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Autore: ChiaraColfer    04/07/2017    5 recensioni
"Mentre percorreva la strada di pietra, i suoi occhi non poterono fare a meno di ammirare la bellezza di Hogwarts di notte. Le luci del castello, che avvolgevano le guglie e le torrette si stagliavano contro il cielo bruno e per Harry non esisteva spettacolo più bello. Sorrise, convinto di poter essere nuovamente felice."
future!Drarry.
Albus e Scorpius presenti!
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Draco Malfoy, Harry Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy, Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Capitolo 1.

 

Camminava veloce per le strade di una Londra affollata mentre con la mano destra teneva stretta una vecchia valigia appartenuta, probabilmente, a suo padre. Si addentrava nella folla con leggerezza come il fumo del treno fermo al binario nove e tre quarti, il treno che dopo anni stava per riprendere.

Harry Potter non aveva avuto un'infanzia felice ma la partenza per Hogwarts era, per lui, fonte di grande gioia e significava soprattutto ritorno a casa. Ed era ciò di cui aveva più bisogno in questo momento, di sentirsi a casa, di trovare un luogo dove potesse stare tranquillo.

Per questo si era preso una pausa dal suo lavoro di Auror, che lo impegnava moltissimo, e aveva deciso di accettare l'incarico di insegnante di difesa contro le arti oscure ad Hogwarts. Da quando lui e Ginny avevano divorziato si sentiva perso, senza un posto dove andare, senza una casa dove tornare la sera.

Poggiò il piede sullo scalino di ferro e si fece leva per poi salire sul treno.

L'interno era esattamente come se lo ricordava, sedili vecchi e consumati ma comunque in ottimo stato, corridoi lunghi e stretti tappezzati da quella moquette bordeax di pessimo gusto. Quando trovò uno scompartimento vuoto si mise a sedere, sperando che nessuno entrasse, aveva trentasette anni e finalmente tornava a casa.

Durante il tragitto non poté fare a meno di pensare ad Albus, suo figlio, il quale stava affrontando il suo secondo anno ad Hogwarts. Rispetto a James non aveva preso bene la separazione e sperava vivamente di riuscire ad avvicinarsi nuovamente a suo figlio.

Nell'anno precedente avevano avuto dei diverbi in quanto Albus veniva spesso paragonato al “grande Harry Potter.” Mentre era avvolto nei suoi pensieri non si rese conto che il treno stava rallentando e tra poco avrebbe rincontrato Hagrid che scortava gli studenti del primo anno alle rive del lago nero.

Appena il treno si fermò, Harry, afferrò la sua pesante valigia e uscì velocemente dallo scompartimento.

“Harry!” urlò una voce tuonante.

Era da diciannove anni che non vedeva Hagrid e fondamentalmente era sempre lo stesso, tranne per la barba che oramai si era ingrigita.

“Hagrid!” rispose sorridendo per poi correre ad abbracciarlo.

Il guardiacaccia gli diede una pacca sulla spalla facendolo sobbalzare per l'energia che aveva messo in quel gesto e gli rivolse un ultimo sorriso prima di allontanarsi dietro agli studenti del primo anno i quali erano leggermente smarriti.

“Ora uhm, d-devo andare Harry! Ci vediamo al banchetto! Aspettate dove andate?” urlò Hagrid agli alunni che si immobilizzarono all'istante.

Harry sorrise e prese la sua vecchia valigia per poi percorrere il viale verso l'entrata del castello.

 

Mentre percorreva la strada di pietra, i suoi occhi non poterono fare a meno di ammirare la bellezza di Hogwarts di notte. Le luci del castello, che avvolgevano le guglie e le torrette si stagliavano contro il cielo bruno e per Harry non esisteva spettacolo più bello. Sorrise, convinto di poter essere nuovamente felice.

Ancora uno scalino lo separava dall'entrata nella Sala Grande, e sinceramente poteva dire di sentirsi emozionato. Varcando la soglia avrebbe vissuto tutte le emozioni che aveva condiviso insieme ai suoi amici, alle persone che adesso non c'erano più, ai Grifondoro.

“Felice di vederla signor, Potter! Tuttavia ritengo opportuno che lei prima sistemi le sue cose nella sua stanza.” disse una voce familiare alle sue spalle.

Harry l'aveva riconosciuta subito, d'altronde come poteva dimenticare tutte le volte che quella voce lo aveva sgridato o lo aveva messo in punizione?

“Professoressa McGranitt! Non so ancora come ringraziarla per questa opportunità.”

La preside sorrise e scrollò le spalle.

“Ci sarà tempo per ringraziarmi a dovere, adesso sistemati che tra poco inizia il banchetto.” disse e sorrise per poi fare il suo ingresso nella Sala Grande.

 

Albus Potter sedeva annoiato al tavolo dei Serpeverde, aspettava che il banchetto d'inizio anno cominciasse per potersene andare velocemente nel suo dormitorio e nascondersi tra le tende del suo letto a baldacchino.

“Hey Al!” lo chiamò una voce entusiasta.

Scorpius Malfoy lo guardava sorridente in attesa che si facesse più in là per fargli spazio sulla panca, spesso Albus si chiedeva come diavolo facesse ad essere sempre sorridente. Tuttavia si spostò per fargli spazio, dato che era l'unico amico che aveva ad Hogwarts.

“Dove eri finito?” chiese con tono annoiato il ragazzo dai capelli scuri.

“Oh io ehm.. ecco vedi avevo lasciato il bagaglio sul treno. Menomale che c'era mio padre, che insomma mi ha aiutato e..”

“Hai ricevuto un'altra sgridata non è così, Scorpius?”

L'altro deglutì e abbassò lo sguardo sulle proprie mani.

“Come immaginavo.”

“Sì, uhm io veramente ero qui per dirti una cosa fantastica!” disse il Malfoy sorridendo entusiasta.

Albus alzò un sopracciglio, non c'era niente di fantastico in questo giorno.

“Tuo padre è qui! E' arrivato, Al! Sarà il nostro nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure!”

“C-come?”

“Sì! Non sei content-... Al! Al ma dove stai andando?”

Albus si era alzato dal tavolo ed era corso fuori dalla Sala Grande, correva più veloce che poteva per raggiungere il secondo piano dove si trovava l'ufficio del loro ex professore di difesa contro le arti oscure. Ancora non capiva perché cambiassero ogni anno.

Appena arrivò davanti alla porta la trovò socchiusa, così la spinse leggermente e attraversò l'ufficio per poi salire le scale che portavano alla stanza dove avrebbe alloggiato il professore. Lì la porta era aperta così Albus sbirciò oltre la colonna e vide suo padre seduto sul letto che teneva un medaglione tra le mani.

Il ragazzo conosceva bene quel medaglione, era un regalo di nonna Molly dentro c'erano le foto di suo padre e di sua madre da giovani. C'erano stati momenti in cui detestava suo padre ma ora come ora gli faceva solo pena.

Albus continuò a guardare l'uomo, che gli somigliava così tanto ma che allo stesso tempo era così diverso da lui, sperando di non fare rumore tuttavia suo padre era un Auror ed era diventato abile a percepire qualsiasi rumore.

“Ciao Al! Puoi entrare.” disse mentre metteva via il medaglione.

Il ragazzo si avviò lentamente verso il padre e appena si fu seduto vicino a lui, lo abbracciò stretto perché per quanto lo avesse odiato aveva comunque bisogno di lui. Di un suo abbraccio, di sentire che lui c'era per lui.

“Perché non mi hai detto che saresti stato il nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure?”

“Volevo che fosse una sorpresa ma a quanto pare le voci a Hogwarts girano fin troppo velocemente.”

Albus abbozzò un sorriso e si alzò di scatto.

“Cavolo il banchetto!” disse allarmato.

Harry chiuse il baule e prese la giacca per poi prendere suo figlio per mano e correre fuori dalla stanza.

“Presto! Non vorrai mica perderti tutte le prelibatezze che gli elfi domestici hanno preparato?” lo incoraggiò Albus.

Harry sorrise e insieme si avviarono verso la Sala Grande.



Angolo Autrice:
Buon salve! 
Sono tornata dopo centosette anni con una Drarry, strano ma vero, anyway questa fanfiction è stata ispirata da un video bellissimo che posterò qua:

https://www.youtube.com/watch?v=20zlZxdSWCE
Le recensioni sono ben accette.
A presto, con il secondo capitolo! 

 

  
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