucchetto. L’unico che può farlo è tuo
padre.”
“O
Silente.” disse Harry “Silente è l’unico, a parte Tom, che può riuscire a
spezzare l’incantesimo dei lucchetti.”
Ginny le si avvicinò.
“Anche
quello delle catene è troppo forte, per noi!”
In
quel momento, un paio di Mangiamorte attaccarono i
genitori di Harry: iniziò il combattimento fra i quattro, e poi uno dopo
l’altro anche Sirius, Remus,
e i professori. La loro, era l’unica gabbia che Harry, grazie al suo immenso
potere, era riuscito ad aprire.
Le
altre 3, e le catene che tenevano prigioniera il resto di Hogwarts, nessuno di
loro era riuscito ancora a aprirle.
“Hangie.
Tu e Harry potreste unire i vostri poteri.” intervenne Luna “Sono certa che
riuscirete ad aprire i lucchetti rimanenti.”
I
due amici si guardarono.
“Harry?”
“Proviamo.”
Tom
era ancora intento a lottare contro se stesso per riuscire a fermarli. E i suoi
seguaci che erano con lui, erano nel pieno della battaglia contro i membri
adulti del gruppetto, e i professori.
“BOMBARDA!!!”,
gridarono i due in coro.
Una
dopo l’altra, le tre gabbie finalmente si aprirono, i membri dell’Ordine
ripresero le bacchette con l’Incantesimo d’Appello, e dopo toccò agli studenti
che, liberati dalle loro catene, corsero a prendere le proprie, per poi unirsi
alla battaglia o, sotto ordine dei Prefetti e dei Caposcuola, andarsi a rifugiare
dietro le rocce più grandi. Alcuni studenti erano troppo inesperti per
combattere.
“WOW!”
esclamò Ron “Perfetto!! Adesso Hogwarts è di nuovo libera, fantastico!”
Ma
per Angelica non era ancora tutto perfetto. Le mancava da portare a termine la
sua missione più importante: far rinsavire finalmente suo padre. E non era la
sola che doveva affrontare suo padre: anche Draco Malfoy,
ora davanti a suo padre, faccia a faccia, era pronto a fronteggiarlo.
“Ti
sei ridotto male, Draco.”
“Sono
messo molto meglio di te…padre.”
“Potevi
essere un grande Mago Oscuro. Un eccellente Mangiamorte.
Se non fosse stato per lei.” indicò Hangie “È stata lei a farti il lavaggio del
cervello. Mi fai soltanto pena. Un figlio come te, è molto meglio perderlo.”
Le
parole di Lucius ferirono molto suo figlio: tutto ciò
che aveva fatto, da bambino, era stato fatto per compiacere lui, suo padre, e
per renderlo fiero di lui…
Poi,
Angelica era entrata nella sua vita, rischiarando il buio nel quale era
avvolto. La ragazza era stata la sua salvezza, il loro amore la luce che lo
aveva portato fuori dalla strada del Male.
“Draco
è molto più uomo di lei, signor Malfoy.”, lo difese
la ragazza.
Poi
guardò suo padre.
“Papà.
Cessa l’attacco…ti prego…basta
con questa stupida guerra! Basta con la violenza, e il sangue! Tutto ciò che
stai facendo, e che hai fatto, e che vuoi fare…non
porterà a nulla!! Ti rendi conto che hai sprecato la tua vita intera, per
niente?!? Perché non mi guardi negli occhi??”
Prima
che Tom rispondesse, si avvicinò Macy. La donna aveva
percepito, appena entrata nella Torre, che qualcosa in Tom decisamente non
andava. Gli si mise davanti, e lo guardò negli occhi…e
capì.
“Tuo
padre non può risponderti, Angelica. Non è in sé.” sbuffò “Tom. Ti sei fatto
incastrare da Mortimer!! Lo sai perfettamente che non
è il tipo da accettare una rescissione di contratto!”
Harry
la guardò con l’espressione di chi non capiva di cosa lei stesse parlando.
“Scusi…chi è Mortimer?”
Prima
che Macy glielo spiegasse, la precedette nella
spiegazione Silente: il Preside di Hogwarts spiegò loro tutto ciò che
concerneva il patto che Mortimer e Tom avevano fatto,
in cosa consisteva, etc…
I
ragazzi, al contrario degli adulti che già qualcosa lo sapevano, ne restarono
completamente stupefatti.
“Oh…mamma!” esclamò Ron “Ma…questo
è orribile!”
“Oh,
sì. Ci puoi scommettere!”, rispose Luna.
Ginny guardò Macy.
“È
arrivato a tanto…pur di mantenere il potere?”
“Il
potere è tutto ciò che ha sempre cercato.”, disse Harry “Beh…almeno
da quando si è volto al Male, intendo.”
“Il
Signore Oscuro non cederà mai. Noi abbiamo l’obiettivo di regnare sul Mondo
della Magia. E ci riusciremo! Dico bene, mi signore?”, chiese Lucius.
Ma
Tom Riddle non lo ascoltava.
“Papà…non dargliela vinta…ti
prego!!” Hangie si avvicinò
Sirius la fermò.
“Non
ti avvicinare troppo, Angelica. Può essere pericoloso.”
“Sirius intende dire, che tuo padre sta lottando per
uscirne.” disse Remus “Stargli troppo vicino, adesso,
potrebbe metterti in serio pericolo. Devi fare attenzione.”
“Può
farcela. Ce l’ha fatta l’altro giorno…può farcela di
nuovo.”, disse Lily.
James
sospirò.
“Beh,
sicuramente. Ma ci deve credere lui…o non ne verrà
mai più fuori.”
“Tom.”
gli disse Macy avvicinandosi “Ti prego…
Amore mio, tu puoi combatterlo. Sai di potercela fare. Sei più forte di lui!
Non lasciarmi di nuovo…”
La
lotta dentro Tom continuava sempre più intensa: il giovane stava cercando di
liberarsi delle Forze più potenti che esistessero nel Mondo Magico…e
non era una cosa tanto facile! E difatti, purtroppo le Forze Infernali la
stavano avendo vinta ancora una volta…e la situazione
stava tornando esattamente come era al principio.
“Lucius ha ragione. Il nostro obiettivo sarà portato avanti.
Il Mondo Magico sarà nostro.”
“No!!!”
scoppiò a piangere Hangie “Ti prego…papà…me lo hai promesso!! Tu mi hai
promesso che saresti tornato da noi!! Che saresti tornato…da
me. Nn farmi questo…ti prego, ho bisogno di te…”
La
lotta di Tom riprese: il giovane, a quelle parole, ebbe come un fulmine, che lo
trapassò. Il cuore iniziò a fargli male, molto male, iniziò a stringersi sempre
di più…poi a riallargarsi…poi
a ristringersi di nuovo…era un processo molto
doloroso! Neanche uno come lui si meritava così tanto dolore!
Macy, legata a lui
da sempre con un legame molto forte, si rese subito conto di quanto l’uomo che
amava stesse soffrendo, e le lacrime presero a rigarle il viso.
“Amore
mio, ti prego…non mollare, non mollare…puoi
farcela! Ti prego…non mi lasciare, Tom…non lasciarmi di nuovo, io ti amo e…ho
bisogno di te! Voglio stare con te…vivere la vita che
abbiamo sempre sognato…con nostra figlia…ti
prego…”
“Ci
siamo.” disse Silente “Si sta risvegliando.”
E finalmente…la voce di Tom. Il Tom quello originale. Il suo
cuore si era finalmente liberato dall’oscurità, ed era finalmente libero!
Il
ragazzo, caduto precedentemente in ginocchio, si alzò, e s’avvicinò a Macy. I due si guardarono per un momento…uno
sguardo così intenso da far sentire a disagio persino la loro figlia…e poi si gettarono l’uno fra le braccia dell’altra.
“Non
piangere, Macy. Adesso è finito…è
tutto finito, amore mio! Sono tornato.”
Macy lo guardò per
un minuto interno, carezzandogli il viso con delicatezza, come se avesse paura
che svanisse da un momento all’altro! E dopo tanto tempo si baciarono. Un bacio
pieno di amore, pieno di passione, di nostalgia e voglia di amare, di amarsi,
di non lasciarsi mai più…
“Angelica.”
“Papà…”
L’abbraccio
fra padre e figlia fu ancora più intenso e forte del precedente! Mai si erano
abbracciati in quel modo, mai i due avevano pianto di gioia insieme. Era una
scena da far venire i brividi! Finalmente, dopo anni e anni, si erano
ritrovati. Erano avvinghiati pronti a non mollarsi più. Erano finalmente padre
e figlia!
“Non
lasciarmi più…”
Tom,
fra le lacrime, sorrise, e asciugò le lacrime di sua figlia.
“Mai
più, tesoro mio. Tuo padre non ti lascerà mai più. D’ora in avanti, io e te
faremo un sacco di cose. Eh? Abbiamo tanto di quel tempo da recuperare, bambina
mia… Vedrai, ora saremo felici. Finalmente!”
Lei
sorrise.
“Sì!
Saremo finalmente una vera famiglia.”
“Saggia
scelta, Tom. Io lo sapevo che, alla fine, il tuo cervello sarebbe tornato a
ragionare nel modo giusto.”
La
scena a cui i presenti assistettero, fu veramente una delle più memorabili e
impensabili: Tom Riddle si avvicinò a Silente, gli sorrise…e gli strinse amichevolmente la mano!! E Silente
sembrava tranquillissimo, come se quello a cui stava stringendo la mano non lo
avesse tenuto prigioniero fino a poco prima!
“Wow…certo che il mondo è davvero strano!”, esclamò Ron “Da
non credersi!”
“Il
Bene ha trionfato. Non ne avevo dubbi.”, sorrise contenta Luna.
Ginny,
inaspettatamente, si avvicinò a Tom. E gli porse la mano…
“Ben
ritrovato, Tom.”
“Anche
a te, Ginevra.”, le sorrise lui.
James,
Sirius, e Remus, lo
salutarono cordialmente, stringendogli la mano uno dopo l’altro.
“Tom.
Spero che in futuro le cose andranno meglio.”, disse il primo.
“Contaci!”
“Beh…magari se senti il bisogno di sfogarti…trova
un modo che non faccia male alla gente.”, disse il secondo.
Tom
sorrise.
“Oh,
non preoccuparti Sirius. Ho capito la lezione,
credimi.”
“Tom.
Ben tornato fra i Buoni.”
“Grazie,
Remus.”
E
dopo di loro, si avvicinò Lily. Lei lo aveva conosciuto meglio di loro, c’aveva
parlato più spesso, e in fondo era stato il fidanzato della sua migliore amica.
“Ciao,
Tom.”
“Lily,
io… Ho compiuto un gesto realmente imperdonabile.
Uccidere te e James, è stata…una delle cose più
orribile che abbia mai fatto in vita mia! Spero che, un giorno, riuscirete a
perdonarmi.”
Lily
sorrise.
“Sono
fiduciosa. Prevedo un futuro alquanto roseo.”
Dopo
che Lily ebbe stretto la mano a Tom, un’altra persona gli si avvicinò. Era una
scena molto più impensabile e memorabile di quella con Silente.
Harry
Potter in persona, si avvicinò all’oramai ex Lord Voldemort, suo nemico giurato…e gli strinse la mano!! Gli sorrise!! E ciò che fu
ancor più incredibile, l’ex Lord Voldemort sorrise a Harry Potter…e
gli strinse la mano!!
I
due acerrimi nemici, che si erano combattuti per 15 anni, che si erano odiati,
avevano tentato di distruggere l’altro, si erano fatti guerra continua, e tutto
il resto che già sappiamo…adesso…si stringevano la
mano. E si trattavano in modo CIVICO!!
“Harry.
So che ciò che ti sto per chiedere, equivale all’impossibile ma…credi sia possibile…seppellire
l’ascia di guerra?”
Harry
guardò Angelica, e i due si sorrisero.
“Beh…io credo di sì. Sono convinto che, col tempo,
riusciremo a dimenticare. E poi, in fondo sei pur sempre il padre della mia
migliore amica, giusto? E dato che la vedrò tutti i giorni, anche d’Estate,
vedrò anche te. Di conseguenza, ce la metterò tutta.”
Tom
sorrise a sua figlia.
“Credimi
se ti dico, Harry, che nonostante tutto, non avrei potuto chiedere amico del
cuore migliore, per mia figlia. Anche quando ero…beh,
lo sai…ho comunque sempre pensato che tu sia un
grande Mago. Degno erede dei tuoi genitori! Ce la metterò tutta pure io, perché
il nostro rapporto vada pian piano migliorando.”
In
mezzo a tutti quei saluti, e a quelle strette di mano, una persona era rimasta
da una parte, stupefatta e a dir poco allibita…
“Mio
Signore! Ma cosa sta facendo?! Ha stretto la mano a degli sporchi Mezzosangue!
Si sta mischiando con loro!”
Tom
sospirò, e si voltò.
“Lucius. Basta. Non ne posso più di sangue, violenza, guerre…non ne posso più di vedere morti su morti! Mia
figlia mi ha fatto capire, che non ha senso alcuno fare distinzioni. Ti ricordo
che io stesso sono un Mezzosangue, Lucius. Per cui
adesso basta, anche tu deponi l’ascia di guerra. È un consiglio da amico.”
“Padre.”
L’uomo
si voltò verso suo figlio, che adesso gli stava davanti.
“Padre,
Tom ha ragione! Prima di replicare…guardati un attimo
intorno. Soltanto un attimo. Guardali, padre. Sono come noi. Il sangue non dev’essere motivo di guerre! Guarda loro…quelli
che definisci Mezzosangue…e poi guarda noi. Che
differenze vedi?”
Per
la prima volta nella sua vita, Lucius Malfoy stava davvero
guardando con occhi e mente aperta. Stava seriamente pensando alle parole di
suo figlio, e di quello che, in fondo, non era soltanto il suo Signore, ma
anche (sebbene mai lo avrebbe ammesso) il suo migliore amico di una vita.
“Signor
Malfoy.”
Angelica
gli si avvicinò con un sorriso.
“Lo
vede? Non ci sono differenze! Siamo tutti uguali. Perché ucciderci a vicenda?
Che senso ha? Glielo dico io…nessuno. Perché non
importa se entrambi i nostri genitori sono essere magici, o se sono entrambi Babbani, o se sono un Mago e una Babbana.
O un Babbano e una Strega. Lo vede pure lei: non
c’è alcuna differenza.”
Dopo
il discorso di Tom, Draco, e Angelica, c’era una sola persona che poteva
riuscire a convincere del tutto Lucius Malfoy.
“Lucius, posso permettermi di riferirti due parole?”
“Certo,
Silente. Faccia pure.”
“Perfetto!
Ascoltami bene. Come sicuramente già saprai, secoli orsono esistevano, al
mondo, solamente Maghi e Streghe. Il loro sangue era puramente magico. Ma col
tempo, nel nostro mondo si sono inseriti anche i Babbani,
che si sono avvicinati sempre di più al nostro mondo. Tu li disprezzi tanto e,
come sempre hai affermato, li vorresti tutti quanti morti. Ma, pensaci bene…se non ci fossimo mischiati coi Babbani…a
quest’ora neanche saremmo qua. Ci saremmo estinti. E sai che è la verità.
Riflettici.”
L’espressione
dura di Lucius Malfoy,
quella seria e impassibile che aveva tenuto per tutta l’adolescenza, e per
tutta l’età adulta, piano piano si dissolse. La sua
maschera si frantumò in piccoli frammenti. Il suo volto d’improvviso si fece
più umano. E la sua voce cambiò: ora sembrava anch’essa più umana.
“Avete…tutti ragione.”
Draco
non riusciva a credere alle proprie orecchie, e neanche ai propri occhi…
“Draco,
non sono sempre stato così. Come mi hai conosciuto fin dalla tua nascita.
Quando ero bambino, fino a che non entrai nel periodo dell’adolescenza, anche
io la pensavo come te. Come voi. Fu mio padre…con la
sua severità…la sua durezza…le
sue sciocche convinzioni…a trasformarmi nel mostro
che sono stati per tutti questi anni. Ma adesso…mi
sono stancato. Ho passato la mia vita a comportarmi esattamente come lui. Mi
sono trasformato nel mostro che LUI era. Ora basta!”
Tom
sorrise, e gli batté una pacca amichevole sulle spalle.
“Bravo,
Lucius! Così ti voglio sentir parlare! Adesso anche
tu hai tanto da recuperare, con tuo figlio. Avete tanto da dirvi.”
Lucius si avvicinò al
figlio e, per la prima volta in 15 anni, lo abbracciò! E non fu un abbraccio
glaciale, ma fu un vero abbraccio, colmo d’affetto e di rimpianto per
non averlo mai fatto prima. E anche Draco, dopo il primo minuto di smarrimento
e incredulità, si lasciò andare dentro quell’abbraccio.
“Mi
dispiace! Perdonami, figlio mio…non sono stato il
padre che avrei voluto essere. Ho sbagliato tutto, lo so! Ma, se me ne dai
l’opportunità, ti giuro…che recupereremo tutto
quanto.”
Draco
annuì.
“Certo,
papà! Senza dubbi!”
“Angelica.
Draco.” disse Tom “Io e Lucius…bé…speriamo tanto che,
un giorno…col tempo…riuscirete
a perdonarci, per ciò che vi abbiamo fatto. È stato un atto orrendo, quello di…insomma, ecco…lo sapete.”
“È
tutto a posto, ora.”, disse Angelica.
Draco
assentì.
“Vi
abbiamo perdonato. Da un po’.”
“Molto
bene! Direi che le previsioni, per il futuro, sono più che rosee. E serene.”
sorrise Silente “Io propongo di recarci tutti quanti in Sala Grande. E di farci
preparare una bella cenetta. Dopodiché, ognuno avrà la serata libera, da
passare dove gli pare. Ditemi un po’, dove vi piacerebbe andare, per tutta la
sera e tutta la notte?”
Un
coro partì da tutti gli studenti: “HOGSMEADE!!”
Silente
rise.
“Penso
che la decisione sia più che apprezzata da tutti quanti. Per ciò…Hogsmeade sia! Io, personalmente, mi unirò ai miei
studenti. Sono convinto che gli altri professori saranno del mio stesso avviso.
Ovviamente, è invitato anche l’Ordine!”
Silente
si avviò così verso l’uscita dalla Torre Est, seguito a ruota dai professori,
Caposcuola e Prefetti che guidavano le proprie Case benché, almeno per quella
sera, l’ordine non interessasse loro molto!; dopo vennero i membri dell’Ordine
della Fenice; subito dopo di loro, Lucius che
chiacchierava tranquillamente con i 3 Malandrini e Lily; le 3 coppiette (Ron&Luna, Harry&Ginny e,
ovvio, Angelica/Hermione&Draco); infine, per
ultimi, Tom e Macy Riddle.
Le
guerre ci sono tutti i giorni, e le tempeste alle volte possono spazzare via i
sogni, le speranze, i progetti di tutti. Ma se ci si crede con tutti se stessi,
se si lotta con tutte le proprie energie per un mondo migliore, e per la pace,
alla fine si ottiene tutto ciò che si vuole! E il Sole, come in questo caso,
torna a splendere, più radioso e caldo che mai!!
Ebbene sì, qst
è l’ultimo cap della mia storia L
già a scriverlo mi fa sentire d’un triste… LL
Ma non dovete temere: x gli
appassionati d qst storia, annuncio ke sto lavorando al seguito JJJ quindi, al più presto spero d postare il 1° cap d qst seguito
(approssimativamente a fine sett).
Spero ke qst racconto v sia piaciuto!!!! E mi raccomando, app potete RECENSITE!!!! JJ FATEMI SAP SE VI è PIACIUTA!!! E
CS INVECE NN V’E’ PIACIUTO!!! J accetto critiche e suggerimenti J
A presto!!!!
La vostra KINDERbuena89 ;)
PS:
ringrazio mikybiky per
le sue correzioni ;) nn so cosa farei senza i suoi
preziosi consigli grazie!!! JJJ