Il
Pensatoio.
Rating: Verde/Giallo
Parole: 2.110
Avvertimenti: Nessuno
Genere: Commedia
Personaggi:; Lily Evans; James Potter;
Severus Piton
Nota dell’autrice: Visto che NoN
sono arrivati suggerimenti
provvidenziali ho dovuto arrangiarmi e farmi venire un idea, spero mi
perdonerete
dirkfelpy89:
Grazie, mi stavo appunto
chiedendo se non avessi esagerato, insomma, un trauma cranico non
è roba da
poco, se poi te lo procuri cadendo dal tetto di Hogwarts, sono proprio
felice
di non aver fatto ricordare nulla a Piton^^.
-Amortentia- dichiarò il
professor
Lumacorno con un certo amorevole orgoglio al calderone annerito e alla
sostanza
dalla luminosità madreperlacea che rilasciava verso
l’alto caratteristiche spirali
di fumo sottile e gradevolissimo. Fu dopo un'ultima occhiata
compiaciuta al
paiolo che si rivolse agli alunni.
Dietro ai
loro banchi si tendevano verso la pozione per vederla meglio,
inspirandone
balsamiche boccate di fumo, percorsi da un brivido delizioso.
-Chi sa
illustrarne gli effetti?-
Piton ed
Evans fecero scattare gli allenati avambracci destri.
-Altri?-
Black
tese svogliatamente la mano verso l’alto.
-Si,
signorina Evans?-
-L’Amortentia- sorrise
discretamente Lily –
è il più potente filtro d’amore del
mondo, assume un odore diverso per ciascuno
di noi, a seconda di ciò che ci attrae. Ma creando una buona
Amortentia non ci si può affidare ad effetti duraturi:
questa provoca solo un’efficacissima infatuazione od
ossessione. Chi la beve è
quasi soggetto al preparatore, e deve continuare a berla perchè gli effetti si prolunghino- e
riprese fiato.
-Eccellente,
non avrei saputo dirlo meglio- gongolò Lumacorno
soffermandosi ancora qualche
secondo a respirare al di sopra del calderone l’ottimo odore
di vino elfico
invecchiato di duecento anni –questo quadrimestre ho perso il
conto di tutti i
meritatissimi punti che ha fatto guadagnare alla sua casa, signorina
Evans.
Altri dieci punti per Grifondoro-
Lumacorno
fece il gesto di pulirsi le mani e poi le battè una volta
–Ora, il vostro
compito: mi aspetto che entro due ore voi mi prepariate una buona
versione di Amortentia, potete
avvicinarvi e
prenderne un boccale per vedere meglio che aspetto dovrebbe avere una
volta
finita. Alla fine della lezione non portatene via! E soprattutto non
presentatemela
come compito. Buona fortuna a tutti-
Gli studenti si misero
in fila ed a turno tuffarono un calice nel candido liquido splendente.
Minus
riempì il suo fino all’orlo tanto che lungo il
viaggio di ritorno ne rovesciò
metà schizzando tutto il banco.
-Di che
sa per te?- chiese Sirius dando di gomito a James.
-Lucido
per le scope e…- annusò meglio
–ehm…- mise furtivamente gli occhi su Lily e si
affrettò a prendere in mano con finta perplessità
un barattolo di roba viscida
color liquame. Sirius ridacchiò.
-Va bene,
va bene- alzò due mani come per allontanare
l’argomento da sé – io whisky
incendiario…menta…e qualcos’altro,
Lunastorta?-
-Cioccolato-
borbottò lui strappando il barattolo a James, che ancora
fingeva di guardarlo,
e versandone il contenuto nell’acqua del calderone che aveva
finito di bollire.
-Codaliscia?-
Ma Codaliscia stava sfogliando febbrilmente le pagine, scoraggiato
dalla
scrittura piccola e fitta del libro di testo.
Lily
stava dedicandosi agli ingredienti, pesandoli sulla bilancia con
scrupolo,
mentre la pozione accanto gorgogliava e spandeva fumo.
-Perché
non sei felice? C’era gente, lì dentro, che
prendeva a testate il calderone e
sarebbe stata euforica di avere “Eccezionale”-
lo stuzzicò vedendolo giocherellare con la piuma
d’aquila.
-Sev?-
Silenzio.
-Severus!-
-Cosa?
Oh…si, ho preso “Eccezionale”-
mormorò.
-Ben
svegliato- sorrise lei divertita, scoppiando a ridere e coprendosi la
bocca con
la mano per delicatezza. Piton si perse nella sua gioia raggiante, giocherellando distrattamente con il contenuto della sua tasca.
-Evans-
Qualcosa
lo spinse contro il muro ed attorniò la vita di Lily
attraendola via da lui.
-Vieni ad
Hogsmede Evans? Dai, andiamo a prenderci una burrobirra- le
mormorò
all’orecchio Potter, con un sorrisino lezioso ed un paio di
ragazze appollaiate
sulla finestra si aggrapparono l’una all’altra e
sospirarono facendosi aria con
una mano.
Era
talmente vicino a Lily che avrebbe potuto avere la bocca a pochi
centimetri dal
suo collo.
Qualcosa nel suo petto ruggì ed invocò
la morte istantanea di James.
-No, no
Potter!- protestò agitandosi Lily, perché ormai
James audacemente la
abbracciava. La ragazza sgusciò con una mano verso la sua
tasca e sfilò la
bacchetta puntandola al petto di James nello stesso istante in cui
Piton
impugnò la sua, ritrovandosi a strillare con lei –Protego!-
Qualcosa di
invisibile ed immediato spinse in direzioni opposte James e Lily, che
sbatterono contro i muri del corridoio.
-La
prossima volta che hai intenzione di uscire con qualcuno, non
catturarlo nel
bel mezzo di un corridoio- ringhiò Lily, raccogliendo la
borsa e scappando,
lasciando solo Piton che si era dimenticato di respirare.
Piton
deglutì, ma non un muscolo del suo viso si scompose o si
lasciò sfuggire la
sfumatura rossa.
-Oh
andiamo!- protestò –Il mio sapeva di gelsomino e
miele- confessò, sollevandosi
ed appollaiandosi meglio sull’albero, con le gambe a
penzoloni.
Piton
continuò a fare il sostenuto, sfogliando i fogli del G.U.F.O
tra le mani. Lily
saltò con agilità accanto a lui accovacciandosi
contro il tronco dell’albero e
chiudendo gli occhi.
La neve
era soffice e fredda, ma quel giorno il sole era piacevole.
Un palla
di neve raggiunse la faccia di Piton cadendo sui fogli del G.U.F.O e
Lily ne
seguì la traiettoria fino a James e Sirius piegati in due
dalle risate, che si
battevano le mani sulle gambe, mentre Remus faceva del suo meglio per
sembrare
assente, il naso tra le pagine di “Trasfigurazione
oggi”.
-Insomma!-
urlò Lily, con l’aria di chi è pronto a fare un
incontro di pugilato.
Aiutò Piton
a salvare i fogli degli esami salvabili, poi scattò in piedi e si
diresse verso
Sirius e James, scoccando un'occhiata obliqua a Remus, che si nascose
impercettibilmente dietro al libro.
-Vi
credete divertenti non è così? Vi credete speciali?-
-Vi
credete speciali?-
miagolò Sirius
facendole il verso e sbattendo scioccamente le ciglia.
In quel momento
Lily
fece qualcosa di cui nessuno l’avrebbe mai creduta capace.
Sputò più
vicino che riuscì ad arrivare a Sirius e con la punta della
bacchetta
scintillante sollevò il mento di James Potter, premendo
forte contro la gola,
gli occhi attraversati da un lampo minaccioso.
-Mocciosus ha bisogno di una ragazza
per
farsi difendere?- ghignò perfidamente James con le mani
alzate in segno di
resa, scoccando un'occhiata a Severus.
Piton,
accigliato, estrasse la bacchetta dal mantello e la puntò
contro di loro,
mirando oltre Lily, attento che non si trovasse tra James e la
punta
incandescente della bacchetta.
-Sectumsem…-ringhiò
Lily, ma poi sbattè le palpebre, scosse la testa, e finse di ritrarre la bacchetta, ma
scagliò un
lampo di luce rosa contro il duo ed urlò qualcosa.
Il naso
dei due cominciò a crescere in modo spropositato, arcuandosi e
ribollendo,
diventando più lungo di quello di Piton e trasformandosi in
un becco rigido e
pesante di tucano.
-Impedimenta- tuonò poi,
e lacci
invisibili avvolsero le gambe di entrambi facendoli rovinare a terra in
una
scena ridicola.
Piton, la
mascella cadente, e un luccichio di piacere crudele negli occhi,
guardava Lily
che aveva il braccio rigido, bloccata nella postura in cui aveva
scagliato le
fatture, spaventata dalla sua stessa audacia.
-Cosa
succede qui, basta! Basta! Potter, Black, quante volte vi ho detto di
non…Oh
per le sottane guerce di Circe!- strillò
-Cosa?...Chi?...Signorina
Evans?...Lei?... - balbettò e agitò distrattamente la
punta della bacchetta;
i nasi di James e Sirius tornarono normali al centro del viso.
-Non…non
avrei mai pensato di doverglielo dire ma…- e sciolse anche
l’incantesimo delle
Pastoie con un gesto seccato del braccio –Lei deve seguirmi,
nel mio ufficio…-
-No!-
Severus scattò in piedi –No, aspetti! Non
è stata…non è stata
lei...io...io- balbettò.
-Piton!
Non provarci, ho visto benissimo che puntava la bacchetta in modo
aggressivo
verso questi Grifondoro-
-Stava
solo cercando la controfattura- proruppe James tastandosi il naso e
Sirius annuì
come un automa.
–Guardi, anche lui ha la bacchetta- gridò l'affascinante Grifondoro.
La mano
di Severus tremò e
-Se è
così sarebbe meglio che tu mi seguissi dal professor
Lumacorno, non sarà
felice- sbottò controllando l’ironia e pensando a
quanto il direttore avrebbe
addolcito la pena ad uno dei componenti del Lumaclub.
Lily, lo
sguardo confuso, impegnata ad assorbire ciò che era
successo, si girò, come
improvvisamente folgorata, verso Severus. Gli sorrise triste ed
aspettò che
Questa
volta sputò su James.
-No-
-Non ti
ha trattenuto?-
-No-
-Cosa ha
detto di quello che hai…ho fatto?-
-Mi ha
detto che era una trovata niente male- rispose indifferente, sfogliando un libro ed
intingendo la piuma
nell'inchiostro.
-Non
dovevano…-
-L’avrei
fatto comunque- sbottò e cominciò a scrivere in
una calligrafia minuta e
stretta, domandandosi se si era accorta che James Potter e Sirius Black
erano
stati confusi.
-Grazie-
Severus
alzò un attimo una palpebra.
-Sei un vero amico-
Ritornò
impassibile al tema di Storia della Magia
sforzandosi di ignorare le sue viscere che si scatenavano nella conga.
La provetta piena di
candida, splendente Amortentia,
levitò
nel palmo della sua mano, sotto il tavolo dei Serpeverde e, trasportata
da un
soffio di scintille sfuggite dalla bacchetta per il nervosismo,
planò
zigzagando tra le gambe dei Tassorosso ed dei Corvonero, fino ad arrivare
all’altro lato della sala, accanto al succo di zucca di Lily.
Piton, più giallo del solito e patinato di sudore su tutta la fronte, appellando
tutta la
sua concentrazione, soffiò una formula tra le labbra e la provetta
divenne
trasparente.
Mentre con la punta della bacchetta disegnava un ghirigoro in aria, la provetta versava la pozione nel bicchiere di Lily e, dopo
l’ultima goccia,
ricadeva a terra disincantata, infrangendosi.
Ecco,
l’aveva fatto, l’avrebbe costretta ad amarlo con
una pozione, si stropicciò la faccia
con una mano, guardando tra un dito e l’altro Lily che
chiacchierava con un
compagno Grifondoro e sorrideva splendente.
Ancora
non allungava la mano al succo di zucca, digrignò tra i
denti, sentendosi un
verme.
Non era
giusto, a tutti era data la possibilità di scegliere,
l’avrebbe costretta a
scegliere lui?
Avrebbe
potuto sopportare di asservire Lily, ponendo il suo desiderio davanti a
qualsiasi scrupolo, a qualsiasi giustizia, e a qualsiasi vero
sentimento? Si sarebbe accontentato di una caricatura
dell’amore? Non era forse qualcosa che non si poteva ottenere
per mera
imitazione?
Lily
allungò il braccio verso il bicchiere ed il suo cuore
sussultò talmente forte
che ogni sua intenzione sembrò capovolgersi, come colpito da
una folgore.
Si
tese in avanti nel panico, supplicando mentalmente Lily di non bere, ma
lei
aveva già portato il bicchiere alla bocca.
Una
scossa elettrica gli percorse la nuca e, mentre stava per urlare
qualcosa, il
bicchiere esplose tra le mani di Lily, rovesciandole
succo di zucca ovunque.
Piton si accorse che ogni fibra del suo corpo era tesa nello sforzo.
Gli ci
volle
qualche istante prima di tornare a respirare in modo regolare e si
afflosciò
sul sedile.
Non era più abituato a lasciare che la sua magia
fosse imbrigliata
da impulsi istintivi.
-Che scherzo stupido! Pensavo che foste cresciuti!- strillò Lily, in direzione dell'innocente gruppo di Sirius e di James..
Qualcuno
accanto a Piton osservava la scenata e sghignazzava.
-Che cosa le prende?- gli chiese, sapendolo amico di Evans.
Piton si
massaggiò le tempie sentendo il mal di testa pulsagli dietro
gli occhi.
-La
sudicia Babbanuncola ha dato prova di una goffaggine degna di una
disabile? Non dovrebbe accusare gli altri se non sa bere senza sbrodolare sull'uniforme da perfettina-
sogghignò una voce maligna.
–Passi troppo tempo
insieme a lei- aggiunse
-Importa
a qualcuno?- sbottò aggressivo Piton, con la voce lievemente
arrochita,
mortifera, senza voltarsi e osservando Lily infilare il corridoio per la
torre
di Grifondoro.
-Oh no,
solo a te Severus- colui che Piton non voleva guardare si
ficcò in bocca un
intera coscia di pollo, masticandola in modo disgustoso –
è tuo interesse che
non ti considerino “traditore del
tuo
sangue”, anche se…pensandoci- e
sghignazzò –non hai nobile sangue da
offendere, sei proprio come la tua piccola amica sudicia
MezzoBabba…- e colui che Piton non voleva guardare si
ritrovò il pugno del vicino in
faccia.
Piton sentì qualcosa rompersi nel setto nasale del compagno e, un secondo dopo, tutti i rissaioli studenti dell'ultimo anno scatenarono un'orgia di botte gratis.
-Sev,
contro cosa hai sbattuto?-
“Contro
il pugno di uno scontento purosangue” pensò
massaggiandosi l’impasto che
fermentava sul suo occhio destro.
Prima o
poi la voce della rissa tra Serpeverde si sarebbe propagata anche ai
Grifondoro, ma fortunatamente nessuno sembrava sapere chi avesse
cominciato.
-Un
bolide- borbottò con una smorfia, mentre la pasta verde
iniziò a bruciare.
-Oh,
Severus, lo sai che non sei portato per il Quiddich, che ci facevi
là?-
-Nulla-
si lagnò in modo convincente Piton –passeggiavo-
-Beh
passeggia altrove, e vedi di non finirmi in infermeria ancora-
minacciò Lily,
si chinò e gli stampò un bacio sulla guancia.
Salutò
con la mano sulla soglia e svolazzò rincuorata verso
l’aula di Difesa contro le arti
oscure.
La mano
di Piton sfiorò da sola la guancia.
Si fissò le dita, chiedendosi che cosa
potesse significare, o se avrebbe potuto ottenere certe gratifiche
dall’Amortentia.