Fanfic su attori
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Autore: Fairwriter    14/06/2009    10 recensioni
Questa fanfiction parla di una ragazza estranea al mondo della moda, al mondo dello spettacolo, della tv...è immersa nella sua vita fatta di libri, riflessioni, studio e passato... Poco dopo la maturità, per pura coincidenza, incontrerà una star interplanetaria di cui lei non sa nemmeno l'esistenza. Inizierà così a maturare una profonda conoscenza tra i due, che per entrambi sarà la chiave per tornare a credere.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 17 – Non tutti i lieti fine includono “e vissero per sempre felici e contenti”

Capitolo 17 – Non tutti i lieti fine includono “e vissero per sempre felici e contenti”...

 

 

…D’un tratto
qualcuno alle mie spalle
forse un angelo
vestito da passante
mi portò via dicendomi
Così ih:
Meraviglioso
ma come non ti accorgi
di quanto il mondo sia
meraviglioso…

 

…Ma guarda intorno a te
che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato
il mare eh!
Tu dici non ho niente
Ti sembra niente il sole!
La vita
l’amore
Meraviglioso
il bene di una donna
che ama solo te
meraviglioso
La luce di un mattino
l’abbraccio di un amico
il viso di un bambino
meraviglioso…

 

da Meraviglioso di D. Modugno (nonché rifatta dai Negramaro!)

 

 

 

…Quindici anni dopo…

 

Bussai con un paio di tocchi per annunciare il mio arrivo, ma sapevo che quello scricciolo mi stava aspettando.

< Buongiorno Jane! > le regalai come al solito un sorriso sincero contagiandola con la mia allegria.

< Ehi, Doc! Hai visto? Il dio Ade non s’è ancora visto…> esclamò simulando delusione.

Sua madre le scoccò uno sguardo carico di rimprovero, per poi salutarmi cordialmente:

< Buongiorno Dottoressa! > ormai non si scusava più per la ironia pessimista di sua figlia che aveva ormai messo a disagio una sfilza di medici ed infermieri; aveva capito che io non mi facevo scalfire da una nota di provocazione come quella. 

Ricambiai il saluto della Signora Stanford e poi ritornai a rivolgermi a Jane.

< Certo! Non è ancora venuto perchè ho parlato con il dio della morte in persona! E gli ho intimato di starti alla larga. Mi stupisce ancora che non ti fidi di me. >

Lei mi sorrise, come ogni volta che le rispondevo in modo energico o spiritoso, come ogni volta che le regalavo qualche minuto in più del mio tempo per raccontarle qualche aneddoto della mia giovinezza…

Erano mesi che apprezzavo la sua compagnia e lei la mia; diceva che con me imparava a conoscere il mondo anche se stava rinchiusa tutto il giorno in una stanza di ospedale.

< Ma io mi fido de te, Cris…> mi disse in sussurro, mentre iniziavo già a trafficare con la sua cartella medica.

Nascosi il sorriso che illuminò il mio viso facendo finta di non sentire: quando c’era gente nella stanza non mi lasciavo mai troppo andare. 

Mentre firmavo un paio di scartoffie, il mio sguardo si posò sul tavolino che c’era accanto al letto, dove era appoggiata una pila di romanzi.

< Come procede con la lettura? > chiesi a voce alta.

< Diciamo che se non ti sbrigavi a venirmi a controllare questa settimana, venivo a cercarti per tutto l’ospedale! Sono due giorni che li ho finiti, li ho praticamente divorati…Me ne devi consigliare degli altri… > mi informò con entusiasmo.

< Oh, senza dubbio, miss terremoto! > replicai con una risata. < Quale ti è piaciuto di più? >

< Be’, me lo chiedi pure? Sicuramente New Moon…mi ha letteralmente sconvolta! Proprio come Twilight. >

< Allora vado a prenderti il terzo, Eclipse, dovrei avercelo giù al secondo piano, nel mio studio…Così puoi iniziarlo subito. >

< Sarebbe fantastico! >

La signora Stanford si alzò < Vado a prendere un po’ d’aria, tesoro. Così aspetto tuo fratello, che voleva passare di qui…> si chinò a baciare la fronte della figlia e si avviò verso la porta della stanza.

< Certo mamma…> 

Presi a misurarle la pressione, concentrandomi sui battiti del suo cuore; come il solito ce l’aveva troppo bassa a causa dei numerosi esami che mettevano a dura prova il suo fisico, così cercai in un cassetto una siringa e la riempii del liquido biancastro che le dovevo iniettare per equilibrare un po’ la pressione sanguigna.

Lei, ormai pratica dei problemi che il tumore maligno alla gamba le aveva recato, mi porse automaticamente il braccio e afferrò contemporaneamente un pacchetto di gomme da masticare, mettendosene una in bocca.

Con decisione e delicatezza inserii l’ago, e spinsi piano lo stantuffo.

< Sono curiosa, Jane…> confessai, senza togliere gli occhi dalla mia operazione.

< Di cosa? > mi domandò lei, corrugando la fronte.

< Tifi per Edward o per Jacob? >

Stese le labbra, abbassando gli occhi.

< Mi chiedi se sceglierei il ghiaccio o la fiamma? >

< Proprio così! > confermai, stupendomi che lei avesse colto quella metaforica verità.

< Beh, ho diciassette anni e dovrei vedere il bellissimo vampiro come il mio Principe Azzurro, dovrei rivedermi nella passione che lega Bella a lui ma…non so, c’è qualcosa in Jacob che mi attira un sacco! Pensa per un istante a quello che lui fa per lei: lui diventa il suo sole… > arricciò le labbra perdendosi per qualche istante nei suoi pensieri.

Poi ritornò a me:

< Tu hai mai dovuto scegliere? > come al solito era curiosa della mia esperienza per immaginare una vita che per anni non era riuscita a vedere con i suoi occhi, che non era riuscita a vivere sulla sua pelle…

< Mmm…> mi presi qualche secondo per pensare < …sì, direi di sì! Avevo diciannove anni giusto un paio in più di te!…>

< Ma davvero?? > mi chiese lei, con audace malizia.

< Proprio così, è stata la settimana più affollata della mia vita! > sorrisi ripensando a quei momenti lontani.

< Che intendi con “settimana”?? Ti sei innamorata di due persone in una settimana? > domandò incredula.

< No, certo che no! Però mi sono bastati sette giorni per innamorarmi di una star interplanetaria vista da tutte le ragazze dai settanta in giù come la versione sexy del Principe Azzurro! >

Ed era magnifico davvero il suo fascino!

< Non ti seguo…e la scelta? >

< La scelta stava se vivere in un sogno o continuare a restare con i piedi per terra e vivere la realtà per cui avevo lavorato e studiato fino a quel momento…Già allora volevo diventare medico. > mentre parlavo iniziai ad armeggiare con il monitor che teneva sotto controllo quel minuto corpicino.

< In effetti una settimana non poteva cancellare tutto il tuo percorso; ma io, che sono segregata in questo letto da due anni, avrei fatto fuga d’amore, avrei colto la palla al balzo…mi sarei presa la mia libertà! > disse con convinzione, guardando fuori dalla finestra, con un lieve tono di rimprovero.

< E’ giusto così, infatti…Chi ti dice che io non abbia lottato per la mia libertà?? > domandai, con un sorriso sghembo sulle labbra.

< Ma hai appena detto…Insomma sei qui! Indossi un camice bianco…sei l’oncologo più maledettamente bravo di Londra…! > rimase a bocca aperta senza capire.

< Be’, la mia libertà è stata quella di continuare i miei studi, di trovare il mio Jake, il mio sole…una persona che è riuscita a colmare una perdita immensa che aveva bloccato la mia vita, proprio come è in grado di fare una malattia…>

Aveva sempre apprezzato la mia franchezza, la mia sincerità…forse per quello parlammo per più di mezz’ora. Fortuna che era la mia pausa pranzo!

 

Mi alzai dalla sedia accanto al suo letto, la nostra chiacchierata ora doveva lasciare spazio ad un intervento in sala operatoria di un vecchio signore del Mayne…

< Sai, Cris…Senza dubbio sei da ammirare…> disse Jane, facendomi voltare sulla porta.

< Per quale motivo? > e ripercorsi tutti i nostri discorsi a tempo record.

< Tutte avrebbero scelto Edward…> scoppiò a ridere, allargando le braccia, come per dire “era ovvio!”.

< Diciamo pure che ho barato! >

< E’ proprio per questo che sei da ammirare…>  mi fece l’occhiolino.

Uscii dalla porta a passo svelto, incamminandomi lungo il corridoio, quando mi sentii chiamare.

< Dottoressa! > era l’infermiera del reparto analisi.

< Oh, Buongiorno Sarah! >

< Buongiorno a lei! Ecco i risultati della chemio che mi aveva chiesto con urgenza…> E mi porse il malloppo di documenti.

< La ringrazio! > e si congedò con un rapido augurio per l’intervento che, sapeva, avrei avuto di lì a un quarto d’ora.

Per la prima volta nella mia carriera sfogliai delle scartoffie con mani tremanti: erano i risultati della chemioterapia di Jane.

Qualunque fosse l’esito doveva sapere subito e corsi in camera sua, pur sapendo di trovarla sola…

Entrai e lei, vedendomi con quei fogli in mano, sbiancò.

< Jane, di solito per queste cose si vuole qualcuno vicino…>

Fece spallucce, lo sguardo fiero e forte.

< Ci sei tu! >

Annuii con decisione e mi avvicinai per prenderle la mano.

< Non sei ancora fuori pericolo…> chiuse gli occhi, serrò le labbra con forza < …ma sta regredendo! Un paio di mesi e puoi uscire senza problemi…>

Poche volte avevo visto qualcosa di così meraviglioso!

Il suo sorriso, le sue lacrime…

Poche volte avevo sentito un tocco così confortante!

Il suo abbraccio era forse uno dei più belli che avessi mai ricevuto…

Sembrava come abbracciare uno dei miei figli, sembrava quasi l’abbraccio del mio amore…

 

 

Chiusi la porta d’entrata spingendola leggermente con il piede. Appoggiai le chiavi dell’auto sul tavolino, sfilandomi in contemporanea la giacca.

E lui era lì, ad aspettarmi con un sorriso…

< Sei tornata prima. > osservò con estremo piacere.

< E’ una giornata perfetta…> dissi in risposta, alzando appena le spalle.

Scivolò alle mie spalle e mi baciò un guancia; indugiò per pochi istanti sul mio collo, facendomi rabbrividire appena, come ogni volta che il suo naso sfiorava la mia pelle.

< Mi è mancato il tuo profumo in questi due giorni…> ammise con un tono di tranquillità vertiginosa.

< E a me è mancato mio marito. > dissi girandomi nel suo abbraccio e sfiorando le sue labbra con le mie, per poi perdermi nel suo profondissimo sguardo.

< Vieni > e dicendolo mi prese per mano, conducendomi in salotto < Jack è su di giri: ti deve raccontare la sua giornata a scuola…>

Entrando vidi i miei angeli stesi sul divano a guardare il Mago di Oz.

< Ehi, non l’ho mai visto quel film! > esclamai con ironia, per catturare la loro attenzione.

< Mamma!! > inevitabilmente le loro urla furono seguite da uno scatto improvviso verso il mio addome che avvinghiarono con forza.

< Ehi Giulia! Tesoro, così mi fai male…> la avvertii cercando di allentare la presa.

< ‘cusa mami! > e la sollevai per darle un bacio sulla guancia che lei ricambiò con una forza non del tutto normale per una bambina di quattro anni.

< Cosa hai fatto con Amy oggi? > le domandai, poggiandola a terra.

< Abbiamo giocato a…a…Mamma Casetta! > mi informò, tutta soddisfatta.

Al che la mia dolce metà la prese tra le sue braccia per mettersela sulle ginocchia e continuare a guardare il film; poi mi rivolse uno sguardo divertito…

< Le baby-sitter sono sempre così prevedibili! Mamma Casetta! Ti avevo detto che dovevamo lasciarla a mia madre…> disse riluttante con lo scopo di stuzzicarmi.

Ero sempre agitata quando nessuno dei due era a casa e mi rifiutavo di lasciare due terremoti come loro a mia suocera…non aveva i riflessi pronti, sarebbe saltata in aria la casa!

Gli feci una linguaccia, senza farmi vedere da nostro figlio.

< E tu Jack? Com’è andata a scuola?? > mi chinai su di lui pulendogli con un fazzoletto di carta gli angoli della bocca impasticciati di cioccolata.

< Ho preso un Super Bravo in matematica! > gridò gettando i pugnetti in aria in segno di vittoria.

< Ma sei un campione! >

< E in più oggi abbiamo imparato a fare le meno…> osservò tutto emozionato.

Certo le meno! Pensai e scoppiai inevitabilmente a ridere e così pure suo padre.

Ancora in preda alle risate mi diressi in cucina per preparare la cena e solo quando sentii due braccia forti e salde afferrarmi e intrappolarmi, capii che mi aveva seguita…

< Sono stato via solo due giorni e credevo di impazzire senza di voi…senza di te…> mi sussurrò tra i capelli < Mi sembra che sia ancora tutto nuovo, mi sembra di essere ancora un giovane sbarbatello cotto della ragazza più bella della scuola…>

Sorrisi a quel paragone, capendo perfettamente che intendeva dire.

< E’ la nostra realtà, amore…e ringrazio il cielo ogni giorni per quanto sia magnifica! > e ancora una volta le sue labbra incontrarono le mie, in un chiaro ed eterno segno di amore…

 

 

Libera da ogni emozione, mantenendo quella fugace bolla di sapone, stretta tra le sue braccia, gli dissi: < Rob…Non posso scegliere Edward…io ho bisogno di un Jacob, della realtà. Il mio sogno l’ho già vissuto, ora non cerco altro che la strada per vivere questa vita… >

I suoi occhi erano carichi di emozioni discordanti.

Occhi profondi in uno sguardo perfetto e comprensivo. Fece per parlare ma poi cambiò idea, con un rapido gesto di diniego mosse quei capelli che tanto adoravo.

< Cris, voglio solo che tu sappia che regalandoti quel libro non volevo influire nella tua scelta…Ci tengo che questo sia chiaro. Non volevo e non voglio nemmeno ora che tu faccia scelte di cui ti potresti pentire. Rispetto la tua scelta, perché dimostra quanto tu sia speciale. > mi baciò la guancia, forse incapace di aggiungere altro e, flettendo le ginocchia si abbassò per prendere il bagaglio a mano, senza slegare gli occhi dai miei.

Si girò in un istante muovendo un passo verso il resto del gruppo. Mi domandai perché non avevo ancora parlato.

< Sai a volte mi chiedo se tu vuoi proprio così tanto assomigliare al vampiro più famoso del mondo…>  gli chiesi, alzando la voce in modo che mi sentisse. Era più una provocazione e un pretesto, che una vera domanda, e lui lo sapeva perché non appena lo presi con decisione per il polso si voltò e un’espressione confusa gli si dipinse sul volto. C’era anche l’immancabile sorriso sghembo. Un brivido lungo la schiena mi fece tremare.

< Devo molto ad Edward Cullen. E chiaramente, sentendomi chiamare Edward da un anno a questa parte, mi sono convinto di essere davvero simile a lui…Tutti mi vedono come lui…> non concluse, si perse nei suoi pensieri. Voleva rispondermi, ma non sapeva cosa dire e disperse la sua attenzione lontano, fuori, oltre gli alti finestroni dell’aeroporto.

 Gli presi una mano e la portai sulla mia guancia; e a quel contatto chiudemmo entrambi gli occhi.

< Io però non sono tutti. > dissi in un tono un po’ rotto dall’emozione.

Non parlò, nessun intoppo. Continuai.

< Quando ho letto Twilight, leggevo il nome di Edward e pensavo a te…il vostro aspetto combaciava alla perfezione, il vostro carattere era così concorde in molti punti: entrambi gentili, entrambi incredibilmente affascinanti e dolci, ma…> persi un battito, e nell’impresa di controllare il mio cuore alzai le palpebre di scatto, concentrandomi sui suoi lineamenti distesi ed impassibili.

< …ma, solo stanotte grazie alla scoperta di Jacob, ho capito che io non ho più bisogno del sogno, della perfetta ed immutabile eternità. > un altro battito venne a mancare < Ho bisogno di un amico, di un cuore sincero, di una mano calda da afferrare quando sto per cadere…> mi bloccai perché potei di nuovo vedere i suoi occhi dopo quelle parole, e il mio cuore si rasserenò in un istante. 

< Sento di volere una persona che mi fa sorridere, che mi abbraccia e mi fa sentire protetta, al riparo, che riesce a riscaldarmi anche solo con uno sguardo, perché per me rappresenta il sole di ogni giorno. >

Sorrisi alle mie parole: sembravo una bambina!

< So che potrebbe sembrare una contraddizione, ma credo di aver trovato il modo di aver tutte queste cose restando comunque nella mia dimensione reale! > ironizzai un po’, facendo sorridere pure lui che non aveva perso una parola.

< Ciò che cerco di dirti Robert è che tu mi fai sorridere, tu mi illumini, tu mi tieni al caldo, al sicuro con i tuoi abbracci, con i tuoi baci. Non voglio stare con te perché sei famoso e mi puoi regalare la favola…Voglio stare con te, perché in una settimana ho ricominciato a credere e ad amare! > una lacrima scese a bagnarmi il viso e seguì il profilo della guance, fino a raggiungere le mie labbra, tremanti e felici.

L’incertezza della mia bocca svanì non appena le sue labbra si modellarono sulle mie.

Non ci importava di ciò che stava attorno a noi, l’unica cosa importante era quel bacio.

< Meraviglioso! > lo sentii respirare tra i miei capelli.

< Che cosa? > chiesi, scostandomi un po’ da lui, per poterlo vedere in viso.

< Il fatto che tu riveda di più Jacob in me, che Edward…>

< Sì, non credo sia una cosa da tutti i giorni! > gli concessi a parole, mordendomi il labbro.

< …e il tuo profumo è meraviglioso! > prese a sghignazzare e a baciarmi di nuovo.

< Cris! Dimmi che non sto sognando…> esclamò quando si allontanò dalle mie labbra e mi abbracciò con forza fino a sollevarmi di peso per fare una piroetta.

< Non stai sognando…è la nostra bolla di sapone! Meravigliosa, ma reale…e indovina? >

< Cosa?? > chiese lui, incuriosito.

< Domani prendo il primo volo che trovo e ti seguo…tenterò il test di medicina a Los Angeles! > esclamai, compiaciuta dalla sua reazione stupita.

< Sei pazza! >

< No, ci voglio provare davvero con te…Con papà ho parlato stamattina e ho sentito mamma al telefono venendo in aeroporto. Erano un po’ spiazzati, ma è una mia scelta e loro me la appoggiano in pieno…Si fidano di me e anche di te. > gli spiegai.

< Di me? >

< Sì, per proprietà transitiva! >

< Mi fai impazzire! > disse lui, avvinghiandosi a me in un altro abbraccio.

< Già stufo di me, Pattinson? >

< Non lo sarò mai abbastanza, amore mio! >.

 

 

E un lieto fine come questo di solito si conclude con “…e vissero per sempre felici e contenti…”, ma io credo che sia più appropriato concludere questa storia con

 

…E vissero assieme la loro vita…

 

La felicità si guadagna vivendo una vita a pieno, senza rammarichi, senza rimpianti o rimorsi…senza perdere occasioni di donare amore e tranquillità.

La felicità si guadagna credendo.

 

 

 

 

Writer’s corner

 

Eccomi a voi cari lettori e lettrici ( penso di essere abbastanza nel giusto nel cancellare direttamente il primo appellativo XD! )…

 

Riguardo il capitolo:

 

1-      Giuro non ho idea se i particolari di pressione, tumori e cose varie siano effettivamente possibili o del tutto improbabili…ma perdonate questa mia irrefrenabile inventiva…

2-      Come dice Anna ^^ “ Date a Cesare quel che è di Casare…”! Quindi ho messo Meraviglioso come canzone di Modugno, nonostante quella dei Negramaro sia divina a mio parere…

3-      …Non esiste una terza osservazioneXD…beh forse sì…Spero non sia troppo contorta la parte del “quadretto famigliare”…

 

Ricorderò sempre questa fic, perché è stata la mia prima invenzione portata a termine…il mio primo, piccolo, personale successo…

Mi prendo la libertà di considerarlo un successo, perché mi ha dato soddisfazioni immense!

E’ iniziato tutto il 5 Marzo…: questa fic, seguita poi da altre, l’incremento di questa mia nuova passione per lo scrivere, la conoscenza di nuove persone…Insomma, un tesoro davvero davvero prezioso.

E per questo devo dire il mio primo Grazie ad EFP!

 

Nel secondo Grazie voglio raggruppare tutti i 55 pazzi che hanno messo RaC tra i preferiti…

 


0kikka0

68Keira68

AlessandraMalfoy

Alina81

AlterSiby

Ayachan

BAMBOLOTTA

Bella95

Bellemorte86

Bibosky

Carolttina

Ciccimuamua

Cla61

Cloddy_94

CriPattinson

C_annuccia

Dahlia3vFA

Debblovers

Deisy87

Delfina

Dodo

DolcePotter

Drusilla87

Fede72

Federob

Fede_sganch

Ffdipendente

Giadona

Ginnylove

Huli

Irys89

KikkaKikka

Kucchi

LondonCalling

Loralaya

Masychan

Miky 483

Mylifeabeautifullie

NeverThink

Noemi91

Piccola Ketty

Pucciosi4ever

Raffuz

Samuel87

Sea89

Sognatrice85

SweetCherry

Terry 90

Twilighter94

Violae

Xx_scritrice88_xX

Yara995

_martinella95_

_screps_

____stellina


 

…e i 13 che l’anno messa tra le fic seguite…

 


bellemorte86

c_annuccia

deisy87

Dying Athiest

FuckingBlondieGirl

Ilachan89yamapi

Piccola Ketty

Renesmee

Sa chan

Shelly Webster

Sognatrice85

Vale tvb

 

Venicequeen

 

 

 

 

 


E ora mi dedico alle recensioni del 16esimo capitolo…

 

Marghe – Davvero pensi che sono tremenda?? >.<…hai ragione le scelte sono sempre un ostacolo da superare…ed è piuttosto dura a volte! Spero comunque che la fine non ti abbia lasciata troppo delusa per  come è scritta…mi ha sempre fatto piacere quello che pensi, perché descrivi le emozioni come pochi sanno fare e spesso anche in RaC ci sono stati in ballo le sensazioni e i sentimenti…

 

Dod – Ti giuro, quando ho letto la tua recensione mi sono sentita onnipotente! =D…Mi sono guardata intorno e  ho pensato “accipicchia, ‘sta fic la posso concludere solo io!” e son caduta dalle nuvole come il mio solito…-.- Scrittrice con i fiocchi addirittura?…mmm Non credo! Però i tuoi complimenti mi fanno sempre gonfiare il petto d’orgoglio! XD Aspetto di sapere che ne pensi del finale…


 

Jessica (SweetCherry) – Ma ciao! Davvero ti ha preso così tanto?? O.o Ma mi fai stra felice!! Mi farebbe piacere sapere che ne pensi di questo ultimo capitolo…^^ Sai sono super in ansia di sapere che ne pensate!!

 

Anna – a te commento alla fine… =P No apparte gli scherzi…tu avevi già sbirciato non che fatto qualche correzione, quindi ci ritorno dopo…

 

Fefè – Sì Cristina è decisamente pazza…Ho giocato molto sul fatto che tecnicamente Rob non è Edward…il ragionamento era super astruso, lo so ^^…ma spero tu lo abbia apprezzato, d’altra parte mi dici che sono un portento! Ogni tua recensione è un onore per me!!! Sai all’inizio avevo preso in considerazione al tuo finale alternativo, ma poi ho pensato a questo piccolo trucchetto e, scegliendolo, mi sono auto immolata al patibolo!

 

Cloddy – sì, certo che ti dico di sì! C’hai azzeccato…perché credo anche che Cris possa continuare la sua carriera a LA, proprio come poi a brillantemente fatto…=D A proposito, le interrogazioni?? Come sono andate alla fine? Odio i prof che dicono “sì sì ti interrogo domani!” e poi passano ere zoologiche…e intanto tu studi…Comunque ora siamo in vacanza e relax! Yuppi!!

 

Silvia (London Calling) – ^^…se perdeva un figo, ecco che se perdeva…e difatti non resistito a farla furba ed intelligente la tipa =D! Piaciuto l’ultimo chapp?? Voglio ringraziarti con il cuore per i complimenti (non del tutto meritati) che mi hai fatto nelle tue recensioni…grazie, davvero! =D

 

Rose – Ma Ciop!! Caspita! Mi avevi sconvolta perché mi hai azzeccato tutto! TUTTO…Uff…beh sono riuscita comunque a farti gustare il finale con questa contorta stesura??

Sei un portento di scrittrice (ergo pozzo di fantasia contorta ed illimitata)…mannaggia a te! =P

 

 

Voglio dedicare il terzo Grazie alle autrici di queste ultime otto recensioni: Marghe, Dod, Silvia, Cloddy, Fefè, Jessica, Anna e Rose.

 

E le altre persone che mi hanno recensita in questi mesi:

 

____stellina, yara995, carlottina, 68Keira68, CriPattinson, dodo, Ginnylove.

 

 

Grazie di cuore!! A tutti…

Giu

  
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