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Autore: xxlili_luna    20/05/2017    2 recensioni
Lord Voldemort non è mai esistito, i genitori di Harry sono ancora vivi. Hermione e Draco si sono sempre odiati e insultati. Ma se sotto quegli insulti e quelle occhiataccie si fosse per tutto il tempo nascosto qualcosa di più? Durante l'estate, in cui saranno costretti a passare insieme si renderanno conto di provare qualcosa l'uno per l'altro. I due si sforzano di mantenere la loro relazione segreta ma qualcuno li scoprirà. Malfoy riuscirà a confessare veramente cosa prova per lei e cambierà, oppure rimarrà il solito?
Dal testo:
- Cosa vuoi, Malfoy?
- Rilassati Granger, voglio solo prendere un bicchiere d'acqua, come te. - rispose sorpassandomi e prendendo effettivamente un bicchiere. Mi voltai feci per andarmene quando sentì la voce di Malfoy dietro di me. - Comunque bel pigiama. - disse mi voltai e lo vidi appoggiato al bancone che mi squadrava. Arrossí violentemente [..] e me ne tornai in camera mia.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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CAVOLO
Pov Draco
Il giorno dopo cercai in tutti i modi di saltare le lezioni ma ovviamente la mia ragazza non me lo permise. Avvolte era stressante stare con lo studio in persona, o peggio con la McGranitt reincarnata ma era bellissimo vedere il suo sorriso ogni volta che prendevo un buon voto o miglioravo ad una materia e solo quel sorriso mi ripagava degli sforzi che avevo fatto. Blaise, invece, non si era presentato alla metà delle lezioni e non ero riuscito a trovarlo da nessuna parte. Mi permisi di saltare solo l'ultima lezione, ossia quella di Erbologia. Sapevo che Hermione a quell'ora aveva Divinazione quindi non mi preoccupavo e andai tranquillo nella nostra stanza. Quando entrai, però, la vidi seduta alla scrivania intenta a studiare. Appena sentì la porta aprirsi si voltò e incontrò il mio sguardo. Restammo in silenzio per alcuni minuti prima che lei si alzasse e venisse verso di me incazzata. 
- Che diavolo ci fai qui? - chiese mentre io entravo e chiudevo la porta dietro di me. 
- Ecco... io... - 
- Non dovresti essere a lezione a quest'ora? - chiese di nuovo. 
- Bè... anche tu. - dissi ribaltando la frittata. 
- La professoressa si è sentita male e la lezione è stata annullata. - rispose prontamente lei. 
- Oh! Anche la mia. - affermai ma sapevo che lei non ci avrebbe mai creduto, mi conosceva troppo bene. 
- Mi credi veramente così stupida? - fece lei offesa. 
- No! Insomma, io non... tu non... - balbettai. Incredibile, Draco Malfoy che balbetta, chi l'avrebbe mai detto. Alla fine mi arresi e sospirai. - Okay, sì ho saltato la lezione, mi dispiace. - 
- Va bene. - sussurrò lei tornando ai suoi libri. Io la guardai perplesso e mi avvicinai,  mi inginocchiai a lei e le presi il mento tra due dita e lo voltai verso di me. 
- Va bene? È tutto quello che mi devi dire? - feci cercando qualcosa nel suo sguardo. 
- Sì... insomma oramai il danno è fatto. - rispose lei e per tutti quelli che la sentivano sarebbe sembrata super sicura e sincera ma la conoscevo bene e nei suoi occhi c'era la stessa sfumatura di quando mentiva. La guardai intensamente e cercai di andare più a fondo in quei occhi che tanto amavo. Lessi... colpevolezza? 
- Hermione... non è che anche tu hai saltato la lezione? - chiesi con un ghigno. 
- No. - disse secca ma rispose troppo velocemente per i miei gusti. Alzai un sopracciglio scettico e lei, dopo qualche secondo, si arrese come avevo fatto io. - Hai ragione... -
- Non ci credo! Hermione Jean Granger che salta una lezione, questo sì che è pazzesco. Dopo questo posso dire di averle viste tutte. - 
- È colpa tua! Tua, di Blaise e di Daphne. Mi state influenzando! - disse dandomi uno schiaffetto sulla spalla. Sorrisi insieme a lei e mi avvicinai per darle un bacio sulle labbra. 
- Felice di farlo. - sussurrai sulle sue labbra prima di riattaccare in un bacio appassionato. Feci scendere le mani verso i bottoni della sua camicetta ma ovviamente sul più bello il telefono di Hermione suonò. Ci staccammo a malavoglia e lei andò verso il letto per prenderlo. - Ma non dovrebbero eressere tutti a lezione adesso? - chiesi scocciato. 
- A quanto pare no. - disse prima di rispondere alla telefonata. - Ciao Ginny, non dovresti essere a lezione adesso? - 
- Anche tu eppure mi hai risposto e dato che parli a un tono di voce normale presumo che non sei lì. - disse lei con tono di voce divertito. 
- Ehm... perché mi hai chiamato? - chiese cercando di cambiare discorso. Intanto lei si era appena seduta sul letto e io le ero abbastanza vicino per sentire la conversazione. 
- Mi servirebbero gli appunti di... - ma non riuscì a finire la frase perché il telefono squillò di nuovo. Hermione lo allontanò lievemente, per controllare chi era a chiamarla e poi lo avvicinò di nuovo all'orecchio. - Ginny mi stanno facendo un'altra telefonata, aspetta in linea. - 
- Certo. - rispose lei ed Hermione rispose alla seconda telefonata. 
- Ciao Blaise. Che succede? - chiese lei con tono un po' curioso. Possibile che quel giorno tutti avessero saltato le lezioni? 
- Ciao Hermione, ma tu non dovresti essere a lezione? - chiese lui. 
- Anche tu, eppure mi stai telefonando. - rispose con tono piccato. Si stava irritando. 
- Ma io sono a lezione. O meglio, lo sono ma in questo momento sono in bagno per telefonarti. - disse lui e quasi potei vedere il suo ghigno. 
- Okay, ma comunque cosa vuoi? Ho Ginny sull'altra linea. - disse con voce un po' acida. 
- Ginny? E... come sta? - chiese lui e tutti e due ci accigliammo. Voltò la testa verso di me e incontrò il mio sguardo stupito. 
- Ehm... Glielo chiedo. - rispose e senza togliere gli occhi dai miei passò all'altra liena. - Ginny? - 
- Sì? - 
- Era Blaise e vuole sapere come ti senti. - disse lei. 
- Blaise? Digli che sto bene, anzi molto bene. E chiedigli come sta. - disse velocemente. 
- Certo. - sussurrò lei distogliendo lo sguardo dal mio e puntandolo sul pavimento. Un pensiero fece capolino nella mia mente ma tentai di ricacciarlo indietro. Non poteva essere, eppure... 
- Blaise, Ginny ha detto che sta bene e vuole sapere come stai tu. - disse la mia ragazza, appena passata alla telefonata con il mio amico. 
- Oh... solo bene? Comunque dille che anche io sto bene. - rispose con tono lievemente triste. 
- Sì. - disse lei e questa volta aveva un tono veramente incazzato. - Ginny, Blaise ha detto anche lui sta bene. - 
- Solo bene? Okay... - disse la rossa e quelle parole confermarono il mio pensiero. Spostai di nuovo lo sguardo verso la mia ragazza e dai suoi occhi potei vedere che anche lei ci stava arrivando. 
- Ginny, aspetta un attimo. - disse con voce quasi minacciosa poi passò all'altra linea. - Siete andati a letto insieme! - quasi urlò. 
- Come l'hai scoperto?! Te l'ha detto lui? Aveva promesso... - sentì la voce della piattola... ops, della sua amica dire quelle parole e vidi Hermione sbiancare. 
- Cazzo! - sussurrò portando il telefono al petto per non farle sentire, poi lo riportò all'orecchio. - Sì... aspetta un attimo. - disse e passò di nuovo alla telefonata con Blaise. - Ma sei impazzito?! Cioè ti sembrava il caso di fare sesso con Ginny adesso? Adesso che si è appena lasciata con Harry?! - 
- Sempre io. - disse la rossa ed Hermione sgranò gli occhi e riportò il telefono al petto. 
- Porca puttana. - sussurrò e riportò il telefono. - Già, Blaise deve aver riattaccato. - 
- Già... - 
- Ci vediamo dopo. - disse prima di riattaccare. Rimase per un po' in silenzio prima di alzarsi in piedi e andare verso la porta. 
- Dove stai andando? - chiesi lievemente preoccupato. 
- Dal nostro caro amico Blaise - rispose prima di catapultarsi fuori dalla stanza. La seguì a ruota e, nonostante il suo passo veloce, e la affiancati facilmente. 
- Non credo che sia una buona idea. - dissi cercando di calmarla. 
- No, invece. - rispose secca mentre continuava a camminare verso la serra. Appena giunta a quella giusta aprì la porta senza nemmeno bussare, io, dato che non mi ero presentato proprio a quella lezione, rimasi fuori ma riuscì a vedere bene la scena, la scena più esilarante che avessi mai visto. Blaise, appena la vide, afferrò un alunno a caso dai Tassorosso e tentò di farsi scudo dalla furia che era diventata la mia ragazza ma lei, ovviamente, non si scomodò più di tanto, perché bastò uno schiantesimo per far togliere di mezzo l'alunno. Una volta fatto questo afferrò Blaise per un orecchio e dopo essersi scusata con la professoressa per l'interruzione lo scortò poco gentilmente fuori dalla serra. Lo sbatté al muro e lo bloccò con un colpo di bacchetta. Io, intanto, me la ridevo alla grande. 
- Sei impazzito? - chiese lei guardandolo incazzata. 
- Ah io? - fece sarcastico aggiudicandosi da lei un'occhiata truce. 
- Ripeto la domanda: sei impazzito? - disse di nuovo lei avvicinandosi in un passo. 
- Non ho la minima idea di... - stava dicendo ma, come colto da un lampo di genio, si bloccò e fisso il vuoto per qualche istante prima di ripoetare lo sguardo su di lei. - Hai scoperto che....
- Cosa? Che tu ti sei scopato la mia migliore amica dopo appena due giorni che si era lasciata con Harry? Sì, l'ho scoperto. - disse Hermione. 
- Perché ne fai una questione di stato?! Insomma, sì l'abbiamo fatto ma non ci vedo niente di male. - disse Blaise e subito mi resi conto dell'enorme errore che aveva appena commesso; mai contraddire una donna su una sua convinzione se è incinta, era in quei giorni e soprattutto se era incazzata. Andiamo, questa è una delle poche regole non scritte degli uomini! *
- Non ci vedi niente di male, eh? Bè nemmeno io, se non fosse, come ti ho già detto e come ti sai già, che lei si è appena lasciata con il suo ragazzo! - urlò Hermione e ringrazia il cielo che fossimo abbastanza lontani dalle altre aule, non mi andava di dare spettacolo. 
- Lo capisco se sei incazzata e ne hai tutti i motivi, nonostante siano amici, ma... cazzo avevamo tutto il diritto di farlo dato che lei lo ha lasciato un po' anche per me. - disse lui e a quelle parole anche lei si zittì. Che diavolo aveva detto il mio migliore amico? 
- Cosa intendi dire che sei uno dei motivi? - intervenni per la prima volta. Lui spostò lo sguardo dalla mia ragazza a me e fu come se mi vedesse solo adesso, cosa possibile, dato che quando Hermione si arrabbiava, era meglio non perderla d'occhio. 
- Me lo ha detto ieri sera, prima di... lo sapete. - disse in un sussurro e abbassò il capo, imbarazzato. 
- Lo sapevo! - esclamò lei ma questa volta la voce aveva perso ogni traccia di incazzatura, c'era solo entusiasmo. Stupito mi voltai verso di lei e lo stesso fece anche Blaise. 
- Come? - chiese lui perplesso. 
- Te l'avevo detto! - lo ignorò dicendo quelle parole a me e solo in quel momento mi tornò in mente il dialogo avuto solo il pomeriggio prima sul fatto di quelle strane coincidenze e tutto il resto. 
- Su cosa? - fece di nuovo il mio amico ed adesso sembrava quasi disperato. 
- Hermione credeva che tu avessi lasciato tutte le tue ragazze per la Weasley e lo stesso lei, con l'unica differenza che lei ne aveva da lasciare solo uno. - spiegai spostando lo sguardo su Blaise che impassibile mi fissava. Conoscevo quello sguardo. - Oddio, allora è vero? - 
- Bè... in parte. - rispose lui mentre vedevo il sorriso di Hermione allargarsi. 
- In che senso in parte? - chiesi di nuovo mentre mi avvicinavo alla mia ragazza e la abbracciavo da dietro. 
- Nel senso che lei non è il solo motivo. - disse in un sussurro. 
- Oh! Lo sapevo! - esclamò di nuovo Hermione e per la seconda volta lei si voltò verso di me con un sorrisetto. - Te. L'avevo. Detto. - ripeté scandendo bene le parole. 
- Quanto ti piacerà dirlo? - feci rivolto a lei. 
- Molto. È una gran bella soddisfazione spiattellartelo in faccia. - 
- A me in particolare? - 
- Certo, soprattutto perché sei un Malfoy. - rispose avvicinandosi per baciarmi ma ovviamente il mio caro amico Blaise interruppe il nostro piccolo momento, quanto lo odiavo quando lo faceva. 
- Allora, cosa facciamo? - chiese lui. 
- Noi torniamo in camera nostra e tu torni in aula. - rispose la mia ragazza spostando lo sguardo su di lui. 
- Cosa?! Non è giusto! - esclamò lui. 
- Sì, che lo è. Comunque noi abbiamo qualcosa da finire, quindi ciao. - disse prima di prendermi per mano. 
- Che cosa dobbiamo finire? - le chiesi mentre camminavamo verso il castello. Lei si fermò e voltò verso di me con uno sguardo molto eloquente. - Oh! - esclamai prima di ghignare maliziosamente. 
Pov Hermione
Verso sera, prima di andare a cena, andai nella camera di Ginny. Dovevo parlarle. Entrai nella Sala Comune ed andai verso i dormitori femminili e bussai alla porta della sua stanza. 
- Avanti. - disse la voce di Callì, la sua compagna di stanza, da dentro. Aprì la porta di poco ma vidi subito che apparte Callì e Lavanda, le sue compagne, non c'era nessun altro. 
- Dov'è Ginny? - chiesi alle due ragazze sedute su uno dei letti. 
- Da quando sei andata a vivere con il tuo ragazzo nella sua stanza, Ginny è dorme sempre nella tua vecchia camera da Prefetto. - rispose Lavanda con una punta di acidità e di invidia. Mi ricordavo ancora bene la loro conversazione dopo l'annuncio del presidente a proposito del ballo. 
- Okay, grazie. - rispose con lo stesso tono acido, e richiusi la porta. Camminai velocemente verso la mia vecchia stanza e dopo aver bussato entrai. Seduta sul grande letto, intenta a studiare, c'era Ginny. Appena mi vide fece un enorme sorriso e scese per poi buttarsi su di me e stritolarmi nel suo abbraccio. Una volta staccate lei, continuando a sorridere, tornò al suo-mio letto e si sedette, la raggiunsi un attimo dopo. - Perché sei qui? - le chiesi indicando la camera. 
- Lo sai che odio quelle due e quando te ne sei andata... bè ho visto un'occasione e l'ho colta. - rispose con una scrollata di spalle. - Comunque non girarci intorno Herm. Lo so che tu sai di me e di Blaise quindi spara. - 
- Non posso nasconderti nulla, vero? - 
- No, ora parla. - replicò lei. 
- Ehm... bè sì, oggi dopo averti parlato sono andata da Blaise e... - 
- Lo so, sei andata da lui, l'hai portato fuori dall'aula e gli hai fatto un bel discorsetto con Draco. - mi interruppe la mia amica. 
- Come fai a saperlo? - 
- Me lo ha detto lui. - rispose lei. 
- Oh, e scusa. - dissi abbassando lo sguardo. 
- No, figurati. Anch'io avrei reagito allo stesso modo e poi anch'io ho reagito male quando ho scoperto di e di Draco, ricordi? - 
- Sì, mi ricordo. Comunque ho esagerato e non avevo il diritto di arrabbiarmi tanto. - dissi sicura tenendo lo sguardo basso. 
- Sì, invece, ne avevi tutto il diritto. - disse lei e io alzai finalmente lo sguardo stranita. 
- Come? - 
- Bè sì. Sei la mia migliore amica e io sono la tua è normale che reagisca così e a me fa piacere, anche perché significa che tieni a me. - disse lei con un sorriso. 
- Cavolo, e da quando sei così saggia? - feci con tono divertito. 
- In realtà non lo so. - rispose lei prima di scoppiare a ridere insieme a me. 
- Okay, allora... ci vediamo a cena. - dissi quando le risate si conclusero. 
- Certo. - rispose mentre la sua espressione si faceva seria. Mi alzai e mi diressi verso la porta ma la sua voce mi bloccò. - Hermione, credo di essere innamorata. - 
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Sgranai gli occhi e lentamente mi voltai di nuovo verso di lei. - Che? - 
- Hai capito bene. Credo di essermi innamorata di lui. - 
- Ginny, tesoro, forse... sei solo confusa. Insomma se ti piace, va bene ma dire che ne sei addirittura innamorata mi sembra... - 
- Affrettato, lo so. Affrettata sembra il mio secondo nome di questo tempi ma è così. E poi non ho detto che ne sono sicura. - 
- Okay... ehm... io... ne sono felice. - balbettai cercando di fornire una frase concreta. 
- Non mentire. - fece con tono quasi sconsolato. 
- Sto dicendo sul serio. È solo... strano. Ma se capirai di esserne innamorata davvero, io ne sarò felice. - dissi sicura sorridendole dolcemente. 
- Grazie. - sussurrò lei con un'altro sorriso dolce. Annuì lievemente e uscì dalla stanza. Già mi immaginavo la faccia di Draco quando glielo avrei detto. 
**
- Non ci credo. - fece con gli occhi sgranati il mio ragazzo. Appena entrata in camera l'avevo visto intento a girovagare per la stanza, come faceva sempre quando era nervoso o pensieroso, e gli avevo raccontato della mia visita da Ginny. Ed adesso ero seduta sulle sue gambe, mentre lui era poggiato con la schiena a una delle colonne del letto a baldacchino. Gli tenevo le braccia intorno al collo e la testa appoggiata sulla sua spalla. 
- Te lo giuro. Ha detto che non ne è ancora sicura ma sinceramente a me lo sembrava. - dissi e improvvisamente mi sentì veramente stanca. Avevo ricevuto una miriade di notizie quella giornata e i miei neuroni erano pieni e sfiniti. 
- Anch'io prima sono andato a parlare con Blaise e lui mi ha detto che le piaceva e alla fine, incredibile ma vero, ha lanciato la bomba. - disse con un tono particolare, come se stesse annunciando la fine del mondo. 
- Di che si tratta? - chiesi improvvisamente curiosa. 
- Ha detto quello che ti ha detto la tua amica. - rispose e alzai immediatamente la testa per guardarlo, ma lui fissava il vuoto mentre mi accarezzava la schiena con gesti lenti e dolci. 
- Vuoi dire che anche lui è innamorato di lei? - feci sconcertata. 
- Sì. - rispose spostando lo sguardo su di me. 
- Cazzo. - sussurrammo all'unisono. Ne avremmo viste delle belle. 
Un attimo dopo un lampo, seguito da un tuono, ruppe la tranquillità che si era creata. Si preannunciava una tempesta. 
Pov ? 
Scesi lentamente le scale che portavano al seminterrato. Quello era un luogo umido  buo e quando potevo, ne facievo volentieri a meno di andarci. Percorsi il corridoio costeggiato dalle celle e raggiunsi la porta che portava al laboratorio. La aprì e subito un'odore disgustoso mi investì facendomi storcere un po' la bocca. Appena individuai la figura nera che lavorava sul tavolo al centro della stanza mi riscossi dal disgusto e mi avvicinai. 
- Allora? - chiesi facendolo sobbalzare, non mi aveva sentito. 
- È pronta, mia signora. - rispose lui porgendomi la fialetta piena di un liquido verde. 
- Bene, e l'altra pozione? - chiesi prendendo la prima. 
- Anche quella è pronta. - rispose indicando con un cenno della mano una fialetta contenente del liquido semitrasparente. 
- Molto bene. - risposi con un sorrisetto. 
- Ora, mia signora, per il pagamento? - 
- Oh! Ma certo. Ti ripagheró immediatamente. - dissi spostando lo sguardo sull'uomo. Ghignai lievemente e tirai fuori la bacchetta. - Avada Kedavra. - pronunciai e immediatamente la figura si afflosciò davanti a me e cadde a terra priva di vita. Ordinai a un paio di elfi di portare via il corpo e tornai di sopra, la fialetta stretta in mano. Raggiunsi uno dei salotti della casa e mi affacciai alla finestra. Aprì le porte e mi ritrovai sul piccolo terrazzo, affacciato sul giardino principale. Guardai per alcuni minuti la fialetta che avevo in mano mentre mi ripassato nella mente il piano astuto e meticoloso che mi ero creata.  Alla fine scoppiai in una risata macabra e pazzoide mentre un fulmine scuarcaiva il cielo pieno di nuvole, la mia risata sembrò riecheggiare per miglia e miglia. Si preannunciava una tempesta e tutto era perfetto. 
Allora... chi sarà mai il misterioso personaggio alla fine? Qualche sospetto? Cosa avrà in mente? Nel prossimo capitolo io avrei una piccola idea, ossia quella di darvi un piccolo spoiler del capitolo dopo, che dite? Okay, allora ci vediamo. Spero di non aver fatto troppi errori di battitura. 
Ciao! 😘

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CAVOLO


Pov Draco


Il giorno dopo cercai in tutti i modi di saltare le lezioni ma ovviamente la mia ragazza non me lo permise. Avvolte era stressante stare con lo studio in persona, o peggio con la McGranitt reincarnata ma era bellissimo vedere il suo sorriso ogni volta che prendevo un buon voto o miglioravo ad una materia e solo quel sorriso mi ripagava degli sforzi che avevo fatto. Blaise, invece, non si era presentato alla metà delle lezioni e non ero riuscito a trovarlo da nessuna parte. Mi permisi di saltare solo l'ultima lezione, ossia quella di Erbologia. Sapevo che Hermione a quell'ora aveva Divinazione quindi non mi preoccupavo e andai tranquillo nella nostra stanza. Quando entrai, però, la vidi seduta alla scrivania intenta a studiare. Appena sentì la porta aprirsi si voltò e incontrò il mio sguardo. Restammo in silenzio per alcuni minuti prima che lei si alzasse e venisse verso di me incazzata. 
- Che diavolo ci fai qui? - chiese mentre io entravo e chiudevo la porta dietro di me. 
- Ecco... io... - 
- Non dovresti essere a lezione a quest'ora? - chiese di nuovo. 
- Bè... anche tu. - dissi ribaltando la frittata. 
- La professoressa si è sentita male e la lezione è stata annullata. - rispose prontamente lei. 
- Oh! Anche la mia. - affermai ma sapevo che lei non ci avrebbe mai creduto, mi conosceva troppo bene. 
- Mi credi veramente così stupida? - fece lei offesa. 
- No! Insomma, io non... tu non... - balbettai. Incredibile, Draco Malfoy che balbetta, chi l'avrebbe mai detto. Alla fine mi arresi e sospirai. - Okay, sì ho saltato la lezione, mi dispiace. - 
- Va bene. - sussurrò lei tornando ai suoi libri. Io la guardai perplesso e mi avvicinai,  mi inginocchiai a lei e le presi il mento tra due dita e lo voltai verso di me. 
- Va bene? È tutto quello che mi devi dire? - feci cercando qualcosa nel suo sguardo. 
- Sì... insomma oramai il danno è fatto. - rispose lei e per tutti quelli che la sentivano sarebbe sembrata super sicura e sincera ma la conoscevo bene e nei suoi occhi c'era la stessa sfumatura di quando mentiva. La guardai intensamente e cercai di andare più a fondo in quei occhi che tanto amavo. Lessi... colpevolezza? 
- Hermione... non è che anche tu hai saltato la lezione? - chiesi con un ghigno. 
- No. - disse secca ma rispose troppo velocemente per i miei gusti. Alzai un sopracciglio scettico e lei, dopo qualche secondo, si arrese come avevo fatto io. - Hai ragione... -
- Non ci credo! Hermione Jean Granger che salta una lezione, questo sì che è pazzesco. Dopo questo posso dire di averle viste tutte. - 
- È colpa tua! Tua, di Blaise e di Daphne. Mi state influenzando! - disse dandomi uno schiaffetto sulla spalla. Sorrisi insieme a lei e mi avvicinai per darle un bacio sulle labbra. 
- Felice di farlo. - sussurrai sulle sue labbra prima di riattaccare in un bacio appassionato. Feci scendere le mani verso i bottoni della sua camicetta ma ovviamente sul più bello il telefono di Hermione suonò. Ci staccammo a malavoglia e lei andò verso il letto per prenderlo. - Ma non dovrebbero eressere tutti a lezione adesso? - chiesi scocciato. 
- A quanto pare no. - disse prima di rispondere alla telefonata. - Ciao Ginny, non dovresti essere a lezione adesso? - 
- Anche tu eppure mi hai risposto e dato che parli a un tono di voce normale presumo che non sei lì. - disse lei con tono di voce divertito. 
- Ehm... perché mi hai chiamato? - chiese cercando di cambiare discorso. Intanto lei si era appena seduta sul letto e io le ero abbastanza vicino per sentire la conversazione. 
- Mi servirebbero gli appunti di... - ma non riuscì a finire la frase perché il telefono squillò di nuovo. Hermione lo allontanò lievemente, per controllare chi era a chiamarla e poi lo avvicinò di nuovo all'orecchio. - Ginny mi stanno facendo un'altra telefonata, aspetta in linea. - 
- Certo. - rispose lei ed Hermione rispose alla seconda telefonata. 
- Ciao Blaise. Che succede? - chiese lei con tono un po' curioso. Possibile che quel giorno tutti avessero saltato le lezioni? 
- Ciao Hermione, ma tu non dovresti essere a lezione? - chiese lui. 
- Anche tu, eppure mi stai telefonando. - rispose con tono piccato. Si stava irritando. 
- Ma io sono a lezione. O meglio, lo sono ma in questo momento sono in bagno per telefonarti. - disse lui e quasi potei vedere il suo ghigno. 
- Okay, ma comunque cosa vuoi? Ho Ginny sull'altra linea. - disse con voce un po' acida. 
- Ginny? E... come sta? - chiese lui e tutti e due ci accigliammo. Voltò la testa verso di me e incontrò il mio sguardo stupito. 
- Ehm... Glielo chiedo. - rispose e senza togliere gli occhi dai miei passò all'altra liena. - Ginny? - 
- Sì? - 
- Era Blaise e vuole sapere come ti senti. - disse lei. 
- Blaise? Digli che sto bene, anzi molto bene. E chiedigli come sta. - disse velocemente. 
- Certo. - sussurrò lei distogliendo lo sguardo dal mio e puntandolo sul pavimento. Un pensiero fece capolino nella mia mente ma tentai di ricacciarlo indietro. Non poteva essere, eppure... 
- Blaise, Ginny ha detto che sta bene e vuole sapere come stai tu. - disse la mia ragazza, appena passata alla telefonata con il mio amico. 
- Oh... solo bene? Comunque dille che anche io sto bene. - rispose con tono lievemente triste. 
- Sì. - disse lei e questa volta aveva un tono veramente incazzato. - Ginny, Blaise ha detto anche lui sta bene. - 
- Solo bene? Okay... - disse la rossa e quelle parole confermarono il mio pensiero. Spostai di nuovo lo sguardo verso la mia ragazza e dai suoi occhi potei vedere che anche lei ci stava arrivando. 
- Ginny, aspetta un attimo. - disse con voce quasi minacciosa poi passò all'altra linea. - Siete andati a letto insieme! - quasi urlò. 
- Come l'hai scoperto?! Te l'ha detto lui? Aveva promesso... - sentì la voce della piattola... ops, della sua amica dire quelle parole e vidi Hermione sbiancare. 
- Cazzo! - sussurrò portando il telefono al petto per non farle sentire, poi lo riportò all'orecchio. - Sì... aspetta un attimo. - disse e passò di nuovo alla telefonata con Blaise. - Ma sei impazzito?! Cioè ti sembrava il caso di fare sesso con Ginny adesso? Adesso che si è appena lasciata con Harry?! - 
- Sempre io. - disse la rossa ed Hermione sgranò gli occhi e riportò il telefono al petto. 
- Porca puttana. - sussurrò e riportò il telefono. - Già, Blaise deve aver riattaccato. - 
- Già... - 
- Ci vediamo dopo. - disse prima di riattaccare. Rimase per un po' in silenzio prima di alzarsi in piedi e andare verso la porta. 
- Dove stai andando? - chiesi lievemente preoccupato. 
- Dal nostro caro amico Blaise - rispose prima di catapultarsi fuori dalla stanza. La seguì a ruota e, nonostante il suo passo veloce, e la affiancati facilmente. 
- Non credo che sia una buona idea. - dissi cercando di calmarla. 
- No, invece. - rispose secca mentre continuava a camminare verso la serra. Appena giunta a quella giusta aprì la porta senza nemmeno bussare, io, dato che non mi ero presentato proprio a quella lezione, rimasi fuori ma riuscì a vedere bene la scena, la scena più esilarante che avessi mai visto. Blaise, appena la vide, afferrò un alunno a caso dai Tassorosso e tentò di farsi scudo dalla furia che era diventata la mia ragazza ma lei, ovviamente, non si scomodò più di tanto, perché bastò uno schiantesimo per far togliere di mezzo l'alunno. Una volta fatto questo afferrò Blaise per un orecchio e dopo essersi scusata con la professoressa per l'interruzione lo scortò poco gentilmente fuori dalla serra. Lo sbatté al muro e lo bloccò con un colpo di bacchetta. Io, intanto, me la ridevo alla grande. 
- Sei impazzito? - chiese lei guardandolo incazzata. 
- Ah io? - fece sarcastico aggiudicandosi da lei un'occhiata truce. 
- Ripeto la domanda: sei impazzito? - disse di nuovo lei avvicinandosi in un passo. 
- Non ho la minima idea di... - stava dicendo ma, come colto da un lampo di genio, si bloccò e fisso il vuoto per qualche istante prima di ripoetare lo sguardo su di lei. - Hai scoperto che....
- Cosa? Che tu ti sei scopato la mia migliore amica dopo appena due giorni che si era lasciata con Harry? Sì, l'ho scoperto. - disse Hermione. 
- Perché ne fai una questione di stato?! Insomma, sì l'abbiamo fatto ma non ci vedo niente di male. - disse Blaise e subito mi resi conto dell'enorme errore che aveva appena commesso; mai contraddire una donna su una sua convinzione se è incinta, era in quei giorni e soprattutto se era incazzata. Andiamo, questa è una delle poche regole non scritte degli uomini! *
- Non ci vedi niente di male, eh? Bè nemmeno io, se non fosse, come ti ho già detto e come ti sai già, che lei si è appena lasciata con il suo ragazzo! - urlò Hermione e ringrazia il cielo che fossimo abbastanza lontani dalle altre aule, non mi andava di dare spettacolo. 
- Lo capisco se sei incazzata e ne hai tutti i motivi, nonostante siano amici, ma... cazzo avevamo tutto il diritto di farlo dato che lei lo ha lasciato un po' anche per me. - disse lui e a quelle parole anche lei si zittì. Che diavolo aveva detto il mio migliore amico? 
- Cosa intendi dire che sei uno dei motivi? - intervenni per la prima volta. Lui spostò lo sguardo dalla mia ragazza a me e fu come se mi vedesse solo adesso, cosa possibile, dato che quando Hermione si arrabbiava, era meglio non perderla d'occhio. 
- Me lo ha detto ieri sera, prima di... lo sapete. - disse in un sussurro e abbassò il capo, imbarazzato. 
- Lo sapevo! - esclamò lei ma questa volta la voce aveva perso ogni traccia di incazzatura, c'era solo entusiasmo. Stupito mi voltai verso di lei e lo stesso fece anche Blaise. 
- Come? - chiese lui perplesso. 
- Te l'avevo detto! - lo ignorò dicendo quelle parole a me e solo in quel momento mi tornò in mente il dialogo avuto solo il pomeriggio prima sul fatto di quelle strane coincidenze e tutto il resto. 
- Su cosa? - fece di nuovo il mio amico ed adesso sembrava quasi disperato. 
- Hermione credeva che tu avessi lasciato tutte le tue ragazze per la Weasley e lo stesso lei, con l'unica differenza che lei ne aveva da lasciare solo uno. - spiegai spostando lo sguardo su Blaise che impassibile mi fissava. Conoscevo quello sguardo. - Oddio, allora è vero? - 
- Bè... in parte. - rispose lui mentre vedevo il sorriso di Hermione allargarsi. 
- In che senso in parte? - chiesi di nuovo mentre mi avvicinavo alla mia ragazza e la abbracciavo da dietro. 
- Nel senso che lei non è il solo motivo. - disse in un sussurro. 
- Oh! Lo sapevo! - esclamò di nuovo Hermione e per la seconda volta lei si voltò verso di me con un sorrisetto. - Te. L'avevo. Detto. - ripeté scandendo bene le parole. 
- Quanto ti piacerà dirlo? - feci rivolto a lei. 
- Molto. È una gran bella soddisfazione spiattellartelo in faccia. - 
- A me in particolare? - 
- Certo, soprattutto perché sei un Malfoy. - rispose avvicinandosi per baciarmi ma ovviamente il mio caro amico Blaise interruppe il nostro piccolo momento, quanto lo odiavo quando lo faceva. 
- Allora, cosa facciamo? - chiese lui. 
- Noi torniamo in camera nostra e tu torni in aula. - rispose la mia ragazza spostando lo sguardo su di lui. 
- Cosa?! Non è giusto! - esclamò lui. 
- Sì, che lo è. Comunque noi abbiamo qualcosa da finire, quindi ciao. - disse prima di prendermi per mano. 
- Che cosa dobbiamo finire? - le chiesi mentre camminavamo verso il castello. Lei si fermò e voltò verso di me con uno sguardo molto eloquente. - Oh! - esclamai prima di ghignare maliziosamente. 


Pov Hermione


Verso sera, prima di andare a cena, andai nella camera di Ginny. Dovevo parlarle. Entrai nella Sala Comune ed andai verso i dormitori femminili e bussai alla porta della sua stanza. 
- Avanti. - disse la voce di Callì, la sua compagna di stanza, da dentro. Aprì la porta di poco ma vidi subito che apparte Callì e Lavanda, le sue compagne, non c'era nessun altro. 
- Dov'è Ginny? - chiesi alle due ragazze sedute su uno dei letti. 
- Da quando sei andata a vivere con il tuo ragazzo nella sua stanza, Ginny è dorme sempre nella tua vecchia camera da Prefetto. - rispose Lavanda con una punta di acidità e di invidia. Mi ricordavo ancora bene la loro conversazione dopo l'annuncio del presidente a proposito del ballo. 
- Okay, grazie. - rispose con lo stesso tono acido, e richiusi la porta. Camminai velocemente verso la mia vecchia stanza e dopo aver bussato entrai. Seduta sul grande letto, intenta a studiare, c'era Ginny. Appena mi vide fece un enorme sorriso e scese per poi buttarsi su di me e stritolarmi nel suo abbraccio. Una volta staccate lei, continuando a sorridere, tornò al suo-mio letto e si sedette, la raggiunsi un attimo dopo. - Perché sei qui? - le chiesi indicando la camera. 
- Lo sai che odio quelle due e quando te ne sei andata... bè ho visto un'occasione e l'ho colta. - rispose con una scrollata di spalle. - Comunque non girarci intorno Herm. Lo so che tu sai di me e di Blaise quindi spara. - 
- Non posso nasconderti nulla, vero? - 
- No, ora parla. - replicò lei. 
- Ehm... bè sì, oggi dopo averti parlato sono andata da Blaise e... - 
- Lo so, sei andata da lui, l'hai portato fuori dall'aula e gli hai fatto un bel discorsetto con Draco. - mi interruppe la mia amica. 
- Come fai a saperlo? - 
- Me lo ha detto lui. - rispose lei. 
- Oh, e scusa. - dissi abbassando lo sguardo. 
- No, figurati. Anch'io avrei reagito allo stesso modo e poi anch'io ho reagito male quando ho scoperto di e di Draco, ricordi? - 
- Sì, mi ricordo. Comunque ho esagerato e non avevo il diritto di arrabbiarmi tanto. - dissi sicura tenendo lo sguardo basso. 
- Sì, invece, ne avevi tutto il diritto. - disse lei e io alzai finalmente lo sguardo stranita. 
- Come? - 
- Bè sì. Sei la mia migliore amica e io sono la tua è normale che reagisca così e a me fa piacere, anche perché significa che tieni a me. - disse lei con un sorriso. 
- Cavolo, e da quando sei così saggia? - feci con tono divertito. 
- In realtà non lo so. - rispose lei prima di scoppiare a ridere insieme a me. 
- Okay, allora... ci vediamo a cena. - dissi quando le risate si conclusero. 
- Certo. - rispose mentre la sua espressione si faceva seria. Mi alzai e mi diressi verso la porta ma la sua voce mi bloccò. - Hermione, credo di essere innamorata. - 


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Sgranai gli occhi e lentamente mi voltai di nuovo verso di lei. - Che? - 
- Hai capito bene. Credo di essermi innamorata di lui. - 
- Ginny, tesoro, forse... sei solo confusa. Insomma se ti piace, va bene ma dire che ne sei addirittura innamorata mi sembra... - 
- Affrettato, lo so. Affrettata sembra il mio secondo nome di questo tempi ma è così. E poi non ho detto che ne sono sicura. - 
- Okay... ehm... io... ne sono felice. - balbettai cercando di fornire una frase concreta. 
- Non mentire. - fece con tono quasi sconsolato. 
- Sto dicendo sul serio. È solo... strano. Ma se capirai di esserne innamorata davvero, io ne sarò felice. - dissi sicura sorridendole dolcemente. 
- Grazie. - sussurrò lei con un'altro sorriso dolce. Annuì lievemente e uscì dalla stanza. Già mi immaginavo la faccia di Draco quando glielo avrei detto. 


**


- Non ci credo. - fece con gli occhi sgranati il mio ragazzo. Appena entrata in camera l'avevo visto intento a girovagare per la stanza, come faceva sempre quando era nervoso o pensieroso, e gli avevo raccontato della mia visita da Ginny. Ed adesso ero seduta sulle sue gambe, mentre lui era poggiato con la schiena a una delle colonne del letto a baldacchino. Gli tenevo le braccia intorno al collo e la testa appoggiata sulla sua spalla. 
- Te lo giuro. Ha detto che non ne è ancora sicura ma sinceramente a me lo sembrava. - dissi e improvvisamente mi sentì veramente stanca. Avevo ricevuto una miriade di notizie quella giornata e i miei neuroni erano pieni e sfiniti. 
- Anch'io prima sono andato a parlare con Blaise e lui mi ha detto che le piaceva e alla fine, incredibile ma vero, ha lanciato la bomba. - disse con un tono particolare, come se stesse annunciando la fine del mondo. 
- Di che si tratta? - chiesi improvvisamente curiosa. 
- Ha detto quello che ti ha detto la tua amica. - rispose e alzai immediatamente la testa per guardarlo, ma lui fissava il vuoto mentre mi accarezzava la schiena con gesti lenti e dolci. 
- Vuoi dire che anche lui è innamorato di lei? - feci sconcertata. 
- Sì. - rispose spostando lo sguardo su di me. 
- Cazzo. - sussurrammo all'unisono. Ne avremmo viste delle belle. 
Un attimo dopo un lampo, seguito da un tuono, ruppe la tranquillità che si era creata. Si preannunciava una tempesta. 


Pov ? 


Scesi lentamente le scale che portavano al seminterrato. Quello era un luogo umido  buo e quando potevo, ne facievo volentieri a meno di andarci. Percorsi il corridoio costeggiato dalle celle e raggiunsi la porta che portava al laboratorio. La aprì e subito un'odore disgustoso mi investì facendomi storcere un po' la bocca. Appena individuai la figura nera che lavorava sul tavolo al centro della stanza mi riscossi dal disgusto e mi avvicinai. 
- Allora? - chiesi facendolo sobbalzare, non mi aveva sentito. 
- È pronta, mia signora. - rispose lui porgendomi la fialetta piena di un liquido verde. 
- Bene, e l'altra pozione? - chiesi prendendo la prima. 
- Anche quella è pronta. - rispose indicando con un cenno della mano una fialetta contenente del liquido semitrasparente. 
- Molto bene. - risposi con un sorrisetto. 
- Ora, mia signora, per il pagamento? - 
- Oh! Ma certo. Ti ripagheró immediatamente. - dissi spostando lo sguardo sull'uomo. Ghignai lievemente e tirai fuori la bacchetta. - Avada Kedavra. - pronunciai e immediatamente la figura si afflosciò davanti a me e cadde a terra priva di vita. Ordinai a un paio di elfi di portare via il corpo e tornai di sopra, la fialetta stretta in mano. Raggiunsi uno dei salotti della casa e mi affacciai alla finestra. Aprì le porte e mi ritrovai sul piccolo terrazzo, affacciato sul giardino principale. Guardai per alcuni minuti la fialetta che avevo in mano mentre mi ripassato nella mente il piano astuto e meticoloso che mi ero creata.  Alla fine scoppiai in una risata macabra e pazzoide mentre un fulmine scuarcaiva il cielo pieno di nuvole, la mia risata sembrò riecheggiare per miglia e miglia. Si preannunciava una tempesta e tutto era perfetto. 


Allora... chi sarà mai il misterioso personaggio alla fine? Qualche sospetto? Cosa avrà in mente? Nel prossimo capitolo io avrei una piccola idea, ossia quella di darvi un piccolo spoiler del capitolo dopo, che dite? Okay, allora ci vediamo. Spero di non aver fatto troppi errori di battitura. 
Ciao! 😘

   
 
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