Finalmente
è arrivata la
sera anche del nostro secondo giorno qua, la stanchezza si fa sempre
più
sentire, quante cose sono successe: l’attacco di Krum e
Bellatrix, la scoperta
che Victor è un mangiamorte, la litigata fra Harry e
Ginny…Non vedo l’ora di tornarmene
a Hogwarts al sicuro, anche se ora mi viene qualche dubbio su quanto
sia sicuro
il castello.
In
confronto a ieri che era
domenica, non è venuto quasi nessuno, è stata una
giornata molto meno pesante.
Anche oggi sono venuti di ronda alcuni prof: Vitius,
Porto
una burrobirra al
tavolo vicino alla finestra e mi volto verso la porta che si sta
aprendo.
Spalanco
gli occhi e cerco
Draco con lo sguardo. Noto che pure lui mi sta cercando e mi fa segno
di sì con
la testa.
Ci
avviciniamo alla
professoressa Cooman.
-Buonasera
professoressa,
come sta?- domanda Malfoy.
-Bene
bene grazie ragazzi,
mi ha mandato Silente a controllarvi, ma vedo che va tutto bene, anche
se
naturalmente lo sapevo già.-
-Professoressa
mi scusi,
potremmo parlarle un attimo in privato?- domando.
-Certo
cari ragazzi.-
Ci
dirigiamo verso il magazzino
e la professoressa ci segue. Porta i suoi soliti occhiali giganti, i
capelli
sono tutti arruffati e indossa uno scialle viola prugna.
Entriamo
e ci sediamo su
degli scatoloni.
Draco
si accende una
sigaretta e gli dice- Bene, ora deve darci qualche spiegazione cara
Sibilla.-
-Co-cosa?Non
capisco, cosa
succede?-
-Malfoy
voleva chiederle
spiegazioni riguardo a una profezia.- le spiego.
-Ah,
ma certo non ci sono
problemi, di che profezia state parlando? Volete sapere cosa farete
domani?-
-No
vogliamo sapere cosa
centriamo io e
-Mi
mi-dispiace, no-non
posso dirvi-vi ni-niente…-
-Quindi
è consapevole di
averla pronunciata?- le domando.
-Non
vi dirò niente.-
-Cara
Sibilla, o ce lo dice
spontaneamente o abbiamo qua pronta una boccetta di veritaserum.- La
minaccia
Draco. Il veritaserum naturalmente non esiste e anche se esistesse non
glielo
avremmo fatto bere è solo un invenzione per spaventarla e
sperare che ce lo dica
per poi fargli un leggero oblivion.
-Oh
e va bene, qua lo dico e
qua lo nego di averlo detto eh, no, non sono consapevole di averla
pronunciata,
ma c’era presente una persona quando l’ho
pronunciata oltre a Silente, che poi
me lo ha raccontato:
-E
chi sarebbe?-
-è
una fata, che abita le
acque del lago nero, ogni sistema naturale ha la sua fata a
proteggerlo, lei è
la signora delle sirene e della piovra gigante, è molto
riservata, pochissime
persone hanno avuto il piacere di incontrarla.-
-E
lei come ha fatto ad
incontrarla?- domanda Draco.
-Era
con Silente quando io
sono entrata nello studio del preside e ho predetto la profezia,
ragazzi vi
prego non dite a nessuno che vi ho raccontato queste cose, mi
licenzierebbero.-
-Stia
tranquilla
professoressa, tanto tra pochi secondi dimenticherà di
averle dette.-
Gli
punto la bacchetta
vicino alla fronte.
-OBLIVION-
-Ragazzi,
ma cosa ci
facciamo nel magazzino?-
-Oh
niente, ci aveva chiesto
di mostrarglielo professoressa.- gli spiega Draco.
-Oh
bè mi pare giusto.
Scusatemi ma ora devo tornare a scuola, ci vediamo ragazzi, e
sorridete, vedo
che state passando un periodo fantastico! Arrivederci.-
La
professoressa se ne va
lasciandoci soli nel magazzino.
-Come
al solito ci ha
azzeccato.- dico.
Draco
sorride, ma poi
ritorna serio.
-Hai
già capito quale sarà
la nostra prossima mossa vero?- mi chiede.
-Si
purtroppo si, dobbiamo
documentarci meglio però prima.-
-Il
problema sarà come
arrivare in fondo al lago.- Mi dice.
-No,
quello non è un problema,
useremo l’algabranchia come ha fatto Harry durante il torneo
tremaghi, dobbiamo
solo raccoglierla, naturalmente agiremo di notte. Domani appena
torniamo
andiamo a documentarci su cos’altro vive nel fondo del lago,
ma soprattutto
dobbiamo aspettarci di tutto, hai sentito cosa ha detto prima la
professoressa,
è molto riservata, può darsi non ci voglia
neanche parlare.-
La
testa mi scoppia al solo
pensare che dovrò recarmi di notte nelle acque gelidi del
lago per cercare una
fata inospitale che magari non vorrà neanche parlarci.
-Forza
torniamo di là,
fortuna che domani torniamo a Hogwarts.-
Torniamo
a servire i
clienti.
In
un momento di calma mi
siedo su un tavolo libero e con una mano mi puntello la testa sul
tavolo.
Solo
per cinque minuti.
Finalmente
anche questa
serata è terminata.
Finisco
di pulire il
bancone.
-Ciao
Draco noi andiamo a
dormire…- Mi urla Blaise dalla stanza dove dormiamo.
-
Ehi, chi mi aiuta a
pulire?-
-Buonanotte!-
Bastardi!
Pure pulire tutti
i piatti da solo mi tocca, ah bè ma questa me la pagheranno,
un serpeverde come
me, un purosangue del mio rango che si abbassa a questi lavori.
Inaccettabile.
E
Almeno
lei potrebbe darmi
una mano.
Vado
nella sala dove ci sono
tutti i tavoli dove serviamo i clienti e la vedo appoggiata ad un
tavolo.
Si
è addormentata.
Quanto
è bella mentre dorme,
andiamo Draco cosa stai pensando, è
E
invece lo è.
Ha
un espressione così dolce
e rilassata mentre dorme, almeno nei sogni spero stia tranquilla,
stiamo
passando un periodo anche troppo duro per due diciassettenni, lei poi
che ha
scoperto di essere la nipote di Voldemort, se penso a Krum poi che
è quasi
riuscito a violentarla, mi sale una rabbia.
-Hermione,
ti prometto che
non ti toccherà più con un dito.- gli sussurro e
gli sposto un ciuffo di
capelli dietro l’orecchio.
La
prendo con un braccio
sotto le ginocchia e con l’altro gli tengo la schiena e la
porto a letto, deve
essere piuttosto scomodo dormire su una sedia. Lei si accoccola contro
il mio
petto.
Sorrido
e un brivido mi
percorre la schiena.
Cosa
mi stai facendo
granger?
Apro
dolcemente gli occhi
ancora assonnati e sorrido, avevo proprio bisogno di questa dormita,
con tutti
gli avvenimenti di questi giorni non sono quasi mai riuscita a chiudere
occhio
e il mio fisico iniziava a risentirne.
Strano
però, non ricordo di
essermi addormentata nel mio letto, le ultime cosa che rimembro sono di
essermi
seduta cinque minuti al tavolo. Devo essermi addormentata
là, ma fino al mio
letto chi mi ha portato?
Mi
giro verso il letto di
Ginny e con mia grande sorpresa non trovo Ginny, ma Draco. Cosa ci fa
nel suo
letto?
Mi
fermo ad osservarlo
mentre dorme, sembra un angelo, è proprio strana la vita a
volte. Se penso che
fino a un mese fa non avrei mai creduto ti poter voler bene a Draco
Malfoy, e
ora mi trovo immischiata in una faccenda più grande di noi,
non so se ne
usciremo, ma il fatto di averlo al mio fianco mi dà la forza
per continuare e
lottare.
-Granger,
se mi guardi
troppo mi consumi.- prendo paura vedendolo muoversi, ma non stava
dormendo un
secondo fa?
-Ma
tu non dormi mai?-
-Si
di notte dormo, ma se
qualcuno che è nella mia stessa stanza inizia ad agitarsi
nel letto che
scricchiola, mi sveglio.- dice sarcastico.
-Molto
simpatico, io non
sarei nella tua stessa stanza se tu te ne andassi nella tua.-
-Perdonami
Granger se nella
mia stanza c’era la tua amica Weasley che si era addormentata
nel mio letto
mentre parlava con Blaise.-
Ecco
spiegato il mistero del
perché Malfoy si trova nella mia stanza, ora vediamo di
chiarire anche l’altro
mistero.
-Mi
togli una curiosità?
Come ci sono arrivata nel mio letto?-
-Con
le gambe Granger, come
qualsiasi altro essere umano.-
-Ma
io non me lo ricordo
proprio.-
-L’ho
sempre detto io che la
tua testa non funziona bene.-
-Ma
sentilo.- Prendo il
cuscino che ho sotto la testa e glielo tiro dietro centrandolo in
faccia.
Lui
scoppia a ridere e poi
si mette il cuscino sotto la testa, sovvrapponendolo
all’altro che già aveva.
-Ehi,
ridammi il cuscino.-
mi lamento.
-Sei
stata te a
lanciarmelo.-
-Ma
ora lo rivoglio
indietro.-
-Buonanotte
Granger.-
-Malfoy,
ti ordino di
ridarmi il cuscino se non vuoi che me lo venga a prendere.-
-Ma
che paura Granger…ehi
così mi schiacci.-
La
bionda serpe inizia a
lamentarsi mentre io gli sono salita sulla schiena e sto cercando di
riprendermi il cuscino.
-Allora
chi comanda
adesso?- gli
domando.
In
due secondi mi prende per
i fianchi e ribalta le posizioni, ora è lui a stare sopra di
me.
-Io
direi che comando come
sempre io.-
Come
ci è già successo i
nostri sguardi si fondono.
Il
suo ghiaccio scioglie di
fronte al mio oro.
Il respiro si fa più lento.
Non so se stiamo per fare la cosa giusta.
Forse sarà una cazzata, ma voglio farla
questa
cazzata.
Vedo il tuo viso avvicinarsi, mi sfiori le labbra
quasi…
Ma ti ritrai, indeciso anche tu, su cosa sia giusto
fare oppure no…
Sai cosa penso Draco?
Ho seguito per tanti anni quello che mi diceva di
fare il mio cervello…
Per una volta voglio seguire il mio cuore.
Rincorro le tue labbra fino ad
incontrarle…
E non posso descrivere le emozioni che mi hai dato.
La mia lingua esplora la tua, la cerca, la assapora, come qualcosa che
desideri
da tempo e che finalmente ti viene concesso.
Ed è il bacio più bello della
mia vita.
E ci addormentiamo così, abbracciati,
appoggiati su
due cuscini, senza parlare, non roviniamo con le parole questo momento
perfetto, abbiamo una vita per farlo, aspettiamo domani, voglio solo
non
svegliarmi da questo sogno meraviglioso. Non mi lasciare…
Fine
capitolo.
Ciao
a tutti. Chiedo
umilmente perdono per il ritardo pazzesco, ma ho avuto impegni con la
scuola.
Bè l’estate è arrivata quindi prometto
che aggiornerò molto più velocemente. Mi
scuso veramente molto con le mie lettrici e spero continuerete a
seguirmi.
Ringrazio
di cuore per le
ultime recensioni: stefy89d, anna96, fandracofiction, tanny,
elettra1991,
deaselene, erigre, pometina94.
Spero
che questo capitolo vi
sia piaciuto e che mi farete sapere com’è stato
anche con delle critiche se ne
avete.
Un
bacio.
Gaia