Draco entrò a casa chiudendo la porta con attenzione. Abbassando il cappuccio, si tolse il pesante mantello nero e lo poggiò con cura sull’attaccapanni dell’ingresso.
Harry era rannicchiato da una parte del divano, le gambe al petto e il libro poggiato su di esse, un braccio a sorreggergli la testa, il labbro di sotto trattenuto dai denti. Doveva essere davvero una lettura interessante per non fargli accorgere che era tornato.
[...]
−La mamma di Ron ci ha invitati a cena− disse tutto d’un fiato.
−No− disse Draco tornando a sdraiarsi su Harry. −Non verrò mai−
Harry sbuffò con un sorriso.
−La prima volta non è andata così male− gli fece osservare, lanciandogli uno sguardo di sbieco.
[...]
Draco faceva quasi le fusa e fu proprio con un movimento più rapido degli altri verso il basso, che scatenò una serie di brividi per il corpo del ragazzo, che a Harry venne un’idea.
−Sai− cominciò fissando il suo sguardo in quello del compagno −Potrei farti cambiare idea− disse abbassando la voce e avvicinando il suo viso a quello del ragazzo.