Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: manga01    13/07/2017    0 recensioni
Gli eventi cambiano una persona, Sakura ne è la prova vivente.
Sasuke affronta il suo viaggio di redenzione seguito da Naruto (consideratosi come un fratello per lui) che non vuole abbandonarlo.
Passano quattro anni e Sakura è uno dei ninja d'elit più pericolosi di Konoha , vive la sua vita con il senso di colpa, dopo aver ucciso la persona che considerava come un fratello , in una missione segreta affidatagli dall'Hokage.
Sakura è fredda e distaccata , e solo poche persone hanno un piccolo contatto con lei.
Ma cosa succederà se Naruto e Sasuke tornassero a Konoha?
(dal primo capitolo )
- s-sono f-fiero d-di te S-Sakura
Inali il tuo ultimo respiro morendo tra le mie braccia , eppure il mio corpo si rifiuta di lasciarti
nonostante la vita ti abbia abbondanato , nonostante il tuo corpo è pesante io non ti lascio.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Toccò con la punta delle dita, il vetro della finestra, sentendone il freddo insidiarsi sotto pelle , lasciandone le  impronte mentre il vapore acqueo si tramutava in liquido.
Spostò lo sguardo sulla strada, posando gli occhi sulle piccole figure che cercavano riparo da quella pioggia insistente e gelida. Sasuke si era dileguato, per andare in cucina a preparare una tisana per entrambi, mentre lei ne aveva approfittato se pur con fatica, di farsi una doccia, sostituendone gli abiti umidi di sudore con degli indumenti puliti e abbastanza caldi da non farle prendere un malanno.

Aveva ripulito il futon dalle lunghe ciocche rosee buttandole dalla finestra, approfittandone del forte vento che albeggiava all'esterno. Le vide sparpagliarsi e galleggiare nell'aria fino a diventare, in lontananza , polvere. Dopo il  gesto dell'Uchiha, era diventata incerta e insicura sui comportamenti che avrebbe adottato in seguito con la gente e con lui. Abituata ad una vista rigida e pessimistica, non le piacque quel che stava man mano mostrando a Sasuke, quella parte di lei umana.
Onestamente non capiva perchè l'Uchiha si preoccupasse per lei , nonostante il disprezzo dimostrato nei suoi confronti da parte sua, se prima avevano avuto un legame di amicizia forzata data dalla formazione del team, ora non avrebbero avuto motivazione per preoccuparsi di l'un l'altro.

Ancora con decimi di febbre e attimi di debolezza , chiuse la porta dietro di se attraversando il corridoio e scendere in soggiorno mentre con sguardo fugace guardò la soffitta.



- Dovevi stare a letto - la rimproverò lui, porgendogli la tazza color smeraldo.

Sakura si portò alle labbra la tisana e a quel punto , si scottò la lingua derivandone di conseguenza, una smorfia. Questo "scempio" accadeva quando la rosa era pressoché, soprappensiero, facendola diventare sbadata.

Stupida tisana.

Sasuke poggiato sul braccio del divano, osservò la scena, inimmaginabile per molti, divertito.  Era la prima volta che la vedeva nel suo essere più vero e  ne era quasi felice nel vederla così, se si può dire , spensierata. Sakura schioccò la lingua sul palato, indispettita, verso la tisana troppo bollente e ci soffiò all'interno raffreddandola.

- Come ti senti ? - le chiese osservando la pioggia cadere sul giardino

Sakura aprì le labbra rosee per rispondergli ma quando si soffermò sul suo profilo bloccò le corde vocali e tacque.  Sorseggiò la tisana , divenuta tiepida non osando alzare lo sguardo sull'Uchiha e strinse a se la tazza.  Corrugò la fronte e pensò. 

- Bene - mentì, portandosi un' altra volta la tazza sulle sue labbra, assaporando la tisana alle erbe. Forse sarebbe stato più credibile senza quella cerata pallida sul volto ma non ne considerò l'importanza. Sasuke non era stupido ma non disse nulla , continuando a bere la bevanda calda.

Finito, Sasuke poggiò la tazza sul tavolino per poi sedersi comodamente sul divano.
Sakura accavallò le gambe, in segno di chiusura per qualsiasi tipo di comunicazione verbale che corporea. La tensione parve crescere e Sasuke sembrava, a suo modo titubante e lei , subito dopo, capì il perchè.

- Chi è Kenji? 

Non potè rimproverarlo per il poco tatto , dato la sua ignoranza in tale argomento, limitandosi, per istinto, a guardarlo gelida.  Sasuke non demordeva a cambiare argomento e rimanette a guardarla serio mentre qualcosa in lei , crollava.

- era mio fratello. 

                                                                          .-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.


Ino boccheggiava senza il minimo pudore, trattenendo a stento una  possibile risata contorta e macabra fuori uscire pericolosamente dalle sue labbra, mentre sbatteva più volte , anch'esse scioccate  le palpebre, i capelli lunghi e sciolti della Yamanaka smisero di ondeggiare , fermandosi dall'assenza di vento. 

- si - sussurrò Ino - Hai detto di si (?)

- si - ripeté percependo la confusione della bionda.

Le prese le mani candite e le strinse delicatamente a se , mentre con gli occhi chiedeva di nuovo conferma. Sakura seccata, alzò gli occhi al cielo e con leggera irruenza, si liberò dalla presa della bionda, trattenendosi nel  mandarla " a quel paese".

- verrò - la liquidò voltandole le spalle , continuando quella seccante passeggiata  mattutina.

Quando dei versi acuti e mal trattenuti, ferirono psicologicamente i suoi timpani, si voltò leggermente, scrutandone la figura della Yamanaka che cercava di non gridare per l'evento, più unico che raro che aveva appena assistito, ed  entusiasta la vide andarsene, alternando  passi ritmici e veloci , con piccoli saltelli infantili.

Scocciata riprese il cammino improvvisato che si era prefissata quella mattina, per sottrarsi alla constante noia che invadeva le sue giornate libere.  Aveva, per sua   sfortuna, incontrato la bionda e stava anche per cambiare strada se non fosse stata avvistata con velocità ammirevole da quest'ultima. 

- i tuoi capelli - farfugliò tastandoli.

Fu la prima cosa che le disse, e per sua gradevole scalogna non l'ultima.



                                                                              .-.-.-.-.-.-.-.-.-.


- Le hai detto di si (?) 

Le piccole ciocche rosee, le andarono a finire sulla fronte larga, e spazientita se le portò indietro, ma non ci volle molto , prima che ritornassero nella loro posizione originaria, ricreando lo stesso e immutabile, fastidio. Disperata e in preda ad una crisi omicida cercò, nel raggio di quindici chilometri, qualcosa, qualunque cosa , per mantenere quei ciuffi  ribelli al loro posto.  Guardò Sasuke. Era  seduto sul  suo divano, intento a leggere il  suo  rotolo ninja, trovato sulla sua scrivania ed ora che ci ragionava attentamente, perchè era in casa sua ?

- Ripetimi il motivo per cui sei qui -  pretese lei , sviando l'intera conversazione su d'una, che a suo parere, sembrava più scioccante della prima.

Sasuke staccò gli occhi dal rotolo per guardarla, e dopo un attenta analisi di quello che doveva dire o meglio ancora, dopo un attenta analisi su quello che doveva dire ed esporre diplomaticamente, ritornò in tutta la sua maestosa calma a rileggere e sfogliare il documento.

- con tatto o con indiscrezione ? - chiese poggiando per comodità, il braccio destro dietro il suo divano. 

Sakura corrugò la fronte.

- la versione del motivo per cui sono qui. - specificò lui  intuendo, divertito,  il subbuglio improvviso di lei.

- illuminami con  entrambe - affermò gelida, prendendo un fermacapelli, trovato nel cassetto dove deponeva tutto il materiale che  poteva servire, nonostante lo usasse di rado, come quel fermacapelli verde  che era solita indossare da undicenne, per adornare i suoi , all'epoca , amati capelli per far colpo sull'odioso e sociopatico ragazzino dai capelli neri seduto sul , ricordiamoci , suo divano mentre lei sistemava i ciuffi corti e accecanti dei suoi , maltrattati, capelli.

- Ino mi ha pregato gentilmente, ieri sera, di starti accanto fino a che non avresti ripreso completamente le forze. - disse tranquillamente mentre finiva il quattordicesimo capitolo del rotolo avvicinandosi sempre più alla fine. Sakura intuì che fosse la versione diplomatica  del motivo per cui soggiornava in casa sua e ne attese, con apperente calma ,  la prossima versione.

- l'altra invece - cambiò pagina - è perchè non potevo convivere un altro secondo , straziante, di vita con il Dobe. 

Sakura arricciò il naso e nonostante comprendesse quella versione indiscreta, compatendolo , per quella convivenza ,  forzata  (intuì lei) , con l'Uzumaki , non riuscì a trattenere l'ondata di sguardi minacciosi sull'Uchiha, che aveva appena scambiato la sua casa , per un edificio pronto ad accogliere calorosamente, rifugiati politici.

- sto bene. -  disse tenendoci ad informarlo, per non sentirsi in colpa , quando lo avrebbe  cacciato, con grazia ,  da casa sua.

- Sakura  - la chiamò l'Uchiha accavallando le gambe e inumidendosi l'indice per consetire di scorrere pagina più velocemente e senza difficoltà. -  dobbiamo ancora concludere il nostro discorso, inoltre.. -  posò la pergamena sul divano  - hai un bel giardino.

Lo vide lasciare il salotto , voltandole le spalle mentre lei guardò il glicine dalla finestra , e le parve , che stesse appassendo.
 
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

- Le hai detto si?

Aprì le labbra rosee per rispondergli ma le richiuse delicatamente , guardandola innervosita
Sembrava aver commesso un sacrilegio accettando l'invito a cena di Ino, forse, era l'unica a non sapere del colpo di stato che doveva avvenire nel locale di Mushu oppure era il funerale di qualcuno e non ne era a conoscienza.

Sbuffò irritata e non la degnò di uno sguardo, finchè non si schiarì la voce e la fece sedere di fronte a lei. La bionda poggiò le varie cartelle cliniche sulla scrivania, come era solito fare, essendo direttore dell'ospedale di Konoha. Sakura vide come erano  accuratamente suddivise in base al colore , al grado e all'età del paziente, guardando poi Tsunade sfogliarle.

- è da tempo che non venivi qui -  disse la bionda , sorridendo lievemente.

 Era da quattro anni che non ci metteva piede , forse per capriccio o forse per pigrizia(?).

- Voglio contattare Orochimaru - disse arrivando subito al dunque , evitando una discussione che le avrebbe sottratto tempo.

Sentì la cartella clinica, un tempo in mano di Tsunade, cadere , sparpagliando fogli e documenti sul freddo marmo dell'ufficio. La vide con gli occhi leggermente sgranati ma che subito diventarono seri e forse anche gelidi. Alzandosi, chiamò Shizune ordinandogli di occuparsi del suo ufficio mentre si avviava verso l'uscita, invitandola a seguirla fuori per un piccola passeggiata.

- In cosa ti stai immischiando Sakura? - le chiese mantenendo un tono riflessivo mentre le sue iridi nocciola, scrutavano il paesaggio, lo stesso paesaggio che Sakura guardava con indifferenza, pensando che, forse , andarsene da Konoha svolgendo missioni in territori a lei ignoti non le sarebbe dispiaciuto.

- Nulla per cui valga la pena informarla - disse fermandosi. - Nulla - sussurrò.






   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: manga01