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Autore: The Ersatz Diplomat    12/06/2009    2 recensioni
Remus e Tonks - una coppia improbabile. Potrà funzionare tra un'auror punk-rock e un apparentemente tranquillo professore-lupo mannaro? Si accettano scommesse! (Segue gli eventi tra "L'Ordine della Fenice" e "Il Principe Mezzosangue")
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Step Into the Night

We Tripped On the Urge to Feel Alive



Ehi Lunastorta.” L'uomo trasandato seduto su una sedia dallo schienale alato posò i piedi su un ottomano, tenendo in equilibrio un bicchiere colmo di whisky incendiario in una mano e una fetta di torta nell'altra. Indossava una corona di carta dorata di traverso in cima alla chioma spettinata, e sogghignava sornione.

Cosa?” Sospirò un altro uomo, seduto a gambe incrociate sul tappeto polveroso. Reggeva una bottiglia per il collo, appoggiandosi al divano. Stanchi occhi azzurri fissarono il compagno con scetticismo, ma le sue labbra erano ricurve in un sorriso.

Verità o sfida?”

Nessuna delle due!”

Ma Lunastorta... è il mio compleanno!” La sua voce assunse un tono falsamente ferito mentre puntava un dito con enfasi verso la corona sul suo capo. “Non è troppo tardi, sono solo...” Controllò l'orologio. “Le due.”

D'accordo, allora. Verità.”

Sembra che la qualità dell'intrattenimento si sia deteriorata ben più rapidamente di quanto mi aspettassi.

Sirius Black gli scoccò un'occhiata diabolica, massaggiandosi il mento.

E' vero che lei, professor Lupin, in un'occasione si è quasi scolato un'intera bottiglia di assenzio ed è stato sfidato da James Potter a correre nudo oltre il cottage di Bathilda Bath, sotto la neve?”

Proprio quando ero finalmente riuscito a rimuovere quello dalla mia memoria.

Cosa!?!” La donna sul divano si voltò nuovamente verso di loro, sconvolta. Si sdraiò sul sofà, i capelli blu-neri ricaddero in boccoli oltre i cuscini, a pochi centimetri dal pavimento. “L'hai fatto davvero?”

Ninfadora Tonks esibiva quel giorno il suo stile vintage rock, in onore di Sirius: lunghi capelli neri, una maglietta aderente degli Who e jeans strappati sul retro all'altezza delle ginocchia. Le sue dita erano ancorate al bicchiere che stringeva al petto, lasciando un anello di condensa attorno al volto stampato di Pete Townshend. Era sempre carina, ma ancor di più alla luce ardente del camino. Per un istante Remus considerò l'idea di lasciare la sala e chiudersi nello studio per il resto della sera, lei era così irritante! Fissò le proprie scarpe, sentendosi a metà tra l'infatuato e l'infuriato.

Semplicemente non guardarla, o ascoltarla, o pensare a lei, o sedere vicino a lei, e starai benone...

Io-uh. Sta' zitto, Felpato.” Scrutò il collo della bottiglia di burrobirra mezza vuota come se si fosse trattato di un microscopio, come a cercare di trovare la cura per festeggiamenti inebriati di compleanni nelle profondità della propria bevanda. “Non prestargli attenzione, Dora,. E' ubriaco.” In tutta risposta lei rise quella sua risata allegra e sguaiata che lui tanto amava.

Alla faccia del piano...

Non era la sua presenza a vessare i suoi nervi tanto crudelmente, era il modo in cui lei si comportava in sua presenza. Era così disinvolta e cordiale con lui, affettuosa fino a quel limite che inconsapevolmente avevano stabilito, cosa che lui odiava furiosamente. Aveva le proprie ragioni per abolire tale limite, ma c'erano motivi più logici per tenersi al riparo, e la logica era l'unica cosa che possedeva da sempre, anche se non aveva un lavoro, o Galeoni in banca, o un posto in cui vivere.

Ubriaco? Non è vero!” lo raggiunse la replica indignata, seguita dal tintinnio di ghiaccio all'interno di un bicchiere. “Okay, magari un pochino.”

Suvvia, Remus. L'hai fatto?” Lo squadrò lei a testa in giù dal divano, occhi spalancati ed impazienti.

Annuì lentamente.

Sì, ed era pure dannatamente freddo, fuori.

Ha! Questo è spassoso! Si tirò su a sedere, ridendo un po' troppo forte per essere completamente sobria. “Sei andato in giro nudo per Godric's Hollow?”

Annuì di nuovo. “Sarebbe corretto. Non lo consiglio, soprattutto d'inverno. Verità o sfida, Ninfadora.”

Cosa? Sfida.” Gli scoccò un'occhiata sospettosa. “No, aspetta, verità! Sì. Mi è permesso cambiare idea? Ho dimenticato le regole.”

Stiamo giocando secondo le regole della Sala Comune di Grifondoro.” Un altro tintinnio di ghiaccio e cristallo risuonò al di sopra dello scoppiettare del fuoco.

Che significa?” Tonks alzò una mano dubbiosa, sorseggiando dal suo bicchiere. Calò le gambe dal sofà e si sedette per terra accanto a Remus.

Nessun limite a Verità o Sfida. Puoi chiedere o sfidare a qualunque cosa tu voglia, ma nel caso la persona sfidata si rifiuti di rispondere o attuare la sfida, ci saranno serie conseguenze e ripercussioni.” Sirius latrò in una risata.

Conseguenze e ripercussioni?” Rise lei.

Sì. Vuoi giocare ora?”

Sicuro.” Scrollò le spalle sorridendo, un brillio negli occhi.

Va bene, allora. Ti sfido,” disse placidamente, bevendo un sorso di burrobirra, “a mostrarci qual è il tuo aspetto quando non sei trasformata.”

Sì! Fallo! Fallo!” La torta di Sirius scivolò dal piatto e cadde sul pavimento con un tonfo. Lui fissò la torta, disorientato, e agitò la bacchetta in sua direzione, facendola svanire dal tappeto.

Okay.” Tonks lanciò a Remus uno sguardo ansioso. In un istante i suoi capelli erano di un morbido castano, lunghi fino alle spalle, e i tratti del viso ricordavano quelli della famiglia Black più che mai. Gli occhi erano ancora di quell'indistinguibile colore scuro di sempre.

Merlino, sei uguale a tua madre.” Tossì Sirius nel mezzo di una sorsata di whisky incendiario, osservandola con curiosità.

Lei si guardò attorno, rigirando nervosamente il bicchiere tra le mani.

Tua madre dev'essere assolutamente uno schianto.” Affermò Remus rimirandola, e per quanto si sforzasse di guardare a terra l'azione gli riusciva impossibile. Lei lo fissò di rimando, poi scosse il capo, riassumendo le sembianze di prima. Boccoli corvini le oscurarono il viso, mascherando qualunque emozione visibile. Il silenzio che seguì acquietò persino lo scoppiettio del fuoco.

Vado a prendere altro alcol.” Sbottò Sirius, balzando in piedi. “Volete-”

-Con ghiaccio.”

-Liscio, per favore.”

Felpato si precipitò in cucina, sollevato.

Sei bellissima, sai.” Non capiva come riuscisse a parlare, la sua gola pareva così costipata.

Non c'è bisogno di mentire, non ti porterà a nulla... Nulla che non ti darei comunque.” Rispose con voce bassa e gelida, alzandosi e fiondandosi fuori dalla stanza.

Nulla che non mi daresti comunque? Che diavolo vorrebbe di... oh.



L'opportunità non bussa una volta per poi bussare ancora e lasciare un biglietto con scritto 'Scusa, ti ho mancato'.” Sirius si sedette al tavolo della cucina, dondolandosi sulla sedia avanti e indietro. Abbandonato il bicchiere, beveva ora direttamente dalla bottiglia. “Non credo che tu capisca realmente cosa potresti avere, qui.”

No, lo capisco. E ti sbagli, comprendo pienamente cosa non posso avere, qui.”

Non iniziare a spararmi la cazzata del martire, so chi sei.” Ammiccò Sirius. “La mia vista è buona come al solito, giusto perché tu lo sappia. Vi ho visti insieme, lei ti adora, e tu la segui in giro come un... un cane.” Si scusò con una smorfia.

Sì, lei adora questo me, non quello che deve rinchiudersi in cantina ogni tot settimane per non uccidere lei, te, e tutti gli altri nel quartiere.” Remus si sedette al contrario su una sedia, incrociando le braccia sullo schienale, la bottiglia di whisky incendiario stretta in una morsa d'acciaio.

Non credo che a lei importi, non è così che ti pensa.”

Dovrebbe importarle.”

Non è mai importato nemmeno a me, lo sai.”

Va bene, ma non ho mai voluto scoparti.

Allora un appassionato celibato è tutto ciò a cui entrambi possiamo aspirare.” Ghignò Sirius al di sopra della bottiglia.

Non citarmi Oscar Wilde, bastardo ubriaco.”

Non vedo dove l'essere un lupo mannaro avrebbe effetti negativi sugli aspetti, ehm, fisici di una relazione.”

Non è solo quello.” Sospirò pesantemente.

Lo so, lo so, lo so.” Sirius bevve una lunga sorsata. “Non puoi trovare un lavoro, non hai denaro, e diventi leggermente peloso di tanto in tanto. Gran problema del cavolo. Da' un'occhiata al lato positivo, okay? Hai me, naturalmente. Ed Harry.” Sirius contò sulle dita. “Hai l'Ordine. Un posto in cui vivere. Abbondanza di alcol.” Scosse la bottiglia in direzione di Remus, e il contenuto schizzò contro il vetro. “Oh, e una folle strega dai capelli rosa a cui non interessa se sei povero, o peloso, o tormentato, e che probabilmente ti si farebbe proprio qui, proprio adesso, sul tavolo della cucina, se fosse quello che vuoi. Sembra che i pro battano i contro alla grande.” Annuì saggiamente.

Non pensi che sia-”

Hey Jude, cosa ti preoccupa, il tuo aspetto? Ho sempre pensato fossi sexy. Un sacco di gente lo pensa. Molly Weasley lo pensa.”

Oh, Merlino.”

Sirius si morse il labbro, pensieroso “Anche Ginny Weasley lo pensa.”

Questo non mi fa sentire affatto meglio!”

Sai cosa ci farà sentir meglio? Ubriacarci e incolpare altra gente per i nostri problemi.” Sghignazzò Sirius. “Io do la colpa a Bellatrix e Kreacher, dovrai trovare qualcun altro.”

Do la colpa a te.”

Compleanno.” Indicò la corona gongolante.

Bene, allora darò la colpa a tua madre.” Ringhiò.

Ottima scelta.” Commentò Sirius allegro.

Vado a letto.”

No che non ci vai. Andrai a scusarti con Tonksy per averla fatta infuriare perché non puoi sopportare il pensiero di lei arrabbiata con te, e poi andrai a sederti nello studio a immusonirti.” Annuì, compiaciuto di se stesso.

Remus scoccò al suo miglior amico un'occhiata fulminante e uscì dalla cucina, domandandosi se fosse sempre stato così trasparente, o se Sirius avesse imparato la Legilimenzia ad Azkaban.





Dopo aver setacciato il primo e il secondo piano senza trovare alcuna traccia dell'auror, si rassegnò con riluttanza allo studio. Aprì la porta con violenza. La stanza era buia se non per il caminetto, e sul divano di fronte ad esso sedeva Tonks, i gomiti sulle ginocchia, il viso tra le mani.

Mi dispiace.”

Fantastico.” Rispose lei attraverso le mani.

Si sedette accanto a lei.

Volevo scusarmi.” Poteva quasi udire la risata simile a un latrato di Sirius. “Non intendevo, uh...”

Che cosa ho fatto?

Lei scrollò le spalle, guardando finalmente verso di lui. Aveva gli occhi rossi.

Oh mio Dio, l'ho fatta piangere...

Mi dispiace davvero.” Le si avvicinò, prendendole le mani.

Sei sempre dispiaciuto.” La sua voce era triste, e lui sapeva che aveva ragione. Si scusava in continuazione, persino per cose che non aveva fatto, situazioni su cui non aveva controllo.

Lo so.”

Non devi esserlo.”

Così mi è stato detto.” La prese tra le braccia, posandosela in grembo.

Remus-” Gli occhi di lei erano spalancati.

Non ti mentirei mai, Dora.”

Non mi stimi di meno perché fingo costantemente di essere qualcun altro?” Sussurrò, appoggiando il capo a lui.

Solo se tu mi stimi di meno per ciò che non posso cambiare di me.”

Balle.” La sentì sorridere contro la sua spalla.

Sono d'accordo.” Le accarezzò i capelli e le baciò la fronte teneramente.





Un picchiettio sulla sua spalla lo svegliò, e alzò lo sguardo trovandosi fluttuare dinanzi una faccia sorridente, dagli occhi grigi.

Niente broncio, vedo? Il miglior regalo di sempre!” Bisbigliò una voce, e una mano gli scarmigliò i capelli castani rudemente. Rispose con un'espressione assonnata e perplessa. La mano spettinatrice indicò la ragazza che ancora gli dormiva tra le braccia.

Oh. Giusto.” Lei gli si accoccolò ancor più vicino e mugugnò qualcosa di inintelligibile contro il suo torace, i capelli scuri striati di un rosa brillante.

Sirius Black mormorò la propria approvazione, poi si voltò e uscì dalla stanza proprio mentre i primi raggi de sole mattutino iniziavano a illuminare le finestre.





Translator's Corner:

Ehm, salve a tutti! Mi scuso per la lunga assenza, ma questo periodo è parecchio intenso tra esami, preparazione tesi e fine Erasmus-rientro in Italia. Sono stata costretta a trascurare la traduzione e un paio di progetti che avevo in cantiere (per non parlare della lettura... Ho perso tante magnifiche fic... Devo recuperare!). Non posso fare promesse per quanto riguarda il prossimo capitolo, ci sto lavorando, farò tutto il possibile ma non ho idea di quando riuscirò effettivamente a postarlo.

Quindi per il momento vi lascio a questo capitolo (il cui titolo è estrapolato dalla canzone “Semi-Charmed Life”, dei Third Eye Blind, e significa pressapoco "siamo inciampati nella foga di sentirci vivi"), sperando che vi piaccia, e ringraziando ancora una volta tutti, tra lettori, recensori e coloro che hanno inserito la storia tra i preferiti. Thank you very much e alla prossima!

Arya87

  
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