Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Leatessa    07/07/2017    1 recensioni
POSTATO CAPITOLO 28
Dalla storia:
“Possibile che nella nostra famiglia, nessuno e sottolineo nessuno, sia in grado di comportarsi normalmente? Chi ha avuto questa idea? Io non intendo partecipare … non contate su di me …”.
Quelle furono le ultime parole famose di Albus Potter. Ovviamente, come giusto che fosse, prese parte all’iniziativa.
Quella domenica mattina, Rose lo buttò giù dal letto di malagrazia. Lo spinse sotto la doccia e tra una lamentela, un Merlino e un Salazar invocati a pieno Impeto riuscì a trascinarlo al villaggio.
-Lily, quindici anni di astuzia e prodigi, innamorata e senza freni darà inizio alla rivoluzione. Jim e Al aiuteranno il padre e la sua squadra di Auror nelle missioni più disperate. Il resto della combriccola sarà lì a dare una mano, l'amicizia riuscirà a tenerli tutti uniti?
La paura costringerà vecchi nemici e muovi amici a riunirsi ad uno stesso tavolo, per risolvere una serie di gialli che sconvolgeranno l'intero mondo magico!
Buona lettura...
{Capitoli:Prologo/Intro/Alla scoperta dei Black/Le disavventure di Lily&Tunia/La terrorista/Segreti di Famaglia/Le scelte sbagliate}
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Famiglia Black, Famiglia Dursley, Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: Lime | Avvertimenti: Incest, Triangolo | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'FORBIDDEN lOVE '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO CINQUE

 

Era il trenta di settembre. La pozione doveva esser pronta già due giorni prima, invece, non aveva assunto il colorito verde brillante che descriveva il libro. Lily non riusciva a capire. Era arrabbiata e stanca. Dopo tutto quel lavoro non si spiegava come la pozione non le fosse riuscita. In quelle due sere aveva riletto la spiegazione più di dieci volte, ogni volta capitolava. Non aveva sbagliato nulla. La fermentazione doveva durare solo venti giorni, invece alla ventiduesimo ancora nulla. Lily, che tra le lezioni e le selezioni per il quidditch, la sera era stanca morta stava iniziando a perdere l'interesse per quella faccenda.

 

"Lily, la stanza ha uno strano odore. Giurerei sia quel intruglio che tieni sotto il letto." Dopo che Alice quella mattina le aveva fatto ben notare quando la stanza iniziasse a puzzare, Lily si era decisa a spostare la pozione in un luogo più tranquillo. Era quasi mezzanotte e Lily furtiva si aggirava per i sotterranei con l'intento di trovare un’aula in disuso dove mollare quel calderone e scordarsi della faccenda. Non l'aveva neanche mai più visto quel Lucas! Così controvoglia, stanca e affamata, girava per la scuola, senza il mantello e la mappa perché dopotutto aveva solo due mani lei. Godric!

"Cosa stai combinando?" Lily, aveva finalmente trovato quello che cercava: un aula in disuso, molto lontana dai corridoi più frequentati e soprattutto lontana dal dormitorio Serpeverde. Lily non aveva fatto bene i suoi calcoli, proprio no, si disse, quando Scorpius Malfoy la sorprese con il naso dentro al calderone neanche fosse una bambina di cinque anni alle prese con una caramella molto zuccherosa. "Niente!"

"Per Salazar! Cosa é questo odore? Non vorrai avvelenarci tutti?!". L'odore era tremendo, Scorpius si era portato una mano davanti al naso e alla bocca, disgustato! Si avvicinò alla sorella del suo migliore amico per poi sbirciare all'interno del calderone. Una strana sostanza verde bosco bolliva al suo interno, emanando quell'odore che Scorpius a malapena riusciva a sopportare.

"Allora?" Lily non gli aveva dato risposta. Lo fissava in modo al quanto strano. Sembrava stesse ponderando se fidarsi o meno di lui. Male. Qualsiasi cosa avesse in mente quella ragazzina, non voleva essere suo complice. Mai. Meglio se non gli avesse detto nulla.

Scorpius era molto curioso, così mentre la Potter pensava, chi sa poi a che cosa, lui stava lì, la fissava e non poteva non ammettere che fosse uno spettacolo: era buffa come suo solito, i capelli legati male e una specie di tuta rossa che non le aveva mai visto addosso. Sembrava stanca ma gli occhi non facevano altro che spostarsi da lui alla pozione ad una velocità disarmante. "Va bene, te lo dico. Ma domani ne parliamo anche con Al e Rose, perché loro sono molto più bravi di me in pozioni!".

"Mi siedo? É una delle tue solite storie?" Perché mai lo chiedeva? Nulla era semplice se era stato partorito dalla mente della Potter.

Lily tirò fuori dalla tasca interna della felpa il libro di pozioni e dopo aver studiato attentamente Malfoy e aver trovato la pagina che cercava, iniziò a raccontargli tutta la storia. Quella lunga storia. Verso la fine, pensò bene di evitare la parte della spazzola ma già che c'era lo disse tant'è che era Lily Potter e di non dire le cose proprio non le riusciva.

Scorpius Malfoy, ebbe diverse reazioni: incantato dallo studio di Lily, sconvolto dalla facilità con il quale si relazionava con i babbani, shoccato dalla possibile esistenza di un Black e per ultimo non per importanza - ovviamente - arrabbiato per il furto della sua spazzola. Molto arrabbiato. "Quindi, non riesco a capire perché la pozione non sia venuta perfetta! Mi sono impegnata e sono stata attentissima!" Finì Lily, stanca di quella giornata.

"Hai rubato la mia spazzola? Seriamente?" Non era la cosa più importante che Scorpius potesse dire e dopo uno sguardo al quanto spiazzante di Lily, lasciò correre e si concentrò sulla pozione. Scorpius era relativamente bravo in quella materia. Aveva sempre preso eccezionale e ne andava molto fiero. Era l'unica materia che in fin dei conti non gli dava problemi. Dopo aver letto gli ingredienti e il procedimento sul libro, chiese a Lily di spiegargli cosa avesse fatto nei minimi dettagli sempre che riuscisse a ricordarsi, per bene, gli ultimi due mesi.

Scorpius dovette ammettere che l'errore, se proprio c'era, nel libro non era riportato. Non ne aveva proprio idea. "E' un peccato! Questa é da buttare, dovrai riprovarci Potter!"

Lily, non era per niente contenta della situazione, nemmeno Malfoy riusciva a spiegarsi perché non le fosse venuta bene la pozione. Era proprio stanca di quella storia. L'avrebbe chiusa lì. "Però é un bel progetto magari Rose e il suo intuito domani sapranno dirci cosa è andato storto!"

"Ti interessa sul serio?" Scorpius, aveva molti motivi per interessarsi alla faccenda, forse più di lei. Il vero motivo però era solo uno, si disse: stare con la Potter era un bel passatempo, aveva sempre qualche genialata per la testa ed era capace, con le sue parole, di convincere anche i muri a seguirla. Scorpius non aveva un granché bisogno delle parole per seguirla, Lily gli faceva tenerezza. Ogni volta che la guardava, vedeva una leonessa ruggente sotto il sole della savana ma sapeva bene quanto quell'immagine potesse discostarsi dalla realtà. Solo qualche settimana prima, tra le sue braccia c'era una Lily dissanguata, bianca come latte e il battito cardiaco lentissimo. Uno spettacolo che in cuor suo Scorpius non avrebbe mai più voluto vedere. "Potter ci vediamo domani, qui, dopo cena. Porto io quei due idioti che ti ritrovi per parenti! E ora fila nel tuo dormitorio o devo ricordarti che sono un Caposcuola?!"

Lily non se lo fece ripetere due volte. Erano quasi le due e Scorpius Malfoy le aveva dato un appuntamento. Non un vero appuntamento perché ci sarebbero stati Al e Rose ma, l'idea non era di certo stata sua, quindi...

Lily non sapeva bene a che pensare, Malfoy si comportava in modo anomalo da quando erano rientrati a scuola e quella sera era riuscito a dimostrarglielo in modo al quanto insolito. Lily, pensò, che avesse iniziato a fare uso di qualche strano farmaco, girava voce di fatti che nella sala comune di serpeverde non avessero problemi di nessun genere riguardo a certi usi.

***

Harry quel primo di ottobre non aveva idea di dove sbattere la testa ed erano solo le nove. La vecchiaia! Hermione era influenzata ed il suo assistente Franz Van Liszùn non si vedeva da nessuna parte, 'sti tedeschi erano tutto parole e dire che per quel ragazzo si era anche beccato l'accusa di favoreggiamento. Al diavolo!

Franz era un giovane mago che si era formato da solo, per quanto ne sapeva Harry. Due anni prima in una delle tante riunioni del consiglio magico europeo, lui e Franz si erano incontrati. Il ragazzo, alle prime armi, era uno dei tanti assistenti che il ministro tedesco si portava dietro. Lavorava nel gruppo degli addetti stampa e ad Harry era apparso al quanto imbranato. Pensando a ciò, non riuscì a capire per quale motivo ora si occupasse dei suoi addetti stampa. Hermione.

"Scusi il ritardo capo!" Franz era alto e con i tipici colori nordici. Ad Harry sembrava tanto un Malfoy con quel colorito di capelli. "Mettiamoci a lavoro. Hermione non verrà oggi!". Mancava poco più di una settimana alla conferenza stampa e loro, lui, Harry, non aveva idea di che Godric stava combinando. "Capo, lunedì dieci a mezzogiorno si terrà la conferenza stampa. Al cento per cento il suo discorso verrà pubblicato sulla prima pagina della gazzetta del profeta. Sarebbe opportuno avere una bella foto di famiglia. Recente. Ne abbiamo una da utilizzare e inviare alla gazzetta?" Franz, lo stava finalmente informando della data e dell'ora definitiva. Aveva dieci giorni per stare in ansia. Ancora.

Harry era convinto che una foto ci fosse. Anche recente se gli andava bene. Era sicuro che sul lago Bajkal ne avessero scattata qualcuna. Sicuramente. Il problema, si disse Harry, non era una foto familiare, bensì il fatto che i suoi figli non fossero al corrente di nulla. Harry, si rese conto, che forse, era opportuno che tutti e tre venissero informati prima di lunedì. Magari ci scappava anche una bella foto con i toni invernali. "Franz!". Il suo assistente alzò lo sguardo dalla pergamena che stava correggendo, di nuovo. L'ennesimo discorso. "Contatta la preside Severa. Devo vedere Al e Lily. Quando hai la data precisa, scrivi anche a Jim e organizza l'incontro. Che sia il prossimo weekend." Il suo assistente prese appunti e lasciò il suo studio. Harry era lì da solo. Ginevra era via per lavoro. L'avrebbe vista lunedì, Hermione aveva insistito che si presentassero insieme. Una famiglia unita fa una buona impressione.

Loro erano una famiglia unita. Ne era certo. Lui e i suoi figli passavano molto tempo insieme durante le vacanze estive. Il sabato giocavano a quidditch nel campetto dietro casa e la sera mangiavano la pizza nel portico. Spesso e volentieri raggiungevano Ginevra in qualche città Europea, passavano lì qualche giorno: Lily andava in giro a fare acquisti, Albus e James passavano il loro tempo nei locali tipici del posto. Lui e Ginevra andavano a cena fuori, passeggiavano e ricordavano i loro primi anni di matrimonio, quando il lavoro era poco e il tempo per stare insieme sembrava non finire mai. La verità era una sola: erano genitori impegnati. Lavoravano, lavoravano e lavoravano e più passava il tempo, più le cariche che occupavano e le responsabilità aumentavano. Una vitaccia. Harry voleva solo ritirarsi e mollare tutti, tutto.

Franz rientrò proprio in quel momento, con la sua fidanzata al seguito. Molly. Sua nipote Molly, certo che poi l'intero ministero lo accusava di favoreggiamento. La sua famiglia era come il prezzemolo, spuntava da per tutto! Fortunatamente Franz si era fatto valere. Godric esiste!

 "Capo!"

"Buongiorno Zio!" Molly, per quanto fosse la figlia di Percy, aveva il brutto vizio di non prestare ascolto alle regole. Quando non lavorava. Ovviamente. "Molly, non é il tuo giorno libero?"

"Lo era! Lupin mi ha contattata poco fa! C'è stata un'altra sparizione. É la quarta in sei mesi." mimò con le mani. Harry avrebbe dovuto occuparsi anche di quello. Le sparizioni. Pensione!

"Allora é il caso che tu raggiunga Teddy. Voglio un rapporto completo mi raccomando!"

" E' contro le regole!" Per ora!

"Vai Molly!" Sua nipote lasciò la stanza. Quella faccenda delle sparizioni aveva un che di inquietante. Secondo Molly era la quarta in sei mesi. Ma, da sei mesi a quella parte, da quando la notizia della prima sparizione era finita sulla gazzetta, molte famiglie si erano presentate al ministero, raccontando agli Auror delle storie al quanto strane. Scioccanti.

"Franz, novità?" Aveva altre gatte da pelare. "La preside Severa ha stabilito una gita ad Hogsmeade per sabato otto. Ho avvisato tutti i suoi figli. Avete un incontro per ora di pranzo."

Non vedeva l'ora che arrivasse lunedì.

***

Era quasi mezzanotte. Albus non capiva perché Scorpius avesse insistito affinché lui e Rose lo seguissero a quell'ora. Scorpius non aveva detto una parola e Albus era al quanto contrariato di trovarsi lì, lui aveva un appuntamento quella sera.

L'aula era vuota e l'odore era insopportabile. "Cosa é successo qui dentro?" Rose era schifata. Aveva accettato di buona lena di seguire Scorpius, certo non si aspettava volesse tramortirla, portandola in un’aula dove a suo parere avevano abbandonato un cadavere. Sperava vivamente che non fosse stato Scorpius. Altrimenti tutto quel mistero avrebbe significato solo una cosa: Omicidio! "E' una pozione che ha fatto Lily. Ma dove é finita?". Rose, stava notando ben due cose: come Scorpius avesse chiamato la cugina per nome e il fatto che fossero lì per lei. Che fosse stata Lily ad uccidere qualcuno?

Lily arrivò trafelata con i capelli scomposti e una lettera in mano. Comunque in ritardo. "Scusate! Mi é arrivato un gufo!" Disse mostrando la lettera e porgendola subito dopo ad Albus. "Papà vuole vederci sabato prossimo! Deve dirci qualcosa."

Albus aveva ricevuto la stessa lettera qualche ora prima. Se la mise in tasca e si concentrò sulla sorella. Forse, finalmente, avrebbe scoperto cosa diammine stava combinando. "Hai deciso di rendere noti i tuoi studi? Per tutta l'estate ho temuto facessi saltare in aria la casa, onestamente." Albus si mise comodo, voleva proprio sentire cosa aveva da dire. Sarebbe stata una lunga notte.

Lily raccontò di nuovo tutta la faccenda, mostrando ad Al e Rose la pozione. Loro dovevano capirci qualcosa. Per forza!

Rose iniziò a studiare la pozione e il libro dal quale Lily l'aveva trovata. Non disse nulla. Aspettava, chiedendosi perché Scorpius si fosse interessato alla faccenda. Non quadrava qualcosa. Che a Scorpius piacesse Lily?

"Lily, mi stai dicendo che quel ragazzo babbano che ti ha portato a casa potrebbe essere un possibile Black?" Albus credeva fosse impossibile. Lily si era fleshiata, di nuovo, su una teoria impossibile. Perché perdeva tempo a quel modo? "Non dirlo con quel tono! Pensa se avessi ragione?" Insistette.

"Pensa se avessi ragione Lily?! Poniamo sia un Black, babbano ma Black! Che faresti? Andresti da lui raccontandogli tutta la storia della sua famiglia? Di come suo nonno o quel che è, sia stato ripudiato? Ottima idea!".  Anche fosse stato vero, si disse Albus, dove voleva andare a parare con tutta quella storia? Sua sorella, partiva in quarta per ogni cosa senza darsi un obiettivo finale. Albus era esterrefatto. Almeno s’impegnava in qualcosa, si disse. "Certo che sì, stupido di un fratello! Ma il punto non é questo? Ma non capisci?" A quanto pare lui proprio non capiva. "Se lui è un Black, anche se é un babbano, ha geni magici recessivi! Capisci?".

" Cosa sono i geni magici recessivi?" Scorpius aveva perso il filo del discorso, di cosa stava parlando Lily? Perché Albus da infastidito com'era stava iniziando a prendere la faccenda sul serio? Potter valli a capire.

"Al sei più bravo di me a spiegare certe cose!". Lui e Rose, che sin da piccoli avevano la bizzarra indole di impicciarsi di ogni cosa, anni prima dopo aver ascoltato una conversazione su Petunia, avevano cercato degli approfondimenti in materia. Parecchi approfondimenti. Sua zia Hermione, che non era un medimago ma aveva una conoscenza smisurata su molteplici argomenti era stata loro molto di aiuto. Soprattutto dando loro la possibilità di usare i suoi libri. E tutti sapevano quanto fosse pignola per certe cose. "In modo chiaro Scorp ascolta, prendiamo Petunia come esempio: è una nata babbana ma nella sua famiglia c'era già stato un caso di presenza magica, mia nonna. La magia é ereditaria, é un carattere che viene trasmesso dai genitori ai figli. Questo carattere può manifestarsi o no. Se questo ragazzo é veramente un Black ha dei geni recessivi magici, i suoi figli potrebbero benissimo essere dei maghi!".

 Albus, voleva essere il più chiaro possibile. Spiegare concetti di genetica magica era al quanto difficile, soprattutto se dall'ultima volta che aveva letto qualcosa sull'argomento erano passati si e no cinque anni. "Quindi un Magonò può dare alla luce un mago o una strega?! E' per questo motivo che stai facendo questa pozione Potter?".

Lily non avrebbe comunque potuto sapere nulla dei figli di quel babbano. Che le interessava fare tutto quello studio per avere indietro un pugno di mosche? " Esatto Malfoy! La possibilità é molto alta. Prendiamo Tessa per esempio, sua madre é una Magonò. E' un soggetto interessante da studiare, Black intendo! Se un suo ipotetico figlio fosse un mago, il casato dei Black non sarebbe più estinto. Come tutti crediamo!" Lily ci aveva pensato allungo. Sapeva bene, dove voleva andare a parare. Era un po' come un magiarcheologo, loro riportavano alla luce antichi cimeli, lei avrebbe riportato in vita una delle più antiche casate magiche. Era un piano geniale. E sarebbe stata una cosa tutta sua. Non sarebbe stata brava, famosa e da elogiare perché figlia di Harry Potter ma perché si era data da fare, con tutte le sue possibilità. Perché era intelligente e intuitiva. Ed era Lily Potter non solo Potter.

"Lily" Albus, credete di capire per quale motivo sua sorella si fosse impuntata su un simile progetto. Era sua sorella. Ed erano molto più simili di come molti credevano. "Come puoi stabilire che ciò avvenga? Non possiamo conoscere il futuro! Meno che tu non abbia assistito a qualche profezia. É successo qualcosa del genere?".

Lui e Albus erano d'accordo. Scorpius per un breve minuto, aveva ipotizzato l'idea che anche il suo migliore amico fosse partito per la tangente. Invece erano sulla stessa lunghezza d'onda. Per quando l'idea di Lily fosse interessante, non aveva basi che sulle quali appoggiarla. "C'è un modo." Lily, pensò Scorpius, sembrava molto convinta della sua affermazione. "Sentiamo allora!" Non gliela avrebbe data vinta. Non poteva avere ragione. Se fosse stata una cosa così semplice, perché molti cognomi magici prestigiosi erano andati persi nel corso dei secoli?

Lily non capiva il motivo di tanto accanimento. Albus e Malfoy non avevano preso bene quella faccenda. Perché mai? Si girò verso Rose che non aveva detto mezza parola, troppo impegnata ad osservare la pozione e a leggerne la preparazione. Rose non badava a lei. Ma Lily ne era certa, i suoi occhi brillavano. Aveva capito. Lily si sentì rasserenata. Con un po' di coraggio, recuperato dopo aver osservato la cugina a lavoro, Lily, finalmente arrivò al punto di tutta quella faccenda. Finalmente. "Se la sua compagna fosse una strega, la possibilità che lui abbia dei figli magici, sarebbe altissima! Ho un libro sull'argomento. Lo scrittore non é famoso ed é additato come un pazzo. Pare sia un visionario eretico, un genio..."

Albus aveva capito da un pezzo. Scorpius ancora no.

"Ti piace quel babbano? Per questo vorresti che fosse un Black? Cielo Potter ma cosa ti passa per il cervello?" Era arrabbiato. Scorpius era infuriato: con Lily. Perché? A lui cosa importava se quella Potter andava dietro ad un babbano? Nulla. "Malfoy... Come ti permetti? Gridarmi addosso così? Sei tu che ti sei auto invitato in questa storia? Se non ti piace la porta é quella!".

"Basta così. So perché la pozione non é riuscita!". Rose aveva trovato la soluzione. Menomale, si disse Lily, amareggiata per le insinuazioni di Malfoy. Anche se le fosse piaciuto Lucas, in modo particolare, non erano di certo affari suoi.

Rose ci aveva visto giusto. Ma lei era Rose Granger - Weasley dopotutto. Il suo amico Scorpius aveva una cotta per sua cugina. Neanche tanto piccola se non riusciva a controllarsi davanti ad Albus. Suo cugino, sembrava non farci caso, Rose però sapeva bene quanto poco stupido fosse Albus. Malfoy poteva ingannare James ma non di certo loro due. E poteva ingannare anche Lily, che di quella faccenda non ci aveva capito nulla.

"Allora?" Domandò Albus. Rose, si riteneva molto intelligente. E credette veramente che Lily e Scorpius fossero due stupidi a non essersi accorti del perché la pozione fosse venuta male. Malissimo. "Lily, cuginetta! - sbuffò rassegnata - il clima!" Rose, dovette ammettere che l'unico problema sorto durante la prefazione era stato, per l'appunto, il clima. "Hai spostato la pozione da casa tua a quella di Scorpius, poi da quella di Scorpius a casa tua. L'hai portata fino ad Hogwarts. In questo modo la pozione ha subito degli sbalzi termici considerevoli..."

Il clima, Lily si diete della stupida. " Possiamo rifarla. Per Natale sarà pronta, così durante le vacanze potrò conoscere questo Black!".Disse Rose, più eccitata di quello che voleva mostrare.

"Vuol dire che non restiamo al castello per Natale?" Si intromise Albus contrariato. "Proprio così. E se é veramente un Black dovremmo anche trovargli una compagna! Potremmo portarlo a Diagon Alley e cose del genere ..."

"Ti stai entusiasmando troppo Rose!" Albus era allibito ma cosa avevano tutte le donne della sua famiglia? Perché si facevano prendere la mano così facilmente? "É lo spirito giusto Rose!".

Lily era soddisfatta, aveva conquistato qualcuno con la sua ricerca. Rose era la compagna ideale per quel tipo di studi. Al diavolo Albus. E al diavolo quell'idiota di Malfoy che sapeva solo urlarle contro.

***

Albus, sdraiato sul suo letto, osservava Scorpius cambiarsi e mettersi a letto. Il suo migliore amico era stranamente agitato.

Tutta quella storia avrebbe potuto portare sviluppi positivi ed illuminanti per la magimagia. Albus, che da lì a qualche mese avrebbe frequentato il corso di medimago al San Mungo, optò per l'idea di appoggiare la sorella. Che male avrebbe mai potuto causare? Cosa sarebbe potuto accadere di così terribile che lui e Rose non avrebbero saputo gestire? Nulla, si disse. Erano giovani maghi in gamba loro. Lo erano.

"Non dici niente? Sei d'accordo con tua sorella... Hai quello sguardo soddisfatto!" Albus non riusciva proprio a capire che problema avesse Scorpius. Per Salazar che gli era preso? "Scorpius, esprimi i tuoi dubbi!".

"Tua sorella!" Gridò. Scorpius Malfoy aveva appena urlato. Albus lo guardava shoccato. Pensava fosse impazzito? "Tua sorella, vuole copulare con un babbano per dare alla luce tanti piccoli Black bastardi e mi chiedi quale sia il mio problema?" Ma Albus era stupido o cosa? Si ritrovò a pensare Scorpius. L'unico con un po' di cervello era lui. Doveva rassegnarsi. Amen. "Quando abbiano parlato di copulare?" Appunto, Albus non ci arrivava. Scorpius non sapeva se spiegargli tutto con parole semplici o spaccargli la testa contro un muro, per fare prima. Così non rispose, non ne valeva la pena. Si girò su un fianco e chiuse gli occhi. Non voleva più saperne di quella storia

"Ti piace mia sorella?" Albus, come aveva intuito Rose, la sapeva lunga. Lui sapeva un sacco di cose.  Anche che Scorpius da un po' di tempo guardava troppo Lily e che Lily guardava troppo Scorpius. Albus, sapeva anche che Lily non si era accorta di nulla perché era ancora un po' infantile per certe cose e perché lei, riteneva Scorpius un idiota che le dava solo fastidio. Il suo migliore amico non gli diete una risposta. Imitandolo si girò su un fianco e chiuse gli occhi. Aveva un appuntamento il giorno dopo ed erano già le tre del mattino. Non sarebbe mai arrivato in tempo.

Scorpius Malfoy odiava il suo migliore amico. Punto. Con che coraggio gli chiedeva una cosa del genere? Insensata. Piacergli la Potter, da paura. In quella famiglia erano tutti matti. Albus compreso. Peccato l'avesse capito troppo tardi.

 

Lily era stranamente contenta. Lei e Rose avrebbero rifatto la pozione. Rose l'avrebbe appoggiata. Lily, si disse, che quell'inverno sarebbe stato ricco di sorprese. Nel frattempo però non vedeva l'ora di abbracciare suo padre e scoprire cosa avesse da dire a lei e Al. Era troppo contenta per riuscire a dormire.

Quando finalmente prese sonno, la faccia di Malfoy che le gridava contro, la risvegliò di soprassalto. Spaventata. Quell'idiota la tormentava anche nei sogni. Convinta che non sarebbe riuscita ad addormentarsi di nuovo, scrisse una lettera a Lucas, dove lo avvisava che per le vacanze di Natale, sarebbe rientrata a Godric's Hollow. La sua civetta avrebbe fatto un ottimo lavoro. Avrebbe consegnato la lettera come la volta precedente e Lucas non avrebbe sospettato nulla. Lily era ancora più contenta di prima e chi ci pensava più a Malfoy. Che dicesse quello che voleva. A lei piaceva Lucas? Beh erano affari suoi, si disse Lily, prima di crollare addormentata sul divano della sala comune. "Affari miei Malfoy!".

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Leatessa