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Autore: ChiaraColfer    24/07/2017    2 recensioni
"Mentre percorreva la strada di pietra, i suoi occhi non poterono fare a meno di ammirare la bellezza di Hogwarts di notte. Le luci del castello, che avvolgevano le guglie e le torrette si stagliavano contro il cielo bruno e per Harry non esisteva spettacolo più bello. Sorrise, convinto di poter essere nuovamente felice."
future!Drarry.
Albus e Scorpius presenti!
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Draco Malfoy, Harry Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy, Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Capitolo 4.

   AVVISO IMPORTANTE:
Buon Salve a tutti, oggi aggiungo due capitoli in quanto questa settimana parto per le vacanze
per cui ritornerò la settimana prossima!
Buona Lettura e buone vacanze.
 

 

Harry stava spiegando come evocare un Expecto Patronum ai suoi studenti del quarto anno quando qualcuno bussò alla porta.

“Avanti.” disse interrompendo la spiegazione.

Albus fece capolino dalla porta e gli studenti si voltarono tutti verso di lui, alcuni ridacchiarono e le ragazze sorrisero in modo compassionevole.

“Ehm.. i-io volevo.. uhm parlare un attimo con te.. no lei signore, papà?”

Nella classe si alzarono dei lievi risolini, Harry guardò l'orologio e vide che mancavano pochi minuti alla fine della lezione così decise di congedare tutti.

Harry si sentiva così felice, finalmente suo figlio dopo tanto tempo era tornato a confidarsi con lui e no non gli importava se aveva interrotto la sua prima lezione.

Quando furono completamente soli, Harry chiuse la porta e fece accomodare Albus su una sedia.

“Dimmi tutto, figliolo.”

Albus sospirò e si guardò le scarpe.

“Papà.. io ecco ho combinato un guaio.”

Harry si preoccupò un poco, eravamo solo al primo giorno di scuola e già suo figlio aveva combinato un guaio.

“Che guaio, Albus?”

“Il professor Malfoy mi ha messo in punizione perché io e Scorpius volevamo stare in coppia insieme e lui non voleva e lo so ho sbagliato non dovevo rispondere e..”

“Al..”

“...ho fatto perdere anche cinque punti alla mia casa e la gente mi guarda male, quello lo fa sempre oramai. E non so nemmeno dove sia finito Scorpius.”

“Al, figliolo riprendi fiato!”

Albus si zittì e guardò suo padre, non sembrava arrabbiato.

“Oramai che Malfoy ti ha assegnato questa punizione la devi scontare, perché comunque non puoi rispondere male ai professori.”

“Ma tu lo facevi sempre.”

“Devi imparare dai miei errori, Albus.”

Il ragazzo annuì e guardò suo padre.

“Papà?”
“Si?”
“Io non voglio che Scorpius sia infelice per via di suo padre, già sta per perdere sua madre. Dovrebbero stare vicini no?”

Harry rimase in silenzio per un attimo, Scorpius stava per perdere sua madre? La moglie di Draco stava morendo? Per un attimo un senso di compassione lo invase.

“I-io..”

“Quindi, papà, ti posso chiedere un favore?”

Harry annuì.

“Puoi far finta di essere amico con il professor Malfoy? Così forse non sgriderà più Scorpius e non metterà più me in punizione.”

Suo padre sorrise e gli scompigliò i capelli.

“Non so se funzionerà, Al. Ma ci proverò te lo prometto.”

Albus sorrise e uscì dall'aula di suo padre molto alleggerito, adesso doveva trovare Scorpius.

 

Harry non avrebbe mai pensato in vita sua che avrebbe provato pena o compassione per Draco Malfoy. Nella sua vita aveva provato solo disprezzo e rabbia per lui ma adesso che aveva ottenuto questa informazione da Albus non riusciva a non pensare a come potessero sentirsi Draco e Scorpius.

Per questo subito prima di cena, finite le ultime lezioni, si diresse verso i sotterranei più precisamente verso l'aula di pozioni. Appena arrivò davanti alla porta bussò e sentì vari rumori e poi dei passi frettolosi che venivano verso la porta.

“Potter ti avevo detto dopo cena e non pr-...Oh, che vuoi?”

Harry analizzò Draco Malfoy, aveva gli occhi stanchi e arrossati contornati da delle occhiaie, i capelli biondi scompigliati come se ci avesse passato le mani più di una volta.

“Ciao Malfoy, mi chiedevo se potevamo scambiare due parole.”

Draco alzò un sopracciglio e annuì per poi far entrare Harry nel suo ufficio il quale era sottosopra e il tavolo era ricoperto di fogli che Harry riconobbe come analisi del San Mugo.

“Come sta?” chiese.

L'uomo con i capelli biondi si girò di scatto e guardò Harry in faccia.

“Oh, ecco l'intento del misericordioso e grande Harry Potter. Ci facciamo spifferare dal figlioletto la vita degli altri, prendiamo le informazioni che più ci aggradano e dopo veniamo a consolare il povero Draco Malfoy non è così? Pensi che io abbia bisogno del tuo aiuto? Pensi che non sia in grado di gestire mio figlio da solo, forse?”

Harry rimase fermo in silenzio, Draco era rimasto tale e quale al Draco Malfoy che aveva conosciuto ad Hogwarts molti anni prima.

Draco si avvicinò di scatto puntando la bacchetta contro il petto di Harry.

“Stai fuori dai miei affari personali.” sussurrò ad un centimetro dalla sua faccia.

Harry rimase immobile per poi afferrare la bacchetta nella tasca del mantello.

“Stupeficium!”

Draco venne scagliato contro la sua scrivania creando un grande scompiglio ma soprattutto un grande rumore che attirò Pix.

“Oh Potty e Malfoy fanno scintille!” canticchiò per poi sparire.

Draco era ricurvo contro la scrivania e stava piangendo, aveva un'aria quasi maniacale.

Harry fece per avvicinarsi quando sentì dei passi nel corridoio e poco dopo apparvero la preside McGranitt e Pix.

“Potter! Malfoy! Non ci posso credere che continuate a fare queste stupidaggini! Non siete più dei ragazzini, per l'amor del cielo!”

La professoressa si avvicinò a Malfoy e lo aiutò ad alzarsi.

“Sei un codardo, Potter! Un maledetto codardo proprio come tuo figlio!” urlò Draco.

“Taccia Malfoy! Venga con me, andiamo in infermeria.” disse la McGranitt per poi lanciare un'occhiataccia a Potter.

“Mi aspettavo grandi cose da lei, signor Potter. Grandi cose.”

Harry sospirò e si passò una mano sulla faccia, che diavolo gli era preso? Malfoy aveva ragione, era un codardo. Aveva paura che in quello stato potesse fargli del male.

 

“Lo odio.” disse Scorpius a denti stretti mentre erano nella sala comune dei Serpeverde.

Albus lo guardava con compassione, non poteva dire parole confortanti dato che il sentimento verso suo padre era lo stesso.

“Scorpius, mi dispiace vedrai che le cose andranno meglio.”

“Come potrebbero andare meglio? Mio padre mi sgrida sempre, odia il mio migliore amico e mia madre.. Beh, lei saprebbe come calmarlo ma mia madre è rinchiusa nel San Mugo e non so nemmeno se ne uscirà!” sbottò il ragazzo dai capelli biondi.

Albus rimase leggermente spiazzato quando Scorpius gli rispose con questo tono, ma era ferito e arrabbiato con il mondo e lo capiva bene. Accennò un sorriso e abbracciò il suo amico.

“Puoi sempre contare su di me, lo sai.”

Scorpius sorrise mentre una lacrima gli rigava la guancia.

“Grazie.”

“E ora andiamo a cena forza!” esclamò Albus.

I due si alzarono dal divanetto e fecero per dirigersi in Sala Grande quando Jace Zabini, un serpeverde del loro anno li fermò.

“Hey Potter, hai sentito?”

“Che cosa?” chiese.

“Tuo padre ha spedito il professor Malfoy in infermeria!” disse ridacchiando.

Scorpius si voltò verso Albus che aveva un espressione indecifrabile ed entrambi corsero in infermeria.

Appena arrivarono trovarono la professoressa McGranitt, Madama Chips e Harry Potter che circondavano il letto in cui il professor Malfoy era sdraiato e in uno stato di calma apparente.

“Papà!” esclamò Scorpius correndo verso di lui.

Nonostante non avesse un rapporto roseo con suo padre non poteva permettersi di perdere anche lui, come avrebbe fatto da solo? Senza nessuno dei suoi genitori?

“Scorpius..” sussurrò suo padre.

“Ho somministrato al signor Malfoy un calmante, lo schiantesimo non gli ha procurato alcun danno solo che al momento in cui è stato scagliato il paziente era in uno stato instabile.” disse Madama Chips a Scorpius che si era avvicinato a suo padre per poi allungare la mano con fare incerto.

Non sapeva mai come suo padre reagisse ad un gesto affettuoso, ultimamente era un po' imprevedibile.

“Papà, come stai?” chiese Scorpius per poi afferrare la mano destra di suo padre e accarezzarne il palmo con il pollice.

“Bene, figliolo. Non elimineranno mai un Malfoy, nonostante molti vorrebbero.” disse lanciando un'occhiata sprezzante a Harry che deglutì sentendosi leggermente in imbarazzo.  

Angolo dell'autrice:
Grazie ancora a tutti coloro che hanno letto e recensito la fanfiction, sono contentissima che per adesso stia piacendo!
Mi scuso anticipatamente se ci metto cento anni a rispondere alle recensioni ma utlimamente sono un po' impegnata con i preparativi del viaggio, anyway grazie ancora e ci vediamo tra due settimane!

ChiaraColfer 

 

  
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