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Autore: trullitrulli    11/06/2009    3 recensioni
"Quando mi capita, uso il Pensatoio. Basta traversare i pensieri in eccesso dalla propria mente, versarli nel bacile e esaminarli a piacere. Diventa più facile riconoscere trame e collegamenti, sai, quando assumono questa forma" (Harry Potter e il Calice di Fuoco).
La raccolta di tutti i ricordi della giovinezza della vecchia generazione, versati nel Pensatoio. Momenti importanti o qualunque, brevi o lunghi trascorsi ad Hogwarts o altrove, che vorticano nel bacile scintillando di debolissime luci prorie. I capitoli non sono in ordine di tempo o di importanza, seguono semplicemente l'ispirazione. La mia prima raccolta...
1-Remus Lupin (Grifondoro)
2-James/Lily (I rimorsi del Malandrino)
3-Severus Piton (Amortentia)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton, Tom O. Riddle
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Il Pensatoio.

 

Rating: Verde/Giallo
Parole:
2.110
Avvertimenti: Nessuno
Genere:
Commedia
Personaggi:; Lily Evans; James Potter; Severus Piton
Nota dell’autrice: Visto che NoN sono arrivati suggerimenti provvidenziali ho dovuto arrangiarmi e farmi venire un idea, spero mi perdonerete la Lunghezza del capitolo, ma per una abituata a scrivere solo long fic ormai è inevitabile. Intanto rispondo alla rece.

dirkfelpy89:  Grazie, mi stavo appunto chiedendo se non avessi esagerato, insomma, un trauma cranico non è roba da poco, se poi te lo procuri cadendo dal tetto di Hogwarts, sono proprio felice di non aver fatto ricordare nulla a Piton^^.

 

 
-Amortentia- dichiarò il professor Lumacorno con un certo amorevole orgoglio al calderone annerito e alla sostanza dalla luminosità madreperlacea che rilasciava verso l’alto caratteristiche spirali di fumo sottile e gradevolissimo. Fu dopo un'ultima occhiata compiaciuta al paiolo che si rivolse agli alunni.
Dietro ai loro banchi si tendevano verso la pozione per vederla meglio, inspirandone balsamiche boccate di fumo, percorsi da un brivido delizioso.
-Chi sa illustrarne gli effetti?-
Piton ed Evans fecero scattare gli allenati avambracci destri.
-Altri?-
Black tese svogliatamente la mano verso l’alto.
-Si, signorina Evans?-
-L’Amortentia- sorrise discretamente Lily – è il più potente filtro d’amore del mondo, assume un odore diverso per ciascuno di noi, a seconda di ciò che ci attrae. Ma creando una buona Amortentia non ci si può affidare ad effetti duraturi: questa provoca solo un’efficacissima infatuazione od ossessione. Chi la beve è quasi soggetto al preparatore, e deve continuare a berla perchè gli effetti si prolunghino- e riprese fiato.
-Eccellente, non avrei saputo dirlo meglio- gongolò Lumacorno soffermandosi ancora qualche secondo a respirare al di sopra del calderone l’ottimo odore di vino elfico invecchiato di duecento anni –questo quadrimestre ho perso il conto di tutti i meritatissimi punti che ha fatto guadagnare alla sua casa, signorina Evans. Altri dieci punti per Grifondoro-
Lumacorno fece il gesto di pulirsi le mani e poi le battè una volta –Ora, il vostro compito: mi aspetto che entro due ore voi mi prepariate una buona versione di Amortentia, potete avvicinarvi e prenderne un boccale per vedere meglio che aspetto dovrebbe avere una volta finita. Alla fine della lezione non portatene via! E soprattutto non presentatemela come compito. Buona fortuna a tutti-
Gli studenti si misero in fila ed a turno tuffarono un calice nel candido liquido splendente.
Minus riempì il suo fino all’orlo tanto che lungo il viaggio di ritorno ne rovesciò metà schizzando tutto il banco.
-Di che sa per te?- chiese Sirius dando di gomito a James.
-Lucido per le scope e…- annusò meglio –ehm…- mise furtivamente gli occhi su Lily e si affrettò a prendere in mano con finta perplessità un barattolo di roba viscida color liquame. Sirius ridacchiò.
-Va bene, va bene- alzò due mani come per allontanare l’argomento da sé – io whisky incendiario…menta…e qualcos’altro, Lunastorta?-
-Cioccolato- borbottò lui strappando il barattolo a James, che ancora fingeva di guardarlo, e versandone il contenuto nell’acqua del calderone che aveva finito di bollire.
-Codaliscia?- Ma Codaliscia stava sfogliando febbrilmente le pagine, scoraggiato dalla scrittura piccola e fitta del libro di testo.
Lily stava dedicandosi agli ingredienti, pesandoli sulla bilancia con scrupolo, mentre la pozione accanto gorgogliava e spandeva fumo.

-“Eccezionale”- saltellò elettrizzata fuori dall’aula, in compagnia di un non così entusiasta Piton, che pure aveva rimediato lo stesso “Eccezionale”.
-Perché non sei felice? C’era gente, lì dentro, che prendeva a testate il calderone e sarebbe stata euforica di avere “Eccezionale”- lo stuzzicò vedendolo giocherellare con la piuma d’aquila.
-Sev?-
Silenzio.
-Severus!-
-Cosa? Oh…si, ho preso “Eccezionale”- mormorò.
-Ben svegliato- sorrise lei divertita, scoppiando a ridere e coprendosi la bocca con la mano per delicatezza. Piton si perse nella sua gioia raggiante, giocherellando distrattamente con il contenuto della sua tasca.
-Evans-
Qualcosa lo spinse contro il muro ed attorniò la vita di Lily attraendola via da lui.
-Vieni ad Hogsmede Evans? Dai, andiamo a prenderci una burrobirra- le mormorò all’orecchio Potter, con un sorrisino lezioso ed un paio di ragazze appollaiate sulla finestra si aggrapparono l’una all’altra e sospirarono facendosi aria con una mano.
Era talmente vicino a Lily che avrebbe potuto avere la bocca a pochi centimetri dal suo collo.
Qualcosa nel suo petto ruggì ed invocò la morte istantanea di James.
-No, no Potter!- protestò agitandosi Lily, perché ormai James audacemente la abbracciava. La ragazza sgusciò con una mano verso la sua tasca e sfilò la bacchetta puntandola al petto di James nello stesso istante in cui Piton impugnò la sua, ritrovandosi a strillare con lei –Protego!-
Qualcosa di invisibile ed immediato spinse in direzioni opposte James e Lily, che sbatterono contro i muri del corridoio.
-La prossima volta che hai intenzione di uscire con qualcuno, non catturarlo nel bel mezzo di un corridoio- ringhiò Lily, raccogliendo la borsa e scappando, lasciando solo Piton che si era dimenticato di respirare.

-Di cosa profumava la tua Amortentia Sev?- chiese in modo casuale Lily, dondolandosi da un ramo dell’albero a testa in giù, con i capelli fulvo scuro tanto lunghi da sfiorare l’erba.
Piton deglutì, ma non un muscolo del suo viso si scompose o si lasciò sfuggire la sfumatura rossa.
-Oh andiamo!- protestò –Il mio sapeva di gelsomino e miele- confessò, sollevandosi ed appollaiandosi meglio sull’albero, con le gambe a penzoloni.
Piton continuò a fare il sostenuto, sfogliando i fogli del G.U.F.O tra le mani. Lily saltò con agilità accanto a lui accovacciandosi contro il tronco dell’albero e chiudendo gli occhi.
La neve era soffice e fredda, ma quel giorno il sole era piacevole.
Un palla di neve raggiunse la faccia di Piton cadendo sui fogli del G.U.F.O e Lily ne seguì la traiettoria fino a James e Sirius piegati in due dalle risate, che si battevano le mani sulle gambe, mentre Remus faceva del suo meglio per sembrare assente, il naso tra le pagine di “Trasfigurazione oggi”.
-Insomma!- urlò Lily, con l’aria di chi è pronto a fare un incontro di pugilato.
Aiutò Piton a salvare i fogli degli esami salvabili, poi scattò in piedi e si diresse verso Sirius e James, scoccando un'occhiata obliqua a Remus, che si nascose impercettibilmente dietro al libro.
-Vi credete divertenti non è così? Vi credete speciali?-
-Vi credete speciali?- miagolò Sirius facendole il verso e sbattendo scioccamente le ciglia.
In quel momento Lily fece qualcosa di cui nessuno l’avrebbe mai creduta capace.
Sputò più vicino che riuscì ad arrivare a Sirius e con la punta della bacchetta scintillante sollevò il mento di James Potter, premendo forte contro la gola, gli occhi attraversati da un lampo minaccioso.
-Mocciosus ha bisogno di una ragazza per farsi difendere?- ghignò perfidamente James con le mani alzate in segno di resa, scoccando un'occhiata a Severus.
Piton, accigliato, estrasse la bacchetta dal mantello e la puntò contro di loro, mirando oltre Lily, attento che non si trovasse tra James e la punta incandescente della bacchetta.
-Sectumsem…-ringhiò Lily, ma poi sbattè le palpebre, scosse la testa, e finse di ritrarre la bacchetta, ma scagliò un lampo di luce rosa contro il duo ed urlò qualcosa.
Il naso dei due cominciò a crescere in modo spropositato, arcuandosi e ribollendo, diventando più lungo di quello di Piton e trasformandosi in un becco rigido e pesante di tucano.
-Impedimenta- tuonò poi, e lacci invisibili avvolsero le gambe di entrambi facendoli rovinare a terra in una scena ridicola.
Piton, la mascella cadente, e un luccichio di piacere crudele negli occhi, guardava Lily che aveva il braccio rigido, bloccata nella postura in cui aveva scagliato le fatture, spaventata dalla sua stessa audacia.
-Cosa succede qui, basta! Basta! Potter, Black, quante volte vi ho detto di non…Oh per le sottane guerce di Circe!- strillò la McGrannit, senza riuscire a trattenere l’espressione colorita, trovandosi davanti due becchi che ormai erano la maggior parte della faccia dei due alunni.
-Cosa?...Chi?...Signorina Evans?...Lei?... - balbettò e agitò distrattamente la punta della bacchetta; i nasi di James e Sirius tornarono normali al centro del viso.
-Non…non avrei mai pensato di doverglielo dire ma…- e sciolse anche l’incantesimo delle Pastoie con un gesto seccato del braccio –Lei deve seguirmi, nel mio ufficio…-
-No!- Severus scattò in piedi –No, aspetti! Non è stata…non è stata lei...io...io- balbettò.
-Piton! Non provarci, ho visto benissimo che puntava la bacchetta in modo aggressivo verso questi Grifondoro-
-Stava solo cercando la controfattura- proruppe James tastandosi il naso e Sirius annuì come un automa.
–Guardi, anche lui ha la bacchetta- gridò l'affascinante Grifondoro.
La mano di Severus tremò e la McGrannit sembrò interpretarlo come sentore di colpevolezza.
-Se è così sarebbe meglio che tu mi seguissi dal professor Lumacorno, non sarà felice- sbottò controllando l’ironia e pensando a quanto il direttore avrebbe addolcito la pena ad uno dei componenti del Lumaclub.
Lily, lo sguardo confuso, impegnata ad assorbire ciò che era successo, si girò, come improvvisamente folgorata, verso Severus. Gli sorrise triste ed aspettò che la McGrannit non fosse più in vista.
Questa volta sputò su James.

-Non ti ha dato troppi fine settimana di castigo vero?-
-No-
-Non ti ha trattenuto?-
-No-
-Cosa ha detto di quello che hai…ho fatto?-
-Mi ha detto che era una trovata niente male- rispose indifferente, sfogliando un libro ed intingendo la piuma nell'inchiostro.
-Non dovevano…-
-L’avrei fatto comunque- sbottò e cominciò a scrivere in una calligrafia minuta e stretta, domandandosi se si era accorta che James Potter e Sirius Black erano stati confusi.
-Grazie-
Severus alzò un attimo una palpebra.
-Sei un vero amico-
Ritornò impassibile al tema di Storia della Magia sforzandosi di ignorare le sue viscere che si scatenavano nella conga.

-Wingardium leviosa-
La provetta piena di candida, splendente Amortentia, levitò nel palmo della sua mano, sotto il tavolo dei Serpeverde e, trasportata da un soffio di scintille sfuggite dalla bacchetta per il nervosismo, planò zigzagando tra le gambe dei Tassorosso ed dei Corvonero, fino ad arrivare all’altro lato della sala, accanto al succo di zucca di Lily.
Piton, più giallo del solito e patinato di sudore su tutta la fronte, appellando tutta la sua concentrazione, soffiò una formula tra le labbra e la provetta divenne trasparente.
Mentre con la punta della bacchetta disegnava un ghirigoro in aria, la provetta versava la pozione nel bicchiere di Lily e, dopo l’ultima goccia, ricadeva a terra disincantata, infrangendosi.
Ecco, l’aveva fatto, l’avrebbe costretta ad amarlo con una pozione, si stropicciò la faccia con una mano, guardando tra un dito e l’altro Lily che chiacchierava con un compagno Grifondoro e sorrideva splendente.
Ancora non allungava la mano al succo di zucca, digrignò tra i denti, sentendosi un verme.
Non era giusto, a tutti era data la possibilità di scegliere, l’avrebbe costretta a scegliere lui?
Avrebbe potuto sopportare di asservire Lily, ponendo il suo desiderio davanti a qualsiasi scrupolo, a qualsiasi giustizia, e a qualsiasi vero sentimento? Si sarebbe accontentato di una caricatura dell’amore? Non era forse qualcosa che non si poteva ottenere per mera imitazione?
Lily allungò il braccio verso il bicchiere ed il suo cuore sussultò talmente forte che ogni sua intenzione sembrò capovolgersi, come colpito da una folgore.
Si tese in avanti nel panico, supplicando mentalmente Lily di non bere, ma lei aveva già portato il bicchiere alla bocca.
Una scossa elettrica gli percorse la nuca e, mentre stava per urlare qualcosa, il bicchiere esplose tra le mani di Lily, rovesciandole succo di zucca ovunque.
Piton si accorse che ogni fibra del suo corpo era tesa nello sforzo.
Gli ci volle qualche istante prima di tornare a respirare in modo regolare e si afflosciò sul sedile.
Non era più abituato a lasciare che la sua magia fosse imbrigliata da impulsi istintivi.
-Che scherzo stupido! Pensavo che foste cresciuti!- strillò Lily, in direzione dell'innocente gruppo di Sirius e di James..
Qualcuno accanto a Piton osservava la scenata e sghignazzava.
-Che cosa le prende?- gli chiese, sapendolo amico di Evans.
Piton si massaggiò le tempie sentendo il mal di testa pulsagli dietro gli occhi.
-La sudicia Babbanuncola ha dato prova di una goffaggine degna di una disabile? Non dovrebbe accusare gli altri se non sa bere senza sbrodolare sull'uniforme da perfettina- sogghignò una voce maligna.
–Passi troppo tempo insieme a lei- aggiunse
-Importa a qualcuno?- sbottò aggressivo Piton, con la voce lievemente arrochita, mortifera, senza voltarsi e osservando Lily infilare il corridoio per la torre di Grifondoro.
-Oh no, solo a te Severus- colui che Piton non voleva guardare si ficcò in bocca un intera coscia di pollo, masticandola in modo disgustoso – è tuo interesse che non ti considerino “traditore del tuo sangue”, anche se…pensandoci- e sghignazzò –non hai nobile sangue da offendere, sei proprio come la tua piccola amica sudicia MezzoBabba…- e colui che Piton non voleva guardare si ritrovò il pugno del vicino in faccia.
Piton sentì qualcosa rompersi nel setto nasale del compagno e, un secondo dopo, tutti i rissaioli studenti dell'ultimo anno scatenarono un'orgia di botte gratis.

Piton si lasciò spalmare riluttante una pasta verdastra sull’occhio nero, che sapeva di salvia.
-Sev, contro cosa hai sbattuto?-
“Contro il pugno di uno scontento purosangue” pensò massaggiandosi l’impasto che fermentava sul suo occhio destro.
Prima o poi la voce della rissa tra Serpeverde si sarebbe propagata anche ai Grifondoro, ma fortunatamente nessuno sembrava sapere chi avesse cominciato.
-Un bolide- borbottò con una smorfia, mentre la pasta verde iniziò a bruciare.
-Oh, Severus, lo sai che non sei portato per il Quiddich, che ci facevi là?-
-Nulla- si lagnò in modo convincente Piton –passeggiavo-
-Beh passeggia altrove, e vedi di non finirmi in infermeria ancora- minacciò Lily, si chinò e gli stampò un bacio sulla guancia.
Salutò con la mano sulla soglia e svolazzò rincuorata verso l’aula di Difesa contro le arti oscure.
La mano di Piton sfiorò da sola la guancia.
Si fissò le dita, chiedendosi che cosa potesse significare, o se avrebbe potuto ottenere certe gratifiche dall’Amortentia.

  
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