Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Light Clary    28/05/2017    2 recensioni
La Ciurma di Cappello di Paglia si ritrova coinvolta nell'ennesima avventura/
Per uscirne vivi anche stavolta, dovranno fare affidamento su tutta la loro determinazione.
Il nemico è un essere capace di espirare tutto ciò che rende una persona quello che è.
Senza i sogni, senza l'amore, senza gli amici e senza i ricordi, nessuno sarà più lo stesso.
Disposti a tutto pur di aiutare la loro nuova amica Narumi a salvare la sua casa/
Finalmente i veri sentimenti di Nami verranno a galla.
E rivelerà a Sanji ciò che lui non si sarebbe mai aspettato di sentirsi dire.
Non da lei.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nico Robin, Nuovo personaggio, Roronoa Zoro, Un po' tutti, Z | Coppie: Sanji/Nami
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Ce ne sono troppi – calcolò Zoro vedendo l’ennesimo gruppo di indemoniati rialzarsi senza neanche un graffio e ripartire alla carica.

-Cerchiamo di seminarli – propose Sanji girando la testa per assicurarsi che Narumi e gli altri si fossero allontanati abbastanza.

-In un modo o nell’altro però dovremo sconfiggerli – insistette Rufy fiondandone un paio in mezzo agli alberi – Come possiamo far capire loro che siamo qui per aiutarli?

-Non credo possano reagire – replicò il cuoco osservando le espressioni vacue di quelle persone – Sono anime prigioniere.

-Liberiamole allora! – fece il capitano a voce alta – Tastiamo uno di quei soldini su di loro e vediamo se funziona – detto questo allungò un intero braccio per avvolgere come corde il corpo di un uomo abbastanza vicino. Questo prese a dimenarsi sbavando e allo stesso tempo strusciandosi contro la pelle del ragazzo bramandone la volontà.

Rufy disgustato allungò in fretta un altro braccio per aggrapparsi al ramo di un albero e si fece trasportare sopra esso con i compagni al seguito, rifugiandosi nella boscaglia.
Le anime procedevano verso di loro con un andatura zoppa per questo non fu difficile riuscire a rintanarsi dietro un cespo per poco tempo.
Narumi era ancora pallida in viso e Robin non ci provò a farla avvicinare al posseduto che Rufy aveva sequestrato pensando avrebbe potuto avere altri cali di emozioni.

-Avanti lo tengo fermo! – fece il capitano – Mettetegli una moneta da qualche parte! Presto! E tu smettila di leccarmi mi fa schifo!!!


-Quanta destrezza – gemette l’uomo con la lingua di fuori – Quanta potenza. Ti voglio, fammi entrare!

Davanti quell’atteggiamento così smanioso tutti esitarono a farsi avanti, finché Brook deglutendo avanzò allungando una delle monete protettive verso la fronte dell’uomo tenuto ora immobile per terra e gliela posizionò sopra con le ossa tremanti. Niente di diverso. L’uomo continuava a proferire frasi perverse stavolta sorridendo perfido.

-Perché non funziona? – borbottò Usopp con le gambe che traballavano.

Per la prima volta dopo essersi risvegliata Narumi parlò, avendo messo veramente a fuoco la situazione: - Non è … la stessa cosa.

-Che intendi?

-Usare l’occultismo delle monete per proteggere i corpi da un’entità è una cosa. Ma rimuovere l’identità dai corpi è un’altra. Serve un piccolo rituale.

-E ora ce lo dici? – sbraitò Usopp –Con cos’altro te ne esci adesso? Che è necessario un sacrificio umano? -fu messo a tacere da un pugno di Zoro.

-In cosa consiste il rituale, Narumi? – le chiese Robin continuando a sorreggerla.

Lei prese un bel respiro prima di continuare: - Bruciare una delle monete su una candela bagnata dall’acqua santa e poi gettare la cera bollente sulla vittima – riluttante si scoprì la spalla rivelando quella che un tempo doveva essere stata una brutta ustione – Mia madre ha fatto così.

-Usopp tu hai acqua santa – ricordò Sanji – Te la conservi per casi del genere.

-Sapevo che prima o poi mi sarebbe tornata utile – rise fiero il cecchino – C’è solo un minuscolo problema – disse bloccandosi di scatto.

-E quale sarebbe? – mugunò Rufy che intanto aveva tappato con un lembo del braccio allungato, la bocca al posseduto che stava iniziando a succhiargli, mordergli e leccargli la pelle.

-Ecco credo … di averla lasciata sulla Sunny …. – ridacchiò nervoso – pensavo che in caso di attacchi dovevamo proteggere le nostre munizioni e così ho più o meno … creato un cerchio protettivo … Versandola per tutta la stiva … geniale vero?
Un vento gelido attraversò il gruppo pietrificato prima che il loro amico finisse a terra con tre enormi bernoccoli sul cranio.


Rufy non ne poté più di sentire tutte le frasi scellerate di quell’uomo che intanto continuava a torturargli il braccio così usò la sua frusta per scaraventarlo lontano dove non lo videro più.
Si massaggiò il braccio pieno di minuscoli succhiotti e segni di denti, umido di saliva: - Credo che sto per vomitare ….

-E io per svenire- disse Brook – E adesso dove troviamo altra acqua santa?

-Non c’è una chiesa o un santuario da queste parti? Un sacerdote …? – Sanji si vergognò di aver fatto quella domanda con una risposta più che ovvia.

-Ma se trovassimo tra la gente il parroco del paese e gli mettessimo la mano in un bicchiere d’acqua questa sarà benedetta giusto? – provò a optare Zoro.

-Brucerebbe – disse Narumi – Finché non sarà la sua volontà a decidere il suo corpo e la sua vita è dipeso da colui che gli sta all’interno. I demoni non sopportano gli oggetti religiosi. Se ne vengono a contatto potrebbero fuggire ma il corpo del posseduto resterebbe cremato

-Siamo in un bel guaio – fece notare Robin guardandosi tra gli alberi – Anche perché credo che si stiano avvicinando – cominciarono a risentirsi i lamenti di desiderio dei dannati a non più di un kilometro da loro.

-Allontaniamoci – esclamò Sanji trascinando Usopp, svenuto, per i piedi.

Cercarono di non dividersi inoltrandosi ancora di più nella foresta. Dovettero seminare una decina di persone diverse da quelle incontrate in precedenza. Avevano i vestiti lacerati, le mani insanguinate e il volto incrostato da ferite. Probabilmente coloro che avevano provato a ribellarsi con tutti sé stessi a quelle creature.
Rufy e gli altri riuscirono a trovare un altro posto acquattato dalla troppa vegetazione e riuscirono a non farsi trovare ancora per un po’.

-Ho deciso – disse Usopp che aveva ripreso i sensi – Prendo i voti, mi faccio prete e benedirò io l’acqua che ci servirà – stava provando a rendersi utile per rimediare al suo stupido errore.

-Non dire fesserie – disse Zoro divertito da quell’idea assurda – Primo, non resisteresti un giorno senza rispettare tutti gli obblighi che comprendono il celibato. Secondo non basta che tu ti autoproclami sacerdote e lo diventi così su due piedi. C’è una lunga serie di cerimonie prima e di certo noi non siamo i più adatti.

-Come fai a sapere certe cose? – gli chiese Robin incuriosita.

-Ehm … -di certo lo spadaccino non voleva dare a vedere che avesse letto di certe cerimonie su dei libri, per cui mentì rosso in faccia – i monaci shintoisti da cui andavo a
meditare da piccolo avevano … molte storie interessanti da raccontare sulle altre fedi.

-Possiamo per favore ritornare al problema dell’acqua santa? – li richiamò Narumi rimettendoli in riga – Non deve essere per forza un sacerdote a benedire l’acqua. Si può fare a sua volta un’evocazione spirituale affinché la si renda consacrata.

-Quindi ci stai dicendo che dobbiamo fare due rituali in una volta sola? – disse Robin.

-Mi offro io stessa – continuò la ragazzina – ho imparato molto su questi argomenti, sapendo che mi sarebbero serviti per riavere Clio – il suo cuore batté all’impazzata per il pensiero di non aver ancora neanche scorto sua sorella – E ricordo i procedimenti. Se siete disposti a farmi da assistenti, ve ne sarei più grata di quanto già non lo sia.

Rufy sorrise: - Siamo qui solo per renderci utili. Cosa dobbiamo fare?

Lei ricambiò il sorriso: - Per adesso niente. Solo … - guardò il cielo coperto da nebbia e nuvole grigie. Non si riusciva a capire di che colore fosse: - Aspettare che la luna sia nella sua fase più crescente.



Chopper mise le erbe terapeutiche in un barattolo che chiuse nel suo armadio. Ne aveva conservata una scorta abbastanza sufficiente per preparare altri infusi che servivano per Nami. Da quando le aveva iniettato nel braccio il sedativo, non c’erano più stati attacchi violenti da parte sua. L’effetto del farmaco era finito da mezz’ora eppure la navigatrice continuava a dormire tranquillamente smettendo anche di sudare e gemere nel sonno.

Franky era sul ponte e controllava l’orizzonte pronto a tutto. Finora era stato troppo tranquillo e non poteva certo definirsi un buon segno. Doveva pur succedere qualcosa. Pregò che i suoi compagni avessero fortuna per l’ennesima volta e che non fossero in difficoltà.
Improvvisamente, però, la temperatura ebbe degli sbalzi passando dal freddo al caldo in un’intermittenza davvero strabica. Senza capire se stringersi nella giacca o togliersela, il cyborg fece scattare lo sguardo da una parte all’altra. La nebbia era troppo fitta anche solo per distinguere i viadotti della nave che conosceva come le sue tasche.

Avvertì la presenza di qualcuno e si voltò di scatto con il braccio già in posizione di bazooka. Ma lo ritrasse quando vide che davanti a lui, in piedi e avvolta in una coperta c’era Nami.

-Cosa fai qui? – le chiese risistemandosi il braccio – Dovresti riposare! È pericoloso stare qui fuori.

Vide che la navigatrice, a parte qualche piccolo segno di stanchezza sul volto e i capelli brizzolati, sembrava avere il suo solito sguardo contenuto.

-Dove sono gli altri? – chiese guardandosi intorno.

-A parte Chopper sono tutti andati sull’isola insieme alla piccola – le rispose lui.

-Voglio andare anche io.

-Non sei in condizioni. Anzi faresti meglio a rientrare o potresti beccarti qualcos’altro con questi tiri di temperatura.

-Sto bene adesso.

-Lascia allora che sia Chopper a confermarlo – il cyborg le girò intorno per raggiungere la porta che dava al sottocoperta e raggiungere lo studio della piccola renna. Non la sentì però camminare alle sue spalle.

-Qualche altro problema? – chiese il dottore quando vide l’amico irresoluto sulla soglia.

-Sì è alzata – gli rispose lui.

-Chi??

-Come chi? Nami.

-Come sarebbe si è alzata? Non può affaticare i muscoli dopo l’effetto di un antidolorifico tanto potente! – esclamò la piccola renna in apprensione. Con un balzo scese dallo sgabello e afferrò una boccetta nera – Le farò bere questo. Le eviterà almeno le vertigini.

I due raggiunsero nuovamente il ponte ma non videro la loro amica da nessuna parte

-Sarà tornata in camera – disse Franky con un’alzata di spalle.

La nebbia fitta, ora diventata più scura, diede uno strano senso di nausea a entrambi, che si videro costretti ad appoggiarsi alla sponda per riprendere fiato. Nel farlo si affacciarono involontariamente e notarono sulla superficie dell’acqua un’increspatura troppo effervescente. L’acqua era stata smossa da poco.

-Oh, cielo!-gridò Chopper – Non sarà mica caduta di sotto??? - fece per buttarsi ma fu fermato in tempo dal compagno.

-Ci penso io – si tolse gli occhiali da sole e si preparò a tuffarsi quando un tonfo lo bloccò.

Si girarono e videro la loro amica piegata vicino la cima di poppa. Era in una posizione che ricordava un atterraggio perfetto. Aveva appena saltato.

-Nami!- disse il dottore precipitandosi da lei –Ma che fai? Ti arrampichi? Non devi sforzarti o potresti avere un calo di pressione – allungò uno zoccolo verso la sua fronte – Fammi sentire se la temperatura si è abbassata.

Ma lei si ritrasse per poi mettersi istintivamente in piedi. Neanche lo guardò.
-Nami …? – la chiamò Franky avvicinandosi – Stai bene?

Quando la ragazza alzò lo sguardo i due poterono vedere che sorrideva sorniona ma con gli occhi lucidi: - No – confermò mentre il suo corpo scricchiolava – non sto bene. I suoi amici indietreggiarono urlando sconvolti. La videro alzare verso di loro una mano e tutto diventare buio.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Light Clary