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Autore: Mrsikibari    22/06/2017    0 recensioni
L'orizzonte degli eventi è il punto in cui tutto diventa indefinito,non si sa cosa accadrà,l'unica certezza è che ci sarà una svolta,non si sa neppure se sarà positiva o negativa,ma è troppo tardi per i ripensamenti,e l'unica cosa che si può fare è tentare la fortuna.
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"-Mi dispiace tu non abbia potuto ancora conoscere Yoongi,sembri uno con cui potrebbe andare d'accordo-disse Taehyung mentre parlavano del più e del meno in corridoio.
-Ugh,non credo,mi ha solo aiutato per tirare fuori dai guai Jungkook-
-Sì..dico solo che alcune volte fate dei discorsi aimili,potreste avere qualcosa in comune-
-Ad esempio?-
-Non lo so..penso che se sei un fissato di piante e della Terra,allora potresti diventare automaticamente il suo migliore amico-
-A me non piace la botanica-
-La Terra?-
-A tutti gli umani suppongo piaccia la Terra,-
-Yoongi ha po' una fissa-"
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•{Yoonseok,side Namjin e Jikook
Genere: Angst, Drammatico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Min Yoongi/ Suga
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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L'orizzonte degli eventi .

 

 

 

 

Ogni volta che Hoseok rimetteva i piedi sulla Terra si stupiva di quanto potesse sentire la differenza tra casa sua e l'avalon.

Con il passare del tempo si era abituato a quell'ambiente freddo e minimalista ,ormai l'odore di disinfettate di cui era impregnata l'intera stazione,era diventato un odore familiare e confortevole.

E poi c'era la gravità,non era abbastanza bassa per riuscire a levitare,ma lo era quel tanto da dargli una sensazione di leggerezza,che quando tornò sulla bella e fresca Terra,gli sembrò di avere dei macigni alle caviglie.

A favore del pianeta verde c'era però il fatto dell'aria fresca e dei paesaggi,anche lo spazio era molto affascinante, ma talvolta quella bellezza lo faceva sentire più solo che mai.

Ad Hoseok sembrò di rinascere quando sentì il calore dei raggi del Sole sulla sua pelle, da quando era salito sull'avalon aveva perso molta della sua solita e caratteristica abbronzatura.

Erano appena passate le tre del pomeriggio,e il Sole era ancora alto,erano gli inizi di Ottobre,e il vento leggero gli scompigliava i capelli,respirò a fondo nei polmoni,e fu costretto a tapparsi gli occhi usando una mano come visiera per proteggersi dal sole,doveva ancora riabituarsi alla luce.

Il viaggio dalla stazione era stato estenuante e a tratti pauroso.

Hoseok non era mai stato un grande fan dei viaggi,figuriamoci di quelli fatti in dei razzi che andavano a velocità stratosferiche e i cui atterraggi erano tutt'altro che delicati.

Durante il viaggio aveva rischiato di vomitare più volte,e all'atterraggio aveva perso addirittura i sensi.

No i viaggi non erano fatti per lui,questo era uno dei motivi più superficiali sul perché evitava di tornare sulla Terra a meno che non fosse strettamente necessario.

Quella era solo la seconda volta che tornava da quando era partito,durante le feste preferiva restare sull'avalon,rimanevano poche persone e diventava un po' inquietante,soprattutto per uno come lui che si spaventava facilmente,ma almeno c'era la tranquillità necessaria per lo studio,e poi c'era Taehyung che gli faceva compagnia,dato che come lui preferiva rimanere sulla stazione.

Questa volta però fu costretto,non dai suoi genitori che avevano sempre insistito che tornasse,ma dalla sua coscienza,e anche dal suo puro volere.

Quando ricordò il motivo per cui era lì si sentì frastornato,e quasi in colpa per aver assaporato quei piccoli momenti in cui si era goduto il suo arrivo.

La notizia gli era arrivata qualche giorno prima via email dalla sorella.

Suo padre era un dottore rinomato ormai in pensione,ma come tutti i dottori,non si prendeva mai cura di sé stesso,e così nonostante i suoi dolori continui non si era mai fatto controllare,finché non divennero troppo forti per essere ignorati.

Si scoprì che aveva contratto un qualche tipo nuovo di malattia,rara e ancora poco studiata che lo aveva portato via in pochi mesi.

Nessuno aveva avvertito Hoseok della malattia,era venuto a sapere tutto solo due giorni prima,e ora conviveva con il fatto di non aver parlato con suo padre un'ultima volta prima che morisse,avrebbe voluto chiarire e riappacificarsi con lui,ma il tempo non era stato dalla sua parte.

Quando scese dal treno che lo portò dalla stazione di atterraggio a Gwangju ,si allontanò dalla fermata e poté vedere da lontano la grande casa in cui era cresciuto.

Gli aveva sempre ricordato le case coloniali che si vedevano nei vecchi film americani,aveva un lungo steccato bianco,e grandi distese di campi coltivati di fronte a sé,che però venivano coltivati da dei robot addetti piuttosto che da schiavi.

Così si avviò per la stradina sterrata che lo avrebbe portato fino alla vecchia casa.

 

Fu sua sorella,o per meglio dire sorellastra ad aprirgli.

Lo accolse con un sorriso triste,si abbracciarono e stettero in quel modo per alcuni minuti pieni,poi entrarono in casa e Mei gli offrì del tè.

 

-Ti avevano avvertito?Che stava male intendo-fu questa la prima cosa che chiese.

Gli sembrò di essere stato sgarbato,alla fine non si erano seppure detti neanche un “ciao” o un “come stai?”,ma era una cosa che gli premeva chiedere fin dal giorno prima,e non seppe trattenersi.

Perché non lo avevano avvertito?

 

-No..mamma non lo ha detto neppure me-

Non voleva essere insistente,e dallo sguardo di Mei poteva capire che non era una cosa di cui voleva parlare,ma lui non capiva,e alla fin fine,probabilmente qualsiasi cosa di cui avrebbero parlato sarebbe stata dolorosa.

 

-Ma p-perché?Non ne capisco il motivo-

Mei abbassò la voce,e si guardò intorno prima di parlare:

-Mamma non voleva che tu lo sapessi,a me non l'ha detto perché sapeva che io te lo avrei raccontato comunque-

-Perché?-

-Hoseok...-lo disse con una voce esasperata-lo sai il perché-

Forse lo sapeva il perché,ma aveva solo sperato con tutto il cuore che non fosse quello che ora stava pensando.

Sentì il suo cuore chiudersi in una morsa e il respiro un po' mancare,era stato come essere colpito da uno schiaffo in faccia,anche quando le cose sembravano essere migliorate,ovviamente non potevano esserle anche per lui.

 

 

 

* * *

 

 

Nel frattempo Min Yoongi era ancora sopra l'avalon.

Era mattina e stava ancora cercando di trovare le forza per decidere se alzarsi dal letto e affrontare le lezioni mattutine o rimanere lì steso a godersi il suo tempo di sonno.

La seconda opzione era molto più allettante,ma sfortunatamente vinse la parte della ragione e dovette lasciare le lenzuola calde e profumate del suo amato letto.

Normalmente si sarebbe diretto subito alla mensa,avrebbe sgraffignato una fetta di pane con del burro,una tazza di caffè e si sarebbe diretto subito nella serra,e così avrebbe fatto anche quella mattina se non fosse stato per il fatto che alla porta della serra,era stato appeso un bel cartello bianco e rosso.

Yoongi conosceva molto bene quel cartello,e non era per nulla un buon segno.

Quando lo vide,aveva ancora la fetta di pane tostato che gli penzolava dalle labbra,e una tazza di caffè quasi vuota in mano,la lasciò cadere per terra facendola andare in frantumi e facendo colare quel poco che era rimasto da bere.

Si tolse la fetta di pane dalla bocca,e deglutì il boccone l'ultimo boccone.

Se fosse stato lui ad aver raccontato questa storia avrebbe aggiunto molta più enfasi come era suo solito,dicendo che il corpo gli si era congelato,che aveva incominciato a sudare freddo,che aveva perso un battito,ma che era riuscito a rimettersi in sesto e a risolvere la situazione,e altre stronzate del genere.

La verità era che sbiancò semplicemente,e che si mise a balbettare parole senza senso,da veri duri insomma.

Guardò meglio il cartello,nella speranza fosse un altro,ma era quello senza ombra di dubbio,un bel cerchio con un “x” rossa sopra.

Semplice no?Eppure Yoongi cercava ancora dei piccoli scarabocchi sui bordi del cartello,o dei segni sulla “x” che potessero cambiarne il significato.

Quella semplice “x” significava la sospensione,o possibile cancellazione del suo programma.

Lo aveva visto accadere ad altri studenti,di solito eliminavano i progetti che non davano frutti per risparmiare sul budget dell'università,ma il suo aveva sempre dato ottimi risultati,e allora perché fare una cosa del genere?

Dopo aver “interiorizzato” quello che era appena successo,si diresse alla segreteria per capire meglio cosa fosse accaduto.

 

-Signor Min,il suo progetto è solo sospeso temporaneamente,verrà valutato il lavoro fatto finora e deciso se lasciarlo o eliminarlo,l'esito gli sarà comunicato al più presto,ora non si preoccupi e torni a lezione- disse la segretaria con voce calma naturale.

-Quanto ci vorrà?-

-I professori hanno già valutato molti altri progetti prima del suo,lei è uno degli ultimi,perciò potrebbe succedere uno dei prossimi giorni con tutte le probabilità-

-E-e io che faccio fino ad allora?Se non curo le mie piante lo-loro-

-Le ripeto signor Min non si preoccupi,se ne stanno occupando i professori,e ora per piacere torni in classe,ci sono molti altri studenti che cercano informazioni-

Yoongi si guardò intorno,la segreteria era completamente vuota,poteva addirittura sentire il rumore del condizionatore dal silenzio che c'era,decise comunque di non protestare,e di lanciare solo uno sguardo poco gentile alla segretaria che era già tornata a farsi i suoi affari e a darsi lo smalto.

 

Okay,era solo questione di qualche giorno,poteva farcela,bastava che trovasse un modo per distrarsi o l'ansia lo avrebbe assalito.

Passò la mattinata a studiare per prima cosa,fu difficile,molto difficile,la mente non faceva altro che andare a pensare a cosa sarebbe accaduto di lì a qualche giorno,ma ci riuscì in qualche modo a lui sconosciuto.

Per la prima volta dopo due anni,quel pomeriggio Jungkook e Taehyung riuscirono a convincerlo a giocare insieme a lui ai videogiochi.

Non era mai stato un grande esperto,e i due dovettero spiegargli tutto dalle basi,e nonostante i loro consigli,fece un totale disastro comunque,gli zombie non facevano altro che ucciderlo.

-Come fai a farti mordere da ogni zombie,cioè cazzo sono lenti,abbiamo scelto il videogioco più facile-

-Jungkook lascia stare,è lento nel videogioco quanto lo è nella realtà-

-Ehi,è la mia prima volta,lasciatemi respirare-

-Amico,non ci riuscirai se ti fai uccidere da tutti-

-Ho capito,non so giocare,lo sapevo già grazie-

-Ma tu non ci stai neppure provando veramente!Pigi i tasti a caso!-

-Perché non ho voglia,e mi fanno male le dita-

Dopo questa Taehyung si buttò indietro sul pavimento facendo qualche strano rumore di sconforto con la bocca.

-Primo:sei così pigro che mi fai schifo,dico sul serio-Yoongi guardò il più giovane in modo tagliente,ma l'altro non lo considerò neanche-secondo:lo sapevi che sarebbe stato così,quindi per quale maledetto motivo hai accettato di giocare?!-

-Perché me lo avete chiesto allora?!Che discorsi fai?!-

Taehyung rispuntò da dietro di loro,e sembrava essersi ricaricato completamente-PERCHE' NOI A DIFFERENZA DI CERTE PERSONE NON NOLEGGIAMO IL FILM PREFERITO DEI NOSTRI COMPAGNI DI STANZA E CE LO GUARDIAMO DA SOLI!-era leggermente alterato,e per confortarsi stava abbracciando un cuscino.

-Che cosa diamine c'entra ORA?!Mi andava di guardarlo senza sentire te che ti mettevi a piangere ad ogni scena!-

-C'ENTRA PERCHE' SIGNIFICA CHE SIAMO PERSONE GENTILI!-Jungkook annuì in segno di approvazione-E PER LA CRONACA NON E' COLPA MIA SE HO DEI SENTIMENTI!-Jungkook continuò ad annuire.

-SMETTILA DI GRIDARE!-Taehyung,in modo molto maturo,gli fece una linguaccia poi si ributtò per terra continuando ad abbracciare il cuscino.

(Dumbo faceva piangere,Yoongi non poteva capire,lui non aveva delle orecchie grandi come Taehyung).

Yoongi poté tirare un respiro di sollievo ed anche le sue orecchie.

-Sai che non hai ancora risposto?Perché hai accettato?-

Si era rilassato troppo presto,accidenti a Jungkook.

-Devo solo distrarmi un po'..-

-...Perché?-

Yoongi lo guardò innervosito,ma rispose comunque-mi hanno sospeso il programma,e mi faranno sapere solo tra qualche giorno-.

-Uuugh-

-Già-

-Mi dispiace Yoongi- la voce di Taehyuna si sentiva a malapena soffocata dal cuscino-

-Grazie Tae,però cambiamo argomento non ho molta voglia di parlarne-

-Mh certo..quando tornerà Hoseok piuttosto?-disse Jungkook

-Ah Hoseok..credo fra uno o due giorni,ha detto che non sapeva quanto sarebbe dovuto restare-

-Come mai è partito?Jimin ha detto che non l'ha spiegato-

Yoongi ci pensò qualche secondo,in effetti non aveva detto gran che neppure a lui.

-Non,non lo so di preciso,ha detto che doveva prendersi una piccola pausa..-

-Non è un buon segno-rispose Jungkook con aria di chi la sapeva lunga.

-Che intendi dire?-il maggiore lo guardò preoccupato.

-Intendo che non porterà nulla di buono,l'ultima volta che Jimin me l'ha detto..-

-Sì ma io ed Hoseok,a differenza tua e di Jimin,non siamo una coppia,non andava a prendersi una pausa da me-rispose scocciato,e lui che credeva stesse parlando seriamente per una volta.

Taehyung prese di nuovo la parola:

-Sei sicuro?Mette la depressione stare con te certe volte,ogni cosa che dici è acidità in pillole,e poi sei un idiota-.

Yoongi lo guardò storto per qualche secondo, poi rispose:

-Beh scusa se non parlo da solo ricreando telenovelas con dei calzini come fai

tu,e perché sarei io l'idiota?Acidi non significa essere idioti-

-Non era per quello l'idiota,e questa domanda ne è la prova-gli rispose Jungkook

L'espressione di Yoongi si fece interrogativa,ma non fece nessuna domanda,aspettò che si spiegassero da soli.

-E' per Hoseok che sei un idiota-gli spiegò Jungkook dopo alcuni secondi in cui Yoongi li guardava senza capire niente.

-Non stiamo insieme come te e Jimin,passiamo solo venticinque ore su ventiquattro insieme,ci finiamo le frasi a vicenda per caso,ah e ovviamente alcune volte ci teniamo per mano,ma solo come “amici”,ah ah e ci siamo fatti delle tute uguali con scritti i nostri nomi,ma no..non ci piacciamo per nulla-gli fece il verso,in una versione poco fedele e molto acuta Taehyung.

-Quand'è che ci siamo tenuti per mano scusa?-

Jungkook iniziò a contare le volte utilizzando le dita-Beh allora,ieri quando siete arrivati a mensa,poi l'altro ieri quando guardavate quel film,e ancora quand-

-Sì sì abbiamo capito-lo interruppe Yoongi agitando le mani per farlo smettere di parlare.

-Quindi non lo neghi?-

-Negare cosa?Che siamo molto amici?-

-Che vi piacete,idiota-Jungkook non riuscì a trattenersi e gli gettò un cuscino addosso.

Yoongi lo guardò torvo,e gli rilanciò contro il cuscino:

-Siamo solo amici,e se anche fosse,sarebbero affari miei-

-Oooh,quindi c'è una possibilità-

-Oh mio dio,ho avuto l'onore di conoscere il primo fidanzatino di Yoongi,quasi piango- il maggiore non sapeva che cosa aveva appena scatenato.

Yoongi prese un altro cuscino e lo tirò contro Jungkook più forte che potè:

-Ah e sarei io l'idiota?-

 

 

* * *

 

 

La cerimonia non durò molto,e Hoseok ringraziò il cielo per questo.

Aveva deciso che non avrebbe pianto,e se fosse durata di più era convinto che non sarebbe riuscito a trattenere le lacrime.

Tutti gli amici e i familiari lo guardavano compiangendolo ,non gli serviva che lo facessero ancora di più.

Inoltre voleva cercare di sembrare più forte,come suo padre aveva sempre cercato di renderlo invano.

Quando la cerimonia finì si trattenne qualche minuto in più a fissare la tomba,non si avvicinò neppure.

Stette dove era sempre stato dall'inizio della funzione,in una sedia scomoda in prima fila,e a quel punto lasciò che solo qualche lacrima salata scendesse,per poi asciugarla subito con la manica della sua camicia.

Doveva cercare di essere forte,non voleva che suo padre,nonostante non ci fosse più,pensasse che era ancora il solito “piagnone”.

 

Per sua sfortuna invece il rinfresco sembrava non avere mai una fine.

Si stupì della quantità di persone che erano venute per il funerale,certo suo padre aveva sempre avuto molti amici,ma la maggior parte di quella gente non l'aveva mai vista,e neanche sentita nominare.

Si presentavano come parenti lontani,o come amici dei tempi della scuola,e la sua matrigna li accoglieva come se anche lei li conoscesse da una vita e ci parlasse tutti i giorni.

La cosa gli sembrava molto ridicola,non riusciva più a contare sulle dita le persone che gli avevano detto “Come sei cresciuto!Eri piccolo così quando ti ho conosciuto!” e “Non piangi?Sei proprio un Jung come tuo padre” “Io lo conoscevo bene,era un vero uomo”,forse era lui che era un po' suscettibile quel giorno,anzi lo era proprio,ma questi commenti che erano semplici frasi di consolazione,a lui non sembravano altro che parlottii fastidiosi la cui unica funzione era farlo sentire peggio.

Era sempre stato uno bravo nelle conversazioni,e sempre felice di parlare con qualcuno,ma in un giorno come quello l'unica cosa che voleva era il silenzio e il suo letto.

Provò più volte a defilarsi di nascosto,ma sua “madre” riuscì a trovarlo tutte le volte e a farlo tornare nel soggiorno per fare i dovuti compiti da bravi padroni di casa.

Detto così sembrava che a lei la morte del marito non l'avesse toccata,ma non era così,Hoseok poteva ben vedere gli occhi gonfi e rossi causati dai pianti durante la cerimonia e le grandi occhiaie scure sotto gli occhi.

Il suo trucco era più leggero e dato con meno cura,si vedeva bene la sua aria stanca e distrutta sotto il lieve strato di fondotinta.

Nonostante questo aveva ancora le forze per rimproverare Hoseok:

-Per l'ultima volta Hoseok,torna di là e abbi un po' di educazione-

-Ma..-

-Neppure io e Mei siamo in vena di fare conversazione,ma se facessimo entrambe come te allora non ci sarebbe nessuno ad accogliere gli ospiti,quindi ora torna di là,per piacere. So che è dura ma fallo-.

E così fece Hoseok,tornò nel soggiorno che avevano preparato per il ricevimento,e non provò a rintanarsi un'altra volta in camera sua,seppur fosse stato molto tentato.

Quando gli ospiti se ne furono andati,tutti e tre si diressero nelle proprie camere senza rivolgersi una parola,e lasciando stare il compito di ripulire ai robot addetti.

Nonostante la lontananza che c'era tra la sua camera e quella di sua “madre”,quella notte la sentì piangere ancora,e si stupì del fatto che invece lui non lo fece.

Aveva trattenuto le lacrime tutto il giorno,ma ora aveva solo degli occhi secchi.

Si era concentrato così tanto per non farlo che ora non ci riusciva.

Era una sensazione strana,voleva poter piangere e sfogarsi di tutto il peso degli ultimi giorni,ma gli era impossibile e si sentiva ancora peggio ora per non riuscirci,come quando un pittore ha l'ispirazione per un dipinto ma non ha alla portata di mano una matita per farne uno schizzo,così anche lui sentiva di avere il bisogno di piangere ma non poteva perché non c'erano lacrime.

Passò tutta la notte a girarsi tra le lenzuola finché alla fine si addormentò alle quattro passate del mattino senza neanche accorgersene.

 

 

La mattina seguente fu dura alzarsi presto.

Subito il giorno dopo la cerimonia,avevano fissato l'appuntamento con il notaio per via del testamento,ovviamente era alle otto e mezza di mattina,e la sveglia lo svegliò alle sette e mezza.

Quando sentì il suono stridulo di quell'aggeggio gli sembrò di essersi addormentato solo qualche minuto prima.

Aveva dormito senza fare sogni,e si sentiva stanco quanto non lo era mai stato prima.

La testa gli doleva come se al posto del cranio ci fosse stato un macigno che stava cercando di uscirgli dalla testa.

Riuscì a malapena a mettersi in piedi e lentamente indossò un paio di pantaloni eleganti neri,una semplice camicia bianca e la solita giacca nera.

Il giorno prima era stato difficile, ancora doveva cercare di interiorizzare tutto quello che in quei pochi giorni era successo.

Senza sapere come,la mente lo portò a chiedersi se quei giorni sarebbero stati un poco meno estenuanti se insieme a lui ci fosse stato qualcuno ad affrontarli con insieme.

Non qualcuno come sua sorella o un qualsiasi parente,ma qualcuno,seppur fosse un pensiero molto egoistico,che potesse farsi carico delle sue debolezze,dei suoi lamenti,della sua autocommiserazione,e della sua tristezza,in modo da farlo sentire meglio e meno penoso di come sentiva di essere.

Non riusciva neppure a piangere per la morte di suo padre,quanto poteva essere penoso?

E perché non ci riusciva?Sentiva di essere triste per la sua morte,ma forse il suo rancore nei suoi confronti superava la tristezza.

E che persona orribile doveva essere per non riuscire a mettere da parte i suoi capricci personali,per piangere una delle persone più importanti della sua vita?

Sì,si sentiva proprio patetico,soprattutto perché non aveva neppure il diritto di pensare che per lui ci potesse essere una persona che lo consolasse,e che gli dicesse che non era strano che non riuscisse neppure una fottuta lacrima per suo padre.

Per di più questa persona come avrebbe potuto volerlo consolare?Era un uomo di ventitré anni che ancora non riusciva a lasciar andare il passato e a guardare avanti.

Automaticamente si immaginò gli occhi neri e piccoli di Yoongi che lo guardavano,e ci vide riflessa tutta la sua delusione nello scoprire quanto patetico e debole fosse realmente.

Tutto ad un tratto cambiò idea e non si chiese più come sarebbe stato se ci fosse qualcuno al suo fianco,perché se avesse potuto decidere chi fosse stato avrebbe scelto sicuramente Yoongi,e aveva dannatamente paura che potesse guardarlo in quel modo.

Solo pensare a quello sguardo spento gli fece venire i brividi,e irrigidire il corpo.

Una sensazione di freddo gli salì lungo tutta la schiena e la tazza di caffè caldo che si era preparato,adesso sembrava non riuscire a riscaldargli neanche le dita della mani.

Yoongi,nell'ultimo anno che avevano passato insieme,era diventato la persona di cui Hoseok si fidava di più in assoluto,ma un anno non è sempre sufficiente per conoscere completamente una persona,per questo Hoseok aveva sempre paura di deluderlo e scoprire un suo lato meno gentile,ed essere alla fine abbandonato,ancora.

Yoongi,differentemente che con con gli altri,con lui era dolce e premuroso,Hoseok notava come alcune volte cercasse di nasconderlo facendo finta che non gli importasse nulla,ma il balbettio e le orecchie rosse lo fregavano sempre.

Alcune volte,quando era particolarmente irritato,era scorbutico anche con lui,ma lo era comunque meno che con gli altri.

Lo lasciava entrare nel suo piccolo mondo dove pochi oltre a lui avevano la possibilità di entrare,ma se Yoongi avesse scoperto questa sua parte vigliacca ,allora Hoseok era convinto che il maggiore non lo avrebbe più guardato allo stesso modo,avrebbe smesso di cercarlo per dirgli le cose più stupide,e avrebbe smesso di lasciare che lui intrecciasse la sua mano alla sua,e di questo Hoseok ne aveva una fottuta paura.

Con suo padre era successo,e non voleva che accadesse una seconda volta.

Suo padre era un uomo rigido e severo,man mano che cresceva lui aveva cercato di indirizzarlo per un certo percorso,per farlo diventare un uomo forte e il più possibile simile a lui.

Hoseok però era diverso,a lui non interessava diventare un uomo di successo come suo padre,non gli interessava andare a caccia,giocare a golf,vincere al braccio di ferro,bere scotch,o qualsiasi cosa facessero le persone mascoline come suo padre.

Ad Hoseok interessava tutto quello che aveva a che fare con la tecnologia,e passava la maggior parte del tempo in casa a smontare i vari robot,cercando allo stesso tempo di evitare tutte le volte che suo padre gli proponeva di andare a caccia insieme.

Le poche volte che il suo vecchio ce lo portò,aveva pianto nel vederlo infilare le prede nella sua sacca da caccia,o mentre li spellava.

L'unico sport che gli era mai interessato era stata la danza,a cui suo padre si era categoricamente rifiutato di iscriverlo “Hoseok quelli sono sport per le femminuccie,tu sei un Jung dovresti onorare il tuo nome facendo qualcosa più alla sua altezza”.

Così il piccolo Hoseok si ritrovò a giocare a tennis ,dopo che il padre lo aveva obbligato,l'unica fortuna fu che in questo modo incontrò Namjoon,e Seokjin.

Col passare del tempo però suo padre iniziò a capire che Hoseok non era per niente come lui,e che soprattutto non lo sarebbe mai diventato.

Smise di dedicare il tempo che gli aveva sempre riservato per fare altro,e diventò meno affettuoso nei suoi confronti,fino a quasi evitarlo nella loro stessa casa in seguito alla morte della sua prima moglie cioè la madre di Hoseok.

Quando Hoseok diventò più grande,e suo padre si risposò con un'altra donna,le cose sembrarono tornare più tranquille,forse il nuovo amore lo aveva addolcito,e aveva cercato di riallacciare i rapporti con il figlio,anzi la situazione cambiò all'opposto,dal considerarlo il minimo indispensabile,ora gli era completamente appiccicato,e la paura di Hoseok di poterlo deludere un'altra volta era tornata.

Per molti anni Hoseok si comportò come sapeva che suo padre avrebbe voluto,ma non era più lui,così arrivò la decisione di trasferirsi sull'avalon per continuare gli studi.

Per questo ci furono numerosi litigi prima della sua partenza,gli sembrò di non averlo ancora deluso completamente,aveva voluto credere che avesse rispettato quella scelta,ma quel “lo sai” di Mei lo aveva fatto ricredere.

 

Per Hoseok quegli anni furono incredibilmente duri,e non si sarebbe mai perdonato se fosse successo anche con Yoongi.

 

 

 

* * *

 

 

La giornata non era partita come una delle migliori,ma non poteva lasciarsi abbattere in quel modo.

Il suo lavoro era più che valido,non potevano eliminarlo così spudoratamente.

Ovviamente il giorno seguente lo passò a torturarsi con improbabili teorie su come riuscire a convincere il direttore su quanto fosse impensabile eliminare il suo programma,la più sensata fu quella di provare a rapirlo e a raccontargli che se non lo avesse fatto avrebbe ucciso il suo cane,cosa di cui oltretutto non era capace,ma si sarebbe esercitato e sarebbe stato così bravo da rendere credibile la minaccia,ed evitare di togliere la vita ad un piccolo animale,di cui non sapeva neppure l'effettiva esistenza.

Da quanto si era torturato le dita a forza di scrocchiarle e rigirarle per l'ansia erano diventate tutte a piccole chiazze rosse,passò molto più tempo a rigirarsi nel letto che a fare effettivamente qualcosa di produttivo,e nonostante la cosa lo fece sentire in colpa,non riusciva a trovare un modo per intrattenersi e distrarsi dal quel chiodo fisso.

Certo,avrebbe potuto studiare,ma chi aveva in un momento del genere il cervello per riuscire a farlo?

Le poche volte che aveva provato ad avvicinarsi ad un libro gli era immediatamente venuto il mal di testa,perciò era un'opzione che non aveva neanche più considerato.

Provò a giocare altre volte con i suoi amici più giovani,ma il fatto che lo stracciassero ogni volta che prendeva in mano il controller lo demoralizzava,e gli faceva venire in mente quanto vecchio fosse.

Sì aveva solo ventiquattro anni,ma era sempre stato un tipo melodrammatico.

Così aveva deciso di provare a stare in compagnia di Seokjin e Namjoon,che più o meno avevano la sua stessa età.

Lui e Namjoon andavano d'accordo,studiavano cose completamente diverse,ma avevano scoperto di avere tantissimi interessi in comune al di fuori dello studio,al contrario di Seokjin,che aveva sempre gusti opposti ai suoi, ma in compenso gli preparava sempre qualcosa da mangiare,quindi gli stava simpatico.

Perciò passò un po' di tempo in loro compagnia,a parlare di sciocchezze,e a mangiare bignè,tortini,pasticcini,sfoglie,e altri dolci del genere.

Da quando aveva conosciuto Seokjin,ne andava matto,credeva anzi,di essere ingrassato di un bel po' di chili dalla prima volta in cui Hoseok glielo aveva presentato.

Già,e poi c'era Hoseok.

I momenti che non passava a pensare alle sue strambe tattiche per convincere il direttore,li passava a pensare al più piccolo.

Erano amici da un anno ormai,anzi erano molto più di amici,cosa strana per due che si conoscevano da solo un anno,ma a Yoongi sembrava di conoscerlo da sempre,e si sentiva di potersi liberare di più quando era con lui.

Con Hoseok riusciva a essere più spontaneo,non ci era riuscito fin da subito,ma ora era diventata una cosa naturale,che invece non era mai stata con gli altri,almeno non così velocemente,con Hoseok gli ci erano volute solo poche settimane.

Probabilmente il fatto che passassero praticamente tutti i giorni insieme aveva aiutato a velocizzare il processo,ma era una cosa che stupiva Yoongi ogni volta che ci pensava.

Hoseok era in assoluto la sua persona preferita, (sì Yoongi aveva una classifica delle persone che preferiva);subito dopo c'erano i suoi familiari,e poi le piante,non erano persone ma l'idea di mettere Jungkook o gli altri così in alto in classifica lo infastidiva.

I motivi principali per cui era al primo posto erano tre:primo non lo aveva mai preso in giro per la sua fissa per le piante,secondo Taehyung aveva ragione e in effetti avevano molte cose in comune, terzo lo avrebbe potuto fissare per ore senza annoiarsi.

Cosa oltretutto che aveva fatto.

Hoseok una volta si era addormentato su uno dei panchetti alti della serra,aveva steso le braccia su uno dei banconi e appoggiato la testa,quando Yoongi se ne accorse non poté far a meno di rimanere lì imbambolato a fissarlo.

Alla fine si era messo a sedere su un panchetto accanto a lui,e aveva iniziato ad osservare più da vicino il suo viso,scoprendo piccoli dettagli,come nei microscopici e piccole cicatrici probabilmente risalenti ai tempi dell'infanzia.

 

La lista per cui lui fosse il suo preferito era molto lunga,ma se avesse potuto riassumere tutto in pochi punti,e farli sembrare il meno sdolcinati possibile,avrebbe scelto quelli.

 

Okay l'ultimo era proprio sdolcinato,ma quello era stato il modo di dirlo meno romantico possibile,ed era stato molto scrupoloso nel farlo.

 

La maggior parte delle persone non avevano problemi ad ammettere a loro stesse di essere innamorate di un'altra persona,spesso la gente lo credeva ma non lo era neppure veramente,invece Yoongi era diverso,e passava settimane a cercare di capire se lo fosse veramente.

Yoongi non aveva mai avuto molti amici,e quasi nessun ragazzo o ragazza,le sue esperienze si limitavano a dei baci a stampo risalenti a quando aveva quindici anni,adesso ne aveva ventiquattro,perciò quando si trattava di far avvicinare così intimamente qualcuno a lui,preferiva analizzare tutto.

Aveva sempre paura di non essere innamorato,ma semplicemente innamorato dell'idea di esserlo,e non voleva prendere il rischio di far andare tutto a rotoli se scoprisse che era la seconda opzione.

Era questo che lo tratteneva dal dichiararsi ad Hoseok,non era timido ma solo spaventato che il loro rapporto speciale,potesse scomparire,e che lui sarebbe rimasto da solo a sentire Jungkook e Jimin discutere.

Quindi forse sì era un fifone,anzi lo era decisamente,ma era più preoccupato che se avesse fatto una qualsiasi mossa avrebbe rovinato una delle cose più belle che gli erano capitate nella sua vita.

 

Per la cronaca,gli era difficile anche ammettere di essere uno sdolcinato.

 

 

 

***

 

 

-Mentre come ultima cosa,ma decisamente non meno importante il signor Jung ha deciso di lasciare tutti i suoi possedimenti,e il controllo dell'industria “Jung Enterprise” nelle mani del figlio Jung Hoseok-

Suo padre oltre ad essere un medico rinomato era anche diventato il capo di praticamente un impero.

La notizia non spiazzò nessuno,era praticamente ovvio che lo avrebbe lasciato a lui,gli occhi tondi e fastidiosi dei parenti che ora lo stavano fissando contemporaneamente,si stavano solamente chiedendo come avrebbe fatto il figlio piagnone del famoso Jung a dirigere il tutto.

Almeno era questo che Hoseok credeva che pensassero.

 

-Hoseok- Sun lo stava chiamando,erano appena tornati a casa,e ora loro due erano rimasti da soli,Mei era tornata in camera sua.

 

-Dobbiamo parlare di quello che vorrai fare da ora in poi-

Hoseok si aspettava che sarebbe successo,l'ennesima discussione sul suo futuro e su quello che avrebbe dovuto fare.

Per la prima volta dopo tanto tempo,Hoseok era indeciso.

Sarebbe tornato sull'avalon,o avrebbe onorato la morte di suo padre rimanendo sulla Terra?

Avrebbe continuato il suo sogno,o lo avrebbe lasciato nei ricordi del passato insieme a Yoongi?

Non si sentiva pronto ad affrontare ora l'argomento,nonostante fosse ormai urgente parlarne.

-Non sei costretto a rimanere..lo so che tu non l'hai mai voluto- Hoseok alzò gli occhi sorpreso in direzione di Sun -Non l'hai mai voluto,e io non voglio trattenerti qui a fare qualcosa che non ti rende felice-vedendo lo sguardo interrogativo negli occhi del figliastro Sun continuò -Hoseok,se decidessi di andartene non disonoreresti tuo padre,forse lui non avrebbe approvato,ma tu non devi lasciarti bloccare da quello che pensava,soprattutto ora che non c'è più-aveva un'aria triste mentre lo diceva.

-Lui direb-Sun gli si avvicinò interrompendolo e posò la sua mano sulla guancia di lui -Sono sempre stata dalla parte di tuo padre e per questo mi dispiace.Credevo che essendo lui tuo padre non dovessi ostacolarlo nelle decisioni,ma avevo torto-col pollice gli accarezzava la guancia,ed Hoseok la guardava inebetito da tutta la quella sincerità.

-Era un uomo difficile tuo padre,testardo come pochi e incredibilmente all'antica,ti voleva bene ma era così di vecchio stampo da non riuscire a entrare nel tuo mondo e voleva solo trascinare te nel suo-

Hoseok non credeva alle sue orecchie,gli stava veramente dicendo quelle cose?

Sun notò il sguardo stupito ,rise un poco e gli accarezzò i capelli -Non sei costretto a rimanere se non vuoi,ci sono qui io apposta,e cosa più importante non avere paura di fare ciò che desideri,semplicemente buttati-gli scompigliò dolcemente i capelli e poi se andò pure lei nella sua stanza.

Dopo quel discorso,totalmente inaspettato,Hoseok non ebbe più dubbi su nulla.

 

Quella sera stessa preparò la sua valigia,Sun lo aiutò,e la mattina dopo lei e Mei lo accompagnarono alla stazione per la partenza.

Il viaggio fu ovviamente orribile per lui,ma lo consolò il pensiero che avrebbe potuto rivedere Yoongi.

 

 

***

 

 

Alla fine la risposta che aspettava ormai da due giorni gli arrivò.

Lo convocarono negli uffici dell'avalon dove era andato la prima volta per cercare di capire che cosa fosse successo.

Al posto della donna fastidiosa e pigra della volta prima c'era un uomo, era letteralmente tre volte di larghezza,e due di altezza di Yoongi,ma lui cercò di non farsi intimidire,ed avanzò fiducioso nonostante quell'uomo e la sua espressione dura gli gridassero di scappare.

 

-Lei è..mm Min Yoongi?-chiese annoiato con una voce meno roca di quanto dal sua aspetto Yoongi si aspettasse.

Non rispose,fece solamente un cenno affermativo con la testa.

L'uomo allora gli tese la sua grossa mano con una lettera con il logo dell'università.

Dopo un semplice grazie Yoongi prese la lettera,e senza aprirla ritornò nella sua camera camminando veloce per allontanarsi da quell'uomo il più presto possibile.

Mentre camminava sentiva il cuore salirgli alla gola,e un dolore al petto che lo stava distruggendo,non sapeva se fosse per l'ansia o per il fatto che stava faticando più del solito.

Non era mai stato così ansioso per nulla prima di allora.

Anche quando arrivò alla camera e si mise a sedere sul letto sentiva che sarebbe potuto svenire.

Taehyung era lì con lui,e appena lo vide arrivare gli si avvicinò curioso anche lui della risposta.

 

-Su dai aprila!-

Le mani del più grande stavano tremando visibilmente,ma riuscì comunque ad aprire la lettera.

Yoongi iniziò a leggera,quando Taehyung lo interruppe:

-Leggi ad alta voce!-Yoongi lo guardò male,e continuò a leggere da solo.

 

Caro signor Min,dopo l'accurata analisi dei vari progetti finanziati dall'università siamo dispiaciuti di informarla che il suo progetto è stato eliminato.

Nonostante fosse uno dei migliori e sarebbe stato un piacere per noi finanziarlo siamo stati costretti a scartarlo a causa di alcuni problemi con la sua borsa di studio.

Speriamo sia stato già avvertito,nel caso comunque la informiamo che la sua scuola superiore ci ha scritto che non è più in grado di sostenere la sua borsa di studio,e che di conseguenza sarà costretto a lasciare l'università e noi a eliminare il suo progetto.

Firmi la lettera per presa visione,e la riconsegni in segreteria.

Le auguriamo un buon viaggio di ritorno”.

Allegato vi era un biglietto di ritorno,con la data e l'ora della mattina del giorno dopo.

 

Quando finì di leggere, Taehyung lo guardò in attesa di risposte,ma lui non ricambiò il suo sguardo,e gli passò semplicemente la lettera.

Aspettò che anche l'altro finisse di leggere, piano piano vide diventare il suo sguardo serio,come succedeva poche volte:

-Come possono farlo?Perché non ti possono più dare la borsa di studio,non te lo possono dire così da un giorno all'altro-

-A quanto pare a loro non frega Tae-lo guardò serio.

-Non possiamo fare nulla?Magari se chiamassimo la tua scuola maga-

-Taehyung,non hanno i soldi,non possiamo farci nulla,finisce qui e basta-

-Ma non puoi andartene,e Jungkook allora?A lui non hanno detto nulla!-

-Non ti preoccupare te,ti daranno un altro compagno di stanza,probabilmente anche più divertente di me,e si vede hanno dovuto tagliare qualcuno dal programma della borsa di studio e hanno preferito mandare via me-

-Ma-

-Potresti lasciarmi solo per un po'?- Yoongi voleva restare solo non voleva sentire quello che gli altri avevano da dire,una volta che quelli più in alto prendevano una decisione non poteva cambiare,era inutile discuterne.

Taehyung fece come gli aveva detto e lo lasciò da solo.

 

Quindi,era così che finiva il suo grande sogno?

Era questo il massimo a cui poteva arrivare?

Nel profondo sapeva che il suo essere sfigato avrebbe fatto cancellare il progetto,ma di certo non si aspettava una batosta come questa.

Tornare sulla colonia non era mai stato un pensiero che gli era passato per l'anticamera del cervello.

Tornare sulla colonia,restarci per il resto della sua vita,e non rivedere mai più Hoseok e gli altri.

La morsa che gli stringeva il cuore prima,ora era ancora più forte,non credeva sarebbe mai successa una cosa del genere,ma era successa,e ora come l'avrebbe dovuta affrontare?

Come avrebbe guardato i suoi amici negli occhi,come avrebbe guardato i suoi genitori dopo il suo fallimento,come avrebbe guardato Hoseok?

Anzi,come avrebbero guardato loro lui?

Non lo voleva sapere,non era pronto per andarsene,cosa avrebbe fatto una volta tornato a casa?

Avrebbe dovuto tornare a vivere con i suoi,e probabilmente cercare lavoro come operaio da qualche parte,non avrebbe ottenuto molto di più senza una laurea.

Uscì dalla camera e si diresse alla serra,davanti alla porta gli avevano lasciato degli scatoloni e delle buste per portare via tutte le sue cose.

Che bel benvenuto che aveva trovato.

 

 

***

 

 

Quando arrivò sull'avalon erano appena passate le cinque,i corridoi erano affollati dagli studenti che stavano ancora tornando in camera dopo le ultime lezioni pomeridiane.

Non ci mise molto tempo per trovare Jimin che era come al solito nella loro camera a studiare.

Appena lo vide si alzò per andargli incontro e salutarlo.

-Hoseok!Finalmente sei tornato come stai?-disse con il suo solito sorriso sincero.

-Bene in effetti,avevo bisogno di riprendermi ecco-rispose sorridendogli a sua volta-il viaggio mi ha stordito un po' comunque,potrei vomitare da un momento all'altro,ma sono troppo felice per pensarci-era vero,avrebbe potuto vomitare la sua colazione in quell'istante,si stupì anzi di non averlo fatto appena era sceso dalle scalette della navicella e si era tolto la tuta spaziale.

-E posso chiedere perché sei così su di giri?-

-Ho deciso di fare una cosa che volevo fare da molto tempo,penso di aver aspettato troppo-

-Con questo non hai risposto completamente alla mia domanda,ma per oggi ti lascio stare perché sei tornato da poco,e io sono una persona molto gentile,ricordatelo quando mi servirà un favore-e con disinvoltura gli fece un occhiolino.

-Forse lo farò,neppure io sono un così cattivo compagno di stanza,ma sottolineo il forse-

Dopo di che posò la sua valigia sul letto.

-Piuttosto-disse richiamando l'attenzione del più piccolo-sai dov'è ora Yoongi?-

-Dipende-aveva un sorriso malizioso sulle labbra,il che non era un buon segno-c'entra con la cosa importante che devi fare?Sai quella per cui stai arrossendo come un peperone in questo momento-

Provò a guardarlo male,ma era umanamente impossibile tenere il broncio a Jimin.

-Può darsi-disse credendo di essersi salvato con questa risposta evasiva.

-Beh in ogni caso credo che dovrai aspettare che torni con Tae dalla serra,non so cosa stiano facendo,ma Tae mi ha detto che era meglio se nessuno andasse da loro-

-Tae è nella serra con Yoongi?-chiese alzando entrambe le sopracciglia dallo stupore.

-Non ci credevo neanche io,ma poi l'ho visto andarsene insieme a Yoongi,quindi suppongo sia vero-

-Me ne vado per qualche giorno e succede di tutto,per caso Seokjin è riuscito a convincere il preside a cambiare il cibo della mensa?-a quel punto non gli sarebbe sembrato inverosimile.

-No per quello penso che dovremmo aspettare ancora un po'-rispose ridendo-la petizione che aveva iniziato a fare non sta andando molto bene,ci sono praticamente solo le nostre firme-peccato gli sarebbe piaciuto mangiare qualcosa di meglio rispetto alle verdure cresciute in serra,a quanto pare si sarebbe dovuto accontentare.

-Non credo sappia capire quando è l'ora di mollare-veramente era passato un anno e mezzo dall'inizio di questa storia,e ancora non era finita.

-Credi che ci metteranno molto prima di tornare?-

-Sono via da qualche ora,a questo punto credo di sì,ma non saprei-

-Io vado ad aspettarli fuori-

-Okay..buona fortuna con quella cosa importante-gli rifece un occhiolino,Hoseok disse un “grazie” imbarazzato,ma lo maledì mentalmente e chiuse la porta,per poi andare verso quella di Yoongi,appoggiarsi contro il metallo freddo,ed aspettare che l'altro tornasse.

Passò solo una mezzora,ma a lui sembrò un'eternità,e si stupì quando li vide finalmente arrivare.

Da una parte era sollevato che fossero tornati,dall'altra aveva sperato che non sarebbe successo,ora la sua ansia era a mille.

Al fianco di Yoongi c'era Taehyung,entrambi avevano un'aria stanca,le mani e il viso sporche di terra.

Aveva lasciato veramente che Taehyung entrasse nella serra?

-HOSEOK!-Taehyung gli saltò subito addosso stritolandolo in un abbraccio.

-Ehi!-Hoseok ricambiò il suo abbraccio,durante il quale cercò con lo sguardo gli occhi di Yoongi.

Notò quanto fossero stupiti nel vederlo,vide quello che credette essere panico,ma mixato anche a qualcosa di dolce,come se fosse felice di vederlo,ma fosse allo stesso tempo agitato,come lui del resto.

Non solo le mani e il viso erano coperte di terra,anche i vestiti e addirittura i capelli erano sporchi,con una mano continuava a spostarsi i capelli da davanti gli occhi che continuavano a guardarlo senza interrompere il contatto visivo.

-Ehi-gli disse avvicinandosi dopo che Taehyung gli si era staccato.

-Sei tornato..-gli rispose con una voce più roca del solito,ma comunque dolce,in più sorridendogli un poco nonostante la stanchezza.

-Già-

Dopo di che passò un minuto imbarazzante nel completo silenzio,più che altro imbarazzante per Taehyung che era ancora lì,e che in quel momento capì che forse era meglio andarsene.

Quando il più piccolo se ne fu andato fu Hoseok a parlare per primo:

-Ti devo parlare di una cosa-

Yoongi alzò entrambe le sopracciglia

-A-anch'io dovrei dirti u-una cosa- disse le parole a fatica.

-Davvero?-Yoongi annuì semplicemente con la testa.

Hoseok si guardò intorno,come se controllasse se ci fosse qualcuno,ogni tanto qualche studente passava,ma niente di più.

-Meglio parlare in un posto dove siamo da soli-e così prese la mano Yoongi e lo trascinò via.

-D-dove stiamo andando?-

-Te l'ho detto,in un posto più privato,i corridoi non sono esattamente gli ideali per i discorsi lunghi-

-D-discorsi lunghi?- Yoongi era stranamente impacciato,era davvero così agitato all'idea di vederlo?

-Può darsi,non sono bravo con i discorsi,cercherò di fare del mio meglio-

Yoongi non rispose,così continuò a trascinarlo finché non si fermarono davanti a una comunissima porta,che a regola sarebbe dovuta essere chiusa a chiave,ma che Hoseok aprì senza alcun problema.

-Gli studenti che ci stavano se ne sono andati la scorsa settimana-

-E tu come lo sapevi?-lo guardò come se cercasse di incriminarlo di qualche cosa.

-Li conoscevo,non mi guardare in quel modo-

Quando Yoongi fu completamente dentro e chiuse la porta Hoseok notò cheYoongi aveva iniziato a muovere la gamba in uno strano tic.

-A-allora,come stai?Sembri un po'..nervoso-

Yoongi lo guardò come se fosse stato scoperto sul fatto.

-Sto bene,sono solo un po' agitato per altre cose oggi,non ti preoccupare-e gli sorrise un'altra volta,facendo morire Hoseok di nuovo.

 

-Anche tu sembri..stanco-continuò Yoongi.

-Si nota così tanto?-

-Devo dire che ti sei..impegnato usando il fondotinta di tua madre,ma non puoi ingannare me-allora Hoseok sorrise un poco.

-Sono successe un po' di cose in questi giorni..-sorrise un'altra volta,ma Yoongi poteva notare la differenza dai suoi soliti sorrisi,questo era più forzato,non gli donava per niente,pensò Yoongi.

-Quali cose?-

-No-non voglio annoiarti,e poi sono cose tristi-fece per lasciare il discorso in sospeso per poi cambiarlo e alzò le spalle,ma Yoongi fu più veloce.

-Sono io quello noioso,non ti preoccupare-

-Non sei noioso-

-Passo la maggior parte delle mie giornate a fissare delle piante,non sono ai livelli di quelli di geologia,ma mi ci avvicino molto-

-Devo ritenermi fortunato che tu non sia un fissato di rocce-

-Oh sì,decisamente,però quelle almeno non rischiano di morire ogni fine settimana,e sarebbero delle armi efficaci contro Taehyung-

Riuscì a strappare un'altra piccola risata al minore.

-Sono andato via per mio padre,era malato...e ecco sono tornato per il suo funerale-

-Oh-non era la risposta che si aspettava,non lo era per nulla,credeva fosse andato a dormire tardi riparando qualche robot o uno strano marchingegno come era suo solito,la sua risposta lo spiazzò completamente-Mi dispiace tanto Hoseok-

-Lo so-gli rispose alzando le spalle,furono solo quelle le sue parole,era ovvio che Yoongi fosse dispiaciuto per lui.

-Perché non me l'hai detto,avrei potuto fare qualcosa-gli chiese corrucciando la fronte

-Io..non lo so,è una lunga storia,ed è complicata-

-Bene,ho tutto il resto della serata libera-

-Non devi studiare,o che so andare a dare un'ultima innaffiatina alle tue piante?-

Yoongi si limitò a scuotere la testa,e Hoseok tirò un respiro di arresa,non rispose subito,si prese il suo tempo:

-Credevo avresti pensato che fossi patetico,non volevo mi vedessi in quel modo-

-Perché avrei mai dovuto pensare una cosa del genere?-Yoongi non capiva

-Perchè è-è la verità!-abbassò la testa in cerca di parole adatte per spiegargli tutto-avevo paura,mio padre non mi ha parlato per anni perché lo pensava,e non volevo che succedesse lo stesso con te-aveva appena lasciato esplodere una bomba,e lo sapeva,ma non sapeva quanto grande fosse.

Yoongi sentì come se lo avessero colpito dritto nello stomaco con una mazza,o come se uno scorpione lo avesse punto all'improvviso nel suo tallone d'Achille.

Che cosa gli avrebbe dovuto dire?Che era la verità?Che se ne sarebbe andato per davvero?

-Hoseok-

Gli accarezzò solo i capelli cercando di pensare a che cosa dirgli,poi finalmente gli rispose-Nessuno ti può promettere una cosa del genere-sentì Hoseok fremere e vide il suo volto rattristarsi-ma vorrei poterlo fare-aggiunse cercando di far andare via la delusione dagli occhi dell'altro.

-Certo lo so-disse Hoseok facendo finta di non aver sperato che Yoongi gli dicesse qualcos'altro.

Fece un passo indietro e si girò dando la schiena a Yoongi,averlo detto era stato forse molto stupido,ora non riusciva a guardarlo negli occhi.

Appoggiò una mano sul suo collo,classica mossa di chi è nel più completo imbarazzo:-lo so..era per dire,sarebbe impossibile no?-si rigirò di nuovo verso Yoongi cercando ancora una volta di forzare un sorriso che però riuscì a mantenere per poco.

-Ho anche detto che vorrei-doveva ammettere che già con quelle sole parole si era di nuovo accesa un piccola speranza nel suo cuore,ma non voleva rischiare di illudersi-Non sei costretto a dirlo se non-,fu interrotto improvvisamente da Yoongi.

-Lo dico perché è così,non perché mi sento in dovere di dirlo o qualcosa del genere,non dovresti nemmeno pensarlo-.

Hoseok cercò di ricomporsi,quelle affermazioni gli avevano dato coraggio,ed era ora che smettesse di girarci intorno entrando in discorsi che non c'entravano come quello di suo padre.

Si schiarì la gola.

-In ogni caso,la cosa di cui volevo parlarti era un'altra-il suo tono tornò serio-

Yoongi corrucciò la fronte,perché doveva fare così?Hoseok sarebbe morto prima che fosse riuscito a dichiararsi.

-Cosa volevi dirmi allora?-

La vera verità era che Hoseok aveva pensato troppo a quanto fosse agitato,piuttosto che a pensare ad un modo per dichiararsi senza essere ridicolo,gli sarebbe piaciuto avere uno sceneggiatore a portata di mano che gli dicesse cosa dire come nei film romantici,o ricordarsi almeno una qualsiasi battuta di un film o di un verso di una canzone,ma Hoseok aveva una pessima memoria.

Così fece quello che pensò fosse la cosa più adatta da fare in una situazione come quella,in modo che non ci fossero fraintendimenti o disguidi di ogni genere.

Erano distanti pochi centimetri,posò delicatamente la mano sulla guancia dell'altro,e poi senza esitare per evitare di avere qualche ripensamento baciò Yoongi.

 

 

***

 

 

Stava guardando Hoseok negli occhi cercando di capire cosa stesse pensando,cosa doveva dirgli da renderlo così agitato,addirittura più di lui,poi smise di domandarselo quando l'altro posò le sue labbra dolci sulle sue.

Stava accadendo realmente?Hoseok lo stava baciando per davvero?

Lo aveva sognato così tante volte che ora sembrava surreale.

Era incredibilmente meglio di come se lo era immaginato,le sue labbra erano soffici e delicate e bastarono a risvegliare tutte le sue emozioni da fargli dimenticare tutto,pure quello quello che doveva dirgli lui.

Non ci mise molto per ricambiare il bacio in modo più vorace e disperato,ne aveva dannatamente bisogno e non se ne era reso conto del tutto fino a quel momento.

Il bacio ora era diventato più intenso e caldo,le mani di Yoongi tiravano e accarezzavano i capelli dell'altro,mentre Hoseok scorreva le mani sulla sua schiena stringendolo così in un abbracciò stretto,e quasi sorreggendolo,era praticamente impossibile essere più vicini di quanto già non fossero.

Era anche diventato più profondo e intimo facendoli sentire come in una bolla lontana e irraggiungibile dal resto del mondo.

La sfortuna era che non potevano restare in quella bolla per sempre,e soprattutto Yoongi lo sapeva.

Aveva dimenticato tutto nella foga del momento,ma ora i sensi di colpa stavano tornando a galla.

Era stato egoista a ricambiare quel bacio,a prendersi qualcosa che poi avrebbe dovuto lasciare sapendo anche le conseguenze.

Perché sì ci sarebbero state,e non sarebbero state piacevoli né per lui che per Hoseok.

Sapeva che si sarebbe maledetto di lì a qualche giorno per averlo fatto,forse l'avrebbe fatto anche per non averlo fatto,ma il punto era che forse in quel modo avrebbe evitato di far star male anche Hoseok.

Yoongi però sapeva di essere un egoista e non aveva potuto fare a meno di assaggiare quelle labbra almeno una volta.

Decise alla fine dopo un ultimo bacio fugace di allontanarsi lasciando l'altro perplesso.

-Mi dispiace Hoseok-si allontanò ancora di più lasciando il calore delle braccia del ragazzo e sentendo tutto ad un tratto freddo ovunque.

-Cos-cosa succede Yoongi?-

-Succede che sono un egoista e mi dispiace-non sapeva come era riuscito a dire quelle parole,sapeva solo che subito dopo gli si formò un groppo in gola,e che se avesse continuato a vedere il volto di Hoseok avrebbe iniziato a piangere da un momento all'altro.

-I-io non capisco di cosa tu stia parlando-sembrava anche Hoseok essere in difficoltà,Yoongi distolse lo sguardo,e si allontanò ancora di un passo sbattendo contro la porta quando vide Hoseok avvicinarsi.

-Yoongi ti prego,perché ti comporti così?Ho fatto qualcosa di sbagliato?-

-Ci faremo solo più male facendo così,mi dispiace-concluse a malapena quella frase,si sentiva la gola bruciare,e le lacrime combattere per uscire.

Hoseok stava per dire qualcosa,ma lui afferrò la maniglia della porta ed uscì velocemente dalla stanza,iniziando poi a correre senza guardarsi indietro.

Sapeva che Hoseok l'avrebbe seguito,e si sarebbe ritrovato nella stessa situazione di qualche minuto prima,ma lo fece comunque.

Si rinchiuse nella sua camera,non facendo caso a Taehyung che era lì nel bel mezzo di un sonnellino.

Cadde lentamente a terra lungo l'asse della porta metallica,e come si era aspettato Hoseok arrivò qualche secondo dopo a bussare alla porta.

-Yoongi!Mi devi delle spiegazioni!-ma lui non gliele voleva dare,non voleva dirgli di aver perso la borsa di studio,e non voleva ammettere che questo significava rinunciare al suo sogno e neanche che non l'avrebbe mai più visto.

Così stette zitto e chiuse semplicemente gli occhi nella speranza che alla fine l'altro si arrendesse,e se ne andasse lasciandolo finalmente da solo.

Solo che non era solo,lì con lui c'era Taehyung,che a quanto pare non era del suo stesso parere.

-Che cavolo hai combinato?!-gli urlò sottovoce.

Yoongi non voleva rispondergli,non voleva parlar con nessuno,voleva solo stare steso in un angolo a crogiolarsi nella sua vigliaccheria.

-Non glielo hai detto?E' questo?!-continuò Taehyung che non aveva intenzione di mollare come Hoseok che era ancora dietro la porta.

-Resterò qui finché non mi spieghi qualcosa,prima o poi dovrai uscire!-sentiva la sua voce ovattata attraverso il metallo.

-Yoongi apri quegli occhi,devi farlo ormai,non puoi lasciarlo così!-

No non poteva,Taehyung aveva ragione,ma gli mancava il coraggio di mettere la parola fine a questa storia.

-E' colpa mia?Se lo è mi dispiace sul serio ma parliamone!-

Taehyung continuava a guardarlo aspettando che facesse qualcosa,ormai aveva riaperto gli occhi-Parlami per favore-odiava sentire Hoseok parlare in quel modo.

Poi finalmente ci fu una pausa di silenzio,in cui Hoseok e Taehyung aspettavano una sua risposta,e lui ebbe il tempo di pensare.

-Mi hanno revocato la borsa di studio-sperava che Hoseok l'avesse sentito perché non sarebbe riuscito a ripeterlo.

Non arrivò nessuno risposta dall'altro,allora lui continuò.

Ora era in piedi appoggiato con la guancia contro la porta.

-Domani parto,torno a casa-

Così alla fine lo disse,e ci fu solo silenzio per un bel po'.

Hoseok provò a ribattere,a dire che ci doveva essere una soluzione che non poteva andare a finire così,ma Yoongi stroncava ogni sua idea sul nascere sperando che così sarebbe stato più facile.

Lo supplicò di uscire,di parlargli faccia a faccia,che non dovevano passare così l'ultimo giorno che gli rimaneva insieme,e fu quasi tentato di accettare,ma ancora una volta fu egoista e si rese conto che se lo avesse fatto non avrebbe avuto la forza di andarsene.

Gli disse che lo amava e Yoongi si sentì morire dentro perché avrebbe voluto dirglielo pure lui,ma così avrebbe peggiorato solo la situazione per entrambi,e alla fine optò di nuovo per il silenzio sentendosi un vero schifo per trattare l'altro in quel modo.

 

 

Hoseok rimase lì per ore aspettando che Yoongi gli dicesse qualcosa che gli desse una qualsiasi risposta,ma non successe e alla fine anche lui si arrese e se ne andò,lasciando il maggiore a trattenere le lacrime.

 

Quella sera non fece nulla se non rimanere in quella stanza a ripensare alla sensazione delle labbra di Hoseok sulle sue,e alle sue braccia che lo stringevano,il solito stupido masochista.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Angolo dell'autrice-

 

Okay allora,per prima cosa mi scuso per aver fatto uscire questo capitolo dopo taaaanto tempo ma sinceramente non mi aspettavo neppure che sarei riuscita a pubblicarlo prima,quindi per i pochi che seguono questa storia mi dispiace dirvi che dovrete aspettare un altro bel po' di tempo per il capitolo finale,ma giuro che farò del mio meglio per accorciare i tempi!

Mi scuso anche nel caso ci siano errori di battitura,o discorsi che non tornano e soprattutto per via dell'ultima parte del capitolo,avrei voluto averla resa meglio ma non ci sono riuscita e mi dispiace.

Ho avuto tantissime difficoltà con questo capitolo perché mentre lo scrivevo ho dovuto cambiare e tagliare una marea di parti,nell'idea iniziale Hoseok si ammalava di uno strano virus spaziale e volevo aggiungerci anche dei vmin feels ma non ricambiati da entrambe le parti e cose varie,ma essendo una ff di tre capitoli ho dovuto ridimensionarmi,e forse è stato meglio così perché ora la storia del virus mi sembra ridicola e poi povero Tae non voglio farlo soffrire.

In più credo di essere rimasta bloccata alla scena del bacio per SETTIMANE perché non li so scrivere e quindi help.

COMUNQUE alla fine ce l'ho fatta a pubblicare anche questo e mi sento un'army felice :')

In fine GRAZIE a quelle persone che hanno aggiunto la mia storia tra le preferite e le seguite non vi conosco ma sappiate che vi voglio bene xD

Fatemi sapere cosa ne pensate e ci “vediamo” al prossimo capitolo!

 

Mrs.Ikibari.

 

 

 

 

   
 
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