Delirio |
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Blu. Blu. Blu. |
Voce narrante femminile ma non acuta, cadenzata come
i rintocchi di un orologio, una litania ipnotica quasi per auto-convincersi |
No! Nero |
Il no deve pronunciato come se ci si affrettasse a
smentire ciò che è stato detto prima, nero
invece deve essere proferito con calma ragionata |
chi sa di che colore è il buio? |
Qui emerge la paura, come se da questa informazione
dipendesse la vita , /oppure si può
recitare come un bimbo che chieda una cosa che ovviante non può sapere ma di
cui i grandi sanno certamente tutto |
Lo stesso colore che c’è,
c’era, c’è. |
Il tono narrativo viene sostituito da uno di dubbio e paura quando subentra l’incertezza
-ovvero c’è c’era c’è |
Tu solo tu sei
qui, accanto … |
La paura viene arginata e sostituita dalla
riconoscenza |
Sei solo. |
É solo una constatazione |
ma … |
Il
ma rimane in sospeso come se si fosse notata solo in quel momento qualcosa che fa sorgere un dubbio |
Tum
tum tum, tin tin tin |
Di
nuovo i rintocchi, i primi che si possono
riprodurre con una mano che sbatte su un tavolo e i secondi con del
metallo contro lo stesso tavolo |
ma … ma
…
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Il dubbio dilaga, come se fosse l’orologio a
scatenarlo e provoca una leggera paura
con conseguente incrinazione della voce |
Troppi dubbi, troppo rumore, baccano, frastuono |
É un crescendo di
panico tuttavia la voce rimane
sicura come narrasse una situazione riguardante terzi |
Troppo silenzio!
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L’urlo
della ragazza che si ritrova come circondata da questo silenzio tangibile e
vicino, sempre più vicino |
Basta! Smettetela!
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Urla
di aiuto |
Pensieri! Rumore, troppo rumore. |
La
ragazza non sa se odia il silenzio o
il rumore in ogni caso li avverte entrambi |
Silenzio. Adesso c’è solo un lieve dondolio, |
Finalmente
arriva la pace, ritorna il silenzio, la voce è calma , assopita quasi da questo essere
cullati |
ihi, sembra di stare su una barca, |
Risata
isterica, molto acuta. Anche il commento che ne segue è acuto –ricorda il
delirio di una pazza |
Buio, silenzio, pianto,
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Ritorna
la voce narrante, più profonda in contrasto con le due righe precedenti,
calma con una pausa carica di tristezza tra le parole |
le lacrime di questo mare |
Continua
lo stesso tono, consapevole ma rassegnato |
Pace. |
Conclusione,
si lascia un libera interpretazione, tuttavia quella originale seguiva la
malinconia che segnava il finale della poesia |