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Autore: puffolettaHP    11/06/2009    16 recensioni
- Io... t-tu mi hai...
- Ti ho salvata sì. - la interruppi, passandomi una mano tra i capelli e sfoggiando la mia migliore espressione da Clark Kent - Mi devi la vita, effettivamente se non ti avessi salvata con il mio coraggio ed il mio eroismo a quest'ora saresti bell'e spiaccicata sotto a quel furgoncino... ma non c'è bisogno che mi ringrazi...
Lei, pallida come un cencio, si appoggiò al fianco del Pick-up e mormorò. - Stavo per morire...
- Sì, è vero, stavi per morire... - decisi di sfoggiare tutte le mie doti di consolatore - a quest'ora, se non ci fossi stato io, saresti un cadavere schifosissimo e molliccio, tutto insanguinato, con le ossa rotte e la testa spiaccicata e spaccata a metà... pensa che schifo, avresti tutto il cervello che ti cola per terra, mezzo spiaccicato sui vestiti e sul cofano del tuo cator... ehm, del Pick-up... e magari ci sarebbe un occhio staccato che rotola in giro per il parcheggio... ma t'immagini che schifo?
Lei squittì, facendosi ancora più pallida e scandalizzata. Le diedi una pacca sulla spalla e, con un sorriso che voleva essere rassicurante, terminai il mio discorso.
- Ma non è andata così, quindi su col morale! Non c'è motivo di preoccuparsi, sei viva, no?
Lei emise un verso a metà fra il grido di guerra di Tarzan ed il ruggito di un orso bruno incazzato nero e si alzò in piedi di scatto, guardandomi con gli occhi fiammeggianti d'ira. Indietreggiai di alcuni passi, intimorito.
- Ehm... ti ho salvata, ricordi? - dissi, incerto, vedendo che aveva preso in mano il paraurti staccato del furgoncino e me lo stava brandendo contro con ferocia.
- Tu mia hai salvata! - gridò lei, come se mi stesse accusando di aver dato fuoco alla sua casa. Perplesso, indietreggiai ancora e balbettai.
- Ehm... infatti, ti ho salvata... dovresti essermi riconoscente... quindi perchè non cominci a mettere giù quel paraurti?

Genere: Commedia, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'LA VERA STORIA DI EDWARD E BELLA'
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CAPITOLO 7

(Dove Emmett e Jasper scommettono su tutto e su tutti, Alice si mette a polemizzare ed i graffiti di Bella hanno delle conseguenze eclatanti)

 

-         Ahhh… - disse Emmett, stiracchiandosi – che bene che si sta senza di Edward!

-         Già… adoro il suo divano, è il più comodo di tutti!

Concordò Rosalie, distendendosi sul divano del nostro amatissimo (si fa per dire) fratello pel di carota e premurandosi di appoggiare le suole infangate delle sue scarpe sui cuscini. Jasper annuì con aria molto vaga, fissando i pezzettini bianchi e neri di plastica che aveva in mano. Si era divertito a sezionare il pianoforte a coda di Ed, il genio, ed ora non sapeva come rimetterlo a posto.

-         Ma poi, dove si è andato a cacciare quel cretino?

Si chiese Emmett ad alta voce. Tutti e tre ci girammo verso di lui ed alzammo le sopracciglia, come per dire “e a te che cavolo te ne frega di dove è andata quella testa di legno? Sta contento che non è a casa e che possiamo giocare con le sue cose!”.

Io, in verità, dov’era andato lo sapevo benissimo. Era a Denali, da Tanya. E sapevo anche quello che gli sarebbe successo nel giro di un paio d’ore: Tanya aveva appena deciso di organizzare una festa in onore di Edward, invitando tutti i suoi amichetti ninfomani, e, sempre stando alle intenzioni di Tanya, avrebbe stuprato mio fratello. Povera donna, non aveva idea di cosa l’aspettava. Sarebbe rimasta traumatizzata per il resto dei suoi giorni se l’avesse fatto davvero. E per quanto riguardava Ed… lui, bhe, lui l’avrebbe superato. Si sa che gli idioti hanno la memoria corta.

-         Però è vero… - borbottò in quel momento Rosalie – sarà anche scemo, ma non può stare due giorni per ammazzare uno stra maledetto puma!

Emmett e Jasper presero davvero in considerazione l’idea che Edward, non si sa bene come, si fosse fatto ammazzare dal puma che aveva intenzione di mangiare e cominciarono subito a decidere come spartirsi le cose del nostro fratellino rosso. In quel momento mi balenò davanti agli occhi l’immagine della stanza di Ed trasformata in una sala giochi. Non male come idea… però io avrei preferito un camerino gigante, la mia cabina armadio a tre piani, di venti metri quadrati ciascuno, stava cominciando ad essere un po’ troppo piccola per tutti i miei vestiti.

-         Scommetto cento euro che è morto!

Esclamò Jasper, finalmente lasciando perdere i resti del pianoforte che tanto non sapeva rimontare. Emmett ghignò e disse:

-         Duecento che è vivo ma che il puma lo ha messo ko, perciò si vergogna troppo e non ha il coraggio di tornare a casa e di guardarci in faccia!

Oh, no, eccoli che cominciavano. Emmett e Jasper scommettevano su tutto, ma proprio su tutto. A partire da chi tra me e Rose era più preparata sul Kamasutra, fino ad arrivare a stronzate capitali come, per esempio, il numero di cacche di piccione che c’erano sul tetto della casa.

-         Cinquecento euro che si è perso!

Continuò Jasper, alzando la posta in gioco (noi che siamo belli, ricchi e stupidi, come le star di Hollywood, possiamo permettercelo).

-         Mille che il puma l’ha stuprato!

Fece Emmett, convinto.

-         Tremila che lui ha stuprato il puma perché nessuna vampira ci sta con lui.

-         Dimentichi Tanya, fratello! Diecimila che il licantropo l’ha fatto fuori.

-         Ventimila che ho ragione io.

-         E su cosa? – chiese Emmett, grattandosi la testa con aria perplessa.

-         E che cazzo, non lo so… - sbottò Jasper, che si irrita sempre quando qualcuno gli fa delle domande, soprattutto se quel qualcuno è un prof – su tutto! E anche sulle mestruazioni!

-         Guarda che quella scommessa l’ho vinta io, ti ricordo – lo interruppe Emmett – l’ho sempre detto io che il sangue esce dal naso e non dalle orecchie! E a proposito, mi devi ancora pagare!

-         Tze, certo, come no. Vero che il sangue esce dalle orecchie, Alice?

Esclamò Jasper, polemico, ignorando la mano aperta di Emmett che pretendeva il pagamento del debito. Io alzai le spalle e risposi, spazientita. 

-         E io che ne so? Ma cosa cavolo mi andate a chiedere!

-         Scusa, ma non sei una ragazza, tu?

Mi chiese Emmett, con l’aria di un gran pensatore illuminista. Lui che l’illuminismo pensava ancora che fosse il giorno in cui si erano inventati la lampadina elettrica.

-         Sì, e allora? Ti devo ricordare che noi vampire non abbiamo le mestruazioni?

Sbottai, mentre vedevo me stessa che bruciavo una pira di brandelli di vampiro. Più precisamente, di Emmett. A volte adoravo ciò che il futuro poteva riservarmi.

-         Comunque ho ragione io – s’intromise Jasper – centomila euro.

-         Un milione che invece no. – ribatté subito Emmett.

-         Cinque milioni che invece sì.

-         Una scopata con Rosalie che no.

-         Ehi! – esclamò la bionda, saltando su dal divano.

Prima che qualcuno dei due accaniti scommettitori potesse venir squartato da Rosalie, il campanello suonò. Scendemmo tutti e quattro le scale per andare a vedere chi fosse (avevo visto un’immagine un po’ strana del futuro e di chi ci fosse fuori dalla porta, perciò mi convinsi di aver visto cazzate, come dopotutto succedeva abbastanza spesso). Mentre scendevamo, Jasper ed Emmett continuarono a scommettere cose non loro.

-         Il pianoforte di Edward che è Aro dei Volturi.

-         Ma non è tuo il pianoforte di Edward! E poi l’hai appena distrutto, cretino!

-         La Casa Bianca che tanto Edward non torna più a casa.

-         Si, perché la Casa Bianca invece è tua, Jazz. La moglie di Obama che Ed torna e s’incazza.

-         La Torre Eiffel che se s’incazza, s’incazza con te ce gli hai sporcato l’auto!

-         Il guardaroba di Alice che…

Cominciò Emmett, ma lo interruppi, furente.

-         Un miliardo che il primo di voi due che si azzarda a toccare il mio guardaroba finisce molto, ma molto male!

Aprii la porta, ancora fumante di rabbia, e rimasi impalata lì, con la bocca spalancata in stile pesce lesso ed Emmett che mi spingeva da dietro per sbirciare.

-         Ehm… - dissi, dubbiosa – ciao, ti sei perso?

Il ragazzo (se così poteva essere definito) scosse la testa e chiese:

-         Il Dottor Cullen è in casa?

Oddio. Sapevo che Carlisle faceva le corna a Esme, di tanto in tanto, circa una o due volte all’anno (e aveva trecentocinquant’anni… fate un po’ il conto XD), ma credevo che si limitasse a farlo con le donne. Cioè, non è che ce l’ho con gli omosessuali, però…

Rimasi a fissare il ragazzo, impietrita, senza riuscire a sillabare una risposta coerente. Era molto alto e muscoloso, con i capelli biondi e lunghi fino alle spalle e gli occhi scuri pesantemente truccati. Aveva parecchi piercing sparsi un po’ dappertutto in giro per la faccia, ed un foulard viola drappeggiato attorno al collo. Per non parlare della minigonna e delle autoreggenti, completate da un corpetto rosa pallido. Noi vampiri non vomitiamo, ma giuro che sentii il sangue di cervo tornarmi su a quella vista. Avrebbero dovuto censurarlo, che ne so, mettere un cartello con su scritto “visione vietata ai non omosessuali”, o dirmi che la mia visione non era stata un’allucinazione dovuta al troppo sangue bevuto…

Emmett, accanto a me, strabuzzò gli occhi ed emise un lungo fischio, prima di scoppiare a ridere dando di gomito a Jazz, poi tutti e due si allontanarono scommettendo il Lussemburgo, la Gioconda e le mutande di Rihanna sui gusti sessuali del nuovo arrivato e sul motivo della sua presenza.

Quando mi fui ripresa abbastanza da farlo entrare, Carlisle scese dalle scale con la snervante lentezza che ostentavamo davanti agli umani, fissandoci senza capire.

-         Alice… - disse, spalancando la bocca e lasciando cadere la canna sulla moquette – tu e lui…

-         No, Carlisle. Tu e lui, casomai – lo accusai, puntandogli il dito contro – dice che vuole vedere te.

Carlisle sussultò e si avvicinò, squadrando il ragazzo con diffidenza e soffermandosi sulle autoreggenti con una faccia indescrivibile.

-         È lei il Dottor Cullen?

Chiese il ragazzo,  girandosi subito dopo per ripassarsi il gloss sulle labbra, credendo forse che non ce ne accorgessimo. Carlisle annuì, poi chiese:

-         Ehm… tu saresti?

-         Adam, signore, ma i miei amici più stretti mi conoscono come “bomba69”… non so se mi spiego…

E fece una faccia molto allusiva e molto poco casta. Carlisle si accese una canna e cominciò ad inspirare ed espirare fumo come una locomotiva, con la faccia di un vampiro che, se potesse, sarebbe già svenuto. Ma i vampiri non svengono, anche se a Jazz piacerebbe (CAPIRETE PERCHE’ NELLA PROSSIMA ONE SHOT…).  Vedendo che Carlisle era ancora troppo shoccato per emettere un qualsiasi suono, Adam continuò a parlare.

-         Sono venuto qui, signore – e si appoggiò allo stipite della porta inarcando la schiena, forse credendo di essere sexy – perché ho trovato un annuncio di suo figlio Edward riguardo ad una serata hot tra ragazzi…

-         C-c-co-cosa???

Strillò Carlisle. Oddio… Edward era gay? Ok, era strano forte. Ok, era un rompipalle. Ok, gli piaceva la musica classica… però… oddio, ecco perché non ci stava con Tanya… ecco perché voleva sempre giocare con me e Rose invece che con Jazz ed Em!

-         Ma sì, dai – disse in quel momento Adam, vedendo che Carlisle non capiva – quell’annuncio dove Ed diceva che chiunque fosse interessato ad una serata per soli ragazzi doveva rivolgersi ai suoi genitori, che se l’avessero considerato idoneo gli avrebbero dato il numero di Edward, no?

-         C-come? Che… che ha detto ad Ed? Santa Maria – possa sempre essere fumata!*

-         Oh, sì, anche a me piace molto l’erba. Ma allora… sono abbastanza gay per suo figlio?

Chiese Adam, speranzoso. Carlisle cominciò a spingerlo fuori di casa, dicendo.

-         Oh, si, sei anche troppo gay, ed ora vattene che io ed Edward dobbiamo farci una bella chiacchierata!

Adam protestò ancora, dicendo di non aver ancora fatto il balletto sexy che era il suo pezzo forte. A quell’affermazione, Carlisle lo prese di peso e lo buttò dentro alla sua macchina, spingendola giù per la strada con un calcio al paraurti. Poi si voltò, furente, e sbraitò.

-         Alice, dov’è quel disgraziato?

Ecco, sapevo che sarebbe successo. Solo che io avevo promesso ad Edward di non dire a nessuno dov’era. Ufficialmente lui era a caccia del licantropo. Intendiamoci, non è che volessi coprire le spalle al mio “adorato” fratellino per evitargli una punizione. Anzi, se fosse stato punito sarei stata più che felice di avere la play tutta per me (Em e Jazz stavano ancora scontando una punizione cominciata qualche anno prima, mentre Rose preferiva il game boy). Il problema era che io avevo fatto fuori un umano, lanciandolo fuori da una Lamborghini rosa barbie. E se avessi spiattellato tutto a Carlisle, Ed non si sarebbe di certo tenuto per sé il mio piccolo omicidio. E allora addio play station.

-         Alice! – urlò Carlisle, visto che non gli avevo ancora risposto – dov’è quel disgraziato?

-         Chi?

Chiesi stupidamente, cercando di prendere tempo. Carlisle si accese la quindicesima canna nel giro di cinque minuti e gridò:

-         Quanti disgraziati conosci, scusa?

-         Tanti, papy, fidati.

Risposi, pensando a Jazz ed Em. Ah, e ai Queilute ovviamente. Carlisle diede un lungo tiro al suo spinello, cercando con scarsi risultati di calmarsi, poi disse.

-         Alice, dov'è Edward?

-         E io che ne so?

Mentii, incrociando le braccia con una smorfia.

-         Ma se sai con un mese d'anticipo nome, cognome ed indirizzo di tutte quelle con cui faccio le corna ad Esme!

Esclamò lui, arrabbiato. L’ho già detto, no, che non è proprio un maritino fedele? Sbuffai e borbottai.

-         Non è la stessa cosa.

-         Ci ero arrivato... ma non puoi leggere il futuro di Edward?

-         Mmm... no, a dire il vero no.

Risposi, guardando il soffitto, il pavimento, le nuvole, il sedere di Jazz, insomma, tutto pur di non guardarlo negli occhi. Carlisle, esterrefatto, esclamò:

-         Come no?

-         L'Occhio Interiore non agisce a comando...

Spiegai, colta da un’improvvisa ispirazione.

-         Questa l'hai presa da Harry Potter...

Commentò Carlisle, freddo. Accidenti, se n’era accorto…

-         Sì, e allora?

-         

Carlisle sospirò, poi mi posò la mano con cui non teneva la canna sulla spalle e mi guardò dritta negli occhi. Accidenti, ma guarda in che casini dovevo ficcarmi per colpa di Edward. Se non si faceva ammazzare da qualche vampira pervertita, l’avrei fatto io, e con molto piacere.

-         Alice, - disse il credente Marijuano* - devi leggere nel futuro di Edward! Devo assolutamente scoprire dove si è cacciato! Potrebbe essere stato assalito da una banda di cocainomani!

-         E allora? – chiesi, inarcando un sopracciglio.

-         E poi, comunque, devo incazzarmi con lui…

Aggiunse Carlisle, dopo una breve pausa. Ecco, infatti, come se gliene fregasse qualcosa del fatto che Ed venisse fatto fuori da dei cocainomani. Finché non si metteva a sniffare la coca era tutto a posto*.

-         Ah, ecco… - brontolai – e comunque mi dispiace, non posso aiutarti.

Carlisle, spazientito, buttò il mozzicone di canna a terra e si mise le mani nei capelli, gridando:

-         Alice, per favore, perché non collabori? Vuoi dirmi cosa vedi?

-         D'accordo. Vedo Edward nella sua stanza, ok?

Risposi, spazientita.

-         Come nella sua stanza?

Esclamò Carlisle, a metà fra l’arrabbiato ed il confuso. Poveretto, gli stava venendo una crisi di nervi. Scossi la testa ed alzai gli occhi al cielo poi, con una voce da maestrina dell’asilo spazientita, dissi:

-         Fra una settimana Edward sarà nella sua stanza, volevi il futuro, no? Eccolo qua.

-         Alice, io voglio sapere dove si trova Edward ADESSO.

-         E cosa ne so io? – esclamai - Io leggo il futuro, non il presente.

-         E non puoi vedere un futuro un po' più prossimo?

Mi chiese Carlisle, speranzoso.

-         Non esiste il futuro prossimo, c'è il PASSATO prossimo, e poi ci sono il futuro semplice ed il futuro anteriore.

Spiegai, con aria da saputella. Carlisle inclinò la testa e mi guardò, con l’aria di chi non ha capito un tubo.

-         Eh? – disse.

-         Bho, non lo so, - risposi, scrollando le spalle - lo aveva scritto una mia compagna di classe nella verifica di grammatica...

Carlisle rimase un po’ in silenzio, poi, una volta deciso che del futuro anteriore non gliene importava una mazza, disse:

-         Bene, qualunque cosa sia questo futuro posteriore, vorresti per favore dirmi il futuro di Edward?

-         Quale futuro? – chiesi, facendo la finta tonta (cioè fingendomi ancora più scema di quanto già non fossi) - Te l'ho già detto che ci sono due tipi di futuri!

-         Il... che ne so, il futuro semplice, ok?

Sbottò Carlisle, pericolosamente vicino ad una crisi epilettica.

-         Edward il prossimo venerdì sarà nella sua stanza. – cantilenai, annoiata.

-         E questo che cazz...?

-         Semplice e conciso, lo volevi tu il futuro SEMPLICE, no?

Dissi, guardandolo storto. Lui ammutolì, poi mi chiese:

-         E il futuro posteriore?

Sorrisi, poi, con una faccina innocente, proferii:

-         Anche sabato Edward starà a casa.

-         E questo cosa sarebbe? – esplose Carlisle, sempre più vicino alla crisi totale.

-         Il futuro posteriore, - spiegai, tranquilla - cioè cha sta dopo. E dopo il venerdì c'è il sabato.

-         Alice, ma mi stai prendendo per il culo? – tuonò Carlisle.

-         No, ti sto prendendo per il POSTERIORE.

Crisi epilettica. Ok, meglio defilarsi, non credevo che in quel caso gli ideali no violence di Carlisle gli avrebbero impedito di ammazzarmi. 

 

 

 

 

 

 

 

 

* per chi si fosse chiesto cosa sia un credente Marijuano o perché Carlisle ce l’abbia a morte con i cocainomani, suggerisco di dare un’occhiata al secondo capitolo della mia raccolta “TUTTO QUELLO CHE LA MEYER NON DISSE... E CHE ADESSO DICO IO!!! XD” che sarebbe la one shot su Jacob trasformata in raccolta… il titolo fa un po’ pena… suggerimenti? Comunque, vi dicevo, se v’interessa scoprire il passato di Carlisle (quello vero, non quello romanzato della Meyer XD) date un occhiata al secondo capitolo (I MARIA’S FRIENDS OVVERO COME CARLISLE CULLEN DIVENTO' UN VAMPIRO) della raccolta, e magari lasciatemi anke una recensione, no? :D a chi fosse interessato, il prossimo a finire sotto i riflettori sarà jazz.

 

questo chappy è un po’ particolare, perché, come avrete notato, nn si parla né di Bella ne di Ed, ma è tutto raccontato da Alice. l’ho fatto principalmente xk in molti mi avevano chiesto di coinvolgere più i Cullen, soprattutto di mettere dei dialoghi tra ed, em e jazz e di includere anke il punto di vista di Alice. spero che il cap vi sia piaciuto e che non ve la siate presa troppo perché non vi ho ancora detto cosa succede tra ed e James… volevo farlo, giuro, ma poi mi sono lasciata prendere la mano con i Cullen ed è venuto un chappy lunghissimo! Nel prossimo cap però scoprirete cosa succede cn Ed e poi, finalmente, lui e bella si parleranno a biologia… ma non so se riesco a mettere questa parte nel prossimo capitolo… vedremo…

ma ora passiamo ai ringraziamenti:

Grazissimo ai 52 preferiti!!!

Grazie a ki legge, e ai 26 che seguono questa ff

Un grazie enorme a ki recensisce:

SIRYA95 grazie x i complimenti, spero ke la raccolta ti piaccia, il prossimo è jazz! XD

Hale1843 il prossimo cap della raccolta, per la tua gioia, sarà su jazz! Cmq la casa della festa era la casa di tanya, tranqui! XD bella è pazza, lo so, ma almeno nn è csì scema cm nel libro, o no? certo, le tendenze masochiste (leggeeeereeee XD) restano

Hermione 93 ecco qua, hai visto le conseguenze dei graffiti? X ed e James c’è ancora tempo… XDXDXD lo scoprirai presto cosa succederà! Grazie mille x la recensione!

RiceGrain andato bn l’esame? Spero di sì! Mi disp ke nn ti ho fatto stu… kiedo umilmente xdono! XD

HpK00 ciaoooo! Finita la scuola, finalmente, eh? E io ke pensavo di essermi liberata di Cesare, almeno x quest’estate, e invece no! ovviamente dobbiamo leggere un libro su di lui pe le vacanze -.- spero ke a te sia andata meglio e grazie x le recensioni! Baci!

FairyFlora mamma mia, io detesto media shopping! Diciamo ke i problemi che ho a postare sn poprio problemi ke devo stu e nn ho tempo, come vedi, se voglio, riesco a scrivere un cap in pochi giorni! Grazie x la recensione!

Nessie93 eheh, nel prossimo cap capirai xk James ce l’ha con ed e vuole ammazzare bella! XDXD sisi, l’idea ke s’incontrino prima mi piaceva proprio XD

Patu4ever la parte di James col perizoma di jake? Mah… x ora nn mi viene in mente nnt di buffo, ma il mio cervelletto bacato probabilmente si farà venire qualche idea… XD

Wonwow eh, si, anche bella, alla fine, nn è così scema cm sembra, mentre eddy… che disastro, poveretto! Grz x la recensione!

Cullengirl gz x la recensione! E, si, edduccio x ora ha il neurone decisamente anestetizzato, mentre bella, sfottuta csì tanto dalla meyer ke la fa passare x la persona più ingenua della terra (sesso senza preservativi, mostri ke le saltano addosso ogni due passi…), si prende la sua rivincita

Rima_Brandon grz x la recensione! E, questo ed è mlt particolare! Ti assicuro ke butto nn è, anzi, è bellissimo (a parte i capelli – by Bella XD) ma lui si fa tante pare… è fatto csì poveraccio!

Karima l’idea su jazz me la sn fatta venire, su rose ancora no, ma la ragazza si presta bene ad una ff demenziale! XD mi farò venire in mente qualcosa

Ru88 ora nn sn più così in ritardo, no? spero ke questo cap ti piaccia, grz mille!

Lavi_Linalee ehhh,si, proprio quel James, cara mia! XD nn vorrei spoilerare, ma quando jake scoprirà ke James gli ha rubato il perizoma ed il reggiseno (e, si, ogni tanto gli istinti gay tornano) credi davvero ke in new moon salverà bella da Laurent xk crede ke il mondo senza di lei sarebbe peggiore? Io no hihi…

 

  
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