Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Lily1013    14/06/2009    4 recensioni
Contro ogni regola fino ad ora conosciuta, contro un futuro che, sinceramente, non mi è piaciuto, la storia dei discendenti dei Prince, dei loro Segreti, e di come hanno fatto due ragazzi ed un bambino a cambiare la vita degli eroi che JKR ci ha fatto conoscere.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Goodbye Philadelphia

I hit my hold top hat to you

I hope you finde somebody who

Will love you like I do

and rearrange

my kind

(Malika Ayane)

 

Primo settembre. King’s Cross. Ore 10:55

 

“Hai preso tutto? Sei a posto?”.

 

“Sì, Harry. È a posto”.

 

Harry si passò una mano tra i capelli, imbarazzato.

 

Willow, Alexander: salutate Ariana, è tardi”.

 

I due bambini si gettarono tra le braccia della sorella maggiore.

 

“Non mi sgualcite la divisa nuova” disse Ariana, fintamente arrabbiata.

 

“Buon ultimo anno, Edward” Victoria si allungò per abbracciare il nipote, ormai adulto.

 

“Grazie zia. Adesso dobbiamo andare, è tardi”. Edward voltò il capo a guardare la cuginetta, fiera ed impettita accanto a lui.

 

“Mi raccomando, Edward”.

 

“Sì, zio Harry, stai tranquillo” ripeté Edward per la duecentesima volta da quando era arrivata la lettera ad Ariana.

 

“Ciao mamma”.

 

Victoria si chinò ad abbracciare la figlia, lasciandole un bacio veloce sul capo.

 

“Fa’ la brava” l’ammonì.

 

“Io sono sempre brava” ridacchiò Ariana, lasciandola andare.

 

Dopodiché, la ragazzina si girò a guardare il padre.

 

Probabilmente, lui era più emozionato di lei.

 

“Allora è arrivato il momento”.

 

Ariana gli gettò le braccia al collo.

 

“Ci vedremo a Natale” bisbigliò. Harry annuì, stringendola un’ultima volta, prima di vederla camminare lontano, sull’Espresso per Hogwarts.

 

Willow ed Alexander corsero per un po’ dietro al treno, ridacchiando.

 

“Starà bene. È Hogwarts” mormorò Victoria all’orecchio di Harry, lasciandoci un bacio leggero. “E poi, te ne restano altri due” continuò, indicando i gemelli con la punta del naso.

 

Harry la guardò, sospirando. Era stupido.

 

La baciò giusto prima di venire investito da un paio di manine tese.

 

Prese il piccolo Alexander in braccio.

 

“Andiamo a casa” annuì alla fine.

 

 

Ventuno settembre. Hogwarts. Ore 18:00

 

Cari mamma, papà, Willow, Alexander, nonni, nonna, zio Thomas e zio Sirius,

come state?

 

“E con l’appello, stiamo a posto”.

 

Qui va tutto bene. Il castello mi piace, anche se lo conoscevo già, e penso di essere simpatica ad un po’ di persone. Edward mi gira troppo intorno, e non so se è un bene o un male: da una parte mi sento trattata come una bambina, dall’altra alcune ragazze mi chiedono il nome di questo o quest’altro amico di Edward e Teddy. Io sorrido e non dico niente, perché ancora non le conosco bene e non so se mi posso fidare di loro.

 

“L’ho sempre detto che mia nipote è una ragazzina intelligente”.

 

Mi dispiace non aver scritto prima, ma ho avuto un sacco di cose da fare. Ci hanno già riempito di compiti ed è difficile stare al passo con tutti, specialmente da quando ho deciso di iscrivermi a qualche club.  Edward ha detto che quest’anno terranno dei corsi di giornalismo, e mi piacerebbe parteciparvi, ma se continuano così con i compiti, sarà davvero difficile tenere il ritmo. Edward dice che è normale, ma io penso che siamo solo al primo anno, non ho intenzione di starmene chiusa in Sala Comune tutti i pomeriggi.

 

“Giustissimo”.

 

Ci sono ben sette piani qui, ed è stancante salire e scendere ogni volta. Non potrebbero trovare un metodo meno faticoso? Ho provato ad esporre questo problema alla professoressa di Difesa Contro le Arti Oscure, ma lei per tutta risposta mi ha tolto cinque punti perché dice che si aspettava da una come me che mi piacessero le cose facili. La detesto.

 

“Conosco questa storia”.

“Chi la nuova insegnante di Difesa quest’anno?”.

 

Un sacco di gente mi chiede di papà. Ah, ed il professore Paciock, di Erbologia lo saluta calorosamente. Ha letto il mio nome e si è avvicinato per farmi un sacco di domande. Dei ragazzi hanno iniziato a parlottare tra di loro ed uno mi ha chiesto se era vero che ero la figlia di Harry Potter. Allora io ho risposto sì, e lui mi ha detto solo “wow”. È stato fantastico, perché da allora quasi tutti mi guardano diversamente. Altri, invece, non sono molto contenti.

 

“Brutta cosa, l’invidia”.

 

Come la professoressa di Difesa. Ho già scritto che la odio? Bene, la odio. Il primo giorno ha provato a farmi un sacco di domande per mettermi in difficoltà, ed io ad alcune ho risposto, perché le conoscevo, ed altre no, e lei per ogni risposta che non conoscevo mi levava dei punti. È stato orribile. Molti dei miei amici odiano la Weasley.

 

“Weasley?”.

“...”.

Ginevra Weasley, Harry?”.

, Tory”.

 

 Invece adoro il mio Capo Casa, anche se non impazzisco per Pozioni (scusa, nonno). Ti lascia i capelli troppo untuosi, non va bene, ma di certo preferisco passare due ore chiusa con un calderone che in aula con la Weasley. È severo ma è giusto, ed il suo sguardo è fantastico. E sono molto brava in Incantesimi, anche se ho difficoltà a seguire le lezioni con il professor Vitious. Il mio Capo Casa e la Weasley non fanno altro che lanciarsi frecciatine, e per ogni punto che ci toglie, lui ce li rimedia in qualche modo. So che non è giusto, ma neanche lei è giusta quando leva punti a me.

 

“Comincio ad avere un sospetto”.

“Anche io”.

 

Bene, adesso purtroppo devo chiudere questa lettera, perché è ora di cena e ho appuntamento con Theo, Nova e gli altri in Sala Grande, e non sarebbe carino fare troppo tardi. Un bacione grande a tutti, soprattutto ai miei fratelli, che, comunque, mi mancano un po’. Spero di avere il tempo di scrivere ancora,

 

con affetto

Ariana.

 

“Ehi! Ma non ha detto dove l’hanno smistata!”.

“Aspettate, c’è un post scriptum...”.

 

PS: Papà e Mamma mi hanno detto fino allo sfinimento che non sarebbe stato importante, ma invece lo è eccome qui. Mi dispiace di non essere risultata intelligente come Edward, che è finito a Corvonero. Mi dispiace poco e niente di non essere finita a Tassorosso (ma diciamocelo, non è una gran perdita). E...

Mi dispiace, papà. Sono una Serpeverde. Un sacco di gente si è stupita, persino la Preside. Ma il professor Malfoy dice che non mi sarebbe potuta capitare Casa migliore, e lo penso anche io. Anche perché, sinceramente, il giallo ed il rosso fanno a pugni con i miei capelli, mentre il verde sta d’incanto con i miei occhi.

Adesso scappo davvero.

Vi voglio bene.

 

“Ah” disse solo Severus, arricciando le labbra.

 

“Non ci credo” scosse la testa James.

 

“Che vuoi che ti dica, Potter? Un po’ si vince, un po’ si perde”.

 

“Tanto ci restano ancora due possibilità” fece Sirius, dando un paio di colpi alla spalla del vecchio amico.

 

“Serpeverde” mormorò Harry, appoggiandosi allo schienale della poltrona.

 

Lily ripiegò la lettera, mettendola da parte.

 

“Starà benissimo a Serpeverde” disse incoraggiante. “Non è importante in che Casa vieni smistato, ma che persona diventerai”.

 

“Molto giusto, Lily” annuì Severus.

 

“Serpeverde” disse ancora Harry, guardando Victoria.

 

“A me sta più che bene” fece spallucce lei, sorridendo.

 

Willow ed Alexander corsero intorno al divano, rincorrendosi.

 

Sì, aveva ragione Sirius, aveva ancora due possibilità.

 

Forse.

 

 

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lily1013