Tonight I'm going to ask for Love

There was a story that I was told
And I want to tell the world before I get too old
And don't remember it, so let's December it
And reassemble it, oh yeah

Once upon a time in a town like this
A little girl made a great big wish

Quella mattina Lily Evans si svegliò con la consapevolezza di che giorno fosse, era Natale, e per la prima volta in diciassette anni non si trovava nel suo letto, nella villetta a schiera che i suoi genitori avevano acquistato nel Surrey, ma nello stesso baldacchino ad una piazza e mezza su cui riposava da qualche giorno.

La rossa sospirò alzandosi dal letto di malavoglia, faceva male non poter correre giù di sotto ed abbracciare i suoi genitori, ma aveva fatto una scelta ed era sicuramente quella più giusta.

Non aveva importanza se ne soffriva, sapeva che doveva proteggerli e poteva farlo solo stando lontana da loro.

Lily non sapeva se stava facendo la cosa giusta o meno, sapeva solo che doveva fare qualcosa, e per fare quello che aveva in mente avrebbe dovuto chiedere aiuto ed asilo alla persona che più detestava.

Per quello era lì, a bussare alla sua porta, andando contro tutte le sue regole.

“E-Evans ?" rispose il moro rimanendo scioccato nel vederla davanti casa sua.

"Si, Potter..hai intenzione di lasciarmi congelare qui fuori ?"

Il moro, come al solito, teneva gli occhiali storti e penzoloni dal naso, e con quei capelli arruffati sembrava perennemente uno che si era appena alzato dal letto. Poi se si aggiungeva anche quell'aria confusa e stralunata lo sembrava ancora di più.

“Sei davvero qui ? Alla mia porta ? O sto sognando ?”

“Sono qui, ora mi lasceresti entrare ?” gli chiese nuovamente la rossa stringendosi le braccia attorno al corpo per cercare di scaldarsi un minimo dal freddo pungente di quella notte.

“Eh ? Ah, si certo certo entra pure” le disse aprendo di più l'uscio per farla passare.

“Grazie” disse lei concedendogli un piccolo sorriso, in fondo lui non era obbligato a farla restare, sapeva benissimo che gli stava chiedendo aiuto e se poteva utilizzare un minimo l'ascendente che aveva nei suoi confronti per farsi dare una mano l'avrebbe sicuramente fatto.

Era così che era cominciato tutto.

Era così che era andata a chiedere ospitalità al ragazzo che aveva detestato di più in quei sette anni di scuola.

Ed era così, che lui l'aveva accolta, senza chiedere nulla.

“Posso restare qui stanotte ?” aveva chiesto lei mordendosi un labbro, convinta che lui l'avrebbe tempestata di domande, ma non era successo, anzi lui l'aveva stupita nuovamente dicendo: “Puoi restare quanto vuoi”

Forse era stato il suo tono remissivo e triste a bloccare quella domanda che aveva sulla punta della lingua, ancora non lo sapeva, ma aveva preferito prenderle la borsa -consapevole che la strega vi avesse apportato un incantesimo estensivo- e indicarle la strada.

**

Shake up the happiness
Wake up the happiness
Shake up the happiness
It's Christmas time

Lily dovette ammettere che il Natale dai Potter non era esattamente come quello che festeggiava lei, in primis c'era magia ovunque, e l'avere due ragazzi in più in casa non sembrava aver smorzato per niente quel clima d'amore ed allegria che impregnava tutta la casa, anzi -a quanto aveva capito- Sirius Black era come il secondogenito mai avuto e lei era stata subito trattata come una meravigliosa notizia -come se fosse una cugina dispersa e appena ritrovata-.

Dorea, la madre di James, era una donna piena di vitalità ed energia, Lily se n'era accorta immediatamente, appena era entrata in casa l'aveva abbracciata come una figlia e l'aveva fatta sentire la benvenuta.

“Oh, abbiamo ospiti Jem ?” chiese una donna paffuta dai capelli rosso-arancio apparsa alle spalle del ragazzo.

Lui borbottò qualcosa e si grattò la nuca, ma la rossa era consapevole di dover dare qualche informazione di più alla padrona di casa, così si fece avanti e si presentò con un sorriso “Mi chiamo Lily, signora Potter.. scusi il disturbo-” ma la donna non la fece terminare, perché spalancò gli occhi e disse “Oh nessun disturbo cara, gli amici di Jem sono sempre i benvenuti!” poi l'abbracciò, capendo immediatamente che ne avesse un immenso bisogno. Poi guardò il figlio alle sue spalle e gli sussurrò “Quella Lily ?” ma lei lo sentì lo stesso e fu meravigliata di venire a sapere che aveva parlato di lei a sua madre.

Non sentì la risposta di James, ma quando si voltò lo trovò ad arruffarsi i capelli, nel tentativo di nascondere le guance arrossate.

Lily scese le scale e venne immediatamente salutata, anche se placcata sarebbe stato il termine più corretto, da Charles, il padre di James.

“Lily, stavo per venire a tirarti giù dalle brande, buon Natale!!” disse euforico facendola roteare come se fosse stata leggera come una piuma.

“Ehi Signor Potter smettila di fare l'atletico, non hai più trent'anni!” lo rimproverò immediatamente Dorea.

“Come sei antipatica, donna! Adesso non posso neanche salutare la mia futura nuora ?” rispose lui, tornando nella sala da pranzo con Lily.

La rossa ormai aveva rinunciato a provare a spiegare ai Potter che lei e James non stavano insieme, perché ogni volta che ci provava tutti i suoi tentativi andavano in fumo, anche perché Sirius non faceva altro che dare man forte ai coniugi.

“Tranquilli, succederà.. io l'ho previsto già al primo anno” disse il moro dopo che lei aveva smentito l'affermazione del padrone di casa.

“Davvero, Black ? Non sapevo nulla del tuo terzo occhio”

“Beh Evans non è che funzioni a comando”

**

Oh, her eyes, her eyes make the stars look like they're not shining
Her hair, her hair falls perfectly without her trying
She's so beautiful
And I tell her everyday.

James la vide apparire alle spalle di suo padre e preso da un istinto primordiale si alzò e le andò incontro.

Ogni volta che la vedeva non poteva fare a meno di notare quanto fosse bella, doveva ammettere che quella sua apparizione davanti casa l'aveva scioccato ma era stato decisamente il miglior regalo di Natale di sempre. Vederla in casa sua ogni giorno era una gioia indescrivibile e vedere come si adattasse perfettamente in quelle mura era ancora più emozionante, lei era stata creata apposta per lui, lo sapeva ormai da anni, ma vederla lì ne era la conferma, lei apparteneva a Godric's Hollow.

“Buon Natale Lily” le disse porgendole il suo regalo.

“Buon Natale, James” gli rispose lei.

Ecco un'altra cosa positiva di averla lì: aveva iniziato a chiamarlo per nome !

Niente più Potter, ora era James!

E sentir pronunciare il proprio nome dalle sue labbra lo rendeva immensamente felice.

“Spero che non sia esagerato come quello dello scorso anno” continuò lei.

“No, stavolta mi sono contenuto”

Ogni anno le aveva regalato qualcosa, non riusciva proprio a non farlo, quando qualcosa attirava la sua attenzione doveva comprarglielo, e dopo averle preso un calderone dorato, un diadema e un mantello damascato, finalmente aveva deciso di prenderle qualcosa di piccolo, ma pieno di significato.

Lily lo scartò e rimase sorpresa nel vedere un piccolo braccialetto con due soli ciondoli, un cervo e una cerva che si tenevano uniti tramite la zampa anteriore.

Gli occhi verde smeraldo della ragazza s'incontrarono con quelli nocciola del ragazzo, e rimasero così per parecchio tempo.

Lei non sapeva cosa dire, ma i suoi occhi avevano comunicato con quelli di lui.

Se fosse stato per loro avrebbero continuato a perdersi l'uno negli occhi dell'altra, ma così non fu.

“Ramoso, ma questa è una vera e propria dichiarazione d'amore!” esclamò Sirius osservando il ciondolo e rovinando l'atmosfera che si era creata.

**

And when you smile
The whole world stops and stares for a while
'Cause girl, you're amazing
Just the way you are

Ma lei ignorò il ragazzo dagli occhi grigi e sorrise a quello dagli occhi nocciola.

“Grazie James” disse porgendogli il poso, così che potesse indossare il suo dono.

“È davvero bellissimo”

“Solo se lo indossi tu” disse lui osservando come stesse bene al suo polso, prima di sollevare gli occhi verso di lei.

Il sorriso che gli regalò in quel momento fu il più bello in assoluto, primo perché era tutto per lui, e ciò non era mai successo, e secondo perché era così vero, enorme e meraviglioso che gli smosse tutto lo stomaco.

“Ragazzi venite a fare colazione!” li chiamò Dorea, che venne subito redarguita da Sirius “Ma come ? Hai rovinato il momento Dor, non hai visto che si stavano per baciare ?”

“Niente baci a pancia vuota” rispose lei incurante delle facce rosse di Lily e James, che in quel momento le avevano voltate ai lati opposti del tavolo, per evitare di guardare l'altro e mostrargli il proprio imbarazzo.

**

Her lips, her lips, I could kiss them all day if she'd let me
Her laugh her laugh, she hates but I think it's so sexy
She's so beautiful
And I tell her everyday

Dopo colazione Sirius aveva indetto una partita a palle di neve, e mentre James stava per raggiungere il migliore amico e i genitori in giardino venne bloccato da una piccola mano affusolata che si era agganciata al suo braccio.

James si voltò e si ritrovò il viso di Lily a cinque centimetri dal suo, ed era così bella da mozzargli il fiato e tutti i neuroni che gli erano rimasti.

La rossa d'altro canto non sembrava affatto intenzionata ad allontanarsi da lui, né sembrava che la loro vicinanza le desse fastidio -com'era successo in passato-.

Ed inevitabilmente lo sguardo di James passò dagli occhi color smeraldo alle labbra rosse per il freddo. Si era sempre chiesto che sapore potessero avere, da lontano sembravano perfette ed adesso che erano così vicine lo sembravano ancora di più.

Senza rendersene conto si avvicinò leggermente ad esse, come attirato dalla calamita, ma si fermò quando capì quello che stava per fare, ma lei lo sorprese finendo ciò che lui aveva iniziato.

Le loro labbra si toccarono, s'incastrarono e si baciarono.

E per James fu come vivere un sogno, lo desiderava da così tanto tempo che non sapeva se fosse reale o meno.

Fu un bacio breve, ma intenso, e quando si staccarono rimasero entrambi in silenzio, come se non ci fossero parole per descrivere ciò che era appena successo.

**

Oh you know, you know, you know I'd never ask you to change
If perfect is what you're searching for
Then just stay the same

“Non siamo sotto il vischio” si ritrovò a dire il moro, riflettendo il secondo dopo sulla cavolata che aveva detto.

Lily sorrise e disse “Lo so.. era il mio regalo di Natale”

“Credo di non averlo apprezzato come avrei dovuto, non è che posso averne un altro ?”

La sua faccia tosta non poteva mancare di certo in quel contesto, come non poteva mancare quel sorriso sghembo con cui aveva fatto la sua domanda.

“Adesso non essere ingordo, James” disse lei facendo finta di rimproverarlo.

“Lo sai che adoro essere ingordo” disse lui abbassando lo sguardo e voltando leggermente il viso, avendo capito che la sua richiesta non sarebbe stata esaudita.

Ma lei lo stupì di nuovo, con entrambe le mani riportò il suo viso nell'esatta posizione in cui era stato prima e lo baciò di nuovo.

E questa volta lui l'afferrò per la vita e la strinse a sé, decidendo di approfondire quel bacio e per farle capire cosa provasse realmente per lei.

Le aveva sempre chiesto di uscire, ma non l'aveva mai fatto perché voleva prendersi gioco di lei, l'aveva fatto perché ne era innamorato da sempre.

Lily non rimase impassibile a quel bacio, anzi contribuì lasciandosi andare alla passione.

Si strinse maggiormente a lui e gli passò le mani tra i capelli, sorprendendosi della loro morbidezza.

Intrecciò la lingua alla sua e non lo lasciò andare finché non esaurirono l'ossigeno.

Quando le loro labbra si staccarono, James la strinse in un abbraccio e le accarezzò i capelli, facendole poggiare la testa sul suo petto.

Sebbene non volesse interrompere quel momento di pace dovette farlo, perché aveva bisogno di sapere assolutamente cosa quel bacio avesse significato per lei “Lily..cosa-” ma lei non lo fece finire.

Gli poggiò l'indice sulle labbra e disse “Non lo so James.. sono confusa..ma..”

“Ma ?” la incitò, impaziente come al solito di sapere le cose.

“Baci davvero bene Potter”

Lui rise e rispose “Beh e questo non era niente.. stai con me, ragazza, e vedrai” sollevando rapidamente le sopracciglia.

Lei si morse il labbro e finse di pensarci su “Va bene.. mi sa tanto che lo farò”

Lui spalancò gli occhi e la bocca, facendo ridere la rossa per la faccia da pesce.

Lily gli si avvicinò e gli lasciò un bacio a stampo, prima di fuggire via verso il giardino.

**

--Angolo Autrice--

Salve gente :)

Ecco qui il secondo capitolo della raccolta,

un po' di Natale ci vuole sempre (anche se siamo a giugno)

Le canzoni che mi hanno ispirata sono :

Shake up Christmas dei Train e

Just the way you are di Bruno Mars

Alla prossima,

Baci

Gin

P.S. Ci tengo a precisare che il banner non è una mia creazione ma l'ho trovato su internet.