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Autore: AlexaBonet    30/06/2017    1 recensioni
*IL RACCONTO CONTIENE SPOILER*
Dopo la sconfitta del Signore Oscuro, un lungo periodo di meritata pace ha caratterizzato il mondo magico. Ma dalle ceneri di un passato antico quanto la magia stessa, una nuovo nemico è risorto. Le vicende e il destino porteranno quattro studenti della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts a diventare delle minacce per i piani del nuovo male. "Tutores, Il Risveglio delle Sette Fiamme" è l'inizio di una nuova, magica e pericolosa avventura, dove non mancheranno gli eroi che hanno caratterizzato una delle storie più belle e fantastiche di sempre su cui questo racconto pone tutte le sue basi; la magnifica e originale saga di "Harry Potter", da me tanto amata.
Se siete in cerca di qualcosa di nuovo e diverso da una fanfiction su Harry Potter, questa è una storia che potrebbe soddisfare le vostre richieste. Se siete rimasti delusi dal plot di Harry Potter and the Cursed Child magari ritrovete speranza in questo mio progetto. Nessuna promessa, ma non avete nulla da perdere nel dargli una possibilità.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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10. Talenti

Cara zia Hermione,
Sono contenta di sapere che a casa va tutto bene e che non ti stai annoiando, che la tua amica Luna Lovegood ti faccia così tante visite e che insieme vi divertite a scambiarvi consigli su incantesimi, pozioni e creature magiche. Ringraziala ancora da parte mia per avermi fatto incontrare Pajoul. Ogni giorno che passa diventa più forte e intelligente. Il miglior gufo del mondo!
Non sapevo bene cosa raccontarti per iniziare questa lettera, perché in questi due mesi sono successe veramente tantissime cose, ma credo che inizierò parlando proprio di Pajoul.
Passato il primo mese, ha iniziato ad apparire al mio fianco anche quando sono in compagnia di altre persone, prima mi faceva visita solo quando sapeva che ero da sola o quando nessuno aveva modo di entrare in contatto con lui. Adesso invece sono riuscita a fargli conoscere i miei amici e, anche se con qualche difficoltà, sono diventati anche i suoi amici. Tutti a scuola quando lo vedono si meravigliano e mi fanno i complimenti. Grazie a lui molti dei miei compagni Serpeverde ora non mi trattano più con indifferenza o mi guardano male, alcuni mi salutano pure calorosamente e considerano Pajoul quasi una mascotte.
Piano piano mi sono abituata a studiare anche io. Non sono brava come Lucille o Clyde, anzi credo di dovermi impegnare molto di più, ma i miei voti sono comunque molto migliorati da prima e questo è un bene! So che sarai orgogliosa di me.
Sono stata più attenta e non mi sono più ficcata in guai seri, qualche volta vengo richiamata perché disegno in classe, ma è più forte di me, non riesco a non farlo! E poi mi ha aiuta a concentrarmi, ho provato a spiegarlo ai professori, ma solo alcuni mi hanno capita. Ma va bene così, non è nulla di grave.
Vorrei parlarti un po' dei miei amici:
Lucille è straordinaria! È veramente intelligente e coraggiosa. Quando si impunta a fare una cosa, la porta sempre a termine. Qualche volta mi fa paura, perché è così seria su tutto, ma altre volte mi diverte moltissimo, perché sa anche scherzare e ha tanti amici in Grifondoro che la ammirano. In ogni materia, ogni volta che voglio arrendermi perché non riesco a fare un determinato compito, lei mi incita a continuare a provare, finché ci riesco. Io la ringrazio sempre perché riesce a tirare fuori il meglio di me, specialmente a Incantesimi, la mia materia preferita.
Ho veramente un talento enorme per gli incantesimi, solo che devo studiare di più per padroneggiare tutta questa forza, è quello che mi ha detto il professor Marlock, il padre di Clyde. Lucille è brava in tutte le materie, ma la cosa che più preferisce è il Quidditch. Ha detto che alla scuola babbana giocava a uno sport simile e adesso ha l'ambizione di entrare nella squadra dei Grifondoro come Cercatrice. Si allena ogni giorno e migliora a vista d'occhio. Lei è nata per le sfide e per essere la numero uno. Io non oserei mai sfidarla a niente! Ho capito da una brutta esperienza di gioco a scacchi tra lei e Clyde che è meglio non farlo mai. Clyde ha vinto e lei si è offesa tantissimo, tanto che non gli ha parlato per tre giorni di fila, alla fine Eleonus è riuscito a far fare loro la pace.
Clyde invece ormai lo conoscono tutti come il genio di Hogwarts. È veramente un genio! Non c'è cosa che non sappia e non fa mai fatica a imparare qualcosa di nuovo, solo che questo sembra annoiarlo tantissimo. Molte persone darebbero tutto per poter essere sveglie come lui, ma a lui non importano queste cose. Non è come Lucille, lui non vuole essere disturbato o riconosciuto, vuole trascorrere la maggior parte del tempo da solo, a fare cose che io non riesco nemmeno a immaginare. È difficile da capire, ma è molto simpatico e disponibile ad aiutarti in caso di bisogno. Il suo più grande amico è Eleonus, è la persona con cui passa di più il tempo. I due hanno un segreto che non vogliono condividere con nessuno. Io e Lucille non abbiamo ancora capito quale sia, ma prima o poi li scopriremo.
Eleonus invece è molto più simile a me, non è molto bravo a scuola, ma si impegna al massimo. Solo che lui è molto timido e pauroso, cose che io non sono. Si diverte molto con noi tre, ma se sta in compagnia di altre persone, si imbarazza e non dice più niente. Credo però, che più di tutti, si fidi di me, perché sono io a prestargli la maggior parte dei libri ed è con me che preferisce studiare. Lui adora i miei disegni, gliene avrò regalato una montagna!
Quando penso a noi quattro mi viene sempre da sorridere perché siamo il gruppo più strano della scuola: Lucille dei Grifondoro, Clyde dei Corvonero, Eleonus dei Tassorosso e io dei Serpeverde. Siamo come i quattro fondatori! E riusciamo ad andare così tanto d'accordo, anche se qualche volta abbiamo litigato.
Oltre a loro tre, ho anche altri due amici: Daryl Niggins e Mirtilla Malcontenta, il fantasma del bagno delle ragazze fuori uso.
Daryl è un Serpeverde e sta al terzo anno. È un ragazzo molto strano e qualche volta troppo triste, ma a me sta molto simpatico perché ogni giorno mi regala un fiore diverso, ma non fiori qualsiasi, fiori incantati! È bravissimo a crearli, solo che durano per poco. Io li disegno tutti, per poterli rivedere sempre. Hanno tutti un bellissimo odore e per sentirlo meglio me li lego sempre alla cravatta.
Con le mie compagne di dormitorio le cose non vanno alla grande, per la maggior parte del tempo ci ignoriamo, ma non perdono mai occasione di ridere di me se sbaglio, cosa che capita spesso...
Per adesso è tutto, ho scritto veramente tanto e spero ti farà piacere leggere questa lettera! Oggi è un giorno particolare perché Lucille farà la sua prima prova per entrare nella squadra dei Grifondoro e perché il professor Marlock ha una sorpresa per me.

Tanti baci e abbracci,
Tua più carissima nipote,
Ella

Ella fu molto fiera della sua lettera, decorò i bordi con disegni ispirati ai fiori che Daryl gli aveva regalato, la imbustò con cura e la consegnò a Pajoul, pronto per spiccare il volo e consegnarla. Gli accarezzò dolcemente la testolina e poi questo spiccò il volo. Lo guardò sfrecciare lontano nell'aria e quando non fu più in grado di vederlo, lasciò il suo dormitorio e si diresse verso la sala comune della sua casa.
Era una bellissima domenica, molto tranquilla, anche se piuttosto fresca.
Tutti quanti avevano iniziato a portare vestiti più pesanti.
Quando fu finalmente nella sala comune, andò subito da Daryl.
-Buongiorno, Daryl! Come stai?
Daryl non alzò la sguardo dalla sua pergamena, ma sorrise.
-Sto benissimo, piccola Ella. Oggi mi vedo costretto a studiare e ripassare, ho dei compiti molto difficili che mi aspettano.
-Ma tu hai sempre compiti che ti aspettano? Devi pur divertirti qualche volta!
A Daryl scappò una risata.
-Ora dici così, ma prima o poi toccherà pure a te. Vedi, io non sono un genio come il tuo amico Corvonero, quindi per mantenere la mia media alta, mi devo impegnare molto. E ogni anno che passa diventa tutto più impegnativo.
Il ragazzo sbuffò leggermente.
-Ma la soddisfazione merita tutto lo sforzo.
Ella allora sorrise e anche lui riuscì a condividere quello che sembrava un mezzo sorriso.
-Oggi che fiore hai per me?
Chiese Ella, dondolando innocentemente.
-Oh! Quasi me ne scordavo! Ecco, Floranto.
E tra le mani di Ella comparve una bellissima rosa grande come le sue mani, i colori dei petali mutavano lentamente sfumando da giallo in arancio e da arancio in rosso. Gli occhi della ragazzina brillavano di stupore.
-Un'opera d'arte, Daryl! Oggi ti sei proprio superato! Grazie mille, è il più bello fino ad ora.
-Di niente, piccola Ella, di niente. Buona giornata allora.
-Buona giornata anche a te!
Ella corse felice e soddisfatta verso i giardini, con la sua bella rosa nella tasca della giacca. Lei e i suoi amici si erano dati appuntamento lì per poi incamminarsi verso il campo da Quidditch per aiutare Lucille nei suoi ultimi preparativi.
Quando arrivò trovò solo Eleonus e Lucille.
Lui la ascoltava in silenzio, mentre lei sembrava ansiosa e preoccupata.
Quando Ella incrociò lo sguardo di Eleonus entrambi si sorrisero, ma quando incontrò quella di Lucille, l'amica corse disperata verso di lei.
Indossava la divisa della squadra dei Grifondoro, i suoi guanti erano in bella vista e si assortivano perfettamente con i colori della divisa.
-Ella! Hai per caso visto Clyde arrivare? Non può darmi buca! Deve allenarsi con me, me l'ha promesso! Ho insistito moltissimo con la squadra per farmi prendere in considerazione e non voglio fare una brutta figura! Lui deve venire altrimenti io... Clyde! Finalmente! Avevo paura che non venissi più!
Clyde sembrava assonnato e sospirò leggermente.
-Calmati, calmati, ho detto che sarei venuto, eccomi.
-Sì, hai ragione, eccoti! Grazie, grazie mille! Hai fatto bene a non darmi buca, altrimenti non so cosa avrei fatto per fartela pagare.
A dire tali parole, Lucille rise leggermente isterica, mentre si massaggiava compulsivamente i pugni. Clyde comprese al volo la minaccia velata, infatti deglutì con difficoltà. Anche se era un ragazzo, non aveva ancora iniziato a crescere e Lucille era molto più forte e atletica di lui, e più alta di quasi cinque centimetri, quindi non ci teneva proprio a farla arrabbiare.
-Beh, ora sono qui, possiamo andare.
Eleonus ed Ella si strinsero nelle loro giacche mentre Clyde e Lucille camminavano davanti a loro in divisa da Quidditch e con le loro scope in bella mostra.
-Oggi il tuo fiore è veramente bellissimo! Secondo me il più bello di tutti, non che gli altri fossero brutti, ma questo è il più bello.
-Grazie Eleonus, anche per me è il più bello! Daryl diventa sempre più bravo.
-E chi è Daryl?
Ella si diede uno schiaffo sulla fronte e poi sorrise all'amico.
-Cavolo! Non vi ho mai detto che questi fiori me li regala un mio compagno Serpeverde?
Anche Clyde e Lucille si girarono per rispondere all'unisono di no.
-Sì, è un suo incantesimo, forse non ve l'ho detto perché tra le lezioni e il resto mi sono sempre distratta.
-Non è una novità, ti distrai sempre.
Appuntò Lucille.
-Se è un ragazzo e ti regala fiori, vuol dire che gli piaci.
Appuntò invece Clyde ed Ella arrossì leggermente, non l'aveva mai vista in quel modo quindi cercò subito di chiarire.
-No, non credo. Ci siamo conosciuti quando ho fatto quel casino scendendo nella foresta proibita. Ero triste e sconsolata e lui mi ha sollevato il morale. Mi ha chiesto cosa volessi vedere e io gli ho detto un bel giardino fiorito, così mi ha portato nel bagno delle ragazze fuori uso, dove ho conosciuto anche Mirtilla Malcontenta, un fantasma...
-La conosco.
La interruppe Clyde, Lucille alzò gli occhi al cielo, poi Ella riprese.
-E lì nel bagno ha fatto l'incantesimo che usa per creare pure questi fiori e mi ha raccontato delle storie su Voldemort e su come Mirtilla fosse morta...
-Sì, una storia veramente intrigante.
Interruppe di nuovo Clyde, Lucille stavolta lo guardò storto, ma lui non se ne accorse, Ella riprese di nuovo.
-E Mirtilla è veramente simpatica, anche se nessuno lo crede, ha detto che quando ho la faccia triste le ricordo sia qualcuno che odiava tanto e sia qualcuno che adorava tanto, ma quando sorrido, non le ricordo più nessuno dei due. Strano, vero?
-Sì, un po'...
Rispose Clyde senza farci troppo caso, ma subito divenne pensieroso. Corrugò la fronte, si svegliò completamente e i suoi occhi si fermarono a guardare il vuoto. Poi si fermò di colpo, costringendo il gruppo a fare lo stesso. Lucille stavolta sbuffò spazientita.
-Perché ti sei fermato così di colpo e cos'è quella faccia?
Gli chiese lei con le mani sui fianchi. Lui le fece cenno con la mano di non parlare, mentre osservava ancora assorto il vuoto. Poi sorrise leggermente, lasciando tutti perplessi.
-Sei sicura di quello che ha detto Mirtilla Malcontenta?
Ella fu presa leggermente di sorpresa da tale domanda.
-Beh, sì, certo, me lo ricordo molto bene, non potrei dimenticarmi quel giorno, infatti volevo finire di dire che credo di non piacere a Daryl, ma solo di stargli simpatica, perché mi ha visto in un momento di difficoltà e ha semplicemente voluto aiutarmi. E credo che ci abbia preso gusto perché io ammiro sempre i suoi fiori come opere d'arte.
-Hai ragione, Ella, non è questa la domanda importante. Però c'è qualcosa in questa faccenda che mi dà da pensare, e non poco...
Clyde continuava a grattarsi il mento e osservare il vuoto con estrema attenzione.
-Sì, ma per favore, possiamo arrivare al campo una buona volta? È per questo che siamo qui dopotutto!
Clyde sorrise e finalmente tornò a guardare l'ambiente attorno a se e le persone che aveva davanti.
-Sì, certo, forza, andiamo!
Incitò tutti a riprendere il cammino, stavolta correndo.
Quando arrivarono vicino al campo di Quidditch, Ella era abbastanza stanca.
-Sono l'unica che si è stancata a farsi tutta quella corsa?
Gli altri risero amichevolmente di lei.
-Non ti preoccupare, tanto noi due dobbiamo solo osservarli.
Appuntò Eleonus all'amica e la invitò a sedersi sul prato insieme a lui, lei si gettò sull'erba ignorando completamente che questa le avrebbe sporcato i vestiti.
Clyde si sistemò i suoi occhiali e fece il segno dell'ok a Lucille, era occupata a fare stretching, ma anche lei fece il segno dell'ok in risposta.
Entrambi salirono sulle scope ed Eleonus si alzò e si mise tra di loro. Dalla tasca tirò fuori con delicatezza un boccino d'oro, che presto fu in volo, lontano dalla sua vista e da quella di Ella. Ma Lucille e Clyde accelerarono le loro scope in un battibaleno e si diedero alla rincorsa. Sia Ella che Eleonus rimanevano sempre sbalorditi dalla bravura dei due e molto probabilmente quel giorno non sarebbero stati gli unici.
Si allenarono per quasi due ore, Eleonus ed Ella passarono il tempo mangiando dolci e parlando del più e del meno. Si erano portati un particolare cioccolato che li riscaldava, ma quando l'effetto finì iniziarono ad avere freddo, per fortuna anche Clyde aveva iniziato a stancarsi e propose a Lucille di smetterla.
-No, ancora no! Devo riuscire a fare l'ultima mossa di cui ti ho parlato!
Clyde sbuffò, era veramente stanco, ma Lucille lo supplicò con così tanta convinzione che dovette cedere.
-È l'ultima volta che la provi! Se non ci riesci sono cavoli tuoi! Io scendo dalla scopa, vado a farmi un bel bagno e poi corro a pranzare che sto morendo di fame!
Lucille sembrava però soddisfatta da quelle parole; quello che Clyde le proponeva era una sfida.
-Sì, l'ultima volta! Sarà quella buona, me lo sento!
Entrambi si misero in posizione, Lucille lasciò libero il boccino. Volarono entrambi uno accanto all'altro, davanti a loro il boccino. Lucille girò attorno a Clyde per confonderlo e ci riuscì. Appena il boccino cambiò direzione, Lucille riuscì a prevedere con cura dove avrebbe svoltato e lo catturò roteando attorno a esso e bloccandolo con il petto, portò subito la mano attorno a lui, lo serrò nel suo pugno e fiera di se urlò dalla gioia.
-Ce l'ho fatta! Ce l'ho fatta!
Clyde si tolse gli occhiali e la guardò ammaliato, in quel momento aveva molta stima per l'amica, era riuscita a fare veramente una mossa terribilmente difficile, una mossa che lui di certo non sapeva fare. Clyde iniziò ad applaudire, fu seguito da Ella ed Eleonus.
I due scesero dalle loro scope, pieni di sudore e intenti a slacciarsi i mantelli, mentre invece gli altri due tremavano dal freddo.
Si incamminarono contenti verso la scuola e Lucille non riuscì a smettere di ringraziare loro di averla aiutata.
-Ma noi due non abbiamo fatto nulla!
Affermò Eleonus.
-Ma certo che sì! Avere un pubblico che osserva mi aiuta a rimanere più concentrata e vigile perché non voglio di certo fare bruttissimi errori con lo sguardo degli altri puntato addosso. Così mi impegno di più e prendo tutto più sul serio.
I due ragazzi infreddoliti annuirono convinti.
-Dopo cena il professor Marlock ha una sorpresa per me, non vedo l'ora di raccontarvi cosa sarà. Volete che ci vediamo dopo?
-Certo, io ci sono.
Rispose Eleonus senza pensarci due volte. Lucille sembrava pensierosa.
-Io non so se potrò esserci, ma cercherò di non deluderti. Voi però non mancate alla mia prova per entrare nella squadra!
-Certo che non mancheremo!
Esclamò Ella convinta, Eleonus annuì con foga.
-Anche io ci sarò, per entrambe. Ella, ti devo fare una domanda però...
-Spara pure.
-Per caso, hai notato qualcosa di strano in quei fiori che il tuo amico Daryl ti regala? E anche: mi potresti gentilmente dire pure il suo cognome?
-Il suo cognome è Niggins, quindi Daryl Niggins. Ehm, sinceramente non ho visto nulla di strano. Sono diversi nell'aspetto, ma profumano tutti allo stesso modo...
Clyde si avvicinò subito al fiore per odorarlo.
-Profumano? Io non sento niente... Ragazzi, voi sentite qualcosa?
Anche gli altri due annusarono, ma dovettero dare ragione a Clyde, dissentirono con il capo.
-Ma come? Io lo sento il loro profumo! È buonissimo!
Clyde sorrise.
-Ecco, questo è strano. Grazie, Ella. Mi sei stata molto d'aiuto.
-D'aiuto?
Chiese Lucille, ma come risposta ricevette solo il sorriso beffardo di Clyde.
-Come ti pare, è il tuo mondo, tienitelo per te. Ragazzi, vi saluto, ci vediamo più tardi. Riposate bene che vi voglio presenti alle mie prove!
Dopo che Lucille se ne andò anche gli altri tre si salutarono. Ella odorò pensierosa il suo fiore. Clyde era molto misterioso, ma mai lo era stato così tanto da lasciarla con tanti dubbi e domande vaghe che le balenavano per la testa.
Ella si era quasi scordata della prova di Lucille presa com’era dal ricopiare uno dei quadri della sala comune dei Serpeverde. Quando vide l’ora si incamminò correndo verso il campo di Quidditch, per poco non urtò il professor Lupin.
-Granger! O la smetti di correre o ti becchi una punizione!
-Mi scusi, professor Lupin…
Ma appena fu abbastanza lontana da lui, riprese a correre. Con il mantello svolazzante, i lacci delle scarpe quasi sciolti e la capigliatura rovinata, Ella finalmente arrivò al campo di Quidditch, quando si sedette Eleonus e Clyde risero di lei.
-Che c'è?
Chiese con il fiatone.
-Sembra che ti abbiano appena investito.
Rispose Eleonus, poi prese a sistemarle il mantello e i capelli.
-Oh, grazie Ele.
Si sorrisero e poi Clyde indicò il campo.
-Stanno per iniziare!
E infatti era così. Tutta la squadra dei Grifondoro osservava assorta la piccola figura di Lucille che fiera e a testa alta si mise in volo sulla sua scopa davanti al capitano delle squadra, quest’ultimo la guardava divertito e curioso.
-Vediamo cosa sai fare piccoletta! Sei stata fortunata a trovare la squadra alla disperata ricerca di un ottimo Cercatore, se riuscirai a dimostrare di essere più brava di quello che abbiamo adesso, sei nella squadra! Ora, facci vedere cosa sai fare!
Il capitano lasciò libero il boccino e appena Lucille prese la rincorsa, anche il resto delle squadra si mise a seguirla.
Cercavano in tutti i modi di bloccarla, di fermarla, di disorientarla, ma lei continuava imperterrita a seguire l’imprevedibile boccino, e lo sguardo del capitano si fece subito più serio. Clyde rise vedendo l’espressione preoccupata e allo stesso tempo seria del capitano, aveva appena imparato un'importante lezione; mai sottovalutare Lucille. 
Alla fine la giovane riuscì a catturare il boccino, lasciando tutta la squadra a bocca aperta. I suoi tre amici si misero ad applaudire e subito l’intera squadra li seguì, cambiando l'espressione da stupefatta in soddisfatta. Anche il capitano si complimentò con lei. Lucille era tutta sudata, aveva il fiatone, ma non riusciva a smettere di sorridere e ringraziare per i complimenti. Per la prima volta i tre amici poterono vederla imbarazzarsi, infatti era rossa come un pomodoro.
-Lucille Trevi, sei stata magnifica, ci hai lasciato tutti a bocca aperta! Non posso credere che abbiamo la fortuna di avere un Cercatore così bravo nella nostra squadra! Sì, Lucille Trevi, sei ufficialmente il nuovo Cercatore dei Grifondoro!
La giovane continuò a ringraziare e salutò finalmente i tre amici che l’avevano osservata dall’alto delle tribune.
Quando si riunirono di nuovo, Lucille li abbracciò tutti e tre, insistendo più a lungo su Clyde, quasi stritolandolo. Era veramente felice.
-Così mi soffochi!
Disse l’amico cercando di divincolarsi.
-Hai ragione! Scusa, ecco… se libero. E io sono felice! Strafelice!
-Guarda, non si era capito…
Rispose Clyde massaggiandosi le spalle.
Quindi, era ormai ufficiale, Lucille era la nuova Cercatrice dei Grifondoro e questo, capirono tutti, avrebbe aumentato la sua fama in tutta la scuola. Ella scosse il capo e sorrise a quel pensiero, solo Lucille sarebbe stata in grado di fare qualcosa del genere.

Ella non tardò all’appuntamento con il professor Marlock.
Doveva andare nell’aula di Incantesimi, non trovò nessuno, ma subito dopo il professore comparve da dietro di lei e si avviò alla cattedra facendole segno con la mano di seguirlo.
Con un incantesimo avvicinò una delle sedie alla cattedra ed Ella si sedette.
-Allora, Ella, devo dire che ogni giorno che passa mi stupisci sempre di più.
A sentire quelle parole Ella fu fiera e non riuscì a trattenere un sorriso.
-Hai un potere incredibile, e già posso immaginare la difficoltà che avrai nel gestirlo o incanalarlo. Proprio per questo vorrei proporti una cosa. Vedo che non hai ancora trovato un modo che ti aiuti a incanalare tutta la forza magica che possiedi, quindi volevo proporti io un’idea…
-Davvero, professore? E quale sarebbe quest’idea?
Il professore sorrise a vedere la giovane alunna così curiosa.
-Il duello magico. Sai cos'è?
Ella fece mente locale, ma dall’espressione del suo viso il professore capì che la giovane non sapesse di preciso cosa intendesse.
-Il duello magico è un’arte. Due maghi si scontrano con i rispettivi incantesimi di difesa e attacco cercando di sconfiggersi a vicenda. Ovviamente ci sono delle regole da rispettare, delle mosse da imparare, dello studio da fare. Potrebbe interessarti? Se vuoi ti lascio un piccolo libro con tutte le informazioni di base per comprendere cos'è l’arte del duello magico. Ecco tieni.
Concluse il professore porgendole un libretto davanti. Ella lo prese in mano, lo guardò un po' e poi prese la sua decisione.
-Sì, professore, mi interessa. Sembra divertente e potrebbe anche aiutarmi a migliorare, vero?
Il professore annuì con il capo.
-Se sei interessata a iniziare, rivolgiti a Sam Killjoy dei Grifondoro per poter entrare nel gruppo scolastico del duello magico. Gli ho già raccontato di te e non gli dispiacerebbe averti nel gruppo dei duellanti.
-Grazie professore! Ci penserò seriamente, adesso posso andare?
-Certo, Granger. Buona fortuna.
Ella salutò con la mano e andò diretta verso la Sala Grande mentre sfogliava sorridente il libretto. Sembrava interessante questo duello magico, quasi quanto le creature oscure, altro suo grande interesse oltre il disegno.
Quando arrivò nella Sala Grande cenò senza staccare gli occhi dalla lettura del libro. Non si accorse che il fantasma dei Serpeverde, il più spaventoso di tutti, la stava osservando, quando uno dei suoi compagni glielo indicò e lei incrociò gli occhi con il fantasma, quest’ultimo la minacciò con lo sguardo e poi scomparve via. Ella non seppe spiegarsi quella reazione e non ci fece troppo caso, ma dall’altra parte della sala, qualcuno con gli occhiali ci fece caso al posto suo. Clyde si grattò il mento e poi tornò a costruire la sua torre di patatine.
Finita la cena il gruppo si riunì per poco sul corridoio. I Grifondoro continuavano a salutare Lucille, il loro nuovo Cercatore, mentre Ella raccontava loro il breve incontro con il professore Marlock.
-Quindi il professor Marlock pensa sia una buona idea che tu impari il duello magico, anche io sono di questa opinione, sai?
Disse Lucille.
-Ele, tu che dici? Dovrei provarci?
-Se ti interessa, certo. Potrebbe rivelarsi divertente.
-Anche io la penso così.
Precisò Ella, ma a Clyde scappò una breve risata.
-Ma il Barone Sanguinario non sembrava essere della stessa opinione.
-Tu credi sia per quello che mi stava fissando prima?
Chiese tutta d’un fiato Ella, sgranando gli occhi e osservando Clyde trepidante.
-Non si di preciso se sia così, ma questo ho compreso io. Tu stavi leggendo quel libro, che parla di duello magico e lui ti ha fissato stranamente finché tu non te ne sei accorta. Quindi deduco che molto probabilmente aveva da ridire sulla tua lettura e il tuo interesse per certe cose. Ma il problema è: perché?
Clyde si fermò di colpo, indicò Ella con molta serietà, quasi accusandola di qualcosa, la ragazza trasalì e i suoi amici rimasero stupiti dalla situazione.
-Ella, c'è qualcosa di strano che ti circonda, qualcosa che sta accadendo e tu non ne hai idea! Io non so cos'è, ma qualcosa c'è sotto. Qualcosa di molto misterioso…
A sentire quelle parole, Ella pensò subito a Hugo Weasley e a come la trattava proprio perché pensava le stesse identiche cose che ora Clyde, il genio della scuola, era arrivato a concludere. Ella rise, una risata amara, sfidò con lo sguardo Clyde e il ragazzo non capì perché di colpo era diventata minacciosa.
-Se veramente pensi queste cose, allora dimostrale! Sono stufa di essere vista come un problema, io non sono un problema! Se c'è veramente qualcosa che non va con me, allora scoprilo tu, visto che sei tanto sveglio!
Allora Clyde capì, era minacciosa perchè stava sulla difensiva.
-Scusa, Ella, non volevo offenderti… in realtà, vorrei aiutarti.
La ragazza sbuffò.
-Ma quale aiuto se non c'è nessun problema?!
Gli urlò contro e poi guardo con rammarico gli altri due amici che non avevano il coraggio di dire altro. Non riuscivano a seguire il discorso.
-Io vado, buonanotte.
Disse Ella, con un tono che non aveva mai avuto prima d’ora, irritato.
Lucille prese a seguirla con l’intenzione di consolarla un po'.
-Clyde, perché hai detto certe cose?
-Non lo so nemmeno io, Ele. Però lo sento, sento che c'è qualcosa che non va e non so spiegare cosa. Per poterlo capire, dovrei indagare.
-Indagare, ma cosa intendi?
Clyde guardò l’amico e lo prese per il braccio.
-Andiamo al nascondiglio.
Eleonus fu trascinato nel luogo segreto che condivideva con l’amico, piano piano molte cose si eran collezionate sui tavoli e per terra.
-Allora, devi sapere che io non condivido con nessuno le mie supposizioni, ma stavolta, ho deciso di farlo, solo però se tu sei disposto ad aiutarmi. Sei disposto ad aiutarmi? 
Eleonus lo guardò leggermente storto, non comprendendo che tipo di aiuto volesse.
-Io voglio aiutare Ella, quindi se tu aiuterai me, aiuterai anche lei.
A quelle parole Eleonus sospirò e rispose.
-Ok, ti aiuto, ma per favore, sii chiaro e conciso.
Clyde sorrise e iniziò a spiegare all’amico.
-Certo che è molto più facile avere tutto chiaro nella mente piuttosto che spiegarlo a voce. Allora, come inizio? Ah, sì, i fatti. Partiamo dai fatti. Prima di tutto Ella è un’orfana, è stata adottata da Hermione Granger. Non conosce il nome dei suoi genitori. È stata smistata in Serpeverde, la stessa casa di Meredith, anche se il suo carattere non rappresenta minimamente i requisiti per essere un Serpeverde. Mirtilla Malcontenta ha detto che le ricorda sia qualcuno che odiava tanto, sia qualcuno che adorava tanto. Le foto della signorina senza nome, ergo Meredith, dimostrano dalle annate che può essere che lei e Mirtilla si fossero incontrate a scuola. Tre anni di differenza intercorrono tra Mirtilla e Meredith. E poi, Daryl Niggins, che le regala sempre quei fiori, di cui solo Ella sente l’odore… Daryl Niggins che l’ha portata apposta nel bagno, affinché Mirtilla potesse vedere Ella e magari pronunciare quella frase o simile, che desse a Daryl una conferma… e poi il Barone Sanguinario che la guardava come se si ricordasse di lei, o come se anche a lui ricordasse qualcuno…
Eleonus sgranò gli occhi, alzò le mani e si lamentò con l’amico.
-Tutto questo non mi sembra molto chiaro.
-Hai ragione, Ele, scusami. Ora che abbiamo i fatti miglioriamo la spiegazione delle supposizioni. Io credo che Meredith sia imparentata con Ella. Che Daryl Niggins abbia rubato le foto dell’album per trovare conferma nella somiglianza. Ha visto che Ella assomiglia molto a Meredith e ha cercato un’ennesima conferma mostrandola a Mirtilla, che ha detto esplicitamente che Ella le ricorda sia qualcuno che adorava molto, sia qualcuno che odiava molto, Meredith potrebbe essere una o l’altra persona. E dopo che ha avuto tale conferma le ha iniziato a regalare quei fiori di cui solo lei sente il profumo, quasi come se fossero incantati, ma non conosco incantesimi che funzionino in quel modo e a cosa potrebbero servire. Ora, non so se è Daryl Niggins da solo che cerca Ella, oppure se lavora per qualcun altro. Ma, sono molto propenso a dire che Daryl vuole qualcosa da lei. Solo che non saprei cosa…ecco perché dobbiamo indagare.
Eleonus aveva capito come l’amico aveva unito i vari indizi, che presi nel singolo non sembravano nemmeno indizi, ma insieme, avevano un loro perché, ma non rispondevano al vero perché.
-Non mi fido di questo Daryl, hai ragione, bisogna indagare e io ti aiuterò. Cosa dobbiamo cercare?
-Le foto, Ele! Le foto di Meredith. Se lui ha le foto, vuol dire che è colpevole di qualcosa. Vorrei solo capire cosa, cavolo!
Finì Clyde tono amaro, come se risolvere quel problema lo stesse portando all’esasperazione.
Eleonus però pensò anche ad un’altra possibilità.
-E se le sue intenzioni fossero buone?
Clyde guardò l’amico, un sguardo speranzoso, ma pieno di timore.
-Allora dovrà dimostrarci che non ha nulla a che vedere con l’omicidio dell’unicorno nella foresta proibita.
-Clyde, forse adesso vai troppo di fantasia…
-Lo spero, Ele. Lo spero veramente…

   
 
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