14/06/2009
3 recensioniChapter 11#
Quando si svegliò,Kendra ancora dormiva.
Sembra incredibile che un angelo come lei
Abbia un carattere così impossibile!
Si alzò dalla poltrona.
Aveva dolori ovunque.
Doveva ammettere che dormire in poltrona non era stata un’idea geniale.
Uscì dalla stanza di soppiatto,
cercando di non svegliarla.
Rendere disponibile casa sua per l’Ordine
E’ stata l’unica cosa buona che quel cagnaccio di Black
Abbia mai fatto in tutta la sua vita!
Stava ancora camminando su e giù per i corridoi senza una meta quando vide Kendra sbucare dall’entrata della camera chiamando il suo nome.
Da dove si trovava,la professoressa non avrebbe mai potuto vederlo.
Ed infatti si accinse a scendere le scale per cercare il collega al piano di sotto.
Piton le si avvicinò senza far alcun rumore.
-Dove stai andando?-
Lei fece uno scossone e si girò di scatto verso di lui.
-Ma sei MATTO? Mi hai quasi fatto venire un’ infarto!!!!-
Piton si mise a ridere.
-Cos ’ hai da ridere?!! Già mi sono spaventata quando non ti ho trovato in camera! Figurati adesso che mi sei arrivato furtivo alle spalle!!!-
E’ così bella quando si arrabbia…
-Scusa-
-Scusa un corno!-
-Vieni dai andiamo a fare colazione-
Mangiarono in silenzio.
Quando concluse,fece comparire una radio e cercò di sintonizzarsi su un programma che parlasse dell’accaduto.
-Ecco!-
In un intervista Silente rassicurava che non c’erano stati feriti,tanto meno morti.
E che non conosceva il motivo dell’assalto la castello….
Kendra era sollevata dalla cosa.
Andò a controllare che la via fosse libera e,dopo aver comunicato alla collega il loro imminente viaggio di ritorno ad Hogwarts, si apprestò a prenderle il mantello.
Mentre si trovava da solo al piano superiore Una fitta improvvisa lo colpì all’avambraccio sinistro.
Sapevano che Kendra era con lui.
Il piano dell’Oscuro Signore stava andando a segno.
Corse a cercare foglio e penna e,in meno di un minuto,mandò un messaggio ad ignoti.
Tornò in cucina col mantello in mano.
- C’è qualcosa che non va?-
- No. No,è tutto apposto-
-Sei sicuro?-
-Certo. Cosa può essere cambiato da cinque minuti fa?-
Nell’arco di cinque minuti
Può essere cambiato il nostro destino…
Uscirono dalla casa.
Accostò Kendra a se stringendole il braccio in modo vigoroso.
Quella situazione non gli piaceva per niente.
L’Oscuro Signore non faceva altro che assegnargli compiti spiacevoli.
Si smaterializzarono e ad attenderli c’era il luogo in cui Voldemort gli aveva chiesto di portarla.
In un attimo furono circondati da Mangiamorte.
E davanti a loro,al centro,comparve Voldemort.
-Complimenti Piton.Mi congratulo con te-
-Grazie,signore-
Sentì Kendra irrigidirsi al suo fianco.
-Lasciala. Voglio vederla più da vicino-
Una fitta lo prese alla bocca dello stomaco.
Ma,senza pensarci troppo,la buttò sull’erba,facendola cadere a carponi di fronte all’Oscuro Signore.
-Bene bene. Kendra Lucifer. Quale onore-
L’ansia assalì Piton.
Non riusciva a non guardarla.
Quella poteva essere l’ultima volta in cui la vedeva.
Se ne sarebbe andata senza aver avuto uno straccio di spiegazione.
Senza aver saputo la verità.
Kendra si alzò in piedi,senza degnare Voldemort d’attenzione.
-Credo che tu sappia perché ti trovi qui-
Lei non rispose.
-Abbiamo a che fare con una tosta!-
Disse lui voltandosi verso i suoi discepoli,che sogghignarono.
-Allora…il ciondolo?-
Porse una mano verso di lei.
Non si mosse.
In un attimo Voldemort l’aveva atterrata con la maledizione Cruciatus.
Piton strinse i pugni,mentre la guardava ritorcersi l’erba umida.
-Ripropongo la domanda: dov’è il ciondolo?-
La ragazza si voltò a guardare il collega.
I loro occhi si incontrarono.
Cosa c’era in quelli di lei?
Odio?
Paura?
Tristezza?
In compenso,in quelli di Piton c’era il vuoto assoluto.
Un vuoto imposto,che impediva di vedere dall’esterno cosa vi era realmente.
Paura.
-Crucio !-
Ricadde pesantemente.
-Sai,oggi mi sento magnanimo.Te lo dirò un’ultima volta: dammi-il-ciondolo-
-Mai!-
Voldemort iniziò a tremare dalla rabbia.
-Potrei ucciderti subito- disse in un sibilo – ma che divertimento ci sarebbe? Crucio!-
Lo spettacolo era terribile.
Il sangue iniziò a sgorgarle dalla bocca,mentre continuava a contorcesi.
Per Piton,un tempo,queste erano state scene quotidiane.
Ma quella visione lo stava uccidendo.
Avrebbe voluto reagire.
Schiantare Voldemort e fuggire ad Hogwarts insieme a Kendra.
Ma i Mangiamorte non gli avrebbero dato il tempo di farlo.
Era solo contro tutti…..
Un lampo attraversò l’aria per trovare il suo arrivo sul braccio proteso di Voldemort.
Piton si voltò di scatto.
Silente era a due passi da lui,con la bacchetta puntata verso l’Oscuro mago.
Dietro di lui il resto dell’Ordine era pronto a combattere.
-Silente!Qual buon vento?!-
Sibilò Voldemort al vecchio preside.
-Severus,porta via Kendra-
Disse lui,non curante di ciò che il suo ex alunno aveva pronunciato.
-Non vi permetterò di portarmela via!-
Accadde in un attimo.
Mangiamorte e membri dell’Ordine si scagliarono gli uni verso gli altri.
Piton si lanciò verso Kendra.
-Kendra!Rispondimi!-
La prese in braccio e iniziò a correre.
Lei stava inerte appoggiata al suo petto,senza dare alcun cenno di vita.
Il sangue,misto a lacrime,le ricopriva il bel viso.
Il professore di pozioni vide con sollievo che,nonostante tutto,aveva gli occhi aperti.
-Kendra resta sveglia!-
Iniziò a urlare.
Qualcuno li stava inseguendo.
-Mi senti?!Non chiudere gli occhi-
Nella sua voce c’era un che di isterico misto a paura.
-Kendra!Kendra resta sveglia!Ti prego,resta con me!Alex…-
-Severus….?-
Fu un sussurro flebile,quasi impossibile da percepire.
-Si,sono io.Resisti….-
Si smaterializzò.