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Autore: Lady_Michi1    05/07/2017    7 recensioni
...e se Andre non fosse tornato ?...
Un' ulteriore finale alternativo per la nostra eroina francese
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, Madame Jarjayes, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes, Rosalie Lamorlière
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 7

Una nuova giornata era iniziata, la prima senza il conforto di Alain, seppur non volesse farlo trasparire dai suoi
occhi chiari, allontanarlo l' aveva devastata.
Gli doveva molto, con la sua presenza aveva tentato in tutti i modi di colmare la voragine lasciata nel suo cuore
dalla morte di Andre, infondendole serenità, coraggio e voglia di continuare a vivere.
Con Isabeau era meraviglioso, l' aveva amata come fosse sua figlia, sarebbe stato un padre meraviglioso,
- " Dannato bugiardo ! " - 
gridava in cuor suo rigirandosi nel letto sfatto di una notte insonne,
- " Quello è solo sesso ! " - 
parole pesanti come macigni per lei, stretta nella convinzione che sesso ed amore non potessero scindere l' uno 
dall' altro.
Nessuna differenza quindi : nobili e plebei, uniti in matrimonio davanti a Dio e stretti nell ' abbraccio carnale della
lussuria, nella più oscena e malfamata Parigi, quanto nella più elegante e sfarzosa Versailles.
Era dunque questo l' unico futuro al quale potesse ambire da una possibile unione con Alain ?
Nella sua vita aveva sofferto per un amore non corrisposto, poi per un grande amore estinto troppo in fretta.
Non avrebbe versato alcuna lacrima per un amore infedele ! 
Il suo ricordo tornò ad Andre, a quell' unica notte trascorsa tra le sue braccia amandosi, sussurrando parole
dolci, ridendo tra le lacrime.
- " Credi che il tuo Andre non sia mai stato con una puttana ? " - 
come osava infangare il nome del suo amato Andre ? 
Stringerdo con i pugni il cuscino, Oscar fu scossa dai singhiozzi destando Rosalie che preoccupata, le si
avvicinò : 
- " Tutto bene Oscar ? " - 
- " Sì Rosalie non preoccuparti è solo un po di nostalgia pensando ad Andre. " - 
la rassicurò con gli occhi colmi di lacrime,
Le mancava moltissimo, lui era un uomo perfetto, lo aveva perduto tragicamente da oltre un anno ma quel
mattino, il suo ricordo era più vivido che mai : la notte del 13 Luglio trascorsa trai vicoli di Parigi, dove il dolore 
non sembrava darle scampo, in cerca di un conforto che non giunse e vinta dalla stanchezza e dalla febbre, 
cadde in un sonno profondo senza sogni nè ristoro.
Alain la trovò e la trascinò a combattere per tutto ciò che le era rimasto, sotto le mura della Bastiglia.
Le urla, il fumo soffocante, il cielo offuscato dalle nuvole di cenere ed il volo di una colomba.
Credette di vedere lo spirito del suo Andre tornato a prendere la sua anima, quando fu trafitta da una raffica 
di proiettili,
- " Andre sto arrivando. " - 
il suo ultimo pensiero dopo aver lasciato il comando in mano ad Alain ma quando riaprì gli occhi, al suo fianco
non c' era Andre ma Alain che da quel momento non l' aveva più lasciata, come un' ombra benevola e straziata
nell' anima quanto lei.
Dove finiva Andre, ne trovava seguito Alain ed ora se n' era andato anche lui.
- " Oscar, ieri sera Alain mi ha raccontato ciò che è accaduto. " - 
disse timidamente Rosalie,
- " Non voglio più saperne nulla di lui, non è più di mio interesse ! " - 
rispose risoluta Oscar guardandola con rabbia,
- " Perdonate se insisto ma un uomo che piange è pentito e lo si può perdonare. " - 
- " Non intendo parlarne mai più ! " - 
concluse Oscar.

                                                                                                ********

Alain si svegliò con un gran mal di testa, per qualche istante si guardò attorno smarrito, ricordandosi poi di 
trovarsi alla locanda del villaggio.
Oscar lo aveva allontanato dalla sua vita e quella di Isabeau, un attimo primo stava per raggiundere tutto ciò
che desiderava e subito dopo si ritrovava appoggiato ad un tronco d' albero col cuore infranto, vittima della
propria lussuria.
Quella sciocca ragazza lo aveva trascinato in un vicolo e stretto tra le sue gambe, arrendevole puttana che 
tra molti quella sera aveva scelto lui, fiero e disinvolto ma il più debole tra gli uomini.
Da quasi un anno e mezzo non ricorreva più alla fatua bellezza di rapporti appaganti il tempo esiguo di un
orgasmo.
Ma non era ancora così forte e lei glielo aveva fatto pesare con disprezzo facendolo sentire il più ignobile 
tra gli uomini e senza neppure accorgernese, il volto gli si era rigato di lacrime.
Rosalie lo aveva guardato con muto dispiacere, aveva assistito alla sua sconfitta, la resa di un uomo al quale
è stato tolto l' essenziale, la voglia di sopravvivere in quella nuova era tanto decantata che invece di unità e 
fratellanza, aveva portato vittime ed orrore.
- " Sono un imbecille ! " - 
seguitava a ripetersi, per un attimo di follia aveva perduto quella che poteva divenire la sua nuova famiglia.
Aveva accarezzato e baciato la testina di Isabeau addormentata tra le braccia di Rosalie.
- " Addio principessa, ti vorrò bene per sempre... " - 
mormorò incamminandosi verso il villaggio, sordo ai richiami di Rosalie.

Entrò nella locanda ed ordinò da bere sino a stordirsi e quando la vista iniziò ad annebbiarsi, ebbe l' illusione 
di sentirsi meglio.
- " Che idiota sono stato, lei non mi ha mai voluto, mi ha scaricato con una scusa assurda, vai al diavolo Oscar ! " - 
borbottò prima di scolarsi l' ennesimo bicchiere di vino tutto d' un fiato.
- " Senti tu, sto chiudendo. Esci oppure prendi una stanza. " - 
gli propose senza preamboli l' oste,
- " Allora dammi una stanza, non ho un posto dove dormire. " - 
rispose alzandosi dal bancone con fare incerto,
- " Vuoi compagnia ? " - 
propose l' oste esibendo due graziose e procaci ragazze che Alain studiò attentamente,
- " Entrambe, ho molto da recuperare ! " - 
affermò gettando una moneta sul bancone e prendendo le giovani sottobraccio, raggiunse la sua stanza.
In un attimo, tra un bacio e l' altro, lo spogliarono della camicia stendendolo sul letto dove, una a destra e 
l' altra a sinistra, iniziarono a baciarlo e leccarlo avidamente sul dorso muscoloso.
Chiuse gli occhi per meglio assaporare il suo piacere quando una nuvola di capelli biondi e profumati comparve
nei suoi pensieri, il ricordo dell' esile corpo, ben diverso da quelli prosperosi che stringeva tra le braccia e la 
consistenza delicata e vellutata dei baci inesperti di Oscar lo ridestarono dalle sue azioni improprie.
Mentre le due ragazze iniziarono la loro esplorazione all' interno dei calzoni, Alain si alzò dal letto con uno scatto 
improvviso,
- " Ragazze adesso fuori, voglio stare solo ! " - 
ordinò a loro, tuffando la testa dentro al catino d' acqua,
- " Abbiamo sbagliato qualcosa monsieur ? " - 
chiesero terrorizzate le due,
- " No, no, voi siete favolose ma io ho chiuso con questa vita. " - 
e quando sentì la porta richiudersi, oramai sobrio, fece due giri della stanza con le mani trai capelli, maledicendo
la propria debolezza,
- " Maledizione a me ! " - 
urlò e con un calcio fece cadere il catino con la brocca, mandandoli in frantumi.
- " Non voglio nessuna che non sia lei ! Adesso ho capito cosa ti spingeva a non seguirmi nei bordelli, amico mio! " - 
Si gettò sul letto attendendo che la sbornia gli passasse del tutto.

                                                                                                  *********

Rosalie aveva capito da tempo com' era Alain e lo apprezzava per ciò che era.
Aveva subito un notevole cambiamento, credeva fermamente nella veridicità dei suoi sentimenti per Oscar ed 
era convinta che un uomo lo si può perdonare per un attimo di debolezza, soprattutto lui, abituato com' era
a spassarsela più volte alla settimana.
Decise quindi di andare a cercarlo per tentare di mitigare la tensione creata tra Oscar ed Alain.
Si recò alla taverna dove le venne confermata la presenza dell' uomo al piano superiore,
- " Bussate prima, potrebbe essere ancora in compagnia delle mie ragazze. " - 
l' ammonì l' oste con un sorrisetto malizioso al quale Rosalie non volle prestare attenzione.
Giunta alla porta di Alain, bussò e trovando la porta socchiusa entrò,
- " Alain sono Rosalie, posso entrare ? " - 
Fu investita dall' odore stantio della stanza, un misto tra sudore ed alcol e nella penombra scorse Alain, seduto
a terra con la testa tra le mani.
- " Non dovevi venire Rosalie, non è posto per te e non c' è nulla che tu possa fare. " - 
le disse guardandola con tristezza,
- " È solo scossa, stamani non fa che piangere. Potresti tornare e scusarti. " - 
gli propose,
- " Dovrei scusarmi per essere un uomo ? È stata una follia tornare a cercarla dopo la caduta della Bastiglia,
averla obbligata alla mia presenza ed averle dichiarato il mio amore ! " - 
affermò alzandosi da terra,
- " Lei è pura incontaminata dal sudiciume del mio mondo, non sono degno di rimanerle accanto ! " - 
disse amaramente,
- " Quello non è più il tuo mondo, tu sei migliore di così, il tuo posto è accanto a lei. Oscar ha solo bisogno di
tempo per capire ma so con certezza che ti è molto legata. " - 
ribadì la donna,
- " Io ed Oscar apparteniamo a mondi diversi, non potrò avvicinarmi a com' era Andre neppure se vivessi 
cent' anni, lui era perfetto per Oscar, il solo che potesse essere alla sua altezza !  Loro s' intendevano solo
con uno sguardo ed io sono solo un intruso* ! " - 
rispose Alain con tristezza.
- " Oscar è tutto ciò che mi è rimasto, la amo da star male ed amo sua figlia come fosse la mia...ho preso 
la decisione di tornare a Parigi, mi arruolerò nella nuova Guardia Nazionale, è l' unica vita che conosco. " - 
affermò con risolutezza,
- " Cosa dici ? Non prendere decisioni affrettate, lei soffrirà ! " - 
chiese Rosalie con trepitazione,
- " Soffre ancora per Andre, io non le mancherò di certo. " - 
le rispose Alain sconfitto,
 - " Ora torna a casa Rosalie e non dirle nulla . " - 


* Omaggio a " L' intruso " di Alga e Francois 14
 
   
 
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