Himawari
aveva accettato senza pensarci due volte l’incarico di fare da esaminatore agli
esami Chuunin di Suna. In questo modo avrebbe avuto l’opportunità di andarsene
dal Villaggio della Foglia per qualche tempo e pensare.
Ancora
stentava a credere che Shikadai l’avesse tradita con un’altra ragazza.
Cos’aveva quella ragazza più di lei? Perché l’aveva baciata?
Era
partita nel cuore della notte, evitando incontri inopportuni, arrivando a Suna
in due giorni e mezzo. Aveva corso come mai aveva fatto in vita sua, forse per
mettere quanta più strada possibile fra lei e i suoi problemi. Cosa doveva fare
con Shikadai? E perché non era venuto a parlarle?
Quanto vale per lui la nostra
storia?
“Himawari
attenta!”
Alle sue
spalle era comparso un mostro che si dirigeva a tutta velocità verso di lei.
Ebbe solo pochi secondi per pensare a qualche strategia, ma ogni volta le
veniva in mente il viso di Shikadai con quella ragazza. Qualcosa scattò in lei
ritrovandosi a pochi metri dal mostro.
“Rasengan!”
Lo scagliò
contro il mostro con tutta la forza che aveva nel corpo, distruggendolo.
Sentì dei
passi farsi sempre più vicini e quando si voltò vide gli altri esaminatori
venire verso di lei.
“Stai
bene, Uzumaki?”
“Sì, sto
bene.”
In realtà
non stava per niente bene. Ogni volta che pensava a Shikadai sentiva un dolore
sordo nel petto.
Devo andare avanti.
Nello
stesso momento in cui Himawari pensò di farla finita per sempre con Shikadai,
quest’ultima si mise in viaggio per poter rimediare ai suoi errori.