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Autore: Scip02    17/06/2017    0 recensioni
Uno sguardo. Un sorriso. Due occhi che ti spiazzano.
Dal testo:
Con un sorriso furbo disse:" io sono Jade e senza offesa ma non mi auguro di capitare tra le serpi". Risposi a quel suo fare malizioso e Dio quella sua espressione mi fece impazzire.
Il suo sorriso mi fece impazzire.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 1


Mi aveva sorriso. Beh cosa c'era di strano?
Perché mi si era stretto lo stomaco tutto ad un tratto? Perché quel sorriso faceva sorridere anche me? 

Bah che problemi mi facevo, sicuramente era perché avevo fatto una colazione molto leggera. Si sicuramente. Oddio forse è il caso di guardare da un'altra parte eh Elizabeth? "Come mai Jade? Malevoci messe in giro dai Grifondoro? Ahahahah" le dissi mascherando il mio dubbio di prima con una risata. "Diciamo di sì. Gira voce che costringiate i corvonero a farvi i compiti. È vero?" " Beh loro sono ben disposti e noi serpi sai come siamo no....alcuni di noi sono molto appaganti sotto certi aspetti" la frase accompagnata da un sorrisetto malizioso sortí l'effetto desiderato e la mora fece una faccia contrariata. " Che stupidi" mormorò. E sentendola ridacchia con Claire. "Quindi non avete la minima idea di quale casa verrete smistate?" "Io non proprio" disse Jade, "io un po' - disse la bionda - non avendo lo spirito di una serpeverde e la saggezza di una corvonero direi che o diventerò Grifondoro o tassorosso". "Non ti offendere - iniziai io - ma non so quale Delle due sia meno peggio". Detto questo le due cominciarono a ridere.



Il viaggio in treno continuò sempre tra risate e frecciatine. Sembravamo parlarci come delle amiche d'infanzia. 
Ad un certo punto Claire lasciò lo scompartimento per andare ad incontrare sua sorella che si trovava nell'altro vagone. 
Io e Jade rimanemmo sole. Ero seduta vicino al finestrino e nel silenzio che era calato io ero persa nei miei pensieri. Qualcosa si appoggiò sulle mie gambe e mi fece sobbalzare. Distolsi lo sguardo e vidi che la ragazza si era allungata sul sedile ed aveva appoggiato la testa su di me. La guardai. Lei mi guardò come a chiedermi il permesso. Annuì sorridente. In realtà non stavo prestando molta attenzione a cosa facevo. La mia mente stavo ancora nuotando nei suoi occhi, come in un mare oscurato dalla notte. Inchiostro che mi avvolgeva e mi confondeva le idee. Istintivamente portai una mano alla sua testa e comincia ad accarezzarle i capelli, arrotolandomeli sulle dita stando a tenta a non tirarglieli. La vidi chiudere gli occhi e sorridere beata. Averla su di me mi provocò un insieme di brividi ed emozioni che mi lasciarono spiazzata. Perché con lei era così? Cosa c'era che non andava? 
Aspetta...no no e no. N..no..non posso essermi innamorata di lei. Si insomma è una ragazza. Non può piacermi una ragazza io sono etero! 
Un suo leggero movimento mi riportò alla realtà. Mi fece un'enorme tenerezza vederla lì rannicchiata. La vista mi si appannò ed uno sbadiglio precedette il sonno. 


In quel momento, anni dopo ho appreso, che Claire entrata nello scompartimento e vista la scena decise di scattare una foto, perché secondo lei sarebbe servita in futuro. E  mai ebbe più ragione. 

Il fischio del treno ci svegliò entrambe dandoci il benvenuto ad Hogwarts.




Io mi trovavo seduta vicino uno dei miei più cari amici. Draco Malfoy. Molti lo ritenevano uno stronzo ed in effetti un po' lo era, ma era anche tanto simpatico e protettivo. Le tavole erano ancora spoglie dell'abbondante banchetto che si sarebbe svolto di lì a poco. Il portone si spalancò per far entrare coloro sarebbero dovuti essere smistati. Tra i bambini spiccavano le figure di Claire e Jade: la prima molto imbarazzata e l'altra abbastanza disinvolta. 

Molti bambini vennero smistati in Grifondoro e pochi in serpeverde. Arrivato il loro turno la McGranitt chiamò " Claire Laurent". Lei andò su e di settembre sullo sgabello il capello ci mise relativamente poco quando gridò "Grifondoro!". Mi lasciai sfuggire una smorfia ma quando si girò a guardarmi le sorrisi in modo sincero. 

Dopo gli ultimi due bambini rimasti la professoressa chiamò lei. "Jade Edwards". Trattenní il respiro. Desideravo ardentemente fosse smistata tra le serpi, ma sapevo che il cappello parlante avrebbe tenuto conto della sua scelta. Impiegò un paio di minuti per scegliere mormorando cose come "... Hai del fegato e di ambiziosa. Potresti essere benissimo una serpeverde come Grifondoro, ma dove ti colloco?.......ci sono....!" In quel momento il mio cuore stava per scoppiare. Se fosse finita in Grifondoro avrebbe avuto poco tempo per stare con lei, se fosse stata tassorosso probabilmente non le avrei più parlato, ma.....tum, tum tum...il cuore mi stava uscendo dal petto. Mi stava guardando. Incatenati il mio sguardo al suo. Lo smeraldo e l'ossidiana. L'incontro che avvolge l'oro....

".....ci sono..... corvonero!"













n.d.a. scusate veramente tanto per l'enormee ritardo questo è il secondo capitolo che molti aspettavano da una vita.
   
 
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