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Autore: Flyer95    03/06/2017    1 recensioni
(Ristesura dopo 7 anni)
Ho deciso di rivedere e ricorreggere questa fanfiction perché pochi giorni fa, avendola riletta causa nostalgia, ho notato la presenza di molti errori di scrittura e di forma che mi hanno fatta rabbrividire. Ero davvero piccola e questi errori possono essere “tollerati” a causa della mia inesperienza. Tuttavia si tratta del mio primo lavoro e mi dispiace davvero che sia in questo stato, quindi lo sto riscrivendo. Buona lettura!
Tratto dal primo capitolo
A distanza di un anno dalla fine del terzo torneo mondiale di beyblade, Takao decise di invitare tutti i nostri amici bladers per una breve vacanza a casa Kinomiya un’enorme villa stile giapponese, con annesso dojo.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti! Eccomi con un nuovo capitolo di Bloomig Flowers! Buona lettura!

 

 

Battaglia finale

 

 

Mikaru fissava Bryan, in preda allo sbigottimento: “Tu dovresti essere morto!”

“Non esattamente: in realtà, ho simulato la mia morte. Tutti i giornali scrissero che mi sono suicidato gettandomi in mare, dopo essere stato licenziato dalla B.B.A. ma il suicidio non fa per me: la vendetta mi si addice di più. Non hai mai trovato strano il fatto che il mio cadavere non sia mai stato ritrovato?” la ragazza non seppe cosa rispondere e lui continuò: “Ora che ci penso, c’è una cosa che devo raccontarti, riguardo un incidente aereo che ti riguarda: ho ucciso io i tuoi genitori.” Mikaru sgranò gli occhi, terrorizzata “Dopo aver simulato la mia morte, aspettai il momento opportuno per uccidere i tuoi e sfruttai l’occasione, quando fecero quell’ultimo viaggio all’estero, per affari. Assoldai un mercenario, che prese il posto del pilota durante il viaggio di ritorno; fece uno splendido lavoro: manomettendo gli strumenti di volo, l’aereo andò in tilt e si schiantò al suolo.” Rise, maleficamente.

Lei, colta dalla rabbia e dalla disperazione, serrò i pugni “Perché hai fatto una cosa simile?”

Lui smise di ridere e assunse un’espressione seria “Mi hanno fatto un grandissimo torto.” schioccò le dita e Mark corse a premere un pulsante sotto la scrivania: dal soffitto scese un enorme monolite di pietra, con sopra incavato un Lich. La pietra arrivò a terra e Bryan si avvicinò ad essa: “Non è meraviglioso? Ho trovato questo splendido artefatto diversi anni fa; riuscii a stabilire un accordo con lui: mi avrebbe concesso i suoi enormi poteri, a patto che io gli avessi procurato anime da divorare; è stato lui stesso a creare quei bitpower.” Sorrise, in maniera sadica. Mikaru raggelò, pensando alle persone che aveva visto dentro le capsule: “Bingo! Sono proprio quelle persone che hai visto prima di fuggire! Ad ogni modo, i tuoi genitori mi scoprirono e spifferarono tutto al presidente. Fui licenziato, il mio monolite venne preso in custodia dai tuoi e messo nel vostro caveau di famiglia. Dovevo vendicarmi a tutti i costi: così li uccisi e recuperai l’artefatto.”

“Quindi sei stato tu, quella volta, ad entrare nel caveau!”

“Proprio così! Ma avevo bisogno di anime: così decisi di usare tutti i miei risparmi per finanziare Mark e costruire questo posto. In questo modo, entrambi abbiamo ottenuto ciò che desideravamo: lui un esercito di bladers, io le mie vittime sacrificali. Ti confesso che sono rimasto alquanto stupito quando ti sei unita alla D.A.; mi sono sempre chiesto se saresti diventata un soldatino o una vittima.” e scoppiò a ridere.

“Sei un mostro! Io non permetterò che tu faccia ancora del male alle persone! Ti fermerò, con l’aiuto della mia Fenice di ghiaccio!” si mise in posizione di lancio.

“È un vero peccato dover distruggere una potenziale soldatessa come te! Ma sai, ucciderti con le mie stesse mani, sarà come uccidere una seconda volta i tuoi genitori.” Mark gli consegnò un beyblade, lui lo puntò verso il monolite e il lich si illuminò, trasferendosi nel bit: “Sei pronta? 3-2-1 lancio!”

Il beyblade di Mikaru partì subito alla carica, con la fenice pronta a combattere il mostro dell’avversario. Nonostante la furia dell’animale sacro, il bey nemico subiva i colpi non spostandosi nemmeno di un millimetro. La bionda sgranò gli occhi per la sorpresa: “Ma come è possibile?”

“I tuoi attacchi non sono niente per il mio bit. Ora ti pentirai di esserti messa in mezzo alla mia strada!” il lich fece la sua comparsa e attaccò, fulmineo, la fenice. L’impatto fu violento: Mikaru venne sbalzata in aria e batté la testa contro la porta alle sue spalle, rimanendo cosciente, mentre il suo bit era rientrato nel bey, che aveva cominciato a perdere velocità rischiando di fermarsi. In quel momento, apparvero tre trottole di fianco a quella di Bryan e, dalla porta laterale sinistra, vide entrare Yuriko, Yuri e Kei. Bryan sorrise: “Sembra che le marionette vogliano infliggerti il colpo di grazia. Perché no? Sarà divertente vederti cadere per mano dei tuoi amici: in fondo ora sei rimasta sola” si rimise a ridere.

A quelle parole, Mikaru perse il suo spirito combattivo: il suo incubo si era avverato. Le sue compagne, probabilmente, erano state sconfitte da quelli che, una volta, avevano considerato loro amici; lei era lì, da sola, ad affrontare un nemico che sapeva di non poter battere: osservava, ormai esausta, i tre che si mettevano in posizione, senza poter muovere un dito “Coraggio, finitela!” vide le trottole e i loro bit che si avvicinavano ad Auranix con grande velocità e chiuse lentamente gli occhi, aspettando la fine.

Sentì il rumore dei bey avversari sfrecciare verso il campo di battaglia poi, udendo un forte suono metallico, aprì gli occhi sgranandoli: Dranzer ruotava vicino ad Auranix per aumentarne la velocità. Alzò lo sguardo e vide Kei che le dava le spalle, alla sua destra invece stava Yuri con Wolborg e a sinistra Yuriko con il suo Acquarius, mentre Bryan e Mark erano perplessi quanto lei.

“Non avete sentito? Vi ho ordinato di finirla!”

“K, hai registrato tutto?” chiese Kei.

“Fino all’ultima parola. Credo che bastino come prove.” Disse, e, alzandosi dalla scrivania, li raggiunse.

Bryan rimase sconvolto e si rivolse al suo collega: “Cosa significa tutto questo? Dovrebbero essere sotto il nostro controllo! Che è successo?”

“Significa che tu e il tuo scagnozzo avete perso, Bryan.” disse Yuriko, facendo un cenno al professore. Quest’ultimo schiacciò un pulsante dal suo computer e i loro collari caddero per terra. I due uomini non sapevano più cosa fare: “Arrenditi, non hai scampo!”

Bryan si riprese dallo shock e ghignò: “Non importa: non siete in grado di battermi! Il potere del mio bit è spropositato e nemmeno voi tre assieme potete sconfiggerlo!”

“Mi dispiace deluderti ma noi la pensiamo diversamente.” disse Yuriko, pigiando il bottone per aprire la porta, dietro la quale comparvero tutti i loro amici.

“Ragazzi...” disse la bionda, con la voce incrinata dal pianto.

“Non preoccuparti, Mikaru: ora ci pensiamo noi. Kei, ti occupi tu di lei?” chiese Takao, mentre gli altri si posizionavano davanti a lei.

Il ragazzo si inginocchiò per terra: “Aggrappati a me.” lei obbedì e lui l’aiutò ad alzarsi, sollevandola dolcemente: “Ti porto al sicuro.”

Fece per prenderla in braccio ma lei lo fermò: “Voglio combattere con voi.”

Lui la guardò negli occhi e poi sorrise, vedendo la determinazione di lei: “Ora ti riconosco! Forza, andiamo!” raggiunsero gli altri, che si erano messi in riga, pronti a lanciare.

“Siete patetici, non riuscirete mai a sconfiggermi!” tuonò Bryan.

“Questo lo vedremo! Forza ragazzi, tutti insieme!” li incoraggiò Takao.

“3-2-1 pronti? Lancio!” dissero all’unisono e scagliarono i bey contro l’avversario.

Lo scontro era avvincente: tutti gli animali sacri collaboravano tra di loro per sconfiggere il nemico, finché il Lich cominciò ad essere in difficoltà. Allora, decisero di utilizzargli contro tutte le loro tecniche più potenti, riuscendo a procurargli enormi danni. Finché, ad un certo punto, la trottola avversaria cominciò a rallentare. Bryan cominciò a sudare freddo.

“Mikaru, lasciamo a te l’onore del colpo di grazia.” disse Takao.

“Vi ringrazio, amici... Ma rifiuto l’offerta.” tutti la guardarono stupiti, tranne Kei, e lei continuò: “Nonostante questo criminale abbia ucciso i miei genitori, io non voglio vendicarmi: finirei per diventare come lui. Io non voglio e neanche loro lo vorrebbero. Desidero solo una cosa: sconfiggerlo insieme ai miei amici.” i suoi compagni sorrisero, eccitati.

“D’accordo. Attacchiamolo ora, ragazzi!!!” ordinò Takao e si avventarono contro il Lich, sconfiggendolo, riducendo il bey ad un ammasso di rottami.

Bryan cadde a terra in ginocchio, disperato. Mark, invece, preso dal panico, tentò di fuggire dalla porta laterale di sinistra ma gli si pararono davanti gli agenti di polizia e il presidente Daitenji.

“Ottimo lavoro, ragazzi! Siete stati davvero fenomenali!” disse mentre le forze dell’ordine confiscarono il beyblade incriminato e arrestarono i due malfattori.

“Finalmente, l’incubo è finito. D’ora in avanti potrai dormire sonni tranquilli.” disse l’uomo a Mikaru.

“Se non vi dispiace, credo che dormirò proprio in questo istante.” disse la bionda, prima di svenire e cadere all’indietro, stremata. Fortunatamente, Kei riuscì a prenderla, prima che si schiantasse a terra mentre gli altri la attorniarono preoccupati.

“Ragazzi, conviene portarla ad un ospedale. Ha battuto violentemente la testa durante lo scontro!” affermò preoccupato il professor K. Così venne caricata su un elicottero e trasportata velocemente alla struttura ospedaliera più vicina.

 

FINE UNDICESIMO CAPITOLO

 

Eccomi qua! Bene, ragazzi, ci siamo quasi! Il prossimo capitolo sarà quello finale! Che succederà? Per saperlo, continuate a leggere! A presto! =)

   
 
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