Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Hepona    15/04/2005    2 recensioni
Artemide e Minerva sono le discendenti delle più potenti famiglie magiche e insieme vogliono riportare Hogwarts all' antico splendore dei loro Padri. Harry e Draco erano veramente accerrimi nemici? E che cosa c' entrano le Amazzoni e le Sacerdotesse? Tra mostri, sentimenti futuri e passati, incomprensioni e un pizzico d' amore si svolgerà la mia storia
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Conversazioni(23)


Ormai Harry e Draco avevano più o meno capito la loro situazione: erano bloccati nel futuro a causa di un incidente con gli incantesimi di dislocazione, al posto loro nel passato erano bloccate le loro discendenti, che, oltre la loro comprensione, erano grandi amiche e guide di quel gruppo di squilibrati, a detta di Malfoy, che stavano cercando di far tornare in 'vita' Hogwarts.

Si perchè da quello che avevano estorto dai loro 'coinquilini' Hogwarts era caduta secoli fa, a quelle notizia Harry aveva sentito come una voragine aprirglisi nel petto 'Voleva dire che Voldemort aveva vinto? Che tutta la fatica di Silente, la morte di Sirius, i suoi genitori, tutto era stato inutile?'

Nessuno aveva voluto rispondergli a queste domande, ma i loro volti era stati rassicuranti nel dirgli che non doveva preoccuparsi per quello.


Ormai erano passati parecchi giorni dallo 'scambio' e ancora nessuno riusciva a mettersi in contatto con le ragazze.

"Hei Potter!"

'Perchè Malfoy riesce sempre a portarmi così bruscamente alla realta?' si chiese Harry mentre si alzava a sedere sull' erba.

Malfoy si stava avvicinando con passo leggero. Harry ebbe l' impressione che una tigre gli si avvicinasse affascinante, ma pericolosa mortalmente.

Nessuno dei due indossava più la divisa scura di Hogwarts anche se Malfoy continuava imperterrito ad indossare solo abiti verdi o neri, assurdo l' aveva definito Harry.

"Che vuoi Malfoy?" chiese con tono neutro... per un istante credette di vivere un deja vù, scosse leggermente la testa.

"Che fai, Potter? Cerchi di far funzionare il cervello dandogli qualche scossone?"

"Evita Malfoy," disse Harry "dimmi cosa vuoi e poi sparisci. Ti fai un favore"

Sì, perchè da quando erano arrivati in quella situazione, i loro 'coinquilini' li avevano praticamente costretti ad una convivenza forzata. Nessuno dei due ne poteva più dell' altro e ora che finalmente Harry era riuscito a trovare un po' di tempo per sé stesso chi lo viene a scocciare, Malfoy.

Harry non ne poteva davvero più dell' insopportabile biondo, durante la scuola lo vedeva solo a lezione e in maniera sporadica nei corridoi, invece adesso ne era a contatto 24 ore su 24, letteralmente un incubo. Dall' altra parte aveva notato come Malfoy ne fosse insofferente, non aveva mostrato nessuna emozione a parte la solita arroganza e disprezzo, Harry era arrivato alla conclusione che quel ragazzo non sapesse cosa fossero le emozioni.

"Non voglio dirti niente, Potter, ma semplicemente stare un po' in pace" rispose il ragazzo.

"E devi venire proprio qui? In tutto lo spazio che c'è devi venire proprio qui?" chiese stanco Harry. Ormai aveva perso il conto di tutte le litigate che avevano fatto il quei giorni. Ne era completamete stufo e ormai non scattava più ad ogni provocazione di Draco.

"Potter a cosa li usi gli occhiali? Non vedi che il parco è coperto dalla Foresta Proibita e il resto del castello è inacessibile come l' altra sponda del lago" Gli sedette accanto con un ghigno quasi divertito"Faresti prima a non usarli"

ma prima che Harry rispondesse continuò con voce atona... sembrava stanco "Certò che è assurdo, mi trovo bloccato nel futoro in una Hogwarts decadente, senza bacchette e insieme al mio peggior nemico"

"Perché non aproffitti della situazione?" chiese ad un certo punto Harry voltandosi a guardarlo serio "Tuo padre ne sarebbe fiero se sapesse che sei riuscito a togliere di mezzo il nemico del suo Signore, sono sicuro che ti promuoverebbe subito Mangiamorte, non è il tuo sogno?" non c' era nessuna emozione a colorare la voce di Harry e per un istante Malfoy si stupì di sentire da lui una voce così fredda, ma il suo volto non mostrò la sua sorpresa.

"Primo, Potter, mio padre non è qui e secondo cosa ne sai dei miei sogni, non sai nemmeno i tuoi e vieni a dirmi i miei? Sei ridicolo"

Ecco, Harry lo sapeva per un secondo gli era quasi sembrato di intravedere una fessura d' umanità nella maschera impassibile di Draco Malfoy, quasi un riflesso distorto della luce del sole al suo Zenit. Per quello stesso secondo gli era sembrato incredibile che stessero facendo una conversazione diversa dai soliti botta e risposta, ma Draco era riuscito nell' istante dopo a rompere quell' ipotesi e a cancellare completamente ogni possibilità di capire chi ci fosse veramente dietro a Persona.

'Perchè senza il tuo papà hai paura delle conseguenze delle tue azioni?' avrebbe voluto dirgli, ma si trattenne, era nauseato dai loro litigi e in quel istante non gli importava. Si lasciò cadere con la schiena, lasciando un lieve sbuffo

"Pensa quello che ti pare, Malfoy" disse stanco. Per sua sorpresa Malfoy non disse niente rimase solo a guardare il lago in silenzio finchè non si alzò e se ne andò.


Dentro al castello intanto Albert si preparava per andare nella Londra babbana.

"Albert sii prudente" lo raccomandò Florence mentre gli legava la bandana sulla fronte con nervosismo "Non dare nessun motivo ai babbani che dubitino di te" la giovane donna era preoccupata e con ragione: i babbani erano pericolosi. Le loro città erano oscure e piene di trappole. Utilizzavano la Tecnologia come un cane da guardia contro gli intrusi: contro i maghi.

Per fortuna che la magia non poteva essere rilevata con un esame del DNA altrimenti il mondo magico sarebbe già caduto da tempo. Si era tornati ai tempi del Medioevo... la caccia alle streghe. Con gli stessi risultatai di allora: l' unica differenza che ora le streghe non venivano messe al rogo.

"Tranquilla Florence, sarà come le altre volte. Mi spaccerò per uno del Bronx e i miei vestiti mi aiuteranno, il mondo babbano è pieno di zingari metropolitani uno più uno meno non c'e differenza."

"D'accordo, però non smettere di stare all' erta, me lo prometti?"

"Florence, non è la prima volta che vado da mia cugina, perchè ti preoccupi così tanto?" chiese Albert mentre accarezzava con tenerezza il dolce viso della giovane donna.

"Perchè questa volta ho un brutto presentimento"

"E su cosa?"

"Non lo so" Florence coprì con la propria mano quella di Albert sulla sua guancia "So solo che ho un brutto presentimento. Fa' attenzione, d' accordo?"

"D' accordo, mia dolce Florence, ma non metterti in ansia per me" gli accarezzò il viso e Florence venne rapita dai profondissimi occhi dello zingaro scuri come l' ebano e brillanto come una notte stellata. Si scambiarono un dolce bacio.


"Dai spostati, fammi vedere" sussurrò arrabiata Xara a Jemi .

"Non vedo niente neanche io" ribatte Jemi

I due ragazzini stavano spiando da dietro la porta la bella coppia che si stava dando un dolcissimo bacio.

"Ma insomma Jemi e te queste cose non dovrebbere interessare" disse un po' risentita la sorellina

"Perché?" Jemi si volse a gurdarla e Xara aproffittò "Hei, non vale hai barato!"

"Perché sei un maschio" rispose Xara fermamente decisa a non lasciare la postazione.

"E questo che c' entra?"

"Voi maschi siete così poco romantici" disse la sorella

"Si, perché tu sai tutto sui maschi" ribatte il fratello

"Ho quattro fratelli e abbiamo sempre vissuto insieme a Morgan, Samuel e Marcus." fece una pausa per bloccare un tentativo di rimozione forzata da parte di Jemi "Posso dire di saperne qualcosa sui maschi, e poi ormai sono grande"

"Anche io sono grande e-"

"E che ci fate voi qui?" la voce divertita di Albert interruppe il loro piccolo litigio

"Noi, bè..." cominciò Jemi senza parole aguardando Xara in richiesta d' aiuto

"Noi stavamo... stavamo" provò Xara

"Guardando dalla fessura?" li aiutò Florence

"Noi? Noo!" dissero all' inisolo i due

"Noi stavamo parlando quando ci siamo persi e ci siemo ritrovati qui"

'Non regge, non regge' gemette Jemi alla balla clamorosa detta dalla sorella

"E dove volevate andare di preciso?" domandò Florence con quel tono di voce a metà tra lo scherzoso e intimidatorio, che faceva sempre innervosire i due fratellini.

"In biblioteca" sparò Jemi.

"Bne, ora potete andare, cosa vi trattiene" disse Albert e vide i due sparire alla velocità della luce. Interiormente ringraziò i due ragazzini che pur senza volerlo avevano allegerito la tensione.

"Ma sei sicuro che qui non troverai niente?"

"Sì, se voglio sapere qualcosa di segreto sul periodo di presidenza di Albul Silente devo chiedere a mia cugina."

"Va bene, salutala e dagli un bacio da parte mia"

"Lo farò senz altro"



Al Paiolo Magico le cose non erano molto cambiate se non per il fatto che si vedevano chiaramente i contatti con il mondo babbano. Ormai la Tecnologia era penetrata anche nel mondo magico.

Alberti si sedette al banco.

"Oh, ciao Albert" lo salutò un ragazzo dall' altra parte del bancone con dei piccollisimi occhiali da vista. "E' tanto tempo che non venivi. Cosa prendi?"

"Mi va bene tutto anche se preferirei un bel bicchiere di BloodyMary" disse con un sorriso

"Lo sai che il BloodyMary non lo so fare"

"Evvero, per questo ti chiedo un bicchiere di wischy incendiario"

"Questo te lo posso dare" e gli mise davanti un bicchiere che riempì con il forte liquido ambrato. Albert lo prese e lo bevve tutto d' un sorso.

"Grazie Bill" disse lo strano zingaro lasciando un paio di galeoni sul tavolo

"Quando vuoi Albert, ciao!"

"Ciao!" rispose il giovane uomo dai capelli bianchi e uscì nella Lodra babbana.




CIAO!! Lo so che lo scorso cap era privo di azione (e anche questo a dir la verità), ma avevo bisogno di capitoli di transizione.

Per la cronaca (da quanto tempo) : 'Persona' è il nome latino con cui venivano chiamate le maschere usate nelle rappresentazioni teatrali, amplificavano la voce e

avevano l' utilizzo di identificare il personaggio perchè nei teatri antichi le donne non potevano recitare e quindi gli uomini dovevano utilizzare le maschere anche per fare i ruoili femminili....Maschilisti non trovate?. Il BloodyMary è un alcolico fatto con succo di pomodoro, Worcestershine souce (una salsa particolare), pepe, Wodka o Jin.

I miei dicono che è buono, ma una volta ho assaggiato il suco di pomodoro e sinceramente non mi è piaciuto per niente (bleha).

Grazie per i commenti, sono sempre graditi, a: Serry_Black per gli errori di battitura stò veramente facendo del mio meglio ma o sempre poco tempo quando posto il capitolo e non ho la correzzione automatica sul coputer a casa comunque grazie per fasrmelo ricordare... certe volte me lo dimentico completamente^^. Giodan SCUSA ma dal tuo nick non si capiva, comunque che forttunato 5 sorelle, io ho due fratelli maschi. Diana non ti preoccupare ricwevere un commento così positoivo solleva sempre il morale. Mariademolay che bello rivederti tra le commentatrici!! Concordo questa storia è complicatissima, forse quando il mio cer5vello ha cominciato a re alizzarla avevo mangiato pensante.

Un avviso per tutte le persone che leggono..lasciate due paroline mi aiutano ad andare avanti più velocemenete bigg kiss!!

ALLA PROSSIMA!!

Hepona.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Hepona