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Autore: Mary Evans    14/07/2017    4 recensioni
E se Harry avesse avuto una sorella?
E se lui venisse rapito la notte del 31 Ottobre?
E se Elizabeth Potter credesse di essere l’unica bambina sopravvissuta?
Storia scritta a quattro mani da me e fenice cremesi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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«James, ti prego, dimmi che stai scherzando.»

Sirius Black scioccato non era una cosa che si vedeva tutti i giorni, e Remus lo fissò con la mascella contratta.

Se anche Sirius, che aveva un senso dell’humor molto vivace, pensava che suo fratello avesse fatto una follia, allora erano messi proprio male.

Rimasero per qualche secondo immobili sul divano, inermi davanti ad un James Potter che sembrava aver perso del tutto il lume della ragione, mentre sua moglie Lily guardava assente la scena con un bicchiere di Wisky Incendiario in mano.

Aveva perso un figlio, sua figlia era in pericolo e suo marito era impazzito.

Per quanto avesse un carattere forte non ce l’avrebbe mai fatta a cavarsela da sola in quella situazione.

«Ragazzi é identico a me! Quanti altri ragazzi conoscete che vi somiglino tanto senza essere imparentati con voi?!»

James Potter era fermo nelle sue convinzioni, e quando si metteva in testa qualcosa era difficile fargli cambiare idea, perché difficilmente era nel torto.

Sirius e Remus si scambiarono un’occhiata, preoccupati, senza idee sul come riuscire a gestire quella situazione.

Fu Lily Evans Potter a riuscirci, dimostrando di essere ancora in grado di badare alla sua famiglia, nonostante tutto.

Si alzò con un cipiglio battagliero e si avvicinò al marito.

Per qualche secondo i due coniugi si fissarono senza dire niente, poi Lily stupí tutti schiaffeggiando l’amore della sua vita con talmente tanta forza da farlo barcollare.

I tre malandrini la guardarono stupiti.

«Sto tramando la pozione del riconoscimento del DNA. Il 24 novembre, il giorno della prima prova, la faremo bere al ragazzo cosí tu avrai le tue risposte. Ma, adesso, devi ritornare in te, perché nostra figlia é in pericolo e io non posso affrontare tutto questo da sola.»

Senza aspettare una risposta la donna si rintanò nel suo laboratorio di pozioni, mentre ancora una volta i tre malandrini si ritrovarono a pensare che solo lei poteva essere la moglie di James Potter.

 

Harry Pov

Da quando avevo iniziato a dare lezioni private ad Elizabeth ed Hermione stavo iniziando a stupirmi sempre di più dello scarso livello di preparazione di Hogwarts.

Ero dovuto partire dall’allenamento base, ma almeno dopo un mese i risultati si erano visti ed ero certo che sarebbe riuscita a superare la prima prova.

Draghi.

Non potei fare a meno di sogghignare.

Io avevo affrontato il mio primo grugnocorto svedese a dodici anni, Elizabeth non avrebbe avuto problemi nemmeno con lo spinato… almeno non dopo gli incanti che le avevo insegnato…

Dopotutto era mia sorella.

Avevo avuto le certezze di cui necessitavo e adesso avevo scoperto i tasselli mancanti del mio passato, tuttavia avevo scoperto anche che oltre al piacere di avere una sorella, io avevo già un padre, che era la mia famiglia, e che nonostante tutto mi aveva allevato come fossi stato figlio suo e che non mi aveva fatto mancare nulla.

Anche se James e Lily Potter erano coloro che mi avevano messo al mondo, qualunque fossero state le circostanze impreviste che non ci avevano permesso di vivere insieme, non sentivo affatto il desiderio e la necessità di allontanarmi da quella che era la mia famiglia non di sangue.

Non desideravo sconvolgere Elizabeth con la notizia della nostra parentela in un momento così critico come la sua partecipazione al torneo Tremaghi.

Inoltre non ero per niente intenzionato a stare al centro dei pettegolezzi della scuola più di quanto già non fossi per essermi schierato dalla parte di Elizabeth.

Almeno gli altri studenti avevano avuto il buon senso di non tentare rappresaglie nei miei confronti.

Ero un po’ deluso dal comportamento di alcuni di quelli che dovevano essere gli amici di mia sorella.

Ron Weasley, così come tutti gli altri studenti di Grifondoro e non, esclusi Hermione, i gemelli Weasley, la più piccola dei Weasley, Ginevra, e Luna Lovegood di Corvonero, sembrava credere che Elizabeth fosse riuscita ad eludere la sicurezza del calice per iscriversi al Torneo con la complicità del preside Silente che, da quanto sembrava, aveva dato prova di leggeri favoritismi nei suoi confronti durante gli anni precedenti.

Davvero non riuscivo a credere che degli adolescenti potessero essere tanto stupidi.

Ah, e poi c’era Susan.

L’avevo vista difendere mia sorella da alcuni suoi compagni di casa, eppure avevo avuto la conferma da Elizabeth che si erano parlate sì e no cinque volte in quattro anni, e quindi tutta quella foga per una quasi sconosciuta mi sembrava quasi fuori luogo.

Era davvero interessante quella ragazzina, una Tassorosso abbastanza anomala…

Mio padre mi avrebbe preso sicuramente in giro per questi pensieri.

Non lo sentivo da quasi un mese, e non avevo avuto emergenze tali da contattarlo e mettere a rischio la sua copertura.

Mi mancava davvero tanto, e speravo solo che non ci fossero state complicazioni di alcun tipo e che lui stesse bene

 

?? Pov


La prima prova si sarebbe svolta il 24 novembre.

Sapevo i piani che la famiglia Potter aveva in mente ma era ancora troppo presto.

La verità sarebbe uscita fuori dopo la terza prova, l’avevo già deciso.

Buffo, sapere il giorno della propria morte e non esserne spaventato.

Avevo già distrutto la coppa di Tassorosso e l’anello dei Gaunt, sapevo che il diario era stato già reso inoffensivo da Elizabeth al suo secondo anno, ed ero riuscito ad avvicinarmi a Nagini abbastanza da farla fuori e sostituirla con un corpo morto, in modo da far credere al Lord Oscuro che la sua morte era stato un incidente. Le ferite di Basilisco sarebbero bastate per convincerlo di questa teoria.

Mancavano ancora il medaglione di Serpeverde, il diadema di Corvonero e Harry.

Harry.

Probabilmente la verità lo avrebbe sconvolto, ma era davvero l’unica soluzione.

Avrei aspettato il giorno della prima prova per introdurmi a Grimmuld Place e farmi dare il medaglione da Kreacher.

Per il diadema di Corvonero avrei aspettato la seconda prova.

Sarebbe andato tutto secondo i piani.

Avevo vissuto fin troppo a lungo.

  
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