Cap.9 Speranze per il futuro
Narcissa si sedette sulla panca di
legno accanto al marito,
davanti a loro c’era la radio intenta ad emettere musica.
“Tuo figlio si sta
divertendo” disse, ascoltando suo figlio
ridere.
Lucius si passò il pettine
tra i capelli spettinati,
cercando di sciogliere un nodo.
“Non posso credere che
siamo qui a divertirci, mentre il
Signore Oscuro è a pochi metri, pronto a ucciderci. Per non
parlare della
compagnia, Weasley e Potter” ringhiò.
Narcissa gli tolse il pettine dalle
mani.
“Non fare il
musone” ribatté. Si tolse dalla tasca una
confezione tonda di metallo grigio. “Questa me l’ha
data la ragazzina, serve
per sciogliere i nodi” disse gentilmente.
“Cissa, la
situazione…” borbottò Lucius. Narcissa
gli passò
la crema sui capelli, questi tornarono brillanti, iniziando a divenire
lisci e
setosi.
“Un tempo ci divertivamo
anche noi” sussurrò. Chiuse la
confezione e l’appoggiò sul tavolo, insieme al
pettino.
“Ai balli, quelli veri.
Questa è una festa di cui non ho mai
neanche sentito parlare” ribatté Lucius.
“Lucius, abbi fiducia. Tuo
figlio è innamorato e ora siamo
al sicuro” disse gentilmente Narcissa. Legò i
lunghi capelli del marito con un
nastrino verde-acqua.
“Hai sentito che hanno
detto? Diranno che gli abbiamo
salvato la vita e così l’ordine ci
lascerà stare”. Aggiunse.
“Pensi che ascolteranno dei
mocciosi?” chiese Lucius
aggrottando la fronte.
La moglie gli posò un
bacio sulla guancia.
“Non lo hanno sempre fatto?
Non hanno sempre mandato loro in
prima linea?
Anche ora, qui, hanno riposto tutte
le loro speranze su
questi ragazzini” domandò.
“D’accordo, per
stasera potremo divertirci con loro. Solo
perché lo vuoi tu.
Poi, appena possibile, tu e Draco
sarete portati in un luogo
sicuro dall’ordine” borbottò Lucius.
“E tu?”
domandò Narcissa, socchiudendo un occhio.
“Voglio combattere con
loro. Non lascerò dei compagni di
scuola di mio figlio ad affrontare tutto questo da soli. Sono un mago
d’onore,
non avrò pace finché non avrò salvato
realmente la vita di ognuno di loro”
ribatté Malfoy.
Narcissa gli sfiorò il
naso con il proprio.
“Ecco l’uomo che
ho sposato” sussurrò gentilmente.
Lucius alzò il capo e
osservò Luna danzare abbracciata con
il figlio, sospirò e si voltò. Harry stava
appendendo i foglietti di pergamena
a dei rami legati insieme in un fascio, appoggiati contro il letto a
castello
nell’altra stanza. Osservò Ron ed Hermione danzare
a loro volta, vicino al
tavolo su cui era appoggiata la radio.
“Questo posto puzza troppo
di speranza e giovani amori
perché non faccia la mia parte. Mi sentirei vecchio,
altrimenti” borbottò.
Abbracciò la moglie e se
la cullò contro il petto.
“Tutto sommato, non
è tanto male questa festa straniera, ma
mi auguro che almeno non sia babbana” borbottò.
Narcissa ridacchiò.